Inclusione e reiserimento delle persone con disabilita da lavoro tra efficienza e sostenibilita - WORD.pdf
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Documento di approfondimento della soluzione:
Inclusione e reinserimento delle persone con disabilità da lavoro tra efficienza e
sostenibilità
INDICE
1. Ricominciare dal lavoro dopo un infortunio: dal saper fare al saper essere
Il progetto, risultato di un’incisiva azione di rete e partnership a livello locale, si configura
come misura di inclusione e integrazione di persone con disabilità, di sostegno e resilienza
di fronte al cambiamento psico-fisico e sociale sopraggiunto a causa di infortunio sul lavoro
nonché di riduzione delle possibili diseguaglianze derivabili dalla correlata perdita della
capacità lavorativa.
Nel nostro ordinamento, al fine di consentire al lavoratore con disabilità sopravvenuta di
proseguire la propria attività lavorativa, sussiste, per il datore di lavoro, un vero e proprio
obbligo di verifica della possibilità di attuare “accomodamenti ragionevoli”, “modifiche e
adattamenti necessari ed appropriati che non impongano un carico sproporzionato o
eccessivo, ove ve ne sia necessità in casi particolari, per assicurare alle persone con
disabilità il godimento e l’esercizio, su base di eguaglianza con gli altri, di tutti i diritti
umani e delle libertà fondamentali” (art.2 Conv.ONU sui Diritti delle Persone con
Disabilità-2006).
Il progetto è un esempio di intervento pubblico da parte di Inail (Istituto Nazionale per
l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro), costruito in una logica di partenariato
con i privati, Impresa Datore di lavoro e Cittadino lavoratore con disabilità, che, avendo
subito l’amputazione parziale della mano a seguito dell’infortunio, non avrebbe potuto
riprendere il lavoro precedentemente svolto manualmente, senza la realizzazione degli
“accomodamenti ragionevoli” oggetto di realizzazione del progetto.
In particolare è stato programmato di:
- adeguare la postazione di lavoro, fornendo bilance di controllo gestite da remoto, che,
automatizzando parte del ciclo produttivo di molitura del frumento e produzione di farina,
semole, semolini, crusca, cruschello, farinacei, permettono al lavoratore di superare il gap
tra le limitazioni fisiche sopraggiunte e lo standard atteso di efficienza della performance
relativa alla mansione;
-formare il lavoratore sulle nuove modalità di svolgimento della mansione, sì da migliorare
il suo inquadramento e rinnovare la sua possibilità di partecipazione attiva al contesto
sociale, rimettendosi in gioco.
Il progetto ha permesso il raggiungimento di significativi risultati di inclusione sociale e
lavorativa dell’infortunato con disabilità; di ripensamento dell’organizzazione del ciclo
produttivo in termini di modernizzazione per l’azienda; di impulso al benessere e allo
sviluppo del lavoratore con disabilità, in un’ottica di welfare integrato in aderenza alla
mission Inail, attraverso modalità innovative, efficaci e replicabili, quali:
L’utilizzo diverso delle risorse pubbliche non più con un approccio top down ma privilegiando
la costruzione condivisa, la co-progettazione orientata in via diretta e primaria al risultato
di garantire la continuità occupazionale di un lavoratore con disabilità da lavoro. La logica
dei trasferimenti monetari, strumento privilegiato e largamente utilizzato nell’ambito delle
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politiche di welfare nazionali, ha lasciato il posto a una compiuta valorizzazione della
progettualità allargata per la ricerca di soluzioni condivise con un approccio integrato e
paritario non soltanto con l’infortunato protagonista del progetto di inclusione lavorativa, ma
anche con l’azienda datore di lavoro che ha delineato, congiuntamente all’équipe
multidisciplinare Inail, la soluzione tecnologica più innovativa per favorire l’occupazione del
lavoratore con disabilità da infortunio.
La partecipazione dei vari attori coinvolti in ogni fase progettuale, dall’analisi valutativa fino
alla realizzazione e verifica dell’intervento, ha incrementato l’assunzione allargata di
responsabilità e il consenso, fattore di riuscita e successo;
L’incrocio di saperi e l’integrazione di competenze professionali ed esperienziali: la
formula della progettualità condivisa ha consentito di valorizzare gli apporti differenti di tutti
i partecipanti al progetto in un’ottica di co-partecipazione e di ricomposizione funzionale
delle conoscenze in risposta al bisogno e orientata al risultato tangibile della ripresa
dell’attività lavorativa.
La personalizzazione degli interventi, intesa sia come attenzione alla situazione peculiare
del lavoratore con disabilità sia come analisi del particolare contesto produttivo dell’azienda
sia come considerazione della specifica relazione persona/ambiente in ottica bio-psico-
sociale.
La semplificazione della procedura amministrativa di elaborazione e approvazione del
progetto di inclusionereinserimento lavorativo supportata dall’utilizzo di strumenti di
collaboration, (TEAMS) per favorire anche da remoto lo scambio di informazioni e
documentazione con maggiore tempestività.
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze
La co-progettazione mirata all’inclusione socio-lavorativa di una persona con disabilità ha
coinvolto:
- il lavoratore con disabilità, diretto interessato e protagonista attivo;
- l’impresa: titolare, medico competente, amministrativi, RSPP;
- la sede INAIL di Palermo e la Direzione regionale INAIL Sicilia, in particolare l’équipe
multidisciplinare composta da medico, assistente sociale, funzionario amministrativo,
integrata da professionisti Contarp (Consulenza tecnica accertamento rischio e
prevenzione);
- l’operatore economico che ha prodotto e installato le attrezzatture fornite e si è
occupato della formazione del lavoratore;
- la rete dei servizi locali che ha contribuito alla diffusione dell’esperienza per lo
sviluppo di una cultura e la replicabilità di prassi di inclusione sociale.
Il percorso è stato avviato dal medico INAIL che, secondo l’approccio bio-psico-sociale ICF,
ha valutato le capacità lavorative dell’infortunato confrontandosi con l’assistente sociale e il
medico competente aziendale, e ha riscontrato l’impossibilità per l’infortunato di rientrare al
lavoro, svolgendo la precedente mansione. Dopo un confronto tra l’equipe multidisciplinare
e il datore di lavoro, l’azienda e il lavoratore hanno espresso formalmente la volontà a
collaborare per la ricerca di soluzioni necessarie a consentire la continuità occupazionale
dell’infortunato. Le valutazioni comuni, emerse anche attraverso il sopralluogo in azienda,
sono confluite in una scheda progetto sottoscritta dalle parti. Ciò ha dato via alla fase
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esecutiva: predisposizione del piano e approvazione da parte della Direzione regionale Inail
Sicilia degli interventi di adeguamento della postazione di lavoro e formazione, realizzati i
quali, il lavoratore rientrerà pienamente integrato nel ciclo produttivo aziendale.
Sulla scorta di questo positivo esempio di inclusione lavorativa, consapevoli che fare rete
sul territorio è un essenziale fattore critico di successo, Inail Palermo ha proposto al
Dipartimento del Lavoro, dell’impiego, dell’orientamento, dei servizi e delle attività formative-
Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro della Regione Sicilia:
• la costruzione, presso il Servizio per il collocamento mirato, di una Rete integrata di
Servizi, nella quale partecipino servizi sociali, sanitari, educativi e formativi del territorio,
nonché l'INAIL, previa individuazione di referenti per le diverse realtà istituzionali;
• la cooperazione operativa tra i diversi servizi pubblici territoriali che agiscono negli ambiti
del lavoro, sanitario e sociale, dell’istruzione e della formazione e la collaborazione con le
parti sociali, con le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro, con le
rappresentanze delle cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n.381, con le
associazioni delle persone con disabilità e i loro familiari, nonché con le altre organizzazioni
del terzo settore rilevanti in merito all’applicazione del diritto al lavoro delle persone con
disabilità;
• la partecipazione dell’INAIL al Comitato tecnico quale modalità con cui si esprime la rete
integrata dei servizi;
• la definizione di un modello di collaborazione tra servizi finalizzato alla progettazione
personalizzata, così come previsto dalla disciplina più recente in materia;
• la costituzione di équipe multidisciplinari che coinvolgono in maniera più continua il centro
per l’impiego, i servizi sociali, i servizi sanitari e l’INAIL, nel caso di persone con disabilità
da lavoro, con individuazione di un case manager per la realizzazione e il monitoraggio del
“progetto personalizzato”,
• la partecipazione alla campagna Inail di reinserimento lavorativo delle persone con
disabilità da lavoro promuovendo la conoscenza da parte dei datori di lavoro delle modalità
di fruizione dei contributi economici erogabili da Inail per le assunzioni delle persone con
disabilità, (max € 150.000,00) per la realizzazione degli accomodamenti ragionevoli
(abbattimento barriere architettoniche, adeguamento della postazione di lavoro e
formazione)
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare
L’evento lesivo dell’infortunio sul lavoro colpisce, in modo violento, la salute complessiva
del lavoratore e determina per lo stesso una totale impossibilità a svolgere la prestazione
lavorativa per un determinato periodo di tempo ovvero, in presenza di postumi permanenti
ed in base alla loro gravità e natura, tale impossibilità può diventare stabile e rappresentare
un rischio effettivo e concreto di perdita occupazionale, economica e psico-sociale per la
persona con disabilità sopraggiunta, come nel caso del lavoratore in questione, interessato
al presente progetto.
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Il trauma infortunistico incide sul lavoratore, ma anche sui suoi familiari, in relazione a
svariati bisogni collegati ai diversi ambiti di vita e di relazione: stima di sé, identità, ruolo,
autonomia, performance, produttività, partecipazione, integrazione, qualità di vita,
benessere.
Ha effetti anche sulla produttività dell’impresa (es. spese per sostituto temporaneo) e nei
cosiddetti costi nascosti, che non figurano nella contabilità aziendale: uno su tutti il rischio
di danno all'immagine aziendale. Agisce anche sui bisogni di benessere e sui costi della
società in generale (es. costi sanitari).
L’iniziativa progettuale condivisa con il lavoratore con disabilità e l’impresa rappresenta una
proposta concreta di soddisfacimento dei bisogni suindicati e una soluzione efficace ai rischi
sopra esposti, in grado di generare benefici in termini di recupero del benessere del
lavoratore, di miglioramento della produzione aziendale con ricadute positive anche più
ampie rispetto allo specifico evento di partenza, quali per esempio l’aumento della
motivazione, del senso di appartenenza e della collaborazione all’interno dell’azienda;
l’introduzione di metodi di produzione più efficienti; la riduzione di costi, rischi e potenziali
diseguaglianze; lo sviluppo di valore economico e sociale all’interno del contesto territoriale.
4. Descrizione dei destinatari della misura
Trattandosi di un progetto individualizzato condiviso dai vari attori coinvolti nell’obiettivo
concreto dell’inclusione lavorativa di un infortunato sul lavoro, destinatario diretto, o meglio
co-protagonista, è l’infortunato stesso.
Inoltre, la finalità sociale dell’intervento istituzionale, non sempre diffusa nel mondo datoriale
più consapevole dell’aspetto assicurativo dell’ente, e la modalità operativa paritaria
permettono di individuare anche come “destinatario” dell’innovativo rapporto di
collaborazione pubblico- privato, l’impresa datore di lavoro.
Potenziale destinatario indiretto è, infine, il mondo delle imprese raggiunto dall’attività di
comunicazione svolta anche dall’azienda all’interno dell’organizzazione confederale di
cooperative e imprese sociali di cui fa parte, opportunità che potrebbe rendere riproducibile
la presente progettualità in caso di nuova assunzione da parte di altri datori di lavoro di
persone con disabilità da lavoro.
5. Descrizione della tecnologia adottata
Gli interventi oggetto del contributo Inail hanno la finalità di mettere in condizione l’assicurato
di rientrare al lavoro nell’azienda dove prestava servizio precedentemente all’infortunio,
curando le medesime attività cui era adibito, grazie all’utilizzo di un supporto tecnologico di
automazione delle mansioni con modalità non più manuali, impraticabili per la lesione subita.
6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti
necessari)
Contributo Inail a fondo perduto all’azienda per la fornitura di 4 bilance di controllo e relativi
componenti pari a € 135.000,00 e di € 12.836,00 per le spese di formazione. (totale €
147.836,00)
Relativamente ai beneficioutcomes possiamo considerare:
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Reddito disponibile di spesa. È un Outcome a vantaggio della comunità valorizzato
economicamente e si riferisce al reddito che il lavoratore svantaggiatoinfortunato
potrà avere per le proprie spese, grazie alla remunerazione per il lavoro svolto in
azienda.
Maggior gettito fiscale a vantaggio della Pubblica Amministrazione.
Minori oneri sociali -risparmio sui costi di inattività dei soggetti svantaggiati.
Riguardano più stakeholder (P.A., soggetti svantaggiati, famiglie soggetti
svantaggiati e la comunità) e variano per le differenti tipologie di svantaggio.
Sensibilizzazione sulla tematica della disabilità- Outcome per la comunità
Possibilità di ampliare i propri orizzonti –apertura mentale (Outcome per gli
infortunati)
Possibilità di riscatto sociale (sentirsi utili)
Migliore conciliazione tempi privati-lavorativi (Outcome per le famiglie degli
infortunati)
L’intervento garantisce:
- per il lavoratore con disabilità, l’inclusione sociale e lavorativa nonché un
miglioramento della qualifica posseduta prima dell’infortunio, in evidente discontinuità
rispetto all’andamento nazionale come descritto da Istat nel rapporto sulla Disabilità
(2019) laddove si registra che i livelli occupazionali delle persone con disabilità sono
ancora molto al di sotto della media nazionale e spesso i lavoratori con disabilità sono
relegati a svolgere mansioni secondarie
- per l’azienda datore di lavoro partner del progetto, il miglioramento e l’accrescimento
della propria legittimazione a operare e del consenso sociale, in armonia con i
bisogni di promozione sociale; uno sviluppo economico sostenibile
potenzialmente duraturo favorito dagli interventi di modernizzazione,
tecnologicamente innovativi, con impatti significativi sulla produzione; la riduzione di
possibili conflitti interni ed esterni, derivanti spesso dagli eventi infortunistici, con
evidenti strascichi sia sul piano giudiziario, nonché sul piano personale del lavoratore,
esposto a rischi di risoluzione del rapporto di lavoro e di marginalità sociale
- per l’INAIL la produzione di valore pubblico, superando la logica del costo
finanziario in favore dell’impegno ad assicurare un investimento pubblico generatore
di sviluppo sostenibile, benessere e crescita non soltanto in termini di capitale umano,
ma anche produttivo e di reputazione sociale in aderenza alla propria mission
- per i servizi e la comunità locale diffondere a cascata i benefici di un investimento
sostenibile sul capitale umano, valorizzando l’apporto delle persone con disabilità da
lavoro, in un’ottica di cambiamento anche culturale che superi la logica
dell’adempimento all’obbligo normativo
7. Tempi di progetto
Il progetto è stato condiviso tra le parti ed è stato approvato. La realizzazione è in
corso e la conclusione è prevista nel termine di 6 mesi.