1. la speziaDOMENICA
27 MARZO 2016 IL SECOLO XIX20
PARLA IL PRESIDENTE DELLA MARRANA
«LapiazzaVerdi
diVannetti-Buren
èartee innovazione»
GianniBolongaroraccontacomenacque
l’ideadegliarchiedellecorsiecondivise
MARCO TORACCA
Finora non ha mai parlato.
Adesso Gianni Bolongaro,
presidente della Marrana Ar-
teambientale,dicelasuadopo
annidipolemichesullariqua-
lificazione di piazza Verdi.
«Non sono mai intervenuto
nel dibattito perché i proble-
misollevatieranosoprattutto
sulla struttura della piazza e
sui pini senza riguardare la
modalità progettuale», dice.
«Mi hanno colpito le polemi-
che – aggiunge -. Il bando fu
presentato anticipatamente
agli spezzini alla Fondazione
Carispezia il 26 giugno 2009,
con il patrocinio del Fai e del
Ministero per i Beni Culturali
e con docenti universitari e
architetti. Marzia Ratti ed
Emilio Erario allegarono la
relazione storica su Piazza
Verdi. Un mese dopo, il 27 lu-
glio, il bando uscì sulla Gaz-
zetta Ufficiale. Perché nessu-
no sollevò la benché minima
osservazione prima della
pubblicazione? Non solo: il
progetto vincitore fu illustra-
to, presente anche Daniel Bu-
ren, il 14 maggio 2010 in Sala
Dante».
Che ruolo ha avuto la Mar-
rana nelprogettodella piaz-
za?
«Non ha avuto un ruolo di-
retto.Fu ilComuneadadotta-
requestamodalitàdell’artista
più architetto dopo averne
appreso le caratteristiche du-
rante i convegni di presenta-
zione del nostro Premio Paal-
ma, Artista più Architetto La
Marrana Arteambientale»
Perché nasce il premio?
«Per diffondere la cono-
scenza di questa modalità ar-
tista-architetto adottata per
primo da Andrea Palladio, ar-
chitetto, e Paolo Veronese,
pittore, nel 1560 quando ope-
rarono “in concordia proget-
tuale”perla VillaBarbaroMa-
serdiTreviso.Miamoglieedio
analizzammo e valutammo
un’ampiadocumentazionesu
casi di artisti contemporanei
che operavano con architetti
in tutto il mondo».
Perchénellacommissione
giudicatrice c’erano espo-
nenti del Paalma.?
«Fui chiamato a farne parte
proprio perché potevamo va-
lutare le positive caratteristi-
che del metodo».
Cosa pensa delle corsie
condivise?
«A Milano e in molte altre
città esistono, agevolano le
carrozzineelecarrozzelleper
invalidi. Nella via in cui abito,
sempre a Milano, la riqualifi-
cazione è solo con le “parigi-
ne”».
Che cosa prevedeva il ban-
doPerFersallabasedipiazza
Verdi?
«Non lo conosco nei detta-
gli. Era riservato a progetti di
riqualificazione urbana e la
città ne ottenne notevoli im-
porti anche grazie al progetto
della piazza».
Era effettivamente degra-
data Piazza Verdi?
«Nonerapiùunapiazzacon
le caratteristiche monumen-
tali che aveva avuto nella pri-
ma progettazione degli anni
Trenta,sierapersalabellezza.
La decisione del Comune di
darle un nuovo ruolo e una
nuova centralità ne rendeva
necessaria una riprogettazio-
ne, rendendola in futuro,
eventualmente, solo pedona-
le»
Dopo tre anni di cantiere
non è stata degradata?
«Oggi, è un cantiere, perciò,
non si può parlare di Piazza»
Era necessario rifarla?
«Visti gli obiettivi posti dal
Bando dico di sì. Com’era non
poteva certo diventare il pro-
seguimentodelcentrostorico
come zona di passeggio e ri-
trovo».
Si sente responsabile di
qualcosa?
«Di negativo, no. Giudico
positivo il progetto vincitore
come dichiarato dalla Com-
missione: “Gli assi urbani so-
no studiati e risolti con molta
attenzione (…) il progetto è
bene integrato alla storia ar-
chitettonica della piazza e
propone, anche, un microcli-
ma del verde e dell’arte che
trasformailsitoinungiardino
gradevole di segni e di volu-
mi.”. La piazza con i pini per-
devailsuofascino.Eilproget-
todiBureneVannettilariqua-
lifica rendendola testimone
dellavolontàdifaredella Spe-
ziaunesempiodiinnovazione
progettuale».
Perché l’avversione degli
spezzini per gli archi?
«L’arte contemporanea ha
sempre creato problemi co-
noscitivi ed emotivi. Poi pen-
sochequasinessunodicoloro
che criticano abbia mai visto
leoperedi Buren, Leoned’Oro
alla Biennale di Venezia del
1986».
Il Premio Paalma. è stato
riproposto negli anni e, se sì,
chi l’ha vinto e per quali cit-
tà?
«Il Premio fu presentato nel
2007aBolognaeilbienniose-
guente alla TriennalediMila-
no, col patrocinio del Fai e del
ministero per i Beni Culturali.
Nel 2008 e 2009 tra i progetti
segnalati a livello internazio-
nale, furono premiati il Chio-
strodellaPaceprogettatodal-
l’artista Enzo Cucchi e dall’ar-
chitetto Ettore Sottsass al-
l’Università di Salerno e The
Game di Philippe Parreno e
François Roche per un’opera
realizzata in Thailandia»
Poi?
«Nel 2010 non si tenne in
quanto fummo invitati a pre-
sentareilprogetto PiazzaVer-
di alla Biennale di Architettu-
ra di Venezia dove organiz-
zammo, il 23 ottobre, anche
un dibattito sulle sue modali-
tà progettuali. Fu presentato
anche alla Biennale di Scultu-
ra di Carrara e nel 2011 fum-
mo invitati a Roma dal Mini-
stero dei Beni ed Attività Cul-
turalidoveLaMarrana fupre-
miata “per la disponibilità ad
operare con amministrazioni
pubbliche per migliorare la
qualitàurbana”,conspecifico
riferimento al progetto di
Piazza Verdi».
Ha partecipato ad altre ri-
qualificazioni con la stessa
formula?
«Sì, in spazi privati».
Cheideasièfattoallafine?
«Perchéfuattesol’avanzato
avvio lavori per agire a livello
amministrativo? Se fosse sta-
tafattaunaprofessionaleana-
lisi preventiva del bando, del-
la documentazione e del pro-
getto vincitore da parte delle
personedeicomitatichesiso-
no successivamente opposti,
si sarebbe evitato la richiesta
dibloccodeilavorichehacre-
ato un grave danno economi-
co alla città».
L’INTERVISTA
L’architetto Gianni Bolongaro
••• Il 4 febbraio 2010 la
commissione del Pre-
mio Paalma fondato da
Gianni Bolongaro sce-
glie il progetto Vannet-
ti Buren per la riqualifi-
cazione di piazza Ver-
di. Fanno parte della
commissione lo stesso
Bolongaro, Alessandro
Mendini esperto di ar-
chitettura internazio-
nale, Giacinto di Pie-
trantonio, direttore del
Gamec di Bergamo e
curatore scientifico del
Paalma oltre a Bolo-
gnaro fondatore della
Marrana e del Paalma.
Per il comune c’erano
Emilio Erario e Claudio
Cannetti. Il Vannetti
Buren venne scelto tra
una rosa di una novan-
tina di progetti. L'As-
sociazione La Marrana
nasce nel 1996 a Mila-
no. Ha sede a Monte-
marcello.
La scheda
Il premio Paalma
è stato la culla
del progetto
Piazza Verdi: un rendering del progetto originario
TRASPORTI
Dalla Speziaa Roma conunsoloeuro
Flixbusapreunalinea perlaCapitale:partenzaalle24arrivoalle6e30
Dalla Spezia a Roma con un
euro. E’ la tariffa lancio di Flix
bus, il nuovo servizio di linea
che parte verso la capitale
due volte al giorno dalla fer-
mata di passeggiata Morin.
Leopportunitàperchivuo-
le partire sono due: la prima
alle 15.30 con arrivo alle 22.
L’altra a mezzanotte con in-
gresso nella città eterna alle
6.30 del mattino.
Il transito corre lungo la
dorsaletirrenica, inagenda ci
sono fermate anche a Massa,
Viareggio e Lucca prima di ti-
rare dritto verso il Colosseo.
«Per il momento il prezzo di
lancio è un euro poi passato
un mese dovrebbe arrivare a
quello standard di circa 15»,
ha spiegato Andrea Incondi,
dirigente della società che
nasce nel 2011 in Germania
con la liberalizzazione del
servizio bus e progressiva-
mente si è estesa nel resto
d’Europa toccando dal luglio
scorsoanchel’Italia. «Contia-
modiraggiungereunaretedi
cento città – ha aggiunto – al
momento siamo a sessanta
centri toccati da Flix Bus e
continuiamo a crescere. Il
lancio recente della linea tra
Milano e Venezia, partita la
scorsa estate, ha visto stacca-
re in questi mesi 350 mila bi-
glietti, un numero enorme».
Insomma adesso Flix Bus,
dopo i grandi centri, punta
sulle realtà medie come La
Spezia e quelle dell’alta To-
scana. «La fermata prevista
alla Spezia è tappa di una li-
neache partedaTorinoerag-
giungeRomatoccandoanche
Alessandria, Asti - ha aggiun-
to- prima di far salire o scen-
dereiviaggiatorinelgolfodei
Poeti. Ovviamente uno può
acquistare anche il transito
semplice tra Spezia e Viareg-
giooMassaeviceversaperfa-
re un esempio. Uno dei nostri
obiettivi è proprio quello di
creare una rete alternativa ai
mezzi consueti per spostarsi
anche nel medio raggio». Che
cosatrovailviaggiatoreabor-
do di Flix Bus? «Wifi gratuito,
toilette, presedicorrenteche
servonoipostiasedereperal-
tro dotati di uno spazio che
garantisce il comfort di un
viaggio che può essere anche
lungo. I bus ricordiamo sono
tutti nuovi visto che per stra-
tegia aziendale devono esse-
re stati immatricolati dopo il
2012. Flix Bus si serve di un
network di vettori che colla-
borano con noi». Dove si ac-
quistano i biglietti? «On line
sulsitwww.flixbus.it oppure
presso le agenzie di viaggio
affiliateomediantel’appgra-
tuita Flixbus che guida, con
GoogleMaps,ilviaggiatorefi-
no alla fermata», ha concluso.
Chi è infine il viaggiatore ide-
ale? «Ci rivolgiamo a due fa-
sce: i giovani e gli anziani.
Persone che puntano a un
prezzo conveniente e che
possono permettersi anche
un pizzico di tempo in più»
M.T.
CANTIERE
Oggi è un cantiere
non si può parlare
di piazza.
E non è stata
degradata
PENSO POSITIVO
Non mi sento
responsabile
di qualcosa
di negativo
accaduto in piazza
Il Flix bus è pronto per partire