2. Quadro storicoQuadro storico
Dopo che la scuola strutturalista si era posto
l’obiettivo di studiare e misurare gli elementi
costitutivi dei processi mentali, nel 1890 J.M.
Cattel, un allievo di Wundt, aveva costruito un
test che misurava una serie di funzioni quali la
forza muscolare, la velocità di movimento, la
sensibilità al dolore, l’acuità visiva, l’acuità
uditiva, i temi di reazione, la memoria, ecc.
3. La scuola epistemologica geneticaLa scuola epistemologica genetica
Mentre queste funzioni potevano essere misurate e
trasformate in una serie di variabili quantitative, altre
funzioni mentali, quali il ragionamento, la soluzione
di problemi sfuggivano alla possibilità di essere
quantificati. Krapelin, Ferrari e Binet elaborarono
verso la fine dell’800 e la prima guerra mondiale
alcuni tests per misurare le funzioni psichiche
superiori.
In questo clima Jean Piaget creò la scuola
epistemologica genetica.
4. Jean Piaget (1896-1980)Jean Piaget (1896-1980)
Biologo svizzero e psicologo, Jean
Piaget fu educato all’Università di
Neuchatel, e poi prese un Dottorate in Biologia.
Il suo principale contributo alla Psicologia:
I quattro stadi dello sviluppo mentale nei
bambini.
5. Idee fondamentaliIdee fondamentali
Jean Piaget (1896-1980) è conosciuto come
l’inventore di un influente modello di
apprendimento e per aver caratterizzato le fasi
dello sviluppo del bambino. La teoria di Piaget
è basata sull’idea il bambino in sviluppo
costruisce le sue strutture cognitive, in altre
parole le mappe mentali o gli schemi, o concetti
messi in relazione per comprendere e
rispondere all’esperienza fisica nel suo
ambiente.
6. Idee fondamentaliIdee fondamentali
Piaget inoltre dimostrò che le strutture
cognitive del bambino aumentano e
migliorano con lo sviluppo, muovendosi da
pochi riflessi innati tali come il pianto e il
succhiare a attività mentali altamente
complesse.
7. La teoria degli stadiLa teoria degli stadi
La teoria di Piaget identifica Quattro stadi dello
sviluppo dei processi mentali dei bambini. I
quattro stadi sono:
1. Stadio Senso-motorio (dalla nascita – fino a 2
anni). Il bambino, attraverso l’interazione fisica
con il suo ambiente, costruisce un insieme di
concetti sulla realtà nel quale si trova.
8. La teoria degli stadiLa teoria degli stadi
Stadio Preoperationale stage (dai 2 fino
ai 7 anni). Il bambino non è ancora
capace di concettualizzare astrattamente
e ha bisogno di situazioni fisiche
concrete. Per esempio, un bambino non
sa che un oggetto fisico rimane presente
anche quando è nascosto.
10. La teoria degli stadiLa teoria degli stadi
3. Stadio delle operazioni Concrete (dai 7 fino ai
11 anni). Mentre l’esperienza fisica si
accumula, il bambino comincia a
concettualizzare, creando strutture logiche che
spieghino le sue esperienze fisiche. La
risoluzione di problemi astratti è anche
possibile durante questo stadio. Per esempio,
equazioni aritmetiche possono essere risolte
con i numeri, non solo con oggetti.
11. La teoria degli stadiLa teoria degli stadi
4. Stadio delle operazioni formali (dai 11
fino ai 15 anni). Da questo stadio in poi, le
strutture cognitive del bambino sono simili
a quelle degli adulti, incluso il
ragionamento concettuale.
12. Epistemologia geneticaEpistemologia genetica
Piaget ipotizzò che le funzioni mentali, intese come
adattamento e risoluzione di problemi, non fossero
presenti alla nascita, ma che si sviluppassero
gradualmente con la crescita evolutiva e con la
maturazione del sistema nervoso, attraverso una serie
di stadi.
La psicologia di Piaget è genetica perché descrive tali
stadi e la loro successione è epistemologica perché si
pone l’obiettivo di individuare le condizioni che
consentono alla mente di riorganizzare
cognitivamente la realtà esterna.
13. Processi di adattamentoProcessi di adattamento
Le strutture cognitive cambiano attraverso il
processo di crescita e di adattamento
all’ambiente: assimilazione ed accomodamento
sono i due elementi di base di tale processo.
L’assimilazione coinvolge l’interpretazione di
eventi in termini di strutture cognitive esistenti.
L’accomodamento si riferisce al cambiamento
delle strutture cognitive per render conto dei
cambiamenti ambientali.
14. Processi di adattamentoProcessi di adattamento
Lo sviluppo cognitivo consiste di uno
sforzo costante per adattarsi all’ambiente
in termini di assimilazione e di
accomodamento. In tal senso, la teoria di
Piaget è simile nella sua natura a quella di
altri teorici costruttivisti
dell’apprendimento.
15. Lo sviluppo dell’intelligenzaLo sviluppo dell’intelligenza
Secondo Piaget, quindi lo sviluppo
dell’intelligenza avviene per stadi, periodi dello
sviluppo durante i quali i bambini agiscono
secondo schemi mentali diversi da quelli
dell’adulto, l’intelligenza è una forma di
adattamento all’ambiente molto plastica in
quanto riesce a trasformarsi durante lo sviluppo
e riesce anche a trasformare la realtà in cui
l’individuo vive.