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Lo sviluppo percettivo
La concezione del bambino
Negli ultimi decenni l’attenzione all’infanzia e le ricerche sulle
competenze cognitive ed emotive precoci hanno modificato
l’immagine del:

BAMBINO
• non più passivo ricettore di stimoli, ma attivo
nell’elaborazione delle esperienze
• dotato di prerequisiti percettivi e cognitivi precoci che si
sviluppano grazie all’interazione con l’ambiente

1
Lo sviluppo percettivo
Il contatto con il mondo esterno avviene attraverso

La sensazione

Effetto soggettivo e
immediato provocato dagli
stimoli sui diversi organi di
senso

2

La percezione

Organizzazione dinamica e
significativa degli stimoli
sensoriali
Lo sviluppo percettivo
Finalità della percezione gustativa e olfattiva
Le sensazioni gustative e olfattive nel neonato hanno due
principali finalità:

la nutrizione

3

la mediazione
della relazione
con il caregiver
Lo sviluppo percettivo
Competenze gustative e olfattive precoci
Il neonato risponde diversamente a:
Sapori dolci

Sapori amari e acidi

Espressioni di soddisfazione

Espressioni di disgusto e
irritazione

Odori gradevoli
(latte materno)

Odori sgradevoli

4
Lo sviluppo percettivo
Percezione uditiva precoce
I NEONATI
• sono precocemente reattivi ai suoni: orientano gli occhi e la
testa in direzione di suoni ritmici e di voci umane
• riconoscono precocemente la voce materna e la preferiscono
ad altri stimoli
• sono inizialmente in grado di discriminare i fonemi delle
diverse lingue, per poi concentrarsi selettivamente solo su
quella della propria cultura di appartenenza
5
Lo sviluppo percettivo
Limiti nella percezione visiva del neonato
Il neonato possiede buone capacità funzionali visive, seppur
limitate dall’incompleta maturazione di:

Sistema visivo

6

Sistema
nervoso
Lo sviluppo percettivo
Competenze visive precoci
Il neonato è in grado di:
• ispezionare l’ambiente tramite movimenti oculari coniugati
e di inseguimento
• discriminare gli stimoli intensi e vicini
• utilizzare una visione binoculare (a 3 mesi)
• percepire le sfumature cromatiche
7
Lo sviluppo percettivo
Quali stimoli sono in grado di attrarre il neonato?
Stimoli
grandi

Stimoli
nuovi

Attenzione
selettiva per

Stimoli
compless
i

Stimoli
strutturati
8

Stimoli in
moviment
o
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curvilinei

Contorni
Lo sviluppo percettivo
ATTENZIONE OBBLIGATORIA

Difficoltà a distogliere lo sguardo, che si verifica nei primi
mesi di vita
Tale fenomeno è spiegabile sulla base di 2 ipotesi diverse:
Posner & Rothbarth
Imperfetta
coordinazione del
sistema oculo-motorio
e del sistema
attenzionale
9

Vs

Johnson & Morton
Incompleta
maturazione neuronale:
circuito neuronale che
inibisce gli stimoli
periferici
Lo sviluppo percettivo
Preferenza per il volto umano
Il neonato mostra precocemente una netta preferenza per il
volto umano.
Tale fenomeno sembra

Innato

10

Adattivo
nel senso che
favorisce il legame
di attaccamento e
le relazioni
primarie
Lo sviluppo percettivo
Sviluppo della percezione del volto
La conoscenza del volto procede gradualmente e si articola in:

Percezione del volto
abilità di individuare
gli aspetti salienti e
comuni ad altre
forme

11

Riconoscimento del
volto
abilità di discriminare
le diverse
configurazioni
facciali
Lo sviluppo percettivo
Perché il volto attrae il bambino?
Regolarità
nella
struttura
schematica

Complessit
à e varietà
Caratteristiche
del volto che
attraggano il
bambino
Simmetria

Movimento
12

Nitidezz
a dei
contorni
Lo sviluppo percettivo
Ipotesi strutturale di Johnson e Morton (1991)

La preferenza del neonato per il volto umano è spiegata dai
due autori sulla base della presenza di un meccanismo
neuronale (COSPEC) che rende il bambino selettivamente
sensibile alle caratteristiche del volto, percepito come un
tutto e non scomposto nelle sue singole parti.
Questa predisposizione all’organizzazione strutturale facilita
il riconoscimento di alcuni stimoli, come, ad esempio, il volto
umano, grazie alle caratteristiche dell’informazione che essi
veicolano.

13
Lo sviluppo percettivo
Caratteristiche del riconoscimento del volto
IL BAMBINO
• mostra una precoce preferenza per il volto materno, basata
sulla percezione interdipendente di dettagli interni ed esterni,
facilitata dalla presentazione del volto completo
• è capace di discriminare precocemente differenti pattern
facciali che esprimono diverse emozioni
• preferisce i visi attraenti, considerati più prototipici della
rappresentazione costruita sulla base dell’esperienza
14
Lo sviluppo percettivo

LE COSTANZE PERCETTIVE

Nei primi mesi di vita inizia a svilupparsi la capacità di
percepire gli oggetti come invarianti e costanti nella forma, nel
colore, nella dimensione e nella luminosità, pur al variare delle
stimolazioni
L’organizzazione delle costanze percettive avviene attraverso
un processo lungo e graduale, che vede il susseguirsi di:
graduale
costanza della forma
costanza della dimensione
percezione di distanza e profondità
15
Lo sviluppo percettivo
Caratteristiche della percezione nell’infanzia e nella fanciullezza
• acquisizione di nuove capacità percettive favorite dalla
maturazione del sistema nervoso e dallo sviluppo delle abilità
motorie
• prevalenza della chiusura della forma sulla regola della
continuità
• incapacità di anticipare il significato della forma difficoltà
nel riconoscimento di figure dal contorno lacunoso

16
Lo sviluppo percettivo
Nella prima infanzia emerge il fenomeno del:

SINCRETISMO INFANTILE
la percezione della struttura di insieme ostacola
l’individuazione delle singole parti
• il sincretismo non è dovuto a un problema di visione, ma
all’influenza delle proprietà strutturali degli stimoli (Vurpillot,
1972)
• il sincretismo è una carenza di organizzazione flessibile e
articolata del campo percettivo (Girotti e Rizzardi,1999)
17
Lo sviluppo percettivo
Sviluppo della capacità percettiva
Percezione sincretica
(globale-indifferenziata)

Percezione analitica

Percezione sintetica
(globale-differenziata)
18
Lo sviluppo percettivo
Superamento del sincretismo infantile
Nella fanciullezza si sviluppano:
• capacità di tipo analitico
• articolazione gerarchica del campo fenomenico
• adozione di una prospettiva reversibile
• capacità di compiere un’esplorazione esaustiva
• perfezionamento della costanza di grandezza (fenomeno della
supercostanza)
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  • 1. Lo sviluppo percettivo La concezione del bambino Negli ultimi decenni l’attenzione all’infanzia e le ricerche sulle competenze cognitive ed emotive precoci hanno modificato l’immagine del: BAMBINO • non più passivo ricettore di stimoli, ma attivo nell’elaborazione delle esperienze • dotato di prerequisiti percettivi e cognitivi precoci che si sviluppano grazie all’interazione con l’ambiente 1
  • 2. Lo sviluppo percettivo Il contatto con il mondo esterno avviene attraverso La sensazione Effetto soggettivo e immediato provocato dagli stimoli sui diversi organi di senso 2 La percezione Organizzazione dinamica e significativa degli stimoli sensoriali
  • 3. Lo sviluppo percettivo Finalità della percezione gustativa e olfattiva Le sensazioni gustative e olfattive nel neonato hanno due principali finalità: la nutrizione 3 la mediazione della relazione con il caregiver
  • 4. Lo sviluppo percettivo Competenze gustative e olfattive precoci Il neonato risponde diversamente a: Sapori dolci Sapori amari e acidi Espressioni di soddisfazione Espressioni di disgusto e irritazione Odori gradevoli (latte materno) Odori sgradevoli 4
  • 5. Lo sviluppo percettivo Percezione uditiva precoce I NEONATI • sono precocemente reattivi ai suoni: orientano gli occhi e la testa in direzione di suoni ritmici e di voci umane • riconoscono precocemente la voce materna e la preferiscono ad altri stimoli • sono inizialmente in grado di discriminare i fonemi delle diverse lingue, per poi concentrarsi selettivamente solo su quella della propria cultura di appartenenza 5
  • 6. Lo sviluppo percettivo Limiti nella percezione visiva del neonato Il neonato possiede buone capacità funzionali visive, seppur limitate dall’incompleta maturazione di: Sistema visivo 6 Sistema nervoso
  • 7. Lo sviluppo percettivo Competenze visive precoci Il neonato è in grado di: • ispezionare l’ambiente tramite movimenti oculari coniugati e di inseguimento • discriminare gli stimoli intensi e vicini • utilizzare una visione binoculare (a 3 mesi) • percepire le sfumature cromatiche 7
  • 8. Lo sviluppo percettivo Quali stimoli sono in grado di attrarre il neonato? Stimoli grandi Stimoli nuovi Attenzione selettiva per Stimoli compless i Stimoli strutturati 8 Stimoli in moviment o Stimoli curvilinei Contorni
  • 9. Lo sviluppo percettivo ATTENZIONE OBBLIGATORIA Difficoltà a distogliere lo sguardo, che si verifica nei primi mesi di vita Tale fenomeno è spiegabile sulla base di 2 ipotesi diverse: Posner & Rothbarth Imperfetta coordinazione del sistema oculo-motorio e del sistema attenzionale 9 Vs Johnson & Morton Incompleta maturazione neuronale: circuito neuronale che inibisce gli stimoli periferici
  • 10. Lo sviluppo percettivo Preferenza per il volto umano Il neonato mostra precocemente una netta preferenza per il volto umano. Tale fenomeno sembra Innato 10 Adattivo nel senso che favorisce il legame di attaccamento e le relazioni primarie
  • 11. Lo sviluppo percettivo Sviluppo della percezione del volto La conoscenza del volto procede gradualmente e si articola in: Percezione del volto abilità di individuare gli aspetti salienti e comuni ad altre forme 11 Riconoscimento del volto abilità di discriminare le diverse configurazioni facciali
  • 12. Lo sviluppo percettivo Perché il volto attrae il bambino? Regolarità nella struttura schematica Complessit à e varietà Caratteristiche del volto che attraggano il bambino Simmetria Movimento 12 Nitidezz a dei contorni
  • 13. Lo sviluppo percettivo Ipotesi strutturale di Johnson e Morton (1991) La preferenza del neonato per il volto umano è spiegata dai due autori sulla base della presenza di un meccanismo neuronale (COSPEC) che rende il bambino selettivamente sensibile alle caratteristiche del volto, percepito come un tutto e non scomposto nelle sue singole parti. Questa predisposizione all’organizzazione strutturale facilita il riconoscimento di alcuni stimoli, come, ad esempio, il volto umano, grazie alle caratteristiche dell’informazione che essi veicolano. 13
  • 14. Lo sviluppo percettivo Caratteristiche del riconoscimento del volto IL BAMBINO • mostra una precoce preferenza per il volto materno, basata sulla percezione interdipendente di dettagli interni ed esterni, facilitata dalla presentazione del volto completo • è capace di discriminare precocemente differenti pattern facciali che esprimono diverse emozioni • preferisce i visi attraenti, considerati più prototipici della rappresentazione costruita sulla base dell’esperienza 14
  • 15. Lo sviluppo percettivo LE COSTANZE PERCETTIVE Nei primi mesi di vita inizia a svilupparsi la capacità di percepire gli oggetti come invarianti e costanti nella forma, nel colore, nella dimensione e nella luminosità, pur al variare delle stimolazioni L’organizzazione delle costanze percettive avviene attraverso un processo lungo e graduale, che vede il susseguirsi di: graduale costanza della forma costanza della dimensione percezione di distanza e profondità 15
  • 16. Lo sviluppo percettivo Caratteristiche della percezione nell’infanzia e nella fanciullezza • acquisizione di nuove capacità percettive favorite dalla maturazione del sistema nervoso e dallo sviluppo delle abilità motorie • prevalenza della chiusura della forma sulla regola della continuità • incapacità di anticipare il significato della forma difficoltà nel riconoscimento di figure dal contorno lacunoso 16
  • 17. Lo sviluppo percettivo Nella prima infanzia emerge il fenomeno del: SINCRETISMO INFANTILE la percezione della struttura di insieme ostacola l’individuazione delle singole parti • il sincretismo non è dovuto a un problema di visione, ma all’influenza delle proprietà strutturali degli stimoli (Vurpillot, 1972) • il sincretismo è una carenza di organizzazione flessibile e articolata del campo percettivo (Girotti e Rizzardi,1999) 17
  • 18. Lo sviluppo percettivo Sviluppo della capacità percettiva Percezione sincretica (globale-indifferenziata) Percezione analitica Percezione sintetica (globale-differenziata) 18
  • 19. Lo sviluppo percettivo Superamento del sincretismo infantile Nella fanciullezza si sviluppano: • capacità di tipo analitico • articolazione gerarchica del campo fenomenico • adozione di una prospettiva reversibile • capacità di compiere un’esplorazione esaustiva • perfezionamento della costanza di grandezza (fenomeno della supercostanza) supercostanza 19