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UN ARCIPELAGO DI RELAZIONI
DALL’INSEGNAMENTO
ALL’APPRENDIMENTO
Progetto di ricerca-azione per la
diffusione dell’innovazione
tecnologica attraverso la
sperimentazione metodologica
didattica in contesti a rischio socio-
educativo
A cura di Barbara Argo
Psicopedagogista di rete A.T Palermo
(spunti liberamente tratte dalla rete)
Associazionismo
Modello Del
Campo
Modello della
Scoperta
Cognitivismo
COSTRUTTIVISMO
associazionismo
OBIETTIVO connettere in successione tra loro i singoli contenuti
informativi (in maniera lineare o sequenziale).
CONOSCENZA attraverso l’acquisizione di un insieme di contenuti distinti
collegati tra loro in modo lineare (Skinner) o gerarchico (Crowder)
APPRENDIMENTO visto come la creazione di una lunga catena di
contenuti in cui ogni singolo anello di informazione si va ad aggiungere
a quelli pre-esistenti per concomitanza, contiguità, somiglianza
Riferimenti teorici: Comportamentismo (Watson, Thorndike, Hull, Skinner)
PROCESSO di rinforzo/punizione per cementare le catene associative
(condizionamento)
CONOSCENZA si sviluppa quando viene colta la struttura globale del
materiale. “Il tutto è più della somma delle parti”.
PROCESSO non lineare di combinazione di apprendimenti parziali
Riferimenti teorici:
Scuola della Gestalt
modello del campo
F
G
A
R
OBIETTIVO è individuare le
relazioni di forza e i vettori che
collegano gli elementi critici
all’interno del campo. Ciò
permetterebbe l’applicazione dei
principi evidenziati in altri campi.
Le tracce mnestiche non sono degli
elementi isolati, ma delle totalità
strutturate, delle forme (gestalt).
APPRENDERE non significa
aggiungere tracce mnestiche, ma
trasformare una forma in un’altra.
CONOSCENZA quando, a partire dai dati forniti, si è in grado di verificare
l’applicabilità del principio a casi analoghi. Rifiuto del nozionismo.
L’APPRENDIMENTO è completamente incentrato
sullo studente, al quale spetta il compito di
ripercorre lo stesso cammino intrapreso dagli
scienziati e dagli studiosi al fine di arrivare alle
stesse conclusioni finali:partire da casi
paradigmatici per estrapolare principi, costanze,
regolarità.
modello della scoperta
Riferimenti teorici: Attivismo Pedagogico
(Dewey, Popper) e Bruner
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PROCESSO attivo di ricostruzione del sapere e di ricerca della soluzione.
OBIETTIVO è sviluppare capacità di analisi a partire dal fatto
particolare per arrivare alla norma generale.
paradigma cognitivista
Orientamento razionalistico-oggettivista: conoscenza
come :
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• è basato su modelli mentali , ovvero microteorie
utilizzate come cornici d’interpretazione della realtà, una
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(Connessionismo e modularismo)
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Gardner, Schank
Gli individui sviluppano precocemente teorie ingenue sulla
realtà, che modificano a fatica (misconoscenze).
Utilizzo didattico di tutte le forme di rappresentazione che possono
aiutare ad esplicitare la strutturazione della conoscenza personale:
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- …
Apprendimento processo di progressivo
adeguamento delle strutture cognitive e degli schemi
rappresentativi che si rivelano inadeguati alle nuove
situazioni che si presentano.
GAZZANIGA
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Attivita’ cerebrale = azione coordinata di moduli neuronali,
ciascuno dotato di una specificità d’azione
GARDNER
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Teoria delle intelligenze multiple per diversa base biologica
e psicologica (7 forme)
STERNBERG
(1987)
Attività intellettiva risulta da varie componenti (unità
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FODOR (1988) Mente come complesso di unità parzialmente autonome
I contributi delle neuroscienze
Studi sulle memorie
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Teoria delle intelligenze multiple per diversa base
biologica e psicologica (7 forme)
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visione sistemica di mente e corpo,
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Le prospettive del costruttivismo
ha prodotto e continua a produrre un impressionante avanzamento nella
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comuni che riguardano l’intelligenza naturale ed artificiale.
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vivente “sceglie”
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concepire.
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Von Glaserfield
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Conoscenza
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Consapevolezza
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Le correnti: Il costruttivismo sociale
E’ il tentativo di evitare i rischi dell’individualismo,
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che, inevitabilmente gli offre categorie cognitive
socialmente condivise come mediatori di realtà.
Wenger,Wygotskij ,Leont’ev
“la relazione tra soggetto e ambiente è sempre
mediata
dalla cultura e dai suoi sistemi simbolici” (Varisco
2002).
l’apprendimento è una pratica fondamentalmente sociale;
la conoscenza è integrata e distribuita nella vita della
comunità di pratiche;
l’apprendimento è un atto di appartenenza alla comunità;
l’apprendimento è dato dal coinvolgimento nelle sue pratiche;
il coinvolgimento è legato alla possibilità di contribuire allo
sviluppo della stesa comunità; non si impara quando ci è
negata la partecipazione alle pratiche rilevanti della
comunità, in quanto non ne accettiamo regole e valori
condivisi.
Le correnti: L’approccio situazionista
A. Brown e J. Campione, partendo dal costruttivismo sociale,
assumono alcuni enunciati del situazionismo applicandoli a situazioni
istituzionalizzate di apprendimento, elaborando un approccio psico-
pedagogico di taglio costruttivista socio-culturale.
M. Cole, P. Eckert
Riconosce la natura attiva dei processi cognitivi, attraverso la
costruzione di relazioni significative tra le strutture mentali
preesistenti e le nuove informazioni esterne, tramite :
Le correnti: Il costruttivismo interazionista
J. Piaget e D. Ausubel
• concetti già noti al soggetto, che funzionano come
organizzatori anticipati facilitando l’integrazione di una nuova
conoscenza. I concetti già presenti subiscono lievi modificazioni
o estensioni entrando in sinergia con quelli nuovi,
•processi di combinazione o riconciliazione integrativa,
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• processi di sovraordinazione o subordinazione, chiamati
differenziazione progressiva, quando si procede da concetti
specifici a concetti generali e viceversa.
MATRICE COGNITIVA
RETE CONCETTUALE
MAPPA CONCETTUALE
Dalla conoscenza spontanea
alla conoscenza strutturata
CONOSCENZA SPONTANEA
CONOSCENZASTRUTTURATA
Applicazione didattica Novak
Elementi comuni
L’individuo diventa agente epistemico, con una sua
configurazione cognitiva e sue strutture di conoscenza, che
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i significati individuali diventano reciprocamente compatibili
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mentali
Empowerment
..che mette in discussione:
• Didattica trasmissiva e direttiva
• Apprendimento sequenziale
• Verifica “oggettiva”
• Epistemologia oggettivista
• Conoscenza come rispecchiamento
oggettivo della realtà
• Apprendimento come semplice
acquisizione - elaborazione
di informazioni oggettive
“… complessa, multipla, particolare, soggettiva,
negoziata e condivisa, rappresentata “da” e
“attraverso” persone situate in una particolare cultura e
società, in un determinato momento temporale,
nell’interazione di un certo numero di giochi
linguistici”.
Varisco, 1995
prodotto culturalmente, socialmente, storicamente,
contestualmente costruito
Il paradigma della conoscenza
• è il prodotto della costruzione di significato del soggetto,
è intenzionale e in quanto tale non predeterminabile;
• ha carattere situato,
ancorato nel contesto
concreto;
• si svolge attraverso
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negoziazione sociale;
La costruzione della conoscenza
Il rapporto di Insegnamento/Apprendimento
“L’istruzione non è causa dell’apprendimento,
essa crea un contesto in cui l’apprendimento
prende posto come fa in altri contesti”
Wenger 2002
“L’insegnante non determina l’apprendimento.
L’insegnante e i materiali d’istruzione diventano
risorse per l’apprendimento in molti modi
complessi”
Varisco 2002
Didattica costruttivista
• Costruzione e non riproduzione.
• Rappresentare la complessità della realtà.
• Situazioni di apprendimento basate su casi reali.
• Rappresentazioni multiple della realtà.
• Pratiche riflessive e metacognitive
• Apprendimento collaborativo.
Il ruolo del del docente
costruzione di “ambienti di apprendimento” in cui lo studente sia
orientato ma non diretto
luogo in cui coloro che apprendono possono lavorare aiutandosi
reciprocamente, avvalendosi di una varietà di strumenti e risorse
informative in attività di apprendimento guidato
Lo scaffolding
Lo scaffolding (impalcatura) deve essere forte e strutturato
(norme cooperative, regole comportamentali, uso di
strumentazioni, responsabilizzazione, ...)
Autodeterminazione del percorso
(e degli obiettivi) da parte del
discente.
Molteplicità delle piste
percorribili per consentire un
processo non lineare bensì
ricorsivo.
Ampio utilizzo delle ICT.
Le nuove tecnologie tendenzialmente favoriscono
alcune modifiche generali nel contesto didattico:
• spostamento del focus dall'insegnante allo
studente
• spostamento del focus dell'apprendimento sul fare
• aumento della motivazione degli alunni
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Quotidiano
Scolastico
Discipline
Scienze
cognitive
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Tecnologie
Modelli mentali:
•mappa concettuale
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•script
• Docente guida
• Metodo gruppo, discussione,
• Studente costruttore di senso
scoperta, partecipazione guidata,
riflessività,
• metacognizione
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e collaborativi
La didattica metacognitiva
è un approccio didattico
che utilizza
deliberatamente e sistematicamente
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mutuati dagli studi sulla
metacognizione
Metacognizione :“Insieme di attività psichiche
che presiedono al funzionamento cognitivo”
Esiste una correlazione positiva fra livello metacognitivo e
prestazioni cognitive
Metamemoria (caratteristiche mnestiche del materiale,
natura del ricordo, soggetto & strategie)
Atteggiamento metacognitivo (uso + propensione + stile
attributivo)
Autocontrollo (socialmente mediato dal linguaggio)
Processi di previsione (acquisizione- mantenimento-
recupero informazioni)
Elaborazione consapevole
delle operazioni cognitive:
Lo stile d’apprendimento è
l’approccio alle informazioni preferito da una
persona, il suo modo tipico di percepire,
elaborare, immagazzinare e recuperare i dati
appresi.
E’ legato alle modalità d’accesso alle
informazioni, ossia ai canali sensoriali .
Può essere:
Visivo – verbale Uditivo
Visivo - non verbale Cinestesico
STILE DI
APPRENDIMENTO
Modalità di “processamento” dell’ informazione
che la persona adotta in modo prevalente, che permane
nel tempo e si generalizza su compiti diversi; è la scelta
delle strategie cognitive per risolvere un compito e
preferenze nell’uso delle proprie abilità.
Può essere:
Globale / Analitico Impulsivo / Riflessivo
Sistematico / Intuitivo Dipendente / Indipendente
campo Verbale / Visuale Convergente / Divergente
E’ importante stimolare le abilità metacognitive ,ossia la capacità di
riflettere sui propri processi mentali per comprenderne il funzionamento,
controllarlo e ottimizzare le proprie risorse.
STILE COGNITIVO
L’APPRENDIMENTO
SIGNIFICATIVO
Ciò che conferisce valore all’apprendimento
è la comprensione del significato delle
Informazioni
E’ di grande importanza spingere gli studenti
ad un apprendimento che sia
metacognitivo, consapevole e attivo.
“ Tutte le volte che stiamo
usando un determinato
processo cognitivo,
stiamo facendo cognizione
e
tutte le volte che abbiamo
consapevolezza di esso
stiamo facendo
metacognizione”.
C. CORNOLDI
Apprendimento significativo e meccanico
(secondo Ausubel)
L’a.s.è un processo attraverso il quale le nuove
informazioni entrano in relazione con i concetti
preesistenti nella struttura cognitiva della persona.
Il significato che attribuiamo ad un evento o
oggetto dipende da quello che già sappiamo al
riguardo, dalle proprie esperienze/vissuti in merito,
dalle azioni che il soggetto mette in atto in proposito
Nell’a.m. invece i significati dei nuovi concetti
vengono forniti verbalmente dal docente ed appresi
dall’allievo tramite la memorizzazione della
definizione
Differenziazione
progressiva
Secondo Ausubel, lo sviluppo dei concetti procede
meglio quando vengono insegnati prima i concetti più
generali, che poi vengono differenziati in termini di
dettagli e di specificità.
I docenti dovrebbero:
1. definire le relazioni gerarchiche tra i
concetti;
2. utilizzando il principio del “rasoio di Occam” o
“legge della parsimonia” o logica
dell’essenzialità.
Per Ausubel il fattore di gran lunga più importante
nell’influenzare l’apprendimento è ciò che l’allievo
già conosce.
Verifichiamo quindi le conoscenze preesistenti e
istruiamo lo studente di conseguenza.
Le mappe concettuali sono uno strumento
potente per verificare ciò che l’allievo già
conosce.
Novak dimostra che la consapevolezza metacognitiva,
ovvero la consapevolezza di come poter imparare in
modo significativo, è altrettanto importante e
cruciale.
Gli organizzatori anticipati
CONCETTUALIZZARE…….
“… è illusorio pensare di portare i
ragazzi dove noi vogliamo, se non
siamo capaci di andarli a prendere là
dove sono e di trovare una strada
adatta da percorrere insieme con loro …”
Wittgenstein
METODO DI STUDIO
COS’E’
Insieme di strategie di
apprendimento e
piano
globale di lavoro
flessibile ed adattabile
alle diverse situazioni,
che poggia su basi
metacognitive.
PERCHE’
Un personale metodo di
studio rende autonomo
ed attivo il soggetto nel
processo di
apprendimento e
nell’individuazione dei
modi migliori per
costruire la
conoscenza.
L’insegnante-trampolino…
Insegnare a tutti gli studenti a
sviluppare un metodo di studio
efficace,variando le attività didattiche,
aiutandoli a sperimentare strategie d’appr.,
a riflettere sulle modalità di studio,
accompagnandoli nel processo di
autovalutazione.
L’insegnante che opera a livello metacognitivo
interviene su quattro livelli diversi:
Conoscenze sul funzionamento cognitivo
Autoconsapevolezza
Autoregolazione
Variabili psicologiche sottostanti
La percezione di autoefficiacia
Le convinzioni di efficacia influenzano:
• i livelli di aspirazione,
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e l’impegno che per esse viene profuso,
• le spiegazioni che si danno dei propri
successi e insuccessi,
• la resistenza alle frustrazioni,
• le strategie di gestione dello stress,
• la vulnerabilità allo scoraggiamento e
alla depressione.
• il modo in cui queste vengono
interpretate e dotate di significato.
• il tipo di potenzialità che vengono coltivate;
• le opportunità che le persone si
precludono;
• il tipo di informazioni che vengono
raccolte;
Autoefficacia e apprendimento
L’autoefficacia può determinare:
Dipende da:
 l’autoefficacia (le credenze che una
persona possiede circa le proprie capacità);
 le aspettative di risultato (l’autovalutazione
dei risultati che una persona prevede di
ottenere affrontando un compito);
 gli obiettivi (consentono di organizzare e
coordinare le proprie azioni in vista di una
meta prefissata).
Questi tre elementi si influenzano reciprocamente,
in base anche alla valutazione delle cause
dei successi e degli insuccessi.
Determinare i propri risultati
L’efficacia collettiva
Il successo di un’organizzazione,
l’efficienza di un gruppo di lavoro,
dipendono dalle convinzioni condivise di
essere in grado, come insieme, di realizzare fini
comuni.
Fattore morale, coesione, conoscenza distribuita,
“incapacitamento gruppale - empowerment”.
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problemi inediti non risolvibili solo in base a repertori
tecnici o regole definite.
La conoscenza pratica, necessita costantemente di
essere interpretata e ridefinita alla luce di nuove
esperienze, nuovi modelli teorici e cambiamenti sociali
in atto.
Dal conoscere “nell’azione” …
alla “riflessione nel corso dell’azione”
“Questo processo trasforma il professionista in un
ricercatore operante nel contesto della pratica;”.
(Schon ’93)
CONOSCENZA
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MODELLI DI
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  • 1. UN ARCIPELAGO DI RELAZIONI DALL’INSEGNAMENTO ALL’APPRENDIMENTO Progetto di ricerca-azione per la diffusione dell’innovazione tecnologica attraverso la sperimentazione metodologica didattica in contesti a rischio socio- educativo A cura di Barbara Argo Psicopedagogista di rete A.T Palermo (spunti liberamente tratte dalla rete)
  • 3. associazionismo OBIETTIVO connettere in successione tra loro i singoli contenuti informativi (in maniera lineare o sequenziale). CONOSCENZA attraverso l’acquisizione di un insieme di contenuti distinti collegati tra loro in modo lineare (Skinner) o gerarchico (Crowder) APPRENDIMENTO visto come la creazione di una lunga catena di contenuti in cui ogni singolo anello di informazione si va ad aggiungere a quelli pre-esistenti per concomitanza, contiguità, somiglianza Riferimenti teorici: Comportamentismo (Watson, Thorndike, Hull, Skinner) PROCESSO di rinforzo/punizione per cementare le catene associative (condizionamento)
  • 4. CONOSCENZA si sviluppa quando viene colta la struttura globale del materiale. “Il tutto è più della somma delle parti”. PROCESSO non lineare di combinazione di apprendimenti parziali Riferimenti teorici: Scuola della Gestalt modello del campo F G A R OBIETTIVO è individuare le relazioni di forza e i vettori che collegano gli elementi critici all’interno del campo. Ciò permetterebbe l’applicazione dei principi evidenziati in altri campi. Le tracce mnestiche non sono degli elementi isolati, ma delle totalità strutturate, delle forme (gestalt). APPRENDERE non significa aggiungere tracce mnestiche, ma trasformare una forma in un’altra.
  • 5. CONOSCENZA quando, a partire dai dati forniti, si è in grado di verificare l’applicabilità del principio a casi analoghi. Rifiuto del nozionismo. L’APPRENDIMENTO è completamente incentrato sullo studente, al quale spetta il compito di ripercorre lo stesso cammino intrapreso dagli scienziati e dagli studiosi al fine di arrivare alle stesse conclusioni finali:partire da casi paradigmatici per estrapolare principi, costanze, regolarità. modello della scoperta Riferimenti teorici: Attivismo Pedagogico (Dewey, Popper) e Bruner Antieconomico,Adatto a livello preadolescenziale PROCESSO attivo di ricostruzione del sapere e di ricerca della soluzione. OBIETTIVO è sviluppare capacità di analisi a partire dal fatto particolare per arrivare alla norma generale.
  • 6. paradigma cognitivista Orientamento razionalistico-oggettivista: conoscenza come : • rispecchiamento della realtà, • acquisizione-elaborazione di informazioni • è basato su modelli mentali , ovvero microteorie utilizzate come cornici d’interpretazione della realtà, una sorta di paradigmi validi fin quando non vengono smentiti. Il processo conoscitivo è formalizzabile, quindi implementabile in un PC (Connessionismo e modularismo) Riferimenti teorici: Johnson-Laird, Fodor, Gardner, Schank
  • 7. Gli individui sviluppano precocemente teorie ingenue sulla realtà, che modificano a fatica (misconoscenze). Utilizzo didattico di tutte le forme di rappresentazione che possono aiutare ad esplicitare la strutturazione della conoscenza personale: - mappe concettuali - frame - script - … Apprendimento processo di progressivo adeguamento delle strutture cognitive e degli schemi rappresentativi che si rivelano inadeguati alle nuove situazioni che si presentano.
  • 8. GAZZANIGA (1989) Attivita’ cerebrale = azione coordinata di moduli neuronali, ciascuno dotato di una specificità d’azione GARDNER (1987) Teoria delle intelligenze multiple per diversa base biologica e psicologica (7 forme) STERNBERG (1987) Attività intellettiva risulta da varie componenti (unità elementari di elaborazione dell’informazione) FODOR (1988) Mente come complesso di unità parzialmente autonome I contributi delle neuroscienze Studi sulle memorie e sulle aree cerebrali
  • 9. Teoria delle intelligenze multiple per diversa base biologica e psicologica (7 forme)
  • 10. conoscenza complessa e multidimensionale (Morin, Varela, Prigogine) multipla e distribuita (Gardner, Cole, Bruner) visione sistemica di mente e corpo, emozioni e razionalità scienze cognitive, psicologia sociale, linguistca, epistemologia, tecnologie dell’educazione, intelligenza artificiale e connessionismo (reti neuronali), L’intreccio tra Crisi delle gerarchie dei saperi , contaminazione e trasversalità Crisi del pensiero "forte" (logico-deduttivo-lineare) Le prospettive del costruttivismo ha prodotto e continua a produrre un impressionante avanzamento nella conoscenza della nostra mente e condivide un insieme di problemi comuni che riguardano l’intelligenza naturale ed artificiale.
  • 11. Le radici del costruttivismo Cibernetica Psicologia Operazionismo Un organismo vivente “sceglie” gli aspetti da concepire. La comunicazione non trasmette significati ma istruzioni di scelta. Von Glaserfield Von Foester Maturana Conoscenza come strumento di adattamento all’ambiente percepito. Consapevolezza operativa delle specifiche operazioni con cui ognuno crea il suo pensiero. Piaget 1936 La costruzione della realtà nel bambino S. Ceccato G. Vaccarino Scuola Operativa Italiana
  • 12. Le correnti: Il costruttivismo sociale E’ il tentativo di evitare i rischi dell’individualismo, integrando la prospettiva endogenica con quella exogenica. L’unità di analisi sono le relazioni cognitive che intercorrono tra il soggetto e il contesto socioculturale che, inevitabilmente gli offre categorie cognitive socialmente condivise come mediatori di realtà. Wenger,Wygotskij ,Leont’ev “la relazione tra soggetto e ambiente è sempre mediata dalla cultura e dai suoi sistemi simbolici” (Varisco 2002).
  • 13. l’apprendimento è una pratica fondamentalmente sociale; la conoscenza è integrata e distribuita nella vita della comunità di pratiche; l’apprendimento è un atto di appartenenza alla comunità; l’apprendimento è dato dal coinvolgimento nelle sue pratiche; il coinvolgimento è legato alla possibilità di contribuire allo sviluppo della stesa comunità; non si impara quando ci è negata la partecipazione alle pratiche rilevanti della comunità, in quanto non ne accettiamo regole e valori condivisi. Le correnti: L’approccio situazionista A. Brown e J. Campione, partendo dal costruttivismo sociale, assumono alcuni enunciati del situazionismo applicandoli a situazioni istituzionalizzate di apprendimento, elaborando un approccio psico- pedagogico di taglio costruttivista socio-culturale. M. Cole, P. Eckert
  • 14. Riconosce la natura attiva dei processi cognitivi, attraverso la costruzione di relazioni significative tra le strutture mentali preesistenti e le nuove informazioni esterne, tramite : Le correnti: Il costruttivismo interazionista J. Piaget e D. Ausubel • concetti già noti al soggetto, che funzionano come organizzatori anticipati facilitando l’integrazione di una nuova conoscenza. I concetti già presenti subiscono lievi modificazioni o estensioni entrando in sinergia con quelli nuovi, •processi di combinazione o riconciliazione integrativa, quando si stabilisce una nuova relazione tra due o più concetti, • processi di sovraordinazione o subordinazione, chiamati differenziazione progressiva, quando si procede da concetti specifici a concetti generali e viceversa.
  • 15. MATRICE COGNITIVA RETE CONCETTUALE MAPPA CONCETTUALE Dalla conoscenza spontanea alla conoscenza strutturata CONOSCENZA SPONTANEA CONOSCENZASTRUTTURATA Applicazione didattica Novak
  • 16. Elementi comuni L’individuo diventa agente epistemico, con una sua configurazione cognitiva e sue strutture di conoscenza, che determinano una interpretazione soggettiva della realtà. L’attenzione del formatore si sposta dalle performances ai percorsi cognitivi messi in atto nell’apprendimento. Attraverso procedure di scambio, dialogo e negoziazione sociale i significati individuali diventano reciprocamente compatibili all’interno di un graduale processo di accomodamento e adattamento.
  • 17. un approccio complesso… Stili cognitivi Emozioni Comunità di pratica Metacognizione Legittimazione delle differenze Zone di sviluppo prossimale Apprendimento Trasversalità dei saperi Tecnologie Modelli mentali Empowerment
  • 18. ..che mette in discussione: • Didattica trasmissiva e direttiva • Apprendimento sequenziale • Verifica “oggettiva” • Epistemologia oggettivista • Conoscenza come rispecchiamento oggettivo della realtà • Apprendimento come semplice acquisizione - elaborazione di informazioni oggettive
  • 19. “… complessa, multipla, particolare, soggettiva, negoziata e condivisa, rappresentata “da” e “attraverso” persone situate in una particolare cultura e società, in un determinato momento temporale, nell’interazione di un certo numero di giochi linguistici”. Varisco, 1995 prodotto culturalmente, socialmente, storicamente, contestualmente costruito Il paradigma della conoscenza
  • 20. • è il prodotto della costruzione di significato del soggetto, è intenzionale e in quanto tale non predeterminabile; • ha carattere situato, ancorato nel contesto concreto; • si svolge attraverso forme di collaborazione e negoziazione sociale; La costruzione della conoscenza
  • 21. Il rapporto di Insegnamento/Apprendimento “L’istruzione non è causa dell’apprendimento, essa crea un contesto in cui l’apprendimento prende posto come fa in altri contesti” Wenger 2002 “L’insegnante non determina l’apprendimento. L’insegnante e i materiali d’istruzione diventano risorse per l’apprendimento in molti modi complessi” Varisco 2002
  • 22. Didattica costruttivista • Costruzione e non riproduzione. • Rappresentare la complessità della realtà. • Situazioni di apprendimento basate su casi reali. • Rappresentazioni multiple della realtà. • Pratiche riflessive e metacognitive • Apprendimento collaborativo.
  • 23. Il ruolo del del docente costruzione di “ambienti di apprendimento” in cui lo studente sia orientato ma non diretto luogo in cui coloro che apprendono possono lavorare aiutandosi reciprocamente, avvalendosi di una varietà di strumenti e risorse informative in attività di apprendimento guidato
  • 24. Lo scaffolding Lo scaffolding (impalcatura) deve essere forte e strutturato (norme cooperative, regole comportamentali, uso di strumentazioni, responsabilizzazione, ...) Autodeterminazione del percorso (e degli obiettivi) da parte del discente. Molteplicità delle piste percorribili per consentire un processo non lineare bensì ricorsivo. Ampio utilizzo delle ICT.
  • 25. Le nuove tecnologie tendenzialmente favoriscono alcune modifiche generali nel contesto didattico: • spostamento del focus dall'insegnante allo studente • spostamento del focus dell'apprendimento sul fare • aumento della motivazione degli alunni • risalto alla cooperazione tra alunni
  • 26. Quotidiano Scolastico Discipline Scienze cognitive Costruttivismo Tecnologie Modelli mentali: •mappa concettuale •frame •script • Docente guida • Metodo gruppo, discussione, • Studente costruttore di senso scoperta, partecipazione guidata, riflessività, • metacognizione •Ambienti interattivi e collaborativi
  • 27. La didattica metacognitiva è un approccio didattico che utilizza deliberatamente e sistematicamente concetti e metodologie mutuati dagli studi sulla metacognizione
  • 28. Metacognizione :“Insieme di attività psichiche che presiedono al funzionamento cognitivo” Esiste una correlazione positiva fra livello metacognitivo e prestazioni cognitive Metamemoria (caratteristiche mnestiche del materiale, natura del ricordo, soggetto & strategie) Atteggiamento metacognitivo (uso + propensione + stile attributivo) Autocontrollo (socialmente mediato dal linguaggio) Processi di previsione (acquisizione- mantenimento- recupero informazioni) Elaborazione consapevole delle operazioni cognitive:
  • 29. Lo stile d’apprendimento è l’approccio alle informazioni preferito da una persona, il suo modo tipico di percepire, elaborare, immagazzinare e recuperare i dati appresi. E’ legato alle modalità d’accesso alle informazioni, ossia ai canali sensoriali . Può essere: Visivo – verbale Uditivo Visivo - non verbale Cinestesico STILE DI APPRENDIMENTO
  • 30. Modalità di “processamento” dell’ informazione che la persona adotta in modo prevalente, che permane nel tempo e si generalizza su compiti diversi; è la scelta delle strategie cognitive per risolvere un compito e preferenze nell’uso delle proprie abilità. Può essere: Globale / Analitico Impulsivo / Riflessivo Sistematico / Intuitivo Dipendente / Indipendente campo Verbale / Visuale Convergente / Divergente E’ importante stimolare le abilità metacognitive ,ossia la capacità di riflettere sui propri processi mentali per comprenderne il funzionamento, controllarlo e ottimizzare le proprie risorse. STILE COGNITIVO
  • 31. L’APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO Ciò che conferisce valore all’apprendimento è la comprensione del significato delle Informazioni E’ di grande importanza spingere gli studenti ad un apprendimento che sia metacognitivo, consapevole e attivo.
  • 32. “ Tutte le volte che stiamo usando un determinato processo cognitivo, stiamo facendo cognizione e tutte le volte che abbiamo consapevolezza di esso stiamo facendo metacognizione”. C. CORNOLDI
  • 33. Apprendimento significativo e meccanico (secondo Ausubel) L’a.s.è un processo attraverso il quale le nuove informazioni entrano in relazione con i concetti preesistenti nella struttura cognitiva della persona. Il significato che attribuiamo ad un evento o oggetto dipende da quello che già sappiamo al riguardo, dalle proprie esperienze/vissuti in merito, dalle azioni che il soggetto mette in atto in proposito Nell’a.m. invece i significati dei nuovi concetti vengono forniti verbalmente dal docente ed appresi dall’allievo tramite la memorizzazione della definizione
  • 34. Differenziazione progressiva Secondo Ausubel, lo sviluppo dei concetti procede meglio quando vengono insegnati prima i concetti più generali, che poi vengono differenziati in termini di dettagli e di specificità. I docenti dovrebbero: 1. definire le relazioni gerarchiche tra i concetti; 2. utilizzando il principio del “rasoio di Occam” o “legge della parsimonia” o logica dell’essenzialità.
  • 35. Per Ausubel il fattore di gran lunga più importante nell’influenzare l’apprendimento è ciò che l’allievo già conosce. Verifichiamo quindi le conoscenze preesistenti e istruiamo lo studente di conseguenza. Le mappe concettuali sono uno strumento potente per verificare ciò che l’allievo già conosce. Novak dimostra che la consapevolezza metacognitiva, ovvero la consapevolezza di come poter imparare in modo significativo, è altrettanto importante e cruciale. Gli organizzatori anticipati
  • 36. CONCETTUALIZZARE……. “… è illusorio pensare di portare i ragazzi dove noi vogliamo, se non siamo capaci di andarli a prendere là dove sono e di trovare una strada adatta da percorrere insieme con loro …” Wittgenstein
  • 37. METODO DI STUDIO COS’E’ Insieme di strategie di apprendimento e piano globale di lavoro flessibile ed adattabile alle diverse situazioni, che poggia su basi metacognitive. PERCHE’ Un personale metodo di studio rende autonomo ed attivo il soggetto nel processo di apprendimento e nell’individuazione dei modi migliori per costruire la conoscenza.
  • 38. L’insegnante-trampolino… Insegnare a tutti gli studenti a sviluppare un metodo di studio efficace,variando le attività didattiche, aiutandoli a sperimentare strategie d’appr., a riflettere sulle modalità di studio, accompagnandoli nel processo di autovalutazione. L’insegnante che opera a livello metacognitivo interviene su quattro livelli diversi: Conoscenze sul funzionamento cognitivo Autoconsapevolezza Autoregolazione Variabili psicologiche sottostanti
  • 39. La percezione di autoefficiacia Le convinzioni di efficacia influenzano: • i livelli di aspirazione, • le mete che ci si prefigge di raggiungere e l’impegno che per esse viene profuso, • le spiegazioni che si danno dei propri successi e insuccessi, • la resistenza alle frustrazioni, • le strategie di gestione dello stress, • la vulnerabilità allo scoraggiamento e alla depressione.
  • 40. • il modo in cui queste vengono interpretate e dotate di significato. • il tipo di potenzialità che vengono coltivate; • le opportunità che le persone si precludono; • il tipo di informazioni che vengono raccolte; Autoefficacia e apprendimento L’autoefficacia può determinare:
  • 41. Dipende da:  l’autoefficacia (le credenze che una persona possiede circa le proprie capacità);  le aspettative di risultato (l’autovalutazione dei risultati che una persona prevede di ottenere affrontando un compito);  gli obiettivi (consentono di organizzare e coordinare le proprie azioni in vista di una meta prefissata). Questi tre elementi si influenzano reciprocamente, in base anche alla valutazione delle cause dei successi e degli insuccessi. Determinare i propri risultati
  • 42. L’efficacia collettiva Il successo di un’organizzazione, l’efficienza di un gruppo di lavoro, dipendono dalle convinzioni condivise di essere in grado, come insieme, di realizzare fini comuni. Fattore morale, coesione, conoscenza distribuita, “incapacitamento gruppale - empowerment”.
  • 43. Il docente, come professionista, deve affrontare problemi inediti non risolvibili solo in base a repertori tecnici o regole definite. La conoscenza pratica, necessita costantemente di essere interpretata e ridefinita alla luce di nuove esperienze, nuovi modelli teorici e cambiamenti sociali in atto. Dal conoscere “nell’azione” … alla “riflessione nel corso dell’azione” “Questo processo trasforma il professionista in un ricercatore operante nel contesto della pratica;”. (Schon ’93)
  • 44. CONOSCENZA RIFLESSIONE AZIONE MODELLI DI INSEGNAMENTO Situare i significati del sapere teorico ESPERIENZA DI APPRENDIMENTO Dare le parole al sapere pratico Apprendere con la riflessione sull’azione Prof. M. Castoldi