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L’ASSISTENZA DOMICILIARE IN
SICILIA, REALTÀ E PROSPETTIVE
Massimo Di Gregorio
Esperto in cure palliative
Mazara 28/12/2016
Gli acronimi che useremo:
• A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata
• P.U.A. = Punto Unico Accesso
• U.V.M.D. = Unità Valutativa Multidisciplinare
Distrettuale
• P.A.I. = Piano Assistenziale Individualizzato
A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata
L'A.D.I. trova naturale collocazione nell'ambito dei servizi di "Assistenza primaria" ,
assicurati dal Distretto, relativi alle attività sanitarie e sociosanitarie (D.L n° 229/99,
art.3 quarter 3 quinquies)
E' rivolta a soggetti in condizione di non autosufficienza o
ridotta autosufficienza temporanea o protratta derivante
da condizioni personali critiche ancorché non patologiche
o specificamente affetti da patologie croniche a medio
lungo decorso o da patologie acute trattabili a domicilio
che necessitano di assistenza da parte di una équipe
multiprofessionale.
E' rivolta altresì a pazienti oncologici in fase critica e/o
terminale.
A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata
• Assistenza: perché è dato un aiuto alla persona che
non è più in grado di badare completamente a se
stessa.
• Domiciliare: perché le prestazioni assistenziali sono
erogate direttamente presso il domicilio della persona
bisognosa.
• Integrata: perché l’assistenza prevede sia una
collaborazione tra più figure professionali sia una
collaborazione tra enti (Comune e ASP) e tra servizi
(ospedale e distretto sanitario) per la predisposizione,
attivazione e coordinamento degli interventi necessari
al superamento dello stato di bisogno.
A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata
• A chi si rivolge
Alle persone di tutte le età, presenti nel territorio
dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani non
autosufficienti o allettate,e per le quali c’è la
disponibilità e l’adeguatezza della famiglia o il sostegno
della rete socio-assistenziale.
• Quanto costa
I costi per i servizi resi dal medico di medicina generale,
medici specialistici, infermieri, terapisti della
riabilitazione, operatori socio sanitari, psicologi, sono a
totale carico dell’ASP.
A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata
• Come si richiede il servizio
Il servizio viene attivato dal Distretto Sanitario , su segnalazione di
chiunque ne ravvisi il bisogno:
• familiari dell’interessato
• medico di famiglia
• assistente sociale del Comune/ASP
• reparto ospedaliero all’atto della dimissione
• medico di struttura residenziale/RSA
• responsabile di struttura Socio Assistenziale ( Casa di Riposo,
Comunità Protetta)
• farmacie aperte al pubblico
• associazioni di volontariato, cooperative sociali
• altri soggetti ( vicinato, rete amicale, ecc)
A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata
• Come si richiede il servizio
Il servizio viene attivato dal Distretto Sanitario , su segnalazione di
chiunque ne ravvisi il bisogno:
• familiari dell’interessato
• medico di famiglia
• assistente sociale del Comune/ASP
• reparto ospedaliero all’atto della dimissione
• medico di struttura residenziale/RSA
• responsabile di struttura Socio Assistenziale ( Casa di Riposo,
Comunità Protetta)
• farmacie aperte al pubblico
• associazioni di volontariato, cooperative sociali
• altri soggetti ( vicinato, rete amicale, ecc)
A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata
• Come si richiede il servizio
Il servizio viene attivato dal Distretto Sanitario , su segnalazione di
chiunque ne ravvisi il bisogno:
• familiari dell’interessato
• medico di famiglia
• assistente sociale del Comune/ASP
• reparto ospedaliero all’atto della dimissione
• medico di struttura residenziale/RSA
• responsabile di struttura Socio Assistenziale ( Casa di Riposo,
Comunità Protetta)
• farmacie aperte al pubblico
• associazioni di volontariato, cooperative sociali
• altri soggetti ( vicinato, rete amicale, ecc)
A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata
• Come si richiede il servizio
Il servizio viene attivato dal Distretto Sanitario , su segnalazione di
chiunque ne ravvisi il bisogno:
• familiari dell’interessato
• medico di famiglia
• assistente sociale del Comune/ASP
• reparto ospedaliero all’atto della dimissione
• medico di struttura residenziale/RSA
• responsabile di struttura Socio Assistenziale ( Casa di Riposo,
Comunità Protetta)
• farmacie aperte al pubblico
• associazioni di volontariato, cooperative sociali
• altri soggetti ( vicinato, rete amicale, ecc)
A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata
• Come si richiede il servizio
Il servizio viene attivato dal Distretto Sanitario , su segnalazione di
chiunque ne ravvisi il bisogno:
• familiari dell’interessato
• medico di famiglia
• assistente sociale del Comune/ASP
• reparto ospedaliero all’atto della dimissione
• medico di struttura residenziale/RSA
• responsabile di struttura Socio Assistenziale ( Casa di Riposo,
Comunità Protetta)
• farmacie aperte al pubblico
• associazioni di volontariato, cooperative sociali
• altri soggetti ( vicinato, rete amicale, ecc)
A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata
Fermo restando la possibilità di segnalazione da
parte di chiunque, l’attivazione dell’A.D.I.
avviene esclusivamente con il consenso del
medico di medicina generale dell’assistito il
quale in gergo tecnico assume il nome di Case
Manager o Coordinatore del Caso.
A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata
La richiesta di attivazione deve pervenire presso
il Punto Unico di Accesso (PUA) del Distretto Sanitario
P.U.A. = Punto Unico Accesso
PUA
Distretto di Trapani
presso il PTA Via Cesarò,125 Erice Casa Santa
Telefono n° 0923/472619
per i comuni:
•Trapani
•Erice
•Paceco
•Valderice
•Buseto Palizzolo
•San Vito lo Capo
PUA
Distretto di Pantelleria
presso il PTA all’interno dell’ospedale
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per i comuni:
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P.U.A. = Punto Unico Accesso
PUA
Distretto di Alcamo
presso Distretto Sanitario Viale Europa n.
41 –Alcamo
Telefono n° 0924/599540
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Distretto di Marsala
presso il Distretto Sanitario Piazzale
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P.U.A. = Punto Unico Accesso
Distretto di Mazara del Vallo
presso il Distretto Sanitario Via Castelvetrano, 28 -
Mazara del Vallo
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per i comuni:
•Mazara del Vallo
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per i comuni:
•Salemi
•Vita
•Gibellina
PUA
Distretto di Castelvetrano
presso il Distretto Sanitario Via Marinella 5 –
Castelvetrano
Telefono n° 0924/930263
per i comuni:
•Castelvetrano
•Partanna
•Campobello di Mazara
•Poggioreale
•Salaparuta
•Santa Ninfa
P.U.A. = Punto Unico Accesso
• Gli appositi moduli di richiesta possono
essere reperiti presso:
• PUA
• Medico di Famiglia
• Ufficio Territoriale del Presidio Ospedaliero
• Sito internet
http://www.asptrapani.it/servizi/moduli/mo
duli_fase01.asp
P.U.A. = Punto Unico Accesso
• Di quali e quante prestazioni potrò usufruire?
• L’ADI viene attivata a seguito di valutazione della U.V.M.D., ovvero un
gruppo di lavoro composto da varie figure professionali del Distretto
Sanitario e dal Medico di Famiglia dell’interessato, che valuta la richiesta
di assistenza, analizzando le condizioni sanitarie, quelle socio- abitative
e l’assistenza fornita dalla rete familiare e/o amicale, e predispone il
programma degli interventi assistenziali personalizzati.
• Il numero degli accessi degli operatori ( da un minimo di due accessi a
settimana ad un massimo di cinque accessi a settimana) e la tipologia
delle prestazioni rese ( medico-specialistiche, infermieristiche,
riabilitative, psicologiche, socio-sanìtarie) variano dunque da soggetto a
soggetto, sulla base dei bisogni assistenziali rilevati.
• Il Medico di Medicina Generale continuerà a garantire la propria
assistenza a domicilio del paziente e, seconda del programma
concordato con l’U.V.M.D., compirà visite periodiche a casa dell’assistito.
•
U.V.M.D. = Unità Valutativa Multidisciplinare
• Cos’è l’U.V.M.D.?
• E’ un gruppo di lavoro composto da varie figure
professionali del Distretto Sanitario e dal Medico di
Famiglia dell’interessato, che valuta la richiesta di
assistenza, analizzando le condizioni sanitarie, quelle
socio- abitative e l’assistenza fornita dalla rete familiare
e/o amicale, e predispone il programma degli interventi
assistenziali personalizzati e pertanto ne fanno parte un
infermiere, un fisioterapista, un geriatra, un fisiatra, un
assistente sociale, uno psicologo.
• Alla fine della valutazione, se le condizioni lo richiedono
viene redatto un P.A.I.
P.A.I. = Piano Assistenziale Individualizzato
• Il Piano Assistenziale Individualizzato definisce, per
ciascun paziente, gli interventi necessari a raggiungere
specifici obiettivi e bisogni di salute, sia durante il ricovero
ospedaliero sia nelle fasi successive.
• La progettazione, in generale è un processo che produce
un piano assistenziale (o progetto
assistenziale). Competenza dell‘O.S.S. è sapere interagire
con l'equipe assistenziale al fine di programmare un piano
di assistenza appunto. L'operatore socio sanitario infatti,
ovviamente conoscerà le mansione oss ma deve
conoscere anche quelle degli altri componenti dell'equipe
ovvero Infermiere - Medico - Fisioterapista ecc... sapendo
con precisione chi fa che cosa.
P.A.I. = Piano Assistenziale Individualizzato
• 1) OSSERVAZIONE - RACCOLTA DATI -
ANALISI DI CONTESTO - UTILIZZO
ORGANI DI SENSO.
• 2) PIANIFICAZIONE
· OBIETTIVO
· TIPO DI INTERVENTO
· MEZZI E STRUMENTI
· TEMPO NECESSARIO (breve, medio, lungo
termine)
· CHI LO DEVE FARE (quali figure dell'equipe
sono coinvolte + specialisti)
P.A.I. = Piano Assistenziale Individualizzato
• 3) EROGAZIONE DELL'INTERVENTO:
· FARE PER
· FARE CON
• 4) VERIFICA DEI RISULTATI
· OBIETTIVO RAGGIUNTO
· OBIETTIVO NON RAGGIUNTO (ripianificazione)
• Queste sono sostanzialmente le quattro fasi
principali per l'elaborazione del piano
assistenziale individuale. E' utile ricordare che le
quattro fasi del piano assistenziale individuale
hanno un percorso ciclico e quindi l'intero
processo è dinamico e conseguenziale.
A.D.I.
Cronistoria
L’A.D.I. a Trapani
Il primo servizio di ADI parte a Trapani nel novembre
del 2001 con un appalto dato dall’Asp al Consorzio
Sisifo esclusivamente per i pazienti oncologici.
Il servizio si sospende a giugno 2004 e riprende a
marzo 2006 e continua ancora adesso
Nel luglio 2009 apre hospice a Salemi
Nel marzo 2012 parte l’adi distrettuale
Nel giugno 2013 partono le cure palliative domiciliari
Servizi A.D.I. in atto
• A.D.I. interna A.S.P. : assiste casi di pazienti a
bassissimo livello di bisogno assistenziale, è
coinvolto quasi esclusivamente l’infermiere.
• A.D.I. servizio esternalizzato: assiste casi di pazienti
a basso- medio-alto livello di bisogno assistenziale,
sono coinvolti m.m.g., infermiere, o.s.s.,
fisioterapista, logopedista,psicologo.
• A.D.I. Cure palliative: assiste casi, di pazienti con
patologie per cui non è prevedibile la guarigione,
all’accompagnamento alla morte, sono coinvolti
m.m.g., infermiere, o.s.s., fisioterapista,
logopedista, assistente sociale, psicologo.
• A.D.I. servizio esternalizzato:
• Utenti annui da assistere nei vari livelli di intensità n.3.000
riferimento 3,5% della popolazione anziana ultra 65 anni della
provincia di trapani(obbiettivi nazionali QSN)
I° livello 800 pazienti ( bassa intensità)
II° livello 1000 pazienti (media intensità)
III livello 1200 pazienti (alta intensità)
• Figure professionali
monte ore annuo richiesto
• Infermieri 66% Prestazioni n° 105. 883 *( di cui 5294 il 6% per
accessi notturni, festivi e in urgenza)
• Fisioterapisti 20% 32.086
• Oss 10% 16.043
• Psicologi 2% 3.209
• Dietisti e logopedisti 2% 3.209
• Per un costo, a base d’asta, di 8222000 € per 3 anni
A.D.I.
QUALI PROSPETTIVE
LA PERCENTUALE DI ANZIANI TRATTATI IN ADI RISPETTO ALLA POPOLAZIONE RESIDENTE
ANZIANA RAPPRESENTA UN INDICATORE DI MONITORAGGIO DEL LIVELLO DI ASSISTENZA
DISTRETTUALE (LEA). TALE INDICATORE È INOLTRE IMPIEGATO NELL’AMBITO DEL
MONITORAGGIO DEGLI OBIETTIVI DI SERVIZIO DEL QUADRO STRATEGICO NAZIONALE
(QSN) 2007-2013.
IL QSN 2007-2013 PREVEDE DI AUMENTARE, NELLE REGIONI DEL MEZZOGIORNO, I
SERVIZI DI CURA ALLA PERSONA, ALLEGGERENDO I CARICHI FAMILIARI, PER INNALZARE LA
PARTECIPAZIONE DELLE DONNE AL MERCATO DEL LAVORO. TRA I SERVIZI DI CURA ALLA
PERSONA È PREVISTO LO SPECIFICO OBIETTIVO DI INCREMENTARE LA PERCENTUALE DI
ANZIANI BENEFICIARI DI ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA, RAGGIUNGENDO IL TARGET
DEL 3,5%, AL TERMINE DEL QUINQUENNIO DI PROGRAMMAZIONE.
IN PROVINCIA DI TRAPANI SI È PASSATI
DALLO 0,62% DEL 2010 AL 3,71% DEL
2013 IN A.D.I. DEGLI OVER 65
DATO NAZIONALE PARI AL 4,8%
E’ IN PROGRAMMAZIONE LA FASE 2 DELLE CURE PALLIATIVE CON UN PRIMO ED UN
SECONDO LIVELLO, CON IL PRIMO CHE PRENDERA’ IN CARICO I PAZIENTI FIN
DALL’INIZIO DELLA CHEMIOTERAPAI, PROPRIO PER «PALLIARE» I SINTOMI
Programmazione ed attuazione dell’Ospedalizzazione Domiciliare ( OD )
che richiede il raccordo operativo tra il livello ospedaliero, quello distrettuale
e quello dell'Ambito Territoriale.( ad esempio la terapia trasfusionale, dialisi
peritoneale domiciliare).
RECAPITI
https://www.facebook.com/massimo.digregori
o
• Posizione presentazione e risorse correlate:
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DOMANDE?
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L’assistenza domiciliare in sicilia, realtà e prospettive

  • 1. L’ASSISTENZA DOMICILIARE IN SICILIA, REALTÀ E PROSPETTIVE Massimo Di Gregorio Esperto in cure palliative Mazara 28/12/2016
  • 2. Gli acronimi che useremo: • A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata • P.U.A. = Punto Unico Accesso • U.V.M.D. = Unità Valutativa Multidisciplinare Distrettuale • P.A.I. = Piano Assistenziale Individualizzato
  • 3. A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata L'A.D.I. trova naturale collocazione nell'ambito dei servizi di "Assistenza primaria" , assicurati dal Distretto, relativi alle attività sanitarie e sociosanitarie (D.L n° 229/99, art.3 quarter 3 quinquies) E' rivolta a soggetti in condizione di non autosufficienza o ridotta autosufficienza temporanea o protratta derivante da condizioni personali critiche ancorché non patologiche o specificamente affetti da patologie croniche a medio lungo decorso o da patologie acute trattabili a domicilio che necessitano di assistenza da parte di una équipe multiprofessionale. E' rivolta altresì a pazienti oncologici in fase critica e/o terminale.
  • 4. A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata • Assistenza: perché è dato un aiuto alla persona che non è più in grado di badare completamente a se stessa. • Domiciliare: perché le prestazioni assistenziali sono erogate direttamente presso il domicilio della persona bisognosa. • Integrata: perché l’assistenza prevede sia una collaborazione tra più figure professionali sia una collaborazione tra enti (Comune e ASP) e tra servizi (ospedale e distretto sanitario) per la predisposizione, attivazione e coordinamento degli interventi necessari al superamento dello stato di bisogno.
  • 5. A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata • A chi si rivolge Alle persone di tutte le età, presenti nel territorio dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani non autosufficienti o allettate,e per le quali c’è la disponibilità e l’adeguatezza della famiglia o il sostegno della rete socio-assistenziale. • Quanto costa I costi per i servizi resi dal medico di medicina generale, medici specialistici, infermieri, terapisti della riabilitazione, operatori socio sanitari, psicologi, sono a totale carico dell’ASP.
  • 6. A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata • Come si richiede il servizio Il servizio viene attivato dal Distretto Sanitario , su segnalazione di chiunque ne ravvisi il bisogno: • familiari dell’interessato • medico di famiglia • assistente sociale del Comune/ASP • reparto ospedaliero all’atto della dimissione • medico di struttura residenziale/RSA • responsabile di struttura Socio Assistenziale ( Casa di Riposo, Comunità Protetta) • farmacie aperte al pubblico • associazioni di volontariato, cooperative sociali • altri soggetti ( vicinato, rete amicale, ecc)
  • 7. A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata • Come si richiede il servizio Il servizio viene attivato dal Distretto Sanitario , su segnalazione di chiunque ne ravvisi il bisogno: • familiari dell’interessato • medico di famiglia • assistente sociale del Comune/ASP • reparto ospedaliero all’atto della dimissione • medico di struttura residenziale/RSA • responsabile di struttura Socio Assistenziale ( Casa di Riposo, Comunità Protetta) • farmacie aperte al pubblico • associazioni di volontariato, cooperative sociali • altri soggetti ( vicinato, rete amicale, ecc)
  • 8. A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata • Come si richiede il servizio Il servizio viene attivato dal Distretto Sanitario , su segnalazione di chiunque ne ravvisi il bisogno: • familiari dell’interessato • medico di famiglia • assistente sociale del Comune/ASP • reparto ospedaliero all’atto della dimissione • medico di struttura residenziale/RSA • responsabile di struttura Socio Assistenziale ( Casa di Riposo, Comunità Protetta) • farmacie aperte al pubblico • associazioni di volontariato, cooperative sociali • altri soggetti ( vicinato, rete amicale, ecc)
  • 9. A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata • Come si richiede il servizio Il servizio viene attivato dal Distretto Sanitario , su segnalazione di chiunque ne ravvisi il bisogno: • familiari dell’interessato • medico di famiglia • assistente sociale del Comune/ASP • reparto ospedaliero all’atto della dimissione • medico di struttura residenziale/RSA • responsabile di struttura Socio Assistenziale ( Casa di Riposo, Comunità Protetta) • farmacie aperte al pubblico • associazioni di volontariato, cooperative sociali • altri soggetti ( vicinato, rete amicale, ecc)
  • 10. A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata • Come si richiede il servizio Il servizio viene attivato dal Distretto Sanitario , su segnalazione di chiunque ne ravvisi il bisogno: • familiari dell’interessato • medico di famiglia • assistente sociale del Comune/ASP • reparto ospedaliero all’atto della dimissione • medico di struttura residenziale/RSA • responsabile di struttura Socio Assistenziale ( Casa di Riposo, Comunità Protetta) • farmacie aperte al pubblico • associazioni di volontariato, cooperative sociali • altri soggetti ( vicinato, rete amicale, ecc)
  • 11. A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata Fermo restando la possibilità di segnalazione da parte di chiunque, l’attivazione dell’A.D.I. avviene esclusivamente con il consenso del medico di medicina generale dell’assistito il quale in gergo tecnico assume il nome di Case Manager o Coordinatore del Caso.
  • 12. A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata La richiesta di attivazione deve pervenire presso il Punto Unico di Accesso (PUA) del Distretto Sanitario
  • 13. P.U.A. = Punto Unico Accesso PUA Distretto di Trapani presso il PTA Via Cesarò,125 Erice Casa Santa Telefono n° 0923/472619 per i comuni: •Trapani •Erice •Paceco •Valderice •Buseto Palizzolo •San Vito lo Capo PUA Distretto di Pantelleria presso il PTA all’interno dell’ospedale Telefono n° 0923/910289 per i comuni: •Pantelleria
  • 14. P.U.A. = Punto Unico Accesso PUA Distretto di Alcamo presso Distretto Sanitario Viale Europa n. 41 –Alcamo Telefono n° 0924/599540 per i comuni: •Alcamo •Castellammare del Golfo •Calatafimi/Segesta PUA Distretto di Marsala presso il Distretto Sanitario Piazzale Francesco Pizzo - Marsala Telefono n° 0923/717729 per i comuni: •Marsala •Petrosino
  • 15. P.U.A. = Punto Unico Accesso Distretto di Mazara del Vallo presso il Distretto Sanitario Via Castelvetrano, 28 - Mazara del Vallo Telefono n° 0923/901606 per i comuni: •Mazara del Vallo presso il PTA di Salemi Contrada Ghibli c/o P.O. Salemi Telefono n° 0923/990238 per i comuni: •Salemi •Vita •Gibellina PUA Distretto di Castelvetrano presso il Distretto Sanitario Via Marinella 5 – Castelvetrano Telefono n° 0924/930263 per i comuni: •Castelvetrano •Partanna •Campobello di Mazara •Poggioreale •Salaparuta •Santa Ninfa
  • 16. P.U.A. = Punto Unico Accesso • Gli appositi moduli di richiesta possono essere reperiti presso: • PUA • Medico di Famiglia • Ufficio Territoriale del Presidio Ospedaliero • Sito internet http://www.asptrapani.it/servizi/moduli/mo duli_fase01.asp
  • 17. P.U.A. = Punto Unico Accesso • Di quali e quante prestazioni potrò usufruire? • L’ADI viene attivata a seguito di valutazione della U.V.M.D., ovvero un gruppo di lavoro composto da varie figure professionali del Distretto Sanitario e dal Medico di Famiglia dell’interessato, che valuta la richiesta di assistenza, analizzando le condizioni sanitarie, quelle socio- abitative e l’assistenza fornita dalla rete familiare e/o amicale, e predispone il programma degli interventi assistenziali personalizzati. • Il numero degli accessi degli operatori ( da un minimo di due accessi a settimana ad un massimo di cinque accessi a settimana) e la tipologia delle prestazioni rese ( medico-specialistiche, infermieristiche, riabilitative, psicologiche, socio-sanìtarie) variano dunque da soggetto a soggetto, sulla base dei bisogni assistenziali rilevati. • Il Medico di Medicina Generale continuerà a garantire la propria assistenza a domicilio del paziente e, seconda del programma concordato con l’U.V.M.D., compirà visite periodiche a casa dell’assistito. •
  • 18. U.V.M.D. = Unità Valutativa Multidisciplinare • Cos’è l’U.V.M.D.? • E’ un gruppo di lavoro composto da varie figure professionali del Distretto Sanitario e dal Medico di Famiglia dell’interessato, che valuta la richiesta di assistenza, analizzando le condizioni sanitarie, quelle socio- abitative e l’assistenza fornita dalla rete familiare e/o amicale, e predispone il programma degli interventi assistenziali personalizzati e pertanto ne fanno parte un infermiere, un fisioterapista, un geriatra, un fisiatra, un assistente sociale, uno psicologo. • Alla fine della valutazione, se le condizioni lo richiedono viene redatto un P.A.I.
  • 19. P.A.I. = Piano Assistenziale Individualizzato • Il Piano Assistenziale Individualizzato definisce, per ciascun paziente, gli interventi necessari a raggiungere specifici obiettivi e bisogni di salute, sia durante il ricovero ospedaliero sia nelle fasi successive. • La progettazione, in generale è un processo che produce un piano assistenziale (o progetto assistenziale). Competenza dell‘O.S.S. è sapere interagire con l'equipe assistenziale al fine di programmare un piano di assistenza appunto. L'operatore socio sanitario infatti, ovviamente conoscerà le mansione oss ma deve conoscere anche quelle degli altri componenti dell'equipe ovvero Infermiere - Medico - Fisioterapista ecc... sapendo con precisione chi fa che cosa.
  • 20. P.A.I. = Piano Assistenziale Individualizzato • 1) OSSERVAZIONE - RACCOLTA DATI - ANALISI DI CONTESTO - UTILIZZO ORGANI DI SENSO. • 2) PIANIFICAZIONE · OBIETTIVO · TIPO DI INTERVENTO · MEZZI E STRUMENTI · TEMPO NECESSARIO (breve, medio, lungo termine) · CHI LO DEVE FARE (quali figure dell'equipe sono coinvolte + specialisti)
  • 21. P.A.I. = Piano Assistenziale Individualizzato • 3) EROGAZIONE DELL'INTERVENTO: · FARE PER · FARE CON • 4) VERIFICA DEI RISULTATI · OBIETTIVO RAGGIUNTO · OBIETTIVO NON RAGGIUNTO (ripianificazione) • Queste sono sostanzialmente le quattro fasi principali per l'elaborazione del piano assistenziale individuale. E' utile ricordare che le quattro fasi del piano assistenziale individuale hanno un percorso ciclico e quindi l'intero processo è dinamico e conseguenziale.
  • 23. L’A.D.I. a Trapani Il primo servizio di ADI parte a Trapani nel novembre del 2001 con un appalto dato dall’Asp al Consorzio Sisifo esclusivamente per i pazienti oncologici. Il servizio si sospende a giugno 2004 e riprende a marzo 2006 e continua ancora adesso Nel luglio 2009 apre hospice a Salemi Nel marzo 2012 parte l’adi distrettuale Nel giugno 2013 partono le cure palliative domiciliari
  • 24. Servizi A.D.I. in atto • A.D.I. interna A.S.P. : assiste casi di pazienti a bassissimo livello di bisogno assistenziale, è coinvolto quasi esclusivamente l’infermiere. • A.D.I. servizio esternalizzato: assiste casi di pazienti a basso- medio-alto livello di bisogno assistenziale, sono coinvolti m.m.g., infermiere, o.s.s., fisioterapista, logopedista,psicologo. • A.D.I. Cure palliative: assiste casi, di pazienti con patologie per cui non è prevedibile la guarigione, all’accompagnamento alla morte, sono coinvolti m.m.g., infermiere, o.s.s., fisioterapista, logopedista, assistente sociale, psicologo.
  • 25. • A.D.I. servizio esternalizzato: • Utenti annui da assistere nei vari livelli di intensità n.3.000 riferimento 3,5% della popolazione anziana ultra 65 anni della provincia di trapani(obbiettivi nazionali QSN) I° livello 800 pazienti ( bassa intensità) II° livello 1000 pazienti (media intensità) III livello 1200 pazienti (alta intensità) • Figure professionali monte ore annuo richiesto • Infermieri 66% Prestazioni n° 105. 883 *( di cui 5294 il 6% per accessi notturni, festivi e in urgenza) • Fisioterapisti 20% 32.086 • Oss 10% 16.043 • Psicologi 2% 3.209 • Dietisti e logopedisti 2% 3.209 • Per un costo, a base d’asta, di 8222000 € per 3 anni
  • 27. LA PERCENTUALE DI ANZIANI TRATTATI IN ADI RISPETTO ALLA POPOLAZIONE RESIDENTE ANZIANA RAPPRESENTA UN INDICATORE DI MONITORAGGIO DEL LIVELLO DI ASSISTENZA DISTRETTUALE (LEA). TALE INDICATORE È INOLTRE IMPIEGATO NELL’AMBITO DEL MONITORAGGIO DEGLI OBIETTIVI DI SERVIZIO DEL QUADRO STRATEGICO NAZIONALE (QSN) 2007-2013. IL QSN 2007-2013 PREVEDE DI AUMENTARE, NELLE REGIONI DEL MEZZOGIORNO, I SERVIZI DI CURA ALLA PERSONA, ALLEGGERENDO I CARICHI FAMILIARI, PER INNALZARE LA PARTECIPAZIONE DELLE DONNE AL MERCATO DEL LAVORO. TRA I SERVIZI DI CURA ALLA PERSONA È PREVISTO LO SPECIFICO OBIETTIVO DI INCREMENTARE LA PERCENTUALE DI ANZIANI BENEFICIARI DI ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA, RAGGIUNGENDO IL TARGET DEL 3,5%, AL TERMINE DEL QUINQUENNIO DI PROGRAMMAZIONE.
  • 28. IN PROVINCIA DI TRAPANI SI È PASSATI DALLO 0,62% DEL 2010 AL 3,71% DEL 2013 IN A.D.I. DEGLI OVER 65 DATO NAZIONALE PARI AL 4,8% E’ IN PROGRAMMAZIONE LA FASE 2 DELLE CURE PALLIATIVE CON UN PRIMO ED UN SECONDO LIVELLO, CON IL PRIMO CHE PRENDERA’ IN CARICO I PAZIENTI FIN DALL’INIZIO DELLA CHEMIOTERAPAI, PROPRIO PER «PALLIARE» I SINTOMI Programmazione ed attuazione dell’Ospedalizzazione Domiciliare ( OD ) che richiede il raccordo operativo tra il livello ospedaliero, quello distrettuale e quello dell'Ambito Territoriale.( ad esempio la terapia trasfusionale, dialisi peritoneale domiciliare).