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C U R R I C U L U M V I TA E
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mariella.degennaro@gmail.com
03.10.1991
www.linkedin.com/in/mariella-de-gennaro
Co s t antemente alla ricerca di nuove sfide per crescere
c ome persona e come professionista. Durante le
d iv er se esperienze ho scoperto le mie potenzialità: velocità
nel’apprendimento, tendenza alla
p i a n ificazione e all’ottimizzazione, gestione dello stress e
d ei tem pi di lavoro, rapidità di comprensione di
n u o v i linguaggi. C uriosa, eclettica, empatica, riflessiva per
carattere. Sempre pronta a coinvolgere o
essere coinvolta in un nuovo progetto.
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on the cover: graphic elaboration of the S. Faustina Kowalska project (2013)
E D U C A Z I O N E
15 luglio 2017
/21 luglio 2017
febbraio 2017
/giugno 2017
settembre 2010
/ottobre 2017
settembre 2010
/luglio 2015
Laurea Magistrale in Architettura 5UE
Workshop internazionale “Place and Locality
vs. Modernism”
Attestato di Coordinatore della Sicurezza in fase
di Progettazione ed Esecuzione dei lavori
Diploma di Maturità Classica
Sapienza Università di Roma
National Technical University of Athens, Grecia
CEFME/CTP, Roma
Liceo Classico Virgilio, San Giorgio del Sannio (BN)
Esito:110 e lode/110.
Tesi: Progettazione del waterfront portuale di Agios Nikolaos,
Creta
Selezione per merito per la partecipazione al Workshop
internazionale nell’ambito del progetto ARCHI.MED.ES, presso
Technological Cultural Park, Lavrion (GR).
Corso di120 ore. Analisi del D.L.81/2008, esercitazioni
pratiche sulla realizzazione di piani operativi di sicurezza.
Esito: 100/100
2.
maggio 2016
/ luglio 2016
ottobre 2012
/settembre 2015
giugno 2015
/luglio 2015
Bo.Mo.Ri Architetti
Biblioteca di Storia, Disegno e Restauro
dell’Architettura, Sapienza Università di Roma
E S P E R I E N Z A
EXPO 2015, Milano
Architetto tirocinante
Borsa di collaborazione universitaria
Volontario per l’accoglienza e il supporto ai visitatori.
Stesura di elaborati grafici 2D, sistemazione di rilievi al CAD,
elaborazione progettuale illuminotecnica, degli interni e degli
esterni di abitazioni private, studio e progetto di un albergo
diffuso.
Gestione dei servizi bibliotecari: distribuzione di libri e periodici,
gestione dei prestiti, organizzazione delle attività bibliotecarie.
febbraio 2018
/ aprile 2018
Anna Palucci Architetto
Collaborazione
Strutture fitness, wellness e hotel: progettazione di massima,
progettazione esecutiva, rendering, elaborazioni grafiche.
aprile 2018
/ maggio 2018
Bioedil Progetti
Collaborazione
Progettazione preliminare e definitiva con l’utilizzo della metodologia
XRef.
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Photoshop | Illustrator | Indesign | ArtRage | Krita | Office
HTML5, CSS3, Wordpress [learning in progress] |
Steemit [https://steemit.com/@marielladeg]
Altro
C O M P E T E N Z E
I N T E R E S S I P E R S O N A L I
informatiche
linguistiche
Modellazione 2D/3D e software specifici
Italiano lingua madre
Inglese eccellente
Francese base
Spagnolo comprensione
Disegno a mano e con tavoletta grafica | Realizzazione plastici
Percussioni | Batteria | Cajon | Performing
Teamworking | Conversazioni | Viaggi | Arte | Cinema | Scrittura
Grafica e impaginazione
Avanzato
AutoCAD 2D+3D | Rhinoceros 3D | Sketchup | Relux |
Artlantis | V-Ray
Base
3DStudio Max | SAP 2000 | Ecotect Analysis | Revit (learning
in progress)
Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Decreto Legislativo
30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”.
4.
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6.
Scopo di questo intervento era di prevedere per La Rustica, quartiere
a est di Roma, una serie di servizi utilizzabili contemporaneamente dai
cittadini e dai viaggiatori; il programma include una biblioteca, un
ristorante, un mercato ed altri negozi. L’area di progetto, lunga 300 m e
larga 30 m, coincide con l’area del tunnel per l’alta velocità. Il concept
parte dallo spostamento ideale, provocato dal passaggio sotterraneo
dei treni: da qui lo sfalsamento dei singoli volumi che compongono gli
edifici, ognuno di altezza e sviluppo volumetrico diverso, ma con la stessa
superficie in pianta. Risultano quindi impianti planimetrici molto semplici
e flessibili, divise in aree che possono essere separate o connesse. Di
seguito lo sviluppo progettuale del singolo edificio della biblioteca.
.7
biblioteca: pianta piano terra
8.
biblioteca: sezione longitudinale
biblioteca: sezione trasversale
.9
S . FA U S T I N A K O WA L S K A
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10.
Il progetto, inserito nel quartiere Torresina a Roma, parte dal concetto di comunità: essa
è tradizionalmente intesa come un gruppo chiuso, ma per definizione è volta all’accoglienza.
La sintesi architettonica avviene con un edificio che media tra sacro e pubblico, tra gioco e
preghiera, tra aperto e delimitato, unificando due parti del quartiere stesso altrimenti scollegate.
Quartiere che si configura come una sorta di isola nel settore nord ovest della città, e necessita
di un luogo pubblico di riferimento. Il complesso comprende, oltre all’aula liturgica, tutta una
serie di servizi utili per la parrocchia (salone parrocchiale, casa canonica, uffici, aule per il
catechismo); il tema principale della composizione è l’alternanza di spazi compressi e spazi
ampi, bui e illuminati, con giardini e patii protetti ma accessibili per il gioco o la meditazione.
.11
prospetto laterale
prospetto frontale
pianta piano terra
12.
complesso parrocchiale: sezione longitudinale
aula liturgica: sezione trasversale
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14.
Data l’esposizione del lotto, dalle simulazioni rendering la luce naturale risultava scarsa nell’aula
liturgica. Oggetto del laboratorio di progettazione illuminotecnica è stato quindi lo studio
dell’illuminazione artificiale dell’aula, in tre momenti diversi (durante la celebrazione, al
termine della celebrazione, in assenza di celebrazione) inserendo diversi apparecchi illuminanti
in base all’attività prevista, in seguito allo studio delle norme CEI. Di supporto alla progettazione
simulazioni dei valori di illuminamento evidenziati in falsi colori, realizzate con il software Relux.
Si verificano tre diverse
condizioni di illuminazione:
- luce indiretta in
assenza di celebrazione
- luce diretta sui banchi per assi-
curare la lettura
- wallwasher per uniformare la
luce sulle pareti di fondo.
pianta: simulazione in
falsi colori dei valori
di illuminamento.
wallwasher per le pareti di fondo spotlight per gli elementi d’arredo
spotlight doppio per l’aula
.15
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16.
Il progetto consiste nell’inserimento di una struttura di ingresso al parcheggio per l’apparato
museale progettato in Via Giulia. La difficoltà di inserimento in questo piccolo lotto in una
piazza del centro cinquecentesco di Roma ha portato alla scelta di una struttura che fosse
capace di mimetizzarsi con l’intorno; da qui la scelta di un rivestimento dinamico fatto
di diaframmi sensibili che mutano configurazione al passaggio degli utenti. Il disegno della
piazza riprende gli orientamenti delle strade confluenti nella piazza, con gradoni per la sosta.
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A R .T U . R O
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WAT E R F R O N T
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18.
Il progetto prende il nome dal libro di Elsa Morante, L’isola di Arturo, a partire da questo
brano:
“Ogni cosa appariva chiara, precisa e isolata in se stessa; ma pure gli innumerevoli punti
delle cose si mischiavano insieme in un colore divino e festante, verde, celeste e oro. Fra un
momento, già questo colore sarà diverso, variazioni impercettibili, come una ridda di favolosi
insetti girano senza posa nella luce.”
L’opera descrive l’avvicinamento all’isola di Procida focalizzandosi sullo scintillare dei riflessi
del fronte portuale nell’acqua; il progetto parte quindi dalla luce, materializzata dai volumi in
vetro e visibile nell’avvicinamento al porto; essa emerge da un solido basamento, concentrato
in un volume a copertura continua che include tutte le funzioni di servizio. Il basamento, quasi
a simulare un effetto erosivo, si sfrangia in gradoni e sedute che attrezzano lo spazio pubblico.
concept: “erosione” del basamento e inserimento di cubi di vetro tematici .19
waterfront: vista dall’alto
masterplan e funzioni
waterfront: vista dal mare
20.
Ogni edificio incluso nel masterplan è progettato
intorno a un cubo di vetro di 16 m x 16 m x 16 m,
con una struttura regolare e pannelli microforati
per proteggere dalla luce e creare un pattern
sulle facciate laterali del cubo. Questi spazi ampi
e luminosi contrastano con quelli del basamento,
organizzati in blocchi, che vengono illuminati
da lucernari. La copertura è completamente
percorribile,conrampeescaledicollegamentoche
si diffondono anche all’interno degli edifici stessi.
servizi per la spiaggia e bar: pianta e sezione longitudinale
.21
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S T R U T T U R A I N X L A M
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22.
L’intervento si inserisce nella periferia di Roma,
propriamente lungo la Via Anagnina, ed è rivolto
alle fasce considerate socialmente deboli (anziani,
famiglie con bambini, disoccupati, stranieri...) al fine di
fornire un adeguato livello di servizi a tariffe di locazione
agevolate. L’approccio tecnologico e prestazionale al
progetto ha previsto un’approfondita analisi del quadro
esigenziale, considerando le infrastrutture presenti e
i servizi a scala urbana. Elaborate più alternative a
partire dall’aggregazione di diverse tipologie di unità
abitative, si è arrivati alla scelta di quella più efficace
dal punto di vista della sostenibilità, della qualità
degli spazi, della flessibilità e della trasformabilità
nel tempo. La tecnologia utilizzata è l’XLam, per la
semplicità di assemblaggio e la sostenibilità delle fasi
di realizzazione. Oltre agli appartamenti, nel progetto
sono previsti servizi studiati in base al bacino di utenza
individuato: centro anziani, ludoteca, mediateca e sala
lettura completano il complesso residenziale, in modo
da soddisfare al meglio le esigenze della comunità
mista a cui è destinato.
area di progetto: inquadramento
percorso solare: 21 giugno percorso solare: 21 dicembre .23
TIPOLOGIA A TIPOLOGIA B TIPOLOGIA C
diverse tipologie di appartamenti: studio della distribuzione e delle componenti del sistema tecnologico
pianta piano tipo
prospetto su Via Anagnina
24.
L’ impronta tecnologica
del progetto è stata
coadiuvata da schemi per
calcolare superfici e dati
volumetrici, e per controllare
la progettazione in ogni
parte del ciclo di vita pre-
visto. Strumenti utili per lo
svilupposonostatigliesplosi,
a scale diverse: la sezione
del sistema tecnologico,
ogni elemento del quale è
evidenziato con un colore;
l’esploso del sistema
costruttivo con gli elementi
in XLam; l’esploso assono-
metrico in dettaglio dello
schema di assemblaggio di
pareti e solai.
.25
N O U V E A U C A B A N O N
R E S I D E N Z A P E R U N O S T U D E N T E
S T R U T T U R A I N L E G N O
C A P M A R T I N ( F R A N C I A ) | 2 0 1 7
26.
L’idea parte da una rielaborazione del Petit Cabanon di Le Corbusier a Cap Martin. Lo
scopo era inserire tutto il necessario per una residenza in uno spazio di superficie netta 3,26 m x
4,36 m e di altezza 5 m. Struttura, rivestimenti e interni sono completamente realizzati in legno.
La residenza, pensata per uno studente, comprende un piccolo bagno con doccia esterna,
un’area giorno con tavolo a ribalta e panche contenitrici, un armadio cucina e una camera da
letto con scrivania attrezzata. La vetrata nello spazio giorno offre vista sul mare dalla scogliera.
sezione longitudinale
pianta piano terra
.27
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WAT E R F R O N T
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28.
SAILINGSERVICES
SHOPCUBE
BOATSHOW
EXPOCUBE
BOATINGCLUB
BARCUBE
BOATYARD
STUDYCUBE
RESTAURANT
concept: schemi
Lo sviluppo urbano di Agios Nikolaos, situata nella parte est dell’isola
di Creta, è basato su un sistema cardodecumanico. Gli assi principali
attraversano la città e raggiungono la costa senza un terminale visivo né un
collegamento diretto: per questo il progetto si concentra sulla scarsa relazione
tra la città e il mare, e sull’inadeguatezza degli spazi per le funzioni che un
porto diportistico dovrebbe ospitare. Quest’area è costantemente attraversata,
longitudinalmente lungo la costa, e trasversalmente nel collegamento alla città;
quindi lo scopo della progettazione a scala urbana è la riconnessione del
tessuto urbano e dei percorsi, rispettando il paesaggio tipico mediterraneo.
.29
Prolungando oltre la strada le direttrici provenienti dalla città fino a farle incontrare
con quelle orientate secondo il porto, il risultato è un nuovo tessuto che segue le due
direzioni. Il nuovo tessuto scava la collina oltre la strada, con ambienti ipogei e
scale per il collegamento verticale alla città: questi sono organizzati su setti e piastre
a formare un basamento di raccordo percorribile in copertura. In prossimità dei punti
di intersezione tra le due direzioni si trovano elementi speciali di geometria regolare,
le lanterne, che fanno da cerniera al sistema e fungono da collegamento verticale.
Si realizza così una doppia promenade, attrezzata di spazi verdi e vasche d’acqua:
in quella a livello della banchina si ha la percezione degli spazi costruiti del basamento,
a livello strada sono visibili solo le lanterne. In questo modo gli spazi costruiti vengono
integrati nel declivio esistente, impattando il meno possibile sul profilo della città.
vista dall’alto del waterfront
club nautico: sezione trasversale30.
pianta livello banchina
sezione longitudinale
.31
elaborazione grafica del progetto di S. Faustina Kowalska (2017)
M A R I E L L A D E G E N N A R O
+39 3406641168
mariella.degennaro@gmail.com

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  • 4. on the cover: graphic elaboration of the S. Faustina Kowalska project (2013) E D U C A Z I O N E 15 luglio 2017 /21 luglio 2017 febbraio 2017 /giugno 2017 settembre 2010 /ottobre 2017 settembre 2010 /luglio 2015 Laurea Magistrale in Architettura 5UE Workshop internazionale “Place and Locality vs. Modernism” Attestato di Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione ed Esecuzione dei lavori Diploma di Maturità Classica Sapienza Università di Roma National Technical University of Athens, Grecia CEFME/CTP, Roma Liceo Classico Virgilio, San Giorgio del Sannio (BN) Esito:110 e lode/110. Tesi: Progettazione del waterfront portuale di Agios Nikolaos, Creta Selezione per merito per la partecipazione al Workshop internazionale nell’ambito del progetto ARCHI.MED.ES, presso Technological Cultural Park, Lavrion (GR). Corso di120 ore. Analisi del D.L.81/2008, esercitazioni pratiche sulla realizzazione di piani operativi di sicurezza. Esito: 100/100 2.
  • 5. maggio 2016 / luglio 2016 ottobre 2012 /settembre 2015 giugno 2015 /luglio 2015 Bo.Mo.Ri Architetti Biblioteca di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura, Sapienza Università di Roma E S P E R I E N Z A EXPO 2015, Milano Architetto tirocinante Borsa di collaborazione universitaria Volontario per l’accoglienza e il supporto ai visitatori. Stesura di elaborati grafici 2D, sistemazione di rilievi al CAD, elaborazione progettuale illuminotecnica, degli interni e degli esterni di abitazioni private, studio e progetto di un albergo diffuso. Gestione dei servizi bibliotecari: distribuzione di libri e periodici, gestione dei prestiti, organizzazione delle attività bibliotecarie. febbraio 2018 / aprile 2018 Anna Palucci Architetto Collaborazione Strutture fitness, wellness e hotel: progettazione di massima, progettazione esecutiva, rendering, elaborazioni grafiche. aprile 2018 / maggio 2018 Bioedil Progetti Collaborazione Progettazione preliminare e definitiva con l’utilizzo della metodologia XRef. .3
  • 6. Photoshop | Illustrator | Indesign | ArtRage | Krita | Office HTML5, CSS3, Wordpress [learning in progress] | Steemit [https://steemit.com/@marielladeg] Altro C O M P E T E N Z E I N T E R E S S I P E R S O N A L I informatiche linguistiche Modellazione 2D/3D e software specifici Italiano lingua madre Inglese eccellente Francese base Spagnolo comprensione Disegno a mano e con tavoletta grafica | Realizzazione plastici Percussioni | Batteria | Cajon | Performing Teamworking | Conversazioni | Viaggi | Arte | Cinema | Scrittura Grafica e impaginazione Avanzato AutoCAD 2D+3D | Rhinoceros 3D | Sketchup | Relux | Artlantis | V-Ray Base 3DStudio Max | SAP 2000 | Ecotect Analysis | Revit (learning in progress) Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”. 4.
  • 7. C O N T E N U T I L A R U S T I C A : S TA Z I O N E F E R R O V I A R I A + S E R V I Z I P E R I L Q U A R T I E R E L A R U S T I C A ( R O M A ) | 2 0 1 2 S . FA U S T I N A K O WA L S K A : C O M P L E S S O P A R R O C C H I A L E T O R R E S I N A ( R O M A ) | 2 0 1 3 S . FA U S T I N A K O WA L S K A : P R O G E T T O I L L U M I N O T E C N I C O T O R R E S I N A ( R O M A ) | 2 0 1 5 I R I S : I N G R E S S O A L P A R C H E G G I O + P I A Z Z A P I A Z Z A D E L L A M O R E T TA ( R O M A ) | 2 0 1 3 A R .T U . R O : E D I F I C I E S P A Z I P U B B L I C I P E R I L WAT E R F R O N T P R O C I D A ( N A P L E S ) | 2 0 1 4 A G I O S N I K O L A O S M A R I N A : E D I F I C I E S P A Z I P U B B L I C I P E R I L WAT E R F R O N T A G I O S N I K O L A O S ( C R E TA ) | 2 0 1 7 S O C I A L H O U S I N G : A P P A R TA M E N T I + S E R V I Z I I N T E G R AT I I N X L A M A N A G N I N A ( R O M E ) | 2 0 1 6 N O U V E A U C A B A N O N : R E S I D E N Z A I N L E G N O P E R U N O S T U D E N T E C A P M A R T I N ( F R A N C I A ) | 2 0 1 7 .5 6. 10. 14. 16. 18. 22. 26. 28.
  • 8. L A R U S T I C A S TA Z I O N E F E R R O V I A R I A + S E R V I Z I P E R I L Q U A R T I E R E L A R U S T I C A ( R O M A ) | 2 0 1 2 6.
  • 9. Scopo di questo intervento era di prevedere per La Rustica, quartiere a est di Roma, una serie di servizi utilizzabili contemporaneamente dai cittadini e dai viaggiatori; il programma include una biblioteca, un ristorante, un mercato ed altri negozi. L’area di progetto, lunga 300 m e larga 30 m, coincide con l’area del tunnel per l’alta velocità. Il concept parte dallo spostamento ideale, provocato dal passaggio sotterraneo dei treni: da qui lo sfalsamento dei singoli volumi che compongono gli edifici, ognuno di altezza e sviluppo volumetrico diverso, ma con la stessa superficie in pianta. Risultano quindi impianti planimetrici molto semplici e flessibili, divise in aree che possono essere separate o connesse. Di seguito lo sviluppo progettuale del singolo edificio della biblioteca. .7
  • 12. S . FA U S T I N A K O WA L S K A C O M P L E S S O P A R R O C C H I A L E T O R R E S I N A ( R O M A ) | 2 0 1 3 10.
  • 13. Il progetto, inserito nel quartiere Torresina a Roma, parte dal concetto di comunità: essa è tradizionalmente intesa come un gruppo chiuso, ma per definizione è volta all’accoglienza. La sintesi architettonica avviene con un edificio che media tra sacro e pubblico, tra gioco e preghiera, tra aperto e delimitato, unificando due parti del quartiere stesso altrimenti scollegate. Quartiere che si configura come una sorta di isola nel settore nord ovest della città, e necessita di un luogo pubblico di riferimento. Il complesso comprende, oltre all’aula liturgica, tutta una serie di servizi utili per la parrocchia (salone parrocchiale, casa canonica, uffici, aule per il catechismo); il tema principale della composizione è l’alternanza di spazi compressi e spazi ampi, bui e illuminati, con giardini e patii protetti ma accessibili per il gioco o la meditazione. .11
  • 15. complesso parrocchiale: sezione longitudinale aula liturgica: sezione trasversale .13
  • 16. S . FA U S T I N A K O WA L S K A P R O G E T T O I L L U M I N O T E C N I C O T O R R E S I N A ( R O M A ) | 2 0 1 5 14.
  • 17. Data l’esposizione del lotto, dalle simulazioni rendering la luce naturale risultava scarsa nell’aula liturgica. Oggetto del laboratorio di progettazione illuminotecnica è stato quindi lo studio dell’illuminazione artificiale dell’aula, in tre momenti diversi (durante la celebrazione, al termine della celebrazione, in assenza di celebrazione) inserendo diversi apparecchi illuminanti in base all’attività prevista, in seguito allo studio delle norme CEI. Di supporto alla progettazione simulazioni dei valori di illuminamento evidenziati in falsi colori, realizzate con il software Relux. Si verificano tre diverse condizioni di illuminazione: - luce indiretta in assenza di celebrazione - luce diretta sui banchi per assi- curare la lettura - wallwasher per uniformare la luce sulle pareti di fondo. pianta: simulazione in falsi colori dei valori di illuminamento. wallwasher per le pareti di fondo spotlight per gli elementi d’arredo spotlight doppio per l’aula .15
  • 18. I R I S I N G R E S S O A L P A R C H E G G I O + P I A Z Z A P I A Z Z A D E L L A M O R E T TA ( R O M A ) | 2 0 1 3 16.
  • 19. Il progetto consiste nell’inserimento di una struttura di ingresso al parcheggio per l’apparato museale progettato in Via Giulia. La difficoltà di inserimento in questo piccolo lotto in una piazza del centro cinquecentesco di Roma ha portato alla scelta di una struttura che fosse capace di mimetizzarsi con l’intorno; da qui la scelta di un rivestimento dinamico fatto di diaframmi sensibili che mutano configurazione al passaggio degli utenti. Il disegno della piazza riprende gli orientamenti delle strade confluenti nella piazza, con gradoni per la sosta. .17
  • 20. A R .T U . R O E D I F I C I E S P A Z I P U B B L I C I P E R I L WAT E R F R O N T P R O C I D A ( N A P O L I ) | 2 0 1 4 18.
  • 21. Il progetto prende il nome dal libro di Elsa Morante, L’isola di Arturo, a partire da questo brano: “Ogni cosa appariva chiara, precisa e isolata in se stessa; ma pure gli innumerevoli punti delle cose si mischiavano insieme in un colore divino e festante, verde, celeste e oro. Fra un momento, già questo colore sarà diverso, variazioni impercettibili, come una ridda di favolosi insetti girano senza posa nella luce.” L’opera descrive l’avvicinamento all’isola di Procida focalizzandosi sullo scintillare dei riflessi del fronte portuale nell’acqua; il progetto parte quindi dalla luce, materializzata dai volumi in vetro e visibile nell’avvicinamento al porto; essa emerge da un solido basamento, concentrato in un volume a copertura continua che include tutte le funzioni di servizio. Il basamento, quasi a simulare un effetto erosivo, si sfrangia in gradoni e sedute che attrezzano lo spazio pubblico. concept: “erosione” del basamento e inserimento di cubi di vetro tematici .19
  • 22. waterfront: vista dall’alto masterplan e funzioni waterfront: vista dal mare 20.
  • 23. Ogni edificio incluso nel masterplan è progettato intorno a un cubo di vetro di 16 m x 16 m x 16 m, con una struttura regolare e pannelli microforati per proteggere dalla luce e creare un pattern sulle facciate laterali del cubo. Questi spazi ampi e luminosi contrastano con quelli del basamento, organizzati in blocchi, che vengono illuminati da lucernari. La copertura è completamente percorribile,conrampeescaledicollegamentoche si diffondono anche all’interno degli edifici stessi. servizi per la spiaggia e bar: pianta e sezione longitudinale .21
  • 24. S O C I A L H O U S I N G A P P A R TA M E N T I + S E R V I Z I I N T E G R AT I S T R U T T U R A I N X L A M A N A G N I N A ( R O M E ) | 2 0 1 6 22.
  • 25. L’intervento si inserisce nella periferia di Roma, propriamente lungo la Via Anagnina, ed è rivolto alle fasce considerate socialmente deboli (anziani, famiglie con bambini, disoccupati, stranieri...) al fine di fornire un adeguato livello di servizi a tariffe di locazione agevolate. L’approccio tecnologico e prestazionale al progetto ha previsto un’approfondita analisi del quadro esigenziale, considerando le infrastrutture presenti e i servizi a scala urbana. Elaborate più alternative a partire dall’aggregazione di diverse tipologie di unità abitative, si è arrivati alla scelta di quella più efficace dal punto di vista della sostenibilità, della qualità degli spazi, della flessibilità e della trasformabilità nel tempo. La tecnologia utilizzata è l’XLam, per la semplicità di assemblaggio e la sostenibilità delle fasi di realizzazione. Oltre agli appartamenti, nel progetto sono previsti servizi studiati in base al bacino di utenza individuato: centro anziani, ludoteca, mediateca e sala lettura completano il complesso residenziale, in modo da soddisfare al meglio le esigenze della comunità mista a cui è destinato. area di progetto: inquadramento percorso solare: 21 giugno percorso solare: 21 dicembre .23
  • 26. TIPOLOGIA A TIPOLOGIA B TIPOLOGIA C diverse tipologie di appartamenti: studio della distribuzione e delle componenti del sistema tecnologico pianta piano tipo prospetto su Via Anagnina 24.
  • 27. L’ impronta tecnologica del progetto è stata coadiuvata da schemi per calcolare superfici e dati volumetrici, e per controllare la progettazione in ogni parte del ciclo di vita pre- visto. Strumenti utili per lo svilupposonostatigliesplosi, a scale diverse: la sezione del sistema tecnologico, ogni elemento del quale è evidenziato con un colore; l’esploso del sistema costruttivo con gli elementi in XLam; l’esploso assono- metrico in dettaglio dello schema di assemblaggio di pareti e solai. .25
  • 28. N O U V E A U C A B A N O N R E S I D E N Z A P E R U N O S T U D E N T E S T R U T T U R A I N L E G N O C A P M A R T I N ( F R A N C I A ) | 2 0 1 7 26.
  • 29. L’idea parte da una rielaborazione del Petit Cabanon di Le Corbusier a Cap Martin. Lo scopo era inserire tutto il necessario per una residenza in uno spazio di superficie netta 3,26 m x 4,36 m e di altezza 5 m. Struttura, rivestimenti e interni sono completamente realizzati in legno. La residenza, pensata per uno studente, comprende un piccolo bagno con doccia esterna, un’area giorno con tavolo a ribalta e panche contenitrici, un armadio cucina e una camera da letto con scrivania attrezzata. La vetrata nello spazio giorno offre vista sul mare dalla scogliera. sezione longitudinale pianta piano terra .27
  • 30. A G I O S N I K O L A O S M A R I N A E D I F I C I E S P A Z I P U B B L I C I P E R I L WAT E R F R O N T A G I O S N I K O L A O S ( C R E TA ) | 2 0 1 7 28.
  • 31. SAILINGSERVICES SHOPCUBE BOATSHOW EXPOCUBE BOATINGCLUB BARCUBE BOATYARD STUDYCUBE RESTAURANT concept: schemi Lo sviluppo urbano di Agios Nikolaos, situata nella parte est dell’isola di Creta, è basato su un sistema cardodecumanico. Gli assi principali attraversano la città e raggiungono la costa senza un terminale visivo né un collegamento diretto: per questo il progetto si concentra sulla scarsa relazione tra la città e il mare, e sull’inadeguatezza degli spazi per le funzioni che un porto diportistico dovrebbe ospitare. Quest’area è costantemente attraversata, longitudinalmente lungo la costa, e trasversalmente nel collegamento alla città; quindi lo scopo della progettazione a scala urbana è la riconnessione del tessuto urbano e dei percorsi, rispettando il paesaggio tipico mediterraneo. .29
  • 32. Prolungando oltre la strada le direttrici provenienti dalla città fino a farle incontrare con quelle orientate secondo il porto, il risultato è un nuovo tessuto che segue le due direzioni. Il nuovo tessuto scava la collina oltre la strada, con ambienti ipogei e scale per il collegamento verticale alla città: questi sono organizzati su setti e piastre a formare un basamento di raccordo percorribile in copertura. In prossimità dei punti di intersezione tra le due direzioni si trovano elementi speciali di geometria regolare, le lanterne, che fanno da cerniera al sistema e fungono da collegamento verticale. Si realizza così una doppia promenade, attrezzata di spazi verdi e vasche d’acqua: in quella a livello della banchina si ha la percezione degli spazi costruiti del basamento, a livello strada sono visibili solo le lanterne. In questo modo gli spazi costruiti vengono integrati nel declivio esistente, impattando il meno possibile sul profilo della città. vista dall’alto del waterfront club nautico: sezione trasversale30.
  • 33. pianta livello banchina sezione longitudinale .31
  • 34.
  • 35. elaborazione grafica del progetto di S. Faustina Kowalska (2017)
  • 36. M A R I E L L A D E G E N N A R O +39 3406641168 mariella.degennaro@gmail.com