2. Veneto, una regione,
mille volti
• Il Veneto è una regione italiana
situata nella parte orientale del Nord-
Italia con capoluogo la città di
Venezia.
• Confina a nord con l’Austria, a nord-
ovest con il Trentino-Alto Adige, a sud
con l’Emilia-Romagna, a sud-ovest con
la Lombardia, a Est con il Friuli-
Venezia Giulia e a sud-Est con il mare
Adriatico.
3. Cittadella al centro del Veneto
Cittadella è l’unica città murata in tutta Europa ad
avere un camminamento di ronda di forma ellittica
interamente percorribile.
Il percorso ha una lunghezza di 1,5 km e l’altezza delle
mura varia dai 12m ai 15m.
4. IAT-
INFORMAZIONI
L’Ufficio informazioni IAT si trova all’interno delle mura, subito
dopo l’entrata di porta Bassano sulla sinistra. Una volta salite le
scale, al primo piano sarete accolti da un’operatrice che potrà
fornirvi delle informazioni riguardante la storia e ciò che si può
trovare in questa cittadina.
5. STORIA DI CITTADELLA
L’ufficio IAT risiede nell’ex casa del
capitano, che assieme a due
balestrieri e tre soldati controllava la
porta più grande e fortificata della
città.
Durante il Medioevo, l’intera
guarnigione era composta invece da
una ventina di soldati comandati da
due podestà, uno all’esterno e l’altro
all’interno.
Quest’ultimo si trova al primo piano
mentre al piano terra è rimasto solo
il pozzo medioevale.
6. La città sorse nel 1220 per volontà del comune di Padova. Gli elementi più
caratteristici della cittadina furono proprio l’anello murario e la posizione
strategica, nell’ambito del territorio padovano. In epoca medioevale, Cittadella
garantì al comune di Padova una base dalla quale contrastare il potere dei
signorotti rurali-locali, come l’aristocrazia del feudo di Onara e di Fontaniva.
Caduta in mano ad Ezzelino da Romano per un breve periodo, assunse un ruolo
strategico nei confronti del territorio circostante. Dal 1483 fu donata da Venezia a
Roberto Sanseverino, mentre per un anno, dal 1503 al 1504, fu data a Pandolfo
Malatesta.
8. TORRE DI MALTA E MUSEO ARCHEOLOGICO
Così si chiama la poderosa costruzione addossata all’interno della porta padovana. Fu costruita
nel 1251 per ordine di Ezzelino da Romano, che ne fece un’ orrida prigione per i suoi nemici. Si
racconta che i prigionieri venissero inviati al castello con i piedi legati sotto il ventre dei cavalli,
calati nel sotterraneo della torre e lasciati morire di fame. Nel 1256, quando Ezzelino fu cacciato
da Padova, i cittadellesi aprirono le porte a Tiso di Camposampiero che liberò alcune centinaia di
prigionieri. Sul muro della torre sono state poste due lapidi: una porta inciso un brano della
Cronica di Rolandino e nell’altra sono riportati i versi di Dante che narrano un tragico racconto. E’
possibile accedere anche al Belvedere, da cui si gode di una meravigliosa veduta del cittadellese e
del territorio circostante.
Nel piano inferiore si trova il museo archeologico dove sono esposti vari reperti ritrovati a
Cittadella.
9. Palazzo della Loggia
Denominato come il Palazzo della Loggia per lo spazio che si
apriva al pianterreno, l’edificio è stato ristrutturato secondo il
modulo neoclassico nel 1816 dall’architetto Carlo Barera.
Fra gli elementi conservati dell’edificio, possiamo trovare il
fregio con parte degli stemmi dei podestà veneti e il
bassorilievo del Leone di San Marco, nascosto dai cittadellesi
in epoca napoleonica. Un altro leone di San Marco, anch’esso
nascosto, è stato posto sopra la colonna situata in Piazzetta del
Duomo.
10. Palazzo Pretorio
Furono le famiglie dei Sanseverino e dei Malatesta, signori
di Cittadella rispettivamente alla fine del Quattrocento e
agli inizi del Cinquecento, a conferire a questo palazzo la
caratteristica di residenza signorile. Un elemento
importante del palazzo è il portale d’ingresso in marmo
rosato di Verona, sovrastato al centro da un leone
marciano e ai lati dai due ovali contenenti i ritratti di
Pandolfo e Carlo Malatesta. Sede anche dei carceri nel
periodo della dominazione austro-ungarica, Palazzo
Pretorio è stato recentemente ristrutturato e oggi ospita
al piano nobile esposizione temporanee, di opere d’arte
moderna e contemporanea.
11. 6 : Palazzo Pretorio
10 : Palazzo della
Loggia
12. Casa del Capitano
Era il luogo dove
abitava il
capitano. Al
giorno d’oggi si
trovano esposti
un modellino di
Cittadella
dell’epoca e varie
armature dalla
più pesante alla
meno pesante.
13. Teatro Sociale
L’edificio chiamato anche «la piccola Fenice», la cui
limpida facciata neoclassica è attribuita a Giuseppe
Iapelli, risulta strutturato con moduli teatrali
ottocenteschi: un atrio con botteghe dei caffè e frutta ai
lati, una sala semicircolare con un palcoscenico ed il
golfo mistico. Abbiamo poi una sala da fumo, usata anche
per le riunioni dei soci. Le decorazioni del teatro furono
realizzate da Francesco Bagnara, scenografo e pittore
vicentino, che avrebbe anche dipinto «La Fenice» a
Venezia.
E’ dotato di un palco inclinato per far si che anche gli
spettatori in prima fila potessero vedere bene lo
spettacolo. La sua principale caratteristica però, è di
avere un’ottima acustica dovuta alla costruzione
interamente in legno; infatti per fare in modo che il
teatro non prendesse fuoco, al piano superiore si trovava
una stanza nella quale ci stanziava un uomo che
controllava la struttura. Al centro del teatro si può notare
un grande lampadario realizzato con il vetro di Burano.
14. DUOMO
Fu eretto in stile
neoclassico fra il 1776 e il
1826, tranne la facciata
completata nel 1913. La
pianta è opera di Domenico
Cerato, mentre l’edificio nel
complesso, è attribuito a
Ottavio Bertotti e Carlo
Barrera, che la portò a
termine. Infine, la facciata
con i bassorilievi, fu
realizzata da Giovanni
Fusaro.
15. CAMPO DELLA
MARTA
Il suo nome deriva da due fattori:
era lo spazio adibito
all'addestramento fisico e militare
(da Campo Marzio) durante il
Medioevo e il Rinascimento. Da
alcuni documenti risulta essere un
terreno di proprietà della signora
Marta. Ora è uno spazio verde della
città ed ospita un teatro all'aperto
per rassegne teatrali,
manifestazioni e concerti nella
bella stagione. Sotto terra è
presente un ampio parcheggio.
16. PORTE
Tutte e quattro le porte
erano dotate di un ponte
levatoio e batti-ponte.
L’arcata prevedeva una
porta principale per i
carri e i cavalieri e una
più piccola laterale per i
pedoni.
17. PORTA PADOVA
All’epoca costituiva l’ingresso
principale della città. Presenta
un’insegna del Comune di Padova e lo
stemma dei Carraresi.
Nei pressi della porta padovana si
trova la Chiesa di Santa Maria del
Torresino e la Torre di Malta.
18. PORTA DI VICENZA E DI TREVISO
Entrambe munite di torrioni da 22-25
metri sovrastati da merli, furono
realizzate con un triplice sistema di
arcate. Porta Treviso è una delle uscite
da camminamento di ronda.
19. PORTA BASSANO
Fu la porta difensiva per
eccellenza e nei pressi di questa
porta possiamo trovare la Casa
del Capitano, residenza del
capitano della guardia. Sede
dell’ufficio IAT e ingresso del
camminamento delle mura.
20. ALCUNIEVENTISETTIMANALI:
Mercato: mercato cittadino settimanale con ogni genere di articoli. Ogni
lunedì alle ore 8-12.30 presso il centro storico.
Mercato km 0: mercato degli agricoltori e produttori del Cittadellese. Ogni
giovedì alle ore 8-12.30 presso Piazza Pierobon.
Mercatino: mercatino dell’antiquariato, del biologico, delle pulci. Ogni terza
domenica del mese alle ore 8-18 presso il centro storico.
21. Ogni anno viene fatto:
Rievocazione Storica Medievale
Ambientazioni di piazza e di strada,
accompagnamenti di uomini d’arme,
partecipazione di giullari e musici, giochi storici,
mercato medioevale e antichi mestieri.
Un particolare spettacolo saranno le evoluzioni di
falconeria con vari tipi di rapaci e partecipazione
interattiva del pubblico. La rievocazione si
concluderà al tramonto con fiaccolata, fuochi
d’artificio e «incendio» del Castello.
22. Festa della zucca(suca)
Esposizione artigianale, bancarelle con prodotti di stagione, mostra
mercato di attrezzi agricoli, laboratori didattici con professionisti di
settore, concorso per la zucca più bella, più pesante e più lunga, musica e
intrattenimento.
Fiera Franca
- per le vie del centro storico bancarelle e prodotti tipici;
- tendone con stand gastronomico in Villa Rina con i tipici piatti veneti;
- zona Expo con grande area espositiva;
- luna park per il divertimento dei giovani;
- fiera del bestiame il lunedì mattina;
- l’ultima sera spettacolo di luci e musiche sulle mura con i fuochi d’artificio.
24. Festa dei Veneti
Il più grande evento di cultura veneta in tutte le sue espressioni: musica,
teatro, poesia, storia e letteratura, spettacoli e rievocazioni storiche.
Martedì Grasso:
Sfilata di carri allegorici per le vie del centro con partenza da viale della
Stazione. In più Luna Park a Villa Rina e, la sera, Testamento e «fogo dea
Vecia» in piazza Pierobon con fuochi d’artificio alle ore 21.00.
26. ALCUNE CURIOSITÀ CULINARIE:
• Bigoli all’anitra
• Fegato alla veneziana
• Risi e Bisi
• Trippa
• Spiedo di uccelli con polenta
• Spezzatino con polenta
• Pasta e fagioli
• Varie zuppe di orzo, funghi e altri legumi
• Spaghetti in salsa (acciughe)
• Anitra arrosta
27. • La Polentina di Cittadella:
La “polenta di Cittadella” nasce nel 1852 dalla fantasia
di Giuseppe Martinazzi, gestore dell’allora “Caffè dei
nobili". Il segreto passa ai Turetta, successivamente ad
Alessandro Maccan e poi alla famiglia Rossi,
proprietari della “Pasticceria Bar San Marco”.
Il dolce si presenta con una forma tonda, bianco in
superficie e dorato al suo interno. Tuttora si produce
artigianalmente seguendo l’antica ricetta. Il nome
faceva subito pensare alla polenta, ma in realtà il dolce
non assomiglia per nulla a questo piatto, se non nella
bontà e nella leggerezza. Viene preparato utilizzando
ingredienti molto semplici: uova, zucchero, burro,
farina di mais.
29. LAVORO REALIZZATO DALLA CLASSE 1AT DELL’ ITS GIRARDI DI
CITTADELLA:
Elena Ceccato
Camilla Simonetto
Gionata Ronco
Marta Ferraro
Davide Zonta
Mattia Zangobbo