1. OLTRE IL MIO NASO
Guarda più lontano, guarda più in alto,
e vedrai una via…
Ma sappi anche voltarti indietro
per guardare il cammino percorso
da altri che ti hanno preceduto…
Essi sono in marcia con noi sulla strada.
Il suo
orizzonte e
proprio
limitato!
Non
sa andare
oltre se
stesso…
Pensare a se stessi è terrificante, ma è la sola cosa onesta:
pensare a me come io sono, alle mie brutte caratteristiche,
alle mie belle qualità, e stupirmene…
Da quale punto di partenza progredire, se non da me stesso?
2. OLTRE IL MIO NASO
Per chi desidera crescere c’è poco da fare deve lasciare l’infanzia e
guardare avanti. Non bisogna rimpiangere il passato, né avere paura
del presente o del futuro.
La differenza fondamentale tra il bambino e l’adulto sta solo in
questo: il bambino resta sempre al centro, cercando ogni scusa per
farsi coccolare; l’adulto, invece, sa che nella vita è fondamentale
dare e ricevere. Solo così si cresce, uscendo dal bozzolo per vivere
tutte le dimensioni.
Per diventare farfalla
è indispensabile superare
quella che i pedagogisti
chiamano crisi- crisalide.
In altre parole,
la «crisi» è indispensabile alla crescita.
3. CON OCCHI PIENI DI STUPORE
Attorno a noi ci sono molte realtà importanti,
ma spesso non vogliamo vederle,
quindi rimaniamo totalmente indifferenti.
Nella vita occorre saper «guardare con attenzione» (sguardo penetrante).
«LO STUPORE
E’ UNA GRAZIA
ESSENZIALE
DELL’INTELLIGENZA»
Crescere, conservando la capacità di stupirsi e di guardare
con meraviglia ciò che ci circonda – compreso il dolore la sofferenza –
è uno dei «segreti» più importanti della vita.
4. CHE COS’E’ «ESSENZIALE»?
Nonostante le migliori motivazioni del mondo,
spesso – ce lo ripetono in continuazione –
si rischia di trascurare l’essenziale
Ma cos’è veramente essenziale nella vita?
Nella vita bisogna allenarsi ad avere una visione a 360 gradi. Per questo non basta la
razionalità, ma occorre anche l’intelligenza del cuore.
Certe cose non si vedono che con il cuore.
Saper guardare dentro le cose.
La Bibbia questo tipo di intelligenza la chiama «sapienza» cioè, la capacità di
conciliare cervello e cuore, razionalità e sentimento, guardare oltre, senza
fermarsi alla superficie, come capita spesso, appunto, a chi è superficiale.
5. HO ALZATO LO SGUARDO!
«La mia intelligenza come luce di un lampione
illumina nella notte un tratto di strada.
Ero fiero e sicuro, credevo di capire ogni cosa.
Ma poi alzando lo sguardo, solo allora, con tristezza,
ho scoperto che quella luce mi impediva
di contemplare le stelle»
Alle volte la presunzione ci proibisce di «vedere».
Ma poi si ha il coraggio di alzare lo sguardo,
si intuiscono tante cose che prima ci erano precluse.
Come esseri umani non dovremmo mai dimenticare
che «intelletto» e «intelligenza» derivano dal latino intus legere,
«leggere in profondità»; si tratta di un impoverimento dell’intelletto e
dell’intelligenza l’averli ridotti a ragione strumentale, calcolante.
La ricchezza della dimensione spirituale e religiosa sta proprio in questo volersi «affacciare oltre» per osservare
la realtà con occhi completamente diversi.
Intuire l’importanza di questo vuol dire mettersi alla ricerca del MISTERO.
«SOLTANTO L’INCONTRO TRA LE VERITA’ LOGICO-DEDUTTIVE DELLA
RAGIONE E LE VERITA’ INTUITIVE DEL CUORE PUO CONDURRE A UN
SAPERE IN GRADO DI COGLIERE LA TOTALITA’ DELLA REALTA’ E
L’UOMO NELLA SUA INTEREZZA»