1. Descrizione di gran pettorale, gran dorsale, tricipite brachiale,
bicipite brachiale, retto dell’addome, obliquo esterno, obliquo
interno, gastrocnemio, gruppo del quadricipite.
Rudy Bozzolan, Martina Cappello e Nicolò Grandesso
2.
Il tessuto muscolare scheletrico forma i muscoli che si
connettono con lo scheletro e determinano i
movimenti degli arti e delle altre parti del corpo. Le
sue unità strutturali sono fibre lunghe, striate,
plurinucleate, la cui azione è soggetta al controllo della
volontà. Le fibre muscolari sono rivestite e protette da
avvolgimenti di tessuto connettivo ( endomisio,
perimisio e epimisio) che aumentano la forza dei
muscoli scheletrici. Essi costituiscono il sistema
muscolare.
3.
Il muscolo grande pettorale è un muscolo superficiale del
torace che assume una forma quadrangolare quando il
braccio è pendente ed una forma triangolare quando il
braccio è completamente flesso. Può essere diviso in tre
parti: clavicolare, sternocostale e addominale.
Il muscolo grande pettorale permette molte funzioni del
braccio: flette (o adduce) in orizzontale, flette (eleva),
estende (abbassa), adduce, antepone e ruota internamente
(intraruota) l'omero. Prendendo invece punto fisso
sull'omero solleva il tronco.
Ha come punto d’origine sterno, clavicola e coste dalla 1°
alla 6° e come punto di inserzione la parte prossimale
dell’omero.
4.
5.
Il muscolo grande dorsale con la sua forma triangolare
è il muscolo più esteso del corpo umano. Sito nella
zona lombare, ricopre la parte laterale e inferiore del
dorso, formando la parete posteriore della cavità
ascellare.
Interviene nel movimento di adduzione, estensione e
rotazione interna dell'omero. Contraendosi, retropone
la spalla e adduce la scapola.
Ha come punto d’origine la parte inferiore della
colonna vertebrale e la cresta iliaca e come punto di
inserzione la parte prossimale dell’omero.
6.
7.
Il muscolo tricipite del braccio o tricipite brachiale è il
più importante muscolo posteriore del braccio.
Ha come punto d’origine la cintura scapolare e la parte
prossimale dell’omero e come punto di inserzione ha il
processo oleocranico dell’ulna.
Ha la funzione di estendere il gomito.
8. Il muscolo bicipite brachiale è il più grande muscolo
anteriore del braccio ed origina con due capi dalla
scapola per andare ad inserirsi con un tendine comune
alla tuberosità del radio.
Ha diversi ruoli: stabilizzazione dell'articolazione
scapolo omerale, flessione e adduzione del
braccio,flessore dell'avambraccio e supinazione
dell'avambraccio.
9.
10.
Il muscolo retto dell'addome è una spessa lamina
muscolare che contribuisce a formare la parte mediana
anteriore della parete addominale estendendosi dalla
gabbia toracica alla pelvi.
Con la sua azione flette il torace sulla pelvi e viceversa
e abbassa le coste agendo, quindi, da muscolo
espiratorio. Ha anche un ruolo minore nella torsione e
nell'inclinazione del busto. La sua contrazione aumenta
la pressione addominale.
Ha origine nel pube e come punto di inserzione ha lo
sterno e coste dalla 5° alla 7°.
11.
Il muscolo obliquo esterno e l’obliquo interno dell'addome
sono dei muscoli larghi che contribuiscono a formare la
parete addominale. Sono quelli posti più in superficie ed i
più grandi dell'addome.
Si originano dalle ultime otto coste, dalle loro facce esterne
ed i margini inferiori. Di qui, allargandosi a ventaglio si
portano medialmente ed in basso, e hanno come punto di
inserzione la cresta illiaca. La loro contrazione ha effetto
sulla parete addominale e sulla gabbia toracica,
contribuendo alla dinamica respiratoria, flettono e ruotano
la colonna vertebrale.
12.
13.
Il gastrocnemio, noto anche col nome di gemelli o più
comunemente come polpaccio, è un muscolo situato
nella parte posteriore della gamba ed è, assieme al
soleo, il principale responsabile della flessione plantare
del piede. Partecipa anche alla flessione del ginocchio.
Ha origine nella parte distale del femore e come punto
d’inserzione ha il calcagno (tallone mediante il tendine
d’Achille).
14.
15.
Il gruppo del quadricipite è composto da: vasto
mediale, vasto intermedio, vasto laterale e retto
femorale.
L’origine dei vasti è il femore mentre l’origine del retto
femorale è il pelvi; il loro punto d’inserzione è la tibia
mediante il legamento patellare.
Tutti estendono il ginocchio, il retto femorale flette
anche l’anca sulla coscia.