3. SPIRALI, CERCHI, SARDEGNA E IRLANDA
Timeline
2.000-1.500 a.C. - Età del bronzo antico -
Civiltà nuragica: I fase
Cultura di Bonnànaro: i protonuraghi, nuraghi
a corridoi, tombe di giganti.
1.500-1.200 a.C. - Età del bronzo
medio - Civiltà nuragica: II fase
Bètili aniconici, nuraghi semplici a tholos.
1.200-900 a.C. - Età del bronzo recente
- Civiltà nuragica III fase
Nuraghi complessi, pozzi sacri, templi a
mègaron. Nuragico IV e V.
900-750 a.C. - Età del ferro - Civiltà
nuragica IV e V fase
Età dell’orientalizzazione arcaica.
800-700 a.C. Prime presenze fenicie in Sardegna (Sulci).
700-550 a.C.
Fondazione di diverse città fenicie lungo i
litorali sardi (Nora, Bithia, Tharros, Bosa,
Olbia). Piazzaforte di Monte Sirai.
509-238 a.C.
Dominazione cartaginese (rafforzamento e
ampliamento del sistema urbano di età
fenicia, ampliamento delle aree controllate
militarmente e costruzione di presidi difensivi
delle città e delle zone di produzione
agricola.).
245-241 a.C.
Prima guerra punica: Roma sconfigge
Cartagine. Nella città africana scoppia la
rivolta delle truppe mercenarie.
238 a.C.
Roma si inserisce nella rivolta in atto e
prende possesso dell’isola.
234-231 a.C.
Campagne militari, e relativi trionfi, dei
magistrati romani contro i sardi.
227 a.C. La Sardegna è costituita in Provincia romana.
2000 BC
Prospectors and metalworkers arrived. Metal deposits were
discovered, and soon bronze and gold objects were made.
Items (such as axe-heads, pottery and jewelery) made by
these bronze-age people, have been found.
1699 BC Beginning of the Milesian Genealogies
Early Ages The time of legends. Who were the Fianna?
1200 BC More people reached Ireland, producing a greater variety of
weapons and artifacts. A common dwelling of this period was
the "crannog", an artificial island, constructed in the middle of
a lake.
600 BC Celts started arriving in Ireland, from central Europe. They
continued to arrive, up to the time of Christianity. They soon
began to dominate Ireland, and the earliet settlers. The Celts
belonged linguistically to the Indo-European culture.
200 BC The Celtic culture of the La Tene civilization, named after a
Celtic site in Switzerland, reached Ireland
100 BC Arrival of the Gaels
6. ANIMISMO
• Il termine animismo è usato in antropologia per classificare le tipologie di religioni o pratiche
di culto nelle quali vengono attribuite qualità divine o soprannaturali a cose, luoghi o esseri materiali.
Queste religioni cioè non identificano le divinità come esseri puramente trascendenti, bensì
attribuiscono proprietà spirituali a determinate realtà materiali. Questo tipo di credenze è così
chiamato perché si basa sull'idea di un certo grado di identificazione tra principio spirituale divino
(anima) e aspetti “materiali” di esseri e realtà (anche "demoni" e altri enti).
• Successivamente, nel 1871, l'espressione animismo è stata utilizzata dall'antropologo inglese Edward
Tylor[1] per definire una forma primitiva di religiosità basata sull'attribuzione di un principio incorporeo
e vitale (anima) a fenomeni naturali, esseri viventi e oggetti inanimati, in special modo per tutto ciò che
incide direttamente con la vita di queste popolazioni ed è essenziale per la loro sopravvivenza: i
prodotti alimentari e la loro caccia e raccolta, i materiali per costruire utensili, monili e ripari, i
fenomeni atmosferici, la morfologia stessa del territorio. Tutto ciò viene riconosciuto come animato e
progressivamente associato a forme di venerazione, spesso direttamente funzionali alla buona riuscita
delle azioni quotidiane per vivere.
• Questo culto dell'anima, semplice, spontaneo, irrazionale, basato sulle esperienze comuni e quotidiane,
sarebbe stato alla base, secondo Tylor, di un'"evoluzione" del pensiero religioso che avrebbe condotto,
di pari passo con la civilizzazione, a religioni sempre più strutturate, con pratiche sociali ben definite,
fino a svilupparsi attorno alla figura di un essere creatore.
http://it.wikipedia.org/wiki/Animismo
SPIRALI, CERCHI E ALTRI SIMBOLI TRA
SARDEGNA E IRLANDA
7. • La successione di Fibonacci è una successione di numeri naturali che
riveste un'importanza fondamentale per le sue proprietà matematiche
e per i suoi risvolti ed utilizzi sia in natura che nella vita di tutti i giorni.
I primi due membri della successione sono i numeri 0 ed 1; tutti i
termini successivi si trovano sommando i due termini precedenti.
Pertanto i primi termini della successione saranno:
• 0
1
0+1=1
1+1=2
2+1=3
3+2=5
5+3=8
e così via a formare la successione:
• 0,1,1,2,3,5,8,13,21,34, 55, 89...
SPIRALI, CERCHI E ALTRI SIMBOLI TRA
SARDEGNA E IRLANDA
8. • La successione di Fibonacci in natura. La spirale logaritmica è una curva costruita a partire dai numeri di
Fibonacci: se si costruiscono infatti due quadranti contigui di lato 1 e poi aggiungiamo un quadrato di lato
2, seguito da un'altro di lato 3, poi di lato 5 ... e congiungiamo con una curva i vertici di questi quadrati,
otteniamo una spirale, detta spirale logaritmica, che in natura è presente nella forma delle conchiglie,
nella disposizione dei semi nel girasole, nelle pigne o nei cavolfiori. In molte specie vegetali, prime fra
tutte le Astaracee (girasoli, margherite, ecc.), il numero dei petali di ogni fiore è di solito un numero di
Fibonacci, come 5, 13, 55 o perfino 377, come nel caso della diaccola. Le brattee delle pigne si dispongono
in due serie di spirali dal ramo verso l'esterno - una in senso orario e l'altra in senso antiorario. Le scaglie
degli ananas presentano un'aderenza ancora più costante ai fenomeni di Fibonacci: non una sola
eccezione fu trovata in un test compiuto su 2000 ananas.
SPIRALI, CERCHI E ALTRI SIMBOLI TRA
SARDEGNA E IRLANDA
9. LA PINTADERA
Col termine "pintaderas" si fa riferimento a manufatti in terracotta di
piccole dimensioni (gli esemplari noti raggiungono un diametro non
superiore ai 10 cm), con una faccia piatta o leggermente convessa,
decorata a motivi geometrici.
Dal punto di vista funzionale, questi oggetti sono stati interpretati
come matrici utilizzabili per la decorazione di particolari tipi di pane,
forse impiegati per lo svolgimento di particolari cerimoniali religiosi.
Questa ipotesi è resa plausibile dal rinvenimento di vari "bronzetti
raffiguranti "offerenti" che portano sulla mano sinistra una focaccia
decorata con gli stessi motivi
geometrici che ornavano le "pintaderas".
Questi tipici manufatti "nuragici" sono stati ritrovati sia in luoghi di
culto che in nuraghi e in villaggi.
Cronologicamente sembrano inquadrabili in un periodo che va dalla
fine del Bronzo Finale e alla prima età del Ferro (X-VIII sec. a.C .).
10. • Col termine "pintaderas" si fa riferimento a manufatti in terracotta
di piccole dimensioni (gli esemplari noti raggiungono un diametro
non superiore ai 10 cm), con una faccia piatta o leggermente
convessa, decorata a motivi geometrici.
• Dal punto di vista funzionale, questi oggetti sono stati interpretati
come matrici utilizzabili per la decorazione di particolari tipi di pane,
forse impiegati per lo svolgimento di particolari cerimoniali religiosi.
• Questa ipotesi è resa plausibile dal rinvenimento di vari "bronzetti
raffiguranti "offerenti" che portano sulla mano sinistra una focaccia
decorata con gli stessi motivi geometrici che ornavano le
"pintaderas".
• Questi tipici manufatti "nuragici" sono stati ritrovati sia in luoghi di
culto che in nuraghi e in villaggi.
• Cronologicamente sembrano inquadrabili in un periodo che va dalla
fine del Bronzo Finale e alla prima età del Ferro (X-VIII sec. a.C .).
• Alcune teorie (da verificare), lo interpretano come strumento di
calcolo, o addirittura come calendario solare/lunare con un mese di
26 giorni come quello egizio
LA PINTADERA
13. LA PINTADERA
Decorazioni
• Segni a V: questi segni, presenti già nel Paleolitico
Superiore e nel Mesolitico, mostrano legami con gli
uccelli e con l'acqua.
• Rappresentano l'aspetto femminile, la Dea Madre,
dispensatrice di vita.
• Con il segno del triangolo pubico a V era simbolizzata la
sua funzione generatrice.
• La suddivisione in 5 spazi, quindi come una stella a 5
punte con 5 fori,(tranne un braccio con 6), rafforza
l’idea sacrale e magica rappresentata da quest’oggetto,
i 4 elementi(aria, acqua, terra, fuoco) e il 5° lo spirito
15. IL TRISKELL(o Triskellion, o Triscele, o Trischele)
• Il termine viene fatto risalire normalmente al greco "τρισκελης", "triskélès" che significa "a tre
gambe»
• Il significato principale del Triskel è piuttosto oscuro, ma è comunque evidente che presso le
popolazioni celtiche e in termini di simbolismo assoluto rappresenti nella sua versione destrorsa la
stilizzazione del movimento del sole, quindi una sorta di "ruota solare" che ci riporta al dio
irlandeseDagda, connotandosi perciò come simbolo positivo accanto alla svastica indoeuropea.
• La spirale nella cultura celtica è un simbolo antichissimo che sta a simboleggiare l'espansione, la
crescita e lo sviluppo. Nei suoi molteplici significati la spirale rappresenta l'universo e l'infinito, il
sole e il suo movimento e più importante la strada da seguire per andare alla ricerca di se stessi.
• La simbologia ternaria da esso rappresentata, contestualizzata alla cultura celtica, si presta a
numerose interpretazioni: i tre momenti del movimento del sole, alba, zenith e tramonto; la triplice
composizione del cosmo secondo la tradizione celtica, fuoco, terra e acqua (che rappresenta anche
l'aria allo stato liquido); il tempo stesso come passato, presente e futuro; oppure, benché molto più
tardivo come significato, la triplice composizione dell'uomo alchemico composto da spirito, anima e
corpo (mercurio, zolfo e sale).
• Triplice manifestazione (forza, conoscenza, amore); dell' unita divina, maschile e femminile; era il
simbolo delle tre classi della società celtica (guerrieri, druidi, produttori); rappresentava, anche,
l'energia ''in movimento'' di aria, acqua e fuoco, riunite nel centro ''spirituale'' dell‘ emblema. Nella
simbologia più comune celtica esistevano come simbolo la spirale, la tripla spirale (o triskel, tipo la
svastica ma con tre braccia arrotondate) e il cerchio, e tutti e tre erano principalmente simboli
solari. Per la spirale c'era anche il significato di infinito e rinascita o reincarnazione. Per il triskel
c'era anche il significato dell'armonia dei tre mondi (terreno, celeste e aldilà).
17. IL TRISKELL(o Triskellion, o Triscele, o Trischele)
• Triskell proviene dal celtico triskin che significa letteralmente “tre raggi di luce” (in bretone an triskell, in francese triscèle).
Con il punto e il cerchio, la spirale, da cui ha origine il triskell, è uno dei simboli più antichi che l’Umanità abbia mai
conosciuto. Prima ancora di essere un simbolo, però, risponde ad una realtà funzionale che mette in comunicazione le forze
cosmiche con la cassa di risonanza dell’Uomo, che è il torace. Il cerchio ha sempre rappresentato per l’Uomo antico, la
perfezione, la vitalità del Sole e il segno stesso della Vita. Con la spirale, il cerchio diviene ancora più Vivo, poiché la
rappresentazione dell’energia del cerchio, in rapporto ai suoi punti, diviene la rappresentazione stessa di Dio. La spirale,
simbolicamente parlando, diviene il punto d’incontro tra il cerchio e la linea, aggiungendo a questi la curva. Con la spirale
tutti i punti si allontanano e si riavvicinano in egual misura, in un eterno ritorno, in un eterno motivo rotatorio che non ha un
centro preciso nello spazio. Con questo simbolo si voleva rappresentare l’Universo nella duplice veste di infinitamente
grande e infinitamente piccolo.
• Si tratta di un simbolo ternario. Il termine viene fatto risalire normalmente al greco “triskélès” che significa “a tre gambe”,
ma la sua frequenza più ricorrente, e probabilmente la sua origine, è celtico-druidica. Lo si ritrova sovente rappresentato da
tre gambe piegate che possono essere nude o diversamente armate, come ad esempio nel simbolo della regione Sicilia, di
sicura origine precristiana, o sulla bandiera dell’Isola di Man che con buone probabilità fu adottato intorno all’ XI sec. d. C. a
partire proprio da quello siciliano.
• Forza: sia nelle sue rappresentazioni più antiche, rappresentazioni più fluide e curviformi, sia nelle rappresentazioni più
tarde e formalmente rigide come quelle dei simboli regionali e nazionali, il Simbolo comunica Forza.
• Bellezza: l’uso del Triskell presso le popolazioni celtiche ha prevalentemente carattere decorativo: gioielli, incisioni, iscrizioni.
• In certa architettura medioevale il Triskell è usato come elemento base per l’incrocio delle aperture trilobate, per la stesura
di veli e pareti lapidee.
• Sapere: la comunicazione del Simbolo in questo senso non si esaurisce nel solo aspetto narrativo, concettuale, riferito
all’essenza del ternario: i tre momenti del Tempo, passato, presente e futuro, le tre età della vita umana, le tre nature della
Manifestazione, il tutto racchiuso nel cerchio unificante nel quale il Triskell è virtualmente o realmente inscritto.
• La struttura e la tensione formale del Triskell rimandano al mistero e al significato supremo della forme naturali laddove
esse si avvicinano ai fondamenti ultimi della Manifestazione: campi al livello atomico e subatomico, cristalli microscopici,
strutture primarie quali strutture molecolari, DNA ecc., strutture stellari e galattiche.