2. • La nostra visione
• La missione del corso
• L’unicità di ASFI
• Il Team
• La struttura del corso
• La logica sottostante al corso
• I metodi didattici
• I motivi di valore per i partecipanti
• Le istituzioni e le aziende partecipanti
AGENDA
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3. • La nostra visione
• La missione del corso
• L’unicità di ASFI
• Il Team
• La struttura del corso
• La logica sottostante al corso
• I metodi didattici
• I motivi di valore per i partecipanti
• Le istituzioni e le aziende partecipanti
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AGENDA
4. La nostra visione
«Un’analisi del rischio di credito e della sostenibilità
finanziaria di medio periodo devono basarsi sui dati
fondamentali, attuali e prospettici, dell’impresa oggetto
della valutazione»
Claudio Zara, coordinatore ASFI
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5. • La nostra visione
• La missione del corso
• L’unicità di ASFI
• Il Team
• La struttura del corso
• La logica sottostante al corso
• I metodi didattici
• I motivi di valore per i partecipanti
• Le istituzioni e le aziende partecipanti
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AGENDA
6. La missione del corso
Formare coloro, interni o esterni al mondo dei
finanziatori con capitale di debito, che vogliono
apprendere i metodi e conoscere gli strumenti per il
processo di valutazione del rischio di credito e del
merito creditizio dell’impresa finanziata o da finanziare.
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7. • La nostra visione
• La missione del corso
• L’unicità di ASFI
• Il Team
• La struttura del corso
• La logica sottostante al corso
• I metodi didattici
• I motivi di valore per i partecipanti
• Le istituzioni e le aziende partecipanti
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AGENDA
8. L’unicità di ASFI
Un programma di formazione di grande forza e di tradizione, che negli
anni ha formato centinaia di analisti di credito, corporate bankers,
direttori generali, direttori amministrativi e finanziari, consulenti e
professionisti del mondo della finanza per l’impresa
Il rigore scientifico, combinato con il pragmatismo, che da sempre
caratterizzano i programmi di formazione della SDA Bocconi School of
Business
Una faculty compatta, affiatata e formata da due tra i principali esperti
sul tema in Italia
Una immediata applicabilità di metodologie e di strumenti a partire già
dalla settimana successiva a quella della partecipazione al corso
Il beneficio di entrare in un network di professionisti e nella executive
community di una delle principali business school a livello mondiale
La possibilità di accedere al percorso professionale «Analista di
credito»
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9. • La nostra visione
• La missione del corso
• L’unicità di ASFI
• Il Team
• La struttura del corso
• La logica sottostante al corso
• I metodi didattici
• I motivi di valore per i partecipanti
• Le istituzioni e le aziende partecipanti
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AGENDA
10. Il Team
Coordinatore del corso: Claudio Zara
Faculty: Giacomo Delaurentis
Claudio Zara
Marketing: Ingrid Battistini
Segreteria: Cristiana Testa
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11. • La nostra visione
• La missione del corso
• L’unicità di ASFI
• Il Team
• La struttura del corso
• La logica sottostante al corso
• I metodi didattici
• I motivi di valore per i partecipanti
• Le istituzioni e le aziende partecipanti
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AGENDA
12. La struttura del corso (1/2)
A. Modello quantitativo storico – La advanced balance sheet analysis per la
valutazione dell’attrattività aziendale e dei suoi rischi prospettici: mappatura
delle aree di rischio e collegamento con le corrispondenti voci di bilancio
B. Modello quantitativo storico – Dalla advanced balance sheet analysis alla
financial analysis: la lettura della dinamica finanziaria dell’impresa volta a
cogliere il suo momento attuale
C. Modello qualitativo – Il business plan aziendale e la definizione degli
obiettivi economico-finanziari e dei relativi rischi. L’analisi competitiva di
settore e del contesto competitivo dell’azienda in valutazione nell’ottica
dell’analista finanziario esterno
D. Modello qualitativo – il business risk letto attraverso le analisi di
dipendenza verso gli andamenti settoriali. Il posizionamento competitivo
dell’impresa rispetto ai drivers del settore. L’organizzazione e l’indirizzo del
processo previsionale:
• la connessione tra trend competitivi e variabili economico-aziendali
• l’individuazione dei value drivers per la previsione finanziaria di medio
termine
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13. La struttura del corso (2/2)
E. Modello quantitativo previsionale – La costruzione e la comprensione del
piano economico previsionale d’impresa ai fini della valutazione
dell’attendibilità delle ipotesi e assunzioni e dei margini di tolleranza degli
scostamenti dai dati di piano
F. Modello quantitativo previsionale – L’analisi del business plan aziendale:
• la rappresentazione del rischio operativo: l’analisi di scenario
• la relazione tra il rischio operativo e quello di credito
L’impostazione di una logica previsionale di tipo finanziario e la valutazione
della sostenibilità finanziaria attesa dell’impresa. La misura del rischio di
credito, la bancabilità dell’operazione e l’assunzione della decisione di
finanziamento
o Certificato di partecipazione al Corso
o Accreditamento CFA
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14. • La nostra visione
• La missione del corso
• L’unicità di ASFI
• Il Team
• La struttura del corso
• La logica sottostante al corso
• I metodi didattici
• I motivi di valore per i partecipanti
• Le istituzioni e le aziende partecipanti
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AGENDA
15. La logica sottostante al corso (1/3)
Il corso prende l’avvio dall’analisi di bilancio avanzata (A) che sviluppa
una lettura integrata dei dati economico-patrimoniali dell’impresa al fine di
individuare le aree di rischio, secondo una griglia di analisi prestabilita, a
cui è esposta l’azienda. Le fonti dei rischi sono collegate alle principali
grandezze di conto economico e di stato patrimoniale.
Successivamente si affronta il passaggio all’analisi finanziaria (B), basata
su grandezze e strumenti quali il rendiconto finanziario e la lettura della
performance integrata a modello, che consente, rispetto alla lettura
contabile dei dati, di mettere a fuoco il recente momento dell’impresa e
gli effetti sulle grandezze economico-finanziarie chiave.
L’impostazione dell’ analisi finanziaria pone anche le basi quantitative
sulle quali poggiare l’ampliamento del campo di indagine verso due
fondamentali direttrici: (a) l’ampliamento dello spettro di osservazione
verso gli ambiti settoriale, competitivo e di organizzazione del single
name; (b) lo spostamento del focus temporale di osservazione dal
passato al presente e alle prospettive future.
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16. La logica sottostante al corso (2/3)
L’analisi competitiva (C) è affrontata partendo dal piano di business
dell’impresa e andando a sviluppare iun’analisi prima di tipo esterno (del
suo contesto competitivo) poi interno (del posizionamento competitivo
aziendale).
Il modello qualitativo si concretizza anche attraverso l’introduzione della
metodologia avanzata di valutazione delle dipendenze dei trend aziendali
rispetto a quelli settoriali (D), andando a valutare il grado di
dipendenza/indipendenza del single name dalle dinamiche e dai drivers
settoriali. Questa analisi è funzionale a mettere meglio a fuoco il momento
dell’impresa, per anticipare i trend di breve periodo e per valutare la
capacità aziendale di sostenere efficacemente e con credibilità una
strategia di deviazione (es. di crescita, di turnaround, di risanamento, …)
rispetto agli andamenti generali del contesto di appartenenza.
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17. La logica sottostante al corso (3/3)
L’analisi dell’intenzione strategica e dell’action plan si quantifica
attraverso la generazione di un piano finanziario previsionale (E) dove le
ipotesi e le assunzioni alla sua base saranno oggetto di applicazione di
criteri di verifica, di attendibilità e di realizzabilità, lavorando in chiave non
solo statica (analisi del base case) ma anche in termini dinamici
attraverso l’applicazione di stress analysis, volte a valutare la tenuta dei
risultati attesi di piano rispetto al manifestarsi di shock negativi sui fattori
di rischio precedentemente individuati.
Infine, sarà sviluppata l’analisi del piano economico-patrimoniale secondo
la logica finanziaria (F) finalizzata a valutare la sostenibilità finanziaria del
piano medesimo, sia a livello interno, per l’apprezzamento del grado di
rischio operativo, sia a livello di struttura finanziaria, per la stima della
capacità di servizio del debito, al fine di istruire una decisione di
investimento/finanziamento basata sulle prospettive attese di
performance dell’impresa.
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18. • La nostra visione
• La missione del corso
• L’unicità di ASFI
• Il Team
• La struttura del corso
• La logica sottostante al corso
• I metodi didattici
• I motivi di valore per i partecipanti
• Le istituzioni e le aziende partecipanti
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AGENDA
19. I metodi didattici
• Il corso si caratterizza per:
l’applicazione rigorosa e scientifica dei metodi relativi all’analisi del
rischio di credito e della valutazione della sostenibilità finanziaria delle
operazioni di debito
il pragmatismo dei contenuti
il possibile livello di personalizzazione rispetto ad esigenze comuni
sentite ed espresse dai partecipanti d’aula
• Per l’intera durata del corso si farà riferimento a selezionati casi aziendali al
fine di rappresentare compiutamente l’intero processo di valutazione. Nello
sviluppo dei casi si farà anche ricorso a strumenti di analisi in ambiente MS
Excel
• Ogni tematica del corso è corredata e supportata da una collezione di
materiali didattici, utili come riferimento anche dopo la partecipazione,
costituiti da capitoli di libri, note didattiche e case studies, copyrighted SDA
Bocconi, ed articoli scelti
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20. • La nostra visione
• La missione del corso
• L’unicità di ASFI
• Il Team
• La struttura del corso
• La logica sottostante al corso
• I metodi didattici
• I motivi di valore per i partecipanti
• Le istituzioni e le aziende partecipanti
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AGENDA
21. I motivi di valore per i partecipanti
• Per le banche, gli altri intermediari finanziari e le Authorities la
partecipazione al corso permette di trovare le soluzioni pratiche per la corretta
definizione del processo di analisi e di valutazione del rischio di credito e del
merito creditizio di controparte, implementando l’estensione del campo di
analisi verso le variabili c.d. qualitative e orientandosi verso una dimensione
temporale attuale e prospettica. Questo sviluppo dell’analisi è impostato nel
rispetto di, ma andando oltre, l’applicazione dei rating secondo i modelli di
Credit Risk Management (CRM) e in funzione delle diverse realtà di controparte
che caratterizzano il mercato corporate in Italia.
• Per le imprese non finanziarie e i professionisti della finanza la
partecipazione al corso consente di individuare gli strumenti e le logiche per
l’impostazione di un rapporto creditizio efficace ed efficiente, imparando a
comunicare e a valorizzare i propri punti di forza in una modalità tale da farli
percepire come tali dalle banche, non solo a livello di single name ma anche
riferendosi al contesto competitivo di appartenenza, e a gestire correttamente i
punti di debolezza. Il fine consiste nel conseguire una gestione attiva e
propositiva del merito creditizio per fronteggiare la miopia valutativa che spesso
caratterizza il mercato del credito.
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22. • La nostra visione
• La missione del corso
• L’unicità di ASFI
• Il Team
• La struttura del corso
• La logica sottostante al corso
• I metodi didattici
• I motivi di valore per i partecipanti
• Le istituzioni e le aziende partecipanti
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AGENDA
23. Le istituzioni e le aziende partecipanti
• Nel grafico è rappresentata l’articolazione delle istituzioni, che hanno
iscritto i propri collaboratori ad ASFI, riferita al periodo 2010-2015
23
47.6%
28.6%
23.8%
Istituzioni partecipanti per categorie (2010-2015)
Banche Industria e servizi Altri intermediari e Authorities
24. Le istituzioni e le aziende partecipanti
Di seguito si avanza una selezione delle istituzioni e imprese partecipanti:
ACCENTURE SPA
A-LEASING SPA
B.C.C. DI BARLASSINA
BANCA DEL PIEMONTE
BANCA AGRICOLA POP.DI RAGUSA
BANCA CARIGE S.P.A.
BANCA DELLE MARCHE SPA
BANCA DI BOLOGNA SCRL
BANCA D'ITALIA
BANCA PASSADORE & C. SPA
BANCA POP. DI RAVENNA SOC.COOP.R.L.
BANCA POP. DI SONDRIO SPA
BANCA POPOLARE DI BARI
BANCA POPOLARE DI VICENZA SCPA
BANCA POPOLARE ETICA SCPA
BRACCO IMAGING SPA
CASSA DI RISPARMIO DI ASTI SPA
CERVED GROUP SPA
CIT GROUP ITALY SRL
COFITER - CONFIDI TERZIARIO EMILIA
CONSOB COMM.NAZ.SOC.E BORSA
CORNER BANCA S.A.
DEXIA CREDIOP SPA
EGL ITALIA SPA
EPTA SPA
EQUINOX, LUSSEMBURGO
FINMOLISE SPA
GLOBAL SERVICE SRL
HARLEY- DAVIDSON ITALIA S.R.L.
HEWLETT-PACKARD FINANCIAL SERVICE
ICCREA BANCAIMPRESA S.P.A.
INTESA SANPAOLO SPA
ISMEA
KEDRION SPA
MEDIOCREDITO TRENTINO ALTO ADIGE
SACE SPA
SERVOTECNICA SPA
TNT POST SERVICES
UNICREDIT SPA
VENETO BANCA SCPA
VENETO SVILUPPO SPA
VERTIS SGR SPA
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25. claudio.zara@unibocconi.it
SDA Senior Professor Area Intermediazione Finanziaria e
Assicurativa, SDA Bocconi School of Management
Professore Aggregato e Ricercatore, Dipartimento di Finanza,
Università Bocconi
Consigliere di amministrazione, Credem Private Equity SGR
Attività professionale nell’ambito del Corporate Finance, del
Corporate Banking e delle Valutazioni d’impresa
L’attività di ricerca svolta spazia all’interno delle tematiche del corporate finance, corporate banking e gestione della banca
Principali libri scritti e curati:
1. (Curatore) Valutazione finanziaria per le decisioni di investimento, 2005, EGEA, Milano.
2. (con R. Ruozi) Il futuro del credito alle imprese. Come cambia il rapporto con le banche, 2004 EGEA, Milano.
3. (curatore) Le banche e l’advisoring nella finanza straordinaria, 2001, Bancaria Editrice, Roma.
4. (curatore) La valutazione della marca - Il contributo del brand al valore di impresa, 1997, Etas Libri, Milano.
Recenti articoli e capitoli di libro pubblicati o in corso di pubblicazione:
5. (con L. Cerrato) Diversification and Connection in Banking. First Findings, in Liquidity Risk, Efficiency and New Bank
Business Models, cap. 4, 2016, Palgrave McMillan Studies in Banking and Financial Institutions.
6. Il ruolo del responsabile di filiale, in Economia & Management, n.3/2012, Etas Libri, Milano.
7. Weather derivatives in the wine industry, International Journal of Wine Business Research, 2010, Vol. 22 Iss: 3,
pp.222 - 237.
8. (con E. Feltrinelli) PMI, rapporti con i finanziatori e complessità d’impresa, in Banca, Impresa e Società, n.2/2006, Il
Mulino, Bologna.
9. I mercati azionari hanno un atteggiamento negativo nei confronti delle PMI?, in Finanza, Marketing e Produzione, n.1
(Marzo 2006), EGEA, Milano.
Il coordinatore del corso
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