1. Critiche alle teorie dei tratti
• Validità delle misurazioni
• L’unità strutturale delle personalità va ricercata nell’interazione tratto-situazione
ambientale
• Dunque i tratti della personalità non sono predittori attendibili del
comportamento nelle varie situazioni
• Una persona non può essere descritta in termini di tratti della
personalità costanti in tutte le situazioni (una persona può essere aggressiva nelle
competizioni sportive, ma timida in classe)
2. La personalità: teorie situazioniste
• Teorie non del tutto omogenee che però richiamano l’attenzione sul
principale elemento esplicativo del comportamento: la situazione
• Il comportamento non dipende dai tratti. Si ricercano, invece, i
meccanismi tramite i quali gli stimoli ambientali incidono sul
comportamento, il quale è visto largamente appreso.
• Non sono focalizzate sulle costanti, ma sulle variazioni del
comportamento in relazione al mutare delle condizioni esterne
• Non c’è accordo sul ruolo che riveste la persona: le variabili
intrapersonali vengono escluse da posizioni più radicali e considerate
importanti in altre. Queste non sono le disposizioni o tratti ma le
cognizioni che accompagnano le azioni
3. La personalità: il comportamentismo radicale
• Watson, con il fine di operare una svolta verso metodi scientifici,
definisce come unità psicologica il comportamento osservabile e rifiuta
tutto ciò non direttamente visibile: tratti, emozioni, motivi, cognizioni
• La personalità coincide con il comportamento osservabile
• Il comportamento è una unità complessa ma appresa e che si forma a
partire da unità più semplici mediante i meccanismi di:
• frequenza e recenza: tanto più frequentemente e più recentemente
si è verificata una associazione tra unità semplici, tanto maggiore è
la probabilità che si verifichi in futuro
• condizionamento: il comportamento o risposta è funzione dello
stimolo ambientale (SR). Il condizionamento costituisce quindi
un tipo di apprendimento di risposte comportamentali
4. La personalità: il comportamentismo radicale
• Condizionamento classico: uno stimolo neutrale ripetutamente associato
ad uno stimolo incondizionato (SI), diveniva uno stimolo condizionato ,
in grado di indurre la medesima risposta automatica (RC) prodotta
dallo SI.
• Il comportamento umano è anche quegli aspetti psicologici non
direttamente rilevabili quali le emozioni sono spiegabili secondo i
principi dell’associazione S-R (il caso del piccolo Albert)
• Il comportamento umano non è altro che un insieme di reazioni a
stimoli esterni, ai quali apprendiamo meccanicamente a rispondere in
un modo piuttosto che nell’altro. L’individuo svolge un ruolo passivo
nell’apprendere un comportamento, sottostando a leggi automatiche
stimolo-risposta
5. La personalità: il comportamentismo radicale
• Condizionamento operante: non tutti i comportamenti sono risposte incondizionate o
condizionate a stimoli esterni. Esistono anche comportamenti spontanei (operanti)
attraverso i quali l’individuo agisce sull’ambiente generando delle conseguenze. La
probabilità che un operante venga emesso anche in futuro dipende dalle conseguenze
• L’individuo quindi, non funziona in modo esclusivamente meccanico, rispondendo a
stimolazioni ambientali, ma emette comportamenti spontanei, non appresi, che
modificano l’ambiente. Ne viene poi a sua volta modificato: attua risposte
comportamentali che hanno prodotto esiti favorevoli ed estingue risposte che non hanno
sortito alcun risultato
• Studia i processi di:
• rinforzo (continuo vs parziale vs accidentale)
• estinzione (eliminazione di un rafforzatore positivo vs presentazione di stimoli avversivi)
• modellaggio o shaping (esecuzione di una serie di comportamenti specifici che per
successive approssimazioni opportunamente rinforzate conducono il comportamento
indesiderato verso quello desiderato)
• Analisi funzionale (metodo di analisi del comportamento che mira ad individuare le
covariazioni tra condizioni ambientali e comportamenti osservabili)
6. Bandura: apprendimento vicario o modellamento
• L’osservazione costituisce una ulteriore basilare modalità di apprendimento del
comportamento. Una persona può apprendere semplicemente osservando gli
altri cosa fanno e cosa capita loro conseguentemente al comportamento
• Le determinati dell’apprendimento vicario sono:
• l’apprendimento risulta tanto più probabile quanto più è efficace il
modello sociale, vale a dire quanto più il modello gode di prestigio e di
credibilità
• è tanto più probabile quanto più l’osservatore è stato esposto a simili
modelli comportamentali in modo frequente ed in tempi recenti secondo i
principi individuati dal comportamentismo classico
• l’apprendimento è strettamente connesso alle conseguenze prodotte. Le
conseguenze svolgono una funzione di rinforzo.
• Un comportamento appreso mediante osservazione in un determinato
contesto può essere mantenuto nel tempo, generalizzato a nuovi stimoli (che
condividono alcune caratteristiche con lo stimolo condizionato) e può essere
sensibile alle richieste situazionali (discriminazione)
La personalità:Teorie apprendimento sociale
7. • Si dimostra che i processi simbolici e cognitivi sono importanti ai fini
dell’apprendimento.
• Se le conseguenze costituiscono un elemento di rinforzo è perché l’individuo
è consapevole che vi è una associazione tra un dato comportamento ed uno
specifico effetto
• Buona parte dell’apprendimento avviene attraverso processi cognitivi e
simbolici:
• Comportamenti appresi possono essere mantenuti, stimolati o inibiti
mediante la semplice osservazione
• Con l’osservazione è possibile apprendere comportamenti del tutto
nuovi (anche senza messa in pratica)
• neanche l’osservazione diretta è indispensabile, siamo in grado di
apprendere attraverso processi simbolici, ad esempio il linguaggio
scritto o parlato
La personalità:Teorie apprendimento sociale
8. • L’individuo è un organismo attivo in grado di apprendere comportamenti e di
rispondere flessibilmente alle situazioni grazie alla mediazione di processi cognitivi e
simbolici
• L’azione personale dipende dal modo in cui ciascun individuo seleziona ed elabora le
informazioni presenti in una situazione, formula giudizi e attiva stati affettivi in
relazione all’esperienza attuale
• La personalità è concepita come un sistema strutturato di rappresentazioni
cognitivo-affettive particolari, prontamente attivate da stimolazioni salienti per
l’individuo
• Tale sistema cognitivo-affettivo è alla base della consistenza comportamentale
La personalità: l’approccio socio-cognitivo
9.
10. Par. 1: La ricerca dell'invarianza della personalità
Personalità intesa come insieme di disposizioni
In accordo con una duratura tradizione nello
studio della personalità, ad una determinata
disposizione corrisponde una tendenza a
comportarsi in un modo tipico.
DISPOSIZIONE COMPORTAMENTO
11.
12. Par. 1: La ricerca dell'invarianza della personalità
Personalità intesa come insieme di disposizioni
13. Par. 1: La ricerca dell'invarianza della personalità
Personalità intesa come insieme di disposizioni
La scarsa consistenza fra le situazioni (cross-
situational consistency) è un risultato piuttosto
costante.
→ come è stato risolto questo problema?
Studiando le disposizioni in un range molto ampio di
situazioni e estraendo la tendenza comune da questi
aggregati.
14. Par. 1: La ricerca dell'invarianza della personalità
Personalità intesa come insieme di disposizioni
A
B
C
D
E
Personalità: Gianluca Metereologia: Catania
Situazione Tratto
Coscenziosità
Giorno Tempo
Poco piovosa
15. Par. 1: La ricerca dell'invarianza della personalità
Personalità intesa come insieme di disposizioni
?
Ma quanto questo ci aiuterà a prevedere:
1. Il comportamento di Gianluca nella
situazione X
o
2. Il tempo che farà a Catania il giorno Y
16. Par. 2: Concezioni della personalità in termini di
peculiari processi di mediazione
La concezione
Un secondo approccio è quello di pensare che la
personalità dipenda da un sistema di processi di
mediazione (mediating processes), consci ed
inconsci, che determinano la personalità.
Questi processi, interagendo in modo
caratteristico in ogni individuo, sarebbero in
grado di spiegare il comportamento, anche
quando in apparenza in contraddizione.
17. Par. 2: Concezioni della personalità in termini di
peculiari processi di mediazione
La concezione
Un esempio di questo modo di affrontare lo
studio della personalità è la concezione
psicodinamica proposta da Freud.
In essa, il comportamento è spiegabile sulla base
di un numero limitato di forze che interagendo
spiegano comportamenti che all'apparenza
possono sembrare fra di loro contraddittori.
18. Par. 2: Concezioni della personalità in termini di
peculiari processi di mediazione
La concezione
L'idea di fondo è che la comprensione della variabilità intra-
individuale è il fenomeno che deve interessare lo studioso di
personalità.
•Profili apparentemente irregolari non mettono in discussione il
concetto di coerenza comportamentale che deve invece essere ridefinito
in termini di stabili e distintivi pattern di relazioni situazioni-
comportamento (if…then: se sono ad una festa dove si balla me ne sto
in disparte, ma se sono a cena con amici chiacchiero continuamente)
•I profili individuali vanno delineati tenendo conto non delle fr.
assoluta dei vari comportamenti ma dalla fr. condizionata (che riflette
cioè la co-occorrenza situazione comportamento)
•La personalità si riflette in caratteristici schemi di variazioni
comportamentali da contesto a contesto
19. Par. 3: Evidenze empiriche circa il ruolo della
stabilità intraindividuale (basata sull'analisi
se...allora) come firma della personalità
La concezione
Per studiare la relazione fra comportamento e
situazione, quindi, è necessario un'analisi delle
situazioni in cui il comportamento si manifesta.
A questo scopo vengono riportati i risultati di una
serie di studi, volti ad analizzare in situazioni
ecologiche la stabilità dei comportamenti di 84
bambini fra i 7 e gli 13 anni (vedi ad esempio
Shoda, Mischel, Wright, 1994).
20. Par. 3: Evidenze empiriche circa il ruolo della
stabilità intraindividuale (basata sull'analisi
se...allora) come firma della personalità
La concezione
Passo 1.
•L’attenzione dello staff si è concentrata su tre categorie
comportamentali (aggressività, prosocialità e timidezza)
•Vengono individuate delle situazioni differenziabili non
semplicemente come settings o situazioni nominali ma in
base a delle caratteristiche psicologiche salienti
(psychological features) capaci di attivare le variabili
cognitive e sociali di un individuo (aspettative, valori...).
21. Par. 3: Evidenze empiriche circa il ruolo della
stabilità intraindividuale (basata sull'analisi
se...allora) come firma della personalità
La concezione
In particolare sono individuale due variabili:
1. valenza (positiva vs negativa)
2. persone coinvolte (adulti vs pari)
In sostanza cinque situazioni comportamentali
(approvazione/ammonimento/punizione adulto;
scambio positivo/scherno da parte ei pari)
23. Par. 3: Evidenze empiriche circa il ruolo della
stabilità intraindividuale (basata sull'analisi
se...allora) come firma della personalità
La concezione
I bambini sono stati quindi osservati per 6
settimane, da osservatori non intrusivi, per un
totale di 167 ore per ogni partecipante.
La frequenza dei comportamenti emessi è
stata convertita in punteggi standard (punti z,
media 0 e dev.st 1) basandosi sulla media e la
deviazione standard dei comportamenti
osservati nel campione totale.
24. Par. 3: Evidenze empiriche circa il ruolo della
stabilità intraindividuale (basata sull'analisi
se...allora) come firma della personalità
La concezione
Come viene misurata la stabilità del comportamento?
Viene valutata la correlazione fra i punteggi
standardizzati ottenuti in due serie di osservazioni
(create in maniera casuale dal totale delle osservazioni)
e successivamente calcolata la correlazione media.
Se la variazione fra le situazioni è dovuta
semplicemente a fluttuazioni casuali (random errors)
allora la media degli indici di stabilità dovrebbe essere
intorno a 0.
25. Par. 3: Evidenze empiriche circa il ruolo della
stabilità intraindividuale (basata sull'analisi
se...allora) come firma della personalità
La concezione
26. Par. 3: Evidenze empiriche circa il ruolo della
stabilità intraindividuale (basata sull'analisi
se...allora) come firma della personalità
La concezione
L’analisi di questo genere di profili ha dimostrato che i
bambini tendevano ad esibire consistenti pattern
comportamentali legati alla situazione
La consistenza della persona va ricercata dunque in
comportamenti contestualizzati.
Lo scopo dello studioso della personalità è di
comprendere quali sono le caratteristiche psicologiche
(psychological features) della situazione che attivano
quei comportamenti.
27. Par. 4: Revisione del classico paradosso della
personalità: l'invarianza comportamentale di chi
si ritiene coerente
La concezione
Osservando il livello di coscienziosità in
differenti situazioni (classe, dormitorio,
biblioteca) di studenti che si valutavano
altamente o minimamente coerenti non
emergevano differenze
Quando invece la valutazione veniva
condizionata a situazioni specifiche
(quindi basandosi sulla relazione
situazione-comportamento) allora le
differenze emergevano.
28. Par. 4: Revisione del classico paradosso della
personalità: l'invarianza comportamentale di chi
si ritiene coerente
La concezione
Quello che quindi risulta chiaro è che la coerenza non
può essere temporale, in tutte le situazioni il soggetto X
si comporterà in un determinato modo
quanto piuttosto condizionale, quindi influenzato dal
contesto in cui la persona si trova.
29. Par. 5: Verso una teoria della personalità basata
su un sistema cognitivo-affettivo di processi,
disposizioni e dinamiche
La concezione
Importanza di includere il ruolo della situazione per la
comprensione della personalità.
La situazione non è intesa, alla maniera
comportamentista, come una serie di stimoli a cui
l'organismo risponde.
Essa è piuttosto composta da una serie di
caratteristiche (features) che attivano risposte interne
– cognitive e affettive – da parte dell'individuo sulla
base delle sue precedenti esperienze.
30. L'essenziale del sistema di personalità
Il sistema personalità è determinato quindi:
1. Dalle unità cognitive ed affettive disponibili e accessibili
2. dall'organizzazione peculiare delle interazioni fra queste
unità e le caratteristiche psicologiche della situazione.
31. Unità di analisi della personalità
L’individuo decide e agisce in conformità al modo in cui
interpreta se stesso ed il mondo in cui è calato, anticipa
potenziali esiti e delinea possibili percorsi per il
conseguimento di obiettivi
1 Codifiche: costrutti o rappresentazioni mentali elaborate dalla persona relativamente
a se stessa, agli altri, a eventi e situazioni.
2 Aspettative e credenze: anticipazioni cognitive basate sulla relazione percepita tra
azione e conseguenza
3 Affetti: sentimenti e stati affettivi, cognitivi e fisiologici, di diversa intensità che
accompagnano i pensieri
4 Obiettivi e valori: importanza attribuita a categorie di eventi; obiettivi, valori e
progetti di vita personali.
5 Competenze e autoregolazione: modalità tipiche di controllo, valutazione e
gratificazione dell’azione personale tesa ad un obiettivo.
32. Unità di analisi della personalità
L’individuo decide e agisce in conformità al modo in cui
interpreta se stesso ed il mondo in cui è calato, anticipa
potenziali esiti e delinea possibili percorsi per il
conseguimento di obiettivi
1 Codifiche: costrutti o rappresentazioni mentali elaborate dalla persona relativamente
a se stessa, agli altri, a eventi e situazioni.
2 Aspettative e credenze: anticipazioni cognitive basate sulla relazione percepita tra
azione e conseguenza
3 Affetti: sentimenti e stati affettivi, cognitivi e fisiologici, di diversa intensità che
accompagnano i pensieri
4 Obiettivi e valori: importanza attribuita a categorie di eventi; obiettivi, valori e
progetti di vita personali.
5 Competenze e autoregolazione: modalità tipiche di controllo, valutazione e
gratificazione dell’azione personale tesa ad un obiettivo.
33. La personalità: l’approccio socio-cognitivo
Il modello CAPS (Cognitive Affective personality System)
Proprietà di una
situazione attuale
Individuo B: unità
cognitivo-affettive
Uas
Uco
Uas
Ust
Uva
Uaf
Uar
Individuo A: unità
cognitivo-affettive
Uaf
Uco
Uas
Ust
Ust
Uaf
Uva
1
2
3
4
5
6
Comportamento x
Comportamento y
Sistema persona
Codifica
Uco=unità di codifica
Uas=unità aspettative e credenze
Uaf=unità affettive
Uva=unità obiettivi e valori
Ust= unità strategie azione
34. L'essenziale del sistema di personalità
Le connessioni specifiche mostrate nella figura illustrano che:
1. ci sono diverse possibili connessioni fra le unità ma solo alcune
sono funzionalmente importanti
2. le unità sono attivate in funzioni delle caratteristiche della
situazione (elementi salienti) e dell'attivazione delle unità di selezione
e codifica
3. Esse a loro volta stimolano o inibiscono altre unità cognitivo-
affettive, dagli affetti alle aspettative, inescando una reazione di
reciproca influenza
L’output di questa interazione dinamica intraindividuale è il
comportamento .
Il comportamento può a sua volta avere un'influenza sull'ambiente e
sulla persona.
35. L'essenziale del sistema di personalità
Esempio
Un individuo è in una sala di attesa aspettando i risultati di esami
medici.
Dall'ambiente circostante coglie degli indizi che gli suggeriscono che
non sono positivi.
Questo provoca uno stato di ansia che contribuisce a rafforzare l'idea
del pericolo per la sua salute.
Vive la situazione come incontrollabile, con un aumento dell'ansia e
di aspettative negative su quello che gli verrà detto.
Questa costellazione di aspetti cognitivi ed emotivi porterà ad una
specifica risposta comportamentale.
36. L'essenziale del sistema di personalità
Le variabili cognitivo-affettive e le loro interrelazioni sono dunque alla
base delle differenze individuali: di fronte a stimolazioni salienti alcune
persone sono pronte ad attivare determinate sequenze di
rappresentazioni organizzate, altre hanno rapidamente disponibili
pattern differenti
La personalità dunque è un insieme di regolarità comportamentali
ascrivibili a modalità distintive e relativamente stabili con cui la persona
si pone in relazioni a sé ed all’esterno selezionando ed elaborando le
informazioni disponibili
37. Situazione 1 Situazione 2
Caratteristiche Poche
interazioni
sociali
Alti scambi fra le
persone
Livello di irritazione
Persona 1 Si irrita quando
si sente ignorata
Persona 2 È felice quando
è lasciata sola e
si irrita quando
viene coinvolta
Espressione comportamentale della stabilità
del sistema: rilievo e forma dei profili
se...allora
Entrambe mostrano tuttavia alti livelli medi di irritazione
38. Par.6 Sistema di personalità, stati, disposizioni
e dinamiche
Riassumendo.
Il modello CAPS propone che il sistema di personalità si basi su
unità cognitivo-affettive organizzate in una rete di associazioni
che costituiscono la struttura del sistema.
Il sistema interagisce con le caratteristiche psicologiche della
situazione → questo genera una variabilità di risposte cognitive,
affettive e comportamentali nelle diverse situazioni.
La stabilità del comportamento emerge dai profili di analisi
se...allora che hanno una loro caratteristica rilevanza e forma.
39. Par.6 Sistema di personalità, stati, disposizioni
e dinamiche
In questo contesto, il concetto di personality state fa
riferimento alla configurazione di attivazione di cognizioni e
affetti in un dato tempo di quel sistema. Quindi dipende dal
contesto e situazione psicologica esperita dall'individuo.
40. Implicazioni per la percezione della persona,
sviluppo, cambiamento e auto-regolazione
Come favorire quindi il cambiamento?
1. Una maggiore consapevolezza metacognitiva delle proprie
caratteristiche, aiuta a gestire in modo ottimale la risposta
comportamentale a determinate caratteristiche ambientali.
Ad esempio
Sapere riconoscere i propri stati emotivi in relazione alla
presenza di particolari stimoli.
41. Implicazioni per la percezione della persona,
sviluppo, cambiamento e auto-regolazione
Come favorire quindi il cambiamento?
2. modificare i legami fra unità che costituiscono il sistema
cognitivo-affettivo
Mischel e Shoda sottolineano che i comportamenti problematici
non possono essere modificati se non vengono modificate le
dinamiche di elaborazione che caratterizzano il sistema.
42. Identificazione di disposizioni comuni, tipi e
dinamiche
È importante inoltre sottolineare che il modello CAPS non
ignora il ruolo delle disposizioni.
Le disposizioni sono tuttavia concettualizzate come delle
strutture di elaborazione cognitive e affettive che
sottostanno e generano distintive dinamiche di
elaborazione.
43. Identificazione di disposizioni comuni, tipi e
dinamiche
Le strutture di elaborazione (processing structure) delle
disposizioni sono costituite da un set caratteristico di cognizioni,
affetti e strategie comportamentali in una organizzazione di
interrelazioni che guida e limita le attivazioni.
Le dinamiche di elaborazione (processing dynamics) delle
disposizioni fanno riferimento alle configurazioni e le sequenze
di attivazioni delle unità che sono generate quando l'individuo
incontra e costruisce situazioni con caratteristiche per lui
rilevanti.
44. Identificazione di disposizioni comuni, tipi e
dinamiche
Le dinamiche della personalità si verificano in relazione a
particolari tipi di caratteristiche situazionali (stimoli esterni)
ma anche da stimoli interni (esempio pensieri, ricordi,
aspettative circa il futuro stimolate dalle informazioni che
provengono dall'esterno).
Gruppi di persone che hanno una simile organizzazione di
interazioni cognitivo-affettive in relazione a particolari
caratteristiche situazionale si può dire che abbiano comuni
processing disposition
45. Inferire le dinamiche dal profilo situazione-
comportamento
Sulla base del modello CAPS quindi l'analisi del comportamento
che emerge dall'interazione con l'ambiente è indice del sistema
di personalità.
Per comprendere questa interazione, lo psicologo deve essere in
grado di disegnare la mappa cognitiva-affettiva che consente di
comprendere e prevedere il comportamento dell'individuo.
46. Identificazione di disposizioni comuni, tipi e
dinamiche
Lo studio della personalità proposta dal modello CAPS si è
finora servita di un approccio ideografico.
Mischel e Shoda tuttavia suggeriscono che gli stessi principi
utilizzati per lo studio del singolo possono essere utilizzati per
studiare gruppi, tipologie di individui. Quindi utilizzando un
approccio nomotetico.
47. Lo studio idiografico
Pensieri, sentimenti, desideri, azioni e reazioni, …
sono aspetti di un sistema unitario e unico, la
persona, il cui funzionamento è dettato da leggi
idiografiche
Obiettivo è comprendere
il singolo individuo
48. Strumenti dStrumenti d’’indagineindagine idiograficaidiografica
Il colloquio clinico
I test proiettivi
Il narrato
Il narrato autobiografico
(narrazione come modalità basilare per dare un senso sociale al
comportamento umano)
49. Caratteristiche essenziali
Scarsa strutturazione degli stimoli
Scarsa strutturazione della consegna
Risposta aperta
Classificazione
Metodi proiettivi tematici (TAT, CAT, Patte-Noir)
Metodi proiettivi strutturali (Rorschach, Z test,)
Metodi proiettivi costruttivi (test del villaggio)
Metodi proiettivi di completamento (favole di Duss, Blacky test)
Metodi proiettivi grafici (disegno della persona, dell’albero, della famiglia)
Test ProiettiviTest Proiettivi