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Nel la     tavolozz a   dei
m ater ia li    scarpiani     com-
p aio no       anche    elementi     come
l’ a c qua , laluc e , la “catt u ra ” de l le
va ria z io ni a t m o s fe r ic he . Qu e st i se mpre
utilizzati e resi partecipi al l’ in t e r n o de l la comu n ica -
zione progettuale secondo i pa ra di gmi , sopra ci t a t i, ch e
g over nano i rapporti tra ma t e r ia le e ma t e r ia le      sia ch e qu e st o
p ossa essere catturato dal s e n so de l t a tt o s ia ch e qu e st o ma t e r ia le
p ossa essere col to dagli al tri se n si.
L’ a c qu a è l’elemento di
m ed iazione simbolica tra
tutti g li elementi archi tetto-
nic i. Come tale, essa ha
anc he la funz ione di “pro-
teg g ere ” l’archi tettura,
ri tu a liz z a nd o ne la m a -
t eric a c o ns is t e nz a .

No n a caso, si è notato come
il tem a decorativo uni f icante
g li ep isodi del la tomba, vale
a d ire la continua cornice a         18

d entel li, si insinui anche al
d i so tto del livel lo del l’acqua
c he c irconda il tempietto. In
tal m odo, solo velate dal la
trasp arenza, appaiono le
“rad ic i”che l’archi tettura
affo nd a nel terreno.
Queste radici sono rese
v isib ili e, nel lo stesso
tem p o, custodi te dal l’acqua,
q uasi a riprodurre un ri to
lontanissimo, l’archi tetto
Non d imentichiamo che C arlo S ca r pa prove ne n do
da      una     formazione       artistico- cu l t u ra le   le ga t a
al l’ attivi tà del la creazione d i      o pe re d’art e in
vet ro     (vedi le sue esperienze giova n i l i mu ra n e s i)
ha fin dal l’ inizio saputo coniu ga re la pot e n zia l i t à
leg ata al     ra p p o r t o t ra m at e riale        (i l ve t ro) e
c olore       (soluzioni per ottene r lo).




La tras posizione generata nel l’ in t u ire , n e l lo spe r i -
m entare, nel lo stravolgere l’u s o di u n ma t e r i a le di
b ase c on le tecniche di lavora zion e di a ssocia zio-
ne, d i accoppiamento con e l e me n t i e ma t e r ie                   22

d iver se , lo porta per analogia a u t i l izza r la u sa n do
i   ma te r ia l i d e l l’ a rc hi t e tt ura .


In r i ferimento al la frase “ di dive n t a r pi tt ore ”
anc he qui S carpa nei suoi dipin t i ma n i fe s t a la
c ap ac i tà di associare e intuire le             po t e nziali t à
del l’ us o d e i m a t e r ia l i      ove pe r ma t e r i a l i s i
intend ono qui i colori, i supp or t i e le moda l i t à di
ap p lic a zione. Infatti come pe r la qu a si t ot a l i t à de i
seg ni lasciatici quale support o a l la su a proge tt u a -
li tà troviamo utiliz zati la cart a ve ge t a le , la ma t i t a
fondamenti di etica per
il design_philippe daverio
etica e morale


                 lusso ed eleganza


                 classico primi tivo
                 moderno contemporaneo


                 stilismo e design


                 danza ed avanguardie


                 cimi teri e numero aureo




                 L’etimologia del la parola contiene in
                 sé valenze semantiche.



                 L’etica è più propriamente la parte
                 del la filosofia che studia la condotta
                 umana, i moventi che la determinano
                 e le valutazioni morali.                           5
                 Spesso inol tre si parla di comporta-
                 mento   o    atteggiamento          “etico”   in
                 contrapposizione       ad     un     atteggia-
                 mento “interessato”.
                 S econdo     Kant   infatti   “il    carattere
etica e morale   essenziale    di    ogni    determinazione
                 del la volontà per la legge morale è
etica e morale


                 lusso ed eleganza


                 classico primi tivo
                 moderno contemporaneo


                 stilismo e design


                 danza ed avanguardie


                 cimi teri e numero aureo




                 L’etimologia del la parola contiene in
                 sé valenze semantiche.



                 L’etica è più propriamente la parte
                 del la filosofia che studia la condotta
                 umana, i moventi che la determinano
                 e le valutazioni morali.                           5
                 Spesso inol tre si parla di comporta-
                 mento   o    atteggiamento          “etico”   in
                 contrapposizione       ad     un     atteggia-
                 mento “interessato”.
                 S econdo     Kant   infatti   “il    carattere
etica e morale   essenziale    di    ogni    determinazione
                 del la volontà per la legge morale è
Il termin e morale in funzione di so-
                                                  stantivo deriva dal latino moralia ed
                                                  ha   lo    s tesso    signi ficato     di   etica,
                                                  oppure è essa stessa interpretata
                                                  come oggetto del l'etica.

                                                  In questo caso la morale rappresenta
                                                  la   condotta        diretta   da    norme,     la   9
                                                  guida      secondo       la    quale        l'uomo
                                                  agisce.     In   funzione       di    aggettivo
                                                  deriva dal greco ηθικος (moralis in
“Le cose hanno un’ idea di partenza,              latino) ed assurge a valore di ciò che
sono cosmo del la visione del mondo,              è attinente al la dottrina etica, oppure
parametri che formano l’ idea stessa              signi fica ciò che è attinente al la con-
del mondo”.                                       dotta e quindi suscettibile di valuta-




L’urbanistica   è   una   disciplina   che
progetta ci ttà, equilibri, l’ insieme di
cose che seguono il terri torio e lo
skyline (primo momento di design
vero, modo in cui vedo il terri torio
stesso).
L’urbanistica è una categoria infe-
riore al design il quale attua una           11

visione complessiva del progetto.                 B isogna       ricercare       dei     percorsi,
                                                  lavorare sul la propria capaci tà inter-
                                                  pretativa.
B isogna distinguere il design dal lo
stilismo.
Design come visione complessiva del
                                                  Ma qual i sono i parametri per fare
mondo.
                                                  creativi tà?
regole, rigidi tà, tempo e direzione                L’ invenzione      dei        singoli    si   deve
non sono contemplati.                               immergere nel la memoria del gruppo
                                                    in   modo     da   favorire        quel la    lenta
Dal cucchiaio al la ci ttà.                         evoluzione necessaria affinché da un
In tutti i settori nei quali l’arte ha il           model lo eccezionalmente quali ficato
compi to di coniugare la bel lezza e                si determini un linguaggio comune: il
l’uni tà in una sintesi inscindibile: il            costume.
                                            15                                                             17
design dei nuovi progettisti che deve
assumere responsabili tà che gli sono               Così le invenzioni emergono da una

proprie.                                            solida     strati ficazione       e     questa    si
                                                    arricchisce per i succhi nuovi che
                                                    avrà assorbi to e sarà matura a pro-
                                                    durre nuove emergenze.
                                                    Anche negli oggetti più modesti la
                                                    novi tà del design non dev ’essere il




                                                 “La domanda vera per un designer è:
                                                 come    può    aiutare      la    nostra     tribù
                                                 cul turale ad avere una vi ta migliore?
                                                 Credo che il problema non sia più la
E bisognerà lasciare a queste forme              quanti tà ma la quali tà.
nuove il tempo necessario perché                 Lo scopo non è l’oggetto, la materia,
vengano consumate e diventino pa-                né il prodotto. Siamo noi”.
trimonio del la memoria.                         Philippe Starck
regole, rigidi tà, tempo e direzione                L’ invenzione      dei        singoli    si   deve
non sono contemplati.                               immergere nel la memoria del gruppo
                                                    in   modo     da   favorire        quel la    lenta
Dal cucchiaio al la ci ttà.                         evoluzione necessaria affinché da un
In tutti i settori nei quali l’arte ha il           model lo eccezionalmente quali ficato
compi to di coniugare la bel lezza e                si determini un linguaggio comune: il
l’uni tà in una sintesi inscindibile: il            costume.
                                            15                                                             17
design dei nuovi progettisti che deve
assumere responsabili tà che gli sono               Così le invenzioni emergono da una

proprie.                                            solida     strati ficazione       e     questa    si
                                                    arricchisce per i succhi nuovi che
                                                    avrà assorbi to e sarà matura a pro-
                                                    durre nuove emergenze.
                                                    Anche negli oggetti più modesti la
                                                    novi tà del design non dev ’essere il




                                                 “La domanda vera per un designer è:
                                                 come    può    aiutare      la    nostra     tribù
                                                 cul turale ad avere una vi ta migliore?
                                                 Credo che il problema non sia più la
E bisognerà lasciare a queste forme              quanti tà ma la quali tà.
nuove il tempo necessario perché                 Lo scopo non è l’oggetto, la materia,
vengano consumate e diventino pa-                né il prodotto. Siamo noi”.
trimonio del la memoria.                         Philippe Starck
commemorazione
 paolo bandiera
bando di concorso
      museo bailo
concorso
bastione s.marco
semplificazione

                                                                                                                                                    spazi e volumi
                                                                                                                                                       recuperano
                                                                                                                                               il rapporto perduto
                                                                                                                                                     bastione-città

                                                                                                                                                  relazione visiva
                                                                                                                                                           diretta
                                                                                                                                                      con il fiume




                                                                                                                                                   allontanamento
                                                                                                                                                 funzioni esistenti
                                                                                                                                                     uffici camuzzi
                                                                                                                                                 stazione corriere


asse di penetrazione                                                             vasca d’acqua                                                 luoghi di relazione
sistema di terrazze e verde                                                      edifici polifunzionali                                    completamento percorso
piazza e teatro all’aperto                                                       piattaforma ovale                                                  ciclo pedonale
edifici polifunzionali                                                           giardino

piattaforma ovale                                                                angolo alberato                                              inserimento funzioni

ponte di accesso sud                                                             piazzetta
                                                                                                                                                 turistico-culturali

edificio della tradizione-storia-memoria (ex gasometro)                          edificio della tradizione-storia-memoria (ex gasometro)
                                                                                                                                                     implementare
                                                                                                                                                  sistema museale
                                                                                                                                                    e universitario




scala 1:500                                                                        scala 1:500
quota 0.00                                                                         quota 4.50




                                                          P U N TI DI AR R IVO
                                                          E X TR AUR B ANO



                                                          P ER COR SO
                                                          P EDON ALE
                                                          E STER N O M UR A
                                                          ES ISTEN TE




                                                          P ER COR SO
                                                          P EDON ALE
                                                          E STER N O M URA
                                                          DI PROGETTO



                                                          COLLEGAM EN TO
                                                          P EDON ALE



                                                          PASSEGGIATA
                                                          SUL SILE
                                                                                                                                                                1
prospettive




                                                                 pala di brera
                                                                 piero della francesca
 sezioni prospettiche   simulazione sottrazione superfetazioni   madonna dell’ovo        casa sulle mura   vicolo rovero




                                                                                                                       2
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  • 1. 17 Nel la tavolozz a dei m ater ia li scarpiani com- p aio no anche elementi come l’ a c qua , laluc e , la “catt u ra ” de l le va ria z io ni a t m o s fe r ic he . Qu e st i se mpre utilizzati e resi partecipi al l’ in t e r n o de l la comu n ica - zione progettuale secondo i pa ra di gmi , sopra ci t a t i, ch e g over nano i rapporti tra ma t e r ia le e ma t e r ia le sia ch e qu e st o p ossa essere catturato dal s e n so de l t a tt o s ia ch e qu e st o ma t e r ia le p ossa essere col to dagli al tri se n si.
  • 2. L’ a c qu a è l’elemento di m ed iazione simbolica tra tutti g li elementi archi tetto- nic i. Come tale, essa ha anc he la funz ione di “pro- teg g ere ” l’archi tettura, ri tu a liz z a nd o ne la m a - t eric a c o ns is t e nz a . No n a caso, si è notato come il tem a decorativo uni f icante g li ep isodi del la tomba, vale a d ire la continua cornice a 18 d entel li, si insinui anche al d i so tto del livel lo del l’acqua c he c irconda il tempietto. In tal m odo, solo velate dal la trasp arenza, appaiono le “rad ic i”che l’archi tettura affo nd a nel terreno. Queste radici sono rese v isib ili e, nel lo stesso tem p o, custodi te dal l’acqua, q uasi a riprodurre un ri to lontanissimo, l’archi tetto
  • 3. Non d imentichiamo che C arlo S ca r pa prove ne n do da una formazione artistico- cu l t u ra le le ga t a al l’ attivi tà del la creazione d i o pe re d’art e in vet ro (vedi le sue esperienze giova n i l i mu ra n e s i) ha fin dal l’ inizio saputo coniu ga re la pot e n zia l i t à leg ata al ra p p o r t o t ra m at e riale (i l ve t ro) e c olore (soluzioni per ottene r lo). La tras posizione generata nel l’ in t u ire , n e l lo spe r i - m entare, nel lo stravolgere l’u s o di u n ma t e r i a le di b ase c on le tecniche di lavora zion e di a ssocia zio- ne, d i accoppiamento con e l e me n t i e ma t e r ie 22 d iver se , lo porta per analogia a u t i l izza r la u sa n do i ma te r ia l i d e l l’ a rc hi t e tt ura . In r i ferimento al la frase “ di dive n t a r pi tt ore ” anc he qui S carpa nei suoi dipin t i ma n i fe s t a la c ap ac i tà di associare e intuire le po t e nziali t à del l’ us o d e i m a t e r ia l i ove pe r ma t e r i a l i s i intend ono qui i colori, i supp or t i e le moda l i t à di ap p lic a zione. Infatti come pe r la qu a si t ot a l i t à de i seg ni lasciatici quale support o a l la su a proge tt u a - li tà troviamo utiliz zati la cart a ve ge t a le , la ma t i t a
  • 4. fondamenti di etica per il design_philippe daverio
  • 5. etica e morale lusso ed eleganza classico primi tivo moderno contemporaneo stilismo e design danza ed avanguardie cimi teri e numero aureo L’etimologia del la parola contiene in sé valenze semantiche. L’etica è più propriamente la parte del la filosofia che studia la condotta umana, i moventi che la determinano e le valutazioni morali. 5 Spesso inol tre si parla di comporta- mento o atteggiamento “etico” in contrapposizione ad un atteggia- mento “interessato”. S econdo Kant infatti “il carattere etica e morale essenziale di ogni determinazione del la volontà per la legge morale è
  • 6. etica e morale lusso ed eleganza classico primi tivo moderno contemporaneo stilismo e design danza ed avanguardie cimi teri e numero aureo L’etimologia del la parola contiene in sé valenze semantiche. L’etica è più propriamente la parte del la filosofia che studia la condotta umana, i moventi che la determinano e le valutazioni morali. 5 Spesso inol tre si parla di comporta- mento o atteggiamento “etico” in contrapposizione ad un atteggia- mento “interessato”. S econdo Kant infatti “il carattere etica e morale essenziale di ogni determinazione del la volontà per la legge morale è
  • 7. Il termin e morale in funzione di so- stantivo deriva dal latino moralia ed ha lo s tesso signi ficato di etica, oppure è essa stessa interpretata come oggetto del l'etica. In questo caso la morale rappresenta la condotta diretta da norme, la 9 guida secondo la quale l'uomo agisce. In funzione di aggettivo deriva dal greco ηθικος (moralis in “Le cose hanno un’ idea di partenza, latino) ed assurge a valore di ciò che sono cosmo del la visione del mondo, è attinente al la dottrina etica, oppure parametri che formano l’ idea stessa signi fica ciò che è attinente al la con- del mondo”. dotta e quindi suscettibile di valuta- L’urbanistica è una disciplina che progetta ci ttà, equilibri, l’ insieme di cose che seguono il terri torio e lo skyline (primo momento di design vero, modo in cui vedo il terri torio stesso). L’urbanistica è una categoria infe- riore al design il quale attua una 11 visione complessiva del progetto. B isogna ricercare dei percorsi, lavorare sul la propria capaci tà inter- pretativa. B isogna distinguere il design dal lo stilismo. Design come visione complessiva del Ma qual i sono i parametri per fare mondo. creativi tà?
  • 8. regole, rigidi tà, tempo e direzione L’ invenzione dei singoli si deve non sono contemplati. immergere nel la memoria del gruppo in modo da favorire quel la lenta Dal cucchiaio al la ci ttà. evoluzione necessaria affinché da un In tutti i settori nei quali l’arte ha il model lo eccezionalmente quali ficato compi to di coniugare la bel lezza e si determini un linguaggio comune: il l’uni tà in una sintesi inscindibile: il costume. 15 17 design dei nuovi progettisti che deve assumere responsabili tà che gli sono Così le invenzioni emergono da una proprie. solida strati ficazione e questa si arricchisce per i succhi nuovi che avrà assorbi to e sarà matura a pro- durre nuove emergenze. Anche negli oggetti più modesti la novi tà del design non dev ’essere il “La domanda vera per un designer è: come può aiutare la nostra tribù cul turale ad avere una vi ta migliore? Credo che il problema non sia più la E bisognerà lasciare a queste forme quanti tà ma la quali tà. nuove il tempo necessario perché Lo scopo non è l’oggetto, la materia, vengano consumate e diventino pa- né il prodotto. Siamo noi”. trimonio del la memoria. Philippe Starck
  • 9. regole, rigidi tà, tempo e direzione L’ invenzione dei singoli si deve non sono contemplati. immergere nel la memoria del gruppo in modo da favorire quel la lenta Dal cucchiaio al la ci ttà. evoluzione necessaria affinché da un In tutti i settori nei quali l’arte ha il model lo eccezionalmente quali ficato compi to di coniugare la bel lezza e si determini un linguaggio comune: il l’uni tà in una sintesi inscindibile: il costume. 15 17 design dei nuovi progettisti che deve assumere responsabili tà che gli sono Così le invenzioni emergono da una proprie. solida strati ficazione e questa si arricchisce per i succhi nuovi che avrà assorbi to e sarà matura a pro- durre nuove emergenze. Anche negli oggetti più modesti la novi tà del design non dev ’essere il “La domanda vera per un designer è: come può aiutare la nostra tribù cul turale ad avere una vi ta migliore? Credo che il problema non sia più la E bisognerà lasciare a queste forme quanti tà ma la quali tà. nuove il tempo necessario perché Lo scopo non è l’oggetto, la materia, vengano consumate e diventino pa- né il prodotto. Siamo noi”. trimonio del la memoria. Philippe Starck
  • 11.
  • 12. bando di concorso museo bailo
  • 13.
  • 14.
  • 15.
  • 17. semplificazione spazi e volumi recuperano il rapporto perduto bastione-città relazione visiva diretta con il fiume allontanamento funzioni esistenti uffici camuzzi stazione corriere asse di penetrazione vasca d’acqua luoghi di relazione sistema di terrazze e verde edifici polifunzionali completamento percorso piazza e teatro all’aperto piattaforma ovale ciclo pedonale edifici polifunzionali giardino piattaforma ovale angolo alberato inserimento funzioni ponte di accesso sud piazzetta turistico-culturali edificio della tradizione-storia-memoria (ex gasometro) edificio della tradizione-storia-memoria (ex gasometro) implementare sistema museale e universitario scala 1:500 scala 1:500 quota 0.00 quota 4.50 P U N TI DI AR R IVO E X TR AUR B ANO P ER COR SO P EDON ALE E STER N O M UR A ES ISTEN TE P ER COR SO P EDON ALE E STER N O M URA DI PROGETTO COLLEGAM EN TO P EDON ALE PASSEGGIATA SUL SILE 1
  • 18. prospettive pala di brera piero della francesca sezioni prospettiche simulazione sottrazione superfetazioni madonna dell’ovo casa sulle mura vicolo rovero 2