1. La Montagna, 8 dicembre 2016.
“Il Sultano e l'Onestà”
Miei cari semi:
Ricordiamoci di Granada,
Granada la bella, Granada la magnifica
con la sua Alhambra meravigliosa!
Quanti bei ricordi! e come stavano le
mie stelle dando e ricevendo e
aiutando e guidando con tutte le cose
più belle verso la Luce.
In quei tempi viveva un Sultano molto potente e molto importante.
Questo Sultano era scontento dei suoi ministri dell'Economia, sí, quei
ministri che raccolgono i soldi e che si occupano delle imposte,di tutto ciò
che non è loro. Sempre rubavano denaro e il Sultano non ne poteva più e
sempre diceva loro le stesse parole: “Manca denaro, i conti non tornano,
Restituitelo!”, Nessuno lo restituiva, non sapeva come fare, ormai non
poteva fidarsi più di nessuno, ed è un po' quello che sta succedendo in tutti
i paesi, qui abbiamo Bárcenas, qui abbiamo....etc. etc.
In altri paesi hanno altri nomi e cognomi. Cosí, non sapendo a chi
rivolgersi, il suo segretario personale e consigliere gli disse:“Maestà mi
permetta di darle un consiglio, convochi tutti i finanzieri, e tutti quelli che
hanno studiato, appreso o che si occupano di finanza in tutta la città e in
tutto il paese”. Il Sultano gli rispose: “Non ne vale la pena amico mio
perchè già sai come andrà a finire, si prenderanno i soldi, dal momento
che non esiste l'onestà”. “Mi permetta Maestà, li convochi e mi lasci
fare e solo le chiedo di stare a guardare”, il Sultano disse: “Perso per
perso, convocali pure”.
Furono dati gli ordini e spedite le lettere, gli avvisi, andarono nei
villaggi, nelle città e nelle province e arrivò il giorno stabilito e si
presentarono non so se in cinquecento, mille o un milione. Arrivarono con
i loro abiti migliori, ben vestiti, con le loro camicie bianche, le loro
cravatte, tutti erano impeccabili, «meglio erano vestiti, con più probabilità
il Sultano li avrebbe scelti» questo era quello che pensavano tutti.
2. In mezzo a tanti cavalieri arrivò un uomo vestito molto
semplicemente, non aveva un abito elegante, solamente i suoi pantaloni e
la sua maglia e una specie di giubbotto o una felpa molto pulita e ben
stirata, impeccabile, però non aveva l'abito, e quando lo videro gli altri gli
dissero:“Dove vai?! Non puoi rappresentare il Sultano! Ti sei visto?
Sembri un miserabile”; e lui non percepì o non comprese da dove
venissero queste risate, questi giudizi. Restò in silenzio ed aspettò che lo
chiamassero.
Il consigliere iniziò a chiamare “Potete passare attraverso
questa strettoia! è un corridoio e alla fine
c'è la sala del Sultano, dove vi sta aspettando;
entrate, presentatevi e il Sultano vi
sceglierà”. Tutti iniziarono a correre
attraverso questo corridoio molto lungo e
quando arrivarono di fronte al Sultano
avevano un gran sorriso, enorme, immenso.
Tutti.
Il Sultano li guardò e disse al suo consigliere:“Credo che tu ti sia
sbagliato, questi signori stanno molto bene, sono ben vestiti, sono educati e
sorridono”. “Sí maestà -gli rispose- però aspetti un momento e si sieda”. Il
Sultano non capiva perchè lo avesse obbligato a sedersi dal momento che
si era alzato per eleggerli e far loro alcune domande.
“Le ho chiesto di lasciarmi fare” e disse loro: “Cavalieri in questa
sala così grande inizia a suonare la musica, mettetevi a ballare di fronte al
Sultano” e tutti si misero a ballare, senza eccezioni, con un'allegria
grande, grande, perfino quell'uomo che non aveva l'abito si mise a ballare,
aveva speranza ed era contento, perché sebbene non avesse la
cravatta né l'abito stava in mezzo agli altri e fu a quel punto che il
consigliere disse: “Sua maestà, elegga quest'uomo”, “Quest'uomo?!” “Sí!
Perché è l'unico onesto e l'unico che non ha toccato nulla”.
“Cosa intendi dire?”, “Guardi bene maestà,
nel corridoio o strettoia da cui sono venuti questi
cavalieri, ho lanciato monete d'oro, soldi, banconote,
ma soprattutto taaaaanto oro e mentre ballavano
avevano le tasche così piene e così pesanti che
3. potevano ballare, maestà? ” “NO!” infatti cadevano, erano goffi: e
“Quello che non ha l'abito?” “E' il ballerino migliore! Maestà E'
L'UNICO ONORATO, non può sbagliarsi poiché è l'unico che non ha
raccolto nessuna banconota, nessuna moneta, nessun gioiello mentre gli
altri non potevano ballare per il peso delle loro tasche”.
A partire da questo momento il regno di Granada brilló e
continuó a vivere in pace, ad aiutare coloro che vivevano fuori
dell'Alhambra, coloro che arrivavano, i commercianti e giustizia fu fatta
e l'ordine regnò.
Miei cari semi, non è sufficiente
dire“Domani lo farò”, “Dobbiamo iniziare
a farlo” “Io sono onesto, io sono onesta”,
“E non lo farò più!”, “Oggi gli taglio la
testa e domani lo amo”, “Oggi mi lancio da un ponte e domani voglio
vivere”.
Miei semi TUTTI PORTIAMO DENTRO NOI STESSI LA
NOSTRA DIGNITA', IL NOSTRO AMOR PROPRIO. Perché abbiamo
bisogno di più di ciò che possiamo spendere o consumare?
Avete guardato bene i vostri armadi la quantità di scarpe
che avete, quanti vestiti?Ogni anno escono cose nuove, è
quello che hanno prodotto gli uomini perché noi
cadessimo in questa trappola e per farci spendere i soldi, e
dopo passeremo nel corridoio e faremo come quegli
uomini ben vestiti? No miei semi! Riempite la vostra anima di
Luce, alimentate la vostra anima con la vostra allegria e ballate
con le vostre tasche leggere e il cuore pieno.
Ballate! Danzate! Ridete! Datevi la mano e
abbracciatevi! Ricordatevi
Granada, un bacio qui, due
baci lì, io ti abbraccio e tu mi
abbracci e guardandoci
piangiamo di allegria e ci
ricordiamo che sempre
portiamo questo Regno dentro,
questo Regno è il Regno dei Cieli, è il Regno dell'Universo, da lì veniamo
4. e lì ritorniamo, è il vostro Regno, l'ONESTA', la franchezza, parlate
sempre con la Verità e vedrete che avrete la vostra ricompensa.
Vi amo tanto miei semi e sono tanto contenta! Perché sono sicura,
che voi mai lo avreste fatto, ballare come a Granada, cantare e perfino
suonare le nacchere come il nostro Carlo del Brasile. .
Vi amo, vi amo! Sorridete e ridete di questo Messaggio, immaginate
quegli uomini che passando attraverso un corridoio stretto si chinavano e
raccoglievano ciò che non era loro, ridete perché SEMPRE DALL'ALTO
VI DARANNO CIO' CHE NECESSITATE E NON CIO' CHE
CHIEDETE .
Con tutto il mio amore,
Vostra Jardinera