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Diocesi di Vittorio Veneto
Anziani: risorse, fragilità,
attenzioni
Ufficio Pastorale della salute
V Convegno di Pastorale della Salute
Sabato 17 febbraio 2018
| Francesco Facci
Dal Magistero della CHIESA
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO -PER LA XXVI GIORNATA MONDIALE DEL
MALATO 2018
«“Ecco tuo figlio ... Ecco tua madre”. E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé» (Gv 19,26-
27).
…
La pastorale della salute resta e resterà sempre un compito necessario ed essenziale, da
vivere con rinnovato slancio a partire dalle comunità parrocchiali fino ai più eccellenti
centri di cura.
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA QUARESIMA 2018
«Per il dilagare dell’iniquità l’amore di molti si raffredderà» (Mt 24,12).
I valori
Condividiamo una idea di “vita buona” (anche per la morte) analizzando gli eventi dell’ oggi
nella nostra qualità di soggetti morali
Centralità della persona sia nell’ordinario che nei momenti straordinari della vita, cioè
quando la fragilità supera la forza, oppure quando la debolezza vince la sicurezza (pensiamo
quando la vita sta finendo oppure al detto «passare dal camice al pigiama è … un attimo»)
Concetto di autodeterminazione, auto-efficacia, aumento della stima di sé (empowerment)
– concetto strettamente legato alla dignità dell’uomo. Esso è visibile soprattutto nell’uomo
fragile (mantenimento delle autonomie)
I valori
Importanza della informazione (o della dis-informazione) da dare alla persona
fragile: è un valore etico. Ci sentiamo persona quando qualcuno ci parla, ci
guarda e ci informa (soprattutto durante la malattia per capire cose che non
conosciamo).
L’informazione passa attraverso la relazione (profumo di eternità), il profumo
si espande che lo si voglia o no.
Il rispetto della persona = dignità umana include e supera la difesa della vita
fisica (bene fondamentale ma non assoluto).
I valori
L’appropriatezza di una attività sanitaria deve essere bilanciata dal valore della
persona (dignità): la malattia non esiste, esiste invece la persona malata. “Il cancro ha
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La relazione tra le persone modifica i comportamenti: la buona relazione li migliora. La
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consenso informato e di disposizione anticipata di trattamento” introduzione della
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L’Associazione Uneba
Uneba: la più longeva e rappresentativa organizzazione di categoria delle
strutture assistenziali, sociosanitarie, educative private in Italia. Nata negli anni
50 su iniziativa S.E. Mons. G.B. Montini, allora Arcivescovo dl Milano attento
alla nuova iniziativa di coordinamento delle opere cattoliche impegnate nel
sociale.
il rispetto, la tutela e la protezione dell’ispirazione e dei fini della carità “e
tutte le volte che il potere pubblico ha preso in mano opere nostre, ha
cercato di ignorare, o addirittura di mortificare queste ispirazioni e queste
finalità superiori donde nasce l’opera di carità e a cui essa si dirige”
l’impegno continuo perché l’iniziativa privata abbia risorse, riconoscimenti,
perfezionamenti e perché l’esercizio della carità possa sempre avere
maggiore estensione e perfezione, dato che anche in una prospettiva di estesa
sicurezza sociale resteranno pur sempre margini immensi di bisogni e di
sofferenze
L’Associazione Uneba
promuovere le libere iniziative assistenziali, quale strumento al servizio della persona e
della famiglia e favorire la concreta solidarietà fra gli Enti associati e la collaborazione
tra i diversi organismi di collegamento esistenti nel settore (il bene di uno è il bene di
tutti)
rappresentare e tutelare, quale associazione di categoria, le Istituzioni e le Iniziative
associate nei loro rapporti con gli organi legislativi, governativi ed amministrativi e
nei confronti delle organizzazioni sindacali (ha un proprio contratto di lavoro
nazionale CCNL Uneba) e degli altri organismi nazionali ed internazionali
proporre ai competenti organi legislativi i provvedimenti utili ai fini di una equa
politica sociale e ai fini dello sviluppo delle iniziative ed istituzioni assistenziali e
promuovere la partecipazione alla programmazione ai diversi livelli ed in tutte le sue
fasi
E’ presente nei media e nei social-network più diffusi: WWW.UNEBA.ORG,
@unebanazionale su Twitter, Uneba anche su Facebook
L’Associazione Uneba
UNEBA NAZIONALE: Circa 900 enti associati in Italia, circa 500 enti per
anziani: quindi possiamo stimare almeno 40.000 anziani assistiti, molto
di più dell'intera popolazione di Vittorio Veneto
UNEBA VENETO: Circa 80 enti associati, distribuiti in tutte le province
del Veneto, 13 enti con sede principale o una delle sedi in diocesi di
Vittorio Veneto, circa il 75% degli enti si dedica all'assistenza anziani,
gestendo centri di servizio o in altre forme, quasi tutti enti non profit di
radici cattoliche
Rappresenta in Veneto oltre 12 mila posti letto e circa 8 mila lavoratori
Il contesto - Mondo
La globalizzazione: si pensava che fosse un processo inevitabile (“Se è così, tanto vale
mettere in discussione il fatto che dopo l’estate c’è l’autunno”. Tony Blair 2005). In
realtà chi si è avvantaggiato sono solo le multinazionali ed alcune élite professionali.
Possiamo comprare prodotti di ogni parte del mondo, ma chiediamoci:
• le regole del gioco sono uguali tra le diverse nazioni (es.fisco, normativa sulla sicurezza,
ambiente, etc.)
• ci sono standard di prodotto uguali per tutti ?
L’onda populista contraria alla globalizzazione orienta le attuali scelte politiche (Brexit,
Trump, Italia ???). Rischiamo di avere risposte semplificate a problemi tutt’altro che
semplici (immigrazione).
Il contesto - Italia
Gli anziani non autosufficienti sono il 4,5 % della popolazione (circa 2.800.000 persone in
tutta Italia) distribuiti in maniera abbastanza uniforme in tutte le regioni. Dei 2.800.000
circa 1.700.000 prende l’assegno di accompagnamento e circa 1.000.000 ha la badante in
casa. Solo 290 mila circa sono accolti presso le strutture. Circa la metà dei 2.800.000 non
nessuna provvidenza e nessun aiuto. Metà dei ricoveri ospedalieri di persone anziane sono
fatti per ricevere un po' di assistenza che a casa non c’è.
Le strutture residenziali che accolgono circa 300.000 persone sono molto controllate, come
è giusto, mentre l’assistenza fatta a casa dalle badanti non ha controllo o ne ha molto poco.
Nelle residenze sono state innalzate le richieste normative, gli standard assistenziali, i
controlli burocratici (v. Privacy, legge Gelli, Legge sul fine vita, qualità, ambiente, normativa
231 etc.) ma le tariffe sono invariate.
Gli enti religiosi vengono meno per la diminuzione della vocazioni. Diventerà inevitabile
l’accorpamento delle strutture o la gestione in forme consortili o di rete.
Il contesto - Veneto
DGR 1438/2017
Nuovi schemi tipo di ACCORDO CONTRATTUALE per le strutture
accreditate che erogano prestazioni sociali, sociosanitarie e sanitarie
Principi su cui si basa l’assistenza
sanitaria, sociosanitaria e sociale
• «…l’assistenza sia di elevato livello tecnico-professionale e scientifico,
sia erogata in condizioni di efficacia ed efficienza, nonché di equità e
pari accessibilità a tutti i cittadini e sia appropriata rispetto ai reali
bisogni di salute, psicologici e relazionali della persona» (art. 1 LR n.
22/2002)
Libera scelta da
parte dell’Ospite Professionalità,
formazione,
organizzazione
Equilibrio
economico
Mettere al centro
le esigenze
dell’Ospite
Finalità dell’accordo contrattuale
• L’accordo contrattuale deve essere «finalizzato ad ottenere significativi
esiti assistenziali… con l’obiettivo di mantenere e sviluppare al massimo
i potenziali di autosufficienza del singolo ospite …e di offrire una valida
alternativa all’ospedalizzazione ..» (art. 2 co. 2 Allegato B DGR
1438/2017)
• L’accordo va concepito come «un’azione congiunta tra pari» (art. 2 co. 2
Allegato B DGR 1438/2017)
in pratica cosa prevede la dgr 1438/2017
A) DETERMINAZIONE DELLE PRESTAZIONI
Rapporto di partnership + rispetto finalità?
ULSS definisce il numero massimo di «giornate ospiti NA titolari di quota
sanitaria» (art. 3 Allegato B DGR 1438/2017)
l’Ospite è libero di «spendere» la sua quota nel Centro Servizi scelto a
patto che questo abbia ancora a disposizione «giornate ospiti NA titolari di
quota sanitaria»
Libera scelta condizionata ?
Si mette al centro il Bilancio ULSS, non l’Ospite ?
B) DETERMINAZIONE DELLA TARIFFA
«La tariffa, comprensiva della quota sanitaria a carico ULSS e della quota
sociale a carico del cittadino …applicabile alle prestazioni oggetto del presente
accordo contrattuale è stabilita dalla normativa regionale in materia»
(premesse Allegato B DGR 1438/2017)
Allora la Regione stabilisce:
- standard strutturali
- standard del personale
- numero e valore quote
- valore della quota sociale (alberghiera)
In pratica definisce il Bilancio dei Centri Servizi, ZERO autonomia
INFATTI…
• Cosa può scegliere il Centro Servizi?
• Standard NO
• Valore o numero di quote NO
• Tariffe NO
• ….
Come assicurare elevato livello tecnico-professionale, efficacia ed efficienza se la
Regione ci considera tutti uguali??
• Cosa può scegliere Ospite ?
• Centro Servizi …ma solo se
• Il CS è convenzionato con ULSS
• Il CS ha a disposizione giornate ospiti NA
• Altrimenti:
• Rinuncia alla quota e paga in proprio per scegliere quel CS!
• Accetta di spendere la sua quota in un CS a lui non gradito!
• E se tutti i CS scelti non hanno più giornate ??
DGR 2207 - Iniziative di Uneba Veneto
• ”L’Uneba con nota del 20 novembre 2017 ha chiesto a tutte le ULSS di istituire un tavolo tecnico
a cui invitare i Presidenti delle Conferenze dei Sindaci o loro delegati per la fase di concertazione
delle modalità interpretative e applicative della DGRV 1438/2017”
• Uneba Veneto aveva evidenziato le possibili criticità derivanti dall’applicazione delle nuove
delibere nel suo tour di incontri “Qualità e umanità nell’assistenza agli anziani in Veneto” che ha
fatto tappa finora a Belluno il 15/12/2017 e Verona il 22/11/2017
• DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 2207 del 29 dicembre 2017: Tavolo tecnico di
monitoraggio e valutazione per l'attuazione dell'articolo 3 dello schema di Accordo contrattuale di
cui all'Allegato B alla DGR n. 1438 del 5/9/2017
• … In particolare, con riferimento all'Allegato B, l'articolo 3 recante "Determinazione delle
prestazioni residenziali e semiresidenziali" prevedeva, ai sensi dell'art. 17 della L.R. n. 22 del 2002,
che nell'accordo contrattuale tra l'Azienda ULSS e il singolo Centro di Servizi venisse
preventivamente esplicitato il "numero massimo di "giornate ospiti non autosufficienti titolari di
impegnativa di residenzialità" o quota sanitaria" distinte per tipologia assistenziale (1° livello, 2°
livello, Servizi Alta Protezione Alzheimer (SAPA), Stati Vegetativi Permanenti (SVP), Hospice,
Centro Diurno sociosanitario), erogabile dal Centro di Servizi nell'anno di riferimento.
DGR 2207 - Iniziative di Uneba Veneto
• Alla luce delle difficoltà segnalate, con l'odierno provvedimento si propone di
costituire un Tavolo tecnico di monitoraggio e valutazione a cui affidare il compito
di verificare la distribuzione sul territorio delle giornate di assistenza e di
individuare un set di criteri per la determinazione del "numero massimo di
giornate" erogabili da ciascun Centro di Servizi, previsto dall'articolo 3 dello
schema di Accordo contrattuale di cui all'Allegato B alla DGR n. 1438 del 2017,
omogeneo a livello regionale e coerente con le peculiarità del settore.
L'individuazione del set di criteri dovrà contemperare, compatibilmente con le
risorse regionali disponibili, i principi di libera scelta dei cittadini, accessibilità,
funzionalità alla programmazione regionale e locale ed efficacia socio-sanitaria
assistenziale (DGR 2207 del 29/12/2019 Bur n.7 del 16/01/2018)
• Sullo stesso tema delle dgr 1336 e 1438 l’assessore alle politiche sociali del
Veneto Manuela Lanzarin ha convocato un incontro con tutti i centri di servizi e i
direttori delle Usl lunedì 22 gennaio
Altre problematiche in corso
• DGR 1336
• Depubblicizzazione IPAB
• Rinnovo CCNL Uneba
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  • 2. Dal Magistero della CHIESA MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO -PER LA XXVI GIORNATA MONDIALE DEL MALATO 2018 «“Ecco tuo figlio ... Ecco tua madre”. E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé» (Gv 19,26- 27). … La pastorale della salute resta e resterà sempre un compito necessario ed essenziale, da vivere con rinnovato slancio a partire dalle comunità parrocchiali fino ai più eccellenti centri di cura. MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA QUARESIMA 2018 «Per il dilagare dell’iniquità l’amore di molti si raffredderà» (Mt 24,12).
  • 3. I valori Condividiamo una idea di “vita buona” (anche per la morte) analizzando gli eventi dell’ oggi nella nostra qualità di soggetti morali Centralità della persona sia nell’ordinario che nei momenti straordinari della vita, cioè quando la fragilità supera la forza, oppure quando la debolezza vince la sicurezza (pensiamo quando la vita sta finendo oppure al detto «passare dal camice al pigiama è … un attimo») Concetto di autodeterminazione, auto-efficacia, aumento della stima di sé (empowerment) – concetto strettamente legato alla dignità dell’uomo. Esso è visibile soprattutto nell’uomo fragile (mantenimento delle autonomie)
  • 4. I valori Importanza della informazione (o della dis-informazione) da dare alla persona fragile: è un valore etico. Ci sentiamo persona quando qualcuno ci parla, ci guarda e ci informa (soprattutto durante la malattia per capire cose che non conosciamo). L’informazione passa attraverso la relazione (profumo di eternità), il profumo si espande che lo si voglia o no. Il rispetto della persona = dignità umana include e supera la difesa della vita fisica (bene fondamentale ma non assoluto).
  • 5. I valori L’appropriatezza di una attività sanitaria deve essere bilanciata dal valore della persona (dignità): la malattia non esiste, esiste invece la persona malata. “Il cancro ha gli occhi” La relazione tra le persone modifica i comportamenti: la buona relazione li migliora. La scelta condivisa è sempre e di gran lunga migliore della scelta dei singoli. La relazione va sempre alimentata, sempre (L.219/2017 “Norme in materia di consenso informato e di disposizione anticipata di trattamento” introduzione della figura del fiduciario e dei DAT)
  • 6. L’Associazione Uneba Uneba: la più longeva e rappresentativa organizzazione di categoria delle strutture assistenziali, sociosanitarie, educative private in Italia. Nata negli anni 50 su iniziativa S.E. Mons. G.B. Montini, allora Arcivescovo dl Milano attento alla nuova iniziativa di coordinamento delle opere cattoliche impegnate nel sociale. il rispetto, la tutela e la protezione dell’ispirazione e dei fini della carità “e tutte le volte che il potere pubblico ha preso in mano opere nostre, ha cercato di ignorare, o addirittura di mortificare queste ispirazioni e queste finalità superiori donde nasce l’opera di carità e a cui essa si dirige” l’impegno continuo perché l’iniziativa privata abbia risorse, riconoscimenti, perfezionamenti e perché l’esercizio della carità possa sempre avere maggiore estensione e perfezione, dato che anche in una prospettiva di estesa sicurezza sociale resteranno pur sempre margini immensi di bisogni e di sofferenze
  • 7. L’Associazione Uneba promuovere le libere iniziative assistenziali, quale strumento al servizio della persona e della famiglia e favorire la concreta solidarietà fra gli Enti associati e la collaborazione tra i diversi organismi di collegamento esistenti nel settore (il bene di uno è il bene di tutti) rappresentare e tutelare, quale associazione di categoria, le Istituzioni e le Iniziative associate nei loro rapporti con gli organi legislativi, governativi ed amministrativi e nei confronti delle organizzazioni sindacali (ha un proprio contratto di lavoro nazionale CCNL Uneba) e degli altri organismi nazionali ed internazionali proporre ai competenti organi legislativi i provvedimenti utili ai fini di una equa politica sociale e ai fini dello sviluppo delle iniziative ed istituzioni assistenziali e promuovere la partecipazione alla programmazione ai diversi livelli ed in tutte le sue fasi E’ presente nei media e nei social-network più diffusi: WWW.UNEBA.ORG, @unebanazionale su Twitter, Uneba anche su Facebook
  • 8. L’Associazione Uneba UNEBA NAZIONALE: Circa 900 enti associati in Italia, circa 500 enti per anziani: quindi possiamo stimare almeno 40.000 anziani assistiti, molto di più dell'intera popolazione di Vittorio Veneto UNEBA VENETO: Circa 80 enti associati, distribuiti in tutte le province del Veneto, 13 enti con sede principale o una delle sedi in diocesi di Vittorio Veneto, circa il 75% degli enti si dedica all'assistenza anziani, gestendo centri di servizio o in altre forme, quasi tutti enti non profit di radici cattoliche Rappresenta in Veneto oltre 12 mila posti letto e circa 8 mila lavoratori
  • 9. Il contesto - Mondo La globalizzazione: si pensava che fosse un processo inevitabile (“Se è così, tanto vale mettere in discussione il fatto che dopo l’estate c’è l’autunno”. Tony Blair 2005). In realtà chi si è avvantaggiato sono solo le multinazionali ed alcune élite professionali. Possiamo comprare prodotti di ogni parte del mondo, ma chiediamoci: • le regole del gioco sono uguali tra le diverse nazioni (es.fisco, normativa sulla sicurezza, ambiente, etc.) • ci sono standard di prodotto uguali per tutti ? L’onda populista contraria alla globalizzazione orienta le attuali scelte politiche (Brexit, Trump, Italia ???). Rischiamo di avere risposte semplificate a problemi tutt’altro che semplici (immigrazione).
  • 10. Il contesto - Italia Gli anziani non autosufficienti sono il 4,5 % della popolazione (circa 2.800.000 persone in tutta Italia) distribuiti in maniera abbastanza uniforme in tutte le regioni. Dei 2.800.000 circa 1.700.000 prende l’assegno di accompagnamento e circa 1.000.000 ha la badante in casa. Solo 290 mila circa sono accolti presso le strutture. Circa la metà dei 2.800.000 non nessuna provvidenza e nessun aiuto. Metà dei ricoveri ospedalieri di persone anziane sono fatti per ricevere un po' di assistenza che a casa non c’è. Le strutture residenziali che accolgono circa 300.000 persone sono molto controllate, come è giusto, mentre l’assistenza fatta a casa dalle badanti non ha controllo o ne ha molto poco. Nelle residenze sono state innalzate le richieste normative, gli standard assistenziali, i controlli burocratici (v. Privacy, legge Gelli, Legge sul fine vita, qualità, ambiente, normativa 231 etc.) ma le tariffe sono invariate. Gli enti religiosi vengono meno per la diminuzione della vocazioni. Diventerà inevitabile l’accorpamento delle strutture o la gestione in forme consortili o di rete.
  • 11. Il contesto - Veneto DGR 1438/2017 Nuovi schemi tipo di ACCORDO CONTRATTUALE per le strutture accreditate che erogano prestazioni sociali, sociosanitarie e sanitarie
  • 12. Principi su cui si basa l’assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale • «…l’assistenza sia di elevato livello tecnico-professionale e scientifico, sia erogata in condizioni di efficacia ed efficienza, nonché di equità e pari accessibilità a tutti i cittadini e sia appropriata rispetto ai reali bisogni di salute, psicologici e relazionali della persona» (art. 1 LR n. 22/2002) Libera scelta da parte dell’Ospite Professionalità, formazione, organizzazione Equilibrio economico Mettere al centro le esigenze dell’Ospite
  • 13. Finalità dell’accordo contrattuale • L’accordo contrattuale deve essere «finalizzato ad ottenere significativi esiti assistenziali… con l’obiettivo di mantenere e sviluppare al massimo i potenziali di autosufficienza del singolo ospite …e di offrire una valida alternativa all’ospedalizzazione ..» (art. 2 co. 2 Allegato B DGR 1438/2017) • L’accordo va concepito come «un’azione congiunta tra pari» (art. 2 co. 2 Allegato B DGR 1438/2017)
  • 14. in pratica cosa prevede la dgr 1438/2017 A) DETERMINAZIONE DELLE PRESTAZIONI Rapporto di partnership + rispetto finalità? ULSS definisce il numero massimo di «giornate ospiti NA titolari di quota sanitaria» (art. 3 Allegato B DGR 1438/2017) l’Ospite è libero di «spendere» la sua quota nel Centro Servizi scelto a patto che questo abbia ancora a disposizione «giornate ospiti NA titolari di quota sanitaria» Libera scelta condizionata ? Si mette al centro il Bilancio ULSS, non l’Ospite ?
  • 15. B) DETERMINAZIONE DELLA TARIFFA «La tariffa, comprensiva della quota sanitaria a carico ULSS e della quota sociale a carico del cittadino …applicabile alle prestazioni oggetto del presente accordo contrattuale è stabilita dalla normativa regionale in materia» (premesse Allegato B DGR 1438/2017) Allora la Regione stabilisce: - standard strutturali - standard del personale - numero e valore quote - valore della quota sociale (alberghiera) In pratica definisce il Bilancio dei Centri Servizi, ZERO autonomia
  • 16. INFATTI… • Cosa può scegliere il Centro Servizi? • Standard NO • Valore o numero di quote NO • Tariffe NO • …. Come assicurare elevato livello tecnico-professionale, efficacia ed efficienza se la Regione ci considera tutti uguali??
  • 17. • Cosa può scegliere Ospite ? • Centro Servizi …ma solo se • Il CS è convenzionato con ULSS • Il CS ha a disposizione giornate ospiti NA • Altrimenti: • Rinuncia alla quota e paga in proprio per scegliere quel CS! • Accetta di spendere la sua quota in un CS a lui non gradito! • E se tutti i CS scelti non hanno più giornate ??
  • 18. DGR 2207 - Iniziative di Uneba Veneto • ”L’Uneba con nota del 20 novembre 2017 ha chiesto a tutte le ULSS di istituire un tavolo tecnico a cui invitare i Presidenti delle Conferenze dei Sindaci o loro delegati per la fase di concertazione delle modalità interpretative e applicative della DGRV 1438/2017” • Uneba Veneto aveva evidenziato le possibili criticità derivanti dall’applicazione delle nuove delibere nel suo tour di incontri “Qualità e umanità nell’assistenza agli anziani in Veneto” che ha fatto tappa finora a Belluno il 15/12/2017 e Verona il 22/11/2017 • DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 2207 del 29 dicembre 2017: Tavolo tecnico di monitoraggio e valutazione per l'attuazione dell'articolo 3 dello schema di Accordo contrattuale di cui all'Allegato B alla DGR n. 1438 del 5/9/2017 • … In particolare, con riferimento all'Allegato B, l'articolo 3 recante "Determinazione delle prestazioni residenziali e semiresidenziali" prevedeva, ai sensi dell'art. 17 della L.R. n. 22 del 2002, che nell'accordo contrattuale tra l'Azienda ULSS e il singolo Centro di Servizi venisse preventivamente esplicitato il "numero massimo di "giornate ospiti non autosufficienti titolari di impegnativa di residenzialità" o quota sanitaria" distinte per tipologia assistenziale (1° livello, 2° livello, Servizi Alta Protezione Alzheimer (SAPA), Stati Vegetativi Permanenti (SVP), Hospice, Centro Diurno sociosanitario), erogabile dal Centro di Servizi nell'anno di riferimento.
  • 19. DGR 2207 - Iniziative di Uneba Veneto • Alla luce delle difficoltà segnalate, con l'odierno provvedimento si propone di costituire un Tavolo tecnico di monitoraggio e valutazione a cui affidare il compito di verificare la distribuzione sul territorio delle giornate di assistenza e di individuare un set di criteri per la determinazione del "numero massimo di giornate" erogabili da ciascun Centro di Servizi, previsto dall'articolo 3 dello schema di Accordo contrattuale di cui all'Allegato B alla DGR n. 1438 del 2017, omogeneo a livello regionale e coerente con le peculiarità del settore. L'individuazione del set di criteri dovrà contemperare, compatibilmente con le risorse regionali disponibili, i principi di libera scelta dei cittadini, accessibilità, funzionalità alla programmazione regionale e locale ed efficacia socio-sanitaria assistenziale (DGR 2207 del 29/12/2019 Bur n.7 del 16/01/2018) • Sullo stesso tema delle dgr 1336 e 1438 l’assessore alle politiche sociali del Veneto Manuela Lanzarin ha convocato un incontro con tutti i centri di servizi e i direttori delle Usl lunedì 22 gennaio
  • 20. Altre problematiche in corso • DGR 1336 • Depubblicizzazione IPAB • Rinnovo CCNL Uneba | Francesco Facci