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"I prossimi passi della riforma dei livelli di
governo nella Regione Siciliana.
Alcune considerazioni su: temi di intervento,
principi e metodo".
Avv. Daniela Bolognino
Palermo, 18 luglio 2014
Catania, 25 luglio 2014
LEGGE DELLA REGIONE SICILIANA N. 8 DEL 24 MARZO 2014,
RECANTE: Istituzione dei liberi Consorzi comunali e delle Città metropolitane
Pubblicata nella Gazz. Uff. Reg. sic. 28 marzo 2014, n. 13, S.O. n. 12.
Il cammino delle riforme: dagli anni “90 ad oggi” –
continuità ed innovazione – alcuni principi:
• efficienza
• efficacia
• economicità
• autonomia;
• sussidiarietà;
• cooperazione tra livelli di
governo
• differenziazione
• adeguatezza
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Composizione dei territori:
I Comuni possono:
• a) esprimere la volontà di costituire, in aggiunta a quelli previsti dall'articolo 1,
ulteriori liberi Consorzi che abbiano i seguenti requisiti:
1. continuità territoriale tra i comuni aderenti;
2. popolazione non inferiore a 180.000 abitanti (art. 2, comma 1);
• b) aderire ad altro libero consorzio che abbia continuità territoriale con il Comune
interessato (art. 2, comma 3);
• c) distaccarsi dalla Città metropolitana per aderire al libero Consorzio di
appartenenza, a condizione che esista la continuità territoriale (art. 9, comma 1);
• d) distaccarsi dal libero Consorzio di appartenenza per aderire alla relativa Città
metropolitana, a condizione che esista la continuità territoriale (art. 9, comma 1).
Riassetto delle funzioni
Il modello delineato dal legislatore nazionale
La prospettiva di riforma del legislatore
regionale
Il modello statale
• Funzioni:
-delle Città metropolitane: (art. 1, commi 44, 46, L. n.
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-delle Province: (art. 1, commi 85, 86, 88, 89, L. n.
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Città metropolitane
• “funzioni fondamentali” (art. 1, comma 44);
• funzioni “fondamentali” delle province;
• funzioni attribuite alla città metropolitana nell'ambito
del processo di riordino delle funzioni delle province ai
sensi dei commi da 85 a 97;
• funzioni ulteriori attribuite dallo Stato e dalle Regioni in
attuazione dei principi di sussidiarietà, differenziazione e
adeguatezza (art. 1, comma 46)
PROVINCE:
• funzioni fondamentali di programmazione, coordinamento e gestione di
politiche e servizi di area vasta (art. 1, comma 85);
• (gestione unitaria di funzioni): La provincia può altresì, d'intesa con i
comuni, esercitare le funzioni di predisposizione dei documenti di gara, di
stazione appaltante, di monitoraggio dei contratti di servizio e di
organizzazione di concorsi e procedure selettive (art. 1, comma 88);
• Ulteriori funzioni fondamentali per le province con territorio interamente
montano e confinanti con Paesi stranieri (art. 1, comma 86)
• Fermo restando quanto disposto dal comma 88, lo Stato e le
Regioni, secondo le rispettive competenze, attribuiscono le
funzioni provinciali diverse da quelle di cui al comma 85, in
attuazione dell'articolo 118 della Costituzione, nonché al
fine di conseguire le seguenti finalità:
individuazione dell'ambito territoriale ottimale di esercizio
per ciascuna funzione;
efficacia nello svolgimento delle funzioni fondamentali da
parte dei comuni e delle unioni di comuni;
sussistenza di riconosciute esigenze unitarie;
adozione di forme di avvalimento e deleghe di esercizio tra
gli enti territoriali coinvolti nel processo di riordino,
mediante intese o convenzioni.
(art. 1, comma 89)
ACCORDO IN CONFERENZA UNIFICATA
3 luglio 2014
per l’attuazione della legge n. 56/14:riordino delle funzioni delle
Province e delle Città metropolitane
(ai sensi dell’art. 1, comma 91)
Funzioni fondamentali dei comuni:
• a) l’art. 21, comma 3 e 4, l. n. 42/2009, recante “Delega al Governo in
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funzioni ed i relativi servizi di comuni e province ai fini del riparto dei
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• b) art. 14, comma 27, d.l. n. 78/2010 (che nella versione originaria
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all'articolo 21, comma 3, della legge 5 maggio 2009, n. 42”. Con obbligo di
esercizio associato per i comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti;
• c) intervento dell’art. 19, comma 1, d.l. n. 95/12, che modifica, tra gli altri
anche il comma 27 dell’art. 14, del d.l. n. 78/2010 le funzioni
fondamentali dei comuni, ai sensi dell'articolo 117, secondo comma,
lettera p), della Costituzione ….omissis….
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ridefinire le funzioni da attribuire ai liberi Consorzi, alle Città
metropolitane, ai Comuni, alla Regione o agli enti regionali
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Metodo “partecipato”
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Ratio delle forme di democrazia
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Strategia Europa 2020
• Il ruolo delle città metropolitane è quello di diventare
i nuovi “propulsori” dello sviluppo, attorno ai quali
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metropolitani e le stesse aree interne
Sul modello della strategia Europa 2020 in
relazione alle aree metropolitane ha già
sviluppato un ampio lavoro di ricerca il
Tavolo tecnico – Gruppo n. II
(giugno-luglio 2013)
La strategia italiana per Europa 2020
• 1. ridisegnare e modernizzare i servizi urbani per i
residenti e gli utilizzatori delle città;
• 2. sviluppare pratiche e progettazione per l’inclusione
sociale per i segmenti di popolazione più fragili e per aree
e quartieri disagiati;
• 3. rafforzare la capacità delle città di potenziare segmenti
locali pregiati di filiere produttive globali
Punta sulla“rete delle
grandi città
metropolitane” per
rafforzare la
competitività
dei territori e del
sistema Paese
attraverso tre opzioni:
• Gateway City di flussi materiali e immateriali che si
connettono alle reti corte regionali e a quelle lunghe
nazionali e internazionali;
• Acceleratori di innovazione, formazione e ricerca
attraverso la presenza dei sistemi universitari e della
ricerca;
• Incubatori di imprese attraverso la presenza di servizi di
clustering e di distrettualità matura e la dotazione di
adeguate infrastrutture materiali e immateriali abilitanti.
Macro
funzioni
strategiche:
Individuare un percorso che permetta di
contemperare due esigenze:
• I. - assicurare un elevato livello di accesso a quelle funzioni o servizi urbani
"superiori" che producono il c.d. effetto-città, che i cittadini aspirano ad
ottenere;
• II. - garantire che la concentrazione dei servizi urbani (necessaria per
ottenere quell'effetto-città) non produca un tale sovraccarico di funzioni
da rendere inaccettabile o insostenibile la vivibilità dal punto di vista
ambientale e sociale.
Per approfondimenti si rinvia ai lavori
del Tavolo tecnico – Gruppo n. II
(giugno-luglio 2013)
Liberi consorzi di comuni
Fonte: Tavolo Tecnico giugno- luglio 2013 – Gruppo n. 1
Possibile individuare un nucleo (c.d. “core”) delle funzioni di pubblico
interesse, connesse alla prestazione dei relativi servizi, nell’ambito territoriale
c.d. “d’area vasta”
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Tre macro aree - art. 13 l. r. Sicilia n. 9/1986
• Art. 1, comma 5, DALLA LEGGE DELLA REGIONE
SICILIANA N. 8 DEL 24 MARZO 2014
Al fine di determinare l'incremento dei livelli di efficacia ed efficienza
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  • 1. "I prossimi passi della riforma dei livelli di governo nella Regione Siciliana. Alcune considerazioni su: temi di intervento, principi e metodo". Avv. Daniela Bolognino Palermo, 18 luglio 2014 Catania, 25 luglio 2014
  • 2. LEGGE DELLA REGIONE SICILIANA N. 8 DEL 24 MARZO 2014, RECANTE: Istituzione dei liberi Consorzi comunali e delle Città metropolitane Pubblicata nella Gazz. Uff. Reg. sic. 28 marzo 2014, n. 13, S.O. n. 12.
  • 3. Il cammino delle riforme: dagli anni “90 ad oggi” – continuità ed innovazione – alcuni principi: • efficienza • efficacia • economicità • autonomia; • sussidiarietà; • cooperazione tra livelli di governo • differenziazione • adeguatezza • riduzione della spesa
  • 4. Composizione dei territori: I Comuni possono: • a) esprimere la volontà di costituire, in aggiunta a quelli previsti dall'articolo 1, ulteriori liberi Consorzi che abbiano i seguenti requisiti: 1. continuità territoriale tra i comuni aderenti; 2. popolazione non inferiore a 180.000 abitanti (art. 2, comma 1); • b) aderire ad altro libero consorzio che abbia continuità territoriale con il Comune interessato (art. 2, comma 3); • c) distaccarsi dalla Città metropolitana per aderire al libero Consorzio di appartenenza, a condizione che esista la continuità territoriale (art. 9, comma 1); • d) distaccarsi dal libero Consorzio di appartenenza per aderire alla relativa Città metropolitana, a condizione che esista la continuità territoriale (art. 9, comma 1).
  • 5. Riassetto delle funzioni Il modello delineato dal legislatore nazionale La prospettiva di riforma del legislatore regionale
  • 6. Il modello statale • Funzioni: -delle Città metropolitane: (art. 1, commi 44, 46, L. n. 56/14) -delle Province: (art. 1, commi 85, 86, 88, 89, L. n. 56/14) - dei Comuni: (art. 14, comma 27, d.l. n. 78/10 - come modificato dall’art. 19, comma 1, d.l. n. 95/12)
  • 7. Città metropolitane • “funzioni fondamentali” (art. 1, comma 44); • funzioni “fondamentali” delle province; • funzioni attribuite alla città metropolitana nell'ambito del processo di riordino delle funzioni delle province ai sensi dei commi da 85 a 97; • funzioni ulteriori attribuite dallo Stato e dalle Regioni in attuazione dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza (art. 1, comma 46)
  • 8. PROVINCE: • funzioni fondamentali di programmazione, coordinamento e gestione di politiche e servizi di area vasta (art. 1, comma 85); • (gestione unitaria di funzioni): La provincia può altresì, d'intesa con i comuni, esercitare le funzioni di predisposizione dei documenti di gara, di stazione appaltante, di monitoraggio dei contratti di servizio e di organizzazione di concorsi e procedure selettive (art. 1, comma 88); • Ulteriori funzioni fondamentali per le province con territorio interamente montano e confinanti con Paesi stranieri (art. 1, comma 86)
  • 9. • Fermo restando quanto disposto dal comma 88, lo Stato e le Regioni, secondo le rispettive competenze, attribuiscono le funzioni provinciali diverse da quelle di cui al comma 85, in attuazione dell'articolo 118 della Costituzione, nonché al fine di conseguire le seguenti finalità: individuazione dell'ambito territoriale ottimale di esercizio per ciascuna funzione; efficacia nello svolgimento delle funzioni fondamentali da parte dei comuni e delle unioni di comuni; sussistenza di riconosciute esigenze unitarie; adozione di forme di avvalimento e deleghe di esercizio tra gli enti territoriali coinvolti nel processo di riordino, mediante intese o convenzioni. (art. 1, comma 89)
  • 10. ACCORDO IN CONFERENZA UNIFICATA 3 luglio 2014 per l’attuazione della legge n. 56/14:riordino delle funzioni delle Province e delle Città metropolitane (ai sensi dell’art. 1, comma 91)
  • 11. Funzioni fondamentali dei comuni: • a) l’art. 21, comma 3 e 4, l. n. 42/2009, recante “Delega al Governo in materia di federalismo fiscale”, che individua in maniera provvisoria le funzioni ed i relativi servizi di comuni e province ai fini del riparto dei fondi perequativi degli enti locali in base al fabbisogno standard ; • b) art. 14, comma 27, d.l. n. 78/2010 (che nella versione originaria considerava funzioni fondamentali dei comuni “le funzioni di cui all'articolo 21, comma 3, della legge 5 maggio 2009, n. 42”. Con obbligo di esercizio associato per i comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti; • c) intervento dell’art. 19, comma 1, d.l. n. 95/12, che modifica, tra gli altri anche il comma 27 dell’art. 14, del d.l. n. 78/2010 le funzioni fondamentali dei comuni, ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera p), della Costituzione ….omissis….
  • 12. Anche la Regione Siciliana sarà impegnata a ridefinire le funzioni da attribuire ai liberi Consorzi, alle Città metropolitane, ai Comuni, alla Regione o agli enti regionali (art. 10, comma 1);
  • 13. Metodo “partecipato” Regione Tavoli tecnici Cittadini - consultazioni Ratio delle forme di democrazia partecipativa arricchire la democrazia rappresentativa, integrandone i paradigmi tradizionali. realizzare un rafforzamento della partecipazione dei cittadini ai processi decisionali pubblici formazione consensuale delle decisioni pubbliche
  • 14. Strategia Europa 2020 • Il ruolo delle città metropolitane è quello di diventare i nuovi “propulsori” dello sviluppo, attorno ai quali riorganizzare i contesti peri-metropolitani e sub- metropolitani e le stesse aree interne Sul modello della strategia Europa 2020 in relazione alle aree metropolitane ha già sviluppato un ampio lavoro di ricerca il Tavolo tecnico – Gruppo n. II (giugno-luglio 2013)
  • 15. La strategia italiana per Europa 2020 • 1. ridisegnare e modernizzare i servizi urbani per i residenti e gli utilizzatori delle città; • 2. sviluppare pratiche e progettazione per l’inclusione sociale per i segmenti di popolazione più fragili e per aree e quartieri disagiati; • 3. rafforzare la capacità delle città di potenziare segmenti locali pregiati di filiere produttive globali Punta sulla“rete delle grandi città metropolitane” per rafforzare la competitività dei territori e del sistema Paese attraverso tre opzioni:
  • 16. • Gateway City di flussi materiali e immateriali che si connettono alle reti corte regionali e a quelle lunghe nazionali e internazionali; • Acceleratori di innovazione, formazione e ricerca attraverso la presenza dei sistemi universitari e della ricerca; • Incubatori di imprese attraverso la presenza di servizi di clustering e di distrettualità matura e la dotazione di adeguate infrastrutture materiali e immateriali abilitanti. Macro funzioni strategiche:
  • 17. Individuare un percorso che permetta di contemperare due esigenze: • I. - assicurare un elevato livello di accesso a quelle funzioni o servizi urbani "superiori" che producono il c.d. effetto-città, che i cittadini aspirano ad ottenere; • II. - garantire che la concentrazione dei servizi urbani (necessaria per ottenere quell'effetto-città) non produca un tale sovraccarico di funzioni da rendere inaccettabile o insostenibile la vivibilità dal punto di vista ambientale e sociale. Per approfondimenti si rinvia ai lavori del Tavolo tecnico – Gruppo n. II (giugno-luglio 2013)
  • 18. Liberi consorzi di comuni Fonte: Tavolo Tecnico giugno- luglio 2013 – Gruppo n. 1
  • 19. Possibile individuare un nucleo (c.d. “core”) delle funzioni di pubblico interesse, connesse alla prestazione dei relativi servizi, nell’ambito territoriale c.d. “d’area vasta” sviluppo econom ico organizzazione del territorio e tutela dell’ambiente servizi sociali e culturali Tre macro aree - art. 13 l. r. Sicilia n. 9/1986
  • 20. • Art. 1, comma 5, DALLA LEGGE DELLA REGIONE SICILIANA N. 8 DEL 24 MARZO 2014 Al fine di determinare l'incremento dei livelli di efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa, i liberi Consorzi possono esercitare in forma unitaria funzioni e servizi dei comuni che vi appartengono Intervento “decreto assessoriale” La valorizzazione dell’esercizio associato di funzioni
  • 21. Dimensione sussidiaria, policentrica Regione Ente di area vasta Comune Ente di area vasta comuni comuni comuni comuni Rapporto sinergico