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Ultimo update 8 Aprile 2017
Maurizio Zazzetta 0
Il ricorso all’analisi di bilancio
×  Serve per valutare la capacità di credito dell’azienda
×  Lo studio può essere compiuto:
1)  Confrontando bilanci alla fine di due periodi successivi: per
avere la misura della variazione assolute (aumenti –
diminuzioni). Per conoscere tali variazioni in termini % che
meglio rappresentano la percezione della variazione stessa
2)  Calcolando determinati quozienti e confrontandoli con
quozienti della stessa azienda in tempi diversi, o con i
quozienti di altre aziende riferiti al medesimo tempo
Maurizio Zazzetta 1
Classificazione delle voci dello Stato
Patrimoniale
ATTIVO	 		 		
Immobilizzazioni	 		
Fabbrica(	 	105.000,00						
Impian(,	Macchinari	a4rezz	ecc.	 	64.000,00						
Mobili,	arredamento,	ecc	 	3.000,00						
		 	172.000,00						
Fondi	Ammortamento	 	52.000,00				 	120.000,00				
		 		
A,vità	corren3	 		
Cassa	 	1.500,00						
Banche	 	9.500,00				 	11.000,00				
		 		
Clien(	e	credi(	 	6.100,00						
cambiali	aEve	 4.104,00		
		 10.204,00		
fondo	rischi	su	credi(	 204,00 	10.000,00				
		 		
Rmanenze	 	36.000,00				
TOTALE	ATTIVO	 	177.000,00				
		 		
PASSIVO	 		
Passività	corren3	 		
Fornitori	e	debi(	 10.451,00		
cambiali	passive	 17.424,00		
Debi(	verso	dipenden(	 325,00		
debi(	vs	Fisco	 	1.800,00				 	30.000,00				
		 		
Debi3	a	medio	e	a	lungo	termine	 		
Mutui	ipotecari	passivi	 	38.000,00						
debito	per	TFR	 	9.000,00				 	47.000,00				
		 		
NETTO	 		
Capitale	Sociale	 	90.000,00						
Riserve	e	u(li	non	des(na(	 	10.000,00				 	100.000,00				
Totale	passivo	e	ne4o	(fon(	finanziamento)	 		 	177.000,00				
Maurizio Zazzetta 2
×  Le Attività Correnti sono costituite da denaro immediatamente
disponibile o da partite che hanno una scadenza a breve (non
oltre un anno dalla data dello SP)
Ne fanno parte:
×  mezzi finanziari a disposizione dell’azienda (denaro in cassa e in
c/c)
×  Crediti commerciali al netto del f/do Rischi su crediti
×  Acconti a fornitori
×  Titoli facilmente negoziabili
×  Ratei e risconti attivi
×  Rimanenze di magazzino al netto delle scorte permanenti e delle
giacenze che non possono essere vendute a prezzi convenienti
Maurizio Zazzetta
×  Le Passività Correnti sono costituite da partite che hanno
una scadenza breve:
×  Debiti Commerciali
×  Debiti Vs Banche e verso Erario
×  Quote di debiti a lunga scadenza da rimborsare entro l’anno
×  Ratei e risconti passivi
×  Altre passività correnti si contrappongono le passività
consolidate ovvero i debiti a medio e lungo termine:
×  Mutui e obbligazioni (al netto dei rimborsi da effettuare
entro l’anno)
×  Debiti per trattamento di fine rapporto
×  Debiti verso erario oltre l’anno
Maurizio Zazzetta 4
valori	 %
ATTIVO	
aEvità	fisse	(al	ne4o	dei	f/di	ammortamento)	 	120.000,00				 67,80%
Cassa	e	banche	 	11.000,00				 6,21%
credi(	(al	ne4o	dei	f/di	Rischio)	 	10.000,00				 5,65%
Rimanenze	 	36.000,00				 20,34%
	177.000,00				 100,00%	
PASSIVO	
Fornitori	e	Debi(	 10.451,00 5,90%
cambiali	passive		 17.424,00 9,84%
debi(	verso	il	fisco	 	1.800,00				 1,02%
debi(	verso	dipenden(	 9.325,00 5,27%
Mutui	Ipetecari	passivi	 	38.000,00				 21,47%
		
NETTO	 		
Capitale	Sociale	 	90.000,00				 50,85%
Riserve	e	u(li	indivisi	 	10.000,00				 5,65%
Totali	 	177.000,00				 100%
in	Sintesi	si	può	concludere:	
ATTIVO	
Immobilizzazioni	 	120.000,00				 67,80%
aEvità	corren(	 	57.000,00				 32,20%
		
capitale	inves(to	 	177.000,00				 100,00%	
PASSIVO	
passività	corren(	 	30.000,00				 16,95%
debi(	a	medio	e	LT	 	47.000,00				 26,55%
	77.000,00				 43,50%
Capitale	di	credito	
CAPITALE	PROPRIO	
capitale	sociale	 	90.000,00				 50,85%
Riserve	e	u(li	indivisi	 	10.000,00				 5,65%
Capitale	reperito	 	177.000,00				 100,00%	
Maurizio Zazzetta 5
Classificazione delle voci del conto
economico
×  Scopo: Fornire informazioni utili alla comprensione del
meccanismo di formazione del risultato d’esercizio e delle
singole aree gestionali.
×  Si hanno 4 comparti, così sintetizzati:
1)  Gestione operativa o caratteristica
2)  Gestione atipica (patrimoniale e Finanziaria)
3)  Gestione Straordinaria
4)  Gestione Fiscale
Maurizio Zazzetta 6
Gestione operativa o caratteristica
×  Area tipica che comprende la gestione relativa all’oggetto
principale dell’attività dell’impresa per il mercato.
×  E’ espressa dai costi e dai ricavi della gestione caratteristica:
il processo conseguente dal loro confronto è il risultato
operativo che rappresenta l’utile o la perdita del processo di
combinazione dei fattori della produzione, senza l’influenza
di altre gestioni (patrimoniale, finanziaria, straordinaria,
tributaria)
Maurizio Zazzetta 7
Gestione Atipica (patrimoniale e
Finanziaria)
×  Comprende la gestione delle operazioni che, pur essendo
normalmente effettuate dall’azienda, sono escluse dalla gestione
tipica.
×  E’ opportuno distinguere la gestione delle attività patrimoniali che
non rientrano direttamente nel processo produttivo (es. immobili
civili) e la gestione delle fonti di finanziamento.
×  Evidenzia l’apporto di tale gestione al risultato di esercizio,
consentendone una valutazione di convenienza.
×  Il risultato della gestione finanziaria consente di valutare l’efficacia
e l’economicità dell’attività finanziaria di reperimento delle fonti
di capitale
×  Il dato chiarisce se l’impresa è troppo dipendente dai mezzi di
terzi, senza adeguato ricarico dei costi sui prezzi finali e, con il
leverage insufficiente, ovvero se, pur essendovi un alto
indebitamento si è in persenza di una impresa che ha la possibilità
di assorbire gli interessi passivi
Maurizio Zazzetta 8
Gestione straordinaria o extra-caratteristica
×  Raggruppa quei componenti di reddito straordinari, estranei
all’attività d’impresa. Traggono origine da fatti aziendali
non ricorrenti e molto probabilmente non facilmente
ripetibili. (es. attività straordinaria per cessione di un ramo
di azienda)
×  Il risultato finale può essere influenzato più o meno
pesantemente dall’apporto eccezionale con tutte le
consequenziali implicazioni indotte
Maurizio Zazzetta 9
Gestione fiscale
×  Dovrebbe rappresentare una variabile indipendente per il
sistema aziendale in quanto è l’esborso corrispondente al
prodotto dell’utile fianale per l’aliquota prevista dell’irpeg e
le altre imposte locali che possono gravare sull’impresa.
Maurizio Zazzetta 10
Indici di redditività 1/2
×  Il conto economico fornisce informazioni molto utili che
riguardano la redditività di un’impresae la sa relazione con
il valore delle azioni (capitale sociale).
×  Il Tasso di Margine Lordo (gross margin) è il rapporto tra il
margine lordo e i ricavi di vendita:
TML = Margine Lordo / Ricavi di vendita
×  Questo indice riflette la capacità dell’impresa di vendere un
prodotto ad un prezzo superiore al costo sostenuto per
produrlo
Maurizio Zazzetta 11
Indici di redditività 2/2
×  Poichè la gestione di una attività comporta altri costi operativi oltre il
costo diretto dei beni venduti altro importante indice è la redditività
delle vendite (operating margin o anche detto return on sales ROS):
RDV = risultato operativo/ ricavi di vendita
×  La redditività delle vendite misura quanto un’impresa guadagna
prima degli oneri finanziari e delle imposte per ogni euro di vendite
×  Infine la redditività netta delle vendite (net profit margin) è il
rapporto tra il risultato netto e i ricavi di vendita
NPM = risultato netto/ricavi di vendita
Questo rapporto misura quanto di un euro di ricavi rimane disponibile per
gli azionistidopo che l’azienda ha pagato gli oneri finanziari e le imposte
Maurizio Zazzetta 12
Indici di liquidità
×  Gli analisti finanziari spesso ricorrono al Current ratio (indice di
liquidità generale) per valutarne la solvibilità o liquidità. Nello
specifico mettendo a confronto le attività correnti e le passività
correnti per determinare se se l’azienda dispone di capitale circolante
sufficiente a soddisfare le esigenze a breve termine
CR = Attività Correnti / Passività Correnti
×  Un indicatore più stringente della liquidità è il quick ratio o acid test
che mette a confronto soltanto la cassa e le attività “quasi liquide”
come gli investimenti a breve termine e i crediti verso clienti (con
esclusione delle rimanze poiché potrebbero non essere liquide) con le
passività correnti.
×  Le imprese hanno necessità di avere cassa per pagare i dipendentie
soddisfare altri impegni. L’esaurimento della cassa può essere molto
costoso, per questo le imprese misurano la loro posizione di cassa
calcolando il rapporto di cassa
Cash Ratio = Cassa / Passività Correnti
Maurizio Zazzetta 13
Indici di capitale circolante 1/2
×  Possiamo utilizzare le informazioni del conto economico per
e dello Stato patrimoniale per misurale l’efficienza con cui
l’impresa utilizza il proprio capitale circolante
×  Per valutare la velocità con cui un’azienda converte le
vendite in cassa si calcolano i giorni di credito alla clientela,
ovvero i giorni medi di dilazione dei crediti verso i clienti
gg di credito ai clienti = crediti verso clienti/vendite medie gg
Es. data una media giornaliera di vendite di 46.417mil €/365
=127,17se i crediti sono pari a 10.744 = 85 giorni di credito alla
clientela
Maurizio Zazzetta 14
Indici di capitale circolante 2/2
×  Esistono indici simili per i debiti verso i fornitori e le scorte di
magazzino. Per questi elementi e naturale effettuare il confronto
con il costo del venduto, che dovrà riflettere l’importo totale
pagato ai fornitori e le scorte vendute.
gg debito verso fornitori=debiti vs fornitori/costo medio gg del venduto
×  Analogamente :
gg di scorta = (rimanenze/costo medio gg del venduto)
×  Gli indivi di rotazione (o turnover) sono un modo alternativo di
misurare il capitale circolante; si calcolano esprimendo i ricavi o i
costi annui come multiplo della corrispondente grandezza di
capitale circolante. Ad es:
Rotazione del magazzino = costo annuo del venduto/rimanenze
Maurizio Zazzetta 15
Indici di copertura degli interessi
×  Spesso i finanziatori valutano la capacità di un’impresa di
soddisfare gli impegni finanziari mettendo a confronto Utili
e oneri finanziari mediante un indice di copertura degli
interessi.
EBIT = utili / oneri finanziari
Un indice elevato segnala che l’impresa sta guadagnando molto
di più di quanto necessario per far fronte al pagamento degli
oneri finanziari sul debitol. Se il rapporto espreime un valore
inferire a 1,5 i finanziatori potrebbero dubitare sulle capacità
dell’impresa di pagare i propri debiti.
EBITDA (Earnings before interests, taxes, depreciation and
Amortization) quindi:
EBITDA= EBIT+ ammortamenti
Maurizio Zazzetta 16
Indici di indebitamento
×  Altra importante informazione ottenibile dallo stato
patrimoniale è il rapporto di indebitamento o leverage che
misura quanto l’impresa ricorre al debito come fonte di
finanziamento.
Rapporto di indebitamento= debiti totali/capitale netto
Maurizio Zazzetta 17
Indici di valutazione
×  Il più importante indice utilizzato dagli analisti per misurare il
valore di mercato dell’impresa è il Rapporto prezzo/utile o Price
Earnings ratio (P/E):
P/E= capitalizzazione di mercato/risultato netto= prezzo azione/utile per azione
×  Il P/E è il rapporto tra il valore del capitale proprio e l’utile,
entrambi espressi su base totale o su base unitaria (per azione)
Maurizio Zazzetta 18
Redditività degli investimenti
×  Per valutare il rendimento degli investimenti si usa l’indice ROE
(return on equity) o redditività del capitale netto
ROE = risultato netto/valore contabile del capitale netto
×  Un ROE elevato può indicare che l’impresa è in grado di trovare
opportunità di investimento vantaggiose
×  Con il ROA (return on assets) o redditività dell’attività
ROA= (risultato netto + oneri finanziari) /valore contabile delle
attività
Maurizio Zazzetta 19
Il ROE con lo schema DuPont
×  Il ROE secondo lo schema DuPont (dal nome della società che lo ha
reso popolare) esprime ulteriori indicazioni in termini di redditività,
efficienza delle attività e rapporto di indebitamento:
Maurizio Zazzetta 20
•  Il primo termine è la redditività netta delle vendite. Il secondo
termine è la rotazione delle attività (o turnover), che misura
l’efficienza con cui l’impresa utilizza le proprie attività per generare
ricavi. Si calcola il Roe moltiplicando per un indice di indebitamento
chiamato moltiplicatore del capitale proprio, che indica il valore
dell’attivo per un euro di capitale proprio. Tale moltiplicatore sarà
più alto quanto maggiore sarà il ricorso al debito da parte
dell’impresa.
Riepilogo dei principali indici finanziari 1/3
×  Indici di redditività:
Tasso di Margine Lordo = Margine Lordo/Ricavi di vendita
Redditività delle vendite = Risultato operativo/Ricavi di vendita
EBIT Margin = EBIT/ Ricavi di vendita
Redditività netta delle vendite = Risultato netto/Ricavi di vendit
×  Indici di Liquidità:
Current Ratio = attività correnti/passività correnti
Quick Ratio = (cassa invest. a breve term.+ crediti vs clienti)/pass-correnti
Cash Ratio = Cassa / passività correnti
Maurizio Zazzetta 21
Riepilogo dei principali indici finanziari 2/3
×  Indici di capitale circolante:
gg di credito ai clienti = crediti vs clienti/vendite medie giornaliere
gg di debito vs fornitori = debiti vs fornito/costo medio giornaliero venduto
gg di scorta = Rimanenze/ costo medio giornaliero del venduto
Rotazione dei crediti vs clienti = vendite annue/crediti vs clienti
Rotazione debiti vs fornitori = costo annuo del venduto/ debiti vs fornitori
Rotazione del magazzino = costo annuo del venduto/ Rimanenze
Maurizio Zazzetta 22
Riepilogo dei principali indici finanziari 3/3
×  Indici di copertura degli interessi:
Indice di copertura sull’EBIT = Ebit / Oneri Finanziari
Indice di copertura sull’EBITDA = EBITDA/ oneri finanziari
×  Indici di indebitamento:
Rapporto di indebitamento=debiti totali/ capitale netto (*)
Debt-to-capital ratio = debiti totali/ capitale netto + Debiti totali
(*) a valori contabili o di mercato
Maurizio Zazzetta 23
Maurizio Zazzetta
Maurizio Zazzetta 24
Ho maturato una solida esperienza lavorativa in aziende
multinazionali in area Amministrazione, Finanza, Rischio, &
Controlling.
Leadership, Decision Making e Problem Solving sono
caratteristiche sviluppate grazie alla collaborazione con
organizzazioni complesse. Ho gestito un team di 23 risorse che,
grazie alle doti di comunicazione assertiva e coaching, ha sempre
conseguito gli obiettivi aziendali.
Ho sviluppato competenze nel controllo industriale, nel reporting,
nel cambio e implementazione di nuovi E.R.P. nel risk assessment,
nella finanza aziendale. Ho partecipato a operazioni straordinarie
(fusioni, scissioni) e riorganizzato la funzione amministrazione
finanza e controllo.
Abituato a operare in contesti ad alta dinamicità e forte
orientamento ai risultati, ho gestito progetti complessi
coinvolgendo in modo trasversale tutte le funzioni aziendali.

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Analisi di bilancio

  • 1. Ultimo update 8 Aprile 2017 Maurizio Zazzetta 0
  • 2. Il ricorso all’analisi di bilancio ×  Serve per valutare la capacità di credito dell’azienda ×  Lo studio può essere compiuto: 1)  Confrontando bilanci alla fine di due periodi successivi: per avere la misura della variazione assolute (aumenti – diminuzioni). Per conoscere tali variazioni in termini % che meglio rappresentano la percezione della variazione stessa 2)  Calcolando determinati quozienti e confrontandoli con quozienti della stessa azienda in tempi diversi, o con i quozienti di altre aziende riferiti al medesimo tempo Maurizio Zazzetta 1
  • 3. Classificazione delle voci dello Stato Patrimoniale ATTIVO Immobilizzazioni Fabbrica( 105.000,00 Impian(, Macchinari a4rezz ecc. 64.000,00 Mobili, arredamento, ecc 3.000,00 172.000,00 Fondi Ammortamento 52.000,00 120.000,00 A,vità corren3 Cassa 1.500,00 Banche 9.500,00 11.000,00 Clien( e credi( 6.100,00 cambiali aEve 4.104,00 10.204,00 fondo rischi su credi( 204,00 10.000,00 Rmanenze 36.000,00 TOTALE ATTIVO 177.000,00 PASSIVO Passività corren3 Fornitori e debi( 10.451,00 cambiali passive 17.424,00 Debi( verso dipenden( 325,00 debi( vs Fisco 1.800,00 30.000,00 Debi3 a medio e a lungo termine Mutui ipotecari passivi 38.000,00 debito per TFR 9.000,00 47.000,00 NETTO Capitale Sociale 90.000,00 Riserve e u(li non des(na( 10.000,00 100.000,00 Totale passivo e ne4o (fon( finanziamento) 177.000,00 Maurizio Zazzetta 2
  • 4. ×  Le Attività Correnti sono costituite da denaro immediatamente disponibile o da partite che hanno una scadenza a breve (non oltre un anno dalla data dello SP) Ne fanno parte: ×  mezzi finanziari a disposizione dell’azienda (denaro in cassa e in c/c) ×  Crediti commerciali al netto del f/do Rischi su crediti ×  Acconti a fornitori ×  Titoli facilmente negoziabili ×  Ratei e risconti attivi ×  Rimanenze di magazzino al netto delle scorte permanenti e delle giacenze che non possono essere vendute a prezzi convenienti Maurizio Zazzetta
  • 5. ×  Le Passività Correnti sono costituite da partite che hanno una scadenza breve: ×  Debiti Commerciali ×  Debiti Vs Banche e verso Erario ×  Quote di debiti a lunga scadenza da rimborsare entro l’anno ×  Ratei e risconti passivi ×  Altre passività correnti si contrappongono le passività consolidate ovvero i debiti a medio e lungo termine: ×  Mutui e obbligazioni (al netto dei rimborsi da effettuare entro l’anno) ×  Debiti per trattamento di fine rapporto ×  Debiti verso erario oltre l’anno Maurizio Zazzetta 4
  • 6. valori % ATTIVO aEvità fisse (al ne4o dei f/di ammortamento) 120.000,00 67,80% Cassa e banche 11.000,00 6,21% credi( (al ne4o dei f/di Rischio) 10.000,00 5,65% Rimanenze 36.000,00 20,34% 177.000,00 100,00% PASSIVO Fornitori e Debi( 10.451,00 5,90% cambiali passive 17.424,00 9,84% debi( verso il fisco 1.800,00 1,02% debi( verso dipenden( 9.325,00 5,27% Mutui Ipetecari passivi 38.000,00 21,47% NETTO Capitale Sociale 90.000,00 50,85% Riserve e u(li indivisi 10.000,00 5,65% Totali 177.000,00 100% in Sintesi si può concludere: ATTIVO Immobilizzazioni 120.000,00 67,80% aEvità corren( 57.000,00 32,20% capitale inves(to 177.000,00 100,00% PASSIVO passività corren( 30.000,00 16,95% debi( a medio e LT 47.000,00 26,55% 77.000,00 43,50% Capitale di credito CAPITALE PROPRIO capitale sociale 90.000,00 50,85% Riserve e u(li indivisi 10.000,00 5,65% Capitale reperito 177.000,00 100,00% Maurizio Zazzetta 5
  • 7. Classificazione delle voci del conto economico ×  Scopo: Fornire informazioni utili alla comprensione del meccanismo di formazione del risultato d’esercizio e delle singole aree gestionali. ×  Si hanno 4 comparti, così sintetizzati: 1)  Gestione operativa o caratteristica 2)  Gestione atipica (patrimoniale e Finanziaria) 3)  Gestione Straordinaria 4)  Gestione Fiscale Maurizio Zazzetta 6
  • 8. Gestione operativa o caratteristica ×  Area tipica che comprende la gestione relativa all’oggetto principale dell’attività dell’impresa per il mercato. ×  E’ espressa dai costi e dai ricavi della gestione caratteristica: il processo conseguente dal loro confronto è il risultato operativo che rappresenta l’utile o la perdita del processo di combinazione dei fattori della produzione, senza l’influenza di altre gestioni (patrimoniale, finanziaria, straordinaria, tributaria) Maurizio Zazzetta 7
  • 9. Gestione Atipica (patrimoniale e Finanziaria) ×  Comprende la gestione delle operazioni che, pur essendo normalmente effettuate dall’azienda, sono escluse dalla gestione tipica. ×  E’ opportuno distinguere la gestione delle attività patrimoniali che non rientrano direttamente nel processo produttivo (es. immobili civili) e la gestione delle fonti di finanziamento. ×  Evidenzia l’apporto di tale gestione al risultato di esercizio, consentendone una valutazione di convenienza. ×  Il risultato della gestione finanziaria consente di valutare l’efficacia e l’economicità dell’attività finanziaria di reperimento delle fonti di capitale ×  Il dato chiarisce se l’impresa è troppo dipendente dai mezzi di terzi, senza adeguato ricarico dei costi sui prezzi finali e, con il leverage insufficiente, ovvero se, pur essendovi un alto indebitamento si è in persenza di una impresa che ha la possibilità di assorbire gli interessi passivi Maurizio Zazzetta 8
  • 10. Gestione straordinaria o extra-caratteristica ×  Raggruppa quei componenti di reddito straordinari, estranei all’attività d’impresa. Traggono origine da fatti aziendali non ricorrenti e molto probabilmente non facilmente ripetibili. (es. attività straordinaria per cessione di un ramo di azienda) ×  Il risultato finale può essere influenzato più o meno pesantemente dall’apporto eccezionale con tutte le consequenziali implicazioni indotte Maurizio Zazzetta 9
  • 11. Gestione fiscale ×  Dovrebbe rappresentare una variabile indipendente per il sistema aziendale in quanto è l’esborso corrispondente al prodotto dell’utile fianale per l’aliquota prevista dell’irpeg e le altre imposte locali che possono gravare sull’impresa. Maurizio Zazzetta 10
  • 12. Indici di redditività 1/2 ×  Il conto economico fornisce informazioni molto utili che riguardano la redditività di un’impresae la sa relazione con il valore delle azioni (capitale sociale). ×  Il Tasso di Margine Lordo (gross margin) è il rapporto tra il margine lordo e i ricavi di vendita: TML = Margine Lordo / Ricavi di vendita ×  Questo indice riflette la capacità dell’impresa di vendere un prodotto ad un prezzo superiore al costo sostenuto per produrlo Maurizio Zazzetta 11
  • 13. Indici di redditività 2/2 ×  Poichè la gestione di una attività comporta altri costi operativi oltre il costo diretto dei beni venduti altro importante indice è la redditività delle vendite (operating margin o anche detto return on sales ROS): RDV = risultato operativo/ ricavi di vendita ×  La redditività delle vendite misura quanto un’impresa guadagna prima degli oneri finanziari e delle imposte per ogni euro di vendite ×  Infine la redditività netta delle vendite (net profit margin) è il rapporto tra il risultato netto e i ricavi di vendita NPM = risultato netto/ricavi di vendita Questo rapporto misura quanto di un euro di ricavi rimane disponibile per gli azionistidopo che l’azienda ha pagato gli oneri finanziari e le imposte Maurizio Zazzetta 12
  • 14. Indici di liquidità ×  Gli analisti finanziari spesso ricorrono al Current ratio (indice di liquidità generale) per valutarne la solvibilità o liquidità. Nello specifico mettendo a confronto le attività correnti e le passività correnti per determinare se se l’azienda dispone di capitale circolante sufficiente a soddisfare le esigenze a breve termine CR = Attività Correnti / Passività Correnti ×  Un indicatore più stringente della liquidità è il quick ratio o acid test che mette a confronto soltanto la cassa e le attività “quasi liquide” come gli investimenti a breve termine e i crediti verso clienti (con esclusione delle rimanze poiché potrebbero non essere liquide) con le passività correnti. ×  Le imprese hanno necessità di avere cassa per pagare i dipendentie soddisfare altri impegni. L’esaurimento della cassa può essere molto costoso, per questo le imprese misurano la loro posizione di cassa calcolando il rapporto di cassa Cash Ratio = Cassa / Passività Correnti Maurizio Zazzetta 13
  • 15. Indici di capitale circolante 1/2 ×  Possiamo utilizzare le informazioni del conto economico per e dello Stato patrimoniale per misurale l’efficienza con cui l’impresa utilizza il proprio capitale circolante ×  Per valutare la velocità con cui un’azienda converte le vendite in cassa si calcolano i giorni di credito alla clientela, ovvero i giorni medi di dilazione dei crediti verso i clienti gg di credito ai clienti = crediti verso clienti/vendite medie gg Es. data una media giornaliera di vendite di 46.417mil €/365 =127,17se i crediti sono pari a 10.744 = 85 giorni di credito alla clientela Maurizio Zazzetta 14
  • 16. Indici di capitale circolante 2/2 ×  Esistono indici simili per i debiti verso i fornitori e le scorte di magazzino. Per questi elementi e naturale effettuare il confronto con il costo del venduto, che dovrà riflettere l’importo totale pagato ai fornitori e le scorte vendute. gg debito verso fornitori=debiti vs fornitori/costo medio gg del venduto ×  Analogamente : gg di scorta = (rimanenze/costo medio gg del venduto) ×  Gli indivi di rotazione (o turnover) sono un modo alternativo di misurare il capitale circolante; si calcolano esprimendo i ricavi o i costi annui come multiplo della corrispondente grandezza di capitale circolante. Ad es: Rotazione del magazzino = costo annuo del venduto/rimanenze Maurizio Zazzetta 15
  • 17. Indici di copertura degli interessi ×  Spesso i finanziatori valutano la capacità di un’impresa di soddisfare gli impegni finanziari mettendo a confronto Utili e oneri finanziari mediante un indice di copertura degli interessi. EBIT = utili / oneri finanziari Un indice elevato segnala che l’impresa sta guadagnando molto di più di quanto necessario per far fronte al pagamento degli oneri finanziari sul debitol. Se il rapporto espreime un valore inferire a 1,5 i finanziatori potrebbero dubitare sulle capacità dell’impresa di pagare i propri debiti. EBITDA (Earnings before interests, taxes, depreciation and Amortization) quindi: EBITDA= EBIT+ ammortamenti Maurizio Zazzetta 16
  • 18. Indici di indebitamento ×  Altra importante informazione ottenibile dallo stato patrimoniale è il rapporto di indebitamento o leverage che misura quanto l’impresa ricorre al debito come fonte di finanziamento. Rapporto di indebitamento= debiti totali/capitale netto Maurizio Zazzetta 17
  • 19. Indici di valutazione ×  Il più importante indice utilizzato dagli analisti per misurare il valore di mercato dell’impresa è il Rapporto prezzo/utile o Price Earnings ratio (P/E): P/E= capitalizzazione di mercato/risultato netto= prezzo azione/utile per azione ×  Il P/E è il rapporto tra il valore del capitale proprio e l’utile, entrambi espressi su base totale o su base unitaria (per azione) Maurizio Zazzetta 18
  • 20. Redditività degli investimenti ×  Per valutare il rendimento degli investimenti si usa l’indice ROE (return on equity) o redditività del capitale netto ROE = risultato netto/valore contabile del capitale netto ×  Un ROE elevato può indicare che l’impresa è in grado di trovare opportunità di investimento vantaggiose ×  Con il ROA (return on assets) o redditività dell’attività ROA= (risultato netto + oneri finanziari) /valore contabile delle attività Maurizio Zazzetta 19
  • 21. Il ROE con lo schema DuPont ×  Il ROE secondo lo schema DuPont (dal nome della società che lo ha reso popolare) esprime ulteriori indicazioni in termini di redditività, efficienza delle attività e rapporto di indebitamento: Maurizio Zazzetta 20 •  Il primo termine è la redditività netta delle vendite. Il secondo termine è la rotazione delle attività (o turnover), che misura l’efficienza con cui l’impresa utilizza le proprie attività per generare ricavi. Si calcola il Roe moltiplicando per un indice di indebitamento chiamato moltiplicatore del capitale proprio, che indica il valore dell’attivo per un euro di capitale proprio. Tale moltiplicatore sarà più alto quanto maggiore sarà il ricorso al debito da parte dell’impresa.
  • 22. Riepilogo dei principali indici finanziari 1/3 ×  Indici di redditività: Tasso di Margine Lordo = Margine Lordo/Ricavi di vendita Redditività delle vendite = Risultato operativo/Ricavi di vendita EBIT Margin = EBIT/ Ricavi di vendita Redditività netta delle vendite = Risultato netto/Ricavi di vendit ×  Indici di Liquidità: Current Ratio = attività correnti/passività correnti Quick Ratio = (cassa invest. a breve term.+ crediti vs clienti)/pass-correnti Cash Ratio = Cassa / passività correnti Maurizio Zazzetta 21
  • 23. Riepilogo dei principali indici finanziari 2/3 ×  Indici di capitale circolante: gg di credito ai clienti = crediti vs clienti/vendite medie giornaliere gg di debito vs fornitori = debiti vs fornito/costo medio giornaliero venduto gg di scorta = Rimanenze/ costo medio giornaliero del venduto Rotazione dei crediti vs clienti = vendite annue/crediti vs clienti Rotazione debiti vs fornitori = costo annuo del venduto/ debiti vs fornitori Rotazione del magazzino = costo annuo del venduto/ Rimanenze Maurizio Zazzetta 22
  • 24. Riepilogo dei principali indici finanziari 3/3 ×  Indici di copertura degli interessi: Indice di copertura sull’EBIT = Ebit / Oneri Finanziari Indice di copertura sull’EBITDA = EBITDA/ oneri finanziari ×  Indici di indebitamento: Rapporto di indebitamento=debiti totali/ capitale netto (*) Debt-to-capital ratio = debiti totali/ capitale netto + Debiti totali (*) a valori contabili o di mercato Maurizio Zazzetta 23
  • 25. Maurizio Zazzetta Maurizio Zazzetta 24 Ho maturato una solida esperienza lavorativa in aziende multinazionali in area Amministrazione, Finanza, Rischio, & Controlling. Leadership, Decision Making e Problem Solving sono caratteristiche sviluppate grazie alla collaborazione con organizzazioni complesse. Ho gestito un team di 23 risorse che, grazie alle doti di comunicazione assertiva e coaching, ha sempre conseguito gli obiettivi aziendali. Ho sviluppato competenze nel controllo industriale, nel reporting, nel cambio e implementazione di nuovi E.R.P. nel risk assessment, nella finanza aziendale. Ho partecipato a operazioni straordinarie (fusioni, scissioni) e riorganizzato la funzione amministrazione finanza e controllo. Abituato a operare in contesti ad alta dinamicità e forte orientamento ai risultati, ho gestito progetti complessi coinvolgendo in modo trasversale tutte le funzioni aziendali.