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Guardia di Finanza
   COMANDO REGIONALE PUGLIA
         - Ufficio Operazioni –




       PRESENTAZIONE DEL
BILANCIO OPERATIVO ANNUALE 2012




         Bari, 13 febbraio 2013
INDICE


1.   MISSIONE ISTITUZIONALE E LINEE D’AZIONE PER IL 2013



2.   CONSOLIDAMENTO E RAFFORZAMENTO DELLA LOTTA ALL’EVASIONE E
     ALL’ELUSIONE FISCALE


3.   INTENSIFICAZIONE DEL CONTRASTO AGLI ILLECITI IN MATERIA DI
     SPESA PUBBLICA



4.   RAFFORZAMENTO DELL’ATTIVITÀ DI PREVENZIONE E REPRESSIONE
     DELLA CRIMINALITÀ ECONOMICO FINANZIARIA E DEI TRAFFICI
     ILLECITI



5.   PRINCIPALI OPERAZIONI DI SERVIZIO CONDOTTE DAI DIPENDENTI
     REPARTI




     In allegato il CD contenente il testo del presente documento
PRESENTAZIONE DEL
            BILANCIO OPERATIVO ANNUALE 2012


1.   Missione istituzionale e linee d’azione per il 2013
     La missione istituzionale della Guardia di Finanza è il presidio delle libertà
     economiche fondamentali previste dalla carta costituzionale.
     L’evasione fiscale, il sommerso, le frodi sui finanziamenti pubblici, la criminalità
     organizzata, il riciclaggio, l’abusivismo finanziario, le truffe in danno dei risparmiatori,
     la contraffazione – solo per fare alcuni esempi – sono espressione di una minaccia
     unitaria che impone, pertanto, una risposta altrettanto unitaria per essere veramente
     efficace.
     La Guardia di Finanza dispone degli strumenti necessari per sostenere questa
     responsabilità: un sistema di attribuzioni e di poteri amministrativi che coesiste e si
     integra con le funzioni di polizia giudiziaria, una presenza diffusa sul territorio in
     grado di cogliere i segnali di illegalità, una tecnologia che permette di analizzarli, la
     possibilità di investigare i flussi finanziari per farne emergere la reale natura, la
     capacità – in sintesi – di impostare piani operativi trasversali.
     Tutto ciò rende il Corpo un unicum irrinunciabile nel sistema di prevenzione e
     controllo, ponendosi come importante presidio della sicurezza economico-finanziaria
     del nostro Paese.
     E’ questo il senso profondo e il principale fattore caratterizzante di tutte le molteplici e
     diverse proiezioni operative della Guardia di Finanza, che puntano a colpire nella loro
     globalità tutti i fenomeni che si connotano per la capacità di mettere a rischio
     contemporaneamente più interessi economici e finanziari.
     Con tali premesse, nel corso del 2013 il Comando Regionale Puglia concentrerà ogni
     risorsa operativa al fine di tutelare l’economia legale e il corretto funzionamento delle
     regole di mercato, puntando a recuperare le risorse sottratte al bilancio dello Stato,
     dell’Unione Europea, delle Regioni e degli Enti Locali allo scopo di garantirne il
     corretto impiego per il benessere della collettività ed il sostentamento delle politiche
     di rilancio e sviluppo economico e sociale.
     Attesa la natura prioritariamente investigativa che contraddistingue l’azione del
     Corpo, le proiezioni operative delle Fiamme Gialle pugliesi avranno lo scopo di
     puntare a colpire nella loro globalità tutti i fenomeni che si connotano per la capacità
     di mettere a rischio contemporaneamente più interessi economici e finanziari,
     adottando le tecniche d’indagine proprie di una forza di polizia.
     L’obiettivo per il 2013 è quello di continuare nel percorso di costante miglioramento
     della qualità complessiva dell’azione del Corpo, nell’ottica di assicurare una sempre
     maggiore concretezza dei risultati conseguiti, anche attraverso una sistematica
     aggressione ai patrimoni illeciti accumulati. Per raggiungere questi risultati, si punta
     su una maggiore flessibilità dell’azione ispettiva, al fine di calibrare al meglio l’attività
     investigativa in funzione delle diverse modalità con cui i fenomeni illeciti si
     manifestano nelle diverse aree del territorio regionale.




                                             –1–
In questa prospettiva, assumono quindi centralità:
-   un’approfondita conoscenza del contesto esterno di riferimento, in modo da
    calibrare le attività verso fenomeni e realtà economiche peculiari di ogni area
    territoriale;
-   l’approccio trasversale del Corpo alle investigazioni;
-   la concentrazione degli sforzi operativi sui fenomeni di evasione, di frode e di
    illegalità economico-finanziaria più pericolosi e maggiormente lesivi per il bilancio
    pubblico
Pertanto il piano di azione da attuare, in sinergia con tutte le altre Istituzioni del
sistema tributario e finanziario, si baserà essenzialmente sui seguenti segmenti:
-   consolidamento ed il rafforzamento della lotta all’evasione e all’elusione
    fiscale;
-   intensificazione del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica;
-   rafforzamento dell’attività di prevenzione e repressione della criminalità
    economico-finanziaria e dei traffici illeciti.




                                      –2–
2.   CONSOLIDAMENTO E RAFFORZAMENTO DELLA LOTTA ALL’EVASIONE E
     ALL’ELUSIONE FISCALE
     Introduzione al comparto e linee d’azione per il 2013
     L’evasione fiscale sottrae risorse alle casse erariali e genera gravi distorsioni di
     mercato ed iniquità sociale, costituendo un freno allo sviluppo del paese e
     all’adozione delle misure redistributive. L’obiettivo prioritario della Guardia di Finanza
     per il 2013 è dunque quello di proseguire nel percorso di miglioramento qualitativo
     della lotta all’evasione, intensificano gli sforzi operativi nella prospettiva di assicurare
     maggiore concretezza all’azione ispettiva.
     La costante ricerca del miglioramento dell’azione operativa ha portato all’introduzione
     di specifici strumenti di valutazione della qualità degli interventi, che consentiranno il
     monitoraggio dell’efficacia delle attività ispettive.
     Questo percorso passa anche attraverso un’analisi approfondita ed una
     scomposizione del fenomeno “evasione”, in modo da poter calibrare la pianificazione
     degli interventi ispettivi alla fenomenologia illecita da contrastare.
     L’esperienza operativa ha sinora fatto emergere che la maggiore lesività per gli
     interessi erariali è costituita dai cc.dd. “grandi fenomeni evasivi” (l’economia
     sommersa, le frodi IVA, l’evasione fiscale internazionale e quella collegata ad altri
     illeciti economico-finanziari); è proprio al contrasto di queste condotte criminali che
     saranno dedicate le più qualificate risorse del Corpo, che avranno il compito di
     intensificare, a tal fine, l’attività di intelligence e raccolta informazioni, in modo da
     migliorare i processi di selezione dei contribuenti da sottoporre a controllo. In questo
     contesto, assume rilievo strategico la valorizzazione – in un’ottica di trasversalità – di
     ogni elemento indicativo di violazioni tributarie acquisito nel corso di indagini in altri
     comparti della missione istituzionale (come, ad esempio, le investigazioni di polizia
     giudiziaria, gli approfondimenti antiriciclaggio, le segnalazioni provenienti da altri
     soggetti pubblici).
     Accanto all’azione di contrasto alle frodi o ai comportamenti illeciti più complessi, la
     Guardia di Finanza affinerà ulteriormente le strategie operative per arginare anche i
     fenomeni evasivi di massa (ad esempio, l’omesso rilascio di scontrini e ricevute
     fiscali nel settore tributario), pianificando interventi ispettivi snelli, efficaci e funzionali.
     Scopo del controllo economico del territorio non è soltanto quello di tutelare la
     pretesa erariale, ma tutelare anche l’economia “sana” da quanti ricorrono a pratiche
     di concorrenza sleale (abusivismo commerciale, utilizzo di lavoro irregolare, false
     organizzazioni no-profit che nascondono attività imprenditoriali).
     Con queste premesse, l’attività di contrasto all’evasione fiscale assicurata nel 2012
     dalla Guardia di Finanza pugliese, indispensabile per il conseguimento e
     l’affermazione dei principi di equità fiscale, ha nuovamente confermato un’attenta
     presenza ispettiva dell’Istituzione nei confronti di un’ampia platea di contribuenti, che
     ha consentito di attestare i risultati su livelli di assoluta rilevanza che, comunque,
     evidenziano una tendenza all’evasione, in Puglia, sostanzialmente in linea con il dato
     nazionale.
     Per garantire tali livelli di efficienza, i 59 reparti del Corpo dislocati sul territorio
     regionale hanno svolto una intensa attività di intelligence, di analisi di rischio e di
     controllo economico del territorio, che si è connotata per la sua proiezione bivalente,
     in quanto mirata alla ricerca delle ricchezze nascoste originate non solo da condotte
     di evasione fiscale, ma anche da attività criminali e da fenomeni di riciclaggio o
     reimpiego di proventi illeciti.


                                               –3–
Risultati 2012
In dettaglio, l’attività condotta dalle Fiamme Gialle nel 2012 ha consentito di
pervenire all’esecuzione di 7.383 verifiche e 5.874 controlli fiscali, all’esito delle
quali sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria 673 soggetti per reati di natura
fiscale (con un incremento del 9% rispetto all’analogo dato dell’anno precedente) con
la conseguente costatazione di:
- maggiori redditi sottratti a tassazione per circa 1,2 miliardi di Euro;
- violazioni all’IVA per oltre 265 milioni;
- ritenute non operate e/o non versate per quasi 14 milioni.

Con particolare riguardo al contrasto all’economia sommersa - costituita da tutte
quelle attività economiche non rilevate dalle statistiche ufficiali – è cresciuto del 29%
il numero degli evasori. Sono stati individuati in Puglia circa 641 evasori totali e
paratotali (intendendo per i primi, quei soggetti completamente sconosciuti al Fisco
e per i secondi, quelli che hanno occultato oltre il 50% del proprio reddito) con
conseguente recupero a tassazione, nei loro confronti, di 800 milioni di euro di basi
imponibili e pervenendo a segnalazioni di violazioni all’IVA per oltre 165 milioni. Il
dato sugli evasori totali e paratotali è indice di una situazione altamente significativa,
se si considera che il dato medio rileva una evasione di base imponibile per singolo
evasore totale/paratotale di ben 1,5 milioni, a testimonianza che l’attività condotta ha
consentito di individuare in Puglia grandi evasori e non evasori minimali o non
solvibili, a conferma della efficacia dell’azione di individuazione dei soggetti da
perseguire e della qualità degli interventi.
Tutto ciò evidenzia come l’attività di verifica è stata e sarà indirizzata sui soggetti e
sulle categorie economiche a più alto indice di evasione, mediante l’impiego di criteri
che tengano conto, ad esempio e come citato in precedenza, anche della efficienza
dell’azione operativa circa le emergenti possibilità di recuperi di basi imponibili
rilevanti; per comprendere questo concetto, basti pensare che esiste la cosiddetta
evasione diffusa, o di massa, realizzata da un’ampia platea di piccole imprese e
lavoratori autonomi, nell’ambito della quale è possibile rinvenire contribuenti che non
ottemperano agli obblighi tributari anche in ragione di evidenti contingenti difficoltà
economico-finanziarie. Si tratta della cosiddetta evasione “di sopravvivenza”, che può
avere diverse motivazioni; accanto a imprese economicamente inefficienti o che
versano in momenti di crisi ci sono imprenditori capaci e onesti, spinti fuori dal
mercato da forme di concorrenza sleale, poste in essere da soggetti coinvolti in frodi
fiscali, e proprio per questo la Guardia di Finanza, nelle sue analisi, mette in conto la
solvibilità del contribuente come un parametro di cui tener conto per la selezione dei
soggetti da verificare.
Di rilievo anche i dati afferenti il contrasto al sommerso da lavoro, fenomeno
frenante la crescita dell’economia legale e che favorisce la proliferazione di forme
criminali pericolose, non ultime l’immigrazione clandestina; nel dettaglio, sono stati
individuati 3.343 lavoratori irregolari o in nero, taluni anche minori.
L’attività di contrasto all’evasione tiene conto, inoltre, dei cc.dd. “indici di capacità
contributiva”, ovvero quei beni mobili ed immobili (auto, imbarcazioni da diporto e
abitazioni ad alto valore commerciale) espressivi di elevata capacità contributiva, che
dovrà trovare adeguato riscontro nella posizione fiscale dei relativi
proprietari/possessori, per cui sono state analizzate oltre 3.500 rilevazioni effettuate
dai reparti.



                                       –4–
Quanto infine alla verifica degli obblighi strumentali relativi all’emissione di scontrini
     e ricevute fiscali, il 32% dei controlli effettuati si è concluso con la costatazione di
     irregolarità. Difatti su circa 29.200 controlli effettuati, sono state riscontrate oltre
     9.600 violazioni.
     Si tratta di controlli importantissimi e non fini a se stessi, in quanto, oltre ad assolvere
     alla funzione sanzionatoria in caso di omissioni, hanno un’importante valenza sotto il
     profilo della deterrenza alla reiterazione dell’illecito, ovvero di convincimento del
     contribuente ad assumere un atteggiamento maggiormente virtuoso in relazione
     all’obbligo di emissione del documento fiscale.


3.   INTENSIFICAZIONE DEL CONTRASTO AGLI ILLECITI IN MATERIA DI
     SPESA PUBBLICA
     Introduzione al comparto e linee d’azione per il 2013
     La tutela della spesa pubblica rappresenta l’altra faccia della salvaguardia delle
     entrate dei bilanci dell’Unione Europea, dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali.
     Il piano d’azione da attuare deve mirare a tutelare il corretto impiego delle risorse
     nazionali e comunitarie destinate ad essere utilizzate nel quadro delle politiche di
     sviluppo sociale ed imprenditoriale che stanno sostenendo il superamento della crisi
     economica e finanziaria. Il forte impulso dell’Autorità di Governo alla
     razionalizzazione e al contenimento della spesa impone al Corpo di realizzare un
     deciso rafforzamento operativo in questo settore. Nel corso del 2013 verrà quindi
     incrementato ulteriormente il presidio ispettivo in tutti i maggiori comparti di spesa
     pubblica, indirizzando l’azione di servizio verso la repressione dei più gravi e diffusi
     fenomeni di frode, attraverso l’esecuzione di percorsi ispettivi modulati in funzione
     della tipologia di comportamento illecito da contrastare, dal più semplice (cc.dd. falsi
     invalidi e finti poveri) al più complesso (appalti truccati, indebite percezioni di
     contribuzioni pubbliche reati contro la Pubblica Amministrazione, sprechi di denaro
     pubblico).
     Risultati 2012
     Per quanto concerne la decorsa annualità, si rilevano risultati di assoluta rilevanza; in
     particolare, in materia di frodi a carico del bilancio comunitario sono state
     riscontrate indebite percezioni di finanziamenti per oltre 50,2 milioni, mentre per
     ulteriori 5,2 milioni è stata avviata la procedura del blocco delle erogazioni
     Nel dettaglio, sono state scoperte frodi in materia di fondi strutturali per 47,4 milioni
     e frodi negli aiuti Comunitari all’agricoltura per circa 2,9 milioni di euro.
     Quanto invece alle frodi in danno del solo bilancio nazionale e dei bilanci degli
     enti locali, in materia di contributi di cui alla Legge 488/92 e alle altre normative di
     sostegno nazionali o locali, è cresciuto del 140% il numero delle persone denunciate,
     pari a 2.591. 76,2 milioni è l’ammontare complessivo delle frodi accertate.
     E ancora nel settore delle contribuzioni pubbliche, l’attività di vigilanza del Corpo ha
     sortito un effetto positivo sulle uscite pubbliche. Difatti il contrasto alle truffe afferenti i
     cc.dd. “falsi braccianti agricoli” ha portato all’accertamento di 5,3 milioni di euro,
     ben il 79% in meno dello scorso anno, per false indennità di disoccupazione, malattia
     e maternità, ed al mancato versamento all’INPS di contributi previdenziali per 3,4
     milioni. 760 sono i falsi braccianti denunciati.
     Anche nel settore della spesa sanitaria l’attività ispettiva del Corpo ha determinato
     un effetto deterrente, difatti si è registrato un decremento della propensione alla

                                               –5–
frode; i reparti hanno denunciato 300 soggetti all’Autorità Giudiziaria (54% in meno
     dello scorso anno) accertando truffe al Servizio Sanitario Nazionale per oltre 19,5
     milioni. Tale risultato è stato conseguito, ancora una volta, anche avvalendosi delle
     sinergie derivanti dal protocollo d’intesa stipulato con la Regione Puglia. Su un totale
     di 4.832 fruitori controllati, 379 sono stati i soggetti di ogni estrazione sociale che,
     ricorrendo alle false dichiarazione sulle effettive condizioni economiche, hanno
     omesso il pagamento dei ticket.
     Non ultimo, importante attenzione è stata rivolta ai fenomeni dei “finti poveri”,
     ovvero coloro che, attestando falsamente condizioni economiche disagiate,
     acquisiscono illecitamente il diritto di percepire benefici economici o prestazioni
     (come iscrizioni scolastiche, esoneri affitti, mense, gratuito patrocinio) destinate a
     categorie di cittadini più deboli, di fatto danneggiando gravemente chi ne aveva
     realmente diritto.
     Grazie ad una approfondita analisi incrociata delle banche dati in uso al Corpo e ad
     una attenta attività di intelligence, le Fiamme Gialle hanno complessivamente
     riscontrato 434 casi di indebita percezione di prestazioni sociali agevolate su quasi
     690 posizioni analizzate.
     Stesso discorso per le indebite percezioni pensionistiche (nei casi di false invalidità e
     riscossione di “pensioni dei defunti”), nel cui contesto i Finanzieri pugliesi hanno
     denunciato 287 persone ed accertato l’indebita percezione di indennità o pensioni
     per oltre 2,1 milioni.
     Infine, in tema di indagini contabili svolte a disposizione della Procura Regionale
     della Corte dei Conti, la Guardia di Finanza, ha accertato danni erariali per 335,6
     milioni, con la segnalazione alla medesima Autorità, di 974 persone, tra funzionari
     pubblici e privati percettori.


4.   RAFFORZAMENTO DELL’ATTIVITÀ DI PREVENZIONE E REPRESSIONE
     DELLA CRIMINALITÀ ECONOMICO FINANZIARIA E DEI TRAFFICI ILLECITI
     Introduzione al comparto e linee d’azione per il 2013
     Atteso che la Guardia di Finanza è l’unico Organo di polizia economico-finanziaria a
     competenza generale, sarà fondamentale non abbassare la guardia e mantenere
     alto il livello di attenzione per prevenire e contrastare le speculazioni finanziarie, le
     truffe in danno dei risparmiatori e l’ingresso dei capitali illeciti nel tessuto produttivo.
     Nel corso del 2013, la Guardia di Finanza dovrà intensificare gli sforzi operativi per
     contrastare la criminalità sotto il profilo economico-finanziario, mediante
     investigazioni rivolte a prevenire la formazione di capitali di origine criminale ed
     aggredendo i patrimoni illecitamente accumulati dalle organizzazioni delinquenziali,
     avvalendosi di tutti gli strumenti previsti dalla normativa antimafia.
     Pertanto, l’attività operativa si concentrerà sulla ricerca dei flussi finanziari e dei
     patrimoni di illecita provenienza per risalire agli effettivi possessori e, quindi, ai
     responsabili dei crimini che ne costituiscono l’origine, sullo sviluppo delle
     segnalazioni di operazioni sospette al fine di intercettare preventivamente i capitali
     che le organizzazioni criminali tentano di reimmettere nel circuito produttivo e
     sull’aggressione ai patrimoni illeciti con l’obiettivo di incrementare ulteriormente i
     sequestri di beni in possesso della criminalità organizzata.
     Di pari importanza sarà l’attività di prevenzione e contrasto a ogni forma di
     abusivismo bancario e finanziario, al fenomeno dell’usura e a tutti gli altri illeciti

                                             –6–
societari e finanziari che possono alterare i corretti equilibri di mercato e le regole
della concorrenza.
Il livello di guardia dovrà essere mantenuto alto anche nella lotta alla contraffazione e
alla pirateria e a tutti i fenomeni di illegalità che vi sono connessi, quali l’evasione
fiscale e contributiva, lo sfruttamento del lavoro nero, il favoreggiamento
dell’immigrazione clandestina, il riciclaggio ed il reimpiego dei proventi illeciti con
l’obiettivo finale di risalire tutta la “filiera del falso” per arrivare ad individuarne i flussi
finanziari che la alimentano ed aggredire i patrimoni illeciti accumulati dagli
organizzatori; a tal fine sarà incrementato l’impiego degli strumenti investigativi e
delle misure antimafia recentemente estese anche ai reati di contraffazione.
Il Corpo, infine, proseguirà e rafforzerà i presidi delle frontiere terrestri, aeree e
marittime per il contrasto ai traffici illeciti internazionali (contrabbando, sostanze
stupefacenti ed immigrazione clandestina) anche la componente aeronavale
dislocata e rafforzata a presidio degli interessi economico-finanziari nazionali e
comunitari.
Risultati 2012
Nell’attività di contrasto al crimine organizzato, si conferma pertanto l’altissimo
impegno dei reparti delle Fiamme Gialle pugliesi, primi fra tutti i Gruppi di
Investigazione sulla criminalità organizzata, finalizzato alla repressione dei traffici
illegali di maggior spessore ed all’aggressione dei patrimoni illecitamente costituiti
dalle organizzazioni criminali di stampo mafioso, nonché al sequestro delle aziende
finanziate con l’apporto di capitali mafiosi.
Un ruolo centrale nella strategia operativa del Corpo è rivestito dalle investigazioni
patrimoniali antimafia, grazie alle quali è possibile scovare patrimoni illeciti
accumulati nel tempo e contemporaneamente sfruttare i poteri di polizia tributaria per
agire sul fronte fiscale. Le attività investigative sviluppate in materia hanno consentito
di conseguire ingenti risultati, tra cui il sequestro di 250 immobili per un valore di
circa 49 milioni, 43 aziende commerciali per un valore di oltre 68,7 milioni,
disponibilità finanziarie, quote societarie e titoli per oltre 25,2 milioni e di 247 tra
automezzi e imbarcazioni.
Grande importanza strategica è stata altresì conferita alla lotta al riciclaggio, attività
che si pone come “ponte” fra criminalità e società civile che offre ai criminali gli
strumenti per essere accolti e “integrati” nel sistema, specie nell’attuale momento di
crisi finanziaria internazionale, che ha aumentato le capacità della criminalità di
infiltrarsi nel tessuto economico legale. Nel dettaglio, sono stati 212 i soggetti
denunciati all’Autorità Giudiziaria, mentre sono stati individuati e ricostruiti flussi di
danaro oggetto di riciclaggio per 61 milioni ed è stato effettuato l’approfondimento di
oltre 513 segnalazioni per operazioni sospette.
Parallelamente, il contrasto al fenomeno dell’usura, ha portato alla denuncia di 104
persone, di cui 28 tratte in arresto.
Non meno rilevante è l’attività di contrasto ai reati bancari e finanziari, in
considerazione che in alcuni casi i mercati finanziari possono essere utilizzati dalle
organizzazioni delinquenziali per l’effettuazione di operazioni illecite, spesso a danno
degli interessi di piccoli risparmiatori. Le importanti operazioni condotte nei confronti
di operatori finanziari abusivi - ma anche di istituti bancari ed operatori finanziari
autorizzati - hanno portato alla denuncia di 106 soggetti, a 3 arresti ed al sequestro di
liquidità e patrimoni, per un ammontare complessivo pari a 26,2 milioni.



                                          –7–
Il traffico illecito di sostanze stupefacenti rappresenta una delle attività più redditizie
fra quelle condotte dalle organizzazioni criminali ed è spesso caratterizzato da
un’elevata tendenza alla transnazionalità, nonché da collaborazioni fra cosche di
matrice ed etnie diverse. Nel particolare settore si è registrato il sequestro di circa
10,9 tonnellate di hashish e marijuana, 92,3 kg tra cocaina ed eroina, nonché di 68
mezzi, con la denuncia di 971 soggetti, di cui 269 arrestati e la segnalazione di 1.754
assuntori.
Sempre in tema di criminalità organizzata e traffici illeciti, nel corso del 2012 sono
state sequestrate 32,5 tonnellate di sigarette di contrabbando - talune anche
recanti marchi contraffatti - e denunciati 135 soggetti, di cui 43 tratti in arresto.
Per quanto attiene al fenomeno dell’immigrazione clandestina, che nella decorsa
annualità ha registrato una eccezionale situazione di instabilità venutasi a
determinare nell’area nord africana, è stato mantenuto un elevato standard del
dispositivo di contrasto, che ha consentito di rintracciare oltre 2.000 clandestini, trarre
in arresto 64 soggetti responsabili a vario titolo della tratta di clandestini, e
sequestrare 51 mezzi navali e terrestri.
Più in generale, anche con riferimento ai reati comuni, sono state denunciate 5.350
persone, di cui 259 in stato d’arresto, e sono state sequestrate liquidità per ulteriori
824 mila euro e 45 immobili, nonché 1.208 armi, 7.576 tra munizioni e bombe.
Grande attenzione è stata rivolta, infine, anche al settore dei reati contro la
Pubblica Amministrazione, illeciti che minacciano il prestigio e la credibilità delle
istituzioni, inquinano, distorcono gravemente l'economia (sottraendo risorse destinate
al bene della comunità) e che talvolta presentano profili di contingenza con interessi
criminali. Sono stati denunciati 736 soggetti - di cui 78 in stato di arresto -; in
particolare, con specifico riferimento ai reati commessi da pubblici ufficiali
nell’esercizio delle proprie funzioni, ovvero da soggetti incaricati di pubblico servizio
(nelle fattispecie, “peculato”, “concussione”, “corruzione” e “abuso d’ufficio”), sono
state denunciate 468 persone, di cui 67 tratte in arresto.
Nel corso del 2012 sono state dedicate importanti risorse anche all’azione di tutela
del mercato, nel contrasto ai fenomeni della contraffazione e della pirateria,
nonché in materia di sicurezza dei prodotti.
L’attività del Corpo nello specifico settore è tradizionalmente finalizzata alla
ricostruzione di tutti gli anelli della “filiera del falso”, sia a monte che a valle della
illecita produzione e commercializzazione delle merci contraffatte. Si tratta di
fenomeni criminali che hanno fatto registrare, negli ultimi anni, una crescita
esponenziale, che determinano gravi conseguenze sul mercato e sulla tutela del
“made in Italy”, e provocano danni consistenti al sistema economico e sociale a
causa della dimensione trasversale di questa tipica forma di illegalità economica; la
contraffazione è infatti intimamente connessa con l’evasione fiscale e contributiva,
con lo sfruttamento del lavoro nero e irregolare, con il favoreggiamento
dell’immigrazione clandestina, con la vendita di prodotti pericolosi per la salute degli
acquirenti e per la sicurezza pubblica, nonché con il riciclaggio ed il reimpiego dei
proventi illeciti, posto in essere da organizzazioni strettamente legate agli ambienti
della criminalità organizzata.
Con particolare riferimento alla contraffazione dei marchi, l’attività di contrasto è
diventata, nel tempo, tanto più raffinata quanto maggiore è diventa l’attenzione dei
trafficanti che, per eludere i controlli, pongono in essere sofisticati accorgimenti come
la diversificazione delle modalità e delle rotte di importazione, oppure il


                                       –8–
frazionamento dei carichi illeciti, facendo viaggiare separatamente i prodotti e le
relative etichette, per il successivo assemblaggio definitivo del prodotto contraffatto.
Nello scorso anno sono stati effettuati ingenti sequestri di merci contraffatte di tutti i
generi di prodotti, da quelli di lusso a quelli di largo consumo; nello specifico, sono
stati sequestrati in totale 3,1 milioni di pezzi e denunciati 1.050 soggetti, di cui 11
arrestati.
Altresì, in materia di pirateria sul diritto d’autore, sono stati sequestrati, tra l’altro,
circa 47.800 supporti audiovisivi illecitamente riprodotti e 158 tra apparecchi
audiovisivi, computer e software utilizzati per la riproduzione; 328 i responsabili
denunciati.
Infine, sono 2,7 milioni gli articoli delle più svariate e pericolose categorie, sequestrati
per violazione alle norme a garanzia della sicurezza dei prodotti e della tutela dei
consumatori (prodotti alimentari, cosmetici, giocattoli, apparecchi elettrici, accessori
per autoveicoli e abbigliamento, ecc.); 396 i soggetti responsabili verbalizzati.
La specifica azione di controllo della Guardia di Finanza ha una duplice finalità: da un
lato, garantire che i prodotti di qualsiasi specie immessi sul mercato, siano essi
realizzati in Italia, nell'Unione Europea o importati dalla Cina, rispondano ai requisiti
di sicurezza per i consumatori previsti dalle direttive comunitarie e dal Codice del
Consumo; dall'altro, tutelare la libera concorrenza tra tutti gli operatori di mercato,
evitando che l'economia legale venga danneggiata dall'immissione nei circuiti
commerciali di prodotti realizzati a costi di produzione bassissimi (dovuti all'impiego
di manodopera anche minorile sfruttata), all'utilizzo di coloranti, collanti, filati, tessuti,
plastiche, resine altamente tossiche, cancerogene o che causano forti allergie,
nonché - in molti casi - all'evasione dei dazi doganali all'atto dell'importazione in
Italia.
L'immissione in commercio di prodotti non conformi agli standard di sicurezza causa
perciò un danno e/o un pericolo per il consumatore finale, connesso alla sicurezza
intrinseca del prodotto, specie in alcuni settori come quello dei prodotti elettrici,
cosmetici, calzaturieri e tessili.
Di rilievo, infine, le evidenze relative all’attività di controllo economico del
territorio, di concorso alla sicurezza pubblica e del servizio di “pubblica utilità
117”, per le quali i reparti hanno impiegando oltre 13.600 pattuglie; il tutto senza
dimenticare il contributo fornito nei servizi di ordine pubblico, in eventi e
manifestazioni di massa, regionali e nazionali, che ha visto il sempre pronto e
determinato impiego dei militari specializzati dei reparti A.T.P.I. (c.d. Baschi Verdi).




                                         –9–
5.   PRINCIPALI OPERAZIONI DI SERVIZIO CONDOTTE DAI DIPENDENTI
     REPARTI

     – Operazione “Baccus”: condotta piena collaborazione tra il Nucleo pt di Bari e la
       Compagnia di San Severo a contrasto dei reati tributari mediante l’emissione di
       fatture per operazioni inesistenti – per complessivi 42,4 milioni di euro – finalizzata
       alla truffa ed alle indebite percezioni di finanziamenti comunitari. All’esito
       dell’operazione sono stati denunciati alla magistratura 33 responsabili, di cui ben
       24 sono stati attinti da misure restrittive della libertà personale e sequestrati beni
       per 22 milioni di euro. È stato altresì costatato un imponibile sottratto a tassazione
       dalle aziende implicate per 15, 8 milioni con connessa evasione d’IVA per oltre 6,5
       milioni. A ben oltre 11 milioni ammontano, invece, i finanziamenti indebitamente
       percepiti dai soggetti, mentre 11,5 milioni risulta l’IVA rimborsata alle imprese
       coinvolte.

     – Operazione “The sisters”: condotta dal Nucleo pt di Bari su delega della Procura
       della Repubblica di Trani in relazione alle ipotesi di reato di cui all’art. 185 del
       T.U.I.F. (manipolazione del mercato). Le ipotesi investigative hanno preso le
       mosse dalla diffusione di notizie/giudizi sulla precarietà del quadro economico
       italiano da parte di agenzie di rating, con particolare riferimento alla solidità del
       sistema bancario italiano (Moody’s) ed alla solvibilità del debito sovrano
       (Standard & Poor’s e Fitch), che avrebbero alterato sensibilmente le ordinarie
       dinamiche di contrattazione degli strumenti finanziari. Tali notizie/giudizi sarebbero
       stati la causa principale del rilevante deprezzamento dei titoli di Stato italiano
       e del conseguente incremento dello spread. All’esito delle indagini sono stati
       notificati n. 5 avvisi di conclusione indagini nei confronti di altrettanti dirigenti
       apicali dell’Agenzia di rating “Standard & Poor’s”, per le ipotesi di reato di cui agli
       artt. 184 (insider trading) e 185 (manipolazione del mercato) del T.U.I.F..

     – Operazione “Default Swap”: condotta dalla Tenenza di Molfetta (BA) in materia
       di strumenti finanziari derivati Tali prodotti, proposti ad ignari acquirenti sottoforma
       di prodotti finanziari che avrebbero dovuto garantire i sottoscrittori una protezione
       dal rialzo degli interessi, si è dimostrato, di fatto, un investimento “speculativo” e
       non di garanzia. All’esito delle complessa attività investigative, sono stati
       sequestrati contratti finanziati tipo “interest rate swaps” per un per un valore
       complessivo di 220 milioni di euro emessi da un importante Istituto di credito, con
       la conseguente denuncia alla competente A.G. n. 60 soggetti ritenuti responsabili.

     – importanti indagini sono state condotte dai reparti del Comando Provinciale di
       Brindisi nell’ambito delle Operazione “Sunset” ed “Eclisse”, in un settore che è
       divenuto di forte espansione, quale quello della produzione di energia elettrica da
       fonti rinnovabili (fotovoltaico). Infatti, in tale ambito sono state avviate articolate
       indagini per verificare, soprattutto sotto il profilo delle contribuzioni pubbliche, la
       regolare movimentazione di risorse finanziarie. Due distinte operazioni di servizio
       condotte in tale comparto hanno permesso:
        di arrestare 15 soggetti, fra soci, amministratori e consulenti esterni di una
          società di settore;
        il sequestro di 19 impianti fotovoltaici, realizzati abusivamente, con la
          conseguente denuncia di 13 soggetti;
        di accertare contributi illecitamente richiesti pari a € 171.164.795,67 e contributi
          pubblici illecitamente percepiti pari a € 11.024.385,51.

                                           – 10 –
– Operazione “Shopping Mall”: la Compagnia di Brindisi traendo spunto dal
  sequestro di 359,17 grammi di marijuana operato nei confronti di due cittadini
  albanesi, tratti in arresto, ha sviluppato ulteriori riscontri investigativi, estesi anche
  in diverse parti del territorio italiano. L’attività complessivamente svolta, anche con
  l’ausilio di indagini tecniche, ha permesso, anche fuori regione, il sequestro di 740
  kg di marijuana, 2 pistole, 3 caricatori, 34 cartucce, 29 telefoni cellulari e 13
  automezzi. Il contesto operativo ha consentito l’arresto in flagranza di reato ben 17
  persone e la successiva applicazione di 13 misure di custodia cautelare in
  carcere.

– Operazione “Suburbia”: condotta dal Nucleo pt di Bari in materia di reati contro
  la Pubblica Amministrazione, il patrimonio e la fede pubblica. In particolare, è stata
  posta attenzione sulle procedure di aggiudicazione, realizzazione e gestione di
  alcune delle più importanti opere pubbliche o di pubblica utilità cittadina nel
  capoluogo pugliese, all’esito della quale sono emerse numerose irregolarità
  nell’ambito di interventi di recupero edilizio a seguito dell’alluvione del 2005 che ha
  colpito il Comune di Bari che hanno permesso di individuare e definire un sistema
  illecito di collusioni tra dirigenti apicali degli Enti pubblici interessati alle procedure
  di aggiudicazione e realizzazione delle opere e la struttura organizzativa di un
  Gruppo imprenditoriale facente capo ad una nota famiglia di imprenditori baresi.
  L’attività si è conclusa con la denuncia di 59 responsabili, tra cui ben 16 funzionari
  pubblici e 7 arresti. Sono stati sequestrati beni per oltre 25 milioni di euro, mentre
  157 milioni circa di danno erariale è stato segnalato all’A.G. contabile a carico di
  22 soggetti.

– Operazione “Sanitopoli pugliese”: condotta dal Nucleo pt di Bari, ha consentito
  di smantellare una vasta ed agguerrita associazione a delinquere nel settore della
  spesa sanitaria nella Regione Puglia. In particolare sono stati denunciati all’A.G.
  122 soggetti, di cui 80 Pubblici Ufficiali. 17 responsabili sono stati attinti da una
  misura restrittiva della libertà personale. Nell’ambito della stessa attività
  investigativa, sono state riscontrate “fatture per operazioni inesistenti” per un
  valore di oltre 10 milioni di euro, e costatato un imponibile sottratto a tassazione
  per circa 2 milioni. Sono stati sequestrati beni per 1,5 milioni di euro.

– Operazione “Icaro”: condotta dal Nucleo pt di Brindisi nel settore delle
  contribuzioni pubbliche. In particolare, sono stati denunciati all’A.G. 6 responsabili,
  di cui 2 sono stati arrestati, i quali, anche attraverso l’uso di “fatture per operazioni
  inesistenti” hanno posto in essere un sistema di frode che ha consentito a due
  imprese brindisine di beneficiare indebitamente di contributi nazionali e comunitari
  per un importo superiore a 21 milioni di euro, oltre ad altre agevolazioni
  finanziarie. Nell’ambito della stessa operazione sono stati sottoposti a sequestro
  beni per un valore superiore all’importo dei finanziamenti concessi.

– Operazione “Poncio”: condotta dal Nucleo pt di Brindisi, in materia di truffa in
  danno delle assicurazione. L’operazione ha consentito di smantellare
  un’associazione a delinquere composta da 267 soggetti, tutti denunciati alla
  magistratura locale, 17 dei quali tratti in arresto in esecuzione di provvedimenti
  restrittivi della libertà personale.

– Operazione “Phantom tax”: condotta dalla Tenenza di Tricase (LE) in materia di
  evasione fiscale, ha portato alla luce il comportamento illecito posto in essere da

                                        – 11 –
un commercialista, il quale, abilitato alla trasmissione telematica delle dichiarazioni
  fiscali, inseriva nel sistema solo i frontespizi delle stesse, annullandone così la
  validità per l’assenza dei dati. All’esito dell’attività ispettiva condotta nei confronti di
  20 imprese leccesi, sono stati individuati 17 evasori totali e 3 paratotali (2 dei quali
  denunciati all’A.G. per reati tributari) che hanno sottratto a tassazione una base
  imponibile di circa 33 milioni di euro, evadendo il versamento di IVA per
  complessivi 1,9 milioni.

– Operazione “Piramide”: condotta in collaborazione tra il Nucleo di polizia
  tributaria di Bari e la componente Aeronavale del Corpo in materia di contrasto
  all’immigrazione clandestina via mare. All’esito delle attività condotte in sinergia tra
  le due componenti specialistiche del Corpo, è stata sgominata un organizzazione
  internazionale dedita al traffico di esseri umani. In particolare sono stati denunciati
  30 soggetti ritenuti essere gli scafisti ed organizzatori, 7 dei quali colpiti da un
  Ordinanza di Custodia Cautelare. 339 sarebbero gli immigrati che sono stati
  introdotti clandestinamente sul territorio italiano ad opera della citata
  organizzazione criminale.

– Operazione “Dirty practice”: condotta dal Gruppo di Barletta, ha portato alla luce
  un sistema corruttivo/concessivo posto in essere da Funzionarti pubblici, i quali,
  previa corresponsione di un premio, promettevano di “aggiustare” i risultati delle
  ispezioni preventivamente comunicati al contribuente. L’attività di concludeva con
  l’arresto di 8 pubblici funzionari.

– Operazione “Apotheke”: condotta dal Nucleo pt di Bari in materia di spesa
  sanitaria. In particolare, il servizio ha consentito di individuare responsabilità
  amministrative in capo a 12 soggetti, di cui 2 dirigenti ed 1 funzionario ASL, che
  con il loro comportamento hanno inibito alla Regione Puglia la possibilità di
  beneficiare di un notevole risparmio in termini di spesa farmaceutica
  convenzionata, cagionando un danno erariale di oltre 9,6 milioni di euro.

– Operazione “Gorgona 2”: condotta dal Nucleo pt di Bari in materia di spesa
  pubblica nazionale e comunitaria. L’indagine ha portato all’individuazione di un
  articolato sistema di frode posto in essere da 26 soggetti, tra cui 3 funzionari
  pubblici, che hanno indebitamente beneficiato di agevolazioni pubbliche per oltre
  23 milioni di euro. L’attività si è conclusa con la denuncia all’A.G. dei 26
  responsabili, con la segnalazione alla magistratura contabile del danno erariale
  pari all’importo dei contribuiti ottenuti e dei relativi soggetti responsabili, nonché
  con il sequestro patrimoniale di beni per oltre 13 milioni.

– Nel settore delle prestazioni sociali agevolate, sono state accertate dal Nucleo pt
  di Taranto, indennità sociali indebitamente percepite da 609 soggetti della
  provincia tarantina che sono stati denunciati alla competente A.G. 209 milioni è il
  valore complessivo delle indennità versate dall’Ente Previdenziale.




                                        – 12 –

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Gd f regione puglia rapporto annuale 2012

  • 1. Guardia di Finanza COMANDO REGIONALE PUGLIA - Ufficio Operazioni – PRESENTAZIONE DEL BILANCIO OPERATIVO ANNUALE 2012 Bari, 13 febbraio 2013
  • 2. INDICE 1. MISSIONE ISTITUZIONALE E LINEE D’AZIONE PER IL 2013 2. CONSOLIDAMENTO E RAFFORZAMENTO DELLA LOTTA ALL’EVASIONE E ALL’ELUSIONE FISCALE 3. INTENSIFICAZIONE DEL CONTRASTO AGLI ILLECITI IN MATERIA DI SPESA PUBBLICA 4. RAFFORZAMENTO DELL’ATTIVITÀ DI PREVENZIONE E REPRESSIONE DELLA CRIMINALITÀ ECONOMICO FINANZIARIA E DEI TRAFFICI ILLECITI 5. PRINCIPALI OPERAZIONI DI SERVIZIO CONDOTTE DAI DIPENDENTI REPARTI In allegato il CD contenente il testo del presente documento
  • 3. PRESENTAZIONE DEL BILANCIO OPERATIVO ANNUALE 2012 1. Missione istituzionale e linee d’azione per il 2013 La missione istituzionale della Guardia di Finanza è il presidio delle libertà economiche fondamentali previste dalla carta costituzionale. L’evasione fiscale, il sommerso, le frodi sui finanziamenti pubblici, la criminalità organizzata, il riciclaggio, l’abusivismo finanziario, le truffe in danno dei risparmiatori, la contraffazione – solo per fare alcuni esempi – sono espressione di una minaccia unitaria che impone, pertanto, una risposta altrettanto unitaria per essere veramente efficace. La Guardia di Finanza dispone degli strumenti necessari per sostenere questa responsabilità: un sistema di attribuzioni e di poteri amministrativi che coesiste e si integra con le funzioni di polizia giudiziaria, una presenza diffusa sul territorio in grado di cogliere i segnali di illegalità, una tecnologia che permette di analizzarli, la possibilità di investigare i flussi finanziari per farne emergere la reale natura, la capacità – in sintesi – di impostare piani operativi trasversali. Tutto ciò rende il Corpo un unicum irrinunciabile nel sistema di prevenzione e controllo, ponendosi come importante presidio della sicurezza economico-finanziaria del nostro Paese. E’ questo il senso profondo e il principale fattore caratterizzante di tutte le molteplici e diverse proiezioni operative della Guardia di Finanza, che puntano a colpire nella loro globalità tutti i fenomeni che si connotano per la capacità di mettere a rischio contemporaneamente più interessi economici e finanziari. Con tali premesse, nel corso del 2013 il Comando Regionale Puglia concentrerà ogni risorsa operativa al fine di tutelare l’economia legale e il corretto funzionamento delle regole di mercato, puntando a recuperare le risorse sottratte al bilancio dello Stato, dell’Unione Europea, delle Regioni e degli Enti Locali allo scopo di garantirne il corretto impiego per il benessere della collettività ed il sostentamento delle politiche di rilancio e sviluppo economico e sociale. Attesa la natura prioritariamente investigativa che contraddistingue l’azione del Corpo, le proiezioni operative delle Fiamme Gialle pugliesi avranno lo scopo di puntare a colpire nella loro globalità tutti i fenomeni che si connotano per la capacità di mettere a rischio contemporaneamente più interessi economici e finanziari, adottando le tecniche d’indagine proprie di una forza di polizia. L’obiettivo per il 2013 è quello di continuare nel percorso di costante miglioramento della qualità complessiva dell’azione del Corpo, nell’ottica di assicurare una sempre maggiore concretezza dei risultati conseguiti, anche attraverso una sistematica aggressione ai patrimoni illeciti accumulati. Per raggiungere questi risultati, si punta su una maggiore flessibilità dell’azione ispettiva, al fine di calibrare al meglio l’attività investigativa in funzione delle diverse modalità con cui i fenomeni illeciti si manifestano nelle diverse aree del territorio regionale. –1–
  • 4. In questa prospettiva, assumono quindi centralità: - un’approfondita conoscenza del contesto esterno di riferimento, in modo da calibrare le attività verso fenomeni e realtà economiche peculiari di ogni area territoriale; - l’approccio trasversale del Corpo alle investigazioni; - la concentrazione degli sforzi operativi sui fenomeni di evasione, di frode e di illegalità economico-finanziaria più pericolosi e maggiormente lesivi per il bilancio pubblico Pertanto il piano di azione da attuare, in sinergia con tutte le altre Istituzioni del sistema tributario e finanziario, si baserà essenzialmente sui seguenti segmenti: - consolidamento ed il rafforzamento della lotta all’evasione e all’elusione fiscale; - intensificazione del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica; - rafforzamento dell’attività di prevenzione e repressione della criminalità economico-finanziaria e dei traffici illeciti. –2–
  • 5. 2. CONSOLIDAMENTO E RAFFORZAMENTO DELLA LOTTA ALL’EVASIONE E ALL’ELUSIONE FISCALE Introduzione al comparto e linee d’azione per il 2013 L’evasione fiscale sottrae risorse alle casse erariali e genera gravi distorsioni di mercato ed iniquità sociale, costituendo un freno allo sviluppo del paese e all’adozione delle misure redistributive. L’obiettivo prioritario della Guardia di Finanza per il 2013 è dunque quello di proseguire nel percorso di miglioramento qualitativo della lotta all’evasione, intensificano gli sforzi operativi nella prospettiva di assicurare maggiore concretezza all’azione ispettiva. La costante ricerca del miglioramento dell’azione operativa ha portato all’introduzione di specifici strumenti di valutazione della qualità degli interventi, che consentiranno il monitoraggio dell’efficacia delle attività ispettive. Questo percorso passa anche attraverso un’analisi approfondita ed una scomposizione del fenomeno “evasione”, in modo da poter calibrare la pianificazione degli interventi ispettivi alla fenomenologia illecita da contrastare. L’esperienza operativa ha sinora fatto emergere che la maggiore lesività per gli interessi erariali è costituita dai cc.dd. “grandi fenomeni evasivi” (l’economia sommersa, le frodi IVA, l’evasione fiscale internazionale e quella collegata ad altri illeciti economico-finanziari); è proprio al contrasto di queste condotte criminali che saranno dedicate le più qualificate risorse del Corpo, che avranno il compito di intensificare, a tal fine, l’attività di intelligence e raccolta informazioni, in modo da migliorare i processi di selezione dei contribuenti da sottoporre a controllo. In questo contesto, assume rilievo strategico la valorizzazione – in un’ottica di trasversalità – di ogni elemento indicativo di violazioni tributarie acquisito nel corso di indagini in altri comparti della missione istituzionale (come, ad esempio, le investigazioni di polizia giudiziaria, gli approfondimenti antiriciclaggio, le segnalazioni provenienti da altri soggetti pubblici). Accanto all’azione di contrasto alle frodi o ai comportamenti illeciti più complessi, la Guardia di Finanza affinerà ulteriormente le strategie operative per arginare anche i fenomeni evasivi di massa (ad esempio, l’omesso rilascio di scontrini e ricevute fiscali nel settore tributario), pianificando interventi ispettivi snelli, efficaci e funzionali. Scopo del controllo economico del territorio non è soltanto quello di tutelare la pretesa erariale, ma tutelare anche l’economia “sana” da quanti ricorrono a pratiche di concorrenza sleale (abusivismo commerciale, utilizzo di lavoro irregolare, false organizzazioni no-profit che nascondono attività imprenditoriali). Con queste premesse, l’attività di contrasto all’evasione fiscale assicurata nel 2012 dalla Guardia di Finanza pugliese, indispensabile per il conseguimento e l’affermazione dei principi di equità fiscale, ha nuovamente confermato un’attenta presenza ispettiva dell’Istituzione nei confronti di un’ampia platea di contribuenti, che ha consentito di attestare i risultati su livelli di assoluta rilevanza che, comunque, evidenziano una tendenza all’evasione, in Puglia, sostanzialmente in linea con il dato nazionale. Per garantire tali livelli di efficienza, i 59 reparti del Corpo dislocati sul territorio regionale hanno svolto una intensa attività di intelligence, di analisi di rischio e di controllo economico del territorio, che si è connotata per la sua proiezione bivalente, in quanto mirata alla ricerca delle ricchezze nascoste originate non solo da condotte di evasione fiscale, ma anche da attività criminali e da fenomeni di riciclaggio o reimpiego di proventi illeciti. –3–
  • 6. Risultati 2012 In dettaglio, l’attività condotta dalle Fiamme Gialle nel 2012 ha consentito di pervenire all’esecuzione di 7.383 verifiche e 5.874 controlli fiscali, all’esito delle quali sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria 673 soggetti per reati di natura fiscale (con un incremento del 9% rispetto all’analogo dato dell’anno precedente) con la conseguente costatazione di: - maggiori redditi sottratti a tassazione per circa 1,2 miliardi di Euro; - violazioni all’IVA per oltre 265 milioni; - ritenute non operate e/o non versate per quasi 14 milioni. Con particolare riguardo al contrasto all’economia sommersa - costituita da tutte quelle attività economiche non rilevate dalle statistiche ufficiali – è cresciuto del 29% il numero degli evasori. Sono stati individuati in Puglia circa 641 evasori totali e paratotali (intendendo per i primi, quei soggetti completamente sconosciuti al Fisco e per i secondi, quelli che hanno occultato oltre il 50% del proprio reddito) con conseguente recupero a tassazione, nei loro confronti, di 800 milioni di euro di basi imponibili e pervenendo a segnalazioni di violazioni all’IVA per oltre 165 milioni. Il dato sugli evasori totali e paratotali è indice di una situazione altamente significativa, se si considera che il dato medio rileva una evasione di base imponibile per singolo evasore totale/paratotale di ben 1,5 milioni, a testimonianza che l’attività condotta ha consentito di individuare in Puglia grandi evasori e non evasori minimali o non solvibili, a conferma della efficacia dell’azione di individuazione dei soggetti da perseguire e della qualità degli interventi. Tutto ciò evidenzia come l’attività di verifica è stata e sarà indirizzata sui soggetti e sulle categorie economiche a più alto indice di evasione, mediante l’impiego di criteri che tengano conto, ad esempio e come citato in precedenza, anche della efficienza dell’azione operativa circa le emergenti possibilità di recuperi di basi imponibili rilevanti; per comprendere questo concetto, basti pensare che esiste la cosiddetta evasione diffusa, o di massa, realizzata da un’ampia platea di piccole imprese e lavoratori autonomi, nell’ambito della quale è possibile rinvenire contribuenti che non ottemperano agli obblighi tributari anche in ragione di evidenti contingenti difficoltà economico-finanziarie. Si tratta della cosiddetta evasione “di sopravvivenza”, che può avere diverse motivazioni; accanto a imprese economicamente inefficienti o che versano in momenti di crisi ci sono imprenditori capaci e onesti, spinti fuori dal mercato da forme di concorrenza sleale, poste in essere da soggetti coinvolti in frodi fiscali, e proprio per questo la Guardia di Finanza, nelle sue analisi, mette in conto la solvibilità del contribuente come un parametro di cui tener conto per la selezione dei soggetti da verificare. Di rilievo anche i dati afferenti il contrasto al sommerso da lavoro, fenomeno frenante la crescita dell’economia legale e che favorisce la proliferazione di forme criminali pericolose, non ultime l’immigrazione clandestina; nel dettaglio, sono stati individuati 3.343 lavoratori irregolari o in nero, taluni anche minori. L’attività di contrasto all’evasione tiene conto, inoltre, dei cc.dd. “indici di capacità contributiva”, ovvero quei beni mobili ed immobili (auto, imbarcazioni da diporto e abitazioni ad alto valore commerciale) espressivi di elevata capacità contributiva, che dovrà trovare adeguato riscontro nella posizione fiscale dei relativi proprietari/possessori, per cui sono state analizzate oltre 3.500 rilevazioni effettuate dai reparti. –4–
  • 7. Quanto infine alla verifica degli obblighi strumentali relativi all’emissione di scontrini e ricevute fiscali, il 32% dei controlli effettuati si è concluso con la costatazione di irregolarità. Difatti su circa 29.200 controlli effettuati, sono state riscontrate oltre 9.600 violazioni. Si tratta di controlli importantissimi e non fini a se stessi, in quanto, oltre ad assolvere alla funzione sanzionatoria in caso di omissioni, hanno un’importante valenza sotto il profilo della deterrenza alla reiterazione dell’illecito, ovvero di convincimento del contribuente ad assumere un atteggiamento maggiormente virtuoso in relazione all’obbligo di emissione del documento fiscale. 3. INTENSIFICAZIONE DEL CONTRASTO AGLI ILLECITI IN MATERIA DI SPESA PUBBLICA Introduzione al comparto e linee d’azione per il 2013 La tutela della spesa pubblica rappresenta l’altra faccia della salvaguardia delle entrate dei bilanci dell’Unione Europea, dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali. Il piano d’azione da attuare deve mirare a tutelare il corretto impiego delle risorse nazionali e comunitarie destinate ad essere utilizzate nel quadro delle politiche di sviluppo sociale ed imprenditoriale che stanno sostenendo il superamento della crisi economica e finanziaria. Il forte impulso dell’Autorità di Governo alla razionalizzazione e al contenimento della spesa impone al Corpo di realizzare un deciso rafforzamento operativo in questo settore. Nel corso del 2013 verrà quindi incrementato ulteriormente il presidio ispettivo in tutti i maggiori comparti di spesa pubblica, indirizzando l’azione di servizio verso la repressione dei più gravi e diffusi fenomeni di frode, attraverso l’esecuzione di percorsi ispettivi modulati in funzione della tipologia di comportamento illecito da contrastare, dal più semplice (cc.dd. falsi invalidi e finti poveri) al più complesso (appalti truccati, indebite percezioni di contribuzioni pubbliche reati contro la Pubblica Amministrazione, sprechi di denaro pubblico). Risultati 2012 Per quanto concerne la decorsa annualità, si rilevano risultati di assoluta rilevanza; in particolare, in materia di frodi a carico del bilancio comunitario sono state riscontrate indebite percezioni di finanziamenti per oltre 50,2 milioni, mentre per ulteriori 5,2 milioni è stata avviata la procedura del blocco delle erogazioni Nel dettaglio, sono state scoperte frodi in materia di fondi strutturali per 47,4 milioni e frodi negli aiuti Comunitari all’agricoltura per circa 2,9 milioni di euro. Quanto invece alle frodi in danno del solo bilancio nazionale e dei bilanci degli enti locali, in materia di contributi di cui alla Legge 488/92 e alle altre normative di sostegno nazionali o locali, è cresciuto del 140% il numero delle persone denunciate, pari a 2.591. 76,2 milioni è l’ammontare complessivo delle frodi accertate. E ancora nel settore delle contribuzioni pubbliche, l’attività di vigilanza del Corpo ha sortito un effetto positivo sulle uscite pubbliche. Difatti il contrasto alle truffe afferenti i cc.dd. “falsi braccianti agricoli” ha portato all’accertamento di 5,3 milioni di euro, ben il 79% in meno dello scorso anno, per false indennità di disoccupazione, malattia e maternità, ed al mancato versamento all’INPS di contributi previdenziali per 3,4 milioni. 760 sono i falsi braccianti denunciati. Anche nel settore della spesa sanitaria l’attività ispettiva del Corpo ha determinato un effetto deterrente, difatti si è registrato un decremento della propensione alla –5–
  • 8. frode; i reparti hanno denunciato 300 soggetti all’Autorità Giudiziaria (54% in meno dello scorso anno) accertando truffe al Servizio Sanitario Nazionale per oltre 19,5 milioni. Tale risultato è stato conseguito, ancora una volta, anche avvalendosi delle sinergie derivanti dal protocollo d’intesa stipulato con la Regione Puglia. Su un totale di 4.832 fruitori controllati, 379 sono stati i soggetti di ogni estrazione sociale che, ricorrendo alle false dichiarazione sulle effettive condizioni economiche, hanno omesso il pagamento dei ticket. Non ultimo, importante attenzione è stata rivolta ai fenomeni dei “finti poveri”, ovvero coloro che, attestando falsamente condizioni economiche disagiate, acquisiscono illecitamente il diritto di percepire benefici economici o prestazioni (come iscrizioni scolastiche, esoneri affitti, mense, gratuito patrocinio) destinate a categorie di cittadini più deboli, di fatto danneggiando gravemente chi ne aveva realmente diritto. Grazie ad una approfondita analisi incrociata delle banche dati in uso al Corpo e ad una attenta attività di intelligence, le Fiamme Gialle hanno complessivamente riscontrato 434 casi di indebita percezione di prestazioni sociali agevolate su quasi 690 posizioni analizzate. Stesso discorso per le indebite percezioni pensionistiche (nei casi di false invalidità e riscossione di “pensioni dei defunti”), nel cui contesto i Finanzieri pugliesi hanno denunciato 287 persone ed accertato l’indebita percezione di indennità o pensioni per oltre 2,1 milioni. Infine, in tema di indagini contabili svolte a disposizione della Procura Regionale della Corte dei Conti, la Guardia di Finanza, ha accertato danni erariali per 335,6 milioni, con la segnalazione alla medesima Autorità, di 974 persone, tra funzionari pubblici e privati percettori. 4. RAFFORZAMENTO DELL’ATTIVITÀ DI PREVENZIONE E REPRESSIONE DELLA CRIMINALITÀ ECONOMICO FINANZIARIA E DEI TRAFFICI ILLECITI Introduzione al comparto e linee d’azione per il 2013 Atteso che la Guardia di Finanza è l’unico Organo di polizia economico-finanziaria a competenza generale, sarà fondamentale non abbassare la guardia e mantenere alto il livello di attenzione per prevenire e contrastare le speculazioni finanziarie, le truffe in danno dei risparmiatori e l’ingresso dei capitali illeciti nel tessuto produttivo. Nel corso del 2013, la Guardia di Finanza dovrà intensificare gli sforzi operativi per contrastare la criminalità sotto il profilo economico-finanziario, mediante investigazioni rivolte a prevenire la formazione di capitali di origine criminale ed aggredendo i patrimoni illecitamente accumulati dalle organizzazioni delinquenziali, avvalendosi di tutti gli strumenti previsti dalla normativa antimafia. Pertanto, l’attività operativa si concentrerà sulla ricerca dei flussi finanziari e dei patrimoni di illecita provenienza per risalire agli effettivi possessori e, quindi, ai responsabili dei crimini che ne costituiscono l’origine, sullo sviluppo delle segnalazioni di operazioni sospette al fine di intercettare preventivamente i capitali che le organizzazioni criminali tentano di reimmettere nel circuito produttivo e sull’aggressione ai patrimoni illeciti con l’obiettivo di incrementare ulteriormente i sequestri di beni in possesso della criminalità organizzata. Di pari importanza sarà l’attività di prevenzione e contrasto a ogni forma di abusivismo bancario e finanziario, al fenomeno dell’usura e a tutti gli altri illeciti –6–
  • 9. societari e finanziari che possono alterare i corretti equilibri di mercato e le regole della concorrenza. Il livello di guardia dovrà essere mantenuto alto anche nella lotta alla contraffazione e alla pirateria e a tutti i fenomeni di illegalità che vi sono connessi, quali l’evasione fiscale e contributiva, lo sfruttamento del lavoro nero, il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, il riciclaggio ed il reimpiego dei proventi illeciti con l’obiettivo finale di risalire tutta la “filiera del falso” per arrivare ad individuarne i flussi finanziari che la alimentano ed aggredire i patrimoni illeciti accumulati dagli organizzatori; a tal fine sarà incrementato l’impiego degli strumenti investigativi e delle misure antimafia recentemente estese anche ai reati di contraffazione. Il Corpo, infine, proseguirà e rafforzerà i presidi delle frontiere terrestri, aeree e marittime per il contrasto ai traffici illeciti internazionali (contrabbando, sostanze stupefacenti ed immigrazione clandestina) anche la componente aeronavale dislocata e rafforzata a presidio degli interessi economico-finanziari nazionali e comunitari. Risultati 2012 Nell’attività di contrasto al crimine organizzato, si conferma pertanto l’altissimo impegno dei reparti delle Fiamme Gialle pugliesi, primi fra tutti i Gruppi di Investigazione sulla criminalità organizzata, finalizzato alla repressione dei traffici illegali di maggior spessore ed all’aggressione dei patrimoni illecitamente costituiti dalle organizzazioni criminali di stampo mafioso, nonché al sequestro delle aziende finanziate con l’apporto di capitali mafiosi. Un ruolo centrale nella strategia operativa del Corpo è rivestito dalle investigazioni patrimoniali antimafia, grazie alle quali è possibile scovare patrimoni illeciti accumulati nel tempo e contemporaneamente sfruttare i poteri di polizia tributaria per agire sul fronte fiscale. Le attività investigative sviluppate in materia hanno consentito di conseguire ingenti risultati, tra cui il sequestro di 250 immobili per un valore di circa 49 milioni, 43 aziende commerciali per un valore di oltre 68,7 milioni, disponibilità finanziarie, quote societarie e titoli per oltre 25,2 milioni e di 247 tra automezzi e imbarcazioni. Grande importanza strategica è stata altresì conferita alla lotta al riciclaggio, attività che si pone come “ponte” fra criminalità e società civile che offre ai criminali gli strumenti per essere accolti e “integrati” nel sistema, specie nell’attuale momento di crisi finanziaria internazionale, che ha aumentato le capacità della criminalità di infiltrarsi nel tessuto economico legale. Nel dettaglio, sono stati 212 i soggetti denunciati all’Autorità Giudiziaria, mentre sono stati individuati e ricostruiti flussi di danaro oggetto di riciclaggio per 61 milioni ed è stato effettuato l’approfondimento di oltre 513 segnalazioni per operazioni sospette. Parallelamente, il contrasto al fenomeno dell’usura, ha portato alla denuncia di 104 persone, di cui 28 tratte in arresto. Non meno rilevante è l’attività di contrasto ai reati bancari e finanziari, in considerazione che in alcuni casi i mercati finanziari possono essere utilizzati dalle organizzazioni delinquenziali per l’effettuazione di operazioni illecite, spesso a danno degli interessi di piccoli risparmiatori. Le importanti operazioni condotte nei confronti di operatori finanziari abusivi - ma anche di istituti bancari ed operatori finanziari autorizzati - hanno portato alla denuncia di 106 soggetti, a 3 arresti ed al sequestro di liquidità e patrimoni, per un ammontare complessivo pari a 26,2 milioni. –7–
  • 10. Il traffico illecito di sostanze stupefacenti rappresenta una delle attività più redditizie fra quelle condotte dalle organizzazioni criminali ed è spesso caratterizzato da un’elevata tendenza alla transnazionalità, nonché da collaborazioni fra cosche di matrice ed etnie diverse. Nel particolare settore si è registrato il sequestro di circa 10,9 tonnellate di hashish e marijuana, 92,3 kg tra cocaina ed eroina, nonché di 68 mezzi, con la denuncia di 971 soggetti, di cui 269 arrestati e la segnalazione di 1.754 assuntori. Sempre in tema di criminalità organizzata e traffici illeciti, nel corso del 2012 sono state sequestrate 32,5 tonnellate di sigarette di contrabbando - talune anche recanti marchi contraffatti - e denunciati 135 soggetti, di cui 43 tratti in arresto. Per quanto attiene al fenomeno dell’immigrazione clandestina, che nella decorsa annualità ha registrato una eccezionale situazione di instabilità venutasi a determinare nell’area nord africana, è stato mantenuto un elevato standard del dispositivo di contrasto, che ha consentito di rintracciare oltre 2.000 clandestini, trarre in arresto 64 soggetti responsabili a vario titolo della tratta di clandestini, e sequestrare 51 mezzi navali e terrestri. Più in generale, anche con riferimento ai reati comuni, sono state denunciate 5.350 persone, di cui 259 in stato d’arresto, e sono state sequestrate liquidità per ulteriori 824 mila euro e 45 immobili, nonché 1.208 armi, 7.576 tra munizioni e bombe. Grande attenzione è stata rivolta, infine, anche al settore dei reati contro la Pubblica Amministrazione, illeciti che minacciano il prestigio e la credibilità delle istituzioni, inquinano, distorcono gravemente l'economia (sottraendo risorse destinate al bene della comunità) e che talvolta presentano profili di contingenza con interessi criminali. Sono stati denunciati 736 soggetti - di cui 78 in stato di arresto -; in particolare, con specifico riferimento ai reati commessi da pubblici ufficiali nell’esercizio delle proprie funzioni, ovvero da soggetti incaricati di pubblico servizio (nelle fattispecie, “peculato”, “concussione”, “corruzione” e “abuso d’ufficio”), sono state denunciate 468 persone, di cui 67 tratte in arresto. Nel corso del 2012 sono state dedicate importanti risorse anche all’azione di tutela del mercato, nel contrasto ai fenomeni della contraffazione e della pirateria, nonché in materia di sicurezza dei prodotti. L’attività del Corpo nello specifico settore è tradizionalmente finalizzata alla ricostruzione di tutti gli anelli della “filiera del falso”, sia a monte che a valle della illecita produzione e commercializzazione delle merci contraffatte. Si tratta di fenomeni criminali che hanno fatto registrare, negli ultimi anni, una crescita esponenziale, che determinano gravi conseguenze sul mercato e sulla tutela del “made in Italy”, e provocano danni consistenti al sistema economico e sociale a causa della dimensione trasversale di questa tipica forma di illegalità economica; la contraffazione è infatti intimamente connessa con l’evasione fiscale e contributiva, con lo sfruttamento del lavoro nero e irregolare, con il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, con la vendita di prodotti pericolosi per la salute degli acquirenti e per la sicurezza pubblica, nonché con il riciclaggio ed il reimpiego dei proventi illeciti, posto in essere da organizzazioni strettamente legate agli ambienti della criminalità organizzata. Con particolare riferimento alla contraffazione dei marchi, l’attività di contrasto è diventata, nel tempo, tanto più raffinata quanto maggiore è diventa l’attenzione dei trafficanti che, per eludere i controlli, pongono in essere sofisticati accorgimenti come la diversificazione delle modalità e delle rotte di importazione, oppure il –8–
  • 11. frazionamento dei carichi illeciti, facendo viaggiare separatamente i prodotti e le relative etichette, per il successivo assemblaggio definitivo del prodotto contraffatto. Nello scorso anno sono stati effettuati ingenti sequestri di merci contraffatte di tutti i generi di prodotti, da quelli di lusso a quelli di largo consumo; nello specifico, sono stati sequestrati in totale 3,1 milioni di pezzi e denunciati 1.050 soggetti, di cui 11 arrestati. Altresì, in materia di pirateria sul diritto d’autore, sono stati sequestrati, tra l’altro, circa 47.800 supporti audiovisivi illecitamente riprodotti e 158 tra apparecchi audiovisivi, computer e software utilizzati per la riproduzione; 328 i responsabili denunciati. Infine, sono 2,7 milioni gli articoli delle più svariate e pericolose categorie, sequestrati per violazione alle norme a garanzia della sicurezza dei prodotti e della tutela dei consumatori (prodotti alimentari, cosmetici, giocattoli, apparecchi elettrici, accessori per autoveicoli e abbigliamento, ecc.); 396 i soggetti responsabili verbalizzati. La specifica azione di controllo della Guardia di Finanza ha una duplice finalità: da un lato, garantire che i prodotti di qualsiasi specie immessi sul mercato, siano essi realizzati in Italia, nell'Unione Europea o importati dalla Cina, rispondano ai requisiti di sicurezza per i consumatori previsti dalle direttive comunitarie e dal Codice del Consumo; dall'altro, tutelare la libera concorrenza tra tutti gli operatori di mercato, evitando che l'economia legale venga danneggiata dall'immissione nei circuiti commerciali di prodotti realizzati a costi di produzione bassissimi (dovuti all'impiego di manodopera anche minorile sfruttata), all'utilizzo di coloranti, collanti, filati, tessuti, plastiche, resine altamente tossiche, cancerogene o che causano forti allergie, nonché - in molti casi - all'evasione dei dazi doganali all'atto dell'importazione in Italia. L'immissione in commercio di prodotti non conformi agli standard di sicurezza causa perciò un danno e/o un pericolo per il consumatore finale, connesso alla sicurezza intrinseca del prodotto, specie in alcuni settori come quello dei prodotti elettrici, cosmetici, calzaturieri e tessili. Di rilievo, infine, le evidenze relative all’attività di controllo economico del territorio, di concorso alla sicurezza pubblica e del servizio di “pubblica utilità 117”, per le quali i reparti hanno impiegando oltre 13.600 pattuglie; il tutto senza dimenticare il contributo fornito nei servizi di ordine pubblico, in eventi e manifestazioni di massa, regionali e nazionali, che ha visto il sempre pronto e determinato impiego dei militari specializzati dei reparti A.T.P.I. (c.d. Baschi Verdi). –9–
  • 12. 5. PRINCIPALI OPERAZIONI DI SERVIZIO CONDOTTE DAI DIPENDENTI REPARTI – Operazione “Baccus”: condotta piena collaborazione tra il Nucleo pt di Bari e la Compagnia di San Severo a contrasto dei reati tributari mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti – per complessivi 42,4 milioni di euro – finalizzata alla truffa ed alle indebite percezioni di finanziamenti comunitari. All’esito dell’operazione sono stati denunciati alla magistratura 33 responsabili, di cui ben 24 sono stati attinti da misure restrittive della libertà personale e sequestrati beni per 22 milioni di euro. È stato altresì costatato un imponibile sottratto a tassazione dalle aziende implicate per 15, 8 milioni con connessa evasione d’IVA per oltre 6,5 milioni. A ben oltre 11 milioni ammontano, invece, i finanziamenti indebitamente percepiti dai soggetti, mentre 11,5 milioni risulta l’IVA rimborsata alle imprese coinvolte. – Operazione “The sisters”: condotta dal Nucleo pt di Bari su delega della Procura della Repubblica di Trani in relazione alle ipotesi di reato di cui all’art. 185 del T.U.I.F. (manipolazione del mercato). Le ipotesi investigative hanno preso le mosse dalla diffusione di notizie/giudizi sulla precarietà del quadro economico italiano da parte di agenzie di rating, con particolare riferimento alla solidità del sistema bancario italiano (Moody’s) ed alla solvibilità del debito sovrano (Standard & Poor’s e Fitch), che avrebbero alterato sensibilmente le ordinarie dinamiche di contrattazione degli strumenti finanziari. Tali notizie/giudizi sarebbero stati la causa principale del rilevante deprezzamento dei titoli di Stato italiano e del conseguente incremento dello spread. All’esito delle indagini sono stati notificati n. 5 avvisi di conclusione indagini nei confronti di altrettanti dirigenti apicali dell’Agenzia di rating “Standard & Poor’s”, per le ipotesi di reato di cui agli artt. 184 (insider trading) e 185 (manipolazione del mercato) del T.U.I.F.. – Operazione “Default Swap”: condotta dalla Tenenza di Molfetta (BA) in materia di strumenti finanziari derivati Tali prodotti, proposti ad ignari acquirenti sottoforma di prodotti finanziari che avrebbero dovuto garantire i sottoscrittori una protezione dal rialzo degli interessi, si è dimostrato, di fatto, un investimento “speculativo” e non di garanzia. All’esito delle complessa attività investigative, sono stati sequestrati contratti finanziati tipo “interest rate swaps” per un per un valore complessivo di 220 milioni di euro emessi da un importante Istituto di credito, con la conseguente denuncia alla competente A.G. n. 60 soggetti ritenuti responsabili. – importanti indagini sono state condotte dai reparti del Comando Provinciale di Brindisi nell’ambito delle Operazione “Sunset” ed “Eclisse”, in un settore che è divenuto di forte espansione, quale quello della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (fotovoltaico). Infatti, in tale ambito sono state avviate articolate indagini per verificare, soprattutto sotto il profilo delle contribuzioni pubbliche, la regolare movimentazione di risorse finanziarie. Due distinte operazioni di servizio condotte in tale comparto hanno permesso:  di arrestare 15 soggetti, fra soci, amministratori e consulenti esterni di una società di settore;  il sequestro di 19 impianti fotovoltaici, realizzati abusivamente, con la conseguente denuncia di 13 soggetti;  di accertare contributi illecitamente richiesti pari a € 171.164.795,67 e contributi pubblici illecitamente percepiti pari a € 11.024.385,51. – 10 –
  • 13. – Operazione “Shopping Mall”: la Compagnia di Brindisi traendo spunto dal sequestro di 359,17 grammi di marijuana operato nei confronti di due cittadini albanesi, tratti in arresto, ha sviluppato ulteriori riscontri investigativi, estesi anche in diverse parti del territorio italiano. L’attività complessivamente svolta, anche con l’ausilio di indagini tecniche, ha permesso, anche fuori regione, il sequestro di 740 kg di marijuana, 2 pistole, 3 caricatori, 34 cartucce, 29 telefoni cellulari e 13 automezzi. Il contesto operativo ha consentito l’arresto in flagranza di reato ben 17 persone e la successiva applicazione di 13 misure di custodia cautelare in carcere. – Operazione “Suburbia”: condotta dal Nucleo pt di Bari in materia di reati contro la Pubblica Amministrazione, il patrimonio e la fede pubblica. In particolare, è stata posta attenzione sulle procedure di aggiudicazione, realizzazione e gestione di alcune delle più importanti opere pubbliche o di pubblica utilità cittadina nel capoluogo pugliese, all’esito della quale sono emerse numerose irregolarità nell’ambito di interventi di recupero edilizio a seguito dell’alluvione del 2005 che ha colpito il Comune di Bari che hanno permesso di individuare e definire un sistema illecito di collusioni tra dirigenti apicali degli Enti pubblici interessati alle procedure di aggiudicazione e realizzazione delle opere e la struttura organizzativa di un Gruppo imprenditoriale facente capo ad una nota famiglia di imprenditori baresi. L’attività si è conclusa con la denuncia di 59 responsabili, tra cui ben 16 funzionari pubblici e 7 arresti. Sono stati sequestrati beni per oltre 25 milioni di euro, mentre 157 milioni circa di danno erariale è stato segnalato all’A.G. contabile a carico di 22 soggetti. – Operazione “Sanitopoli pugliese”: condotta dal Nucleo pt di Bari, ha consentito di smantellare una vasta ed agguerrita associazione a delinquere nel settore della spesa sanitaria nella Regione Puglia. In particolare sono stati denunciati all’A.G. 122 soggetti, di cui 80 Pubblici Ufficiali. 17 responsabili sono stati attinti da una misura restrittiva della libertà personale. Nell’ambito della stessa attività investigativa, sono state riscontrate “fatture per operazioni inesistenti” per un valore di oltre 10 milioni di euro, e costatato un imponibile sottratto a tassazione per circa 2 milioni. Sono stati sequestrati beni per 1,5 milioni di euro. – Operazione “Icaro”: condotta dal Nucleo pt di Brindisi nel settore delle contribuzioni pubbliche. In particolare, sono stati denunciati all’A.G. 6 responsabili, di cui 2 sono stati arrestati, i quali, anche attraverso l’uso di “fatture per operazioni inesistenti” hanno posto in essere un sistema di frode che ha consentito a due imprese brindisine di beneficiare indebitamente di contributi nazionali e comunitari per un importo superiore a 21 milioni di euro, oltre ad altre agevolazioni finanziarie. Nell’ambito della stessa operazione sono stati sottoposti a sequestro beni per un valore superiore all’importo dei finanziamenti concessi. – Operazione “Poncio”: condotta dal Nucleo pt di Brindisi, in materia di truffa in danno delle assicurazione. L’operazione ha consentito di smantellare un’associazione a delinquere composta da 267 soggetti, tutti denunciati alla magistratura locale, 17 dei quali tratti in arresto in esecuzione di provvedimenti restrittivi della libertà personale. – Operazione “Phantom tax”: condotta dalla Tenenza di Tricase (LE) in materia di evasione fiscale, ha portato alla luce il comportamento illecito posto in essere da – 11 –
  • 14. un commercialista, il quale, abilitato alla trasmissione telematica delle dichiarazioni fiscali, inseriva nel sistema solo i frontespizi delle stesse, annullandone così la validità per l’assenza dei dati. All’esito dell’attività ispettiva condotta nei confronti di 20 imprese leccesi, sono stati individuati 17 evasori totali e 3 paratotali (2 dei quali denunciati all’A.G. per reati tributari) che hanno sottratto a tassazione una base imponibile di circa 33 milioni di euro, evadendo il versamento di IVA per complessivi 1,9 milioni. – Operazione “Piramide”: condotta in collaborazione tra il Nucleo di polizia tributaria di Bari e la componente Aeronavale del Corpo in materia di contrasto all’immigrazione clandestina via mare. All’esito delle attività condotte in sinergia tra le due componenti specialistiche del Corpo, è stata sgominata un organizzazione internazionale dedita al traffico di esseri umani. In particolare sono stati denunciati 30 soggetti ritenuti essere gli scafisti ed organizzatori, 7 dei quali colpiti da un Ordinanza di Custodia Cautelare. 339 sarebbero gli immigrati che sono stati introdotti clandestinamente sul territorio italiano ad opera della citata organizzazione criminale. – Operazione “Dirty practice”: condotta dal Gruppo di Barletta, ha portato alla luce un sistema corruttivo/concessivo posto in essere da Funzionarti pubblici, i quali, previa corresponsione di un premio, promettevano di “aggiustare” i risultati delle ispezioni preventivamente comunicati al contribuente. L’attività di concludeva con l’arresto di 8 pubblici funzionari. – Operazione “Apotheke”: condotta dal Nucleo pt di Bari in materia di spesa sanitaria. In particolare, il servizio ha consentito di individuare responsabilità amministrative in capo a 12 soggetti, di cui 2 dirigenti ed 1 funzionario ASL, che con il loro comportamento hanno inibito alla Regione Puglia la possibilità di beneficiare di un notevole risparmio in termini di spesa farmaceutica convenzionata, cagionando un danno erariale di oltre 9,6 milioni di euro. – Operazione “Gorgona 2”: condotta dal Nucleo pt di Bari in materia di spesa pubblica nazionale e comunitaria. L’indagine ha portato all’individuazione di un articolato sistema di frode posto in essere da 26 soggetti, tra cui 3 funzionari pubblici, che hanno indebitamente beneficiato di agevolazioni pubbliche per oltre 23 milioni di euro. L’attività si è conclusa con la denuncia all’A.G. dei 26 responsabili, con la segnalazione alla magistratura contabile del danno erariale pari all’importo dei contribuiti ottenuti e dei relativi soggetti responsabili, nonché con il sequestro patrimoniale di beni per oltre 13 milioni. – Nel settore delle prestazioni sociali agevolate, sono state accertate dal Nucleo pt di Taranto, indennità sociali indebitamente percepite da 609 soggetti della provincia tarantina che sono stati denunciati alla competente A.G. 209 milioni è il valore complessivo delle indennità versate dall’Ente Previdenziale. – 12 –