2. Il qubit è l’alter ego del bit
informatico: mentre quest’ultimo
può assumere solo un valore tra 0
e 1, il bit quantistico può assumere
diversi valori fino a risultare sia 0
che 1 contemporaneamente.
Il vantaggio del qubit infatti è la
sua versatilità e capacità di
processare un maggior numero
di informazioni.
L’informatica quantistica si
concentra sullo sviluppo di
una tecnologia basata sulla teoria
dei quanti.
In questo modo sarà possibile
sviluppare computer che
seguendo i principi della fisica
quantistica abbiano un’enorme
capacità di calcolo.
3. SOVRAPPOSIZIONE
Il principio di sovrapposizione prevede che un elettrone
immerso in un campo magnetico possa avere lo spin allineato
con il campo (spin-up) oppure avere uno spin opposto al campo
(spin-down).
Per le leggi della quantistica, una particella può anche essere in
uno stato di sovrapposizione e si comporta come se fosse sia
in stato di spin-up sia in stato di spin-down.
Se applicato all’informatica quantistica, il principio di
sovrapposizione stabilisce che il qubit può assumere
contemporaneamente i due stati del bit “classico” e valere “0” e
“1” allo stesso tempo.
4. CORRELAZIONE QUANTISTICA
Le particelle che hanno interagito in passato conservano una
connessione tra loro, in questo modo, conoscendo lo spin di
una particella si potrà conoscere automaticamente anche
lo spin della seconda particella.
Nell’informatica quantistica ciò permette di trasferire
informazioni da un capo all’altro del sistema in maniera
istantanea (teletrasporto quantico).
5. CONTRO DELL’INFORMATICA
QUANTISTICA
Ci sono alcune lacune che limitano il pieno sviluppo di questa
tecnologia:
• Le interferenze, il computer quantistico deve essere
perfettamente isolato da qualsiasi interferenza per non avere un
collasso nella fase di calcolo.
• All’interno di questo sistema è molto difficile intervenire per la
correzione di alcuni errori.
• Il recupero di dati in uscita dopo una fase di calcolo può
mettere a rischio gli stessi dati.