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La didattizzazione dei testi con
 cenni di linguistica testuale




             Carlotta Soffiantini
           Brescia, 28 marzo 2011
Percorso attraverso il testo
•   Definizione di termini: il testo
    I requisiti del testo
    Tipologie di testi

•   La centralita’ del testo nel Framework Europeo
    Testo autentico e non-autentico
    Criteri di selezione dei testi
    La competenza testuale

•   La didattizzazione del testo
    Tipologie di testi per la didattica
    Come didattizzare i testi: attivita’ di lettura, comprensione,
    sviluppo competenza lessicale, produzione orale e scritta
La didattizzazione del testo
Il testo
Metafora del ‘tessuto’, della ‘trama’ di singoli fili
   che danno vita a un insieme organico.
(in latino TEXTUS e’ participio passato di TEXERE ‘tessere’).
     E’ un discorso in quanto “legato”,
  tenuto insieme da un ordito e una trama.
• In passato il termine textus era riservato
  alle produzioni scritte ed ancor oggi lo e’
  prevalentemente nel linguaggio comune.

• Con il ‘900 il suo significato si amplia
  notevolmente, tanto che testo rischia di
  essere un termine al tempo stesso
  ambiguo e dai vaghi confini.
Secondo le Scienze del Linguaggio

• il testo e’ l’unita’ base della comunicazione = ogni
  manifestazione di lingua parlata e scritta che un
  locutore/apprendente riceve, produce, scambia
  (occorrenza comunicativa)

• non puo’ esserci atto di comunicazione attraverso la
  lingua senza un testo

• il testo e’ portatore di un senso unitario entro
  un’interazione comunicativa

• Platone nel Cratilo: “uno strumento con cui due
  interlocutori comunicano sulle cose”
• Il testo puo’ essere non solo scritto, ma anche orale
  (anche il discorso orale ha delle leggi alle quali i parlanti
  devono obbedire perche’ la comunicazione funzioni)

• La nozione di testo implica l’esistenza di una produzione
  linguistica fatta con l’intenzione e con l’effetto di
  comunicare e nella quale si possano individuare un
  emittente e un destinatario

• La nozione di testo e’ affiancabile a quella di testimone:
  il testo e’ trasportabile nello spazio e tramandabile nel
  tempo, puo’ essere usato e riutilizzato
contenuto comunicativo   emittente   destinatario
I requisiti del testo
    7 requisiti che riguardano i 3 partecipanti dell’atto comunicativo:
    il parlante, il ricevente e il testo stesso.

•   l’intenzionalita’, riguarda l’atteggiamento di chi produce il testo, che vuole
    realizzare un testo coeso e coerente che soddisfi le sue intenzioni;

•   l’accettabilita’, riguarda invece l’atteggiamento di chi riceve il messaggio,
    che si aspetta un testo coeso e coerente, utile e significativo per acquisire
    conoscenze;

•   l’informativita’, riguarda il testo, ossia la compresenza e la distribuzione
    nel testo delle informazioni nuove e/o note al lettore-ascoltatore;

•   la situazionalita’, riguarda ancora il testo, e riguarda la sua capacita’ di
    rimando ad una situazione comunicativa (testo piu’ o meno opportuno, piu’
    o meno adeguato al contesto comunicativo);

•   l’intertestualita’, riguarda l’insieme dei rapporti che il testo
    necessariamente intrattiene con altri testi
    (e’ maggiormente comprensibile se si raccorda con altri testi).
COESIONE e COERENZA
•   Coesione: modo in cui le           •   Coerenza: riguarda il
    diverse parti del testo sono           significato, il ‘filo logico’
    collegate tra loro tramite mezzi       dell’intero testo (e’ la chiara
    grammaticali e retorici.               linea di sviluppo del discorso).
                                           Capacita’ delle parti di un testo
•                                          di “fare senso insieme”.
    Strumenti fondamentali per
    garantire la coesione testuale:    •   La coerenza si manifesta nel
    coesivi (pronomi,                      rispetto di alcuni rapporti
    riformulazioni, sostituzione           logico-elementari.
    lessicale) e connettivi            •   La coerenza implica anche
    (congiunzioni).                        attenzione alla stilistica: uso di
                                           un registro congruente con un
                                           certo tipo di testo.
Esempi di coesivi e connettivi
- Coesivi (pronomi, sinonimi, riformulazioni):
  E’ venuta una ragazza a chiedere sue notizie, ma io non ho
  detto niente e cosi’ la tizia se n’e’ andata

  [Sinonimi] La prima guerra mondiale altero’ gli equilibri
  europei. Nel conflitto perirono milioni di soldati e dallo
  scontro la germania usci’ prostrata e umiliata

   [Riformulazione] Con la pace di vienna (1809) Napoleone
  consegui’ l’apogeo della sua potenza, ma 3 anni dopo
  le fortune del Bonaparte cominciarono a declinare
  (altre possibilita’ l’imperatore, il francese, …)  (Serianni)

- Connettivi=congiunzioni
  Non e’ arrivata perche’ ha perso il treno
  Penso, dunque esisto (Cartesio)
Esempio di testo non coeso

• Anna l’ho incontrata una volta alla Stazione
  centrale. Con Dora siamo stati compagni di
  classe. Enrico non lo conosco.

• Anna l’ho incontrata una volta alla Stazione
  centrale. L’abigeato e’ stato soppresso come
  reato autonomo.Digli di smettere adesso!
                                             (Serianni)
Coerenza:
             rispetto dei rapporti logico-elementari
    (causa-effetto, esclusione-inclusione, prima-dopo, ecc...)


• “Oggi c’e’ bel tempo. Prendi l’ombrello!”

• Mio figlio non guida. E’ sposato
  (Mio figlio non guida. Ha 10 anni)
                                   (Rigotti)


     Attenzione al registro!
-    “Il carcerato ha fregato le guardie
     ed e’ diventato uccel di bosco”
     (“Il detenuto ha eluso la sorveglianza e
     si e’ allontanato”)
Tipologie di testo

La maggior parte dei testi    articolo di giornale, SMS,
con cui abbiamo a che fare    appunto su un foglietto di carta,
tutti i giorni nasce dalla    email, un avviso, un discorso
                              pubblico, un libro, le chiacchere
cooperazione tra codice       di una telefonata
verbale (scritto e parlato)
e altri codici non verbali    canzone, pubblicita’, film
(acustico, iconico, mimico)
La produzione linguistica degli uomini
        e’ ricchissima e varia
Retorica antica: ordina i testi in base
         al loro scopo comunicativo
• Descrittivi: guide turistiche, alcuni brani letterari,...

• Narrativi: articoli di cronaca, biografie, romanzi, fiabe,...

• Informativi: manuali scolastici, enciclopedie, telegiornali,
  meteo,...

• Prescrittivi (o regolativi): testi giuridici, regolamenti,
  statuti, istruzioni per l’uso, ricette, testi di propaganda
  politica,...

• Argomentativi: discorsi di politici, di avvocati, articoli di
  fondo, alcuni testi pubblicitari, dialoghi filosofici, ...
Linguisti: punto di vista del destinatario

  testi molto, mediamente o poco vincolanti


• Molto vincolanti= testi scientifici, giuridici e
  tecnici
• Mediamente vincolanti= testi espositivi,
  divulgativi, informativi (trattati, manuali di studio,
  saggistica, storica, articoli, guide turistiche)
• Poco vincolanti= testi letterari (prosa e poesia)
La centralita’ del testo nel
           Framework Europeo
• Cap.2. Viene data una definizione del testo basata sulla
  linguistica testuale: il testo e’ l’unita’ base della
  comunicazione, e’ l’unita’ segnica fondamentale.

• Il documento continua dicendo che i testi hanno differenti
  funzioni nella vita sociale e assumono differenti forme e
  sostanze: il concetto di testo viene calato nella didattica
  in relazione alle variazioni diamesiche; differenti media
  sono usati per differenti scopi e portano differenze nella
  struttura, nei contenuti, nell’organizzazione dei messaggi
  (tipi e generi diversi) -cap. 4.6.

• Cap. 7.3.2. Caratteristiche del testo e criteri di scelta a
  fini didattici.
Testo autentico o non autentico?

• La proposta del documento europeo ricolloca il
  testo autentico e anche il testo autentico entro
  l’universo della testualita’.

• Cio’ significa che: non e’ piu’ il criterio del testo
  autentico a rappresentare la discriminante tra
  una buona e una cattiva glottodidattica, ma
  e’ la gestione delle caratteristiche di testualita’
  che ogni testo comporta con se’ a rappresentare
  tale salto di qualita’.
I testi nei diversi approcci
•   Approcci tradizionali: le           •   Approcci nozional-
    ragioni dei testi sono                  funzionale e comunicativo:il
    subordinate alle ragioni                testo deve mantenere le sue
    dell’apprendimento, ossia le            originali caratteristiche
                                            comunicative.
    ragioni dell’apprendimento
                                        •   I testi diventano testimonianza
    prevalgono su quelle della
                                            degli autentici, naturali usi
    comunicazione.                          comunicativi. Il concetto di
•   Testi: strumenti per la didattica       ‘testo autentico’ diventa il
    a servizio del metodo didattico.        portabandiera di questo
    Sono slegati dal contesto               rinnovamento.
    comunicativo, devono                •   Nei manuali didattici appaiono
    manifestare la comprensione             articoli di giornali, moduli
    di una determinata regola               postali, istruzioni per l’uso,
    strutturale della lingua.               lettere di protesta,...testi che
                                            incontrera’ lo straniero nel
•   Forte scarto tra la lingua              momento in cui usera’ la
    parlata e quella oggetto                nostra lingua.
    d’insegnamento
Framework europeo:
abbandono del concetto di ‘testo autentico’
concetto di testo senza alcuna qualificazione
Criteri di selezione dei testi
1. Complessita’ linguistica. Una sintassi particolarmente complessa
   impegna risorse di attenzione per occuparsi del contenuto
   (frasi lunghe, con subordinate, negazione multipla, ambiguita’ di scopo)




   Scegliere di rendere un dato testo compatibile con la capacita’ di
   gestione da parte dell’apprendente.
   Scegliere testi le cui caratteristiche linguistiche siano compatibili con
   la doppia funzione che deve avere l’input testuale nel processo di
   apprendimento/insegnamento:
               rendere possibile l’interazione sociale e
               sviluppare la competenza dell’apprendente
2. Tipologia testuale. Un testo va scelto in relazione alle sue
   caratteristiche tipologiche.

   Il Framework considera 3 categorie tipologiche: tipo narrativo,
   descrittivo, argomentativo (3 macrofunzioni).

• Le 3 macrofunzioni corrispondono a processi generali del
  funzionamento cognitivo dell’essere umano:

   - la capacita’ di seriazione, di collocazione degli eventi lungo l’asse
   del tempo per il tipo narrativo;

   - la capacita’ di disposizione nello spazio per il tipo descrittivo;

   - la capacita’ di gestire in modo articolato i concetti astratti per il tipo
   argometativo.
             - FONDAMENTI COGNITIVI DELLA CONOSCENZA-

• Ogni lingua ha testi che possono essere fatti ricadere entro queste
  categorie, ogni parlante nativo sa gestire la testualita’ facendo
  riferimento a questa classificazione.
3. Struttura del discorso. Regole strutturali interne di un determinato
   e concreto testo. Grado di coesione e coerenza, coerenza sul piano
   del contenuto, coesione su quello dei legami formali fra le diverse
   parti.

4. Variazione diamesica (supporto materiale, mezzo).
   Differenza tra testi scritti e testi parlati.
   Nei testi parlati la processazione dell’informazione avviene in tempo
   reale (ridottissimo il tempo tra progettazione ed esecuzione del
   testo). Distorsioni, interferenze possono aumentare le difficolta’.

5. Lunghezza del testo. Un testo lungo richiede una maggiore
   processazione, maggior impegno di memoria, rischio di distrazione.
   Densita’ informativa e ridondanza.

6. Importanza per l’apprendente. Scegliere i testi i modo che
    l’apprendente possa essere motivato in rapporto ai propri bisogni e
    non in base a imposizioni dall’esterno, prive di una ragione.
    La motivazione si fonda sull’interesse personale.
La competenza testuale
capacita’ di gestire i processi costitutivi della testualita’



 riconoscere testi appartenenti a generi
 non presenti nella L1




capacità di individuare le informazioni che il testo veicola,
assieme al modo in cui queste informazioni sono veicolate




  conoscenza della grammatica della testualita’
Riflessioni
1. Secondo il vostro parere si può utilizzare con
  studenti stranieri qualsiasi tipologia di materiale
  autentico?

2. A quale livello linguistico proporreste del
  materiale autentico pubblicitario?

3. Come selezionate i testi che proponete in
  classe?
II parte: Didattizzazione di testi

              La didattizzazione è un processo
                    arduo e complesso
                Aspetti da tenere in considerazione:
- tipologia dei destinatari e loro provenienza geografica

- livello linguistico, bisogni

- metodo di apprendimento pregresso

- stili cognitivi di ciascun discente
Scegliere testi autentici?
Dibattito tuttora in corso sulla validità o meno dell’utilizzo
                      di materiale autentico.
Gli studenti apprezzano l’utilizzo di materiale autentici; la proposta
dell’insegnante di analizzare un evento comunicativo ‘autentico’
viene accolta dagli apprendenti con eccitazione e soddisfazione: e’
un’occasione per mettersi alla prova con un tipo di comunicazione
che possono ritrovare nella vita quotidiana.

Adottare l’ottica della autenticità culturale:
l’autenticità trae origine dalla corrispondenza di obiettivi tra l’autore
ed il fruitore del testo, dalla condivisione di norme accettate di tipo
socio-culturali che devono essere veicolate e illustrate dal docente
di lingua straniera.
L’utilizzo tout cour di materiale autentico
nell’insegnamento della lingua straniera
   potrebbe dare origine a critiche.


La didattizzazione ponderata da parte
  del docente si pone come efficace
   mediazione tra le due correnti di
pensiero e mette in rilievo gli innegabili
 vantaggi del suo utilizzo in didattica.
Tipologie di testi in base al supporto


•   materiale cartaceo
•   materiale video
•   materiale audio
•   materiale multimediale
Materiale cartaceo
• Il più diffuso e ancora il più utilizzato dai docenti.

• Testi di letteratura, pubblicità delle riviste e dei
  quotidiani, cartelloni informativi o pubblicitari, articoli di
  giornale, alla letteratura ‘grigia’ della vita quotidiana, ad
  esempio opuscoli turistici, mappe geografiche, ricette di
  cucina, fotoromanzi, fumetti, ecc.

• E’ fotocopiabile e flessibile, si presta ad essere
  selezionato ed elaborato e non instaura generalmente
  un filtro affettivo nello studente perché bene accetto.
Materiale video
• Programmi televisivi di diverso genere (talk show sociali e politici,
  documentari, telegiornali, previsioni del tempo, giochi e quiz
  televisivi, televendite, telecronache sportive), film, pubblicità in
  video.
• Gamma vastissima di esempi di lingua (registri, dialetti, varietà
  regionali, stili), di situazioni e tematiche utili per l’apprendimento.
• Contribuisce all’acquisizione di una migliore competenza
  comunicativa. Mostrano la lingua in contesto (Framework, 4).
• L’ausilio delle immagini migliora la comprensione del messaggio
  linguistico (gestualita’, cinesica, prossemica e tutte le altre modalità
  basate sulla posizione, i movimenti, l'abbigliamento del corpo).
• E’ fondamentale che la pellicola utilizzata sia italiana, con attori
  italiani.
• L’input va correttamente tarato sul livello linguistico dei destinatari.
• Compito del docente: selezionare alcuni segmenti quando risultano
  funzionali al programma che deve svolgere in un determinato
  momento del corso.
Materiale audio

• Notevoli potenzialita’.

• Programmi radio, pubblicità radiofonica, canzoni,
  dialoghi, interviste, audiolibri (libri per bambini o di autori
  letterari importanti registrati in audio).

• L’ascolto di un racconto è un evento intimo, come uno
  scambio tra due persone; esso non è sempre passivo,
  ma, anzi, può stimolare l’immaginazione e la creatività
  dell’ascoltatore → sfruttamento didattico di produzione
  creativa.
Materiale multimediale

• Tutti i file utilizzabili e scaricabili via internet, sia video
  che audio o in sola lettura, oppure utilizzabili tramite il
  computer e/o strumenti collegabili.
• L’utilizzo della posta elettronica, delle chat line e delle
  videoconferenze tramite web cam con persone
  madrelingua consentono allo studente straniero di venire
  a contatto con testi considerabili ‘materiale autentico’.
• Alcuni svantaggi: l’informazione spesso non è
  selezionata, i testi presentano di frequente errori di
  battitura, richiede un alto dispendio in termini di tempo (e
  denaro).
Elementi da considerare nella
               didattizzazione dei testi
• Selezionare degli elementi testuali e paratestuali che possano
  essere compresi dagli studenti e su questi concentrare la
  didattizzazione.

• Rispondere agli obiettivi didattici: chiarire i contenuti nuovi e gli
  obiettivi possibili.

• Lessico: analizzare le difficoltà di comprensione che potrebbero
  essere causate dalla presenza di vocaboli troppo difficili. Ogni
  didattizzazione dovrebbe esser provvista di un glossario riassuntivo
  dei vocaboli nuovi, o di uso settoriale.

• Possibilità di creare attività didattiche strutturate come un’unità di
  apprendimento, ossia nell'ambito di un modello pedagogico che
  presenta una struttura più aperta alle diverse necessità, capacità e
  interessi degli studenti della classe.

• Approntare una fase di sperimentazione, per evidenziare i punti
  deboli e successivamente tarare il livello delle attività attraverso un
  feedback.
La didattizzazione nelle fasi dell’unita’
                    didattica
• Motivazione: lo studente fa ipotesi, inferenze e previsioni; il docente
  presenta il materiale focalizzando il paratesto, ossia le immagini
  presenti o il titolo al fine di far prevedere la tematica che si
  affronterà.

• Globalità: lo studente affronta il testo e lo comprende in modo
  globale (lettura veloce globale-skimmimg; video: domande su
  comprensione globale di situazione, ambiente e personaggi).

• Analisi: lo studente deve dimostrare una comprensione analitica; il
  docente, attraverso una lettura scanning, farà ricercare singole e
  precise informazioni nel testo, determinati elementi morfosintattici o
  lessicali.

• Sintesi: lo studente deve mettere in pratica ciò che ha appreso nelle
  fasi precedenti, esegue esercizi di fissazione e ripetizione e passa
  alla produzione orale e scritta delle strutture.

• Verifica: il docente verifica se lo studente ha appreso e sa
  riutilizzare le sue nuove conoscenze.
Attivita’: partire dai testi per arrivare ai testi
1.   Attivita’ di pre-lettura= attivazione della motivazione, introduzione
     al senso globale del testo.

2.   Lettura estensiva=autonoma e in silenzio; dentro il testo.

3.   Lettura intensiva o analitica=ripercorre il testo in lungo e in largo,
     coglie i sensi espliciti e impliciti.

4.   Attivita’ di comprensione=rielaborazione mentale degli elementi
     linguistici presenti nel testo (questionario, griglia, riassunto).

5.   Attivita’ testuali= analisi degli elementi coesivi, e dell’unita’ logica
     delle informazioni veicolate dal testo.

6.   Attivita’ di sviluppo della competenza lessicale=sinonimi, omonini,
     derivati, prefissoidi,ecc…(aspetto ludico).

7.   Attivita’ di produzione orale e scritta=messa in atto delle abilita’ di
     gestione dei testi.
Un caso: come didattizzare la pubblicita’
   Lo spot pubblicitario favorirà l’acquisizione di una competenza comunicativa
   che ingloba le dimensioni linguistica ed extralinguistica.

   Far osservare le espressioni del volto, la gestualità, le pause nello scambio
   comunicativo, la vicinanza fisica tra gli interlocutori: elementi paralinguistici
   e quelli cinesici saranno isolati meccanicamente ed analizzati da diversi
   punti di vista:

1. Dopo aver sottoposto gli apprendenti alla visione globale di un audiovisivo,
   si spegnerà la banda sonora in modo da isolare i movimenti del corpo, degli
   arti, del volto. Si procederà, quindi, con la richiesta di effettuare una
   microanalisi cinesica, focalizzando l’attenzione, per esempio, sulle varie
   espressioni del viso e cercando di attribuire dei possibili significati ad ogni
   singolo movimento.

2. Viceversa, si toglierà l’immagine, e i discenti saranno invitati ad ascoltare
   l’audio, in modo da effettuare anche una microanalisi paralinguistica. Grazie
   al canale uditivo si analizzerà il filmato (senza immagine) anche da un punto
   di vista extralinguistico ambientale per cercare di capire, dai rumori in
   sottofondo, in quale contesto potrebbe svolgersi l’azione.
Esempi di didattizzazione del testo

•   Canzone:
    http://venus.unive.it/italslab/docs/italia/L_ITALIANO_FIDONE_I_BEGO_A.pdf



•   Testo letterario:
    http://venus.unive.it/italslab/docs/Analisi_Manzoni_Stud_liceo_universita_B2_C1.pdf



•   Calcio:
    http://www.businesslogic.it/unive/video/La%20griglia%20delle%206%20domande.avi



•   Dispensa:
    pubblicita’, programmi TV, lettera, poesia.
Ricordiamoci che…
il testo e’ un processo,
uno stimolo che porta a una comprensione

il contatto col testo e’ un’esperienza formativa e
motivante

il lettore non e’ passivo fruitore, ma interprete dei
contenuti del testo (processo di interazione)

la lettura e’ un’attivita’ di tipo cooperativo (Eco 1979)

attraverso il testo l’apprendente scopre e vede la realta’:
il testo e’ uno sguardo sulla realta’
Buon lavoro e grazie!
    Carlotta Soffiantini

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La didattizzazione del testo

  • 1. La didattizzazione dei testi con cenni di linguistica testuale Carlotta Soffiantini Brescia, 28 marzo 2011
  • 2. Percorso attraverso il testo • Definizione di termini: il testo I requisiti del testo Tipologie di testi • La centralita’ del testo nel Framework Europeo Testo autentico e non-autentico Criteri di selezione dei testi La competenza testuale • La didattizzazione del testo Tipologie di testi per la didattica Come didattizzare i testi: attivita’ di lettura, comprensione, sviluppo competenza lessicale, produzione orale e scritta
  • 4. Il testo Metafora del ‘tessuto’, della ‘trama’ di singoli fili che danno vita a un insieme organico. (in latino TEXTUS e’ participio passato di TEXERE ‘tessere’). E’ un discorso in quanto “legato”, tenuto insieme da un ordito e una trama.
  • 5. • In passato il termine textus era riservato alle produzioni scritte ed ancor oggi lo e’ prevalentemente nel linguaggio comune. • Con il ‘900 il suo significato si amplia notevolmente, tanto che testo rischia di essere un termine al tempo stesso ambiguo e dai vaghi confini.
  • 6. Secondo le Scienze del Linguaggio • il testo e’ l’unita’ base della comunicazione = ogni manifestazione di lingua parlata e scritta che un locutore/apprendente riceve, produce, scambia (occorrenza comunicativa) • non puo’ esserci atto di comunicazione attraverso la lingua senza un testo • il testo e’ portatore di un senso unitario entro un’interazione comunicativa • Platone nel Cratilo: “uno strumento con cui due interlocutori comunicano sulle cose”
  • 7. • Il testo puo’ essere non solo scritto, ma anche orale (anche il discorso orale ha delle leggi alle quali i parlanti devono obbedire perche’ la comunicazione funzioni) • La nozione di testo implica l’esistenza di una produzione linguistica fatta con l’intenzione e con l’effetto di comunicare e nella quale si possano individuare un emittente e un destinatario • La nozione di testo e’ affiancabile a quella di testimone: il testo e’ trasportabile nello spazio e tramandabile nel tempo, puo’ essere usato e riutilizzato
  • 8. contenuto comunicativo emittente destinatario
  • 9. I requisiti del testo 7 requisiti che riguardano i 3 partecipanti dell’atto comunicativo: il parlante, il ricevente e il testo stesso. • l’intenzionalita’, riguarda l’atteggiamento di chi produce il testo, che vuole realizzare un testo coeso e coerente che soddisfi le sue intenzioni; • l’accettabilita’, riguarda invece l’atteggiamento di chi riceve il messaggio, che si aspetta un testo coeso e coerente, utile e significativo per acquisire conoscenze; • l’informativita’, riguarda il testo, ossia la compresenza e la distribuzione nel testo delle informazioni nuove e/o note al lettore-ascoltatore; • la situazionalita’, riguarda ancora il testo, e riguarda la sua capacita’ di rimando ad una situazione comunicativa (testo piu’ o meno opportuno, piu’ o meno adeguato al contesto comunicativo); • l’intertestualita’, riguarda l’insieme dei rapporti che il testo necessariamente intrattiene con altri testi (e’ maggiormente comprensibile se si raccorda con altri testi).
  • 10. COESIONE e COERENZA • Coesione: modo in cui le • Coerenza: riguarda il diverse parti del testo sono significato, il ‘filo logico’ collegate tra loro tramite mezzi dell’intero testo (e’ la chiara grammaticali e retorici. linea di sviluppo del discorso). Capacita’ delle parti di un testo • di “fare senso insieme”. Strumenti fondamentali per garantire la coesione testuale: • La coerenza si manifesta nel coesivi (pronomi, rispetto di alcuni rapporti riformulazioni, sostituzione logico-elementari. lessicale) e connettivi • La coerenza implica anche (congiunzioni). attenzione alla stilistica: uso di un registro congruente con un certo tipo di testo.
  • 11. Esempi di coesivi e connettivi - Coesivi (pronomi, sinonimi, riformulazioni): E’ venuta una ragazza a chiedere sue notizie, ma io non ho detto niente e cosi’ la tizia se n’e’ andata [Sinonimi] La prima guerra mondiale altero’ gli equilibri europei. Nel conflitto perirono milioni di soldati e dallo scontro la germania usci’ prostrata e umiliata [Riformulazione] Con la pace di vienna (1809) Napoleone consegui’ l’apogeo della sua potenza, ma 3 anni dopo le fortune del Bonaparte cominciarono a declinare (altre possibilita’ l’imperatore, il francese, …) (Serianni) - Connettivi=congiunzioni Non e’ arrivata perche’ ha perso il treno Penso, dunque esisto (Cartesio)
  • 12. Esempio di testo non coeso • Anna l’ho incontrata una volta alla Stazione centrale. Con Dora siamo stati compagni di classe. Enrico non lo conosco. • Anna l’ho incontrata una volta alla Stazione centrale. L’abigeato e’ stato soppresso come reato autonomo.Digli di smettere adesso! (Serianni)
  • 13. Coerenza: rispetto dei rapporti logico-elementari (causa-effetto, esclusione-inclusione, prima-dopo, ecc...) • “Oggi c’e’ bel tempo. Prendi l’ombrello!” • Mio figlio non guida. E’ sposato (Mio figlio non guida. Ha 10 anni) (Rigotti) Attenzione al registro! - “Il carcerato ha fregato le guardie ed e’ diventato uccel di bosco” (“Il detenuto ha eluso la sorveglianza e si e’ allontanato”)
  • 14. Tipologie di testo La maggior parte dei testi articolo di giornale, SMS, con cui abbiamo a che fare appunto su un foglietto di carta, tutti i giorni nasce dalla email, un avviso, un discorso pubblico, un libro, le chiacchere cooperazione tra codice di una telefonata verbale (scritto e parlato) e altri codici non verbali canzone, pubblicita’, film (acustico, iconico, mimico)
  • 15. La produzione linguistica degli uomini e’ ricchissima e varia
  • 16. Retorica antica: ordina i testi in base al loro scopo comunicativo • Descrittivi: guide turistiche, alcuni brani letterari,... • Narrativi: articoli di cronaca, biografie, romanzi, fiabe,... • Informativi: manuali scolastici, enciclopedie, telegiornali, meteo,... • Prescrittivi (o regolativi): testi giuridici, regolamenti, statuti, istruzioni per l’uso, ricette, testi di propaganda politica,... • Argomentativi: discorsi di politici, di avvocati, articoli di fondo, alcuni testi pubblicitari, dialoghi filosofici, ...
  • 17. Linguisti: punto di vista del destinatario testi molto, mediamente o poco vincolanti • Molto vincolanti= testi scientifici, giuridici e tecnici • Mediamente vincolanti= testi espositivi, divulgativi, informativi (trattati, manuali di studio, saggistica, storica, articoli, guide turistiche) • Poco vincolanti= testi letterari (prosa e poesia)
  • 18. La centralita’ del testo nel Framework Europeo • Cap.2. Viene data una definizione del testo basata sulla linguistica testuale: il testo e’ l’unita’ base della comunicazione, e’ l’unita’ segnica fondamentale. • Il documento continua dicendo che i testi hanno differenti funzioni nella vita sociale e assumono differenti forme e sostanze: il concetto di testo viene calato nella didattica in relazione alle variazioni diamesiche; differenti media sono usati per differenti scopi e portano differenze nella struttura, nei contenuti, nell’organizzazione dei messaggi (tipi e generi diversi) -cap. 4.6. • Cap. 7.3.2. Caratteristiche del testo e criteri di scelta a fini didattici.
  • 19. Testo autentico o non autentico? • La proposta del documento europeo ricolloca il testo autentico e anche il testo autentico entro l’universo della testualita’. • Cio’ significa che: non e’ piu’ il criterio del testo autentico a rappresentare la discriminante tra una buona e una cattiva glottodidattica, ma e’ la gestione delle caratteristiche di testualita’ che ogni testo comporta con se’ a rappresentare tale salto di qualita’.
  • 20. I testi nei diversi approcci • Approcci tradizionali: le • Approcci nozional- ragioni dei testi sono funzionale e comunicativo:il subordinate alle ragioni testo deve mantenere le sue dell’apprendimento, ossia le originali caratteristiche comunicative. ragioni dell’apprendimento • I testi diventano testimonianza prevalgono su quelle della degli autentici, naturali usi comunicazione. comunicativi. Il concetto di • Testi: strumenti per la didattica ‘testo autentico’ diventa il a servizio del metodo didattico. portabandiera di questo Sono slegati dal contesto rinnovamento. comunicativo, devono • Nei manuali didattici appaiono manifestare la comprensione articoli di giornali, moduli di una determinata regola postali, istruzioni per l’uso, strutturale della lingua. lettere di protesta,...testi che incontrera’ lo straniero nel • Forte scarto tra la lingua momento in cui usera’ la parlata e quella oggetto nostra lingua. d’insegnamento
  • 21. Framework europeo: abbandono del concetto di ‘testo autentico’ concetto di testo senza alcuna qualificazione
  • 22. Criteri di selezione dei testi 1. Complessita’ linguistica. Una sintassi particolarmente complessa impegna risorse di attenzione per occuparsi del contenuto (frasi lunghe, con subordinate, negazione multipla, ambiguita’ di scopo) Scegliere di rendere un dato testo compatibile con la capacita’ di gestione da parte dell’apprendente. Scegliere testi le cui caratteristiche linguistiche siano compatibili con la doppia funzione che deve avere l’input testuale nel processo di apprendimento/insegnamento: rendere possibile l’interazione sociale e sviluppare la competenza dell’apprendente
  • 23. 2. Tipologia testuale. Un testo va scelto in relazione alle sue caratteristiche tipologiche. Il Framework considera 3 categorie tipologiche: tipo narrativo, descrittivo, argomentativo (3 macrofunzioni). • Le 3 macrofunzioni corrispondono a processi generali del funzionamento cognitivo dell’essere umano: - la capacita’ di seriazione, di collocazione degli eventi lungo l’asse del tempo per il tipo narrativo; - la capacita’ di disposizione nello spazio per il tipo descrittivo; - la capacita’ di gestire in modo articolato i concetti astratti per il tipo argometativo. - FONDAMENTI COGNITIVI DELLA CONOSCENZA- • Ogni lingua ha testi che possono essere fatti ricadere entro queste categorie, ogni parlante nativo sa gestire la testualita’ facendo riferimento a questa classificazione.
  • 24. 3. Struttura del discorso. Regole strutturali interne di un determinato e concreto testo. Grado di coesione e coerenza, coerenza sul piano del contenuto, coesione su quello dei legami formali fra le diverse parti. 4. Variazione diamesica (supporto materiale, mezzo). Differenza tra testi scritti e testi parlati. Nei testi parlati la processazione dell’informazione avviene in tempo reale (ridottissimo il tempo tra progettazione ed esecuzione del testo). Distorsioni, interferenze possono aumentare le difficolta’. 5. Lunghezza del testo. Un testo lungo richiede una maggiore processazione, maggior impegno di memoria, rischio di distrazione. Densita’ informativa e ridondanza. 6. Importanza per l’apprendente. Scegliere i testi i modo che l’apprendente possa essere motivato in rapporto ai propri bisogni e non in base a imposizioni dall’esterno, prive di una ragione. La motivazione si fonda sull’interesse personale.
  • 25. La competenza testuale capacita’ di gestire i processi costitutivi della testualita’ riconoscere testi appartenenti a generi non presenti nella L1 capacità di individuare le informazioni che il testo veicola, assieme al modo in cui queste informazioni sono veicolate conoscenza della grammatica della testualita’
  • 26. Riflessioni 1. Secondo il vostro parere si può utilizzare con studenti stranieri qualsiasi tipologia di materiale autentico? 2. A quale livello linguistico proporreste del materiale autentico pubblicitario? 3. Come selezionate i testi che proponete in classe?
  • 27. II parte: Didattizzazione di testi La didattizzazione è un processo arduo e complesso Aspetti da tenere in considerazione: - tipologia dei destinatari e loro provenienza geografica - livello linguistico, bisogni - metodo di apprendimento pregresso - stili cognitivi di ciascun discente
  • 28. Scegliere testi autentici? Dibattito tuttora in corso sulla validità o meno dell’utilizzo di materiale autentico. Gli studenti apprezzano l’utilizzo di materiale autentici; la proposta dell’insegnante di analizzare un evento comunicativo ‘autentico’ viene accolta dagli apprendenti con eccitazione e soddisfazione: e’ un’occasione per mettersi alla prova con un tipo di comunicazione che possono ritrovare nella vita quotidiana. Adottare l’ottica della autenticità culturale: l’autenticità trae origine dalla corrispondenza di obiettivi tra l’autore ed il fruitore del testo, dalla condivisione di norme accettate di tipo socio-culturali che devono essere veicolate e illustrate dal docente di lingua straniera.
  • 29. L’utilizzo tout cour di materiale autentico nell’insegnamento della lingua straniera potrebbe dare origine a critiche. La didattizzazione ponderata da parte del docente si pone come efficace mediazione tra le due correnti di pensiero e mette in rilievo gli innegabili vantaggi del suo utilizzo in didattica.
  • 30. Tipologie di testi in base al supporto • materiale cartaceo • materiale video • materiale audio • materiale multimediale
  • 31. Materiale cartaceo • Il più diffuso e ancora il più utilizzato dai docenti. • Testi di letteratura, pubblicità delle riviste e dei quotidiani, cartelloni informativi o pubblicitari, articoli di giornale, alla letteratura ‘grigia’ della vita quotidiana, ad esempio opuscoli turistici, mappe geografiche, ricette di cucina, fotoromanzi, fumetti, ecc. • E’ fotocopiabile e flessibile, si presta ad essere selezionato ed elaborato e non instaura generalmente un filtro affettivo nello studente perché bene accetto.
  • 32. Materiale video • Programmi televisivi di diverso genere (talk show sociali e politici, documentari, telegiornali, previsioni del tempo, giochi e quiz televisivi, televendite, telecronache sportive), film, pubblicità in video. • Gamma vastissima di esempi di lingua (registri, dialetti, varietà regionali, stili), di situazioni e tematiche utili per l’apprendimento. • Contribuisce all’acquisizione di una migliore competenza comunicativa. Mostrano la lingua in contesto (Framework, 4). • L’ausilio delle immagini migliora la comprensione del messaggio linguistico (gestualita’, cinesica, prossemica e tutte le altre modalità basate sulla posizione, i movimenti, l'abbigliamento del corpo). • E’ fondamentale che la pellicola utilizzata sia italiana, con attori italiani. • L’input va correttamente tarato sul livello linguistico dei destinatari. • Compito del docente: selezionare alcuni segmenti quando risultano funzionali al programma che deve svolgere in un determinato momento del corso.
  • 33. Materiale audio • Notevoli potenzialita’. • Programmi radio, pubblicità radiofonica, canzoni, dialoghi, interviste, audiolibri (libri per bambini o di autori letterari importanti registrati in audio). • L’ascolto di un racconto è un evento intimo, come uno scambio tra due persone; esso non è sempre passivo, ma, anzi, può stimolare l’immaginazione e la creatività dell’ascoltatore → sfruttamento didattico di produzione creativa.
  • 34. Materiale multimediale • Tutti i file utilizzabili e scaricabili via internet, sia video che audio o in sola lettura, oppure utilizzabili tramite il computer e/o strumenti collegabili. • L’utilizzo della posta elettronica, delle chat line e delle videoconferenze tramite web cam con persone madrelingua consentono allo studente straniero di venire a contatto con testi considerabili ‘materiale autentico’. • Alcuni svantaggi: l’informazione spesso non è selezionata, i testi presentano di frequente errori di battitura, richiede un alto dispendio in termini di tempo (e denaro).
  • 35. Elementi da considerare nella didattizzazione dei testi • Selezionare degli elementi testuali e paratestuali che possano essere compresi dagli studenti e su questi concentrare la didattizzazione. • Rispondere agli obiettivi didattici: chiarire i contenuti nuovi e gli obiettivi possibili. • Lessico: analizzare le difficoltà di comprensione che potrebbero essere causate dalla presenza di vocaboli troppo difficili. Ogni didattizzazione dovrebbe esser provvista di un glossario riassuntivo dei vocaboli nuovi, o di uso settoriale. • Possibilità di creare attività didattiche strutturate come un’unità di apprendimento, ossia nell'ambito di un modello pedagogico che presenta una struttura più aperta alle diverse necessità, capacità e interessi degli studenti della classe. • Approntare una fase di sperimentazione, per evidenziare i punti deboli e successivamente tarare il livello delle attività attraverso un feedback.
  • 36. La didattizzazione nelle fasi dell’unita’ didattica • Motivazione: lo studente fa ipotesi, inferenze e previsioni; il docente presenta il materiale focalizzando il paratesto, ossia le immagini presenti o il titolo al fine di far prevedere la tematica che si affronterà. • Globalità: lo studente affronta il testo e lo comprende in modo globale (lettura veloce globale-skimmimg; video: domande su comprensione globale di situazione, ambiente e personaggi). • Analisi: lo studente deve dimostrare una comprensione analitica; il docente, attraverso una lettura scanning, farà ricercare singole e precise informazioni nel testo, determinati elementi morfosintattici o lessicali. • Sintesi: lo studente deve mettere in pratica ciò che ha appreso nelle fasi precedenti, esegue esercizi di fissazione e ripetizione e passa alla produzione orale e scritta delle strutture. • Verifica: il docente verifica se lo studente ha appreso e sa riutilizzare le sue nuove conoscenze.
  • 37. Attivita’: partire dai testi per arrivare ai testi 1. Attivita’ di pre-lettura= attivazione della motivazione, introduzione al senso globale del testo. 2. Lettura estensiva=autonoma e in silenzio; dentro il testo. 3. Lettura intensiva o analitica=ripercorre il testo in lungo e in largo, coglie i sensi espliciti e impliciti. 4. Attivita’ di comprensione=rielaborazione mentale degli elementi linguistici presenti nel testo (questionario, griglia, riassunto). 5. Attivita’ testuali= analisi degli elementi coesivi, e dell’unita’ logica delle informazioni veicolate dal testo. 6. Attivita’ di sviluppo della competenza lessicale=sinonimi, omonini, derivati, prefissoidi,ecc…(aspetto ludico). 7. Attivita’ di produzione orale e scritta=messa in atto delle abilita’ di gestione dei testi.
  • 38. Un caso: come didattizzare la pubblicita’ Lo spot pubblicitario favorirà l’acquisizione di una competenza comunicativa che ingloba le dimensioni linguistica ed extralinguistica. Far osservare le espressioni del volto, la gestualità, le pause nello scambio comunicativo, la vicinanza fisica tra gli interlocutori: elementi paralinguistici e quelli cinesici saranno isolati meccanicamente ed analizzati da diversi punti di vista: 1. Dopo aver sottoposto gli apprendenti alla visione globale di un audiovisivo, si spegnerà la banda sonora in modo da isolare i movimenti del corpo, degli arti, del volto. Si procederà, quindi, con la richiesta di effettuare una microanalisi cinesica, focalizzando l’attenzione, per esempio, sulle varie espressioni del viso e cercando di attribuire dei possibili significati ad ogni singolo movimento. 2. Viceversa, si toglierà l’immagine, e i discenti saranno invitati ad ascoltare l’audio, in modo da effettuare anche una microanalisi paralinguistica. Grazie al canale uditivo si analizzerà il filmato (senza immagine) anche da un punto di vista extralinguistico ambientale per cercare di capire, dai rumori in sottofondo, in quale contesto potrebbe svolgersi l’azione.
  • 39. Esempi di didattizzazione del testo • Canzone: http://venus.unive.it/italslab/docs/italia/L_ITALIANO_FIDONE_I_BEGO_A.pdf • Testo letterario: http://venus.unive.it/italslab/docs/Analisi_Manzoni_Stud_liceo_universita_B2_C1.pdf • Calcio: http://www.businesslogic.it/unive/video/La%20griglia%20delle%206%20domande.avi • Dispensa: pubblicita’, programmi TV, lettera, poesia.
  • 40. Ricordiamoci che… il testo e’ un processo, uno stimolo che porta a una comprensione il contatto col testo e’ un’esperienza formativa e motivante il lettore non e’ passivo fruitore, ma interprete dei contenuti del testo (processo di interazione) la lettura e’ un’attivita’ di tipo cooperativo (Eco 1979) attraverso il testo l’apprendente scopre e vede la realta’: il testo e’ uno sguardo sulla realta’
  • 41. Buon lavoro e grazie! Carlotta Soffiantini