2. Che cosa è un museo?
Un istituzione permanente non-profit al servizio
della società e del suo sviluppo, che acquisisca,
conservi, ricerchi comunichi ed esponga a scopo di
studio, formazione e svago, evidenze materiali
dell umanità e dei suo ambiente (UNESCO)
Inside the museums, Infinity goes up on trial
(B. Dylan, 1966)
Richiamo ai BC
3. L evoluzione del museo (EU)
Nascita: musei scientifici, universitari: collezioni di
studio private e di stato ; tesoro di sovrani, nobili:
espressione di potenza.
Es: la collezione (d arte e non solo) dei Medici.
Modello romantico (stato-nazione)
museo pubblico (Ashmolean Museum (1618) Oxford;
British Museum (1759); Louvre (tesoro Órleans)
Modello scientifico razionale-positivista
mission educativa del museo pubblico (nazionale)
4. L evoluzione del museo (USA)
1850 ca. donazioni private: nulla era considerato
più efficace per farsi una reputazione positiva nella
società, come creare una ammirata collezione
d arte e regalarla alla città (A. Boime).
Anche in Europa musei privati o pubblici
da donazioni, lasciti, prestiti a lungo
termine di collezionisti privati
5. L evoluzione del museo
(Italia)
Esigenza di proteggere le opere d arte che, con l esaurirsi
delle signorie prima, la soppressione degli enti religiosi da
parte del Regno d Italia dopo, si trovarono al di fuori del
contenitore in cui erano nate; la struttura portante della
conservazione locale italiana è data quindi da piccoli musei
locali (A. Emiliani, Il museo laboratorio della storia, 1980).
Collezione non per selezione ma per accumulazione; non
percorso estetico ma deposito eterogeneo (a differenza di
F) di un patrimonio altrimenti disperso
Chiave interpretativa: territorio, col portato storico culturale
(contestualizzazione)
6. Il museo moderno (1800-1950 ca.)
il ruolo fondamentale del museo nel collezionare
oggetti e conservarli in un ambiente concepito a
quello scopo evidenzia il fatto che i musei sono
depositi di conoscenza così come lo sono di
materiali (Cannon-Brookes, 1984)
CURATORE/CONSERVATORE: trasmette un sapere
oggettivo e codificato
FRUITORE: passivo. Recepisce la proposta formativa
del curatore/conservatore su e cosa vedere e
imparare
Paolucci: il 96% del pubblico delle mostre è ignorante
7. Il museo contemporaneo
il museo offre strumenti di interpretazione. Il museo è il luogo
della memoria, dove si conservano le cose non per
nasconderle, ma per portarle alla luce (G. Belli, 2005, MART
Rovereto)
l E orientato al mercato (rischio di spettacolarizzazione o
volgarizzazione): non richiede l adattamento del fruitore
l Evoluzione in:
* contenuti (arte, scienza, cultura alta, tradizioni popolari)
* spazi (vetrine, computer, esperienze tattili)
* approccio (lezione, interazione)
l Da istituzione non economica (valore storico-artistico,
gestione secondaria, costi non importanti) ad economica
(vincoli di bilancio)
visite brevi al Louvre per Gioconda, Nike di Samotracia e Scriba
8. Trade off tra obiettivi del museo
Val. artistico Val. artistico
Val. economico Val. economico
9. La non ovvia mission del museo
Istituzione non profit, che segue una logica
economica ma non di mercato con
l Obiettivi non economici (storico-culturali)
l Obiettivi economici extra mercato (benessere
collettivo)
l Obiettivi economici di mercato (max profitto)
P.e.: l esperto privilegia la conservazione della collezione, il politico
privilegia l esposizione
10. In Italia, il museo è lontano dal
mercato
Musei lontani dal mercato, gestiti con ottica storico-
culturale (difficile equilibrio con gli aspetti economici e
gestionali)
l Settore pubblico con obiettivi economici e non (tutela,
conservazione, fruizione) : servizi museali a P politici,
non di mercato
l Extra costi coperti da sussidi pubblici
l Extra costi da inefficienza indistinguibili dai primi
l Sussidi non ex-ante in base a criteri ben definiti ma ex-
post a copertura del disavanzo, non valutando le cause
che l hanno generato (incentivo a operare
prescindendo dai criteri di economicità (Costi ->
Sussidi).
11. Pompei
l Il dipendente può svolgere le 36 ore settimanali su 5 giorni
lavorativi, con orario flessibile, lasciato alla sua scelta. In
lavori di squadra se gli operai scelgono orari differenti, la
squadra è completa per meno di 36 ore; lavoro utile stimato
a 20-22 ore settimanali.
l I manager operano in relazione agli obiettivi del gruppo di
potere di cui sono espressione
l La Soprintendenza non esiste come centro di costo : lista
con totali per capitolo. Mancano informazioni su costi
sostenuti, delle spese del personale, delle spese che esulano
dal finanziamento ordinario (p.e. fondi FIO)
l Non conoscere i livelli di spesa vuol dire assenza di obiettivi.