La lezione, nell'ambito del Corso Forma.Tempo "Retail 4.0", si concentra sugli aspetti di diritto commerciale, civile e del lavoro più rilevanti per gli operatori dell'e commerce.
4. LE FONTI DEL DIRITTO
Le fonti del diritto
Tutti gli atti o i fatti, dai quali traggono
origine le norme giuridiche
5. LE FONTI DEL DIRITTO
Possono essere classificate
in:
Fonti di
produzione
strumenti tecnici per la
predisposizione delle
norme
Fonti atto
fonte non scritta (es.
consuetudine)
Fonti fatto
fonte scritta (es. legge
ordinaria)
Fonti sulla
produzione
norme che determinano
organi e strumenti
tecnici per la
predisposizione delle
norme
Fonti di
cognizione
strumenti per la
conoscenza delle norme
Fonti necessarie
es Gazzetta ufficiale
Fonti notiziali
es raccolte ufficiali
6. LE FONTI DEL DIRITTO
Rapporto gerarchico
La norma di grado
inferiore non può
modificare o
abrogare la norma
di grado superiore
Le fonti sono graduate in scala gerarchica, in cui la fonte di
grado superiore condiziona la fonte di grado inferiore
La norma di grado
superiore può
sempre modificare
una di grado
inferiore
Le norme di pari
grado eguale
possono
modificarsi
reciprocamente,
secondo il criterio
temporale
8. LE FONTI COSTITUZIONALI
La Costituzione
Legge fondamentale dello Stato, contenente le norme e
i principi generali relativi all’organizzazione e al
funzionamento della collettività.
E’ composta da 139 articoli
Principi fondamentali
artt. I - XII
Parte prima
Diritti e doveri dei cittadini
artt. 13 - 54
Parte seconda
Ordinamento della Repubblica
divisa in VI Titoli
artt. 55 - 139
Disposizioni finali e transitorie
18 disposizioni
9. LE FONTI PRIMARIE RINFORZATE
Ordinamento giuridico
internazionale
Norme consuetudinarie
principi generali di diritto
Norme convenzionali
solo per chi ha concorso a formale
Atti vincolanti delle
organizzazioni internazionali
previste da regole formali
Unione Europea
Regolamenti
Direttive
Decisioni
Parei
10. LE FONTI COSTITUZIONALI
Le leggi di revisione
costituzionale
Si tratta di leggi che possono modificare, sostituire o abrogare le
disposizioni contenute nella Costituzione
Limite esplicito – art. 139 «La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale»
Limite implicito – principio di unità e indivisibilità della Repubblica
- Leggi definite come tali dalla Costituzione (ad es. art. 132 –
fusione di Regioni esistenti o creazione di nuove)
- Leggi che si limitano a derogare una norma costituzionale, senza
modificarla
Le leggi costituzionali
11. LE FONTI PRIMARIE
Le leggi ordinarie
Atto tipico del Parlamento, è considerata la fonte del diritto per
eccellenza, sia da un punto di vista quantitativo, che storica.
La funzione legislativa è regolamentata dall’art. 70 Cost, che la
attribuisce collettivamente alle due Camere.
12. LE FONTI PRIMARIE
Gli atti aventi forza di legge
Atti normativi che, pur non essendo leggi del Parlamento, ne hanno
medesima efficacia.
Pertanto, possono abrogare e modificare disposizioni legislative
precedenti e non possono essere abrogate o modificate da fonti
successive diverse dalla legge e ad essa subordinata
Decreti
legge
richiesta una
legge delega
Decreti
legislativi
Autoassunzione
del potere
legislativo da
parte del Governo
13. LE FONTI PRIMARIE
Le leggi regionali
Assieme agli Statuti Regionali, rappresentano il potere legislativo
delle Regioni.
L’art. 117 Cost individua le differenti tipologie di competenza
legislativa delle Regioni:
Competenza
esclusiva
Competenza
concorrenziale
Competenza
residuale
14. LE FONTI SECONDARIE
I Regolamenti amministrativi
Sono atti formalmente amministrativi, in quanto emanati da organi
del potere esecutivo, e sostanzialmente normativi, in quanto
contenenti norme destinate a innovare l’ordinamento giuridico.
Generali Astratti Innovativi
15. LE FONTI CONSUETUDINARIE
Le consuetudini
Comportamento costantemente ripetuto dai membri di una comunità,
nella convinzione di osservare una norma giuridica o nella previsione
che anche gli altri assumano un comportamento analogo
Elemento materiale
Preciso comportamento
osservabile
Elemento
psicologico
Aspettativa di
reciprocità
17. DIRITTO COMMERCIALE
Il diritto commerciale
Branca del diritto privato che regola i rapporti attinenti alla
produzione e allo scambio della ricchezza.
In particolare, regola ed ha per oggetto i contratti conclusi tra
operatori economici e tra essi e i loro clienti privati
19. DIRITTO COMMERCIALE
Differenze
L’azienda è il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per
l’esercizio dell’impresa
L’impresa è l’attività svolta dall’imprenditore
La società è un accordo scritto stipulato tra due o più persone
AZIENDA
IMPRESA
SOCIETA’
20. L’IMPRENDITORE
Imprenditore
Art. 2082 c.c.
E’ imprenditore chi esercita professionalmente una attività economica
organizzata al fine della produzione e dello scambio di beni o di
servizi
Attività
serie di atti finalizzati
alla produzione di
beni o di servizi
Economica
deve esserci
creazione di nuova
ricchezza
Professionale
esercizio abituale
dell’attività d’impresa
Organizzazione
impiego coordinato
di fattori produttivi
quali capitale e
lavoro
Economicità
Attività svolta
secondo un
metodo
economico, che
tende al pareggio
di costi e ricavi
Lo status di imprenditore si acquisisce con l’effettivo inizio
dell’attività, anche antecedente alla registrazione dell’impresa.
Si perde con l’effettiva cessazione dell’attività, anche antecedente
o posteriore la cancellazione dell’impresa
21. L’IMPRENDITORE
Tipologie di imprenditore
Art. 2082 c.c.
E’ imprenditore chi esercita professionalmente una attività economica
organizzata al fine della produzione e dello scambio di beni o di
servizi
Per oggetto
- Imprenditore
agricolo
(art. 2135 c.c.)
- Imprenditore
commerciale
(art. 2195 c.c.)
Per dimensione
- Piccolo
(art. 2083 c.c.)
- Non piccolo
Per natura del soggetto
- Impresa societaria
- Impresa pubblica
- Associazioni e
fondazioni
(imprenditori commerciali)
22. L’AZIENDA
Azienda
Art. 2555 c.c.
L’azienda è il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per
l’esercizio dell’impresa
Complesso di beni
non per forza di
proprietà
dell’imprenditore, ma
nella sua
disponibilità
Beni organizzati
hanno una
destinazione
unitaria
23. L’AZIENDA
Segni distintivi
Segni che permettono di individuare azienda e imprenditore sul
mercato
Ditta
(artt. 2563 – 2567 c.c.)
- nome commerciale
dell’imprenditore
- non obbligatoria
- lecita e nuova
Insegna
(art. 2568 c.c.)
- contraddistingue
i locali e il
complesso
aziendale
- lecita e veritiera
Marchio
(art. 2568 c.c.)
- contraddistingue
prodotti e
servizi
- lecita e veritiera
- provenienza
prodotto
24. L’AZIENDA
Disciplina della concorrenza
Il mercato ideale è quello concorrenziale
Art. 41 Cost
L’iniziativa economica privata è libera
esistono
limitazioni negoziali alla
concorrenza
si reprime la
concorrenza sleale
esistono
limitazioni legali per
finalità sociali
e
monopoli legali in
settori d’interesse
(es. posta)
L’art. 2598 cc sanzioni
ripristinatorie e inibitorie
per l’imprenditore che
falsi la competizione sul
mercato
(es. pubblicità
ingannevole;
denigrazione;
appropriazione di pregi)
In caso di monopoli, vi è
l’obbligo di contrarre con
chiunque e di garantire
parità di trattamento
25. LA SOCIETA’
Società
Art. 2247 c.c.
Con il contratto di società, due o più persone conferiscono beni o
servizi per l’esercizio in comune di una attività economica con lo
scopo di dividerne gli utili
Conferimento dei
soci
partecipazione alla
formazione del
capitale di rischio
iniziale
(beni o servizi)
Capitale sociale
valore in denaro dei
conferimenti all’atto
costitutivo
Esercizio in comunità
di un’attività
economica
l’attività deve essere
- indicata nell’atto
costitutivo
- produttiva
- Non deve
comportare
esclusivamente il
godimento dei beni
da parte dei soci
Divisione degli utili
rappresenta il cd.
scopo lucrativo
societario
27. LA SOCIETA’
Società di persone
Sono persone giuridiche caratterizzate da autonomia patrimoniale
imperfetta, per cui i creditori possono rivalersi anche sui beni dei soci,
qualora sia insufficiente il patrimonio societario.
Si distinguono in:
Società semplice -> richiesta per la gestione di un’attività agricola o
professionale (artt. 2251 – 2290 c.c.);
Società in nome collettivo -> tutti i soci sono responsabili delle
obbligazioni societarie (artt. 2291 – 2312 c.c.);
Società in accomandita semplice –> i soci accomandatari
amministrano e rispondono con tutto il loro patrimonio; i soci
accomandanti rispondono limitatamente al capitale conferito
(artt. 2313 – 2324 c.c.)
28. LA SOCIETA’
Società di capitali
Sono persone giuridiche che godono di autonomia patrimoniale
perfetta.
In caso di fallimento, i creditori possono attingere solo dal patrimonio
della società.
Si distinguono in:
S.r.l. -> risponde delle proprie obbligazioni solo nei limiti delle quote
versate dai singoli soci
S.p.a. -> le partecipazioni dei soci sono rappresentate da titoli
trasferibili (azioni)
S.a.p.a. -> mantiene la divisione tra accomandatari e accomandanti,
ma le partecipazioni sono azioni
29. ‘’DISEGNARE’’ LA SOCIETA’
Disegnare la società
L’organigramma è la rappresentazione grafica di una struttura
organizzativa corrente o in un certo momento storico
Si presenta come un sistema di simboli convenzionali (rettangoli e
linee) e rappresenta un valido riferimento per riconoscere le parti di
un’organizzazione, le relazioni inter-funzionali e i centri di
responsabilità.
Esistono varie tipologie di organigrammi
34. LA SOCIETA’
Procedure concorsuali
Si tratta di procedure che legge impone a società insolventi
Fallimento -> è diretta all’accertamento dello stati di insolvenza,
all’accertamento dei crediti vantati da terzi e alla loro liquidazione,
secondo il criterio della par conditio creditorum
Concordato preventivo -> procedura a cui l’imprenditore in stato di
insolvenza può procedere per tentare il risanamento ed evitare il
fallimento, anche mediante la cessione di attività a terzi
Liquidazione coatta amministrativa-> per sole imprese bancarie e
assicurative o partecipate da enti pubblici, prevede la nomina di un
commissario che, per un determinato lasso temporale, dirige la
società
Amministrazione straordinaria -> procedura per permettere la
prosecuzione, riattivazione o riconversione dell’azienda e favorire il
mantenimento patrimoniale
36. DIRITTO CIVILE
Branca del diritto privato, comprende la
materia dei contratti, delle
obbligazioni, dei diritti reali, delle
persone e della famiglia, delle
successioni a causa di morte e della
responsabilità civile
Il diritto civile
37. CONTRATTO
Il contratto è l’accordo di due o più
parti per costituire, regolare o
estinguere tra loro un rapporto
giuridico patrimoniale
Il contratto
Rapporto giuridico -> ogni relazione tra soggetti di diritto
disciplinata dall’ordinamento giuridico
38. CONTRATTO
Elementi
essenziali del
contratto
Forma
Vige il principio di libertà della fonte, salvo
forma ad substantiam
Consenso
Tacito o espresso
Causa
Funzione economico –
sociale del contratto
Oggetto
Prestazione possibile,
lecita e
determinata/determinabi
le per cui ci si obbliga
40. CONTRATTO
Esecuzione del
contratto
In caso di inadempimento dell’altra parte, per
eccessiva onerosità sopravvenuta e per
impossibilità sopravvenuta della prestazione
Esecuzione in buona fede
41. CONTRATTO e E COMMERCE
Il contratto di trasporto di cose
Art. 1683 c.c.
Il mittente deve
fornire tutte le
informazioni
necessarie al
vettore
Contratto consensuale stipulato
tra mittente e vettore, con cui
quest’ultimo si impegna a
trasportare le cose da un posto ad
un altro.
Nel caso in cui il destinatario sia
un soggetto terzo, questo acquista
la proprietà del bene sono al
momento della consegna
Lettera di vettura
e
Ricevuta di carico
42. CONTRATTO e E COMMERCE
Obblighi delle parti
- eseguire il
trasporto con
diligenza
- Consegnare la
merca dando
pronto avviso al
mittente
- Custodire la
merce sino alla
consegna
- Seguire le
disposizioni del
mittente
- fornire al vettore
tutte le istruzioni
necessarie e le
indicazioni sul
carico - pagare il
corrispettivo
dovuto, salvo sia a
carico del
destinatario
43. CONTRATTO e E COMMERCE
Il contratto di compravendita
Venditore
alienante
Art. 1470 cc
La vendita è il contratto che ha per oggetto il trasferimento
della proprietà di una cosa o il trasferimento di un altro diritto
verso il corrispettivo di un prezzo
Acquirente
alienatario
Trasferisce un diritto
dietro pagamento di un
corrispettivo economico
Vendita alternativa Vendita di cosa futura Vendita di cosa generica Vendita di cosa altrui
Vendita reale
44. CONTRATTO e E COMMERCE
Negozio consensuale
si perfeziona con il consenso
Onerosità come requisito essenziale
(do ut des)
si parla di permuta, nel caso in cui si dia un altro bene
Negozio a effetti reali
proprietà trasferita con consegna
Forma libera
salvo forma scritta ad substantiam
47. DIRITTO DEL LAVORO
Il contratto individuale di lavoro (art. 2094 c.c.) è un accordo tra un datore di
lavoro (impresa individuale, società, associazione, studio professionale) ed
un lavoratore.
mette a disposizione la
sua attività lavorativa,
manuale o intellettuale
si obbliga a pagare la
retribuzione
Il contratto di lavoro
48. DIRITTO DEL LAVORO
Nel nostro ordinamento, sono previste diverse tipologie contrattuali
• Contratto a tempo indeterminato
lavoratore e datore non vincolano il proprio rapporto con una
durata prestabilita
• Contratto a tempo determinato
prevede un termine finale; può essere stipulato per qualsiasi
tipo di mansione; durata massima di 36 mesi.
• Il contratto di apprendistato
contratto a contenuto formativo; il datore di lavoro si obbliga a
pagare la retribuzione e a garantire la formazione necessaria
• Il contratto a tempo parziale
contratto a termine o a tempo indeterminato, caratterizzato da
un orario di lavoro inferiore rispetto al tempo pieno.
49. DIRITTO DEL LAVORO
Nel nostro ordinamento, sono previste diverse tipologie contrattuali
• Il contratto di somministrazione di lavoro
contratto tra somministratore, utilizzatore e lavoratore
• Il contratto di lavoro intermittente
contratto di lavoro subordinato con il quale un lavoratore si
pone a disposizione di un datore di lavoro che ne può utilizzare
la prestazione lavorativa in modo discontinuo
• Le collaborazioni organizzate dal committente
applica la disciplina dei contratti a tempo determinato alle
prestazioni a progetto
• Le prestazioni occasionali
attività lavorative economicamente limitate: max 5.000 € per
ciascun prestatore con riferimento alla totalità; max 5.000 € per
ciascun utilizzatore; max 2.500 € per ciascun prestatore a
favore del medesimo utilizzatore
50. DIRITTO DEL LAVORO
La forma
Deve essere redatto in forma scritta e indicare:
• Mansione
• Inquadramento
• Data inizio del rapporto
• Eventuale periodo di prova
Indicata dai CCNL (max 6 mesi). Il lavoratore ha diritto alla retribuzione non inferiore a quella prevista per la sua
categoria
• Importo della retribuzione, gli elementi costitutivi e il periodo di pagamento
• Luogo e orario di lavoro
• Ferie e ore di permesso
• Termini del preavviso, in caso di recesso
• Rinvio al CCNL di riferimento, per ulteriori informazioni
51. DIRITTO DEL LAVORO
Obblighi del lavoratore
Obblighi
integrativi
Obbligo principale
prestazione di lavoro
(personale e infungibile)
diligenza
obbedienza
fedeltà
Interesse dell’impresa e nazionale
Divieto di concorrenza e obbligo di
riservatezza
52. DIRITTO DEL LAVORO
Diritti del lavoratore
Diritti patrimoniali
Sono le situazioni giuridiche attive del lavoratore, che si esprimono nelle
facoltà, libertà e prerogative riconosciute al lavoratore
Diritti personali Diritti sindacali
Diritto alla retribuzione
Diritto al TFR
Diritto all’integrità fisica
e alla salute
Libertà di opinione
Diritto alla riservatezza
Tutela delle attività
culturali, ricreative e
assistenziali
Libertà di
organizzazione ed
attività sindacale
Diritto di sciopero
Diritto di affissione
Diritto di partecipare
alle assemblee
Diritto di partecipare ai