Scenario
Generalmente la comunicazione commerciale si basa sul triplice rapporto tra committente, comunicatore e utente. Il primo, che ha un prodotto o un servizio da comunicare, ingaggia il secondo, che ha da un lato rapporto diretto con i creativi e dall’altro con i produttori e gestori dei supporti di comunicazione. Il terzo, l’utente, ha un ruolo generalmente passivo: egli spesso subisce la comunicazione ed eventualmente risponde al messaggio comunicato nella maniera prevista dai creativi, soddisfacendo così il proposito del committente.
La diffusione di questo modello e la sua iterazione pressoché infinita comporta:
1. generazione di immaginari mendaci
2. disinteresse per le responsabilità sociali
3. sposta la competizione sulla forza della comunicazione anziché sulla qualità dei prodotti
4. escude dal mercato chiunque non possa accedere a questo circuito
Disagio, storia e azione
In quanto professionisti della comunicazione siamo noi che teniamo su questo sistema, e non lo condividiamo. È evidente che esso presenta dei limiti, non siamo infatti i primi a rilevarlo: nel corso del secolo scorso a più riprese i progettisti hanno affrontato la questione dell’etica nel design.
Dunque tocca a noi intervenire. Crediamo infatti che si possa fare qualcosa qui e ora poiché:
· Siamo in Puglia, territorio ricco di start up innovative dall’alto profilo etico.
· Abbiamo rilevato che si tratta di un disagio diffuso, tant’è che molti professionisti contribuiscono a progetti pro bono abitualmente.
VOCE
Da queste riflessioni è nata VOCE, l’associazione dei volontari per la comunicazione etica: una rete di designer, illustratori, fotografi, copywriter e informatici, aperta a chiunque voglia offrire il proprio contributo, che opera volontariamente per alimentare il cambiamento positivo già in atto in Puglia, convinta che la comunicazione sia un aspetto imprescindibile per la sua affermazione.
La nostra attività è duplice:
· Progettiamo comunicazione per piccole realtà virtuose
· Promuoviamo il dibattito sulla comunicazione etica
Progettiamo comunicazione per piccole realtà virtuose
Individuiamo realtà virtuose non adeguatamente comunicate (piccole aziende, associazioni o ONG operanti in questi campi: ambiente ed ecosostenibilità, cooperazione e solidarietà, diritti umani, decrescita economica e consumo consapevole, cultura e sviluppo) e realizziamo per loro progetti di comunicazione.
Promuoviamo il dibattito sulla comunicazione etica
Attraverso la raccolta, la discussione e la diffusione di testi critici sul tema, di progetti e di buone pratiche. Inoltre tramite l’organizzazione di dibattiti, mostre e workshop e la partecipazione ad essi.
Nuovo scenario
I progetti di VOCE:
1. non generano immaginari mendaci
2. si assumono le loro responsabilità sociali
3. spostano la competizione sulla qualità dei prodotti
4. includono nel mercato le piccole
Crespi d'Adda UNESCO - Progetto Festival dell'utopiaSilvia Faccio
Progetto proposto ai tavoli di lavoro tematici 2015
#CrespiFORUM
http://www.crespiforum.crespidaddaunesco.org
In una fase economica come quella attuale, caratterizzata da forte crisi e aziende che delocalizzano abdicando con disinvoltura alla loro responsabilità sociale di impresa, è difficile pensare che sia replicabile il modello Crespi - quello, per intenderci, noto a tutti per essere esempio di una cultura illuminata del lavoro, in cui legittimo profitto e qualità della vita nel lavoro convivono felicemente.
.
Eppure, nonostante la crisi (anzi forse proprio grazie alla crisi), alcuni elementi positivi che fanno di Crespi un modello replicabile ci sono.
Qui ne cito tre:
1. E’ proprio in tempi di crisi che si fa sempre più forte l’esigenza di progettare nuovi modelli di economia che mettano al centro l’uomo e la qualità della sua vita.
2. Un degno erede del modello di filantropia aziendale come quello di Crespi esiste già oggi: è il borgo di Solomeo, recuperato e valorizzato dall’imprenditore Cuccinelli.
3. Sempre più spesso di sente parlare di umanesimo dell’era digitale, ciò a significare che i semi della filantropia e dell’umanesimo attecchiscono e germogliano meglio proprio in contesti innovativi e tecnologici.
.
A quest’ultimo proposito, il contesto bergamasco sembra avere le carte in regola, in quanto vi operano diversi attori di rilievo che offrono tecnologia e innovazione. Penso ad esempio al Kilometro Rosso, all’evento BergamoScienza, al corso di ingegneria tessile di Dalmine, per citarne solo alcuni.
.
Fatta questa premessa, la mia proposta è dunque fare di Crespi per qualche giorno all'anno la sede del Festival dell’Utopia.
Questo Festival NON vuole essere affatto un’occasione per vagheggiare di mondi impossibili o fare filosofia, ma vuole essere un CONCRETO cantiere di idee, una rassegna di realistiche BEST PRACTICE, cioè buone pratiche già sperimentate, che attendono di essere replicate e moltiplicate.
.
In particolare, propongo Crespi come sede di laboratori e convegni per l’ideazione o presentazione di progetti focalizzati alla conciliazione di due valori che non possono più procedere disgiunti: il benessere dei lavoratori e il profitto aziendale.
Siamo in finale con un progetto sul tema del progetto di nuovi Laboratori Creativi di co-design per la Re-habilitation contro il disagio sociale. Concorso Visioni di futuro napoli comunità di fondazione del centro storico di Napoli ed il Mattino.
Scenario
Generalmente la comunicazione commerciale si basa sul triplice rapporto tra committente, comunicatore e utente. Il primo, che ha un prodotto o un servizio da comunicare, ingaggia il secondo, che ha da un lato rapporto diretto con i creativi e dall’altro con i produttori e gestori dei supporti di comunicazione. Il terzo, l’utente, ha un ruolo generalmente passivo: egli spesso subisce la comunicazione ed eventualmente risponde al messaggio comunicato nella maniera prevista dai creativi, soddisfacendo così il proposito del committente.
La diffusione di questo modello e la sua iterazione pressoché infinita comporta:
1. generazione di immaginari mendaci
2. disinteresse per le responsabilità sociali
3. sposta la competizione sulla forza della comunicazione anziché sulla qualità dei prodotti
4. escude dal mercato chiunque non possa accedere a questo circuito
Disagio, storia e azione
In quanto professionisti della comunicazione siamo noi che teniamo su questo sistema, e non lo condividiamo. È evidente che esso presenta dei limiti, non siamo infatti i primi a rilevarlo: nel corso del secolo scorso a più riprese i progettisti hanno affrontato la questione dell’etica nel design.
Dunque tocca a noi intervenire. Crediamo infatti che si possa fare qualcosa qui e ora poiché:
· Siamo in Puglia, territorio ricco di start up innovative dall’alto profilo etico.
· Abbiamo rilevato che si tratta di un disagio diffuso, tant’è che molti professionisti contribuiscono a progetti pro bono abitualmente.
VOCE
Da queste riflessioni è nata VOCE, l’associazione dei volontari per la comunicazione etica: una rete di designer, illustratori, fotografi, copywriter e informatici, aperta a chiunque voglia offrire il proprio contributo, che opera volontariamente per alimentare il cambiamento positivo già in atto in Puglia, convinta che la comunicazione sia un aspetto imprescindibile per la sua affermazione.
La nostra attività è duplice:
· Progettiamo comunicazione per piccole realtà virtuose
· Promuoviamo il dibattito sulla comunicazione etica
Progettiamo comunicazione per piccole realtà virtuose
Individuiamo realtà virtuose non adeguatamente comunicate (piccole aziende, associazioni o ONG operanti in questi campi: ambiente ed ecosostenibilità, cooperazione e solidarietà, diritti umani, decrescita economica e consumo consapevole, cultura e sviluppo) e realizziamo per loro progetti di comunicazione.
Promuoviamo il dibattito sulla comunicazione etica
Attraverso la raccolta, la discussione e la diffusione di testi critici sul tema, di progetti e di buone pratiche. Inoltre tramite l’organizzazione di dibattiti, mostre e workshop e la partecipazione ad essi.
Nuovo scenario
I progetti di VOCE:
1. non generano immaginari mendaci
2. si assumono le loro responsabilità sociali
3. spostano la competizione sulla qualità dei prodotti
4. includono nel mercato le piccole
Crespi d'Adda UNESCO - Progetto Festival dell'utopiaSilvia Faccio
Progetto proposto ai tavoli di lavoro tematici 2015
#CrespiFORUM
http://www.crespiforum.crespidaddaunesco.org
In una fase economica come quella attuale, caratterizzata da forte crisi e aziende che delocalizzano abdicando con disinvoltura alla loro responsabilità sociale di impresa, è difficile pensare che sia replicabile il modello Crespi - quello, per intenderci, noto a tutti per essere esempio di una cultura illuminata del lavoro, in cui legittimo profitto e qualità della vita nel lavoro convivono felicemente.
.
Eppure, nonostante la crisi (anzi forse proprio grazie alla crisi), alcuni elementi positivi che fanno di Crespi un modello replicabile ci sono.
Qui ne cito tre:
1. E’ proprio in tempi di crisi che si fa sempre più forte l’esigenza di progettare nuovi modelli di economia che mettano al centro l’uomo e la qualità della sua vita.
2. Un degno erede del modello di filantropia aziendale come quello di Crespi esiste già oggi: è il borgo di Solomeo, recuperato e valorizzato dall’imprenditore Cuccinelli.
3. Sempre più spesso di sente parlare di umanesimo dell’era digitale, ciò a significare che i semi della filantropia e dell’umanesimo attecchiscono e germogliano meglio proprio in contesti innovativi e tecnologici.
.
A quest’ultimo proposito, il contesto bergamasco sembra avere le carte in regola, in quanto vi operano diversi attori di rilievo che offrono tecnologia e innovazione. Penso ad esempio al Kilometro Rosso, all’evento BergamoScienza, al corso di ingegneria tessile di Dalmine, per citarne solo alcuni.
.
Fatta questa premessa, la mia proposta è dunque fare di Crespi per qualche giorno all'anno la sede del Festival dell’Utopia.
Questo Festival NON vuole essere affatto un’occasione per vagheggiare di mondi impossibili o fare filosofia, ma vuole essere un CONCRETO cantiere di idee, una rassegna di realistiche BEST PRACTICE, cioè buone pratiche già sperimentate, che attendono di essere replicate e moltiplicate.
.
In particolare, propongo Crespi come sede di laboratori e convegni per l’ideazione o presentazione di progetti focalizzati alla conciliazione di due valori che non possono più procedere disgiunti: il benessere dei lavoratori e il profitto aziendale.
Siamo in finale con un progetto sul tema del progetto di nuovi Laboratori Creativi di co-design per la Re-habilitation contro il disagio sociale. Concorso Visioni di futuro napoli comunità di fondazione del centro storico di Napoli ed il Mattino.
L'incontro con Luciano Vanni a Rieti racconta la esperienza di Civitates. Evento promosso da Paolo Fosso nell'ambito delle iniziative a supporto della candidatura a Sindaco di Rieti
Vogliamo condividere l’approccio ed i passaggi giusti per la costruzione di un progetto modulare, integrato, di mappatura del territorio, attraverso l’utilizzo delle strategie della collaborazione radicale che mettano al centro l’uomo.
Guidiamo le organizzazioni complesse per trasformare i punti in coordinate, direzioni e proiezioni, diversificando le fonti e ottimizzando la qualità dei dati con la geo-referenzialità.
Condividiamo la definizione di Open Data più come processo culturale di approccio che come dettaglio tecnico di collezionamento delle informazioni. Descriviamo un insieme di politiche e pratiche utili per definire la base per un web collaborativo, per la determinazione di servizi e applicazioni consentiti dagli open data: in pratica una risposta ai cambiamenti della tecnologia e della società.
Vogliamo condividere l’approccio ed i passaggi giusti per la costruzione di un progetto modulare, integrato, di mappatura del territorio, attraverso l’utilizzo delle strategie della collaborazione radicale che mettanop al centro l’uomo.
Guidiamo le organizzazioni complesse per trasformare i punti in coordinate, direzioni e proiezioni, diversificando le fonti e ottimizzando la qualità dei dati con la geo-referenzialità.
Condividiamo la definizione di Open Data più come processo culturale di approccio che come dettaglio tecnico di collezionamento delle informazioni. Descriviamo un insieme di politiche e pratiche utili per definire la base per un web collaborativo, per la determinazione di servizi e applicazioni consentiti dagli open data: in pratica una risposta ai cambiamenti della tecnologia e della società.
Openness e cura: quali sono gli agenti di cambiamento nell’ecosistema di cura?WeMake | fablab makerspace
WeMake ha curato il panel “Openness e cura: quali sono gli agenti di cambiamento nell’ecosistema di cura?” nell’ambito del Festival delle Comunità del Cambiamento di RENA, domenica 9 ottobre presso Base Milano.
Sono intervenuti al panel Ezio Manzini, designer e studioso di interventi sociali, Carlo Mango, responsabile dell’area ricerca in Fondazione Cariplo e Renato Galliano, direttore del settore sviluppo e smart city del Comune di Milano. Ha moderato Costantino Bongiorno di WeMake.
L’obiettivo di “T-FARM trailer” è stato quello realizzare azioni di promozione e di marketing territoriale per iniziative imprenditoriali giovanili con insite caratteristiche di successo.
Il progetto ha avuto le sue basi dal Manuale OCSE "Guida per i governi locali, le
comunità e i musei", che spiega l'importanza e l'effetto sulla comunità locale della
trasformazione di un museo da un luogo da visitare in un "museo vivente", visto dai
cittadini e dal governo locale come punto centrale dello sviluppo locale.
L'EcoMostro è un progetto ideato da Mariacarla Fracasso e da Francesca Calò che mira a trasmettere messaggi importanti riguardo la tutela dell'ambiente e la salvaguardia dell'arte e della conoscenza. L'azienda sarà strutturata in modo da valorizzare la cultura del Salento e sensibilizzare, sia la popolazione locale che i turisti, all'ambiente ed al suo rispetto. Si cercherà di far innamorare tutti gli abitanti al vero Salento!
iDD è un progetto di valorizzazione territoriale capace di attrarre, dare valore e rappresentare Milano. iDD è un territorio di sperimentazione dei temi dell’innovazione pensato da Mediamond e realizzato insieme a Gruppo Mondadori, alla Smart Community di Porta Nuova, cinema Anteo e Maroncelli District.
Nuove imprese al servizio dei bisogni di Milano in vista di Expo 2015. Crowdsourcing Social Innovation è un percorso che mira a stimolare ed accompagnare la nascita di prodotti-servizi innovativi in vista di Expo Milano 2015 e candidabili per il bando MIUR Smart Cities & Social Innovation. Se siete under 30 e avete delle buone idee, non è proprio il caso di perdere questa occasione.
I servizi su cui si concentrerà il percorso di riflessione e emersione saranno quelli in grado di rispondere a bisogni (sociali e ambientali) emergenti in relazione a grandi eventi (mobilità, ospitalità, pressione sulle risorse naturali, fruizione di beni culturali, etc.).
L'incontro con Luciano Vanni a Rieti racconta la esperienza di Civitates. Evento promosso da Paolo Fosso nell'ambito delle iniziative a supporto della candidatura a Sindaco di Rieti
Vogliamo condividere l’approccio ed i passaggi giusti per la costruzione di un progetto modulare, integrato, di mappatura del territorio, attraverso l’utilizzo delle strategie della collaborazione radicale che mettano al centro l’uomo.
Guidiamo le organizzazioni complesse per trasformare i punti in coordinate, direzioni e proiezioni, diversificando le fonti e ottimizzando la qualità dei dati con la geo-referenzialità.
Condividiamo la definizione di Open Data più come processo culturale di approccio che come dettaglio tecnico di collezionamento delle informazioni. Descriviamo un insieme di politiche e pratiche utili per definire la base per un web collaborativo, per la determinazione di servizi e applicazioni consentiti dagli open data: in pratica una risposta ai cambiamenti della tecnologia e della società.
Vogliamo condividere l’approccio ed i passaggi giusti per la costruzione di un progetto modulare, integrato, di mappatura del territorio, attraverso l’utilizzo delle strategie della collaborazione radicale che mettanop al centro l’uomo.
Guidiamo le organizzazioni complesse per trasformare i punti in coordinate, direzioni e proiezioni, diversificando le fonti e ottimizzando la qualità dei dati con la geo-referenzialità.
Condividiamo la definizione di Open Data più come processo culturale di approccio che come dettaglio tecnico di collezionamento delle informazioni. Descriviamo un insieme di politiche e pratiche utili per definire la base per un web collaborativo, per la determinazione di servizi e applicazioni consentiti dagli open data: in pratica una risposta ai cambiamenti della tecnologia e della società.
Openness e cura: quali sono gli agenti di cambiamento nell’ecosistema di cura?WeMake | fablab makerspace
WeMake ha curato il panel “Openness e cura: quali sono gli agenti di cambiamento nell’ecosistema di cura?” nell’ambito del Festival delle Comunità del Cambiamento di RENA, domenica 9 ottobre presso Base Milano.
Sono intervenuti al panel Ezio Manzini, designer e studioso di interventi sociali, Carlo Mango, responsabile dell’area ricerca in Fondazione Cariplo e Renato Galliano, direttore del settore sviluppo e smart city del Comune di Milano. Ha moderato Costantino Bongiorno di WeMake.
L’obiettivo di “T-FARM trailer” è stato quello realizzare azioni di promozione e di marketing territoriale per iniziative imprenditoriali giovanili con insite caratteristiche di successo.
Il progetto ha avuto le sue basi dal Manuale OCSE "Guida per i governi locali, le
comunità e i musei", che spiega l'importanza e l'effetto sulla comunità locale della
trasformazione di un museo da un luogo da visitare in un "museo vivente", visto dai
cittadini e dal governo locale come punto centrale dello sviluppo locale.
L'EcoMostro è un progetto ideato da Mariacarla Fracasso e da Francesca Calò che mira a trasmettere messaggi importanti riguardo la tutela dell'ambiente e la salvaguardia dell'arte e della conoscenza. L'azienda sarà strutturata in modo da valorizzare la cultura del Salento e sensibilizzare, sia la popolazione locale che i turisti, all'ambiente ed al suo rispetto. Si cercherà di far innamorare tutti gli abitanti al vero Salento!
iDD è un progetto di valorizzazione territoriale capace di attrarre, dare valore e rappresentare Milano. iDD è un territorio di sperimentazione dei temi dell’innovazione pensato da Mediamond e realizzato insieme a Gruppo Mondadori, alla Smart Community di Porta Nuova, cinema Anteo e Maroncelli District.
Nuove imprese al servizio dei bisogni di Milano in vista di Expo 2015. Crowdsourcing Social Innovation è un percorso che mira a stimolare ed accompagnare la nascita di prodotti-servizi innovativi in vista di Expo Milano 2015 e candidabili per il bando MIUR Smart Cities & Social Innovation. Se siete under 30 e avete delle buone idee, non è proprio il caso di perdere questa occasione.
I servizi su cui si concentrerà il percorso di riflessione e emersione saranno quelli in grado di rispondere a bisogni (sociali e ambientali) emergenti in relazione a grandi eventi (mobilità, ospitalità, pressione sulle risorse naturali, fruizione di beni culturali, etc.).
crowdsourcing social innovation _ background paper
La filosofia del Rethink
1. ART:KALIMERA
LA FILOSOFIA DEL RETHINK
ECCO LA SFIDA DI TEDxReggioEmilia
È la filosofia del ripensare, del RETHINK, il filo conduttore
dell’edizione 2017 del TEDxReggioEmilia. Un appuntamento –
quello delle micro conferenze targate TED - che torna in città dopo
alcuni anni, il 13 maggio prossimo al Centro Internazionale Loris
Malaguzzi, per ribadire come da un contributo di idee virtuose si possa
costruire un futuro migliore.
L’appuntamento è dalle 14 alle 20, senza dimenticare gli eventi collaterali,
per ascoltare i talk di speaker provenienti da tutto il mondo. Architetti, filosofi,
ingegneri, economisti, fotografi, performer che avranno a disposizione il
palcoscenico dell’auditorium per 18 minuti al massimo per esporre quelle che
ormai il mondo conosce come le “ideas worth spreading”, letteralmente le idee che
val la pena di diffondere.
La giornata sarà articolata su tre panel – philosophy, experience, emotion – sui quali
verrà costruita la scaletta dell’evento.
Un evento organizzato da Laura Credidio, licenziataria di TEDxReggioEmilia, con il
supporto di un team di giovani professionisti reggiani e in collaborazione con il Comune
di Reggio Emilia, l’Ordine degli architetti, la STU Reggiane e molti altri sponsor che
stanno aderendo all’iniziativa.
IL TEMA
La generazione che sta cambiando il mondo, quella di TED (Techology,
Entertainment, Design), con un evento del circuito indipendente TEDx,
focalizzerà la sua attenzione in questa occasione sulla bellezza.
Un concetto vasto, di cui spesso si abusa, ma che declinato
correttamente può costituire una chiave di lettura per definire i
cambiamenti in atto. Dalla logica del generare bellezza, il presente
ci impone però di passare a quella di ripensarla. Sfruttando
l’esistente, inteso come ambiente fisico ma anche contesto
sociale e contenitore di idee e relazioni, e ridefinendolo
cambiando le angolazioni, i punti di vista, le prospettive.
Change perspective to promote beauty, cambiare la
prospettiva per promuovere la bellezza, è di fatto
lo slogan alla luce del quale tutti i talk andranno
interpretati.
2. ART:KALIMERA
IL CONTESTO
Non casuale naturalmente il luogo in cui farà tappa
TEDxReggioEmilia. Il Centro internazionale Loris Malaguzzi,
infatti, oltre che ospitare la sede di Reggio Children, si inserisce in
un contesto urbano da tempo caratterizzato da una forte impronta
al rinnovamento incentrato sulla bellezza. Dall’area, per molti anni
dismessa, delle ex Officine Reggiane, all’antistante piazzale Europa, per
arrivare al vicino quartiere di Santa Croce, si tratta di una porzione dell’area
nord cittadina su cui le istituzioni e i professionisti coinvolti hanno messo in
piedi un ambizioso progetto di riqualificazione urbana.
Un progetto in cui il “bello” non è pura estetica ma si declina in concetti quali
funzionale, fruibile, estetico ed economicamente sostenibile, un progetto che
è al centro di quel processo di “rethinking” che il Comune di Reggio ha avviato negli
ultimi anni per ripensare appunto, insieme alla città, questo grande spazio urbano e
le sue funzioni a servizio della comunità locale dal punto di vista delle relazioni sociali,
culturali, economiche e che nel Tedx del 13 maggio potrà confrontarsi con nuove idee e
prospettive di cambiamento.
LE EDIZIONI PRECEDENTI E LA FILOSOFIA DI
TEDxReggioEmilia
TEDxReggioEmilia è alla terza edizione e, guardando al passato, il suo è
stato un contributo alla diffusione di “idee che val la pena di diffondere”
davvero straordinario. Se non altro guardando al successo che alcuni
speaker, allora poco più che sconosciuti, hanno ottenuto a livello
internazionale. Tra i tanti ricordiamo Paolo Sorrentino che fu
protagonista di un TED a Reggio nel 2011 dal titolo “Come ho
fatto il mio primo film e come potreste fare il vostro”, regista
che negli anni successivi ha ottenuto molti premi tra cui,
indimenticabile, l’oscar per “La grande bellezza” nel 2014.
O ancora Gaetano Saffioti, imprenditore di Palmi nel
settore movimento terra, che con le sue dichiarazioni ha
contribuito in modo significativo ad importanti operazioni
di polizia, recentemente insignito del premio Don
Diana per la lotta alla mafia insieme a Toni Servillo.
Anche Saffioti ha partecipato a TEDxReggioEmilia
nel 2011 con un talk dal titolo “Le conseguenze
dell’onestà”. Anche quest’anno la filosofia
di TEDxReggioEmilia è quella di avere
grandi personalità, da tutto il mondo, per
3. ART:KALIMERA
la maggior parte non “nomi noti” al grande pubblico,
eccellenze nel proprio campo. Sono le idee ad essere
promosse, non le persone. D’altra parte, le idee – come
dimostrano anche i riconoscimenti di cui abbiamo appena
parlato – vengono premiate.
LA CITTA’ SI MUOVE
Reggio Children, Remida, Reggio Città Senza Barriere, Fotografia
Europea sono solo alcune delle realtà cittadine che hanno messo a
disposizione impegno e competenze per la riuscita dell’evento. Sono di fatto
la versione “Rethink” del classico sponsor tecnico. Realtà aziendali, associative,
culturali di varie dimensioni e forma che impegnano tempo e risorse, non denaro,
per dare colore all’iniziativa. Accanto a loro, i marchi che invece hanno deciso di
associare il loro brand a quello di TEDxReggioEmilia supportando economicamente
l’evento. Cittadini, imprese, Ordine degli Architetti, Stu Reggiane e Amministrazione per
costruire un’iniziativa che coinvolga la città nella sua interezza, un’opportunità di aiutare
lo sviluppo sostenibile della Reggio che verrà.
LE INFO
Orario: dalle 14 alle 20
al Centro Internazionale Loris Malaguzzi
viale Ramazzini 72/A – Reggio Emilia
COSTO DEI BIGLIETTI
18 EURO IL BIGLIETTO STANDARD
100 EURO IL BIGLIETTO PATRON (sponsor individuale con posto
assegnato nelle prime file, accesso al backstage e possibilità di conoscere
gli speaker, accesso gratuito a Fotografia Europea)
CONTATTI
Ufficio Stampa
Diego Oneda 347-0845629
press@tedxreggioemilia.com
In collaborazione con
Intono Comunicazione
Web Site www.tedxreggioemilia.com