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RIFORMA DELLA TARIFFA DOMESTICA 
Prime idee 
seminario con associazioni consumatori e operatori 
6 ottobre 2014
Come si svilupperà il seminario 
Presentazione dell’Autorità 
1. Obiettivi del seminario 
2. Obiettivi del procedimento e normativa di riferimento 
3. Esame della situazione attuale: tariffe, consumi, famiglie 
4. Gli «ingredienti» per formulare alternative e i primi 
esercizi 
5. La scelta del consumatore: i livelli di potenza 
6. La tutela delle fasce svantaggiate: il bonus sociale 
7. La questione fiscale: le accise (cenni) 
Interventi e discussione 
2
OBIETTIVI GENERALI DEL SEMINARIO 
1. Definire e condividere un quadro informativo comune, 
nell’ambito del quale devono essere sviluppate le ipotesi 
di riforma delle tariffe elettriche domestiche 
2. Illustrare gli elementi di fondo in cui si articola la riforma 
delle tariffe domestiche, la logica di ragionamento che si 
sta seguendo e i risultati di alcuni primi esercizi 
3. L’obiettivo della discussione è raccogliere idee e 
suggerimenti che potranno essere elaborati nel prossimo 
documento per la consultazione. 
NB: Non ci sono al momento posizioni precostituite. 
3
OBIETTIVI DEL PROCEDIMENTO 
E NORMATIVA DI RIFERIMENTO 
4
Obiettivi del procedimento 204/2013/R/eel 
(poi riunito nel procedimento 412/2014/R/efr) 
1. rispettare l’allineamento ai costi delle tariffe dare corretti 
segnali di prezzo che consentano il miglior utilizzo nel 
medio termine dell’energia elettrica negli usi domestici, 
2. promuovere l’utilizzo razionale delle risorse, favorire le 
iniziative di efficienza energetica e contribuire allo 
sviluppo delle fonti rinnovabili; 
3. rispettare i principi della chiarezza e semplicità di 
informazione e trasparenza verso gli utenti; 
4. garantire la tutela dell’utenza vulnerabile sul piano 
economico. 
5
Disposizioni di legge (d.lgs 102/2014) 
Con uno o più provvedimenti e con riferimento ai clienti 
domestici, l'Autorità adegua le componenti della tariffa 
elettrica da essa stessa definite, con l'obiettivo di 
superare la struttura progressiva rispetto ai consumi e 
adeguare le predette componenti ai costi del relativo 
servizio, secondo criteri di gradualità. 
L'adeguamento della struttura tariffaria deve essere tale da 
stimolare comportamenti virtuosi da parte dei cittadini, 
favorire il conseguimento degli obiettivi di efficienza 
energetica e non determina impatti sulle categorie di utenti 
con struttura tariffaria non progressiva. 
(segue) 
6
Disposizioni di legge (d.lgs 102/2014) 
(segue) 
Su proposta della stessa Autorità, 
il Ministro dello sviluppo economico, 
in relazione alla valutazione ex-ante dell'impatto 
conseguente all'adeguamento e al fine di tutelare i clienti 
appartenenti a fasce economicamente svantaggiate, 
definisce eventuali nuovi criteri per la determinazione 
delle compensazioni della spesa sostenuta per la fornitura 
di energia elettrica, di cui al decreto del Ministro dello 
sviluppo economico 28 dicembre 2007. 
7
ESAME DELLA SITUAZIONE ATTUALE 
8
Tariffe ATTUALI per utenze domestiche 
A tutti di punti di prelievo dei clienti domestici è una tariffa di rete strutturata in 
forma trinomia: 
quota fissa per punto di prelievo 
+ quota fissa per potenza impegnata 
+ quota variabile per energia prelevata 
La quantificazione delle tre componenti della tariffa dipende principalmente dalla 
tariffa di rete applicabile, D2 o D3, a seconda della potenza impegnata e della 
residenza: 
Potenza impegnata (kW) 
1,5 3,0 4,5 6,0 10,0 15,0 
RESIDENTI D2 D2 D3 D3 D3 D3 
NON RESIDENTI D3 D3 D3 D3 D3 D3 
Dove la tariffa D2 prevede un prezzo sussidiato su tutte tre le componenti: 
• Quota fissa per punto: -14,50 € per servizi di rete e -5,50 € per servizi di vendita 
• Quota fissa per potenza: -10 €/kW per servizi di rete 
• Quota variabile per consumi: -2,8 c€/kWh per servizi di rete e oneri generali 
sui primi 1800 kWh/anno 
e una struttura progressiva della quota variabile... cosa significa? 
9
Tariffe attuali: PROGRESSIVITA’ dei corrispettivi 
variabili (c€/kWh) per servizi di rete e oneri generali 
13 
12 
11 
10 
9 
8 
7 
6 
5 
4 
3 
2 
1 
0 
c€ / kWh 
Tutte le componenti A e UC 
- corrisp. variabile 
D2 
D3 
D1 
kWh / anno 
13 
12 
11 
10 
9 
8 
7 
6 
5 
4 
3 
2 
1 
0 
c€ / kWh 
Tariffa dei servizi di rete 
- corrisp. variabile 
D2 
D3 
D1 
kWh / anno 
10 
SUSSIDIANTI 
SUSSIDIATI 
SUSSIDIANTI 
SUSSIDIATI
Origini ed evoluzione 
Queste strutture tariffarie risalgono ai primi anni '70, in un momento di crisi 
petrolifera e furono pensate per: 
• soddisfare l'esigenza di contenere la spesa per le utenze meno abbienti e 
• determinare, per le altre utenze, aumenti crescenti al crescere dei consumi, 
stimolando così la razionalizzazione dei consumi stessi e l’eliminazione degli 
sprechi. 
Principali evoluzioni intervenute negli ultimi 40 anni: 
1. Il mercato dell’energia elettrica è stato liberalizzato; 
2. Sono stati introdotti strumenti, come l'attuale bonus sociale, per la tutela delle 
famiglie in condizioni di difficoltà economiche; 
3. La tecnologia si è evoluta, offrendo soluzioni ad alta efficienza basate 
sull’utilizzo intensivo del vettore elettrico anche per usi termici; 
4. la struttura sociale del Paese è mutata significativamente, con una maggiore 
frammentazione dei nuclei familiari e ciò ha comportato 
- il venire meno dell'ipotesi iniziale di corrispondenza tra bassi consumi e bassi 
redditi; 
- l’acuirsi del meccanismo di sussidiazione incrociata tra clienti residenti con 
bassi consumi (D2) e clienti non residenti o con consumi elevati (D3). 
11
Evoluzione demografica e dei consumi elettrici 
Dal 1975 al 2011, a fronte di una crescita demografica estremamente modesta, 
la crescita dei consumi elettrici del settore domestico è stata netta e ininterrotta. 
Un’inversione di tendenza si è verificata solo nell’ultimo biennio (2012-2013). 
80 
70 
60 
50 
40 
30 
20 
del settore domestico dal 1975 al 2013 
1975 1985 1995 2005 
milioni di abitanti e di MWh 
consumi elettrici annui 
DOMESTICO [TWh] 
Popolazione 
[milioni di abitanti] 
Fonti: Terna, Eurostat 
12
Numero e composizione delle famiglie 
Nei quarant’anni trascorsi dagli anni Settanta a oggi: 
• il numero totale di famiglie è cresciuto da 16 a 24,6 milioni 
• Il numero medio di componenti il nucleo familiare si è nettamente ridotto, 
5,7 
16,2 
19,9 
27,1 
31,2 
3,5 
3,0 
2,5 
2,0 
1,5 
1,0 
100% 
90% 
80% 
70% 
60% 
50% 
40% 
30% 
20% 
10% 
0% 
1971 1981 1991 2001 2011 numero medio componenti 
composizione % famiglie 
per numero di componenti 
LEGENDA: 
5 o più 
4 
3 
2 
1 
Numero medio di componenti 
passando da 3,3 a 2,4 persone/famiglia 
• Si è ridotto drasticamente il peso delle famiglie numerose (dal 21,5% al 5,7%) in 
favore delle famiglie monocomponente (il cui peso è quasi triplicato), arrivando a 
contare 7,7 milioni di famiglie. 
Fonte: ISTAT 
13
DATI 
2013 
potenze impegnate 
fino a 3 kW 
potenze impegnate 
> 3 kW 
TOTALI 
Residente N.punti: 21,79 milioni (74%) 
Potenza: 65,06 GW (70%) 
Energia: 46,06 TWh (77%) 
N.punti: 2,44 milioni (8%) 
Potenza: 13,59 GW (14%) 
Energia: 9,00 TWh (15%) 
N.punti: 29,43 milioni 
Potenza: 93,65 GW 
Energia: 59,64 TWh 
Non 
residente 
N.punti: 5,20 milioni (18%) 
Potenza: 15,00 GW (16%) 
Energia: 4,58 TWh (8%) 
TOTALI N.punti: 26,99 milioni (92%) 
Potenza: 80,06 GW (86%) 
Energia: 50,64 TWh (85%) 
N.punti: 2,44 milioni (8%) 
Potenza: 13,59 GW (14%) 
Energia: 9,00 TWh (15%) 
Nell’ambito dei clienti in D2: 
il sottoinsieme dei clienti le cui bollette sono completamente sussidiate 
(cioè quelli con prelievi annui non superiori a 3.540 kWh) 
nel 2013 è stato composto da 18,7 milioni (2 in più rispetto al biennio 2011-2012) 
14 
Tariffe ATTUALI per utenze domestiche: D2 e D3 
La struttura dei sussidi incrociati è tale che i clienti con tariffa D2: 
• Impiegano tra il 70% e il 77% delle risorse elettriche del settore domestico 
• ma oggi contribuiscono al gettito complessivo in misura molto minore: 
 circa il 52% del gettito delle tariffe di rete (pari a circa 3.05 miliardi di €) 
 circa il 66% del gettito delle componenti A e UC (pari a ca. 3.26 miliardi di €)
Tariffe ATTUALI per utenze domestiche: D2 e D3 
PUNTO DI ATTENZIONE 
Al momento non sono completamente disponibili i dati necessari per distinguere, 
all’interno della attuale classe tariffaria D3: 
- i non residenti (a qualsiasi livello di potenza) 
- i residenti (per potenze superiori a 3 kW) 
15
Distribuzione percentuale dei clienti domestici tra scaglioni di prelievo annuo 
(100% = 29,43 milioni di punti) 
2,2% 
40,8% 
17,3% 
4,2% 7,8% 1,9% 
14,8% 
3,4% 
3,1% 
0,9% 2,1% 
1,6% 
60% 
40% 
20% 
0% 
clienti in D3 
clienti in D2 
16 
Tariffe ATTUALI per utenze domestiche: D2 e D3 
Distribuzione percentuale dei volumi prelevati dalle medesime classi di clienti 
0,6% 
30,1% 
20,2% 
6,8% 14,1% 
5,5% 
3,7% 
2,8% 
3,7% 
1,4% 
4,3% 
6,8% 
60% 
40% 
20% 
0% 
clienti D3 
clienti D2 
(100% = 59,64 TWh)
Elementi di comparazione internazionale 
17 
10000 
9000 
8000 
7000 
6000 
5000 
4000 
3000 
2000 
1000 
0 
Consumi elettrici per abitazione nel 2011 (kWh/anno) 
(fonte: WEC) 
usi termici 
elettrodomestici e illuminazione 
In generale l’Italia mostra consumi domestici medi inferiori a quelli degli altri paesi europei: 
- rispetto ai consumi elettrici totali, l’Italia (con circa 2750 kWh/annui) è prossima a Romania, 
Lituania, Polonia, Lettonia, Slovacchia, e fa quindi parte dei paesi con bassi consumi 
- rispetto ai consumi elettrici obbligati, l’Italia (con circa 2000 kWh/annui) rimane nel gruppo di 
paesi con consumi più bassi, anche se più prossima a paesi come Portogallo, Spagna e Germania
Correlazioni tra consumi e variabili familiari 
Per un campione di circa 1100 famiglie sottoposte nel 2010 a indagine demoscopica 
(con informazioni sul nucleo familiare, l’abitazione e il parco elettrodomestici), 
l’Autorità ha raccolto dai distributori ed analizzato dati di prelievo elettrico annuo 
negli anni 2011 e 2012. 
Per distribuzione geografica (Italia Nord-Occidentale, Nord-Orientale, Centrale, 
Meridionale, Insulare) e composizione del nucleo famigliare il campione si può 
ritenere ragionevolmente rappresentativo della realtà domestica italiana. 
Pur essendo ampia la variazione dei dati intorno ai valori medi, si evidenzia una 
correlazione lineare molto forte tra il numero di componenti il nucleo familiare e il 
valore medio dei consumi annui. 
Numero componenti 
18 
1 15% 
2 29% 
3 22% 
4 24% 
più di 4 10% 
100% 
1848 
2445 
2871 3122 
3553 
CONSUMO = 408,68*N + 1541,9 
R² = 0,9808 
4000 
3500 
3000 
2500 
2000 
1500 
1000 
500 
0 
0 1 2 3 4 5 6 
Consumo medio 2011 
(kWh) 
Numero 
componenti 
+
Correlazioni tra consumi e 
caratteristiche dell’abitazione 
19 
Consumo 2011 (kWh) 
8000 
7000 
6000 
5000 
4000 
3000 
2000 
1000 
Grandi Elettrodomestici Numero elettrodomestici Bianchi 
1250 
3341 
6797 
8000 
7000 
6000 
5000 
4000 
3000 
2000 
1000 
0 
0 10 20 30 40 
1473 
2329 
2700 
3202 3374 
3967 
4776 
6760 
0 
0 2 4 6 8 10 
Metri quadri abitazione 
1394 
1744 
2326 
2512 
2889 
3102 
3460 
3771 
4500 
4000 
3500 
3000 
2500 
2000 
1500 
1000 
500 
0 
0 2 4 6 8 10 
Numero stanze 
1012 
2805 
3860 
4500 
4000 
3500 
3000 
2500 
2000 
1500 
1000 
500 
0 
0 50 100 150 200 250 
Consumo 2011 (kWh) 
Consumo 2011 (kWh) 
Consumo 2011 (kWh)
Correlazioni tra consumi e reddito 
Valutare l’eventuale esistenza e la natura di legami causa-effetto tra il reddito 
disponibile in famiglia e i consumi elettrici annui risulta esercizio tanto importante 
quanto arduo da svolgere (difficoltà di reperimento dei dati, attendibilità degli stessi, 
ecc.). 
I dati forniti dal campione analizzato suggeriscono tuttavia una conclusione 
qualitativa: a parità di dimensioni del nucleo familiare, i consumi elettrici non 
risultano influenzati in modo significativo dal reddito disponibile in famiglia. 
20 
Anno 
2011 
NB: Per i nuclei piccoli i consumi 
parrebbero essere addirittura 
inversamente proporzionali al reddito. 
Ragione di questo potrebbe 
discendere da fattori quali: 
• l’età e la classe energetica degli 
elettrodomestici; 
• l’effettivo utilizzo degli apparecchi 
(i benestanti sono più spesso fuori 
casa); 
• Il livello di educazione e il grado di 
consapevolezza. 
4.500 
4.000 
3.500 
3.000 
2.500 
2.000 
Molto 
basso 
Basso Medio Alto Molto 
alto 
consumi annui [kWh[ 
classi di reddito 
1-2 componenti 
(493 famiglie) 
3-4 componenti 
(513 famiglie) 
4 componenti (67 
famiglie)
Nuovi benchmark 
21 
Sulla base delle analisi e considerazioni svolte fin qui, si ritiene che non abbia più 
senso analizzare le variazioni tariffarie sulle base di un unico utente tipo, che 
andrebbe dunque sostituito da altri benchmark quali ad esempio i 6 seguenti: 
Descrizione Potenza 
impegnata 
[kW] 
Consumo 
annuo 
[kWh] 
Tariffa 
A single residente 3 1.300 D2 
B coppia monoreddito con bonus sociale 3 2.200 D2 e bonus 
C famiglia 3-4 persone residente 3 2.700 D2 
D 
casa vacanze 
(utilizzo per pochi mesi all’anno, senza residenza) 
3 900 D3 
E 
famiglia numerosa in affitto senza residenza 
(contratti di affitto di breve durata ad es. per 
studenti/lavoratori fuori sede o immigrati) 
3 4.000 D3 
F 
casa ad alta efficienza 
(ad es. pompa di calore o auto elettrica) 
6 6.000 D3
Nuovi benchmark (2) 
22 
Spesa attuale 
(netto tasse e 
imposte) 
[€/anno] 
A single residente 208 
B coppia monoreddito 
con bonus sociale 
275 
C famiglia 3-4 persone 
residente 
444 
D casa vacanze 260 
E famiglia numerosa in 
affitto senza residenza 
934 
F casa ad alta efficienza 1.537 
1.500 
1.200 
900 
600 
300 
0 
D C 
A B 
E 
Consumi annui [kWh] 
F 
A, B e C rientrano nell’ambito dei clienti sussidiati, 
mentre D, E e F rientrano tra i sussidianti.
GLI «INGREDIENTI» 
PER FORMULARE ALTERNATIVE 
E I PRIMI ESERCIZI 
23
Gli «ingredienti» per formulare le ipotesi 
1. PROGRESSIVITA’: eliminare da subito o ridurre 
gradualmente fino a scomparire 
2. DISTINZIONE RESIDENTI-NON RESIDENTI: mantenere, 
aumentare, ridurre (+rendere indipendente dalla potenza) 
3. STRUTTURA TARIFFA: monomia, binomia, trinomia 
4. IMPEGNO DI POTENZA: rendere più flessibile la scelta del 
cliente 
5. PERCORSO DI GRADUALITA’ 
La D1 è caratterizzata da: 
- No progressività 
- No distinzione residenti e non residenti 
- Struttura trinomia (euro/punto, euro/kW, cent/kWh) 
- Qualsiasi livello di potenza tra quelli attuali (1,5 – 3 – 4,5 – 6 – 10) 
Ci possono essere altre strutture di riferimento 24
Gli effetti degli «ingredienti» 
Ingrediente Pro Contro 
Progressività 
(scaglioni) 
Riduce impatto • Complicazione bollette 
• Scoraggia efficienza 
• Non riflette costi 
• Non può permanere a regime 
Distinzione tra 
residenti e 
non-residenti 
Riduce impatto • Induce abusi e penalizza 
i «mancati residenti» 
• Non riflette costi 
Struttura della tariffa 
di rete e degli oneri 
Più è semplice e più permette di formulare 
offerte retail comprensibili per i clienti 
Limitazione di 
potenza più flessibile 
Più c’è possibilità di scelta e più i clienti 
possono adeguare la spesa alle proprie 
esigenze 
25
Dagli «ingredienti» ai primi esercizi 
Ipotesi 0 
Passaggio 
a D1 
Esercizio 1 
Progressività 
ridotta 
Esercizio 2 
tutto in potenza 
Esercizio 3 
Rete in potenza e 
Oneri bilanciati 
Progressività 
(scaglioni) 
eliminata mantenuta eliminata eliminata 
Distinzione 
residenti e 
non-residenti 
eliminata mantenuta mantenuta 
(anche solo 
transitoriamente) 
mantenuta 
(anche solo 
transitoriamente) 
Struttura 
della tariffa 
Trinomia per 
rete 
Monomia per 
oneri (energia) 
Trinomia per 
rete 
Monomia per 
oneri (energia) 
Binomia per rete 
(fissa e potenza) 
Monomia per 
oneri (potenza) 
Binomia per rete 
(fissa+potenza) 
Binomia per oneri 
(potenza+energia) 
Compatibile a 
regime? 
SÌ NO SÌ 
(senza distinzione 
residenza) 
Sì 
(senza distinzione 
residenza) 
NB: I tre esercizi illustrati nel seguito come alternative alla ipotesi 0 
sono stati sviluppati in base ad un vincolo essenziale: 
mantenere invariati i gettiti complessivi 
relativi a tariffe di rete e a oneri generali di sistema (separatamente) 26
Limiti dei primi esercizi 
PUNTO DI ATTENZIONE 
Al momento non sono completamente disponibili i dati necessari per distinguere, 
all’interno della attuale classe tariffaria D3: 
- i non residenti (a qualsiasi livello di potenza) 
- i residenti (per potenze superiori a 3 kW) 
Gli uffici dell’Autorità stanno effettuando alcune stime basate sui dati disponibili, 
ma tutti gli esercizi che vengono presentati in questo seminario fanno riferimento 
alle attuali «popolazioni» D2 e D3 (e non a residenti / non-residenti). 
27
Ipotesi 0: dalle attuali D2/D3 alla D1 di riferimento 
Corr. Fisso: per D2 è scontato del 70% rispetto a D1 
Corr. Potenza: per D2 è scontato del 64% rispetto a D1 
Corr. Energia: per D1 è fisso, non progressivo, 
sempre inferiore alle aliquote di D3, 
con aliquota intermedia tra quelle di D2 
La D1 viene applicata indifferente a tutti i clienti domestici. 
kWh/anno 
Rete+oneri 
[€/anno] 
900 
600 
300 
0 
Spesa TOTALE NETTA [€/anno] 
0 900 1.800 2.700 3.600 4.500 
Impatti annui 
(netto tasse) 
su utenti 3 kW 
Oggi in 
D2 
Oggi in 
D3 
900 kWh/a +74 € -29 € 
1800 kWh/a +99 € -57 € 
2700 kWh/a +68 € -104 € 
4000 kWh/a -58 € -219 € 
Prelievi annui di una famiglia [kWh/anno] 28
Esercizio 1: nuove D2/D3 con «progressività ridotta» 
Corr. Fisso (RETE+ONERI): aumentano rispetto a oggi 
Corr. Potenza (RETE+ONERI): aumentano rispetto a oggi 
Corr. Energia (RETE+ONERI): 
• per D2 con progressività smorzata 
• per D3: nessuna progressività 
Si utilizza la medesima ripartizione degli utenti attuale, 
basata su potenza impegnata e su residenza (come per le accise). 
Rete+oneri 
[€/anno] 
kWh/anno 
Impatti annui 
(netto tasse) 
su utenti 3 kW 
Per chi oggi è 
in D2 in D3 
900 kWh/a +41 € +24 € 
1800 kWh/a +56 € +18 € 
2700 kWh/a +34 € 0 € 
4000 kWh/a -50 € -73 € 
Spesa TOTALE NETTA [€/anno] 
Prelievi annui di una famiglia [kWh/anno] 29 
€ 900 
€ 600 
€ 300 
€ - 
0 900 1800 2700 3600 4500
Corr. Fisso : uguale a D1 per la RETE e pari a 0 per gli ONERI 
Corr. Potenza (RETE+ONERI) : aumenta rispetto a D1 
Corr. Energia (RETE+ONERI) : uguali a 0 
Si utilizza la medesima ripartizione degli utenti attuale, 
basata su potenza impegnata e su residenza (come per le accise). kWh/anno 
€ 900 
€ 600 
€ 300 
€ - 
Esercizio 2: nuove D2/D3 «tutte in potenza» 
0 900 1800 2700 3600 4500 
Rete+Oneri 
[€/anno] 
Spesa TOTALE NETTA [€/anno] 
Prelievi annui di una famiglia [kWh/anno] 
30 
Impatti annui 
(netto tasse) 
su utenti 3 kW 
Per chi oggi è 
in D2 in D3 
900 kWh/a +108 € +129 € 
1800 kWh/a +69 € +37 € 
2700 kWh/a -26 € -73 € 
4000 kWh/a -244 € -281 €
Esercizio 3: nuove D2/D3 con rete in potenza e oneri bilanciati 
Corr. Fisso : uguale a D1 per la RETE e pari a 0 per gli ONERI 
Corr. Potenza (RETE+ONERI) : come in Es.2 per la RETE 
Corr. Energia (RETE+ONERI) : come in Es.2 per la RETE 
Si utilizza la medesima ripartizione degli utenti attuale, 
basata su potenza impegnata e su residenza (come per le accise). 
Spesa totale NETTA [€/anno] 
€ 900 
€ 600 
€ 300 
€ - 
e 0 per ONERI (a coprire 50% gettito) 
e 0 per ONERI (a coprire 50% gettito) 
0 900 1800 2700 3600 4500 
Impatti annui 
(netto tasse) 
su utenti 3 kW 
kWh/anno 
Rete+Oneri 
[€/anno] 
Per chi oggi è 
in D2 in D3 
900 kWh/a +91 € +77 € 
1800 kWh/a +77 € +9 € 
2700 kWh/a +7 € -76 € 
4000 kWh/a -176 € -248 € 
Prelievi annui di una famiglia [kWh/anno] 31
Esercizi applicati ai nuovi benchmark 
32 
Differenziali di spesa netta rispetto alla situazione odierna 
Ipotesi 0 
Passaggio 
a D1 
Esercizio 1 
Progressività 
ridotta 
Esercizio 2 
tutto in 
potenza 
Esercizio 3 
Rete in potenza e 
Oneri bilanciati 
A single residente 85 € 47 € 91 € 85 € 
B coppia monoreddito 
con bonus sociale 
72 € 40 € 26 € 41 € 
C famiglia 3-4 persone 
residente 
68 € 34 € -26 € 7 € 
D casa vacanze 
-29 € 24 € 129 € 77 € 
E famiglia numerosa in 
affitto senza residenza 
-219 € -73 € -281 € -248 € 
F casa ad alta efficienza 
-464 € -214 € -445 € -435 €
Grado di sussidiazione dei clienti in D2 
. 
OGGI 
Es. 3 
Es. 1 
Es. 2 
50% 55% 60% 65% 70% 75% 
33 
Per le possibili soluzioni transitorie cioè quelle 
che, con funzione di gradualità, mantengano 
una differenziazione della tariffa tra due gruppi 
di clienti è opportuno valutare anche l’intensità 
del sussidio: 
quanto i clienti in D2 contribuiscono 
effettivamente ai gettiti complessivo rispetto 
al proprio grado di utilizzo del sistema? 
Gli esercizi 1 e 3 consentono un miglioramento nel 
grado di contribuzione dei D2, mentre questo non è 
univocamente vero per l’esercizio 2. 
Contributo dei 
clienti in D2 al 
gettito delle 
OGGI Ipotesi 0 
Passaggio a 
D1 
Componenti 
A e UC 
Esercizio 1 
Progressività 
ridotta 
75% 
70% 
65% 
60% 
55% 
50% 
Tariffe di RETE 
Esercizio 2 
tutto in 
potenza 
Esercizio 3 
Rete in potenza e 
Oneri bilanciati 
tariffe di RETE 52% n.a. 61% 59% 59% 
componenti 
A e UC 
66% n.a. 67% 55% 66%
LA SCELTA DEL CONSUMATORE: 
I LIVELLI DI POTENZA 
34
Un aspetto importante: 
impegno «flessibile» di potenza» 
TAGLIE: introdurre una maggiore scelta nei livelli 
di impegno di potenza (ogni 0,5 kW tra 1,5 
e 5, poi 6, 10, etc. come ora) 
LIMITE: ridefinizione del limite di potenza 
per incorporare l’accordo volontario 
tra Enel e associazioni dei consumatori 
Altro: - riduzione/eliminazione del contributo 
fisso per variazione di potenza 
- rendere la distinzione D2/D3 
indipendente dall’impegno di potenza 
35
Prime idee per l’impegno «flessibile» di potenza 
1) Rivedere le TAGLIE CONTRATTUALI disponibili, aumentandone la 
«granularità»: 
fino a 5 kW si potrebbero prevedere incrementi di 0,5 kW 
1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 4,5 5,0 6,0 10,0 
Attuale 
Ipotesi 
2) Incorporare nella regolazione l’ ACCORDO VOLONTARIO tra ENEL e le ASSOCIAZIONI DEI 
CONSUMATORI , ridefinendo i criteri di distacco del limitatore di potenza 
Punto di attenzione: Ciò richiede: 
verifiche tecniche sulla riprogrammabilità dei contatori 
36
Analisi massimo valore di potenza prelevata (media 15’) 
Per 918 POD domestici con fornitura 3 kW nel corso di un anno (2011) è stato misurato il 
prelievo di energia in ogni quarto d’ora. 
Per ogni POD è stato quindi estratto il valore massimo di potenza prelevata. 
Questi risultati suggeriscono che non tutti i clienti domestici utilizzino a pieno la 
potenza disponibile ed esista dunque un potenziale di risparmio. 37 
37 
53% 
100% 
93% 
Il 47% degli utenti NON ha 
prelevato una potenza 
media superiore a 3,3 kW 
nei 15’ 
Il 7% degli utenti NON ha 
prelevato una potenza 
media superiore a 2,5 kW 
nei 15’
Quanti € varrebbe la potenza flessibile? 
OGGI Ipotesi 0 
Passaggio a 
D1 
Esercizio 1 
Progressività 
ridotta 
Esercizio 2 
tutto in 
potenza 
Esercizio 3 
Rete in potenza e 
Oneri bilanciati 
RESIDENTI 
P = 3 6 €/kW 16 €/kW 11 €/kW 48 €/kW 34 €/kW 
NON 
RESIDENTI 
P  3 
16 €/kW 16 €/kW 23 €/kW 90 €/kW 64 €/kW 
100 
80 
60 
40 
20 
0 
oggi ip 0 es 1 es 2 es 3 
€/kW 
RES P=3 
NON RES P3 
38
TUTELA DELLE FASCE SVANTAGGIATE 
E FISCALITA’ 
39
Il bonus sociale: effetti sui beneficiari 
Introdotto nel 2008 in base a quanto disposto dal DM 28/12/2007: 
“Nell'ambito della revisione del sistema tariffario, la compensazione della spesa sostenuta 
per la fornitura di energia elettrica è riconosciuta ai clienti domestici in condizioni di effettivo 
disagio economico, in forma parametrata al numero di componenti la famiglia anagrafica, 
con riferimento ad un livello di consumo di energia elettrica e di potenza impegnata, 
compatibile con l'alimentazione delle ordinarie apparecchiature elettriche di uso domestico, 
in modo tale da produrre una riduzione della spesa dell'utente medio indicativamente del 
20%.“ 
In attuazione della delibera 402/2013/R/com 
questa risulta la situazione nel 2014: 
% delle famiglie 
oggi beneficiarie di 
bonus* 
BONUS 
[€] 
Consumi annui assunti come 
riferimento per ogni nucleo 
familiare residente [kWh] 
famiglie di 1-2 persone 45% 72 2.200 
famiglie di 3-4 persone 39% 92 2.700 
famiglie con più di 4 persone 16% 156 4.000 
* Circa 1 milione di famiglie all’anno negli ultimi cinque anni 
40
Il bonus sociale: effetti sui beneficiari 
IPOTESI ASSUNTE: Per stimare la variazione nel caso di clienti con bonus sociale, si è 
calcolato, per ogni soglia di consumo rilevante (pari rispettivamente a 2200, 2700 e 4000 
kWh/anno per i 3 cluster di numerosità famigliare) un valore approssimativo della 
compensazione (risparmio indicativo del 20%, come da decreto 28 dicembre 2007) 
Tipo famiglia Consumo annuo 
Variazione 
spesa clienti 
non agevolati 
Variazione 
spesa clienti 
con bonus 
1-2 componenti 
1.800 kWh/anno +99 +84 
2.200 kWh/anno +87 +72 
3-4 componenti 2.700 kWh/anno +68 +58 
oltre 4 componenti 4.000 kWh/anno -58 -45 
Tipo famiglia Consumo annuo 
Variazione 
spesa clienti 
non agevolati 
Variazione 
spesa clienti 
con bonus 
1-2 componenti 
1.800 kWh/anno +56 € +49 € 
2.200 kWh/anno +47 € +40 € 
3-4 componenti 2.700 kWh/anno +34 € +30 € 
oltre 4 componenti 4.000 kWh/anno -50 € -39 € 
IPOTESI 0 
le compensazioni 
- al netto delle imposte – 
sono stimate pari a 
87, 102 e 143 €/anno) 
ESERCIZIO 1 
le compensazioni 
- al netto delle imposte – 
sono stimate pari a 
79, 96 e 145 €/anno 
41
Il bonus sociale: effetti sui beneficiari 
IPOTESI ASSUNTE: VS SLIDE PRECEDENTE 
Tipo famiglia Consumo annuo 
Variazione 
spesa clienti 
non agevolati 
Variazione 
spesa clienti 
con bonus 
1-2 componenti 
1.800 kWh/anno +69 € +66 € 
2.200 kWh/anno +29 € +26 € 
3-4 componenti 2.700 kWh/anno -26 € -17 € 
oltre 4 componenti 4.000 kWh/anno -244 € -194 € 
Tipo famiglia Consumo annuo 
Variazione 
spesa clienti 
non agevolati 
Variazione 
spesa clienti 
con bonus 
1-2 componenti 
1.800 kWh/anno +77 € +70 € 
2.200 kWh/anno +47 € +41 € 
3-4 componenti 2.700 kWh/anno +7 € +7 € 
oltre 4 componenti 4.000 kWh/anno -176 € -139 € 
ESERCIZIO 2 
le compensazioni 
- al netto delle imposte – 
sono stimate pari a 
75, 84 e 106 €/anno 
ESERCIZIO 3 
le compensazioni 
- al netto delle imposte – 
sono stimate pari a 
79, 90 e 119 €/anno 
42
Il bonus sociale: 
possibili aggiustamenti dell’attuale disciplina 
Con la segnalazione 12 giugno 2014 273/2014/I/com 
l’Autorità ha già posto all’attenzione del Governo alcune modifiche dell’attuale 
disciplina che potrebbero migliorarne efficacia ed efficienza, con particolare 
riferimento ai criteri di accesso all'agevolazione, alla platea dei destinatari e ai 
criteri di definizione della compensazione 
La segnalazione affronta diverse tematiche che richiedono una modifica dei 
decreti attuativi e che quindi non sono nella disponibilità dell’Autorità 
• I criteri di accesso e l’ampliamento dei destinatari 
• L’incremento del valore del bonus 
• Interventi di efficienza energetica destinati a chi ha il bonus 
• Altre misure 
• Misure di efficientamento amministrativo; 
Per l’incremento del valore del bonus: 
• si richiede da subito che il calcolo dello sconto venga fatto sulla spesa 
media al lordo anziché al netto delle imposte 
• si rinvia ad una seconda segnalazione a valle del completamento degli 
approfondimenti, in corso, sulla riforma della D1 e dell’analisi dei dati di 
consumo dei clienti in bonus 
43
Chiarezza e semplicità di informazione 
44 
Le molte osservazioni pervenute nell’ambito del procedimento Bolletta 2.0 hanno 
chiaramente evidenziato la necessità di semplificare la bolletta per migliorarne la 
comprensibilità da parte dei clienti finali e di conseguenza anche la consapevolezza 
relativa ai propri consumi. 
Eliminare l’articolazione in scaglioni di consumo sia della tariffa di rete sia degli oneri 
generali di sistema costituirebbe un passo avanti di importanza fondamentale in 
questa direzione, per evitare di dover vedere bollette come quella di questo 
esempio: 
Un’altra azione sinergica in questa stessa direzione è stata avviata con il 
documento di consultazione 232/2014/R/eel del 22 maggio 2014 relativo alle 
«Opportunità tecnologiche per la messa a disposizione dei dati di consumo di 
energia elettrica ai clienti finali in bassa tensione»
Le imposte: attuale struttura delle accise 
Ai fini della semplificazione delle bollette, è importante sottolineare come l’attuale 
normativa fiscale inerente le accise è formulata in modo tale che, anche se si 
eliminasse la progressività che caratterizza tariffe di rete e oneri generali, 
la bolletta dei clienti residenti e con potenza impegnata fino a 3 kW 
continuerebbe a mostrare una scaglionatura legata alle accise. 
40 
35 
30 
25 
20 
15 
10 
5 
0 
c€ / kWh 
Corrispettivi variabili per clienti 
residenti con P = 3 kW 
40 
35 
30 
25 
20 
15 
10 
5 
0 
Corrispettivi variabili per clienti domestici 
a cui venisse applicata la tariffa obiettivo D1 
iva accise Rete 
Trasporto 
Oneri Vendita 
Consumi annui [kWh] Consumi annui [kWh] 
45
Le imposte: attuale struttura delle accise 
Il valore di riferimento per l’aliquota delle accise 
sull’energia elettrica è di 2,27 c€/kWh. 
Il TUA prevede tuttavia la possibilità di esenzioni: è 
esente dall'accisa l'energia elettrica consumata per 
qualsiasi applicazione nelle abitazioni di residenza 
anagrafica degli utenti, con potenza impegnata fino a 3 
kW, fino ad un consumo mensile di 150 kWh. Per i 
consumi superiori ai limiti di 150 kWh per le utenze 
fino a 1,5 kW e di 220 kWh per quelle oltre 1,5 e fino a 
3 kW, si procede al recupero dell'accisa 
Qualora nelle accise venissero eliminate le agevolazioni, 
ridefinendo il valore unico di riferimento per garantire gettito: 
c€/kWh per accise 
1.800 2.640 4.440 kWh/anno 
4,54 
2,27 
0 
Importo accise su 
utenti residenti 3 kW 
con consumi annui di 
0 kWh 0 € 
1800 kWh 0 € 
2700 kWh 19 € 
4000 kWh 81 € 
5000 kWh 113 € 
1,11 c€/kWh da applicare a tutti 
0 kWh 0 € (=) 
1800 kWh 22 € (+22 €) 
2700 kWh 33 € (+14 €) 
4000 kWh 49 € (-32 €) 
5000 kWh 61 € (-52 €) 
Altre possibili 
ipotesi: 
competenza del 
Governo 46

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Riforma della tariffa elettrica

  • 1. RIFORMA DELLA TARIFFA DOMESTICA Prime idee seminario con associazioni consumatori e operatori 6 ottobre 2014
  • 2. Come si svilupperà il seminario Presentazione dell’Autorità 1. Obiettivi del seminario 2. Obiettivi del procedimento e normativa di riferimento 3. Esame della situazione attuale: tariffe, consumi, famiglie 4. Gli «ingredienti» per formulare alternative e i primi esercizi 5. La scelta del consumatore: i livelli di potenza 6. La tutela delle fasce svantaggiate: il bonus sociale 7. La questione fiscale: le accise (cenni) Interventi e discussione 2
  • 3. OBIETTIVI GENERALI DEL SEMINARIO 1. Definire e condividere un quadro informativo comune, nell’ambito del quale devono essere sviluppate le ipotesi di riforma delle tariffe elettriche domestiche 2. Illustrare gli elementi di fondo in cui si articola la riforma delle tariffe domestiche, la logica di ragionamento che si sta seguendo e i risultati di alcuni primi esercizi 3. L’obiettivo della discussione è raccogliere idee e suggerimenti che potranno essere elaborati nel prossimo documento per la consultazione. NB: Non ci sono al momento posizioni precostituite. 3
  • 4. OBIETTIVI DEL PROCEDIMENTO E NORMATIVA DI RIFERIMENTO 4
  • 5. Obiettivi del procedimento 204/2013/R/eel (poi riunito nel procedimento 412/2014/R/efr) 1. rispettare l’allineamento ai costi delle tariffe dare corretti segnali di prezzo che consentano il miglior utilizzo nel medio termine dell’energia elettrica negli usi domestici, 2. promuovere l’utilizzo razionale delle risorse, favorire le iniziative di efficienza energetica e contribuire allo sviluppo delle fonti rinnovabili; 3. rispettare i principi della chiarezza e semplicità di informazione e trasparenza verso gli utenti; 4. garantire la tutela dell’utenza vulnerabile sul piano economico. 5
  • 6. Disposizioni di legge (d.lgs 102/2014) Con uno o più provvedimenti e con riferimento ai clienti domestici, l'Autorità adegua le componenti della tariffa elettrica da essa stessa definite, con l'obiettivo di superare la struttura progressiva rispetto ai consumi e adeguare le predette componenti ai costi del relativo servizio, secondo criteri di gradualità. L'adeguamento della struttura tariffaria deve essere tale da stimolare comportamenti virtuosi da parte dei cittadini, favorire il conseguimento degli obiettivi di efficienza energetica e non determina impatti sulle categorie di utenti con struttura tariffaria non progressiva. (segue) 6
  • 7. Disposizioni di legge (d.lgs 102/2014) (segue) Su proposta della stessa Autorità, il Ministro dello sviluppo economico, in relazione alla valutazione ex-ante dell'impatto conseguente all'adeguamento e al fine di tutelare i clienti appartenenti a fasce economicamente svantaggiate, definisce eventuali nuovi criteri per la determinazione delle compensazioni della spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica, di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 28 dicembre 2007. 7
  • 9. Tariffe ATTUALI per utenze domestiche A tutti di punti di prelievo dei clienti domestici è una tariffa di rete strutturata in forma trinomia: quota fissa per punto di prelievo + quota fissa per potenza impegnata + quota variabile per energia prelevata La quantificazione delle tre componenti della tariffa dipende principalmente dalla tariffa di rete applicabile, D2 o D3, a seconda della potenza impegnata e della residenza: Potenza impegnata (kW) 1,5 3,0 4,5 6,0 10,0 15,0 RESIDENTI D2 D2 D3 D3 D3 D3 NON RESIDENTI D3 D3 D3 D3 D3 D3 Dove la tariffa D2 prevede un prezzo sussidiato su tutte tre le componenti: • Quota fissa per punto: -14,50 € per servizi di rete e -5,50 € per servizi di vendita • Quota fissa per potenza: -10 €/kW per servizi di rete • Quota variabile per consumi: -2,8 c€/kWh per servizi di rete e oneri generali sui primi 1800 kWh/anno e una struttura progressiva della quota variabile... cosa significa? 9
  • 10. Tariffe attuali: PROGRESSIVITA’ dei corrispettivi variabili (c€/kWh) per servizi di rete e oneri generali 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 c€ / kWh Tutte le componenti A e UC - corrisp. variabile D2 D3 D1 kWh / anno 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 c€ / kWh Tariffa dei servizi di rete - corrisp. variabile D2 D3 D1 kWh / anno 10 SUSSIDIANTI SUSSIDIATI SUSSIDIANTI SUSSIDIATI
  • 11. Origini ed evoluzione Queste strutture tariffarie risalgono ai primi anni '70, in un momento di crisi petrolifera e furono pensate per: • soddisfare l'esigenza di contenere la spesa per le utenze meno abbienti e • determinare, per le altre utenze, aumenti crescenti al crescere dei consumi, stimolando così la razionalizzazione dei consumi stessi e l’eliminazione degli sprechi. Principali evoluzioni intervenute negli ultimi 40 anni: 1. Il mercato dell’energia elettrica è stato liberalizzato; 2. Sono stati introdotti strumenti, come l'attuale bonus sociale, per la tutela delle famiglie in condizioni di difficoltà economiche; 3. La tecnologia si è evoluta, offrendo soluzioni ad alta efficienza basate sull’utilizzo intensivo del vettore elettrico anche per usi termici; 4. la struttura sociale del Paese è mutata significativamente, con una maggiore frammentazione dei nuclei familiari e ciò ha comportato - il venire meno dell'ipotesi iniziale di corrispondenza tra bassi consumi e bassi redditi; - l’acuirsi del meccanismo di sussidiazione incrociata tra clienti residenti con bassi consumi (D2) e clienti non residenti o con consumi elevati (D3). 11
  • 12. Evoluzione demografica e dei consumi elettrici Dal 1975 al 2011, a fronte di una crescita demografica estremamente modesta, la crescita dei consumi elettrici del settore domestico è stata netta e ininterrotta. Un’inversione di tendenza si è verificata solo nell’ultimo biennio (2012-2013). 80 70 60 50 40 30 20 del settore domestico dal 1975 al 2013 1975 1985 1995 2005 milioni di abitanti e di MWh consumi elettrici annui DOMESTICO [TWh] Popolazione [milioni di abitanti] Fonti: Terna, Eurostat 12
  • 13. Numero e composizione delle famiglie Nei quarant’anni trascorsi dagli anni Settanta a oggi: • il numero totale di famiglie è cresciuto da 16 a 24,6 milioni • Il numero medio di componenti il nucleo familiare si è nettamente ridotto, 5,7 16,2 19,9 27,1 31,2 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 1971 1981 1991 2001 2011 numero medio componenti composizione % famiglie per numero di componenti LEGENDA: 5 o più 4 3 2 1 Numero medio di componenti passando da 3,3 a 2,4 persone/famiglia • Si è ridotto drasticamente il peso delle famiglie numerose (dal 21,5% al 5,7%) in favore delle famiglie monocomponente (il cui peso è quasi triplicato), arrivando a contare 7,7 milioni di famiglie. Fonte: ISTAT 13
  • 14. DATI 2013 potenze impegnate fino a 3 kW potenze impegnate > 3 kW TOTALI Residente N.punti: 21,79 milioni (74%) Potenza: 65,06 GW (70%) Energia: 46,06 TWh (77%) N.punti: 2,44 milioni (8%) Potenza: 13,59 GW (14%) Energia: 9,00 TWh (15%) N.punti: 29,43 milioni Potenza: 93,65 GW Energia: 59,64 TWh Non residente N.punti: 5,20 milioni (18%) Potenza: 15,00 GW (16%) Energia: 4,58 TWh (8%) TOTALI N.punti: 26,99 milioni (92%) Potenza: 80,06 GW (86%) Energia: 50,64 TWh (85%) N.punti: 2,44 milioni (8%) Potenza: 13,59 GW (14%) Energia: 9,00 TWh (15%) Nell’ambito dei clienti in D2: il sottoinsieme dei clienti le cui bollette sono completamente sussidiate (cioè quelli con prelievi annui non superiori a 3.540 kWh) nel 2013 è stato composto da 18,7 milioni (2 in più rispetto al biennio 2011-2012) 14 Tariffe ATTUALI per utenze domestiche: D2 e D3 La struttura dei sussidi incrociati è tale che i clienti con tariffa D2: • Impiegano tra il 70% e il 77% delle risorse elettriche del settore domestico • ma oggi contribuiscono al gettito complessivo in misura molto minore: circa il 52% del gettito delle tariffe di rete (pari a circa 3.05 miliardi di €) circa il 66% del gettito delle componenti A e UC (pari a ca. 3.26 miliardi di €)
  • 15. Tariffe ATTUALI per utenze domestiche: D2 e D3 PUNTO DI ATTENZIONE Al momento non sono completamente disponibili i dati necessari per distinguere, all’interno della attuale classe tariffaria D3: - i non residenti (a qualsiasi livello di potenza) - i residenti (per potenze superiori a 3 kW) 15
  • 16. Distribuzione percentuale dei clienti domestici tra scaglioni di prelievo annuo (100% = 29,43 milioni di punti) 2,2% 40,8% 17,3% 4,2% 7,8% 1,9% 14,8% 3,4% 3,1% 0,9% 2,1% 1,6% 60% 40% 20% 0% clienti in D3 clienti in D2 16 Tariffe ATTUALI per utenze domestiche: D2 e D3 Distribuzione percentuale dei volumi prelevati dalle medesime classi di clienti 0,6% 30,1% 20,2% 6,8% 14,1% 5,5% 3,7% 2,8% 3,7% 1,4% 4,3% 6,8% 60% 40% 20% 0% clienti D3 clienti D2 (100% = 59,64 TWh)
  • 17. Elementi di comparazione internazionale 17 10000 9000 8000 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 Consumi elettrici per abitazione nel 2011 (kWh/anno) (fonte: WEC) usi termici elettrodomestici e illuminazione In generale l’Italia mostra consumi domestici medi inferiori a quelli degli altri paesi europei: - rispetto ai consumi elettrici totali, l’Italia (con circa 2750 kWh/annui) è prossima a Romania, Lituania, Polonia, Lettonia, Slovacchia, e fa quindi parte dei paesi con bassi consumi - rispetto ai consumi elettrici obbligati, l’Italia (con circa 2000 kWh/annui) rimane nel gruppo di paesi con consumi più bassi, anche se più prossima a paesi come Portogallo, Spagna e Germania
  • 18. Correlazioni tra consumi e variabili familiari Per un campione di circa 1100 famiglie sottoposte nel 2010 a indagine demoscopica (con informazioni sul nucleo familiare, l’abitazione e il parco elettrodomestici), l’Autorità ha raccolto dai distributori ed analizzato dati di prelievo elettrico annuo negli anni 2011 e 2012. Per distribuzione geografica (Italia Nord-Occidentale, Nord-Orientale, Centrale, Meridionale, Insulare) e composizione del nucleo famigliare il campione si può ritenere ragionevolmente rappresentativo della realtà domestica italiana. Pur essendo ampia la variazione dei dati intorno ai valori medi, si evidenzia una correlazione lineare molto forte tra il numero di componenti il nucleo familiare e il valore medio dei consumi annui. Numero componenti 18 1 15% 2 29% 3 22% 4 24% più di 4 10% 100% 1848 2445 2871 3122 3553 CONSUMO = 408,68*N + 1541,9 R² = 0,9808 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 0 1 2 3 4 5 6 Consumo medio 2011 (kWh) Numero componenti +
  • 19. Correlazioni tra consumi e caratteristiche dell’abitazione 19 Consumo 2011 (kWh) 8000 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 Grandi Elettrodomestici Numero elettrodomestici Bianchi 1250 3341 6797 8000 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 0 10 20 30 40 1473 2329 2700 3202 3374 3967 4776 6760 0 0 2 4 6 8 10 Metri quadri abitazione 1394 1744 2326 2512 2889 3102 3460 3771 4500 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 0 2 4 6 8 10 Numero stanze 1012 2805 3860 4500 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 0 50 100 150 200 250 Consumo 2011 (kWh) Consumo 2011 (kWh) Consumo 2011 (kWh)
  • 20. Correlazioni tra consumi e reddito Valutare l’eventuale esistenza e la natura di legami causa-effetto tra il reddito disponibile in famiglia e i consumi elettrici annui risulta esercizio tanto importante quanto arduo da svolgere (difficoltà di reperimento dei dati, attendibilità degli stessi, ecc.). I dati forniti dal campione analizzato suggeriscono tuttavia una conclusione qualitativa: a parità di dimensioni del nucleo familiare, i consumi elettrici non risultano influenzati in modo significativo dal reddito disponibile in famiglia. 20 Anno 2011 NB: Per i nuclei piccoli i consumi parrebbero essere addirittura inversamente proporzionali al reddito. Ragione di questo potrebbe discendere da fattori quali: • l’età e la classe energetica degli elettrodomestici; • l’effettivo utilizzo degli apparecchi (i benestanti sono più spesso fuori casa); • Il livello di educazione e il grado di consapevolezza. 4.500 4.000 3.500 3.000 2.500 2.000 Molto basso Basso Medio Alto Molto alto consumi annui [kWh[ classi di reddito 1-2 componenti (493 famiglie) 3-4 componenti (513 famiglie) 4 componenti (67 famiglie)
  • 21. Nuovi benchmark 21 Sulla base delle analisi e considerazioni svolte fin qui, si ritiene che non abbia più senso analizzare le variazioni tariffarie sulle base di un unico utente tipo, che andrebbe dunque sostituito da altri benchmark quali ad esempio i 6 seguenti: Descrizione Potenza impegnata [kW] Consumo annuo [kWh] Tariffa A single residente 3 1.300 D2 B coppia monoreddito con bonus sociale 3 2.200 D2 e bonus C famiglia 3-4 persone residente 3 2.700 D2 D casa vacanze (utilizzo per pochi mesi all’anno, senza residenza) 3 900 D3 E famiglia numerosa in affitto senza residenza (contratti di affitto di breve durata ad es. per studenti/lavoratori fuori sede o immigrati) 3 4.000 D3 F casa ad alta efficienza (ad es. pompa di calore o auto elettrica) 6 6.000 D3
  • 22. Nuovi benchmark (2) 22 Spesa attuale (netto tasse e imposte) [€/anno] A single residente 208 B coppia monoreddito con bonus sociale 275 C famiglia 3-4 persone residente 444 D casa vacanze 260 E famiglia numerosa in affitto senza residenza 934 F casa ad alta efficienza 1.537 1.500 1.200 900 600 300 0 D C A B E Consumi annui [kWh] F A, B e C rientrano nell’ambito dei clienti sussidiati, mentre D, E e F rientrano tra i sussidianti.
  • 23. GLI «INGREDIENTI» PER FORMULARE ALTERNATIVE E I PRIMI ESERCIZI 23
  • 24. Gli «ingredienti» per formulare le ipotesi 1. PROGRESSIVITA’: eliminare da subito o ridurre gradualmente fino a scomparire 2. DISTINZIONE RESIDENTI-NON RESIDENTI: mantenere, aumentare, ridurre (+rendere indipendente dalla potenza) 3. STRUTTURA TARIFFA: monomia, binomia, trinomia 4. IMPEGNO DI POTENZA: rendere più flessibile la scelta del cliente 5. PERCORSO DI GRADUALITA’ La D1 è caratterizzata da: - No progressività - No distinzione residenti e non residenti - Struttura trinomia (euro/punto, euro/kW, cent/kWh) - Qualsiasi livello di potenza tra quelli attuali (1,5 – 3 – 4,5 – 6 – 10) Ci possono essere altre strutture di riferimento 24
  • 25. Gli effetti degli «ingredienti» Ingrediente Pro Contro Progressività (scaglioni) Riduce impatto • Complicazione bollette • Scoraggia efficienza • Non riflette costi • Non può permanere a regime Distinzione tra residenti e non-residenti Riduce impatto • Induce abusi e penalizza i «mancati residenti» • Non riflette costi Struttura della tariffa di rete e degli oneri Più è semplice e più permette di formulare offerte retail comprensibili per i clienti Limitazione di potenza più flessibile Più c’è possibilità di scelta e più i clienti possono adeguare la spesa alle proprie esigenze 25
  • 26. Dagli «ingredienti» ai primi esercizi Ipotesi 0 Passaggio a D1 Esercizio 1 Progressività ridotta Esercizio 2 tutto in potenza Esercizio 3 Rete in potenza e Oneri bilanciati Progressività (scaglioni) eliminata mantenuta eliminata eliminata Distinzione residenti e non-residenti eliminata mantenuta mantenuta (anche solo transitoriamente) mantenuta (anche solo transitoriamente) Struttura della tariffa Trinomia per rete Monomia per oneri (energia) Trinomia per rete Monomia per oneri (energia) Binomia per rete (fissa e potenza) Monomia per oneri (potenza) Binomia per rete (fissa+potenza) Binomia per oneri (potenza+energia) Compatibile a regime? SÌ NO SÌ (senza distinzione residenza) Sì (senza distinzione residenza) NB: I tre esercizi illustrati nel seguito come alternative alla ipotesi 0 sono stati sviluppati in base ad un vincolo essenziale: mantenere invariati i gettiti complessivi relativi a tariffe di rete e a oneri generali di sistema (separatamente) 26
  • 27. Limiti dei primi esercizi PUNTO DI ATTENZIONE Al momento non sono completamente disponibili i dati necessari per distinguere, all’interno della attuale classe tariffaria D3: - i non residenti (a qualsiasi livello di potenza) - i residenti (per potenze superiori a 3 kW) Gli uffici dell’Autorità stanno effettuando alcune stime basate sui dati disponibili, ma tutti gli esercizi che vengono presentati in questo seminario fanno riferimento alle attuali «popolazioni» D2 e D3 (e non a residenti / non-residenti). 27
  • 28. Ipotesi 0: dalle attuali D2/D3 alla D1 di riferimento Corr. Fisso: per D2 è scontato del 70% rispetto a D1 Corr. Potenza: per D2 è scontato del 64% rispetto a D1 Corr. Energia: per D1 è fisso, non progressivo, sempre inferiore alle aliquote di D3, con aliquota intermedia tra quelle di D2 La D1 viene applicata indifferente a tutti i clienti domestici. kWh/anno Rete+oneri [€/anno] 900 600 300 0 Spesa TOTALE NETTA [€/anno] 0 900 1.800 2.700 3.600 4.500 Impatti annui (netto tasse) su utenti 3 kW Oggi in D2 Oggi in D3 900 kWh/a +74 € -29 € 1800 kWh/a +99 € -57 € 2700 kWh/a +68 € -104 € 4000 kWh/a -58 € -219 € Prelievi annui di una famiglia [kWh/anno] 28
  • 29. Esercizio 1: nuove D2/D3 con «progressività ridotta» Corr. Fisso (RETE+ONERI): aumentano rispetto a oggi Corr. Potenza (RETE+ONERI): aumentano rispetto a oggi Corr. Energia (RETE+ONERI): • per D2 con progressività smorzata • per D3: nessuna progressività Si utilizza la medesima ripartizione degli utenti attuale, basata su potenza impegnata e su residenza (come per le accise). Rete+oneri [€/anno] kWh/anno Impatti annui (netto tasse) su utenti 3 kW Per chi oggi è in D2 in D3 900 kWh/a +41 € +24 € 1800 kWh/a +56 € +18 € 2700 kWh/a +34 € 0 € 4000 kWh/a -50 € -73 € Spesa TOTALE NETTA [€/anno] Prelievi annui di una famiglia [kWh/anno] 29 € 900 € 600 € 300 € - 0 900 1800 2700 3600 4500
  • 30. Corr. Fisso : uguale a D1 per la RETE e pari a 0 per gli ONERI Corr. Potenza (RETE+ONERI) : aumenta rispetto a D1 Corr. Energia (RETE+ONERI) : uguali a 0 Si utilizza la medesima ripartizione degli utenti attuale, basata su potenza impegnata e su residenza (come per le accise). kWh/anno € 900 € 600 € 300 € - Esercizio 2: nuove D2/D3 «tutte in potenza» 0 900 1800 2700 3600 4500 Rete+Oneri [€/anno] Spesa TOTALE NETTA [€/anno] Prelievi annui di una famiglia [kWh/anno] 30 Impatti annui (netto tasse) su utenti 3 kW Per chi oggi è in D2 in D3 900 kWh/a +108 € +129 € 1800 kWh/a +69 € +37 € 2700 kWh/a -26 € -73 € 4000 kWh/a -244 € -281 €
  • 31. Esercizio 3: nuove D2/D3 con rete in potenza e oneri bilanciati Corr. Fisso : uguale a D1 per la RETE e pari a 0 per gli ONERI Corr. Potenza (RETE+ONERI) : come in Es.2 per la RETE Corr. Energia (RETE+ONERI) : come in Es.2 per la RETE Si utilizza la medesima ripartizione degli utenti attuale, basata su potenza impegnata e su residenza (come per le accise). Spesa totale NETTA [€/anno] € 900 € 600 € 300 € - e 0 per ONERI (a coprire 50% gettito) e 0 per ONERI (a coprire 50% gettito) 0 900 1800 2700 3600 4500 Impatti annui (netto tasse) su utenti 3 kW kWh/anno Rete+Oneri [€/anno] Per chi oggi è in D2 in D3 900 kWh/a +91 € +77 € 1800 kWh/a +77 € +9 € 2700 kWh/a +7 € -76 € 4000 kWh/a -176 € -248 € Prelievi annui di una famiglia [kWh/anno] 31
  • 32. Esercizi applicati ai nuovi benchmark 32 Differenziali di spesa netta rispetto alla situazione odierna Ipotesi 0 Passaggio a D1 Esercizio 1 Progressività ridotta Esercizio 2 tutto in potenza Esercizio 3 Rete in potenza e Oneri bilanciati A single residente 85 € 47 € 91 € 85 € B coppia monoreddito con bonus sociale 72 € 40 € 26 € 41 € C famiglia 3-4 persone residente 68 € 34 € -26 € 7 € D casa vacanze -29 € 24 € 129 € 77 € E famiglia numerosa in affitto senza residenza -219 € -73 € -281 € -248 € F casa ad alta efficienza -464 € -214 € -445 € -435 €
  • 33. Grado di sussidiazione dei clienti in D2 . OGGI Es. 3 Es. 1 Es. 2 50% 55% 60% 65% 70% 75% 33 Per le possibili soluzioni transitorie cioè quelle che, con funzione di gradualità, mantengano una differenziazione della tariffa tra due gruppi di clienti è opportuno valutare anche l’intensità del sussidio: quanto i clienti in D2 contribuiscono effettivamente ai gettiti complessivo rispetto al proprio grado di utilizzo del sistema? Gli esercizi 1 e 3 consentono un miglioramento nel grado di contribuzione dei D2, mentre questo non è univocamente vero per l’esercizio 2. Contributo dei clienti in D2 al gettito delle OGGI Ipotesi 0 Passaggio a D1 Componenti A e UC Esercizio 1 Progressività ridotta 75% 70% 65% 60% 55% 50% Tariffe di RETE Esercizio 2 tutto in potenza Esercizio 3 Rete in potenza e Oneri bilanciati tariffe di RETE 52% n.a. 61% 59% 59% componenti A e UC 66% n.a. 67% 55% 66%
  • 34. LA SCELTA DEL CONSUMATORE: I LIVELLI DI POTENZA 34
  • 35. Un aspetto importante: impegno «flessibile» di potenza» TAGLIE: introdurre una maggiore scelta nei livelli di impegno di potenza (ogni 0,5 kW tra 1,5 e 5, poi 6, 10, etc. come ora) LIMITE: ridefinizione del limite di potenza per incorporare l’accordo volontario tra Enel e associazioni dei consumatori Altro: - riduzione/eliminazione del contributo fisso per variazione di potenza - rendere la distinzione D2/D3 indipendente dall’impegno di potenza 35
  • 36. Prime idee per l’impegno «flessibile» di potenza 1) Rivedere le TAGLIE CONTRATTUALI disponibili, aumentandone la «granularità»: fino a 5 kW si potrebbero prevedere incrementi di 0,5 kW 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 4,5 5,0 6,0 10,0 Attuale Ipotesi 2) Incorporare nella regolazione l’ ACCORDO VOLONTARIO tra ENEL e le ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI , ridefinendo i criteri di distacco del limitatore di potenza Punto di attenzione: Ciò richiede: verifiche tecniche sulla riprogrammabilità dei contatori 36
  • 37. Analisi massimo valore di potenza prelevata (media 15’) Per 918 POD domestici con fornitura 3 kW nel corso di un anno (2011) è stato misurato il prelievo di energia in ogni quarto d’ora. Per ogni POD è stato quindi estratto il valore massimo di potenza prelevata. Questi risultati suggeriscono che non tutti i clienti domestici utilizzino a pieno la potenza disponibile ed esista dunque un potenziale di risparmio. 37 37 53% 100% 93% Il 47% degli utenti NON ha prelevato una potenza media superiore a 3,3 kW nei 15’ Il 7% degli utenti NON ha prelevato una potenza media superiore a 2,5 kW nei 15’
  • 38. Quanti € varrebbe la potenza flessibile? OGGI Ipotesi 0 Passaggio a D1 Esercizio 1 Progressività ridotta Esercizio 2 tutto in potenza Esercizio 3 Rete in potenza e Oneri bilanciati RESIDENTI P = 3 6 €/kW 16 €/kW 11 €/kW 48 €/kW 34 €/kW NON RESIDENTI P 3 16 €/kW 16 €/kW 23 €/kW 90 €/kW 64 €/kW 100 80 60 40 20 0 oggi ip 0 es 1 es 2 es 3 €/kW RES P=3 NON RES P3 38
  • 39. TUTELA DELLE FASCE SVANTAGGIATE E FISCALITA’ 39
  • 40. Il bonus sociale: effetti sui beneficiari Introdotto nel 2008 in base a quanto disposto dal DM 28/12/2007: “Nell'ambito della revisione del sistema tariffario, la compensazione della spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica è riconosciuta ai clienti domestici in condizioni di effettivo disagio economico, in forma parametrata al numero di componenti la famiglia anagrafica, con riferimento ad un livello di consumo di energia elettrica e di potenza impegnata, compatibile con l'alimentazione delle ordinarie apparecchiature elettriche di uso domestico, in modo tale da produrre una riduzione della spesa dell'utente medio indicativamente del 20%.“ In attuazione della delibera 402/2013/R/com questa risulta la situazione nel 2014: % delle famiglie oggi beneficiarie di bonus* BONUS [€] Consumi annui assunti come riferimento per ogni nucleo familiare residente [kWh] famiglie di 1-2 persone 45% 72 2.200 famiglie di 3-4 persone 39% 92 2.700 famiglie con più di 4 persone 16% 156 4.000 * Circa 1 milione di famiglie all’anno negli ultimi cinque anni 40
  • 41. Il bonus sociale: effetti sui beneficiari IPOTESI ASSUNTE: Per stimare la variazione nel caso di clienti con bonus sociale, si è calcolato, per ogni soglia di consumo rilevante (pari rispettivamente a 2200, 2700 e 4000 kWh/anno per i 3 cluster di numerosità famigliare) un valore approssimativo della compensazione (risparmio indicativo del 20%, come da decreto 28 dicembre 2007) Tipo famiglia Consumo annuo Variazione spesa clienti non agevolati Variazione spesa clienti con bonus 1-2 componenti 1.800 kWh/anno +99 +84 2.200 kWh/anno +87 +72 3-4 componenti 2.700 kWh/anno +68 +58 oltre 4 componenti 4.000 kWh/anno -58 -45 Tipo famiglia Consumo annuo Variazione spesa clienti non agevolati Variazione spesa clienti con bonus 1-2 componenti 1.800 kWh/anno +56 € +49 € 2.200 kWh/anno +47 € +40 € 3-4 componenti 2.700 kWh/anno +34 € +30 € oltre 4 componenti 4.000 kWh/anno -50 € -39 € IPOTESI 0 le compensazioni - al netto delle imposte – sono stimate pari a 87, 102 e 143 €/anno) ESERCIZIO 1 le compensazioni - al netto delle imposte – sono stimate pari a 79, 96 e 145 €/anno 41
  • 42. Il bonus sociale: effetti sui beneficiari IPOTESI ASSUNTE: VS SLIDE PRECEDENTE Tipo famiglia Consumo annuo Variazione spesa clienti non agevolati Variazione spesa clienti con bonus 1-2 componenti 1.800 kWh/anno +69 € +66 € 2.200 kWh/anno +29 € +26 € 3-4 componenti 2.700 kWh/anno -26 € -17 € oltre 4 componenti 4.000 kWh/anno -244 € -194 € Tipo famiglia Consumo annuo Variazione spesa clienti non agevolati Variazione spesa clienti con bonus 1-2 componenti 1.800 kWh/anno +77 € +70 € 2.200 kWh/anno +47 € +41 € 3-4 componenti 2.700 kWh/anno +7 € +7 € oltre 4 componenti 4.000 kWh/anno -176 € -139 € ESERCIZIO 2 le compensazioni - al netto delle imposte – sono stimate pari a 75, 84 e 106 €/anno ESERCIZIO 3 le compensazioni - al netto delle imposte – sono stimate pari a 79, 90 e 119 €/anno 42
  • 43. Il bonus sociale: possibili aggiustamenti dell’attuale disciplina Con la segnalazione 12 giugno 2014 273/2014/I/com l’Autorità ha già posto all’attenzione del Governo alcune modifiche dell’attuale disciplina che potrebbero migliorarne efficacia ed efficienza, con particolare riferimento ai criteri di accesso all'agevolazione, alla platea dei destinatari e ai criteri di definizione della compensazione La segnalazione affronta diverse tematiche che richiedono una modifica dei decreti attuativi e che quindi non sono nella disponibilità dell’Autorità • I criteri di accesso e l’ampliamento dei destinatari • L’incremento del valore del bonus • Interventi di efficienza energetica destinati a chi ha il bonus • Altre misure • Misure di efficientamento amministrativo; Per l’incremento del valore del bonus: • si richiede da subito che il calcolo dello sconto venga fatto sulla spesa media al lordo anziché al netto delle imposte • si rinvia ad una seconda segnalazione a valle del completamento degli approfondimenti, in corso, sulla riforma della D1 e dell’analisi dei dati di consumo dei clienti in bonus 43
  • 44. Chiarezza e semplicità di informazione 44 Le molte osservazioni pervenute nell’ambito del procedimento Bolletta 2.0 hanno chiaramente evidenziato la necessità di semplificare la bolletta per migliorarne la comprensibilità da parte dei clienti finali e di conseguenza anche la consapevolezza relativa ai propri consumi. Eliminare l’articolazione in scaglioni di consumo sia della tariffa di rete sia degli oneri generali di sistema costituirebbe un passo avanti di importanza fondamentale in questa direzione, per evitare di dover vedere bollette come quella di questo esempio: Un’altra azione sinergica in questa stessa direzione è stata avviata con il documento di consultazione 232/2014/R/eel del 22 maggio 2014 relativo alle «Opportunità tecnologiche per la messa a disposizione dei dati di consumo di energia elettrica ai clienti finali in bassa tensione»
  • 45. Le imposte: attuale struttura delle accise Ai fini della semplificazione delle bollette, è importante sottolineare come l’attuale normativa fiscale inerente le accise è formulata in modo tale che, anche se si eliminasse la progressività che caratterizza tariffe di rete e oneri generali, la bolletta dei clienti residenti e con potenza impegnata fino a 3 kW continuerebbe a mostrare una scaglionatura legata alle accise. 40 35 30 25 20 15 10 5 0 c€ / kWh Corrispettivi variabili per clienti residenti con P = 3 kW 40 35 30 25 20 15 10 5 0 Corrispettivi variabili per clienti domestici a cui venisse applicata la tariffa obiettivo D1 iva accise Rete Trasporto Oneri Vendita Consumi annui [kWh] Consumi annui [kWh] 45
  • 46. Le imposte: attuale struttura delle accise Il valore di riferimento per l’aliquota delle accise sull’energia elettrica è di 2,27 c€/kWh. Il TUA prevede tuttavia la possibilità di esenzioni: è esente dall'accisa l'energia elettrica consumata per qualsiasi applicazione nelle abitazioni di residenza anagrafica degli utenti, con potenza impegnata fino a 3 kW, fino ad un consumo mensile di 150 kWh. Per i consumi superiori ai limiti di 150 kWh per le utenze fino a 1,5 kW e di 220 kWh per quelle oltre 1,5 e fino a 3 kW, si procede al recupero dell'accisa Qualora nelle accise venissero eliminate le agevolazioni, ridefinendo il valore unico di riferimento per garantire gettito: c€/kWh per accise 1.800 2.640 4.440 kWh/anno 4,54 2,27 0 Importo accise su utenti residenti 3 kW con consumi annui di 0 kWh 0 € 1800 kWh 0 € 2700 kWh 19 € 4000 kWh 81 € 5000 kWh 113 € 1,11 c€/kWh da applicare a tutti 0 kWh 0 € (=) 1800 kWh 22 € (+22 €) 2700 kWh 33 € (+14 €) 4000 kWh 49 € (-32 €) 5000 kWh 61 € (-52 €) Altre possibili ipotesi: competenza del Governo 46