2. Diagnosi versus terapia”
il contributo dello psicologo
al trattamento
delle balbuzie
Dott. Maria Teresa Ingenito
Psicologa / psicoterapeuta
Ass. “La Nostra Famiglia” - Cava de’ Tirreni
3. La diagnosi di balbuzie e la proposta di trattamento vanno
opportunamente calibrate sulla complessità del problema e sugli
obiettivi da raggiungere in funzione del benessere mentale del
paziente.
Il trattamento della balbuzie, oggetto di controversie e di immancabili
rivendicazioni di settore, deve poter usare una formula integrata già in fase
di valutazione del disturbo.
Una suddivisione didattica dei cardini di valutazione ci porta a sintetizzarli
in 3 ambiti specifici:
1. Raccordo anamnestico
2. Dati clinico/descrittivi – sintomatologia – studio del comportamento
linguistico
3. Valutazione psicologica,
ma non a settorializzarli in percorsi separati.
Una buona prassi diagnostica suggerisce di interpretare i dati secondo una
visione olistica del problema per evitare programmi riabilitativi parziali di
poca efficacia
4. Diagnosi foniatrica
Profilo psicofunzionale
del paziente
Analisi psicosocioeducativa
Prassi del contesto familiare e
diagnostica scolastico
Valutazione risorse
individuali e socioambientali
Pianificazione del progetto riabilitativo
Scelta del referente del caso e
programmazione – coordinamento
interventi
5. Un apporto clinico e terapeutico fondato sul contributo
integrato di più figure professionali è garante di un approccio
qualificato alla complessità umana
Il trattamento di tipo sintomatico è un contributo al miglioramento della
produzione verbale, ma, da solo, non basta perché, affinchè un
bambino utilizzi le tecniche del “ben parlare”, deve rappresentarsi
capace di farlo, padrone delle proprie risorse, motivato a migliorare la
qualità della sua vita di relazione e facilitato nei rapporti sociali.
Al riabilitatore quindi si chiede di lavorare anche:
1. Sul riconoscimento del disturbo da parte del paziente
2. Sugli aspetti qualitativi del fenomeno
3. Sul retroterra affettivo emozionale dei sintomi visivi ed udibili
4. Sui meccanismi di auto alimentazione e sui comportamenti secondari
espressi dal disagio comunicativo del balbuziente
5. Sulla famiglia e sull’ambiente sociale.
7. All’interno di questo modello lo psicologo può contribuire
alla cura della balbuzie delineando:
• il gioco che le risonanze affettive attribuiscono alla
relazione paziente – terapista
• le dinamica del setting terapeutico scandite da tempi -
spazi - bisogni e reazioni
• l’attitudine al cambiamento, gli adattamenti e le
strategie comunicative del paziente
• Le relazioni familiari
• Le dinamiche scolastiche
e intervenendo attraverso:
1. Attività di supervisione
2. Psicoterapia individuale o di gruppo
3. Interventi psicologici o pedagogici sulla famiglia
4. Orientamento educativo didattico alla scuola
8. La Nostra esperienza operativa
Percorsi procedurali
il ruolo che lo psicologo assume nella cura del soggetto balbuziente
varia in rapporto all’età cronologica
Età Prescolare:
Interventi sul bambino
Trattamenti individuali: Attori Obiettivi
• Psicomotricità psicomotricista 1. favorire o migliorare le
funzioni comunicazionali e
• Logopedia PSICOLOGO il comportamento del
supervisore bambino attraverso
l’integrazione tra atti
logopedista motori e fenomeni psichici
2. monitorare l’andamento
del disturbo
9. Interventi sulla famiglia
Trattamenti: Attori Obiettivi
• Counseling parentale • logopedista • Favorire la coscienza
del problema e offrire
• Colloqui psicologici • psicologo strumenti di auto/aiuto
10. Interventi sulla scuola
Trattamenti: Attori Obiettivi
• incontri programmatici • psicologo • Individuare il bisogno del
per orientamento orto - bambino per favorire una
pedagogico
corretta integrazione
scolastica
11. Età scolare
interventi sul bambino
Trattamenti individuali: Attori Obiettivi
• Logopedia • Logopedista 1. modellamento della fluenza
• Psicologo 2. facilitazione di uno stato di
supervisore benessere nel bambino e
padronanza delle proprie
emozioni
12. Interventi sulla famiglia
Trattamenti Attori Obiettivi
• counseling parentale • logopedista 1. Modificare l’atteggiamento e
il comportamento dei familiari in
• colloqui psicologici • psicoterapeuta rapporto alla balbuzie del
figlio
2. Facilitare la fruibilità dei
modelli identificatori
all’interno del setting familiare
in presenza di situazione
problematica
13. Interventi in ambiente socio-culturale
(scuola – gruppi ricreativi/sportivi/educativi)
Trattamenti Attori Obiettivi
• colloqui programmatici • psicologo 1. Facilitare nel bambino
l’integrazione sociale e
per orientamento l’identità di ruolo
ortopedagogico
2. Informare le insegnanti
sulle
condotte da adottare con il
bambino balbuziente
14. Età Adolescenziale
Interventi sul ragazzo
Obiettivi
Trattamenti individuali Attori • favorire i processi di
e/o di gruppo
• Logopedista inibizione del disturbo
• logoterapia
• psicoterapia • facilitare l’elaborazio
• Psicologo supervisore
individuale / di gruppo ne di vissuti conflittuali
• Psicoterapeuta
legati alla disabilità
• facilitare una condizio
ne di benessere nel
paziente
15. Interventi sulla famiglia
Trattamenti Attori Obiettivi
• colloqui psicologici • psicoterapeuta e paziente • facilitare lo scambio
affettivo e comunica
zionale le all’interno
del setting familiare
16. Interventi in ambiente socio-culturale
(previa approvazione del paziente)
Trattamenti Attori Obiettivi
• colloqui programmatici • facilitare i processi di
• psicologo e
identificazione sociale in
per orientamento orto- paziente problematico
pedagogico paziente