SlideShare a Scribd company logo
1 of 33
Download to read offline
Zone omogenee e
governance territoriale
Laboratorio Formez-ANCI-UPL
9 novembre 2015
Martino Mazzoleni
professore associato di Scienza Politica
Università Cattolica del Sacro Cuore
1. L’attuazione della l. 56/2014 nelle regioni: competenze,
aree vaste, zone omogenee
2. La riforma costituzionale e la fine delle province (?)
3. La Lombardia: aree vaste, ambiti ottimali e zone
omogenee
4. Zone omogenee: le soluzioni istituzionali, la
governance, le sfide
INDICE
prof. Martino Mazzoleni
Le soluzioni in Italia (competenze) :
in circa metà delle regioni che hanno legiferato o stanno per
farlo, le funzioni non fondamentali ex-provinciali sono state
riportate nelle competenze regionali o sono andate a
potenziare quelle comunali (Liguria, Toscana, Umbria, Lazio);
nell’altra metà (Piemonte, Veneto, Lombardia, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia), le province si vedono confermare
tutte o molte delle proprie competenze.
Riordino complessivo in Emilia-Romagna (lr 13/2015).
L’attuazione della l. 56/2014 nelle regioni
prof. Martino Mazzoleni
Le soluzioni in Italia (aree vaste):
In Emilia-Romagna la lr 13/2015 prevede la formazione di
aree vaste sovra provinciali (tramite convenzioni approvate
dalla Giunta regionale, da definire entro fine anno).
In Piemonte si va verso la conferma dei 4 quadranti coerenti
con i distretti socio sanitari e lo sviluppo economico.
Aggregazioni sovra provinciali sono in discussione anche in
Toscana (dove le aree vaste sono una realtà già nella sanità).
È questo probabilmente il destino delle attuali province in caso di
definitiva modifica della Costituzione.
L’attuazione della l. 56/2014 nelle regioni
prof. Martino Mazzoleni
L. Delrio, art. 1, co. 11 lett. c: «lo Statuto della città Metropolitana
(omissis) può prevedere, anche su proposta della regione e
comunque d'intesa con la medesima, la costituzione di zone
omogenee, per specifiche funzioni e tenendo conto delle specificità
territoriali, con organismi di coordinamento collegati agli organi
della città metropolitana, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza
pubblica. La mancata intesa può essere superata con decisione della
conferenza metropolitana a maggioranza dei due terzi dei componenti»
art. 1, co. 57:
«Gli statuti delle province di cui al comma 3, secondo periodo,
possono prevedere, d'intesa con la regione, la costituzione di zone
omogenee per specifiche funzioni, con organismi di
coordinamento collegati agli organi provinciali senza nuovi o
maggiori oneri per la finanza pubblica».
L’attuazione della l. 56/2014 nelle regioni
prof. Martino Mazzoleni
Le soluzioni in Italia (zone omogenee):
solo alcune Regioni fanno riferimento nella loro legislazione ad
‘ambiti omogenei’ e/o ‘ottimali’: Umbria, Liguria, Toscana (la lr
22/2015 regola in modo puntuale le gestioni associate).
In Emilia-Romagna soglie demografiche a 8mila [zone montane]
e 10mila abitanti per la creazione di ambiti territoriali ottimali.
In Friuli-Venezia Giulia (lr 26/2014) Comuni articolati in 18 Unioni
per l’esercizio di funzioni in forma associata.
L’attuazione della l. 56/2014 nelle regioni
prof. Martino Mazzoleni
Art. 31 (omissis) Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle
seguenti materie:
(omissis)
p) ordinamento, legislazione elettorale, organi di governo
e funzioni fondamentali di Comuni e Città
metropolitane; disposizioni di principio sulle forme
associative dei Comuni;
(omissis)
In prospettiva: la riforma costituzionale (zone omogenee)
prof. Martino Mazzoleni
Art. 40. (Disposizioni finali) (omissis)
4. Per gli enti di area vasta, tenuto conto anche delle aree
montane, fatti salvi i profili ordinamentali generali relativi
agli enti di area vasta definiti con legge dello Stato, le
ulteriori disposizioni in materia sono adottate con legge
regionale.
(omissis)
In prospettiva: la riforma costituzionale (aree vaste)
prof. Martino Mazzoleni
L’ESPERIENZA LOMBARDA E
LE PROSPETTIVE
prof. Martino Mazzoleni
Il governo multi-livello delle funzioni in Lombardia: la ‘geometria
variabile’ degli ambiti ottimali per le competenze regionali
(alcuni esempi):
AMBIENTE (rifiuti): piani provinciali
TURISMO (lr 27/2015, art. 6) : competenze provinciali
Lombardia: aree vaste e ambiti ottimali
SERVIZIO SOCIO-SANITARIO (lr 23/2015): otto Agenzie di
Tutela della Salute (ATS)
prof. Martino Mazzoleni
Lombardia: aree vaste e ambiti ottimali
EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA (ALER), lr
27/2009 (art. 11):
prof. Martino Mazzoleni
Lombardia: aree vaste e ambiti ottimali
TRASPORTI: Agenzie di TPL (lr 6/2012, art. 7
modificato da lr 19/2015):
prof. Martino Mazzoleni
Lombardia: aree vaste e ambiti ottimali
La ‘geometria variabile’ degli ambiti ottimali di
competenza regionale
prof. Martino Mazzoleni
Lombardia: aree vaste e ambiti ottimali
La ‘geometria variabile’ degli stakeholder e delle
autonomie funzionali, partner della governance locale:
Gli altri attori istituzionali: Legge Madia riforma PA: tagli a
prefetture e CCIAA, anche in Lombardia, con accorpamenti.
Gli attori sociali (esempi): Confindustria: accorpamento LC-SO;
Confapi: MN con BS, SO con LC; CGIL territoriali a Legnano e
Valcamonica; UIL: LC-CO; CISL: CR-LO-MN, LC-MB.
prof. Martino Mazzoleni
Lombardia: aree vaste e ambiti ottimali
L.R. 19/2015, art. 7 (Tavoli istituzionali di confronto sugli ambiti
territoriali ottimali e omogenei e per la promozione della specificità dei
territori montani):
1. È istituito, per ogni provincia, un tavolo istituzionale di confronto, al fine di
indicare, in via sperimentale e in accordo con la Regione, le zone omogenee
eventualmente individuate dagli statuti provinciali quali ambiti territoriali
ottimali per lo svolgimento in forma associata, da parte dei comuni
ricompresi negli stessi ambiti, di specifiche funzioni e servizi comunali. Il
tavolo può altresì considerare, in via sperimentale, le zone omogenee quali
ambiti territoriali ottimali per l'esercizio di specifiche funzioni, conferite o
confermate dalla Regione alle province, con il concorso di comuni, forme
associative intercomunali o comunità montane. Con convenzione tra gli enti
interessati e la Regione sono disciplinate le modalità di esercizio delle
funzioni di cui al presente comma, nell'ambito delle zone omogenee, senza
ulteriori oneri a carico della finanza pubblica.
Lombardia: le zone omogenee
prof. Martino Mazzoleni
L.R. 19/2015, art. 7 :
2. Fatte salve le funzioni del comitato paritetico costituito, ai sensi dell'articolo
5, per la specificità della Provincia di Sondrio, i tavoli istituzionali di confronto,
di cui al comma 1, istituiti nelle altre province che comprendono territori
montani, formulano proposte per l'applicazione ai rispettivi territori montani, in
via sperimentale e comunque in accordo con la Regione, delle disposizioni che
prevedono il riconoscimento, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge
56/2014, della specificità della Provincia di Sondrio.
3. Ai tavoli di cui al comma 1 partecipano i rappresentanti delle amministrazioni
e degli enti interessati, secondo modalità determinate con deliberazione
della Giunta regionale. Ai tavoli possono partecipare, previa intesa, anche i
rappresentanti degli organi statali competenti.
4. La Giunta regionale determina, altresì, le modalità di funzionamento dei
tavoli di cui al comma 1, fermo restando che dall'istituzione degli stessi non
derivano oneri a carico della finanza pubblica.
prof. Martino Mazzoleni
Lombardia: le zone omogenee
Città metropolitana (delibera 17/9/2015): la soluzione dei
distretti socio-sanitari
Fonte: Città Metropolitana di Milano
Lombardia: le zone omogenee
prof. Martino Mazzoleni
Le interpretazioni delle zone omogenee negli statuti
provinciali
prof. Martino Mazzoleni
Riferimenti a
PTCP
INTERPRETAZIONE DELLE ZONE OMOGENEE
DELLA L. 56/2014
«MINIMALISTA» «INTERMEDIA» «ESTENSIVA»
SI LO CR
NO CO, MB BG, LC BS, VA
Lombardia: le zone omogenee
Alcuni statuti provinciali già prevedono il governo delle zone
omogenee:
VA (art. 5 co. 1): Ciascuna zona è rappresentata dal sindaco eletto
dai sindaci dei comuni facenti parte della zona e, per i comuni
facenti parte delle Comunità Montane, dai Presidenti di queste
ultime.
BS (art. 7): La Presidenza dell’Area Omogenea è affidata al Sindaco
o suo delegato, individuato mediante elezione a maggioranza, con
voto ponderato, dei Sindaci o loro delegati dei comuni facenti parte
dell’Area Omogenea, fra gli Assessori o i Consiglieri, di un Comune
ricompreso nella Area di riferimento. L’organismo a cui sarà affidato il
coordinamento delle funzioni delle Aree Omogenee con gli Organi di
Governo della Provincia è la Consulta dei Presidenti.
CM Milano: Assemblea + Coordinatore (e Vice); Conferenza dei
Coordinatori
Zone omogenee: la governance
prof. Martino Mazzoleni
‘sostenibilità istituzionale’ (Bolgherini 2015, 110; 113) =
«un’istituzione è sostenibile se ha la forza di sopravvivere e
sviluppare le proprie funzioni su base permanente con livelli
decrescenti di supporto esterno»:
- Auto-riproducibilità: sopravvivere, svilupparsi, adattarsi
- Adempimento: realizzare tutte le proprie funzioni
- Autarchia: non dipendere da supporto esterno
- Legittimazione: fornire e mantenere una leadership autonoma
e legittimata
prof. Martino Mazzoleni
Le sfide
Legittimazione - Eurobarometro: Fiducia degli italiani
in…(%)
prof. Martino Mazzoleni
10
15
20
25
30
35
40
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
POTERI REGIONALI E LOCALI GOVERNO PARLAMENTO
Le sfide
Legittimazione –
Eurobarometro: Sfiducia degli italiani in…(%)
prof. Martino Mazzoleni
50
55
60
65
70
75
80
85
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
POTERI REGIONALI E LOCALI GOVERNO PARLAMENTO
Le sfide
Eurobarometro 2015: gli italiani…(%).
prof. Martino Mazzoleni
POLITICA
LOCALE
POLITICA
NAZIONALE
POLITICA
EUROPEA
DISCUTONO
FREQUENTEMENTE DI …
21 21 8
DISCUTONO
OCCASIONALMENTE DI …
54 55 48
NON DISCUTONO MAI DI … 24 24 43
Le sfide
Sfida del sovraccarico di domande
Sfida del bilancio: sempre meno risorse
Sfida delle dimensioni: eccessiva frammentazione
prof. Martino Mazzoleni
Le sfide
Le soluzioni europee: rafforzamento della cooperazione
intercomunale
soluzione francese (l. 1563/2010, 58/2014, 29/2015, 991/2015):
affermazione città metropolitane, obbligatorietà della
cooperazione intercomunale, trasferimento di competenze da
dipartimenti a regioni;
soluzione tedesca: aumento delle dimensioni degli enti (comuni e
unioni di comuni) con consolidamento delle funzioni. Si diffonde
l’elezione diretta degli organi degli enti intermedi;
soluzione spagnola (l. 27/2013): limitazione competenze
comunali a quelle espressamente elencate; coordinamento dei
servizi comunali da parte delle province.
prof. Martino Mazzoleni
Le sfide
Il passaggio da una architettura istituzionale omogenea,
‘napoleonica’ ad una architettura di governo delle funzioni a
geometria variabile comporta, per le funzioni regionali/di area
vasta:
rischi: iper-frammentazione
►► possibile risposta: allineare le trasformazioni in atto. Es:
ridisegnare aree vaste diverse dalle attuali province come
ambiti omogenei per la programmazione regionale,
partendo da processo di apprendimento di cosa (non) ha
funzionato nel quadro di ‘geometria variabile’ degli ambiti
ottimali e della lr 19/2015.
prof. Martino Mazzoleni
Le prospettive
Il passaggio da una architettura istituzionale omogenea,
‘napoleonica’ ad una architettura di governo delle funzioni a
geometria variabile comporta, per le funzioni regionali/di area
vasta:
opportunità: competizione virtuosa tra territori, leadership,
crescita professionale (e rotazione) del personale della
funzione pubblica
►► possibile strategia: mantenere la ‘geometria variabile’
assegnando compiti di coordinamento e partenariato ad
istanze permanenti (CAL? Conferenza interistituzionale su
modello emiliano-romagnolo?) e rivalorizzando gli
strumenti partenariali (es. programmazione negoziata)
prof. Martino Mazzoleni
Le prospettive
Quanto alle competenze comunali, le Zone omogenee che
prospettive hanno?
o circoscrizioni (circondari) consultive per le funzioni di area vasta e
per la programmazione regionale
oppure
o ambiti omogenei di condivisione delle funzioni comunali, per
gestione di servizi o per programmazione di politiche
pubbliche?(governo del territorio-PTCP; piani di zona…)
In questo caso non si rischia rivalità o ‘doppione’ con le gestioni
associate e le unioni? O si prefigura un loro accorpamento?
Inoltre
o ambiti omogenei candidati alla gestione delle funzioni non
fondamentali rimaste in capo alle attuali province (art. 7 lr 19/2015)?
prof. Martino Mazzoleni
Le prospettive
Quanto alle competenze comunali, le Zone omogenee che
prospettive hanno? (segue)
Promuovere le relazioni con la cittadinanza, migliorando la
comunicazione istituzionale, per stabilire un rapporto fiduciario
con il proprio territorio (Bolgherini 2015, 173).
prof. Martino Mazzoleni
Le prospettive
Le nuove aree vaste e le zone omogenee – ancora da
disegnare in Lombardia – sono in grado di offrire
risposte a tutte queste sfide?
► ► la cooperazione sovra- e sub-provinciale può
essere una soluzione? O, addirittura, una scelta
obbligata anche per province piccole e anche i comuni
‘sopra soglia’ GAO?
prof. Martino Mazzoleni
Zone omogenee: le sfide
Bibliografia
Bolgherini S. (2015), Navigando a vista. Governi locali in
Europa tra crisi e riforme, Bologna, Il Mulino.
Commissione europea, Eurobarometro (edizioni varie)
prof. Martino Mazzoleni
GRAZIE
DELL’ATTENZIONE

More Related Content

What's hot

Il funzionamento della macchina comunale
Il funzionamento della macchina comunaleIl funzionamento della macchina comunale
Il funzionamento della macchina comunale
CDPV
 

What's hot (17)

Unione dei Comuni di Spadafora, analisi preliminare di fattibilità istituzion...
Unione dei Comuni di Spadafora, analisi preliminare di fattibilità istituzion...Unione dei Comuni di Spadafora, analisi preliminare di fattibilità istituzion...
Unione dei Comuni di Spadafora, analisi preliminare di fattibilità istituzion...
 
Prospettive della gestione associata dei servizi sociali in Italia
Prospettive della gestione associata dei servizi sociali in ItaliaProspettive della gestione associata dei servizi sociali in Italia
Prospettive della gestione associata dei servizi sociali in Italia
 
Studio fattibilita fusione tra Morro d'alba e Senigallia
Studio fattibilita fusione tra Morro d'alba e SenigalliaStudio fattibilita fusione tra Morro d'alba e Senigallia
Studio fattibilita fusione tra Morro d'alba e Senigallia
 
La riforma dei servizi sociali nelle Marche
La riforma dei servizi sociali nelle MarcheLa riforma dei servizi sociali nelle Marche
La riforma dei servizi sociali nelle Marche
 
Città metropolitana - Presentazione
Città metropolitana - Presentazione Città metropolitana - Presentazione
Città metropolitana - Presentazione
 
Gestione associata dei servizi sociali: modalità e criticità
Gestione associata dei servizi sociali: modalità e criticitàGestione associata dei servizi sociali: modalità e criticità
Gestione associata dei servizi sociali: modalità e criticità
 
Presentazione citta metropolitana
Presentazione citta metropolitanaPresentazione citta metropolitana
Presentazione citta metropolitana
 
GCittalia guida amministratori-locali
GCittalia   guida amministratori-localiGCittalia   guida amministratori-locali
GCittalia guida amministratori-locali
 
Slides convegno delrio
Slides convegno delrioSlides convegno delrio
Slides convegno delrio
 
La 328 nelle regioni: un bilancio sintetico
La 328 nelle regioni: un bilancio sinteticoLa 328 nelle regioni: un bilancio sintetico
La 328 nelle regioni: un bilancio sintetico
 
Nota presidente pastacci commissione federalismo 12 marzo 2015
Nota presidente pastacci commissione federalismo 12 marzo 2015Nota presidente pastacci commissione federalismo 12 marzo 2015
Nota presidente pastacci commissione federalismo 12 marzo 2015
 
Pizzetti su riforma province
Pizzetti su riforma provincePizzetti su riforma province
Pizzetti su riforma province
 
La gestione dei tributi locali in forma associata
La gestione dei tributi locali in forma associataLa gestione dei tributi locali in forma associata
La gestione dei tributi locali in forma associata
 
Premio PA Sostenibile - Cabina di regia URF word
Premio PA Sostenibile - Cabina di regia URF wordPremio PA Sostenibile - Cabina di regia URF word
Premio PA Sostenibile - Cabina di regia URF word
 
Il processo organizzativo dell'associazionismo comunale
Il processo organizzativo dell'associazionismo comunaleIl processo organizzativo dell'associazionismo comunale
Il processo organizzativo dell'associazionismo comunale
 
GalloGallo riassetto del territorio, riordino e unioni di comuni
GalloGallo   riassetto del territorio, riordino e unioni di comuniGalloGallo   riassetto del territorio, riordino e unioni di comuni
GalloGallo riassetto del territorio, riordino e unioni di comuni
 
Il funzionamento della macchina comunale
Il funzionamento della macchina comunaleIl funzionamento della macchina comunale
Il funzionamento della macchina comunale
 

Similar to Zone omogenee e governance territoriale

Le province montane e la riforma Delrio
Le province montane e la riforma DelrioLe province montane e la riforma Delrio
Le province montane e la riforma Delrio
Federico Gusmeroli
 
Riordino province ddl Delrio
Riordino province ddl DelrioRiordino province ddl Delrio
Riordino province ddl Delrio
Paolo Pascucci
 

Similar to Zone omogenee e governance territoriale (20)

La riforma in_10_punti
La riforma in_10_puntiLa riforma in_10_punti
La riforma in_10_punti
 
Lezione n. 07 - Diritto degli Enti Locali e TUEL: La disciplina del Comune fr...
Lezione n. 07 - Diritto degli Enti Locali e TUEL: La disciplina del Comune fr...Lezione n. 07 - Diritto degli Enti Locali e TUEL: La disciplina del Comune fr...
Lezione n. 07 - Diritto degli Enti Locali e TUEL: La disciplina del Comune fr...
 
Gasparin il piano di riordino della regione veneto
Gasparin   il piano di riordino della regione venetoGasparin   il piano di riordino della regione veneto
Gasparin il piano di riordino della regione veneto
 
L'associazionismo intercomunale nelle Marche
L'associazionismo intercomunale nelle MarcheL'associazionismo intercomunale nelle Marche
L'associazionismo intercomunale nelle Marche
 
Referendum riforma regioni e città metropolitana
Referendum riforma regioni e città metropolitanaReferendum riforma regioni e città metropolitana
Referendum riforma regioni e città metropolitana
 
4. ambiti territoriali
4. ambiti territoriali4. ambiti territoriali
4. ambiti territoriali
 
Le province montane e la riforma Delrio
Le province montane e la riforma DelrioLe province montane e la riforma Delrio
Le province montane e la riforma Delrio
 
Slides intervento dott. Gasparin al convegno "La Provincia che verrà..." - Ho...
Slides intervento dott. Gasparin al convegno "La Provincia che verrà..." - Ho...Slides intervento dott. Gasparin al convegno "La Provincia che verrà..." - Ho...
Slides intervento dott. Gasparin al convegno "La Provincia che verrà..." - Ho...
 
Progetto di legge: modifica ordinamento Province, Città metropolitane e Union...
Progetto di legge: modifica ordinamento Province, Città metropolitane e Union...Progetto di legge: modifica ordinamento Province, Città metropolitane e Union...
Progetto di legge: modifica ordinamento Province, Città metropolitane e Union...
 
Riordino province ddl Delrio
Riordino province ddl DelrioRiordino province ddl Delrio
Riordino province ddl Delrio
 
Scenari per la cooperazione intercomunale in Piemonte
Scenari per la cooperazione intercomunale in PiemonteScenari per la cooperazione intercomunale in Piemonte
Scenari per la cooperazione intercomunale in Piemonte
 
Upi delega riordino areavasta - 7 febbraio2012
Upi delega riordino areavasta - 7 febbraio2012Upi delega riordino areavasta - 7 febbraio2012
Upi delega riordino areavasta - 7 febbraio2012
 
Province - Istruzioni per l'uso
Province - Istruzioni per l'uso Province - Istruzioni per l'uso
Province - Istruzioni per l'uso
 
Un piano per la montagna - #MontagnaFuturo
Un piano per la montagna - #MontagnaFuturoUn piano per la montagna - #MontagnaFuturo
Un piano per la montagna - #MontagnaFuturo
 
Servizi e comunità locali: vivere la montagna | #MontagnaFuturo 12 maggio Luino
Servizi e comunità locali: vivere la montagna | #MontagnaFuturo 12 maggio LuinoServizi e comunità locali: vivere la montagna | #MontagnaFuturo 12 maggio Luino
Servizi e comunità locali: vivere la montagna | #MontagnaFuturo 12 maggio Luino
 
17 pdl0019050
17 pdl001905017 pdl0019050
17 pdl0019050
 
Convegno su province a Novara
Convegno su province a NovaraConvegno su province a Novara
Convegno su province a Novara
 
Gasparin il riordino della regione veneto
Gasparin   il riordino della regione venetoGasparin   il riordino della regione veneto
Gasparin il riordino della regione veneto
 
Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 02 di 13
Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 02 di 13Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 02 di 13
Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 02 di 13
 
Presentazione sul Federalismo municipale del 25/02/2011
Presentazione sul Federalismo municipale del 25/02/2011Presentazione sul Federalismo municipale del 25/02/2011
Presentazione sul Federalismo municipale del 25/02/2011
 

More from cittametro

More from cittametro (20)

Il Piano di riassetto per una nuova governance locale - Guida alla redazione
Il Piano di riassetto per una nuova governance locale - Guida alla redazioneIl Piano di riassetto per una nuova governance locale - Guida alla redazione
Il Piano di riassetto per una nuova governance locale - Guida alla redazione
 
Zone omogenee e piani di riassetto
Zone omogenee e piani di riassettoZone omogenee e piani di riassetto
Zone omogenee e piani di riassetto
 
La co-produzione: E’ possibile nelle amministrazioni provinciali?
La co-produzione: E’ possibile nelle amministrazioni provinciali?La co-produzione: E’ possibile nelle amministrazioni provinciali?
La co-produzione: E’ possibile nelle amministrazioni provinciali?
 
La co-produzione: principi per la progettazione e la gestione
La co-produzione: principi per la progettazione e la gestioneLa co-produzione: principi per la progettazione e la gestione
La co-produzione: principi per la progettazione e la gestione
 
La co-produzione e l’erogazione di servizi pubblici - introduzione
La co-produzione e l’erogazione di servizi pubblici - introduzioneLa co-produzione e l’erogazione di servizi pubblici - introduzione
La co-produzione e l’erogazione di servizi pubblici - introduzione
 
Riforma, modifica dei modelli e cambiamento organizzativo
Riforma, modifica dei modelli e cambiamento organizzativoRiforma, modifica dei modelli e cambiamento organizzativo
Riforma, modifica dei modelli e cambiamento organizzativo
 
Missione Istituzionale e cambiamento organizzativo degli Enti di Area Vasta
Missione Istituzionale e cambiamento organizzativo degli Enti di Area VastaMissione Istituzionale e cambiamento organizzativo degli Enti di Area Vasta
Missione Istituzionale e cambiamento organizzativo degli Enti di Area Vasta
 
L’analisi e la riprogettazione organizzativa nell’ambito del riassetto delle ...
L’analisi e la riprogettazione organizzativa nell’ambito del riassetto delle ...L’analisi e la riprogettazione organizzativa nell’ambito del riassetto delle ...
L’analisi e la riprogettazione organizzativa nell’ambito del riassetto delle ...
 
L’armonizzazione contabile e il pareggio di bilancio negli enti di area vasta
L’armonizzazione contabile e il pareggio di bilancio negli enti di area vastaL’armonizzazione contabile e il pareggio di bilancio negli enti di area vasta
L’armonizzazione contabile e il pareggio di bilancio negli enti di area vasta
 
L’armonizzazione contabile e il pareggio di bilancio negli enti di area vasta...
L’armonizzazione contabile e il pareggio di bilancio negli enti di area vasta...L’armonizzazione contabile e il pareggio di bilancio negli enti di area vasta...
L’armonizzazione contabile e il pareggio di bilancio negli enti di area vasta...
 
Processi partecipativi e analisi degli attori nel piano strategico metropolitano
Processi partecipativi e analisi degli attori nel piano strategico metropolitanoProcessi partecipativi e analisi degli attori nel piano strategico metropolitano
Processi partecipativi e analisi degli attori nel piano strategico metropolitano
 
Pianificare ai tempi della crisi: il piano strategico metropolitano come stru...
Pianificare ai tempi della crisi: il piano strategico metropolitano come stru...Pianificare ai tempi della crisi: il piano strategico metropolitano come stru...
Pianificare ai tempi della crisi: il piano strategico metropolitano come stru...
 
La legge 56/2014 e il piano strategico metropolitano come atto di indirizzo
La legge 56/2014 e il piano strategico metropolitano come atto di indirizzoLa legge 56/2014 e il piano strategico metropolitano come atto di indirizzo
La legge 56/2014 e il piano strategico metropolitano come atto di indirizzo
 
La mappatura e l’analisi degli stakeholder
La mappatura e l’analisi degli  stakeholderLa mappatura e l’analisi degli  stakeholder
La mappatura e l’analisi degli stakeholder
 
Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni soc...
Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni soc...Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni soc...
Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni soc...
 
Governare attraverso le partecipate: principi e strumenti per la razionalizza...
Governare attraverso le partecipate: principi e strumenti per la razionalizza...Governare attraverso le partecipate: principi e strumenti per la razionalizza...
Governare attraverso le partecipate: principi e strumenti per la razionalizza...
 
Il processo di razionalizzazione delle partecipate quadro politico e normativo
Il processo di razionalizzazione delle partecipate quadro politico e normativoIl processo di razionalizzazione delle partecipate quadro politico e normativo
Il processo di razionalizzazione delle partecipate quadro politico e normativo
 
L’esperienza delle province calabresi
L’esperienza delle province calabresiL’esperienza delle province calabresi
L’esperienza delle province calabresi
 
L'esperienza della citta metropolitana di Bari
L'esperienza della citta metropolitana di BariL'esperienza della citta metropolitana di Bari
L'esperienza della citta metropolitana di Bari
 
Il riassetto delle funzioni degli enti di area vasta: Principi e ipotesi di m...
Il riassetto delle funzioni degli enti di area vasta: Principi e ipotesi di m...Il riassetto delle funzioni degli enti di area vasta: Principi e ipotesi di m...
Il riassetto delle funzioni degli enti di area vasta: Principi e ipotesi di m...
 

Zone omogenee e governance territoriale

  • 1. Zone omogenee e governance territoriale Laboratorio Formez-ANCI-UPL 9 novembre 2015 Martino Mazzoleni professore associato di Scienza Politica Università Cattolica del Sacro Cuore
  • 2. 1. L’attuazione della l. 56/2014 nelle regioni: competenze, aree vaste, zone omogenee 2. La riforma costituzionale e la fine delle province (?) 3. La Lombardia: aree vaste, ambiti ottimali e zone omogenee 4. Zone omogenee: le soluzioni istituzionali, la governance, le sfide INDICE prof. Martino Mazzoleni
  • 3. Le soluzioni in Italia (competenze) : in circa metà delle regioni che hanno legiferato o stanno per farlo, le funzioni non fondamentali ex-provinciali sono state riportate nelle competenze regionali o sono andate a potenziare quelle comunali (Liguria, Toscana, Umbria, Lazio); nell’altra metà (Piemonte, Veneto, Lombardia, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia), le province si vedono confermare tutte o molte delle proprie competenze. Riordino complessivo in Emilia-Romagna (lr 13/2015). L’attuazione della l. 56/2014 nelle regioni prof. Martino Mazzoleni
  • 4. Le soluzioni in Italia (aree vaste): In Emilia-Romagna la lr 13/2015 prevede la formazione di aree vaste sovra provinciali (tramite convenzioni approvate dalla Giunta regionale, da definire entro fine anno). In Piemonte si va verso la conferma dei 4 quadranti coerenti con i distretti socio sanitari e lo sviluppo economico. Aggregazioni sovra provinciali sono in discussione anche in Toscana (dove le aree vaste sono una realtà già nella sanità). È questo probabilmente il destino delle attuali province in caso di definitiva modifica della Costituzione. L’attuazione della l. 56/2014 nelle regioni prof. Martino Mazzoleni
  • 5. L. Delrio, art. 1, co. 11 lett. c: «lo Statuto della città Metropolitana (omissis) può prevedere, anche su proposta della regione e comunque d'intesa con la medesima, la costituzione di zone omogenee, per specifiche funzioni e tenendo conto delle specificità territoriali, con organismi di coordinamento collegati agli organi della città metropolitana, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. La mancata intesa può essere superata con decisione della conferenza metropolitana a maggioranza dei due terzi dei componenti» art. 1, co. 57: «Gli statuti delle province di cui al comma 3, secondo periodo, possono prevedere, d'intesa con la regione, la costituzione di zone omogenee per specifiche funzioni, con organismi di coordinamento collegati agli organi provinciali senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica». L’attuazione della l. 56/2014 nelle regioni prof. Martino Mazzoleni
  • 6. Le soluzioni in Italia (zone omogenee): solo alcune Regioni fanno riferimento nella loro legislazione ad ‘ambiti omogenei’ e/o ‘ottimali’: Umbria, Liguria, Toscana (la lr 22/2015 regola in modo puntuale le gestioni associate). In Emilia-Romagna soglie demografiche a 8mila [zone montane] e 10mila abitanti per la creazione di ambiti territoriali ottimali. In Friuli-Venezia Giulia (lr 26/2014) Comuni articolati in 18 Unioni per l’esercizio di funzioni in forma associata. L’attuazione della l. 56/2014 nelle regioni prof. Martino Mazzoleni
  • 7. Art. 31 (omissis) Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie: (omissis) p) ordinamento, legislazione elettorale, organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni e Città metropolitane; disposizioni di principio sulle forme associative dei Comuni; (omissis) In prospettiva: la riforma costituzionale (zone omogenee) prof. Martino Mazzoleni
  • 8. Art. 40. (Disposizioni finali) (omissis) 4. Per gli enti di area vasta, tenuto conto anche delle aree montane, fatti salvi i profili ordinamentali generali relativi agli enti di area vasta definiti con legge dello Stato, le ulteriori disposizioni in materia sono adottate con legge regionale. (omissis) In prospettiva: la riforma costituzionale (aree vaste) prof. Martino Mazzoleni
  • 10. prof. Martino Mazzoleni Il governo multi-livello delle funzioni in Lombardia: la ‘geometria variabile’ degli ambiti ottimali per le competenze regionali (alcuni esempi): AMBIENTE (rifiuti): piani provinciali TURISMO (lr 27/2015, art. 6) : competenze provinciali Lombardia: aree vaste e ambiti ottimali
  • 11. SERVIZIO SOCIO-SANITARIO (lr 23/2015): otto Agenzie di Tutela della Salute (ATS) prof. Martino Mazzoleni Lombardia: aree vaste e ambiti ottimali
  • 12. EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA (ALER), lr 27/2009 (art. 11): prof. Martino Mazzoleni Lombardia: aree vaste e ambiti ottimali
  • 13. TRASPORTI: Agenzie di TPL (lr 6/2012, art. 7 modificato da lr 19/2015): prof. Martino Mazzoleni Lombardia: aree vaste e ambiti ottimali
  • 14. La ‘geometria variabile’ degli ambiti ottimali di competenza regionale prof. Martino Mazzoleni Lombardia: aree vaste e ambiti ottimali
  • 15. La ‘geometria variabile’ degli stakeholder e delle autonomie funzionali, partner della governance locale: Gli altri attori istituzionali: Legge Madia riforma PA: tagli a prefetture e CCIAA, anche in Lombardia, con accorpamenti. Gli attori sociali (esempi): Confindustria: accorpamento LC-SO; Confapi: MN con BS, SO con LC; CGIL territoriali a Legnano e Valcamonica; UIL: LC-CO; CISL: CR-LO-MN, LC-MB. prof. Martino Mazzoleni Lombardia: aree vaste e ambiti ottimali
  • 16. L.R. 19/2015, art. 7 (Tavoli istituzionali di confronto sugli ambiti territoriali ottimali e omogenei e per la promozione della specificità dei territori montani): 1. È istituito, per ogni provincia, un tavolo istituzionale di confronto, al fine di indicare, in via sperimentale e in accordo con la Regione, le zone omogenee eventualmente individuate dagli statuti provinciali quali ambiti territoriali ottimali per lo svolgimento in forma associata, da parte dei comuni ricompresi negli stessi ambiti, di specifiche funzioni e servizi comunali. Il tavolo può altresì considerare, in via sperimentale, le zone omogenee quali ambiti territoriali ottimali per l'esercizio di specifiche funzioni, conferite o confermate dalla Regione alle province, con il concorso di comuni, forme associative intercomunali o comunità montane. Con convenzione tra gli enti interessati e la Regione sono disciplinate le modalità di esercizio delle funzioni di cui al presente comma, nell'ambito delle zone omogenee, senza ulteriori oneri a carico della finanza pubblica. Lombardia: le zone omogenee prof. Martino Mazzoleni
  • 17. L.R. 19/2015, art. 7 : 2. Fatte salve le funzioni del comitato paritetico costituito, ai sensi dell'articolo 5, per la specificità della Provincia di Sondrio, i tavoli istituzionali di confronto, di cui al comma 1, istituiti nelle altre province che comprendono territori montani, formulano proposte per l'applicazione ai rispettivi territori montani, in via sperimentale e comunque in accordo con la Regione, delle disposizioni che prevedono il riconoscimento, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 56/2014, della specificità della Provincia di Sondrio. 3. Ai tavoli di cui al comma 1 partecipano i rappresentanti delle amministrazioni e degli enti interessati, secondo modalità determinate con deliberazione della Giunta regionale. Ai tavoli possono partecipare, previa intesa, anche i rappresentanti degli organi statali competenti. 4. La Giunta regionale determina, altresì, le modalità di funzionamento dei tavoli di cui al comma 1, fermo restando che dall'istituzione degli stessi non derivano oneri a carico della finanza pubblica. prof. Martino Mazzoleni Lombardia: le zone omogenee
  • 18. Città metropolitana (delibera 17/9/2015): la soluzione dei distretti socio-sanitari Fonte: Città Metropolitana di Milano Lombardia: le zone omogenee prof. Martino Mazzoleni
  • 19. Le interpretazioni delle zone omogenee negli statuti provinciali prof. Martino Mazzoleni Riferimenti a PTCP INTERPRETAZIONE DELLE ZONE OMOGENEE DELLA L. 56/2014 «MINIMALISTA» «INTERMEDIA» «ESTENSIVA» SI LO CR NO CO, MB BG, LC BS, VA Lombardia: le zone omogenee
  • 20. Alcuni statuti provinciali già prevedono il governo delle zone omogenee: VA (art. 5 co. 1): Ciascuna zona è rappresentata dal sindaco eletto dai sindaci dei comuni facenti parte della zona e, per i comuni facenti parte delle Comunità Montane, dai Presidenti di queste ultime. BS (art. 7): La Presidenza dell’Area Omogenea è affidata al Sindaco o suo delegato, individuato mediante elezione a maggioranza, con voto ponderato, dei Sindaci o loro delegati dei comuni facenti parte dell’Area Omogenea, fra gli Assessori o i Consiglieri, di un Comune ricompreso nella Area di riferimento. L’organismo a cui sarà affidato il coordinamento delle funzioni delle Aree Omogenee con gli Organi di Governo della Provincia è la Consulta dei Presidenti. CM Milano: Assemblea + Coordinatore (e Vice); Conferenza dei Coordinatori Zone omogenee: la governance prof. Martino Mazzoleni
  • 21. ‘sostenibilità istituzionale’ (Bolgherini 2015, 110; 113) = «un’istituzione è sostenibile se ha la forza di sopravvivere e sviluppare le proprie funzioni su base permanente con livelli decrescenti di supporto esterno»: - Auto-riproducibilità: sopravvivere, svilupparsi, adattarsi - Adempimento: realizzare tutte le proprie funzioni - Autarchia: non dipendere da supporto esterno - Legittimazione: fornire e mantenere una leadership autonoma e legittimata prof. Martino Mazzoleni Le sfide
  • 22. Legittimazione - Eurobarometro: Fiducia degli italiani in…(%) prof. Martino Mazzoleni 10 15 20 25 30 35 40 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 POTERI REGIONALI E LOCALI GOVERNO PARLAMENTO Le sfide
  • 23. Legittimazione – Eurobarometro: Sfiducia degli italiani in…(%) prof. Martino Mazzoleni 50 55 60 65 70 75 80 85 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 POTERI REGIONALI E LOCALI GOVERNO PARLAMENTO Le sfide
  • 24. Eurobarometro 2015: gli italiani…(%). prof. Martino Mazzoleni POLITICA LOCALE POLITICA NAZIONALE POLITICA EUROPEA DISCUTONO FREQUENTEMENTE DI … 21 21 8 DISCUTONO OCCASIONALMENTE DI … 54 55 48 NON DISCUTONO MAI DI … 24 24 43 Le sfide
  • 25. Sfida del sovraccarico di domande Sfida del bilancio: sempre meno risorse Sfida delle dimensioni: eccessiva frammentazione prof. Martino Mazzoleni Le sfide
  • 26. Le soluzioni europee: rafforzamento della cooperazione intercomunale soluzione francese (l. 1563/2010, 58/2014, 29/2015, 991/2015): affermazione città metropolitane, obbligatorietà della cooperazione intercomunale, trasferimento di competenze da dipartimenti a regioni; soluzione tedesca: aumento delle dimensioni degli enti (comuni e unioni di comuni) con consolidamento delle funzioni. Si diffonde l’elezione diretta degli organi degli enti intermedi; soluzione spagnola (l. 27/2013): limitazione competenze comunali a quelle espressamente elencate; coordinamento dei servizi comunali da parte delle province. prof. Martino Mazzoleni Le sfide
  • 27. Il passaggio da una architettura istituzionale omogenea, ‘napoleonica’ ad una architettura di governo delle funzioni a geometria variabile comporta, per le funzioni regionali/di area vasta: rischi: iper-frammentazione ►► possibile risposta: allineare le trasformazioni in atto. Es: ridisegnare aree vaste diverse dalle attuali province come ambiti omogenei per la programmazione regionale, partendo da processo di apprendimento di cosa (non) ha funzionato nel quadro di ‘geometria variabile’ degli ambiti ottimali e della lr 19/2015. prof. Martino Mazzoleni Le prospettive
  • 28. Il passaggio da una architettura istituzionale omogenea, ‘napoleonica’ ad una architettura di governo delle funzioni a geometria variabile comporta, per le funzioni regionali/di area vasta: opportunità: competizione virtuosa tra territori, leadership, crescita professionale (e rotazione) del personale della funzione pubblica ►► possibile strategia: mantenere la ‘geometria variabile’ assegnando compiti di coordinamento e partenariato ad istanze permanenti (CAL? Conferenza interistituzionale su modello emiliano-romagnolo?) e rivalorizzando gli strumenti partenariali (es. programmazione negoziata) prof. Martino Mazzoleni Le prospettive
  • 29. Quanto alle competenze comunali, le Zone omogenee che prospettive hanno? o circoscrizioni (circondari) consultive per le funzioni di area vasta e per la programmazione regionale oppure o ambiti omogenei di condivisione delle funzioni comunali, per gestione di servizi o per programmazione di politiche pubbliche?(governo del territorio-PTCP; piani di zona…) In questo caso non si rischia rivalità o ‘doppione’ con le gestioni associate e le unioni? O si prefigura un loro accorpamento? Inoltre o ambiti omogenei candidati alla gestione delle funzioni non fondamentali rimaste in capo alle attuali province (art. 7 lr 19/2015)? prof. Martino Mazzoleni Le prospettive
  • 30. Quanto alle competenze comunali, le Zone omogenee che prospettive hanno? (segue) Promuovere le relazioni con la cittadinanza, migliorando la comunicazione istituzionale, per stabilire un rapporto fiduciario con il proprio territorio (Bolgherini 2015, 173). prof. Martino Mazzoleni Le prospettive
  • 31. Le nuove aree vaste e le zone omogenee – ancora da disegnare in Lombardia – sono in grado di offrire risposte a tutte queste sfide? ► ► la cooperazione sovra- e sub-provinciale può essere una soluzione? O, addirittura, una scelta obbligata anche per province piccole e anche i comuni ‘sopra soglia’ GAO? prof. Martino Mazzoleni Zone omogenee: le sfide
  • 32. Bibliografia Bolgherini S. (2015), Navigando a vista. Governi locali in Europa tra crisi e riforme, Bologna, Il Mulino. Commissione europea, Eurobarometro (edizioni varie) prof. Martino Mazzoleni