2. Il ricorso all’analisi di bilancio
× Serve per valutare la capacità di credito dell’azienda
× Lo studio può essere compiuto:
1) Confrontando bilanci alla fine di due periodi successivi: per
avere la misura della variazione assolute (aumenti –
diminuzioni). Per conoscere tali variazioni in termini % che
meglio rappresentano la percezione della variazione stessa
2) Calcolando determinati quozienti e confrontandoli con
quozienti della stessa azienda in tempi diversi, o con i
quozienti di altre aziende riferiti al medesimo tempo
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3. Classificazione delle voci dello Stato
Patrimoniale
ATTIVO
Immobilizzazioni
Fabbrica( 105.000,00
Impian(, Macchinari a4rezz ecc. 64.000,00
Mobili, arredamento, ecc 3.000,00
172.000,00
Fondi Ammortamento 52.000,00 120.000,00
A,vità corren3
Cassa 1.500,00
Banche 9.500,00 11.000,00
Clien( e credi( 6.100,00
cambiali aEve 4.104,00
10.204,00
fondo rischi su credi( 204,00 10.000,00
Rmanenze 36.000,00
TOTALE ATTIVO 177.000,00
PASSIVO
Passività corren3
Fornitori e debi( 10.451,00
cambiali passive 17.424,00
Debi( verso dipenden( 325,00
debi( vs Fisco 1.800,00 30.000,00
Debi3 a medio e a lungo termine
Mutui ipotecari passivi 38.000,00
debito per TFR 9.000,00 47.000,00
NETTO
Capitale Sociale 90.000,00
Riserve e u(li non des(na( 10.000,00 100.000,00
Totale passivo e ne4o (fon( finanziamento) 177.000,00
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4. × Le Attività Correnti sono costituite da denaro immediatamente
disponibile o da partite che hanno una scadenza a breve (non
oltre un anno dalla data dello SP)
Ne fanno parte:
× mezzi finanziari a disposizione dell’azienda (denaro in cassa e in
c/c)
× Crediti commerciali al netto del f/do Rischi su crediti
× Acconti a fornitori
× Titoli facilmente negoziabili
× Ratei e risconti attivi
× Rimanenze di magazzino al netto delle scorte permanenti e delle
giacenze che non possono essere vendute a prezzi convenienti
Maurizio Zazzetta
5. × Le Passività Correnti sono costituite da partite che hanno
una scadenza breve:
× Debiti Commerciali
× Debiti Vs Banche e verso Erario
× Quote di debiti a lunga scadenza da rimborsare entro l’anno
× Ratei e risconti passivi
× Altre passività correnti si contrappongono le passività
consolidate ovvero i debiti a medio e lungo termine:
× Mutui e obbligazioni (al netto dei rimborsi da effettuare
entro l’anno)
× Debiti per trattamento di fine rapporto
× Debiti verso erario oltre l’anno
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6. valori %
ATTIVO
aEvità fisse (al ne4o dei f/di ammortamento) 120.000,00 67,80%
Cassa e banche 11.000,00 6,21%
credi( (al ne4o dei f/di Rischio) 10.000,00 5,65%
Rimanenze 36.000,00 20,34%
177.000,00 100,00%
PASSIVO
Fornitori e Debi( 10.451,00 5,90%
cambiali passive 17.424,00 9,84%
debi( verso il fisco 1.800,00 1,02%
debi( verso dipenden( 9.325,00 5,27%
Mutui Ipetecari passivi 38.000,00 21,47%
NETTO
Capitale Sociale 90.000,00 50,85%
Riserve e u(li indivisi 10.000,00 5,65%
Totali 177.000,00 100%
in Sintesi si può concludere:
ATTIVO
Immobilizzazioni 120.000,00 67,80%
aEvità corren( 57.000,00 32,20%
capitale inves(to 177.000,00 100,00%
PASSIVO
passività corren( 30.000,00 16,95%
debi( a medio e LT 47.000,00 26,55%
77.000,00 43,50%
Capitale di credito
CAPITALE PROPRIO
capitale sociale 90.000,00 50,85%
Riserve e u(li indivisi 10.000,00 5,65%
Capitale reperito 177.000,00 100,00%
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7. Classificazione delle voci del conto
economico
× Scopo: Fornire informazioni utili alla comprensione del
meccanismo di formazione del risultato d’esercizio e delle
singole aree gestionali.
× Si hanno 4 comparti, così sintetizzati:
1) Gestione operativa o caratteristica
2) Gestione atipica (patrimoniale e Finanziaria)
3) Gestione Straordinaria
4) Gestione Fiscale
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8. Gestione operativa o caratteristica
× Area tipica che comprende la gestione relativa all’oggetto
principale dell’attività dell’impresa per il mercato.
× E’ espressa dai costi e dai ricavi della gestione caratteristica:
il processo conseguente dal loro confronto è il risultato
operativo che rappresenta l’utile o la perdita del processo di
combinazione dei fattori della produzione, senza l’influenza
di altre gestioni (patrimoniale, finanziaria, straordinaria,
tributaria)
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9. Gestione Atipica (patrimoniale e
Finanziaria)
× Comprende la gestione delle operazioni che, pur essendo
normalmente effettuate dall’azienda, sono escluse dalla gestione
tipica.
× E’ opportuno distinguere la gestione delle attività patrimoniali che
non rientrano direttamente nel processo produttivo (es. immobili
civili) e la gestione delle fonti di finanziamento.
× Evidenzia l’apporto di tale gestione al risultato di esercizio,
consentendone una valutazione di convenienza.
× Il risultato della gestione finanziaria consente di valutare l’efficacia
e l’economicità dell’attività finanziaria di reperimento delle fonti
di capitale
× Il dato chiarisce se l’impresa è troppo dipendente dai mezzi di
terzi, senza adeguato ricarico dei costi sui prezzi finali e, con il
leverage insufficiente, ovvero se, pur essendovi un alto
indebitamento si è in persenza di una impresa che ha la possibilità
di assorbire gli interessi passivi
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10. Gestione straordinaria o extra-caratteristica
× Raggruppa quei componenti di reddito straordinari, estranei
all’attività d’impresa. Traggono origine da fatti aziendali
non ricorrenti e molto probabilmente non facilmente
ripetibili. (es. attività straordinaria per cessione di un ramo
di azienda)
× Il risultato finale può essere influenzato più o meno
pesantemente dall’apporto eccezionale con tutte le
consequenziali implicazioni indotte
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11. Gestione fiscale
× Dovrebbe rappresentare una variabile indipendente per il
sistema aziendale in quanto è l’esborso corrispondente al
prodotto dell’utile fianale per l’aliquota prevista dell’irpeg e
le altre imposte locali che possono gravare sull’impresa.
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12. Indici di redditività 1/2
× Il conto economico fornisce informazioni molto utili che
riguardano la redditività di un’impresae la sa relazione con
il valore delle azioni (capitale sociale).
× Il Tasso di Margine Lordo (gross margin) è il rapporto tra il
margine lordo e i ricavi di vendita:
TML = Margine Lordo / Ricavi di vendita
× Questo indice riflette la capacità dell’impresa di vendere un
prodotto ad un prezzo superiore al costo sostenuto per
produrlo
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13. Indici di redditività 2/2
× Poichè la gestione di una attività comporta altri costi operativi oltre il
costo diretto dei beni venduti altro importante indice è la redditività
delle vendite (operating margin o anche detto return on sales ROS):
RDV = risultato operativo/ ricavi di vendita
× La redditività delle vendite misura quanto un’impresa guadagna
prima degli oneri finanziari e delle imposte per ogni euro di vendite
× Infine la redditività netta delle vendite (net profit margin) è il
rapporto tra il risultato netto e i ricavi di vendita
NPM = risultato netto/ricavi di vendita
Questo rapporto misura quanto di un euro di ricavi rimane disponibile per
gli azionistidopo che l’azienda ha pagato gli oneri finanziari e le imposte
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14. Indici di liquidità
× Gli analisti finanziari spesso ricorrono al Current ratio (indice di
liquidità generale) per valutarne la solvibilità o liquidità. Nello
specifico mettendo a confronto le attività correnti e le passività
correnti per determinare se se l’azienda dispone di capitale circolante
sufficiente a soddisfare le esigenze a breve termine
CR = Attività Correnti / Passività Correnti
× Un indicatore più stringente della liquidità è il quick ratio o acid test
che mette a confronto soltanto la cassa e le attività “quasi liquide”
come gli investimenti a breve termine e i crediti verso clienti (con
esclusione delle rimanze poiché potrebbero non essere liquide) con le
passività correnti.
× Le imprese hanno necessità di avere cassa per pagare i dipendentie
soddisfare altri impegni. L’esaurimento della cassa può essere molto
costoso, per questo le imprese misurano la loro posizione di cassa
calcolando il rapporto di cassa
Cash Ratio = Cassa / Passività Correnti
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15. Indici di capitale circolante 1/2
× Possiamo utilizzare le informazioni del conto economico per
e dello Stato patrimoniale per misurale l’efficienza con cui
l’impresa utilizza il proprio capitale circolante
× Per valutare la velocità con cui un’azienda converte le
vendite in cassa si calcolano i giorni di credito alla clientela,
ovvero i giorni medi di dilazione dei crediti verso i clienti
gg di credito ai clienti = crediti verso clienti/vendite medie gg
Es. data una media giornaliera di vendite di 46.417mil €/365
=127,17se i crediti sono pari a 10.744 = 85 giorni di credito alla
clientela
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16. Indici di capitale circolante 2/2
× Esistono indici simili per i debiti verso i fornitori e le scorte di
magazzino. Per questi elementi e naturale effettuare il confronto
con il costo del venduto, che dovrà riflettere l’importo totale
pagato ai fornitori e le scorte vendute.
gg debito verso fornitori=debiti vs fornitori/costo medio gg del venduto
× Analogamente :
gg di scorta = (rimanenze/costo medio gg del venduto)
× Gli indivi di rotazione (o turnover) sono un modo alternativo di
misurare il capitale circolante; si calcolano esprimendo i ricavi o i
costi annui come multiplo della corrispondente grandezza di
capitale circolante. Ad es:
Rotazione del magazzino = costo annuo del venduto/rimanenze
Maurizio Zazzetta 15
17. Indici di copertura degli interessi
× Spesso i finanziatori valutano la capacità di un’impresa di
soddisfare gli impegni finanziari mettendo a confronto Utili
e oneri finanziari mediante un indice di copertura degli
interessi.
EBIT = utili / oneri finanziari
Un indice elevato segnala che l’impresa sta guadagnando molto
di più di quanto necessario per far fronte al pagamento degli
oneri finanziari sul debitol. Se il rapporto espreime un valore
inferire a 1,5 i finanziatori potrebbero dubitare sulle capacità
dell’impresa di pagare i propri debiti.
EBITDA (Earnings before interests, taxes, depreciation and
Amortization) quindi:
EBITDA= EBIT+ ammortamenti
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18. Indici di indebitamento
× Altra importante informazione ottenibile dallo stato
patrimoniale è il rapporto di indebitamento o leverage che
misura quanto l’impresa ricorre al debito come fonte di
finanziamento.
Rapporto di indebitamento= debiti totali/capitale netto
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19. Indici di valutazione
× Il più importante indice utilizzato dagli analisti per misurare il
valore di mercato dell’impresa è il Rapporto prezzo/utile o Price
Earnings ratio (P/E):
P/E= capitalizzazione di mercato/risultato netto= prezzo azione/utile per azione
× Il P/E è il rapporto tra il valore del capitale proprio e l’utile,
entrambi espressi su base totale o su base unitaria (per azione)
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20. Redditività degli investimenti
× Per valutare il rendimento degli investimenti si usa l’indice ROE
(return on equity) o redditività del capitale netto
ROE = risultato netto/valore contabile del capitale netto
× Un ROE elevato può indicare che l’impresa è in grado di trovare
opportunità di investimento vantaggiose
× Con il ROA (return on assets) o redditività dell’attività
ROA= (risultato netto + oneri finanziari) /valore contabile delle
attività
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21. Il ROE con lo schema DuPont
× Il ROE secondo lo schema DuPont (dal nome della società che lo ha
reso popolare) esprime ulteriori indicazioni in termini di redditività,
efficienza delle attività e rapporto di indebitamento:
Maurizio Zazzetta 20
• Il primo termine è la redditività netta delle vendite. Il secondo
termine è la rotazione delle attività (o turnover), che misura
l’efficienza con cui l’impresa utilizza le proprie attività per generare
ricavi. Si calcola il Roe moltiplicando per un indice di indebitamento
chiamato moltiplicatore del capitale proprio, che indica il valore
dell’attivo per un euro di capitale proprio. Tale moltiplicatore sarà
più alto quanto maggiore sarà il ricorso al debito da parte
dell’impresa.
22. Riepilogo dei principali indici finanziari 1/3
× Indici di redditività:
Tasso di Margine Lordo = Margine Lordo/Ricavi di vendita
Redditività delle vendite = Risultato operativo/Ricavi di vendita
EBIT Margin = EBIT/ Ricavi di vendita
Redditività netta delle vendite = Risultato netto/Ricavi di vendit
× Indici di Liquidità:
Current Ratio = attività correnti/passività correnti
Quick Ratio = (cassa invest. a breve term.+ crediti vs clienti)/pass-correnti
Cash Ratio = Cassa / passività correnti
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23. Riepilogo dei principali indici finanziari 2/3
× Indici di capitale circolante:
gg di credito ai clienti = crediti vs clienti/vendite medie giornaliere
gg di debito vs fornitori = debiti vs fornito/costo medio giornaliero venduto
gg di scorta = Rimanenze/ costo medio giornaliero del venduto
Rotazione dei crediti vs clienti = vendite annue/crediti vs clienti
Rotazione debiti vs fornitori = costo annuo del venduto/ debiti vs fornitori
Rotazione del magazzino = costo annuo del venduto/ Rimanenze
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24. Riepilogo dei principali indici finanziari 3/3
× Indici di copertura degli interessi:
Indice di copertura sull’EBIT = Ebit / Oneri Finanziari
Indice di copertura sull’EBITDA = EBITDA/ oneri finanziari
× Indici di indebitamento:
Rapporto di indebitamento=debiti totali/ capitale netto (*)
Debt-to-capital ratio = debiti totali/ capitale netto + Debiti totali
(*) a valori contabili o di mercato
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25. Maurizio Zazzetta
Maurizio Zazzetta 24
Ho maturato una solida esperienza lavorativa in aziende
multinazionali in area Amministrazione, Finanza, Rischio, &
Controlling.
Leadership, Decision Making e Problem Solving sono
caratteristiche sviluppate grazie alla collaborazione con
organizzazioni complesse. Ho gestito un team di 23 risorse che,
grazie alle doti di comunicazione assertiva e coaching, ha sempre
conseguito gli obiettivi aziendali.
Ho sviluppato competenze nel controllo industriale, nel reporting,
nel cambio e implementazione di nuovi E.R.P. nel risk assessment,
nella finanza aziendale. Ho partecipato a operazioni straordinarie
(fusioni, scissioni) e riorganizzato la funzione amministrazione
finanza e controllo.
Abituato a operare in contesti ad alta dinamicità e forte
orientamento ai risultati, ho gestito progetti complessi
coinvolgendo in modo trasversale tutte le funzioni aziendali.