1. Da imprese a iper-imprese a ciber-imprese
Come una nuova architettura informativa e informatica abilita anche le piccole
imprese a governare ed innovare i propri affari nella globalizzazione.
Memorandum, Luglio 2014 Giulio Beltrami
Sommario:
Premessa
Da imprese a iperimprese
Dieci comandamenti, per le imprese del terzo millennio
Architettura HyperBusiness
Requisiti ed obiettivi
Attuazione HyperBusiness
Relatività delle risorse anagrafiche
Frattale delle risorse organizzative
Integrazione applicativa
Comunicazione integrata
Da iperimprese a ciberimprese
Organizzazioni frattali
Organizzazioni reattive
Organizzazioni adattabili
Organizzazioni predittive
Organizzazioni cibernetiche
Benefici e problemi previsti
Premessa
Per capir[mi] preferisco esprimermi in italiano (per ora), trattandosi di una memoria su una mia
ricerca e sviluppo amatoriale, stimolata anche da discussioni, sul governo dei sistemi informatici e
informativi, nel gruppo di lavoro interassociativo “IT Systems Architect”.
Le illustrazioni riguardano una sperimentazione, con l’associazione Informatici senza Frontiere.
1
2. Da imprese a iper-imprese
“1 Il mondo è tutto ciò che accade.
1.1 Il mondo è la totalità dei fatti, non delle cose.”
Ludwig Wittgenstein, “Tractatus logicophilosophicus”, 1922
“La relazione viene per prima, precede”
Gregory Bateson, “Mente e natura”, 1979
Con la globalizzazione le imprese non possono più godere le rendite di posizione di una volta, e
sempre più il loro successo o insuccesso dipende da altre imprese; quindi bisogna adottare
architetture informative e informatiche orientate alle “relazioni d’affari” fra imprese in rete, invece
che alle risorse della specifica impresa, a cui riferisce il paradigma ERP, con il suo portafoglio
gonfio di applicazioni gestionali: ERP, CRM, SCM, PDM, CMS, BPM, ecc..
Dieci comandamenti, per le imprese del terzo millennio
Globalizzazione dei mercati e dematerializzazione del lavoro con l’ICT si influenzano a vicenda, per
rivoluzionare il modo tradizionale di fare affari, che intendeva il sistema informativo come mero
sussidio alle attività materiali, mentre:
1. Le imprese devono qualificarsi con i servizi digitali erogati, oltre che con le loro appendici
materiali, di prodotti, servizi e strumenti logistici.
2. Le imprese devono identificarsi con le relazioni d’affari previste, attuali e trascorse – piuttosto
che con le proprie risorse organizzative.
3. Le imprese devono intrattenere, con la medesima diligenza e metodo, le relazioni d’affari con i
clienti, i fornitori, i collaboratori ed i partner.
4. Le imprese devono partecipare a molteplici comunità d’affari, distribuite fra le attività primarie e
quelle di supporto (secondo Porter).
5. La business knowledge dell’impresa deve essere condivisa, nelle comunità d’affari partecipate,
per la promozione dei servizi digitali offerti.
6. La business experience dell’impresa deve essere condivisa, con i clienti, i fornitori ed i partner,
nell’ambito delle catene di fornitura a cui essi collaborano.
7. La business intelligence dell’impresa deve considerare le prestazioni complessive, della
comunità d’affari partecipata, oltre quelle della propria impresa, con un approccio olistico.
8. Le relazioni d’affari cambiano ogni giorno, a fronte di problemi imprevisti, ma anche di nuove
opportunità di mercato; quindi le imprese devono gestire dinamicamente le risorse
organizzative, interne (insourcing) ed esterne (outsourcing).
9. Il sistema informativo, nelle reti di imprese, deve essere un selfservice digitale, per garantire
scalabilità di prestazioni ed economie di scala, senza colli di bottiglia organizzativi.
10. In particolare l’inclusione di nuove imprese o reti di imprese deve prevedere politiche di
coaptazione, analoghe a quelle delle reti sociali, ma applicate agli affari.
Solo una rivoluzione copernicana, nell’architettura del sistema informativo, può abilitare le
imprese, grandi e piccole, a diventare iperimprese, per affrontare la globalizzazione, sfruttando i
progressi delle tecnologie dell’informazione e comunicazione
2
4. Attuazione Hyper-Business
L’ architettura HyperBusiness trova attuazione nella Google App HyperBusiness (brochure),
prototipata a http://hypbiz.appspot.com/.
Relatività delle risorse anagrafiche
Per abilitare relazioni d’affari, comunque variabili ed intrecciate, HyperBusiness prevede una
anagrafe di risorse “neutrale”, rispetto alle persone, alle imprese ed alla natura dei loro affari.
Sfruttando la scalabilità della piattaforma applicativa Google, detta anagrafe è concepita globale, per
cui ogni persona (Person) ed impresa (Enterprise) hanno una unica rappresentazione al mondo;
così come ogni ambito d’affari (sociale, merceologico, geografico, ecc.) è rappresentato da una
comunità (Community):
mia comunità
mia impresa
popolazione della mia organizzazione
4
6. Frattale delle risorse organizzative
Per semplificare e rendere flessibile la gestione degli affari (pianificazione, esecuzione, analisi e
rendicontazione) l’organizzazione HyperBusiness supera i limiti della classica modellazione a
“flowchart” dei processi, adottando una struttura “frattale”, di norme produttive e procedure
esecutive, intrecciate fra di loro e con l’organigramma:
Procedure/Procedures
Organigramma/OrgChart
Norme/Standards
6
7. La pianificazione di un affare (business) consiste quindi in una gerarchia di procedure, che
stabiliscono sequenza e modalità d’esecuzione dei procedimenti (process) costitutivi:
1. Ruolo competente
2. Norma produttiva
3. Norma motivante o condizionante
4. Tempi e metodi (scadenze, urgenze, ecc.)
Ove anche le norme prevedono una struttura gerarchica, di modelli di contenuti opzionali, la cui
produzione, andando a costituire il fascicolo documentale dell’affare, può condizionare istanze di
subprocedimenti successivi o motivare istanze di affari subordinati.
Inoltre le norme permettono di “connettere” risorse anagrafiche, come parti in causa del
procedimento, e di “annettere” applicazioni esterne, in particolare Google Apps (Gmail, Drive,
Calendar, Hangout, ecc.), per la gestione assistita di qualsivoglia contenuto/evento.
L’esecuzione di un affare prevede l’instanza delle procedure subordinate, con la produzione di
documenti a norma, da parte degli addetti, ai ruoli competenti, che se ne facciano carico, secondo
il paradigma dell’azione linguistica (LanguageAct Perspective) di Winograd e Flores.
In base al ruolo di partecipazione assunto, nell’organizzazione così pianificata, il partecipante
(player) dispone quindi di una “lista di compiti” (To Do List), articolata in:
1. Affari nuovi, da iniziare
2. Procedimenti pendenti, da farsi carico
3. Procedimenti correnti, da eseguire
4. Procedimenti espletati, da consultare
La consuntivazione degli affari si basa sul “giornale dell’affare”, alimentato dall’esecuzione dei
procedimenti costituenti e articolato in “registro procedimenti” e “fascicolo documentale”:
7
9. Da iper-imprese a ciber-imprese
“Mobilis in mobili”
Capitano Nemo
Per affrontare i problemi e le opportunità emergenti, nelle comunità d’affari partecipate,
ottemperando i requisiti della iperimpresa, HyperBusiness prevede una architettura d’impresa
(Enterprise Architetture) a scalare in flessabilità organizzativa:
1. Reattiva rispetto alle situazioni esistenti
2. Adattabile rispetto alle variazioni delle situazioni
3. Predittiva rispetto alle tendenze di variazione delle situazioni
Allo scalare di tali paradigmi organizzativi, corrisponde l’evoluzione dei criteri gestionali d’impresa:
● dall’efficenza all’efficacia, nell’uso delle risorse;
● dalla conservazione all’innovazione, nelle relazioni d’affari.
Ad abilitare tutto ciò provvedono due peculiarità di HyperBusiness, già viste:
● gestione relativistica delle risorse anagrafiche (persone, imprese e comunità d’affari)
● gestione frattale delle risorse organizzative (organigramma, norme produttive e procedure
esecutive)
La prima rende l’organizzazione un sistema aperto, in grado di relazionarsi dinamicamente con
altre organizzazioni, della stessa comunità d’affari, di cui condivide il destino.
La seconda la rende un complesso evolutivo di fattori d’affari (Orgoni?), facilmente plasmabili, a
fronte delle circostanze, e selezionabili, in base a una valutazione delle loro prestazioni.
9
13. Organizzazioni adattabili
La reattività organizzativa è presupposto per un ulteriore passo architetturale, che in letteratura
prende nomi come:
● Adactive Complex Enterprise (ACE)
● Actionable Business Architecture
perchè prevede ulteriori meccanismi di adeguamento dell’organizzazione alle circostanze, interne
ed esterne, con l’obiettivo di migliorare l’efficacia degli affari.
Di per sé la struttura frattale dell’organizzazione HyperBusiness ne semplifica la revisione, a
qualsiasi livello di dettaglio dei fattori d’affari: potando o aggiungendo tronchi e rami, in base a criteri
di Enterprise Performance Management (EPM), arricchiti dalla emulazione delle buone prassi nella
comunità d’affari partecipata.
La reattività, insieme alla capacità rappresentativa di collaborazioni intra e interorganizzative,
permette di formulare l’analisi SWOT dell’organizzazione HyperBusiness, in ottica Extended
Enterprise Performance Management (XEPM).
Fattori Positivi Negativi
Interni Forze Debolezze
risorse utili e attive:
● Buoni propositi
● Risultati positivi
● Adeguato impegno dei partecipanti
risorse inutili e/o passive:
● Cattivi propositi
● Risultati negativi
● Scarso impegno dei partecipanti
Esterni Opportunità Minacce
● organizzazioni collaboranti
● emulazione delle altrui buone prassi
● entrare in altre comunità d’affari
● ecc.
● organizzazioni concorrenti
● plagio delle proprie buone prassi
● declino della comunità d’affari
● ecc.
Tenendo conto che ogni organizzazione HyperBusiness è impegnata in una comunità d’affari, per
una classe PEST (Politica, Economica, Sociale o Tecnologica) di fattori esterni SWOT critici.
13
15. Organizzazioni cibernetiche
In HyperBusiness le imprese sono intese come organismi cibernetici i cui agenti partecipanti
(stakeholder) cooperano, entro una sorta di “thaici”, per migliorare la conoscenza organizzativa
(nella anagrafe risorse) utile a governare la esperienza d’affari (nel giornale degli affari):
Abbiamo visto strumenti e metodi, per assistere gli addetti nel:
1. Ottimizzare i servizi d’affari, migliorando il responso della organizzazione alle situazioni
esistenti, interne ed esterne.
2. Innovare i servizi d’affari, adattandoli alle nuove situazioni, interne (es. dimissioni o
riqualificazione del personale) ed esterne (es. nuovi clienti e nuovi mercati).
3. Pianificare i servizi d’affari, prevenendo certe variazioni delle situazioni, interne ed esterne.
A questo punto non resta che valutare la possibilità tecnica e l’opportunità per gli affari di realizzare
meccanismi [semi]automatici di revisione o innovazione dei servizi, nell’ottica sopra vista.
Si tratta di spostare, almeno in parte, certe responsabilità gestionali e direzionali, dall’uomo al
software, sfruttando la plasticità di HyperBusiness e prendendo in considerazione ulteriori ambiti,
“esterni” all’organizzazione già estesa:
1. Organizzazioni concorrenti, nella stessa comunità d’affari partecipata
2. Altre comunità HyperBusiness (altri mercati)
più l’immenso bacino delle risorse e relazioni d’affari “disorganizzate” nel Web, filtrato da Google
(Search, Gmail, Drive, ecc.) e rappresentato in figura dall’oceano azzurro, che circonda il “thaici”
del Mondo HyperBusiness.
La trasformazione della iperimpresa in una ciberimpresa, è abilitata da un motore “cerca affari”, in
grado di reperire, nei tre ambiti “esterni” all’organizzazione (comunità partecipata, altre comunità e
Web), informazioni attinenti i suoi profili di servizio (businesspattern matching), e di conseguenza
suggerire nuovi profili o miglioramenti dei profili vigenti.
15
16. Il “cerca affari” (new business mining), diversamente dai tradizionali sistemi aziendali di “business
intelligence”, tratta informazioni esterne all’organizzazione vigente, declinate nelle dimensioni e
filtrate (match/search) nei contenuti dai suoi profili di servizi:
Dimensione Scopo Mondo HyperBusiness Mondo Web
Situazioni trovare motivazioni Confronto fra norme Ricerca per norma
Propositi emulare procedure Confronto fra procedure Ricerca per procedura
Impegni cercare personale Confronto fra competenze
dei ruoli e Curricula
Ricerca per ruolo, con le sue
competenze e/o ubicazione
Risultati scoprire prodotti e/o
servizi
Confronto fra risultati Ricerca per norma
e riguardanti tutti i fronti dell’impresa: prodotti, clienti, fornitori, partner, collaboratori ed autorità:
L’intervento innovativo, motivato dalla scoperta di nuove opportunità, nel mondo HyperBusiness e
sul Web, o da richieste esplicite di altre organizzazioni, può essere condotto a due livelli:
INTERNO Complessificando l’organizzazione vigente, con l’immissione, nel frattale, di nuove
situazioni, nuovi risultati e nuovi propositi.
ESTERNO Fondando una nuova organizzazione, in altra comunità d’affari, esistente o creata
“ad hoc”.
Nel primo caso si tratta di “innovazione” negli affari e nel secondo di “diversificazione” di mercato.
16
17. Benefici e problemi previsti
“In analogia con la grammatica di una lingua, che consente alle persone di condurre una
conversazione, la grammatica delle regole vale a dire l’insieme delle routine consente
agli individui (attori organizzativi o membri di una società) di portare a termine compiti
complessi in situazioni che cambiano. In questo senso alcuni autori hanno definito le
routine le abilità di un’organizzazione…
Infatti le organizzazioni imitano e copiano le routine di altre organizzazioni nel loro campo
per aumentare sia la loro efficienza tecnica, sia la loro legittimazione sociale. L’imitazione
ha una duplice conseguenza per l’apprendimento fra organizzazioni che competono entro
lo stesso campo: la soluzione che viene copiata porta a diminuire il vantaggio competitivo
di chi l’aveva inventata ma nel contempo beneficia del processo di diffusione che le
assicura una maggiore legittimazione.”
Silvia Gherardi e Davide Nicolini, “Apprendimento e conoscenza nelle organizzazioni” ,
Marzo 2004, Carocci collana “le bussole”.
Adottiamo quindi l’analisi SWOT per valutare la stessa architettura HyperBusiness :
Fattori Positivi Negativi
Interni Forze Debolezze
Riduzione dell’architettura d’impresa, a
fronte della crescente complessità e
varietà degli ambiti industriali, economici e
sociali approcciabili.
Semplificazione ed elasticità gestionale,
originata da modularità frattale e da
apertura gestionale (da org estesa a
comunità, fino al Web mediato da Google).
L’approccio globale e la pervasività della
architettura sono una sfida, anche alla
scalabiltà della piattaforma Google.
Si tratta di una applicazione di GRC, per
cui deve essere lei stessa del tutto
governabile, sicura rispetto ai rischi e
conforme alla normativa.
Esterni Opportunità Minacce
Abilitazione di relazioni d’affari dinamiche,
senza vincoli di genere e dimensione, per
supportare la globalizzazione, anche nelle
piccole imprese.
Innovazione di processo (procedure) e di
prodotto (norme), per emulazione fra
imprese in rete, fatti salvi diritti automatici.
Ricerche di personale e di mercato,
supportate da profili semantici automatici.
Resistenze alla trasparenza, con cui
condividere conoscenza organizzativa ed
esperienza d’affari, a partire dai
partecipanti (stakeholder).
Resistenza alla libera concorrenza.
Timori sulla privacy presunta.
17