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La Forneria Salvetti opera nel settore
                                                                               della panificazione e pasticceria
                                                                               da oltre un secolo
                                                                               e vanta una tradizione maturata
                                                                               attraverso anni di esperienza nel settore.
                                                                                                                                                    Di generazione in generazione
                                                                                                                                                    l’attività familiare viene tramandata con passione ed amore...
Nata alla fine dell'Ottocento come realtà di paese, la Forneria Salvetti ha continuato                   irresistibile. La farina di castagne è impiegata nella manifattura dei “castagnotti”,
la sua attività durante il XX secolo grazie ad un trasferimento di segreti e tradizioni                  biscotti dal gusto forte ed austero; del “pane di schelt”, alimento della cucina
tramandati da padre in figlio. La gestione è proseguita nel corso degli anni con                         povera; dei “grissini di castagne e noci”, dall'inconfondibile fragranza; della torta
un ampliamento della produzione, lo sviluppo della specializzazione nel settore                          a base di castagne e mele e di altre squisite ricette.
ed una ramificazione della sua struttura di vendita sul territorio.                                      Negli ultimi anni lo sforzo dell'Azienda si è inoltre rivolto ad altri settori come
Il campo coltivato direttamente dalla famiglia Salvetti L'attaccamento alla propria Terra ha             quello della pasticceria artigianale e della pasta fresca; ecco così, da un lato, le
nei pressi della forneria di Malonno                    spinto la Famiglia Salvetti ad appro-            prelibatezze di stagione, come i panettoni, le colombe e le torte artigianali, e
                                                        fondire il legame con le sue origini ri-         dall'altro i “casoncelli” camuni, le tagliatelle con farina di castagne o con farina
                                                        cercandone una concreta espressione              di segale, e tante altre specialità. Il tutto con un occhio di riguardo al rispetto
                                                        nel lavoro quotidiano. L'idea che la             delle tradizioni e alla cultura
                                                        qualità di un alimento sia il risultato di       della propria Terra.
                                                        una scelta accurata delle materie prime,         La continua ricerca di inno-
                                                        costituisce una “filosofia” che applicata,       vazione e qualità dei pro-
                                                        giorno dopo giorno, ha originato nuove           dotti, fanno della Forneria
                                                        ricette e nuovi sapori contraddistinti           Salvetti una realtà ormai
                                                        dall'impiego di ingredienti genuini.             consolidata nel panorama
                                                        La conoscenza dei segreti e delle arti           locale e regionale. La sua
                                                        della “panificazione popolare” trova             opera ha ottenuto ricono-
                                                        applicazione in una ricca varietà di             scimenti da parte di Slow
                                                        prodotti territoriali principe dei quali è       Food, nell'Atlante Bresciano
                                                        il pane di segale, realizzato seguendo           dei Sapori e dall'Accademia
                                                        il metodo antico e il cui sapore è in grado      della Cucina Italiana.
                                                        di rievocare ricordi e sensazioni della
                                                        vita contadina di un tempo. La farina “de                            Il rinnovato interno
                                                        seghél” è inoltre alla base dei “frollini alla        della Forneria Salvetti di Malonno
                                                        segale” e di altre specialità nostrane. Fra
                                                        i dolci tipici spicca per la sua leggendaria        I negozi di Malonno e di Vezza d'Oglio sono stati ultimamente poten-
                                                        origine camuna e la sua alta digeribilità           ziati con l'inserimento della caffetteria per offrire un servizio più
                                                        la “spongada”, dal caratteristico profumo           completo alla nostra clientela che desidera concedersi una piacevole
                                                                                                            pausa, gustando deliziosi pasticcini seguiti da un buon caffè.

                                                Per il terzo anno consecutivo la Forneria
                                                Salvetti di Malonno mi ha affidato, riem-                                                             Il pittore Lino Rizza nasce a Piamborno (BS)
                                                piendomi di gioia, la realizzazione di                                                                il 20 febbraio 1942. Dopo aver frequentato
                                                questo Lunario destinato a tutti i buon-                                                              l'Istituto Magistrale “Gambara di Brescia”
                                                gustai dei suoi deliziosi prodotti terri-                                                             insegna per alcuni anni nelle scuole elemen-
                                                toriali. Con passione ho lavorato al fine                                                             tari della Valle Camonica. Diplomatosi nel
                                                di sfornare dei testi che possano fregiar-                                                            1967 presso l'Istituto d'Arte “Savoldo” di Bre-
                                                si dell'ambizioso titolo di “Lünare dela                                                              scia, l'anno successivo si dedica completa-
                                                Al Camonega” e per questo ho deciso                                                                   mente, da professionista, alla pittura che,
                                                di arricchire la mia opera pubblicando                                                                fin dalla scuola media, aveva esercitato con
                                                anche poesie e scritti di autori camuni                                                               infinita passione. Sposatosi nel 1970 con
                                                e bresciani caratterizzati da una profon-                                                             Giovanna Mari, si trasferisce con la moglie
                                                da sensibilità verso le tradizioni del no-                                                            in una baita, sulla montagna di Pescarzo di
                                                stro mondo contadino. Un sincero rin-                                                                 Capo di Ponte, rinvigorendo ancor di più il
                                                graziamento permettetemi di dedi-                                                                     legame con gli usi e le tradizioni della terra
                                                carlo, di tutto cuore, alla carissima Gio-                                                            camuna. Lino Rizza scompare a Piamborno
                                                vanna Mari, che con grande spirito di                                                                 il 4 Luglio 2009 al termine di un'esistenza
                                                collaborazione, mi ha permesso di im-                                                                 improntata a trasformare in emozionanti
                                                preziosire il “Lünare” con le emozionan-                                                              immagini pittoriche gli aspetti più caratteri-
                                                ti, inedite, bozze firmate dall'amico pit-               Il “Lünare dela Al Camonica 2011”            stici della Valle Camonica.
                                                tore e artista Lino Rizza, vivo fra noi                  è dedicato alla memoria                      Per ulteriori approfondimenti visitate il sito:
                                                ogni girono nella voce delle sue opere.                  dell'Artista Pittore Lino Rizza              www.linorizza.it
                                                                                  Germano Melotti

                    Foto: Renato Tagazzini


Germano Melotti oltre ad aver realizzato i testi di questo                                                  DALL'AUTORE
“Lünare 2011” è autore dei libri etnografici “Su su pastori”,                                               Un ringraziamento particolare a Voi gentili lettori e a tutti gli anziani della Valle
“Anima Monni” e del canzoniere “Canta con Germano”. Egli                                                    Camonica che mi hanno trasmesso le loro memorie.
ha inoltre prodotto i due CD di musica tradizionale: “La us dela                                            Ringrazio inoltre per la collaborazione: la Forneria Salvetti che ha promosso
Valcamonega” e “Osteria de la Cantada” dove si possono                                                      quest'opera, Rosangela Salvetti che ha svolto il lavoro di ricerca delle ricette,
                                                                                                            l'Associazione Impronta Camuna, “Nonno Berto”, Renato Tagazzini per le fotografie,
ascoltare brani tradizionali e sue originali composizioni.
                                                                                                            Sara Polonioli, mia moglie Daniela e i divulgatori di questo Lunario 2011 a mezzo
Negoziante di prodotti tipici in quel di Monno (BS) è da 25 anni                                            stampa, radio e televisione.
costantemente impegnato nell'animare fiere, sagre e programmi
trasmessi in diretta da Tele Boario, Antenna 3 e T Sat, in prima                                            INVITO A COLLABORARE
serata. Attualmente sta inoltre prodigandosi per fondare una                                                In previsione della futura composizione del Lunario 2012 l'autore è sempre dispo-
                                                                                                            nibile ad ascoltare consigli, suggerimenti e puntualizzazioni. Chi ritenesse di avere
“Casa della tessitura a telaio a mano” nel suo paese natale.
                                                                                                            materiale documentario, fotografico o artistico utile per integrare i testi o le
Ulteriori informazioni sulle sue attività di fisarmonicista                                                 illustrazioni del prossimo lavoro è pregato di comunicarlo, preferibilmente entro
popolare ed etnografo locale si possono ottenere incon-                                                     il 31 Agosto 2011, al seguente indirizzo di posta elettronica:
trando l'autore a Monno nel suo negozio “La butiga del paìs”,                                               mano@germanoilcantastorie.it - scrivendo all'indirizzo: Germano Melotti, via
visitando il sito www.germanoilcantastorie.it oppure                                                        Roma 6, 25040 Monno (Bs) - telefondando all'autore al n. 0364.779405 oppure
telefonando al numero di cellulare: 349.3981228.                                                            presentandosi presso i punti vendita della Forneria Salvetti.
Le storie di noni
                                                                          Le strìe del Reòlt
Le tradisiù del mes                                                       Una volta mia nonna Mea si svegliò pre-
Che tempo farà                                                            stissimo per consegnare il grano macinato
                                                                          presso le contrade. Fatto un tratto di
L'avvento dell'anno nuovo assume lo stesso valore
simbolico di una nuova nascita in famiglia: come verso                    strada sentì il campanile suonare due
il bimbo si accentrano le attenzioni di tutti e ognuno                    rintocchi e comprese di essersi messa in
formula fervidi auspici di serenità e di pace, così anche                 cammino troppo presto, ingannata dal
il tempo nuovo è oggetto di un'attenta osservazione.                      chiarore fatto dalla luna piena. Subito si
Soprattutto i primi dodici giorni di Gennaio rappresen-                   preoccupò molto sapendo di dover pas-
terebbero, secondo il credo popolare, una sintesi delle                   sare, presso la località Marcadec, sotto il
condizioni che andranno a verificarsi nei dodici mesi                     portico abitato dalle streghe. Impu-
dell'anno.                                                                gnando con una mano la coda dell'asino
                                                                          e con l'altra la corona del rosario, trovò il
Le ragazze da salare                                                      coraggio di oltrepassare quel luogo ma-
I giovanotti passavano di stalla in stalla, a Capodanno,                  ledetto. Questa storia vera ci insegna
mettendo sulla testa delle ragazze camune una man-                        come, con la forza della fede, si possa
ciata di sale affinché si conservassero buone per tutto                   vincere la paura (dai racconti di Sandro
l'anno.                                                                   Salvetti).

   Menà la lüna
   Orto e costellazioni
   La luna, oltre ad effettuare un movimento rotatorio intorno
                                                                          Se te vègnet a Vèza...
   alla Terra, ha un movimento “oscillatorio” ossia si alza dalla linea   La chiesa parrocchiale di Vezza d'Oglio merita sicuramente una visita essendo
   dell'orizzonte fino a raggiungere in 14 giorni il suo punto            uno scrigno prezioso di tesori artistici. La dedicazione al Vescovo Martino di Tours
   massimo più alto nel cielo, da sud a nord. In questa fase, detta
   di luna ascendente, essa attraversa i segni zodiacali del Sagit-       ricorda i legami della Valle Camonica con le leggendarie imprese di Carlo Magno.
   tario, del Capricorno, dell'Acquario, dei Pesci, dell'Ariete e del     All'interno spicca l'imponente soasa lignea dell'altare maggiore, a due ordini
   Toro. Successivamente torna ad invertire il movimento per              architettonici sovrapposti, attribuita alla scuola dell'edolese Giovanni Domenico
   tornare ad abbassarsi verso l'orizzonte, da nord a sud, dando
   vita alla fase detta discendente che interessa le costellazioni        Ramus. L'altare maggiore è un pregevole lavoro, eseguito nel 1775, dagli scultori
   dai Gemelli fino allo Scorpione. Quando la luna è nella fase           Fantoni di Rovetta (Bg).
   chiamata ascendente, le piante sono più rigogliose e forti nelle
   parti superiori. È preferibile tagliare rami da innesto e la frutta
   raccolta si conserva meglio. In luna discendente è meglio
   seminare e trapiantare in quanto le piante crescono meglio.
Le storie di noni
                                                                      El bigaröl e la crus
Le tradisiù del mes                                                   U n a d o n n a , r i m a s t a ve d ov a ,
                                                                      commissionò ad un falegname la
El tocarel
                                                                      croce di legno da mettere al cimitero
In Valle di Saviore era in uso a Carnevale la pratica del             ove era sepolto il suo povero marito.
Tocarel ossia della questua del latte effettuata da un                Giunta presso la tomba iniziò a dire:
gruppo di bambini in memoria dei poveri morti. In molti               “Caro Battista quanto mi manchi...
paesi il pubblico offriva ai gruppi mascherati e ai com-              vorrei sempre rimanere qui, tanto ti
medianti “la regalìa” ossia del cibo che veniva consumato             amo!”.
nelle ultime ore prima dell'arrivo della Quaresima.                   Nel frattempo, inginocchiatasi, piantò
                                                                      la croce nel terreno. Quando fece per
Le giostre                                                            alzarsi sentì una forza che la tratteneva.
Le “giostre” erano delle rappresentazioni teatrali, a ca-             Aveva in verità infilzato con la croce
rattere drammatico. Gli attori si esibivano nelle stalle              il grembiule che indossava e, non
con il volto coperto da un fazzoletto che, fermato sotto              rendendosene conto, morì sul colpo
il cappello, scendeva a coprire la faccia. Gli intermezzi             per lo spavento.
erano allietati dalla musica dei suonatori di fisarmonica.
Al termine si aprivano le danze e i festeggiamenti che
continuavano fino a notte tarda.
                                                                      Se te vègnet a Osem...
                                                                      A Ossimo Superiore merita una visita il Museo Etnografico “Ossimo-Borno di
                                                                      Vallecamonica”, dedicato alla cultura materiale, che trova spazio nella ex casa
   Menà la lüna                                                       parrocchiale. Camminando per i diversi ambienti si riscopre l'atmosfera di un
   L'orto e lo zodiaco                                                tempo ormai perduto, intriso di sani valori e di tanta solidarietà. A poca distanza
   In campagna, ma anche nell'orto, i giorni propizi per le           è possibile visitare il Parco Archeologico Anvoia.
   foglie si hanno quando la luna si trova nei segni dei Pesci,       Rinomato prodotto di questa terra è la “patata San Carlo”, varietà di forma
   del Cancro e dello Scorpione. I giorni da fiore coincidono         tondeggiante, a pasta bianca, le cui storia è stata racchiusa in un libro curato
   con la luna in Gemelli, Bilancia o Acquario. Quelli a favore
   dei frutti si trovano con la luna in Ariete, Leone o Sagittario.   da Marco Cuter e Gian Carlo Zerla.
   I giorni propizi per le radici si hanno con la luna in Toro,
   Vergine o Capricorno. Il periodo migliore per estirpare le
   erbacce primaverili è nei giorni in cui la luna si trova in
   Capricorno.
Le storie di noni
                                                                   La Dona del Zöc
Le tradisiù del mes                                                La Dona del Zöc è una vecchia me-
Croci di latte di calce e segatura                                 gera che ama far paura ai malcapitati
Un tempo ci si sposava a Carnevale. Nei paesi della                contadini della Valle Camonica. Si
montagna camuna la notte precedente alle nozze si                  racconta a tal proposito che una
usava segnare con i “frissèi” (croci fatte col latte di calce)     famiglia della Valle di Saviore sentì
le mura dell'abitazione dell'ex fidanzata e si realizzava          un rumore di zoccoli provenire dalla
un sentiero di segatura e crusca che congiungeva la                strada che portava alla loro cascina.
casa del “piantà” a quella della novella sposa. Di giorno          Il padrone uscì a controllare ma in-
invece si appendeva alla porta dell'abbandonato una                spiegabilmente non vide anima viva.
ghirlanda e ivi si faceva festa canzonandolo.
                                                                   Un'altra volta un uomo trovò la
La compagnia del Pés                                               moglie intenta a cospargersi con un
L'ultimo giorno di Carnevale girava per le stalle, dopo            unguento magico che la fece sparire
cena, una compagnia incaricata di pesare la gente                  all'istante. Egli decise di fare la stessa
mediante la stadera. Quest'usanza aveva lo scopo di                cosa e si ritrovò a un convegno di
verificare quanto fossero aumentate le persone dopo                streghe al Tonale presieduto dalla
aver mangiato abbondanti dosi di calsoncelli nostrani.
                                                                   Signora del Gioco. Si risvegliò la
                                                                   mattina, al suono dell'Ave Maria,
   Menà la lüna                                                    appollaiato sopra un larice.
   Alcuni consigli per i lavori nell' orto...
   Il concime andrebbe dato alle piante in luna piena. Le
   fasi lunari non hanno invece rilevanza per vangare, zap-        Se te vègnet a Malòn...
   pare e fresare il terreno. È determinante preservare la
   salubrità del suolo, coltivando ad anni alterni, nella stessa   Se vai a Malonno non tralasciare la visita alla chiesa Parrocchiale dei Santi
   aiuola, verdure la cui parte commestibile si sviluppa sopra     Faustino e Giovita. Interessante al suo interno è la tela attribuita al Tintoretto
   e sotto il suolo. Dove quest'anno piantate pomodori, il         e la pala dell'altare maggiore firmata da Giulio Quaglia.
   prossimo anno metterete cipolle, rape o patate. Proprio
   queste ultime sono importanti per migliorare la situazione      La chiesa è tuttora utilizzata per celebrare la messa domenicale e nelle solennità.
   di terreni utilizzati per la prima volta dopo anni d'incuria.   In occasione del Triduo dei Morti è allestito un imponente apparato ligneo
   Si devono trapiantare in luna crescente le piante da fiore      denominato “macchina”, costellato da una miriade di candele votive.
   e tutti gli ortaggi dei quali si consumano le parti che
   crescono sopra il suolo. In luna calante invece si trapian-
   tano le carote.
Le storie di noni
                                                                      Le ballerine caprine
Le tradisiù del mes                                                   Un uomo di Malonno sentì provenire
Il martinaz                                                           da una stalla, situata vicino al Palazzo
È di Saviore l'antica tradizione che prevede, nella notte del         Martinengo, della musica e dei canti.
Venerdì Santo, l'annuncio urlato da due cori alternati di             Incuriosito vi entrò e vide una compa-
giovanotti, dei nomi delle nuove coppie di fidanzati del              gnia di ballerini che danzava allegra-
paese. L'idillio è consacrato mediante il suono dei corni che
si diffonde dai monti fino al paese dove le ragazze fanno             mente. Osservando meglio si accorse
capolino alla finestra, curiose di ascoltare quale cavaliere          che le donne erano fredde come il
sia loro toccato in sorte. Ecco cosa si cantava: “Sta primaera,       marmo ed avevano i piedi di capra.
sopra la tera - Ghè una scèta, bela bela - Chèla? Chèla? - L'è        Cercò allora di fuggire ma udì una voce
la Maria - Daghela a chi? - Al Batistì! - E per non falà... Al camì   sussurrare: “Didal, didal, i vivi e i morti
de la sò ca!”
                                                                      non ballano mia an gual” (Didal, didal,
Le uova benefiche                                                     i vivi e i morti non ballano in modo
Le uova deposte il Venerdì Santo venivano benedette e                 uguale). Giunto a casa si mise a letto e
consumate il giorno di Pasqua. Esse, secondo la tradizione,           dopo qualche giorno morì per lo spa-
erano poste nel buco della ciambella pasquale adorna di
rametti d'ulivo e decorata con dei cerchietti impressi me-            vento subito quella sera (dai ricordi di
diante l'impiego del ditale.                                          Sandro Salvetti).

   Menà la lüna                                                       Se te vègnet a Esen...
   Come coltivare patate e carote
   Effettuare la semina delle patate in luna calante. È essen-        Se vai a Esine ferma il passo davanti alla chiesa di Santa Maria che ha il titolo di
   ziale rispettare delle rotazioni ampie ed evitare ristagni         monumento nazionale. Edificata fra il 1460 e il 1485, al suo interno si possono
   idrici e la bagnatura delle foglie. Le patate da seme sono         ammirare gli splendidi affreschi eseguiti da Pietro da Cemmo e dalla sua bottega.
   di piccole dimensioni ed è consigliabile farle germogliare
   esponendole al sole prima dell'interramento. Non è op-
                                                                      Sopra l'altare campeggia un Cristo Pantacrator in mandorla circondato da
   portuno utilizzare sostanza organica mal compostata a              imperatori, santi, apostoli, martiri, profeti e monaci per un totale di 72 personaggi.
   stretto contatto della coltivazione. La carota ama essere          Se durante la visita culturale ti venisse un certo appetito … puoi assaggiare le
   seminata vicino alle cipolle e all'aglio in quanto essi            specialità nostrane proposte nei diversi ristoranti come quello, ad esempio, della
   fungono da repellente per la mosca che l'attacca. Per
   ridurre il tempo di germinazione si possono tenere i semi          “Cantina” gestito dall'amico Giacomo con passione e dedizione.
   in un tessuto inumidito. Durante le innaffiature è meglio
   non bagnare le foglie. Effettuare la semina in luna calante.
   Similmente fate per i diradamenti e la raccolta.
Petàfia de Macc
  È questo il mese dedicato alla Madon-
  na e molte donne lo ricordano por-
                                                        La somessa di curiùs
  tando dei fiori alle “santelle” mariane               L'osteria di Pierolino
  sparse per le contrade camune,                        Arturo Cozzaglio così descriveva un angolo di Terra
  espressione tangibile della pietà po-                 camuna nell'anno 1895: “Malonno, Lava, Loritto, sulla
  polare presente in Valle Camonica.                    sinistra, Zazza e Garda sulla destra, stanno nei boschi
  A Maggio fioriscono i matrimoni che                   ed offrono alla valle chiese e campanili che sorgono
  rallegrano le borgate di frizzante vi-                sul grigio delle ardesie. Tutto il paesaggio è tranquillo
  vacità. In quel di Monno si usano fare                e grandioso, e l'Oglio divaga pel piano con bianche
  le serenate ai novelli sposi mentre in                parabole. Le casupole si spargono solitarie pel prato
  altri paesi vi è ancora talvolta la tradi-            con mandre e pastori. Chi non ricorda quel povero
  zione di ostacolare, con mille espe-                  Pierolino che ivi teneva modestissima osteria? Af-
  dienti, l'entrata della sposa in chiesa               faccendato alle sue semplicissime cene di orzo e di
  o di impedire la sua uscita dal paese.                castrato e che salutava il giorno morente pregando
  Fra le date rilevanti è da segnalare
                                                        requie ai suoi morti e mormorando Ave Maria...”
  quella di martedì 3 Maggio legata alla
  semina dei legumi e al suo condizio-                  Le virtù delle radici dell'ortica
  namento del tempo per i quaranta                      Le radici dell'ortica sono un efficace toccasana contro i dolori provocati dai calcoli e dal mal di
  giorni successivi secondo il detto che                gola, inoltre puliscono perfettamente i vetri e ingrassano velocemente i polli. Esse possono sostituire
  dice: “Se 'l plöf 'l dé de                            il luppolo nella fabbricazione della birra e furono impiegate per produrre tele, funi e carta.
  Santa Crùs el vè qua-                                 Il numero 40 nella tradizione
  ranta dé piovùs!” (se                                 Il numero 40 è il simbolo della prova, dell'iniziazione, della rinascita spirituale e del castigo. Nella
  piove il giorno di Santa                              bibbia sono 40 i giorni e le notti di pioggia del Diluvio, i giorni trascorsi da Gesù nel deserto, gli
  Croce seguono qua-                                    anni durante i quali la manna sfamò i figli d'Israele. Nella tradizione popolare il detto “menà
  ranta giorni di pioggia).                             quarantina” indica un periodo di 40 giorni durante il quale il tempo rimane quasi costantemente
                                                        bello o brutto. In questo mese esso inizia il 3 Maggio e si conclude l'undici Giugno.




                                                                         Le storie di noni
                                                                         Il tesoro sepolto
Le tradisiù del mes                                                      Si racconta in Valtellina che un tempo i Maghèt
                                                                         della Valfurva (bizzarre creature simili a folletti
Le erbe dello Yeti dell'Adamello
                                                                         dispettosi e cattivi) lavoravano incessantemente,
Il detto: “De macc l'è bù ogni erbacc” (a Maggio è buona
                                                                         sotto il comando di un orco malvagio che li co-
qualsiasi erba) ricorda la buona abitudine che avevano
                                                                         stringeva a cavare l'oro di cui era avido.
i nostri avi di raccogliere
                                                                         Egli lo faceva portare nella sua caverna in Valca-
ed impiegare le erbe of-
                                                                         monica che sfortunatamente, una volta riempita,
ficinali che crescevano
                                                                         venne sepolta da una grossa frana. Da allora
spontaneamente nelle
                                                                         dell'orco e del suo oro non si seppe più nulla.
radure prative o aggrap-
pate alle pareti rocciose.
Similmente faceva “l'Om
del Bosc” (l'uomo del
bosco) personaggio della
mitologia camuna che
sapeva vivere in sintonia                                                Se te vègnet a Bièn...
con la natura.                                                           Se passi per Bienno ricordati di visitare la chiesa
                                                                         di Santa Maria Annunciata, uno dei più impor-
                                                                         tanti monumenti del Rinascimento nazionale.
                                                                         Stupendi gli affreschi eseguiti da Pietro da
   Menà la lüna                                                          Cemmo e da Girolamo Romanino. Preziosa è
   I consigli per l'orto                                                 inoltre la pala di Giovanni Mauro della Rovere
   L'influsso che la luna ha sui succhi vegetali viene sfruttato         detto il Fiamminghino.
   per ottenere un rapido sviluppo dei rampicanti e delle                L'edificio si colloca nell'Ecomuseo del Vaso Ré
   piante a crescita lenta. In luna crescente si seminano
   cereali, fiori, ortaggi da frutto e da foglia eccetto quelli          e della Valle dei Magli, altre accattivanti mete
   che vanno in semenza come lattuga e spinaci. È utile                  per i vostri itinerari turistico-culturali.
   inoltre raccogliere ortaggi da frutto e radice. In fase di
   luna calante si effettua la semina e il trapianto di ortaggi
   da radice e dei bulbi. Infine è consigliabile raccogliere
   frutta e verdura a bulbo (cipolla e aglio), vendemmiare e
   mietere.
Petàfia de Zügn
   A Giugno in Alta Valle si falcia il primo
   taglio del fieno. Per una buona essica-               La somessa di curiùs
   zione si cerca di indovinare che tempo                I muretti riflettenti
   farà seguendo le previsioni televisive,               I muri a secco che sostengono le pendici dei monti
   ascoltando il ripresentarsi dei dolori
   fisici, guardando il volo degli uccelli,              testimoniano il duro lavoro eseguito dai nostri an-
   ripassando i proverbi e risparmiando                  tenati per ottenere le terre coltivabili, poi sfruttate
   dalla falce la malefica erba della man-               di generazione in generazione. Oltre all'evidente
   dragola. È questo un mese pieno di                    funzione di sostegno dei terrazzamenti essi avrebbero
   solennità religiose contemplando le
   feste dell'Ascensione, della Pentecoste
                                                         la capacità di fare riverbero alla luce accelerando la
   e del Corpus Domini. Particolarmente                  maturazione dei frutti. Alcuni saggi sostenevano che
   foriera di buoni auspici è la giornata                tale potere sarebbe intensificato se i muretti fossero
   dell'Ascensione che per non incorrere                 costruiti in forma semicircolare, impiegando materiale
   in un'annata povera di frutti, si spera               riflettente. Ora tali soluzioni servirebbero, nella
   serena. Fra gli eventi celesti è da segna-
   lare l'eclissi totale di luna (dalla durata           maggioranza dei casi, a portare a maturazione i frutti
   di un'ora e 40 minuti), visibile anche in             delle sterpaglie.
   Europa la sera di mercoledì 15 Giugno.                Le fanciulle rapite dai pagani
   Martedì 21 Giugno si avrà invece il sol-
   stizio d'estate. Nel medesimo periodo                 Racconta un nonno del modo che si teneva
   di transizione, nella notte che anticipa              nell'andare in processione in alcuni paesi camuni:
   la festa di San Giovanni Battista, la bri-            “Una volta i Pagani rapirono alcune fanciulle mentre
   na, la pioggia e la rugiada acquisireb-               camminavano dietro agli uomini durante il rito delle
   bero virtù speciali e benefiche.
                                                         rogazioni. Da allora gli uomini hanno preferito mar-
   La sera di martedì 28 Giugno per antica
   consuetudine si prepara una bottiglia                 ciare seguendo le ragazze, per tenerle bene
   riempita con dell'acqua e della chiara                sott'occhio. Questa costumanza era osservata anche
   d'uovo affinché il contenuto acquisi-                 dai contadini al ritorno dai campi quando, seguendo
   sca, durante la notte, la forma di un                 le fanciulle lungo la strada, vigilavano contro ogni
   veliero denominato “Barca di San
   Pietro”.                                              pericolo”.




                                                                         Le storie di noni
                                                                         Il serpente dall’anello d’oro
Le tradisiù del mes                                                      C'è in Valle Camonica un luogo chia-
Il Corpus Domini                                                         mato Androla dove, in gallerie pro-
L'istituzione della solennità cattolica del Corpus Domini si             fonde e paurose, vive un serpente
deve ad una suora che a Liegi, nel 1246, desiderò celebrare              dall'anello d'oro al quale nessuno ha
il mistero dell'Eucarestia in una festa slegata dal clima di             mai osato avvicinarsi.
mestizia tipico della Settimana Santa. Pochi anni dopo, nel
1263, un sacerdote mise in discussione il valore della cele-
                                                                         Si narra che un coraggioso pastore
brazione eucaristica. Egli, durante la santa messa, assistette           provò a catturarlo per impossessarsi
al sanguinamento dell'Ostia benedetta che stava per con-                 del prezioso amuleto, ma venne uc-
sacrare.                                                                 ciso dal suo sguardo malefico.
Il sole benefico                                                         Nei boschi di Pezzo invece, a mezza-
In Valle Camonica, durante la processione del Corpus Domini,             notte, appariva un punto bianco che
si spargevano fiori ed erbe aromatiche e si rivestivano le               ingrandendosi assumeva l'aspetto
contrade con arbusti di diverse qualità. La gente procedeva              prima di una fata e poi di una vecchia
a capo scoperto in quanto si credeva che in quel giorno i                strega dagli occhi di brace.
raggi del sole fossero benefici e non potessero offendere.
Alcune di queste tradizioni sono rimaste in uso tutt'ora.
Il burro dell'Asensa
I nostri avi sostenevano che il burro prodotto il giorno
dell'Ascensione avesse il privilegio di conservarsi tutto l'anno.        Se te vègnet a Brè...
                                                                         A Breno merita certamente una visita la chiesa dedicata ai Santi Maurizio e
                                                                         Compagni, ex parrocchiale del paese. Edificata nel 1500 sui ruderi di un primitivo
                                                                         castello, venne più volte ristrutturata senza deturpare i caratteri stilistici originali.
   Menà la lüna                                                          Gli affreschi del presbiterio sono stati eseguiti nel 1780 da Ludovico Gallina.
   Le raffigurazioni lunari
   Fra i più antichi ritrovamenti associabili ad una misurazione
                                                                         D'ammirevole fattura è la scultura del “Compianto del Cristo morto”, opera di
   del tempo lunare c'è la Venere di Laussel o Venere con                fama internazionale eseguita da Beniamino Simoni.
   cornucopia, databile al 23.000 a.C. L'incisione rappresenta           Se ti viene appetito ricordati di provare la rinomata salsiccia di castrato brenese
   una donna che stringe un corno sul quale sono presenti                e le locali spongade. Al tempo della transumanza puoi assaggiare i formaggi
   tredici tacche, indicanti probabilmente altrettante luna-
   zioni. A Luzzana (BG) è stata ritrovata invece una pietra             d'alpe in occasione della festa paesana denominata: Malga in Piazza.
   che riporta alcune incisioni, databili al 4.000 a.C., raffigu-
   ranti un triplice sole attorniato da quattro lune incavate.
Le storie di noni
                                                                       Il passerotto miracoloso
Le tradisiù del mes                                                    Un pastorello un giorno, in com-
                                                                       pagnia della sua capra, decise di
Il pane che si conserva
                                                                       arrampicarsi per primo fin sulla
Il pane sfornato e benedetto il 25 Luglio (giorno intito-
                                                                       vetta del Pizzo Badile. Ma la
lato a San Giacomo) si attribuiva il potere di conservarsi
                                                                       montagna si vendicò con chi aveva
tutto l'anno.
                                                                       violato la sua cima e avvolse il
In alcuni paesi camuni, sempre in tale data, i pastori
                                                                       malcapitato nella “ghèba”, ossia
andavano all'alpe per visitare le proprie mandrie e
                                                                       nella nebbia più fitta. Egli allora si
verificare quanto latte producessero.
                                                                       raccomandò alla protezione della
                                                                       Regina del Cielo che miracolosa-
                                                                       mente gli inviò in guida un pas-
                                                                       serotto. L'uccellino, svolazzando
                                                                       sempre più in basso, lo condusse
   Menà la lüna                                                        a casa ed egli in segno di devo-
   Influssi lunari sulle coltivazioni                                  zione fece erigere un capitello
   La luna gira attorno alla Terra seguendo un'orbita ellittica,       dedicato alla Madonna.
   quando è all'apogeo essa è alla massima distanza dalla
   terra mentre se si trova al perigeo è a quella minima.
   Condizionare i lavori degli orti in relazione alle fasi lunari      Se te vègnet a Cervè...
   ha dei sicuri effetti sulle colture che desideriamo far crescere.   Per chi viene a Cerveno è consigliabile fare una visita al famoso Santuario della
   La regola generale è la seguente: con la luna crescente
                                                                       Via Crucis, detto “dele capèle”, che si inserisce nella tradizione lombardo-
   abbiamo uno sviluppo delle estremità delle piante verso
   l'alto (foglie, germogli, linfa) mentre con quella calante          piemontese dei Sacri Monti.
   assistiamo ad uno sviluppo delle estremità che crescono             I gruppi scultorei, in legno e in gesso, contano un totale di 198 statue (completate
   verso il basso (radici, tuberi). Solitamente è consigliabile        fra il 1752 e il 1764), realizzate per la maggior parte da Beniamino Simoni.
   potare una pianta in fase di luna calante. Irrigate il vostro       Il complesso artistico è stato recentemente candidato a far parte del patrimonio
   orto solo quando è necessario e soprattutto nei giorni da
   foglia. Bagnate raramente nei giorni da fiore. È buona cosa
                                                                       UNESCO. Scherzosamente, in Valle Camonica, quando una persona non è troppo
   togliere le erbe infestanti in luna calante. È da ricordare         bella si paragona il suo volto a quello dei visi dei personaggi popolari intagliati
   che le dodici ore precedenti e successive alle Eclissi e ai         nel legno.
   Perigei sono inadatte a qualsiasi lavoro agricolo e per
   questo vengono definite a “riposo”.
Petàfia de Aóst
  Ad Agosto la montagna camuna bru-
  lica di gitanti. Sui prati, all'ora dei pasti,
                                                       La somessa di curiùs
  sono molti ad allargare le tovaglie e                Le strane luci sui campanili
  a banchettare come facevano un                       Per gli antichi camuni i temporali erano l'espressione del
  tempo i contadini nei momenti di                     raduno dei demoni che di cresta in cresta seminavano de-
  pausa. Ed è in quest'occasione che si                vastazione e terrore. Dai monasteri uscivano allora i frati più
  assaporano, come non mai, il pane                    santi per benedire il tempo e maledire gli spiriti, al rintocco
  unito al salame, alla pancetta e al for-             della campana della cappella. Le donne accendevano candele
  maggio locale.                                       e recitavano orazioni per i poveri morti. Nei tempi addietro
  La natura offre i suoi prodotti sponta-              durante i temporali vi furono frequenti avvistamenti di lumi
                                                       misteriosi sopra il campanile di Saviore e sui monti di Vione,
  nei fra i quali primeggiano i funghi e
                                                       Temù e Lecanù.
  i frutti del sottobosco. Le chiesette
  alpine fanno sentire la propria voce                 L’erba dei camosci
  tramite il caratteristico squillo delle              Le foglie dell'erba camosera (ranuncolo dei ghiacci) pestate
  campane che si fonde con quello dei                  e ridotte in poltiglia si applicavano per uso esterno nel ri-
  campanacci mossi dalle mucche al                     chiamare il sangue in superficie, alleggerendo la pressione
  pascolo.                                             interna. A tal proposito un proverbio camuno dice: “Erba
  Ogni giorno nella                                    Camosera, ciapa el sanc e tral en tera” (l'erba dei camosci
  Valle è un susse-                                    prende il sangue e lo getta a terra).
  guirsi di sagre ed                                   I cani che non pivano
  eventi... animati da                                 Un mandriano, mentre faceva pascolare le sue mucche, vide dei villeggianti timorosi di transitare
  tanta gente ope-                                     sul sentiero che passava lungo il prato. Per rassicurarli pensò bene di dire loro in un idioma tutto
  rosa nel fare vo-                                    suo: “Passite, passite che i cani non pivano!”.
  lontariato e nel                                     Le virtù dei sambuchi
  donare vitalità alle                                 Un valido rimedio per alleviare gli effetti dei piedi gonfi è quello di fare un decotto di foglie di sambuco.
  incantevoli borgate                                  Per porre invece sollievo al fastidio provocato in bocca dalla consumazione dei frutti immaturi,
  vestite a festa.                                     chiamato dentesina, è consigliabile masticare dell'acetosella o sciogliervi alcuni granelli di sale.




                                                                         Le storie di noni
                                                                         Le dita ardenti
Le tradisiù del mes                                                      Le anime confinate, destinate a rimanere in
                                                                         purgatorio fin quando hanno scontato la loro
Il giorno del ritorno                                                    pena, vanno in processione, la notte, quando
Il giorno di San Bar-                                                    nevica. Esse si fanno luce con le loro dita che
tolomeo, che cade                                                        ardono come candele, quale penitenza per
mercoledì 24 Agosto,                                                     aver allungato le mani sulla roba degli altri.
per antica tradizione,                                                   Un pastore provò a passare in mezzo a loro
definisce il termine                                                     ma, caduto a terra, rimase impietrito per pa-
ufficiale della stagio-                                                  recchie ore. Si racconta che nella pianura del
ne dell'alpeggio e il                                                    Badetto, molti anni or sono, tali entità com-
progressivo inizio di                                                    parvero sotto forma di globi di fuoco che si
quella delle transu-                                                     scontravano fra loro, mandando scintille da
manze, secondo il                                                        ogni lato. Per guadagnare il paradiso si narra
                                                                         che le anime confinate debbano spaccare grossi ciocchi di legna sul luogo dove
proverbio che dice:
                                                                         hanno commesso il peccato. Chi guarda vede solo l'abbattersi e l'alzarsi delle
“de san Bartolomé
                                                                         scuri e sente l'eco dei colpi ripercossi.
vache a turnandré”...
Dopo tale data le leggendarie apparizioni delle entità
mitologiche, legate al bosco, aumentavano considere-                     Se te vègnet a Temö...
volmente in quanto esse acquisivano nuovamente il                        La chiesetta a 1860 metri d'altezza
pieno ed incontrastato rapporto col mondo naturale                       Oltre a fare una bellissima passeggiata sui monti di Temù, puoi prendere spunto
d'alta quota.                                                            per visitare, a 1860 metri di altezza, la chiesetta di Santa Giulia. Costruita alle
                                                                         falde degli speroni di Casola e Castablo, essa richiama le fattezze di una baita
                                                                         montana. La sua fondazione è ricollegabile al monastero di San Salvatore a
   Menà la lüna                                                          Brescia, istituito nel 753 ai piedi del castello. Distrutta da una valanga, venne
   Gli influssi lunari sul corpo umano
                                                                         ricostruita dalla fede popolare e dalla tenacia dell'allora parroco di Pontagna
   La luna influisce anche sul nostro corpo. È consigliabile             don Gianni Donati, un sacerdote che sapeva elevarsi nello spirito scalando le
   andare dal dentista nei giorni antecedenti la luna nuova              cime. La chiesetta è aperta in occasione della festa di Santa Giulia che si tiene
   (preferibilmente se passante in Ariete, Toro o Cancro).               ogni anno il 16 Agosto.
   Anche le cure e le pulizie della pelle sono molto efficaci
   se fatte in luna calante (preferibilmente passante nei segni
   d'Aria quali Gemelli, Bilancia e Acquario).
Petàfia de Setèmber
  “A Settembre il ramo deve pendere”
  sentenzia un vecchio proverbio ed
                                                         La somessa di curiùs
  infatti con la stagione autunnale inizia               Le porte della Valle Camonica
  il tempo della raccolta dei frutti ma-                 Narra il Morandini che gli antichi camuni, risalendo
  turati in estate. Le mucche ritornano                  dalla Valtellina e discendendo al lago di Iseo, bat-
  dagli alpeggi, ormai avari d'erba alpe-                tezzarono la prima contrada che incontrarono,
  stre, e le prime spolverate di neve                    valicando il passo dell'Aprica, col nome di Pisogneto
  imbiancano le cime più alte.                           e l'ultima col nome di Pisogne.
  Molte contrade festeggiano in questo                   A quel tempo abitavano le nostre montagne esseri
  mese la natività di Maria Bambina per                  dalle forme erculee che si rifugiavano in cunicoli
  la quale si organizzano fra l'altro, ogni              sotterranei e si cibavano di erbe e radici selvatiche.
  anno: falò, fiaccolate e fuochi                        Essi sarebbero stati ammansiti grazie all'opera di
  d'artificio. Le belle statuine esposte                 San Carlo Borromeo.
  nelle chiese, sono per tradizione dette
                                                         Gli incontri alla scala
  “vestite” essendo costituite da
  un'intelaiatura coperta da preziose
                                                         Quando marito e moglie lavoravano insieme nella
  fasce ricamate dalle quali emerge solo                 panetteria... si diceva che l'unico posto per amo-
  il delicato viso.                                      reggiare fosse la scala in quanto la mattina lui saliva
  Venerdì 23 Settembre il Sole entra in                  per andare a dormire e lei scendeva a lavorare! (dai
  Bilancia dando inizio all'Autunno e ai                 ricordi di Alessandro Salvetti).
  suoi riti agrari incentrati sulla prepa-               La magia della Pervinca
  razione del terreno per l'accogli-                     La pervinca era un'erba considerata sacra a Venere. A
  mento del seme.                                        Monno si metteva un rametto di pervinca (peddrècola)
                                                         fra le labbra degli angioletti, ossia dei bambini morti nei
                                                         primi anni di vita. Tale gesto aveva una valenza positiva
                                                         e beneaugurante per una rinascita serena nell'aldilà.




                                                                          Le storie di noni
                                                                          L'apparizione nel lago
Le tradisiù del mes                                                       C’era una volta un mendico che si fermò
                                                                          a chiedere l'elemosina a due mamme
Il falò di Pontagna
                                                                          impegnate a cullare i propri figlioli.
Nella frazione di Pontagna si tiene ogni anno la sera del
                                                                          Una lo scacciò mentre la seconda offrì
sette Settembre il tradizionale falò della vigilia, l'otto la
                                                                          al viandante l'unica pagnotta che pos-
sagra di Santa Maria Nascente e il nove la tradizionale
                                                                          sedeva. Immediatamente, dove era se-
fiera paesana, frequentata dalla gente di tutta l'alta Valle
                                                                          duta la prima mamma, la terra sprofondò
Camonica.
                                                                          creando il lago che oggi si chiama Moro.
La sagra di Maria Bambina ad Edolo                                        In alcune notti, chi scruta nel fondo delle
Edolo per la sagra di Santa Maria Nascente si veste a                     sue acque può vedere le sembianze di
festa con mercatini, bancarelle, falò e fuochi d'artificio.               una donna intenta a cullare il suo
Fra le proposte religiose, particolarmente sentita è la                   bambino.
funzione pomeridiana, tenuta presso la Pieve, che pre-
vede il bacio dei bimbi alla statuetta “vestita” di santa
Maria Bambina.                                                            Se te vègnet a Mon...
                                                                          La tessitura a pelorzo
                                                                          Il caratteristico borgo camuno offre la possibilità, unica in Valle Camonica, di
   Menà la lüna                                                           vedere all'opera una tessadra che, come una volta, lavora nella propria casa
   Proverbi lunari                                                        realizzando per passione: tappeti, centrotavola, borse e altri contenitori. La
   Vi sono molti proverbi e modi di dire che riguardano la                produzione viene ottenuta impiegando un antico telaio ligneo a mano, di tipo
   luna: “La lüna plena la vè a cena” (la luna piena compare              orizzontale. L'uso di fettucce di stoffa colorate caratterizza il lavoro e richiama
   all'orizzonte all'ora di cena), “el baca la lüna” (sente
   l'influsso della luna, ossia è lunatico), “el venerdé el mena
                                                                          alla mente l'atavica tecnica di tessitura chiamata a “pelorzo” tramite la quale i
   miga lüna” (al venerdì non si verifica l'influenza                     nostri avi, fin dal medioevo, realizzavano coperte e teli ad uso agricolo.
   dell'attrazione lunare), “la lègna la va taiada en fì de lüna”         Sempre a Monno puoi assaggiare, nei tipici risotoranti, i prelibati gnocchi di
   (la legna da ardere va tagliata in fine di luna), “el vè zö da         patate crude e i calsoncelli con ripieno di patate e formaggio stagionato. La
   la lüna” (scende dalla luna, non è consapevole di cosa
   stia facendo), “serenada al ciar de lüna” (serenata al chiaro          locale pro loco inoltre organizza ad Ottobre “La sesta sagra della patata”, appun-
   lunare). Oggi poi sono molto di moda anche le manife-                  tamento che attrae numerosi buongustai da tutta la Valle Camonica.
   stazioni sportive effettuate nelle notti di luna piena quale
   la famosa “Caspolada al chiaro di luna” che si organizza a
   Vezza d'Oglio.
Petàfia de Utùer
  Ottobre è il mese nel quale la natura
  si veste di infiniti colori.
                                                          La somessa di curiùs
  I castagneti, introdotti da noi attorno                 Piove, governo ladro!
  all'anno Mille dall'operosità monaca-                   Questa espressione sarebbe nata in coincidenza
  le, offrono il loro prezioso frutto che,                dell'entrata in vigore della tassa sul sale. Il Governo
  durante i secoli, ha evitato a moltissi-                pesava sempre nei giorni di pioggia in quanto il
  ma gente di morire di fame.                             sale, bagnandosi, pesava di più e di conseguenza
  Essiccata, bollita, arrostita o ridotta                 le entrate fiscali aumentavano oltre il dovuto.
  in farina (quale ingrediente per pane,                  La ciambella portafortuna
  polenta e biscotti) la castagna è uno
                                                          Uno dei dolci tipici della tradizione camuno-
  fra i prodotti territoriali più apprezzati.
                                                          bresciana è senza dubbio il Bussolà, ciambella ca-
  Ingrediente principale per le famose
                                                          salinga imparentata con il “bisulaàn” tipico del
  “migole”, ideate nelle borgate di Ma-
                                                          Cremonese e del Mantovano. Gli ingredienti sono
  lonno, e della “papa de schèlt” cuci-
                                                          quelli della cucina povera: farina bianca, zucchero,
  nata in molti paesi della Valle
  dell'Oglio.
                                                          lievito, scorza di un limone, burro, uova e sale. La
                                                          granella zuccherata che ha in superficie, per una
  Al trenta Ottobre finisce l'ora legale                  vecchia credenza, sarebbe apportatrice di fortunati
  e quindi si deve tirare indietro le lan-                eventi per chi la degusta.
  cette di un'ora.                                        Una fucina di notai
                                                          Vione conta circa 740 abitanti ed ha due frazioni: Cané e Stadolina. I centri storici di queste
                                                          borgate presentano ancora angoli caratteristici dove sembra che il tempo si sia fermato. Dal XV
                                                          secolo furono attive delle scuole di grammatica latina molto rinomate e frequentate. In quattro
                                                          secoli Vione produsse 142 sacerdoti, 99 monaci e 76 pubblici notai. Particolarmente interessanti
                                                          e degne di visita sono la Parrocchiale di San Remigio e il Santuario della Madonna di Cortaiolo
                                                          (del 1577). Molto apprezzata è la tradizionale sagra dei Calsù, tipico piatto del luogo. Vione fa
                                                          parte dell'Unione dei Comuni dell'Alta Valle Camonica, realtà sorta il 30 ottobre del 2000.



                                                                           Le storie di noni
                                                                           L'antico paese camuno di Rosalina
Le tradisiù del mes                                                        Un tempo lontano, in alta Valle Ca-
Le giornate del patrimonio culturale camuno                                monica esisteva un paese chiamato
Più che di una tradizione, si tratta di un appuntamento                    Rosalina. Purtroppo un malaugurato
fisso con gli eventi e le manifestazioni che nel mese di                   giorno, forse a causa di una grossa
Ottobre il Distretto Culturale di Valle Camonica propone                   frana o di un'alluvione, del borgo
in tutti i paesi in occasione delle giornate chiamate DEL                  non rimase traccia.
BENE E DEL BELLO. Ogni borgo propone quello che di                         Scavando, si riuscì a recuperare solo
più bello e caratteristico può offrire e la scelta spazia                  una botte piena d'olio salvata da un
dalle numerose visite guidate a tema artistico alla rie-
vocazione di usi e costumanze antiche.                                     enorme masso che cadendole vicino,
Per informazioni: www.delbeneedelbello.it                                  preservò il contenitore dalla distru-
                                                                           zione.
Le settimane della Gastronomia Camuna                                      Fu per questo motivo che gli abitanti
Il Gruppo dei ristoratori della Valle Camonica invita da                   scampati al pericolo, quando rifon-
dieci anni a questa parte ad apprezzare la nostra gastro-
                                                                           darono il nuovo paese, lo ribattez-
nomia territoriale, basata su prodotti semplici e genuini
come può essere la segale, coltivata e lavorata con la                     zarono col nome di Vezza d'Oglio.
passione di un tempo. Accanto ai menù proposti nei
numerosi ristoranti e agriturismi, aderenti all'iniziativa,
sono organizzate visite a vigneti, caseifici e allevamenti
oltre ad una vasta gamma di altre opportunità di svago
                                                                           Se te vègnet a Viù...
culinario-culturale. Ulteriori informazioni si trovano in                  Il “Cristal”
 www.gastronomiabresciana.it                                               Per l'appassionato cultore della storia e delle tradizioni del nostro passato a
                                                                           Vione c'è l'opportunità di fare una visita al Museo Etnografico el Zuf, frutto
   Menà la lüna                                                            dell'opera di tanti offerenti e della competenza dello storico, nonché poeta
                                                                           camuno, Dino Marino Tognali.
   Quando imbottigliare
   La tradizione lunare consiglia di imbottigliare al primo                Salendo per la magnifica Valle di Cane è consigliabile fare una tappa presso la
   quarto, in fase di luna crescente, per ottenere vini frizzanti.         cava di marmo posta a 1800 metri di altitudine e dismessa dal 1964.
   È opportuno inoltre imbottigliare in fase di luna calante,              Qui, le baracche degli operai sono state ricostruite e riconvertite in osservatori
   e precisamente all'ultimo quarto, per i vini a lungo invec-
   chiamento. In generale il tempo ideale per imbottigliare                faunistici.
   è comunque quello coincidente con la prima luna nuova
   di primavera.
Le storie di noni
                                                              Il ramoscello dai frutti d'oro
Le tradisiù del mes                                           Narra una leggenda che in Valle Camonica viveva
                                                              in una grotta un santo eremita di nome Glisente.
“L'Om del Signur”
                                                              Ad ogni sorgere del sole una cerva gli portava
Molti ricordano la figura de l'Om del Signur (l'uomo del
                                                              un ramoscello dai frutti d'oro e ogni sera un lupo
Signore) che passava per i prati, al termine delle lavora-
                                                              lasciava sulla soglia dell'antro una fascina di
zioni, per raccogliere i mucchi di fieno lasciati in bene-
                                                              legna secca. Così egli poteva sfamarsi e accen-
ficenza dai contadini. Il giorno dei morti i fabbricieri
                                                              dere, al tramonto, i falò che annunciavano il suo
mettevano all'asta, presso la piazza, tutti i prodotti
                                                              buon stato di salute. Il ramoscello che compare
agricoli raccolti in paese e il ricavato veniva devoluto
                                                              in questa storia è tipica espressione dei rituali
alla parrocchia.
                                                              di passaggio dei poteri. Esso è simbolo di rige-
                                                              nerazione e d'immortalità, contenendo l'anima
                                                              eterna, caratteristica del vischio.



                                                              Se te vègnet en Valcamonega...
                                                              Nei numerosi musei, sparsi per il territorio, è condensata ed esposta la cultura
                                                              materiale della Valle. La memoria storica ed artistica è rappresentata al CAMUS
                                                              di Breno; la produzione di energia elettrica al MUSIL di Cedegolo; la lavorazione
                                                              del ferro al museo LE FUDINE di Malegno e nel paese di Bienno; il vivere
                                                              quotidiano alla CASA MUSEO di Lozio, all'OSSIMO IERI di Ossimo Superiore, al
                                                              ZUF di Vione e alla CASA MUSEO di Cerveno; la vita di uno scienziato valligiano
                                                              al GOLGI di Corteno; le vicende belliche al MUSEO DELLA GUERRA BIANCA di
                                                              Temù. A Ponte di Legno e ad Edolo sono presenti esposizioni d'arte sacra mentre
   Menà la lüna                                               a Monno è allo studio una CASA DEL TELAIO A MANO.
   I misteriosi poteri lunari
   La luna piena ha originato molti miti e credenze legati
                                                              Per informazioni sul sistema museale camuno visitare il sito:
   alle metamorfosi e alla rigenerazione dei poteri sopran-   www.museidivallecamonica.it.
   naturali. È durante questo tempo che alcune persone,
   secondo le leggende, si trasformavano in lupi mannari e
   gli spiriti riuscivano ad apparire ai viventi.
Le storie di noni
                                                                   La regina fermatasi in Valle Camonica
Le tradisiù del mes                                                Molti secoli fa la Valle Camonica fu invasa da una
                                                                   orda di barbari capeggiati da un re crudele e
I canti della Stella in Valle Camonica
                                                                   sanguinario.
I canti della Stella sono delle nenie eseguite da un
                                                                   La sua sposa, giovane e bella, stufa di assistere
gruppo di cantori itineranti questuanti per le contrade
                                                                   impotente a stragi, incendi e assalti, decise di
del proprio paese, durante il periodo natalizio. In Valle
                                                                   fuggire portando con sé parte della corte.
Camonica tale tradizione era viva soprattutto nel paese
                                                                   Essa trovò rifugio su un'alta spianata che da quel
di Cevo.
                                                                   momento prese il nome di Pian della Regina.
In quel di Monno invece esiste
un'interessante variante: i gio-
vani diciottenni si ritrovano, la
sera della Vigilia di Natale,
presso la cella campanaria della
chiesa parrocchiale, per into-
                                                                   Se te vègnet a Cò de Put...
nare il canto della stella “Su, su                                 Il romanico lombardo
pastori” composto da ben 27                                        Posta su di uno sperone roccioso a strapiombo sulle acque dell'Oglio, la Pieve
strofe. Dalle ricerche effettuate                                  di San Siro è un vero e proprio gioiello del romanico lombardo, dell'undicesimo
tale brano si ritrova anche nelle                                  secolo. Dotato di pianta basilicale a tre navate, con cripta a volte a crociera,
limitrofe Vallate di Bormio.                                       l'edificio custodisce al suo interno uno splendido fonte battesimale ricavato da
                                                                   un monolite.
                                                                   Nelle vicinanze, la borgata di Cemmo ha mantenuto diversi esempi d'architettura
   Menà la lüna                                                    medioevale che meritano una visita foriera di molte emozionanti scoperte.
                                                                   Particolarmente interessante è inoltre la ricca presenza d'incisioni rupestri che
   L'asino camuno che bevve la luna
   Si racconta in Valle Camonica che una notte di luna piena       costellano le rocce di queste borgate, viva testimonianza della presenza dei
   un contadino condusse il suo asino alla fontana per ab-         primi abitatori della Valle dell'Oglio. Ormai famosa a tale proposito è la raffigu-
   beverarlo. Mentre la luna si rifletteva nell'acqua, il conta-   razione della “Rosa Camuna” divenuta poi il simbolo della Regione Lombardia
   dino ne ammirava lo splendore. Ad un tratto però la luna
   si eclissò dietro una nube e il buon uomo, non vedendola        nonché la forma di uno dei più rinomati formaggi prodotti nel locale caseificio
   più riflessa nel fontanile, iniziò a gridare a squarciagola:    di Valle Camonica.
   “El mè asen la beüt la lüna!”. Tornato a casa sventrò in
   fretta il suo asinello per cavargli la luna dalla pancia ma
   così facendo perse l'asino e non trovò la luna!

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Negli ultimi anni lo sforzo dell'Azienda si è inoltre rivolto ad altri settori come Il campo coltivato direttamente dalla famiglia Salvetti L'attaccamento alla propria Terra ha quello della pasticceria artigianale e della pasta fresca; ecco così, da un lato, le nei pressi della forneria di Malonno spinto la Famiglia Salvetti ad appro- prelibatezze di stagione, come i panettoni, le colombe e le torte artigianali, e fondire il legame con le sue origini ri- dall'altro i “casoncelli” camuni, le tagliatelle con farina di castagne o con farina cercandone una concreta espressione di segale, e tante altre specialità. Il tutto con un occhio di riguardo al rispetto nel lavoro quotidiano. L'idea che la delle tradizioni e alla cultura qualità di un alimento sia il risultato di della propria Terra. una scelta accurata delle materie prime, La continua ricerca di inno- costituisce una “filosofia” che applicata, vazione e qualità dei pro- giorno dopo giorno, ha originato nuove dotti, fanno della Forneria ricette e nuovi sapori contraddistinti Salvetti una realtà ormai dall'impiego di ingredienti genuini. consolidata nel panorama La conoscenza dei segreti e delle arti locale e regionale. La sua della “panificazione popolare” trova opera ha ottenuto ricono- applicazione in una ricca varietà di scimenti da parte di Slow prodotti territoriali principe dei quali è Food, nell'Atlante Bresciano il pane di segale, realizzato seguendo dei Sapori e dall'Accademia il metodo antico e il cui sapore è in grado della Cucina Italiana. di rievocare ricordi e sensazioni della vita contadina di un tempo. La farina “de Il rinnovato interno seghél” è inoltre alla base dei “frollini alla della Forneria Salvetti di Malonno segale” e di altre specialità nostrane. Fra i dolci tipici spicca per la sua leggendaria I negozi di Malonno e di Vezza d'Oglio sono stati ultimamente poten- origine camuna e la sua alta digeribilità ziati con l'inserimento della caffetteria per offrire un servizio più la “spongada”, dal caratteristico profumo completo alla nostra clientela che desidera concedersi una piacevole pausa, gustando deliziosi pasticcini seguiti da un buon caffè. Per il terzo anno consecutivo la Forneria Salvetti di Malonno mi ha affidato, riem- Il pittore Lino Rizza nasce a Piamborno (BS) piendomi di gioia, la realizzazione di il 20 febbraio 1942. Dopo aver frequentato questo Lunario destinato a tutti i buon- l'Istituto Magistrale “Gambara di Brescia” gustai dei suoi deliziosi prodotti terri- insegna per alcuni anni nelle scuole elemen- toriali. Con passione ho lavorato al fine tari della Valle Camonica. Diplomatosi nel di sfornare dei testi che possano fregiar- 1967 presso l'Istituto d'Arte “Savoldo” di Bre- si dell'ambizioso titolo di “Lünare dela scia, l'anno successivo si dedica completa- Al Camonega” e per questo ho deciso mente, da professionista, alla pittura che, di arricchire la mia opera pubblicando fin dalla scuola media, aveva esercitato con anche poesie e scritti di autori camuni infinita passione. Sposatosi nel 1970 con e bresciani caratterizzati da una profon- Giovanna Mari, si trasferisce con la moglie da sensibilità verso le tradizioni del no- in una baita, sulla montagna di Pescarzo di stro mondo contadino. Un sincero rin- Capo di Ponte, rinvigorendo ancor di più il graziamento permettetemi di dedi- legame con gli usi e le tradizioni della terra carlo, di tutto cuore, alla carissima Gio- camuna. Lino Rizza scompare a Piamborno vanna Mari, che con grande spirito di il 4 Luglio 2009 al termine di un'esistenza collaborazione, mi ha permesso di im- improntata a trasformare in emozionanti preziosire il “Lünare” con le emozionan- immagini pittoriche gli aspetti più caratteri- ti, inedite, bozze firmate dall'amico pit- Il “Lünare dela Al Camonica 2011” stici della Valle Camonica. tore e artista Lino Rizza, vivo fra noi è dedicato alla memoria Per ulteriori approfondimenti visitate il sito: ogni girono nella voce delle sue opere. dell'Artista Pittore Lino Rizza www.linorizza.it Germano Melotti Foto: Renato Tagazzini Germano Melotti oltre ad aver realizzato i testi di questo DALL'AUTORE “Lünare 2011” è autore dei libri etnografici “Su su pastori”, Un ringraziamento particolare a Voi gentili lettori e a tutti gli anziani della Valle “Anima Monni” e del canzoniere “Canta con Germano”. Egli Camonica che mi hanno trasmesso le loro memorie. ha inoltre prodotto i due CD di musica tradizionale: “La us dela Ringrazio inoltre per la collaborazione: la Forneria Salvetti che ha promosso Valcamonega” e “Osteria de la Cantada” dove si possono quest'opera, Rosangela Salvetti che ha svolto il lavoro di ricerca delle ricette, l'Associazione Impronta Camuna, “Nonno Berto”, Renato Tagazzini per le fotografie, ascoltare brani tradizionali e sue originali composizioni. Sara Polonioli, mia moglie Daniela e i divulgatori di questo Lunario 2011 a mezzo Negoziante di prodotti tipici in quel di Monno (BS) è da 25 anni stampa, radio e televisione. costantemente impegnato nell'animare fiere, sagre e programmi trasmessi in diretta da Tele Boario, Antenna 3 e T Sat, in prima INVITO A COLLABORARE serata. Attualmente sta inoltre prodigandosi per fondare una In previsione della futura composizione del Lunario 2012 l'autore è sempre dispo- nibile ad ascoltare consigli, suggerimenti e puntualizzazioni. Chi ritenesse di avere “Casa della tessitura a telaio a mano” nel suo paese natale. materiale documentario, fotografico o artistico utile per integrare i testi o le Ulteriori informazioni sulle sue attività di fisarmonicista illustrazioni del prossimo lavoro è pregato di comunicarlo, preferibilmente entro popolare ed etnografo locale si possono ottenere incon- il 31 Agosto 2011, al seguente indirizzo di posta elettronica: trando l'autore a Monno nel suo negozio “La butiga del paìs”, mano@germanoilcantastorie.it - scrivendo all'indirizzo: Germano Melotti, via visitando il sito www.germanoilcantastorie.it oppure Roma 6, 25040 Monno (Bs) - telefondando all'autore al n. 0364.779405 oppure telefonando al numero di cellulare: 349.3981228. presentandosi presso i punti vendita della Forneria Salvetti.
  • 3.
  • 4. Le storie di noni Le strìe del Reòlt Le tradisiù del mes Una volta mia nonna Mea si svegliò pre- Che tempo farà stissimo per consegnare il grano macinato presso le contrade. Fatto un tratto di L'avvento dell'anno nuovo assume lo stesso valore simbolico di una nuova nascita in famiglia: come verso strada sentì il campanile suonare due il bimbo si accentrano le attenzioni di tutti e ognuno rintocchi e comprese di essersi messa in formula fervidi auspici di serenità e di pace, così anche cammino troppo presto, ingannata dal il tempo nuovo è oggetto di un'attenta osservazione. chiarore fatto dalla luna piena. Subito si Soprattutto i primi dodici giorni di Gennaio rappresen- preoccupò molto sapendo di dover pas- terebbero, secondo il credo popolare, una sintesi delle sare, presso la località Marcadec, sotto il condizioni che andranno a verificarsi nei dodici mesi portico abitato dalle streghe. Impu- dell'anno. gnando con una mano la coda dell'asino e con l'altra la corona del rosario, trovò il Le ragazze da salare coraggio di oltrepassare quel luogo ma- I giovanotti passavano di stalla in stalla, a Capodanno, ledetto. Questa storia vera ci insegna mettendo sulla testa delle ragazze camune una man- come, con la forza della fede, si possa ciata di sale affinché si conservassero buone per tutto vincere la paura (dai racconti di Sandro l'anno. Salvetti). Menà la lüna Orto e costellazioni La luna, oltre ad effettuare un movimento rotatorio intorno Se te vègnet a Vèza... alla Terra, ha un movimento “oscillatorio” ossia si alza dalla linea La chiesa parrocchiale di Vezza d'Oglio merita sicuramente una visita essendo dell'orizzonte fino a raggiungere in 14 giorni il suo punto uno scrigno prezioso di tesori artistici. La dedicazione al Vescovo Martino di Tours massimo più alto nel cielo, da sud a nord. In questa fase, detta di luna ascendente, essa attraversa i segni zodiacali del Sagit- ricorda i legami della Valle Camonica con le leggendarie imprese di Carlo Magno. tario, del Capricorno, dell'Acquario, dei Pesci, dell'Ariete e del All'interno spicca l'imponente soasa lignea dell'altare maggiore, a due ordini Toro. Successivamente torna ad invertire il movimento per architettonici sovrapposti, attribuita alla scuola dell'edolese Giovanni Domenico tornare ad abbassarsi verso l'orizzonte, da nord a sud, dando vita alla fase detta discendente che interessa le costellazioni Ramus. L'altare maggiore è un pregevole lavoro, eseguito nel 1775, dagli scultori dai Gemelli fino allo Scorpione. Quando la luna è nella fase Fantoni di Rovetta (Bg). chiamata ascendente, le piante sono più rigogliose e forti nelle parti superiori. È preferibile tagliare rami da innesto e la frutta raccolta si conserva meglio. In luna discendente è meglio seminare e trapiantare in quanto le piante crescono meglio.
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  • 6. Le storie di noni El bigaröl e la crus Le tradisiù del mes U n a d o n n a , r i m a s t a ve d ov a , commissionò ad un falegname la El tocarel croce di legno da mettere al cimitero In Valle di Saviore era in uso a Carnevale la pratica del ove era sepolto il suo povero marito. Tocarel ossia della questua del latte effettuata da un Giunta presso la tomba iniziò a dire: gruppo di bambini in memoria dei poveri morti. In molti “Caro Battista quanto mi manchi... paesi il pubblico offriva ai gruppi mascherati e ai com- vorrei sempre rimanere qui, tanto ti medianti “la regalìa” ossia del cibo che veniva consumato amo!”. nelle ultime ore prima dell'arrivo della Quaresima. Nel frattempo, inginocchiatasi, piantò la croce nel terreno. Quando fece per Le giostre alzarsi sentì una forza che la tratteneva. Le “giostre” erano delle rappresentazioni teatrali, a ca- Aveva in verità infilzato con la croce rattere drammatico. Gli attori si esibivano nelle stalle il grembiule che indossava e, non con il volto coperto da un fazzoletto che, fermato sotto rendendosene conto, morì sul colpo il cappello, scendeva a coprire la faccia. Gli intermezzi per lo spavento. erano allietati dalla musica dei suonatori di fisarmonica. Al termine si aprivano le danze e i festeggiamenti che continuavano fino a notte tarda. Se te vègnet a Osem... A Ossimo Superiore merita una visita il Museo Etnografico “Ossimo-Borno di Vallecamonica”, dedicato alla cultura materiale, che trova spazio nella ex casa Menà la lüna parrocchiale. Camminando per i diversi ambienti si riscopre l'atmosfera di un L'orto e lo zodiaco tempo ormai perduto, intriso di sani valori e di tanta solidarietà. A poca distanza In campagna, ma anche nell'orto, i giorni propizi per le è possibile visitare il Parco Archeologico Anvoia. foglie si hanno quando la luna si trova nei segni dei Pesci, Rinomato prodotto di questa terra è la “patata San Carlo”, varietà di forma del Cancro e dello Scorpione. I giorni da fiore coincidono tondeggiante, a pasta bianca, le cui storia è stata racchiusa in un libro curato con la luna in Gemelli, Bilancia o Acquario. Quelli a favore dei frutti si trovano con la luna in Ariete, Leone o Sagittario. da Marco Cuter e Gian Carlo Zerla. I giorni propizi per le radici si hanno con la luna in Toro, Vergine o Capricorno. Il periodo migliore per estirpare le erbacce primaverili è nei giorni in cui la luna si trova in Capricorno.
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  • 8. Le storie di noni La Dona del Zöc Le tradisiù del mes La Dona del Zöc è una vecchia me- Croci di latte di calce e segatura gera che ama far paura ai malcapitati Un tempo ci si sposava a Carnevale. Nei paesi della contadini della Valle Camonica. Si montagna camuna la notte precedente alle nozze si racconta a tal proposito che una usava segnare con i “frissèi” (croci fatte col latte di calce) famiglia della Valle di Saviore sentì le mura dell'abitazione dell'ex fidanzata e si realizzava un rumore di zoccoli provenire dalla un sentiero di segatura e crusca che congiungeva la strada che portava alla loro cascina. casa del “piantà” a quella della novella sposa. Di giorno Il padrone uscì a controllare ma in- invece si appendeva alla porta dell'abbandonato una spiegabilmente non vide anima viva. ghirlanda e ivi si faceva festa canzonandolo. Un'altra volta un uomo trovò la La compagnia del Pés moglie intenta a cospargersi con un L'ultimo giorno di Carnevale girava per le stalle, dopo unguento magico che la fece sparire cena, una compagnia incaricata di pesare la gente all'istante. Egli decise di fare la stessa mediante la stadera. Quest'usanza aveva lo scopo di cosa e si ritrovò a un convegno di verificare quanto fossero aumentate le persone dopo streghe al Tonale presieduto dalla aver mangiato abbondanti dosi di calsoncelli nostrani. Signora del Gioco. Si risvegliò la mattina, al suono dell'Ave Maria, Menà la lüna appollaiato sopra un larice. Alcuni consigli per i lavori nell' orto... Il concime andrebbe dato alle piante in luna piena. Le fasi lunari non hanno invece rilevanza per vangare, zap- Se te vègnet a Malòn... pare e fresare il terreno. È determinante preservare la salubrità del suolo, coltivando ad anni alterni, nella stessa Se vai a Malonno non tralasciare la visita alla chiesa Parrocchiale dei Santi aiuola, verdure la cui parte commestibile si sviluppa sopra Faustino e Giovita. Interessante al suo interno è la tela attribuita al Tintoretto e sotto il suolo. Dove quest'anno piantate pomodori, il e la pala dell'altare maggiore firmata da Giulio Quaglia. prossimo anno metterete cipolle, rape o patate. Proprio queste ultime sono importanti per migliorare la situazione La chiesa è tuttora utilizzata per celebrare la messa domenicale e nelle solennità. di terreni utilizzati per la prima volta dopo anni d'incuria. In occasione del Triduo dei Morti è allestito un imponente apparato ligneo Si devono trapiantare in luna crescente le piante da fiore denominato “macchina”, costellato da una miriade di candele votive. e tutti gli ortaggi dei quali si consumano le parti che crescono sopra il suolo. In luna calante invece si trapian- tano le carote.
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  • 10. Le storie di noni Le ballerine caprine Le tradisiù del mes Un uomo di Malonno sentì provenire Il martinaz da una stalla, situata vicino al Palazzo È di Saviore l'antica tradizione che prevede, nella notte del Martinengo, della musica e dei canti. Venerdì Santo, l'annuncio urlato da due cori alternati di Incuriosito vi entrò e vide una compa- giovanotti, dei nomi delle nuove coppie di fidanzati del gnia di ballerini che danzava allegra- paese. L'idillio è consacrato mediante il suono dei corni che si diffonde dai monti fino al paese dove le ragazze fanno mente. Osservando meglio si accorse capolino alla finestra, curiose di ascoltare quale cavaliere che le donne erano fredde come il sia loro toccato in sorte. Ecco cosa si cantava: “Sta primaera, marmo ed avevano i piedi di capra. sopra la tera - Ghè una scèta, bela bela - Chèla? Chèla? - L'è Cercò allora di fuggire ma udì una voce la Maria - Daghela a chi? - Al Batistì! - E per non falà... Al camì sussurrare: “Didal, didal, i vivi e i morti de la sò ca!” non ballano mia an gual” (Didal, didal, Le uova benefiche i vivi e i morti non ballano in modo Le uova deposte il Venerdì Santo venivano benedette e uguale). Giunto a casa si mise a letto e consumate il giorno di Pasqua. Esse, secondo la tradizione, dopo qualche giorno morì per lo spa- erano poste nel buco della ciambella pasquale adorna di rametti d'ulivo e decorata con dei cerchietti impressi me- vento subito quella sera (dai ricordi di diante l'impiego del ditale. Sandro Salvetti). Menà la lüna Se te vègnet a Esen... Come coltivare patate e carote Effettuare la semina delle patate in luna calante. È essen- Se vai a Esine ferma il passo davanti alla chiesa di Santa Maria che ha il titolo di ziale rispettare delle rotazioni ampie ed evitare ristagni monumento nazionale. Edificata fra il 1460 e il 1485, al suo interno si possono idrici e la bagnatura delle foglie. Le patate da seme sono ammirare gli splendidi affreschi eseguiti da Pietro da Cemmo e dalla sua bottega. di piccole dimensioni ed è consigliabile farle germogliare esponendole al sole prima dell'interramento. Non è op- Sopra l'altare campeggia un Cristo Pantacrator in mandorla circondato da portuno utilizzare sostanza organica mal compostata a imperatori, santi, apostoli, martiri, profeti e monaci per un totale di 72 personaggi. stretto contatto della coltivazione. La carota ama essere Se durante la visita culturale ti venisse un certo appetito … puoi assaggiare le seminata vicino alle cipolle e all'aglio in quanto essi specialità nostrane proposte nei diversi ristoranti come quello, ad esempio, della fungono da repellente per la mosca che l'attacca. Per ridurre il tempo di germinazione si possono tenere i semi “Cantina” gestito dall'amico Giacomo con passione e dedizione. in un tessuto inumidito. Durante le innaffiature è meglio non bagnare le foglie. Effettuare la semina in luna calante. Similmente fate per i diradamenti e la raccolta.
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  • 12. Petàfia de Macc È questo il mese dedicato alla Madon- na e molte donne lo ricordano por- La somessa di curiùs tando dei fiori alle “santelle” mariane L'osteria di Pierolino sparse per le contrade camune, Arturo Cozzaglio così descriveva un angolo di Terra espressione tangibile della pietà po- camuna nell'anno 1895: “Malonno, Lava, Loritto, sulla polare presente in Valle Camonica. sinistra, Zazza e Garda sulla destra, stanno nei boschi A Maggio fioriscono i matrimoni che ed offrono alla valle chiese e campanili che sorgono rallegrano le borgate di frizzante vi- sul grigio delle ardesie. Tutto il paesaggio è tranquillo vacità. In quel di Monno si usano fare e grandioso, e l'Oglio divaga pel piano con bianche le serenate ai novelli sposi mentre in parabole. Le casupole si spargono solitarie pel prato altri paesi vi è ancora talvolta la tradi- con mandre e pastori. Chi non ricorda quel povero zione di ostacolare, con mille espe- Pierolino che ivi teneva modestissima osteria? Af- dienti, l'entrata della sposa in chiesa faccendato alle sue semplicissime cene di orzo e di o di impedire la sua uscita dal paese. castrato e che salutava il giorno morente pregando Fra le date rilevanti è da segnalare requie ai suoi morti e mormorando Ave Maria...” quella di martedì 3 Maggio legata alla semina dei legumi e al suo condizio- Le virtù delle radici dell'ortica namento del tempo per i quaranta Le radici dell'ortica sono un efficace toccasana contro i dolori provocati dai calcoli e dal mal di giorni successivi secondo il detto che gola, inoltre puliscono perfettamente i vetri e ingrassano velocemente i polli. Esse possono sostituire dice: “Se 'l plöf 'l dé de il luppolo nella fabbricazione della birra e furono impiegate per produrre tele, funi e carta. Santa Crùs el vè qua- Il numero 40 nella tradizione ranta dé piovùs!” (se Il numero 40 è il simbolo della prova, dell'iniziazione, della rinascita spirituale e del castigo. Nella piove il giorno di Santa bibbia sono 40 i giorni e le notti di pioggia del Diluvio, i giorni trascorsi da Gesù nel deserto, gli Croce seguono qua- anni durante i quali la manna sfamò i figli d'Israele. Nella tradizione popolare il detto “menà ranta giorni di pioggia). quarantina” indica un periodo di 40 giorni durante il quale il tempo rimane quasi costantemente bello o brutto. In questo mese esso inizia il 3 Maggio e si conclude l'undici Giugno. Le storie di noni Il tesoro sepolto Le tradisiù del mes Si racconta in Valtellina che un tempo i Maghèt della Valfurva (bizzarre creature simili a folletti Le erbe dello Yeti dell'Adamello dispettosi e cattivi) lavoravano incessantemente, Il detto: “De macc l'è bù ogni erbacc” (a Maggio è buona sotto il comando di un orco malvagio che li co- qualsiasi erba) ricorda la buona abitudine che avevano stringeva a cavare l'oro di cui era avido. i nostri avi di raccogliere Egli lo faceva portare nella sua caverna in Valca- ed impiegare le erbe of- monica che sfortunatamente, una volta riempita, ficinali che crescevano venne sepolta da una grossa frana. Da allora spontaneamente nelle dell'orco e del suo oro non si seppe più nulla. radure prative o aggrap- pate alle pareti rocciose. Similmente faceva “l'Om del Bosc” (l'uomo del bosco) personaggio della mitologia camuna che sapeva vivere in sintonia Se te vègnet a Bièn... con la natura. Se passi per Bienno ricordati di visitare la chiesa di Santa Maria Annunciata, uno dei più impor- tanti monumenti del Rinascimento nazionale. Stupendi gli affreschi eseguiti da Pietro da Menà la lüna Cemmo e da Girolamo Romanino. Preziosa è I consigli per l'orto inoltre la pala di Giovanni Mauro della Rovere L'influsso che la luna ha sui succhi vegetali viene sfruttato detto il Fiamminghino. per ottenere un rapido sviluppo dei rampicanti e delle L'edificio si colloca nell'Ecomuseo del Vaso Ré piante a crescita lenta. In luna crescente si seminano cereali, fiori, ortaggi da frutto e da foglia eccetto quelli e della Valle dei Magli, altre accattivanti mete che vanno in semenza come lattuga e spinaci. È utile per i vostri itinerari turistico-culturali. inoltre raccogliere ortaggi da frutto e radice. In fase di luna calante si effettua la semina e il trapianto di ortaggi da radice e dei bulbi. Infine è consigliabile raccogliere frutta e verdura a bulbo (cipolla e aglio), vendemmiare e mietere.
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  • 14. Petàfia de Zügn A Giugno in Alta Valle si falcia il primo taglio del fieno. Per una buona essica- La somessa di curiùs zione si cerca di indovinare che tempo I muretti riflettenti farà seguendo le previsioni televisive, I muri a secco che sostengono le pendici dei monti ascoltando il ripresentarsi dei dolori fisici, guardando il volo degli uccelli, testimoniano il duro lavoro eseguito dai nostri an- ripassando i proverbi e risparmiando tenati per ottenere le terre coltivabili, poi sfruttate dalla falce la malefica erba della man- di generazione in generazione. Oltre all'evidente dragola. È questo un mese pieno di funzione di sostegno dei terrazzamenti essi avrebbero solennità religiose contemplando le feste dell'Ascensione, della Pentecoste la capacità di fare riverbero alla luce accelerando la e del Corpus Domini. Particolarmente maturazione dei frutti. Alcuni saggi sostenevano che foriera di buoni auspici è la giornata tale potere sarebbe intensificato se i muretti fossero dell'Ascensione che per non incorrere costruiti in forma semicircolare, impiegando materiale in un'annata povera di frutti, si spera riflettente. Ora tali soluzioni servirebbero, nella serena. Fra gli eventi celesti è da segna- lare l'eclissi totale di luna (dalla durata maggioranza dei casi, a portare a maturazione i frutti di un'ora e 40 minuti), visibile anche in delle sterpaglie. Europa la sera di mercoledì 15 Giugno. Le fanciulle rapite dai pagani Martedì 21 Giugno si avrà invece il sol- stizio d'estate. Nel medesimo periodo Racconta un nonno del modo che si teneva di transizione, nella notte che anticipa nell'andare in processione in alcuni paesi camuni: la festa di San Giovanni Battista, la bri- “Una volta i Pagani rapirono alcune fanciulle mentre na, la pioggia e la rugiada acquisireb- camminavano dietro agli uomini durante il rito delle bero virtù speciali e benefiche. rogazioni. Da allora gli uomini hanno preferito mar- La sera di martedì 28 Giugno per antica consuetudine si prepara una bottiglia ciare seguendo le ragazze, per tenerle bene riempita con dell'acqua e della chiara sott'occhio. Questa costumanza era osservata anche d'uovo affinché il contenuto acquisi- dai contadini al ritorno dai campi quando, seguendo sca, durante la notte, la forma di un le fanciulle lungo la strada, vigilavano contro ogni veliero denominato “Barca di San Pietro”. pericolo”. Le storie di noni Il serpente dall’anello d’oro Le tradisiù del mes C'è in Valle Camonica un luogo chia- Il Corpus Domini mato Androla dove, in gallerie pro- L'istituzione della solennità cattolica del Corpus Domini si fonde e paurose, vive un serpente deve ad una suora che a Liegi, nel 1246, desiderò celebrare dall'anello d'oro al quale nessuno ha il mistero dell'Eucarestia in una festa slegata dal clima di mai osato avvicinarsi. mestizia tipico della Settimana Santa. Pochi anni dopo, nel 1263, un sacerdote mise in discussione il valore della cele- Si narra che un coraggioso pastore brazione eucaristica. Egli, durante la santa messa, assistette provò a catturarlo per impossessarsi al sanguinamento dell'Ostia benedetta che stava per con- del prezioso amuleto, ma venne uc- sacrare. ciso dal suo sguardo malefico. Il sole benefico Nei boschi di Pezzo invece, a mezza- In Valle Camonica, durante la processione del Corpus Domini, notte, appariva un punto bianco che si spargevano fiori ed erbe aromatiche e si rivestivano le ingrandendosi assumeva l'aspetto contrade con arbusti di diverse qualità. La gente procedeva prima di una fata e poi di una vecchia a capo scoperto in quanto si credeva che in quel giorno i strega dagli occhi di brace. raggi del sole fossero benefici e non potessero offendere. Alcune di queste tradizioni sono rimaste in uso tutt'ora. Il burro dell'Asensa I nostri avi sostenevano che il burro prodotto il giorno dell'Ascensione avesse il privilegio di conservarsi tutto l'anno. Se te vègnet a Brè... A Breno merita certamente una visita la chiesa dedicata ai Santi Maurizio e Compagni, ex parrocchiale del paese. Edificata nel 1500 sui ruderi di un primitivo castello, venne più volte ristrutturata senza deturpare i caratteri stilistici originali. Menà la lüna Gli affreschi del presbiterio sono stati eseguiti nel 1780 da Ludovico Gallina. Le raffigurazioni lunari Fra i più antichi ritrovamenti associabili ad una misurazione D'ammirevole fattura è la scultura del “Compianto del Cristo morto”, opera di del tempo lunare c'è la Venere di Laussel o Venere con fama internazionale eseguita da Beniamino Simoni. cornucopia, databile al 23.000 a.C. L'incisione rappresenta Se ti viene appetito ricordati di provare la rinomata salsiccia di castrato brenese una donna che stringe un corno sul quale sono presenti e le locali spongade. Al tempo della transumanza puoi assaggiare i formaggi tredici tacche, indicanti probabilmente altrettante luna- zioni. A Luzzana (BG) è stata ritrovata invece una pietra d'alpe in occasione della festa paesana denominata: Malga in Piazza. che riporta alcune incisioni, databili al 4.000 a.C., raffigu- ranti un triplice sole attorniato da quattro lune incavate.
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  • 16. Le storie di noni Il passerotto miracoloso Le tradisiù del mes Un pastorello un giorno, in com- pagnia della sua capra, decise di Il pane che si conserva arrampicarsi per primo fin sulla Il pane sfornato e benedetto il 25 Luglio (giorno intito- vetta del Pizzo Badile. Ma la lato a San Giacomo) si attribuiva il potere di conservarsi montagna si vendicò con chi aveva tutto l'anno. violato la sua cima e avvolse il In alcuni paesi camuni, sempre in tale data, i pastori malcapitato nella “ghèba”, ossia andavano all'alpe per visitare le proprie mandrie e nella nebbia più fitta. Egli allora si verificare quanto latte producessero. raccomandò alla protezione della Regina del Cielo che miracolosa- mente gli inviò in guida un pas- serotto. L'uccellino, svolazzando sempre più in basso, lo condusse Menà la lüna a casa ed egli in segno di devo- Influssi lunari sulle coltivazioni zione fece erigere un capitello La luna gira attorno alla Terra seguendo un'orbita ellittica, dedicato alla Madonna. quando è all'apogeo essa è alla massima distanza dalla terra mentre se si trova al perigeo è a quella minima. Condizionare i lavori degli orti in relazione alle fasi lunari Se te vègnet a Cervè... ha dei sicuri effetti sulle colture che desideriamo far crescere. Per chi viene a Cerveno è consigliabile fare una visita al famoso Santuario della La regola generale è la seguente: con la luna crescente Via Crucis, detto “dele capèle”, che si inserisce nella tradizione lombardo- abbiamo uno sviluppo delle estremità delle piante verso l'alto (foglie, germogli, linfa) mentre con quella calante piemontese dei Sacri Monti. assistiamo ad uno sviluppo delle estremità che crescono I gruppi scultorei, in legno e in gesso, contano un totale di 198 statue (completate verso il basso (radici, tuberi). Solitamente è consigliabile fra il 1752 e il 1764), realizzate per la maggior parte da Beniamino Simoni. potare una pianta in fase di luna calante. Irrigate il vostro Il complesso artistico è stato recentemente candidato a far parte del patrimonio orto solo quando è necessario e soprattutto nei giorni da foglia. Bagnate raramente nei giorni da fiore. È buona cosa UNESCO. Scherzosamente, in Valle Camonica, quando una persona non è troppo togliere le erbe infestanti in luna calante. È da ricordare bella si paragona il suo volto a quello dei visi dei personaggi popolari intagliati che le dodici ore precedenti e successive alle Eclissi e ai nel legno. Perigei sono inadatte a qualsiasi lavoro agricolo e per questo vengono definite a “riposo”.
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  • 18. Petàfia de Aóst Ad Agosto la montagna camuna bru- lica di gitanti. Sui prati, all'ora dei pasti, La somessa di curiùs sono molti ad allargare le tovaglie e Le strane luci sui campanili a banchettare come facevano un Per gli antichi camuni i temporali erano l'espressione del tempo i contadini nei momenti di raduno dei demoni che di cresta in cresta seminavano de- pausa. Ed è in quest'occasione che si vastazione e terrore. Dai monasteri uscivano allora i frati più assaporano, come non mai, il pane santi per benedire il tempo e maledire gli spiriti, al rintocco unito al salame, alla pancetta e al for- della campana della cappella. Le donne accendevano candele maggio locale. e recitavano orazioni per i poveri morti. Nei tempi addietro La natura offre i suoi prodotti sponta- durante i temporali vi furono frequenti avvistamenti di lumi misteriosi sopra il campanile di Saviore e sui monti di Vione, nei fra i quali primeggiano i funghi e Temù e Lecanù. i frutti del sottobosco. Le chiesette alpine fanno sentire la propria voce L’erba dei camosci tramite il caratteristico squillo delle Le foglie dell'erba camosera (ranuncolo dei ghiacci) pestate campane che si fonde con quello dei e ridotte in poltiglia si applicavano per uso esterno nel ri- campanacci mossi dalle mucche al chiamare il sangue in superficie, alleggerendo la pressione pascolo. interna. A tal proposito un proverbio camuno dice: “Erba Ogni giorno nella Camosera, ciapa el sanc e tral en tera” (l'erba dei camosci Valle è un susse- prende il sangue e lo getta a terra). guirsi di sagre ed I cani che non pivano eventi... animati da Un mandriano, mentre faceva pascolare le sue mucche, vide dei villeggianti timorosi di transitare tanta gente ope- sul sentiero che passava lungo il prato. Per rassicurarli pensò bene di dire loro in un idioma tutto rosa nel fare vo- suo: “Passite, passite che i cani non pivano!”. lontariato e nel Le virtù dei sambuchi donare vitalità alle Un valido rimedio per alleviare gli effetti dei piedi gonfi è quello di fare un decotto di foglie di sambuco. incantevoli borgate Per porre invece sollievo al fastidio provocato in bocca dalla consumazione dei frutti immaturi, vestite a festa. chiamato dentesina, è consigliabile masticare dell'acetosella o sciogliervi alcuni granelli di sale. Le storie di noni Le dita ardenti Le tradisiù del mes Le anime confinate, destinate a rimanere in purgatorio fin quando hanno scontato la loro Il giorno del ritorno pena, vanno in processione, la notte, quando Il giorno di San Bar- nevica. Esse si fanno luce con le loro dita che tolomeo, che cade ardono come candele, quale penitenza per mercoledì 24 Agosto, aver allungato le mani sulla roba degli altri. per antica tradizione, Un pastore provò a passare in mezzo a loro definisce il termine ma, caduto a terra, rimase impietrito per pa- ufficiale della stagio- recchie ore. Si racconta che nella pianura del ne dell'alpeggio e il Badetto, molti anni or sono, tali entità com- progressivo inizio di parvero sotto forma di globi di fuoco che si quella delle transu- scontravano fra loro, mandando scintille da manze, secondo il ogni lato. Per guadagnare il paradiso si narra che le anime confinate debbano spaccare grossi ciocchi di legna sul luogo dove proverbio che dice: hanno commesso il peccato. Chi guarda vede solo l'abbattersi e l'alzarsi delle “de san Bartolomé scuri e sente l'eco dei colpi ripercossi. vache a turnandré”... Dopo tale data le leggendarie apparizioni delle entità mitologiche, legate al bosco, aumentavano considere- Se te vègnet a Temö... volmente in quanto esse acquisivano nuovamente il La chiesetta a 1860 metri d'altezza pieno ed incontrastato rapporto col mondo naturale Oltre a fare una bellissima passeggiata sui monti di Temù, puoi prendere spunto d'alta quota. per visitare, a 1860 metri di altezza, la chiesetta di Santa Giulia. Costruita alle falde degli speroni di Casola e Castablo, essa richiama le fattezze di una baita montana. La sua fondazione è ricollegabile al monastero di San Salvatore a Menà la lüna Brescia, istituito nel 753 ai piedi del castello. Distrutta da una valanga, venne Gli influssi lunari sul corpo umano ricostruita dalla fede popolare e dalla tenacia dell'allora parroco di Pontagna La luna influisce anche sul nostro corpo. È consigliabile don Gianni Donati, un sacerdote che sapeva elevarsi nello spirito scalando le andare dal dentista nei giorni antecedenti la luna nuova cime. La chiesetta è aperta in occasione della festa di Santa Giulia che si tiene (preferibilmente se passante in Ariete, Toro o Cancro). ogni anno il 16 Agosto. Anche le cure e le pulizie della pelle sono molto efficaci se fatte in luna calante (preferibilmente passante nei segni d'Aria quali Gemelli, Bilancia e Acquario).
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  • 20. Petàfia de Setèmber “A Settembre il ramo deve pendere” sentenzia un vecchio proverbio ed La somessa di curiùs infatti con la stagione autunnale inizia Le porte della Valle Camonica il tempo della raccolta dei frutti ma- Narra il Morandini che gli antichi camuni, risalendo turati in estate. Le mucche ritornano dalla Valtellina e discendendo al lago di Iseo, bat- dagli alpeggi, ormai avari d'erba alpe- tezzarono la prima contrada che incontrarono, stre, e le prime spolverate di neve valicando il passo dell'Aprica, col nome di Pisogneto imbiancano le cime più alte. e l'ultima col nome di Pisogne. Molte contrade festeggiano in questo A quel tempo abitavano le nostre montagne esseri mese la natività di Maria Bambina per dalle forme erculee che si rifugiavano in cunicoli la quale si organizzano fra l'altro, ogni sotterranei e si cibavano di erbe e radici selvatiche. anno: falò, fiaccolate e fuochi Essi sarebbero stati ammansiti grazie all'opera di d'artificio. Le belle statuine esposte San Carlo Borromeo. nelle chiese, sono per tradizione dette Gli incontri alla scala “vestite” essendo costituite da un'intelaiatura coperta da preziose Quando marito e moglie lavoravano insieme nella fasce ricamate dalle quali emerge solo panetteria... si diceva che l'unico posto per amo- il delicato viso. reggiare fosse la scala in quanto la mattina lui saliva Venerdì 23 Settembre il Sole entra in per andare a dormire e lei scendeva a lavorare! (dai Bilancia dando inizio all'Autunno e ai ricordi di Alessandro Salvetti). suoi riti agrari incentrati sulla prepa- La magia della Pervinca razione del terreno per l'accogli- La pervinca era un'erba considerata sacra a Venere. A mento del seme. Monno si metteva un rametto di pervinca (peddrècola) fra le labbra degli angioletti, ossia dei bambini morti nei primi anni di vita. Tale gesto aveva una valenza positiva e beneaugurante per una rinascita serena nell'aldilà. Le storie di noni L'apparizione nel lago Le tradisiù del mes C’era una volta un mendico che si fermò a chiedere l'elemosina a due mamme Il falò di Pontagna impegnate a cullare i propri figlioli. Nella frazione di Pontagna si tiene ogni anno la sera del Una lo scacciò mentre la seconda offrì sette Settembre il tradizionale falò della vigilia, l'otto la al viandante l'unica pagnotta che pos- sagra di Santa Maria Nascente e il nove la tradizionale sedeva. Immediatamente, dove era se- fiera paesana, frequentata dalla gente di tutta l'alta Valle duta la prima mamma, la terra sprofondò Camonica. creando il lago che oggi si chiama Moro. La sagra di Maria Bambina ad Edolo In alcune notti, chi scruta nel fondo delle Edolo per la sagra di Santa Maria Nascente si veste a sue acque può vedere le sembianze di festa con mercatini, bancarelle, falò e fuochi d'artificio. una donna intenta a cullare il suo Fra le proposte religiose, particolarmente sentita è la bambino. funzione pomeridiana, tenuta presso la Pieve, che pre- vede il bacio dei bimbi alla statuetta “vestita” di santa Maria Bambina. Se te vègnet a Mon... La tessitura a pelorzo Il caratteristico borgo camuno offre la possibilità, unica in Valle Camonica, di Menà la lüna vedere all'opera una tessadra che, come una volta, lavora nella propria casa Proverbi lunari realizzando per passione: tappeti, centrotavola, borse e altri contenitori. La Vi sono molti proverbi e modi di dire che riguardano la produzione viene ottenuta impiegando un antico telaio ligneo a mano, di tipo luna: “La lüna plena la vè a cena” (la luna piena compare orizzontale. L'uso di fettucce di stoffa colorate caratterizza il lavoro e richiama all'orizzonte all'ora di cena), “el baca la lüna” (sente l'influsso della luna, ossia è lunatico), “el venerdé el mena alla mente l'atavica tecnica di tessitura chiamata a “pelorzo” tramite la quale i miga lüna” (al venerdì non si verifica l'influenza nostri avi, fin dal medioevo, realizzavano coperte e teli ad uso agricolo. dell'attrazione lunare), “la lègna la va taiada en fì de lüna” Sempre a Monno puoi assaggiare, nei tipici risotoranti, i prelibati gnocchi di (la legna da ardere va tagliata in fine di luna), “el vè zö da patate crude e i calsoncelli con ripieno di patate e formaggio stagionato. La la lüna” (scende dalla luna, non è consapevole di cosa stia facendo), “serenada al ciar de lüna” (serenata al chiaro locale pro loco inoltre organizza ad Ottobre “La sesta sagra della patata”, appun- lunare). Oggi poi sono molto di moda anche le manife- tamento che attrae numerosi buongustai da tutta la Valle Camonica. stazioni sportive effettuate nelle notti di luna piena quale la famosa “Caspolada al chiaro di luna” che si organizza a Vezza d'Oglio.
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  • 22. Petàfia de Utùer Ottobre è il mese nel quale la natura si veste di infiniti colori. La somessa di curiùs I castagneti, introdotti da noi attorno Piove, governo ladro! all'anno Mille dall'operosità monaca- Questa espressione sarebbe nata in coincidenza le, offrono il loro prezioso frutto che, dell'entrata in vigore della tassa sul sale. Il Governo durante i secoli, ha evitato a moltissi- pesava sempre nei giorni di pioggia in quanto il ma gente di morire di fame. sale, bagnandosi, pesava di più e di conseguenza Essiccata, bollita, arrostita o ridotta le entrate fiscali aumentavano oltre il dovuto. in farina (quale ingrediente per pane, La ciambella portafortuna polenta e biscotti) la castagna è uno Uno dei dolci tipici della tradizione camuno- fra i prodotti territoriali più apprezzati. bresciana è senza dubbio il Bussolà, ciambella ca- Ingrediente principale per le famose salinga imparentata con il “bisulaàn” tipico del “migole”, ideate nelle borgate di Ma- Cremonese e del Mantovano. Gli ingredienti sono lonno, e della “papa de schèlt” cuci- quelli della cucina povera: farina bianca, zucchero, nata in molti paesi della Valle dell'Oglio. lievito, scorza di un limone, burro, uova e sale. La granella zuccherata che ha in superficie, per una Al trenta Ottobre finisce l'ora legale vecchia credenza, sarebbe apportatrice di fortunati e quindi si deve tirare indietro le lan- eventi per chi la degusta. cette di un'ora. Una fucina di notai Vione conta circa 740 abitanti ed ha due frazioni: Cané e Stadolina. I centri storici di queste borgate presentano ancora angoli caratteristici dove sembra che il tempo si sia fermato. Dal XV secolo furono attive delle scuole di grammatica latina molto rinomate e frequentate. In quattro secoli Vione produsse 142 sacerdoti, 99 monaci e 76 pubblici notai. Particolarmente interessanti e degne di visita sono la Parrocchiale di San Remigio e il Santuario della Madonna di Cortaiolo (del 1577). Molto apprezzata è la tradizionale sagra dei Calsù, tipico piatto del luogo. Vione fa parte dell'Unione dei Comuni dell'Alta Valle Camonica, realtà sorta il 30 ottobre del 2000. Le storie di noni L'antico paese camuno di Rosalina Le tradisiù del mes Un tempo lontano, in alta Valle Ca- Le giornate del patrimonio culturale camuno monica esisteva un paese chiamato Più che di una tradizione, si tratta di un appuntamento Rosalina. Purtroppo un malaugurato fisso con gli eventi e le manifestazioni che nel mese di giorno, forse a causa di una grossa Ottobre il Distretto Culturale di Valle Camonica propone frana o di un'alluvione, del borgo in tutti i paesi in occasione delle giornate chiamate DEL non rimase traccia. BENE E DEL BELLO. Ogni borgo propone quello che di Scavando, si riuscì a recuperare solo più bello e caratteristico può offrire e la scelta spazia una botte piena d'olio salvata da un dalle numerose visite guidate a tema artistico alla rie- vocazione di usi e costumanze antiche. enorme masso che cadendole vicino, Per informazioni: www.delbeneedelbello.it preservò il contenitore dalla distru- zione. Le settimane della Gastronomia Camuna Fu per questo motivo che gli abitanti Il Gruppo dei ristoratori della Valle Camonica invita da scampati al pericolo, quando rifon- dieci anni a questa parte ad apprezzare la nostra gastro- darono il nuovo paese, lo ribattez- nomia territoriale, basata su prodotti semplici e genuini come può essere la segale, coltivata e lavorata con la zarono col nome di Vezza d'Oglio. passione di un tempo. Accanto ai menù proposti nei numerosi ristoranti e agriturismi, aderenti all'iniziativa, sono organizzate visite a vigneti, caseifici e allevamenti oltre ad una vasta gamma di altre opportunità di svago Se te vègnet a Viù... culinario-culturale. Ulteriori informazioni si trovano in Il “Cristal” www.gastronomiabresciana.it Per l'appassionato cultore della storia e delle tradizioni del nostro passato a Vione c'è l'opportunità di fare una visita al Museo Etnografico el Zuf, frutto Menà la lüna dell'opera di tanti offerenti e della competenza dello storico, nonché poeta camuno, Dino Marino Tognali. Quando imbottigliare La tradizione lunare consiglia di imbottigliare al primo Salendo per la magnifica Valle di Cane è consigliabile fare una tappa presso la quarto, in fase di luna crescente, per ottenere vini frizzanti. cava di marmo posta a 1800 metri di altitudine e dismessa dal 1964. È opportuno inoltre imbottigliare in fase di luna calante, Qui, le baracche degli operai sono state ricostruite e riconvertite in osservatori e precisamente all'ultimo quarto, per i vini a lungo invec- chiamento. In generale il tempo ideale per imbottigliare faunistici. è comunque quello coincidente con la prima luna nuova di primavera.
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  • 24. Le storie di noni Il ramoscello dai frutti d'oro Le tradisiù del mes Narra una leggenda che in Valle Camonica viveva in una grotta un santo eremita di nome Glisente. “L'Om del Signur” Ad ogni sorgere del sole una cerva gli portava Molti ricordano la figura de l'Om del Signur (l'uomo del un ramoscello dai frutti d'oro e ogni sera un lupo Signore) che passava per i prati, al termine delle lavora- lasciava sulla soglia dell'antro una fascina di zioni, per raccogliere i mucchi di fieno lasciati in bene- legna secca. Così egli poteva sfamarsi e accen- ficenza dai contadini. Il giorno dei morti i fabbricieri dere, al tramonto, i falò che annunciavano il suo mettevano all'asta, presso la piazza, tutti i prodotti buon stato di salute. Il ramoscello che compare agricoli raccolti in paese e il ricavato veniva devoluto in questa storia è tipica espressione dei rituali alla parrocchia. di passaggio dei poteri. Esso è simbolo di rige- nerazione e d'immortalità, contenendo l'anima eterna, caratteristica del vischio. Se te vègnet en Valcamonega... Nei numerosi musei, sparsi per il territorio, è condensata ed esposta la cultura materiale della Valle. La memoria storica ed artistica è rappresentata al CAMUS di Breno; la produzione di energia elettrica al MUSIL di Cedegolo; la lavorazione del ferro al museo LE FUDINE di Malegno e nel paese di Bienno; il vivere quotidiano alla CASA MUSEO di Lozio, all'OSSIMO IERI di Ossimo Superiore, al ZUF di Vione e alla CASA MUSEO di Cerveno; la vita di uno scienziato valligiano al GOLGI di Corteno; le vicende belliche al MUSEO DELLA GUERRA BIANCA di Temù. A Ponte di Legno e ad Edolo sono presenti esposizioni d'arte sacra mentre Menà la lüna a Monno è allo studio una CASA DEL TELAIO A MANO. I misteriosi poteri lunari La luna piena ha originato molti miti e credenze legati Per informazioni sul sistema museale camuno visitare il sito: alle metamorfosi e alla rigenerazione dei poteri sopran- www.museidivallecamonica.it. naturali. È durante questo tempo che alcune persone, secondo le leggende, si trasformavano in lupi mannari e gli spiriti riuscivano ad apparire ai viventi.
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  • 26. Le storie di noni La regina fermatasi in Valle Camonica Le tradisiù del mes Molti secoli fa la Valle Camonica fu invasa da una orda di barbari capeggiati da un re crudele e I canti della Stella in Valle Camonica sanguinario. I canti della Stella sono delle nenie eseguite da un La sua sposa, giovane e bella, stufa di assistere gruppo di cantori itineranti questuanti per le contrade impotente a stragi, incendi e assalti, decise di del proprio paese, durante il periodo natalizio. In Valle fuggire portando con sé parte della corte. Camonica tale tradizione era viva soprattutto nel paese Essa trovò rifugio su un'alta spianata che da quel di Cevo. momento prese il nome di Pian della Regina. In quel di Monno invece esiste un'interessante variante: i gio- vani diciottenni si ritrovano, la sera della Vigilia di Natale, presso la cella campanaria della chiesa parrocchiale, per into- Se te vègnet a Cò de Put... nare il canto della stella “Su, su Il romanico lombardo pastori” composto da ben 27 Posta su di uno sperone roccioso a strapiombo sulle acque dell'Oglio, la Pieve strofe. Dalle ricerche effettuate di San Siro è un vero e proprio gioiello del romanico lombardo, dell'undicesimo tale brano si ritrova anche nelle secolo. Dotato di pianta basilicale a tre navate, con cripta a volte a crociera, limitrofe Vallate di Bormio. l'edificio custodisce al suo interno uno splendido fonte battesimale ricavato da un monolite. Nelle vicinanze, la borgata di Cemmo ha mantenuto diversi esempi d'architettura Menà la lüna medioevale che meritano una visita foriera di molte emozionanti scoperte. Particolarmente interessante è inoltre la ricca presenza d'incisioni rupestri che L'asino camuno che bevve la luna Si racconta in Valle Camonica che una notte di luna piena costellano le rocce di queste borgate, viva testimonianza della presenza dei un contadino condusse il suo asino alla fontana per ab- primi abitatori della Valle dell'Oglio. Ormai famosa a tale proposito è la raffigu- beverarlo. Mentre la luna si rifletteva nell'acqua, il conta- razione della “Rosa Camuna” divenuta poi il simbolo della Regione Lombardia dino ne ammirava lo splendore. Ad un tratto però la luna si eclissò dietro una nube e il buon uomo, non vedendola nonché la forma di uno dei più rinomati formaggi prodotti nel locale caseificio più riflessa nel fontanile, iniziò a gridare a squarciagola: di Valle Camonica. “El mè asen la beüt la lüna!”. Tornato a casa sventrò in fretta il suo asinello per cavargli la luna dalla pancia ma così facendo perse l'asino e non trovò la luna!