1. 17
Nel la tavolozz a dei
m ater ia li scarpiani com-
p aio no anche elementi come
l’ a c qua , laluc e , la “catt u ra ” de l le
va ria z io ni a t m o s fe r ic he . Qu e st i se mpre
utilizzati e resi partecipi al l’ in t e r n o de l la comu n ica -
zione progettuale secondo i pa ra di gmi , sopra ci t a t i, ch e
g over nano i rapporti tra ma t e r ia le e ma t e r ia le sia ch e qu e st o
p ossa essere catturato dal s e n so de l t a tt o s ia ch e qu e st o ma t e r ia le
p ossa essere col to dagli al tri se n si.
2. L’ a c qu a è l’elemento di
m ed iazione simbolica tra
tutti g li elementi archi tetto-
nic i. Come tale, essa ha
anc he la funz ione di “pro-
teg g ere ” l’archi tettura,
ri tu a liz z a nd o ne la m a -
t eric a c o ns is t e nz a .
No n a caso, si è notato come
il tem a decorativo uni f icante
g li ep isodi del la tomba, vale
a d ire la continua cornice a 18
d entel li, si insinui anche al
d i so tto del livel lo del l’acqua
c he c irconda il tempietto. In
tal m odo, solo velate dal la
trasp arenza, appaiono le
“rad ic i”che l’archi tettura
affo nd a nel terreno.
Queste radici sono rese
v isib ili e, nel lo stesso
tem p o, custodi te dal l’acqua,
q uasi a riprodurre un ri to
lontanissimo, l’archi tetto
3. Non d imentichiamo che C arlo S ca r pa prove ne n do
da una formazione artistico- cu l t u ra le le ga t a
al l’ attivi tà del la creazione d i o pe re d’art e in
vet ro (vedi le sue esperienze giova n i l i mu ra n e s i)
ha fin dal l’ inizio saputo coniu ga re la pot e n zia l i t à
leg ata al ra p p o r t o t ra m at e riale (i l ve t ro) e
c olore (soluzioni per ottene r lo).
La tras posizione generata nel l’ in t u ire , n e l lo spe r i -
m entare, nel lo stravolgere l’u s o di u n ma t e r i a le di
b ase c on le tecniche di lavora zion e di a ssocia zio-
ne, d i accoppiamento con e l e me n t i e ma t e r ie 22
d iver se , lo porta per analogia a u t i l izza r la u sa n do
i ma te r ia l i d e l l’ a rc hi t e tt ura .
In r i ferimento al la frase “ di dive n t a r pi tt ore ”
anc he qui S carpa nei suoi dipin t i ma n i fe s t a la
c ap ac i tà di associare e intuire le po t e nziali t à
del l’ us o d e i m a t e r ia l i ove pe r ma t e r i a l i s i
intend ono qui i colori, i supp or t i e le moda l i t à di
ap p lic a zione. Infatti come pe r la qu a si t ot a l i t à de i
seg ni lasciatici quale support o a l la su a proge tt u a -
li tà troviamo utiliz zati la cart a ve ge t a le , la ma t i t a
5. etica e morale
lusso ed eleganza
classico primi tivo
moderno contemporaneo
stilismo e design
danza ed avanguardie
cimi teri e numero aureo
L’etimologia del la parola contiene in
sé valenze semantiche.
L’etica è più propriamente la parte
del la filosofia che studia la condotta
umana, i moventi che la determinano
e le valutazioni morali. 5
Spesso inol tre si parla di comporta-
mento o atteggiamento “etico” in
contrapposizione ad un atteggia-
mento “interessato”.
S econdo Kant infatti “il carattere
etica e morale essenziale di ogni determinazione
del la volontà per la legge morale è
6. etica e morale
lusso ed eleganza
classico primi tivo
moderno contemporaneo
stilismo e design
danza ed avanguardie
cimi teri e numero aureo
L’etimologia del la parola contiene in
sé valenze semantiche.
L’etica è più propriamente la parte
del la filosofia che studia la condotta
umana, i moventi che la determinano
e le valutazioni morali. 5
Spesso inol tre si parla di comporta-
mento o atteggiamento “etico” in
contrapposizione ad un atteggia-
mento “interessato”.
S econdo Kant infatti “il carattere
etica e morale essenziale di ogni determinazione
del la volontà per la legge morale è
7. Il termin e morale in funzione di so-
stantivo deriva dal latino moralia ed
ha lo s tesso signi ficato di etica,
oppure è essa stessa interpretata
come oggetto del l'etica.
In questo caso la morale rappresenta
la condotta diretta da norme, la 9
guida secondo la quale l'uomo
agisce. In funzione di aggettivo
deriva dal greco ηθικος (moralis in
“Le cose hanno un’ idea di partenza, latino) ed assurge a valore di ciò che
sono cosmo del la visione del mondo, è attinente al la dottrina etica, oppure
parametri che formano l’ idea stessa signi fica ciò che è attinente al la con-
del mondo”. dotta e quindi suscettibile di valuta-
L’urbanistica è una disciplina che
progetta ci ttà, equilibri, l’ insieme di
cose che seguono il terri torio e lo
skyline (primo momento di design
vero, modo in cui vedo il terri torio
stesso).
L’urbanistica è una categoria infe-
riore al design il quale attua una 11
visione complessiva del progetto. B isogna ricercare dei percorsi,
lavorare sul la propria capaci tà inter-
pretativa.
B isogna distinguere il design dal lo
stilismo.
Design come visione complessiva del
Ma qual i sono i parametri per fare
mondo.
creativi tà?
8. regole, rigidi tà, tempo e direzione L’ invenzione dei singoli si deve
non sono contemplati. immergere nel la memoria del gruppo
in modo da favorire quel la lenta
Dal cucchiaio al la ci ttà. evoluzione necessaria affinché da un
In tutti i settori nei quali l’arte ha il model lo eccezionalmente quali ficato
compi to di coniugare la bel lezza e si determini un linguaggio comune: il
l’uni tà in una sintesi inscindibile: il costume.
15 17
design dei nuovi progettisti che deve
assumere responsabili tà che gli sono Così le invenzioni emergono da una
proprie. solida strati ficazione e questa si
arricchisce per i succhi nuovi che
avrà assorbi to e sarà matura a pro-
durre nuove emergenze.
Anche negli oggetti più modesti la
novi tà del design non dev ’essere il
“La domanda vera per un designer è:
come può aiutare la nostra tribù
cul turale ad avere una vi ta migliore?
Credo che il problema non sia più la
E bisognerà lasciare a queste forme quanti tà ma la quali tà.
nuove il tempo necessario perché Lo scopo non è l’oggetto, la materia,
vengano consumate e diventino pa- né il prodotto. Siamo noi”.
trimonio del la memoria. Philippe Starck
9. regole, rigidi tà, tempo e direzione L’ invenzione dei singoli si deve
non sono contemplati. immergere nel la memoria del gruppo
in modo da favorire quel la lenta
Dal cucchiaio al la ci ttà. evoluzione necessaria affinché da un
In tutti i settori nei quali l’arte ha il model lo eccezionalmente quali ficato
compi to di coniugare la bel lezza e si determini un linguaggio comune: il
l’uni tà in una sintesi inscindibile: il costume.
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design dei nuovi progettisti che deve
assumere responsabili tà che gli sono Così le invenzioni emergono da una
proprie. solida strati ficazione e questa si
arricchisce per i succhi nuovi che
avrà assorbi to e sarà matura a pro-
durre nuove emergenze.
Anche negli oggetti più modesti la
novi tà del design non dev ’essere il
“La domanda vera per un designer è:
come può aiutare la nostra tribù
cul turale ad avere una vi ta migliore?
Credo che il problema non sia più la
E bisognerà lasciare a queste forme quanti tà ma la quali tà.
nuove il tempo necessario perché Lo scopo non è l’oggetto, la materia,
vengano consumate e diventino pa- né il prodotto. Siamo noi”.
trimonio del la memoria. Philippe Starck
17. semplificazione
spazi e volumi
recuperano
il rapporto perduto
bastione-città
relazione visiva
diretta
con il fiume
allontanamento
funzioni esistenti
uffici camuzzi
stazione corriere
asse di penetrazione vasca d’acqua luoghi di relazione
sistema di terrazze e verde edifici polifunzionali completamento percorso
piazza e teatro all’aperto piattaforma ovale ciclo pedonale
edifici polifunzionali giardino
piattaforma ovale angolo alberato inserimento funzioni
ponte di accesso sud piazzetta
turistico-culturali
edificio della tradizione-storia-memoria (ex gasometro) edificio della tradizione-storia-memoria (ex gasometro)
implementare
sistema museale
e universitario
scala 1:500 scala 1:500
quota 0.00 quota 4.50
P U N TI DI AR R IVO
E X TR AUR B ANO
P ER COR SO
P EDON ALE
E STER N O M UR A
ES ISTEN TE
P ER COR SO
P EDON ALE
E STER N O M URA
DI PROGETTO
COLLEGAM EN TO
P EDON ALE
PASSEGGIATA
SUL SILE
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18. prospettive
pala di brera
piero della francesca
sezioni prospettiche simulazione sottrazione superfetazioni madonna dell’ovo casa sulle mura vicolo rovero
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