Agevolazioni pubbliche in materia di ricerca, sviluppo e innovazione
1. Agevolazioni pubbliche in materia di
ricerca, sviluppo e innovazione
Dottorato di Ricerca in Ingegneria dell’Impresa
Roma - 21 Marzo 2018
Giuseppe Confessore
giuseppe.confessore@cnr.it
2. • Generazione di nuove conoscenze, non
necessariamente finalizzate
Ricerca fondamentale
• Generazione di nuove conoscenze
da utilizzare per sviluppare nuovi o
significativamente migliorati prodotti,
processi o servizi.
Ricerca industriale
Definizioni
3. • Acquisizione e
utilizzo delle
conoscenze esistenti
per sviluppare nuovi
o migliorati prodotti,
processi o servizi.
Sviluppo Sperimentale
Definizioni
4. Innovazione dell'organizzazione:
applicazione di nuovi metodi
organizzativi nelle pratiche di
un'impresa.
Innovazione
Innovazione di processo: applicazione di nuovi
metodi e tecnologie nei processi d’impresa
(produzione, distribuzione, marketing, …).
Innovazione di prodotto: applicazione di nuovi
metodi e tecnologie volti a sviluppare nuovi
prodotti dell’impresa.
Definizioni
5. 12 aree di specializzazione
regionali:
1. Aerospazio
2. Agrifood
3. Blue Growth
4. Chimica Verde
5. Design, creatività e made in Italy
6. Energia
Smart Specialization Strategy
La Strategia di specializzazione intelligente (S3) è
uno strumento utilizzato in tutta l’Unione europea per
migliorare l’efficacia delle politiche pubbliche per
la ricerca e l'innovazione
7. Fabbrica Intelligente
8. Mobilità Sostenibile
9. Salute
10. Smart, Secure and Inclusive Communities
11. Tecnologie per gli Ambienti di Vita
12. Tecnologie per il Patrimonio Culturale.
6. Smart Specialization Strategy - Lazio
AdS “Aerospazio”
Sottosettore spazio
1. Osservazione della Terra
2. Telecomunicazioni
3. Navigazione
4. Trasporto spaziale, lancio e rientro
5. Esplorazione umana dello spazio e
International
Space Station
6. Scienza, esplorazione ed osservazione
dell’universo
7. Space Situational Awareness
9. Altre applicazioni basate su tecnologie
spaziali
Sottosettore aeronautica
…
AdS “Scienze della Vita”
AdS “Beni culturali e tecnologie della cultura”
AdS “Sicurezza”
AdS “Green Economy”
AdS “Industrie creative e digitali”
AdS “Agrifood”
1. Sustainable Agriculture and Forestry
2. Safe food and healthy diets and
sustainable consumption
3. Sustainable food production systems
4. Global drivers of food security
5. Sustainable and competitive biobased
industries
7. S3 vs. KET
Key Enabling Technologies (tecnologie abilitanti) identificate dalla Commissione
Europea quali driver di sviluppo industriale sostenibile ed intelligente
8. Fonti normative
Reg. UE 1303/2013 - disposizioni comuni sul FESR, FSE, FC, FEASR, FEAMP che
operano nell'ambito di un quadro comune (fondi SIE")
Reg. UE 651/2014 – che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato
interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del TFUE.
Impresa
Si considera impresa qualsiasi entità che eserciti un'attività
economica, indipendentemente dalla sua forma giuridica.
- Microimprese, Piccole imprese e Medie imprese (PMI): imprese che occupano
meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di Euro e/o il
totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di Euro.
- Piccola impresa: impresa che occupa meno di 50 persone e che realizza un
fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di Euro.
- Microimpresa un'impresa che occupa meno di 10 persone e che realizza un
fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di Euro.
9. Fonti normative
Articolo 25
Aiuti a progetti di ricerca e sviluppo
«studio di fattibilità»: valutazione e analisi
del potenziale di un progetto, finalizzate a
sostenere il processo decisionale (con
analisi SWOT).
La parte sovvenzionata del progetto di ricerca e sviluppo deve essere integralmente
compresa in una o più delle seguenti categorie di ricerca:
a) ricerca fondamentale;
b) ricerca industriale;
c) sviluppo sperimentale;
d) studi di fattibilità.
Sovvenzione: in genere di elargizione in denaro a fondo perduto:
- contributi in conto esercizio (es. conto interessi) se i conferimenti in denaro
vengono destinati al finanziamento di esigenze di gestione,
- contributi in conto capitale se i conferimenti destinati sono destinati al
potenziamento o ristrutturazione del patrimonio aziendale,
- contributi in conto impianti se gli stessi sono erogati specificamente per consentire
l’acquisizione di beni strumentali ammortizzabili.
10. Fonti normative
Connessione (soft) tra RI/SS e TRL
Technology readiness levels - Livello di maturità tecnologica
TRL 1: principi di base osservati
TRL 2: concetto della tecnologia formulato
TRL 3: prova sperimentale del concetto
TRL 4: validazione in laboratorio del concetto
TRL 5: validazione della tecnologia nell’ambiente rilevante
TRL 6: dimostrazione della tecnologia nell’ambiente rilevante
TRL 7: dimostrazione della tecnologia nell’ambiente operativo
TRL 8: sistema completo e qualificato
TRL 9: sistema finito e perfettamente funzionante in ambiente reale
RI
SS
11. Fonti normative
5. L'intensità di aiuto per ciascun beneficiario non supera:
a) il 100 % dei costi ammissibili per la ricerca fondamentale;
b) il 50 % dei costi ammissibili per la ricerca industriale;
c) il 25 % dei costi ammissibili per lo sviluppo sperimentale;
d) il 50 % dei costi ammissibili per gli studi di fattibilità.
6. L'intensità di aiuto per la RI e lo SS può essere aumentata fino a un'intensità
massima dell'80% dei costi ammissibili come segue:
a) di 10 punti percentuali per le MI e di 20 punti percentuali per le PI;
b) di 15 punti percentuali se è soddisfatta una delle seguenti condizioni:
i) collaborazione effettiva tra imprese di cui almeno una PMI o viene
realizzato in almeno due Stati membri e non prevede che una singola
impresa sostenga da sola più del 70 % dei costi ammissibili; o prevede la
collaborazione effettiva tra un'impresa e uno o più OdR nell'ambito della
quale tali organismi sostengono almeno il 10 % dei costi ammissibili e hanno
il diritto di pubblicare i risultati della propria ricerca;
ii) i risultati del progetto sono ampiamente diffusi attraverso conferenze,
pubblicazioni, banche dati di libero accesso o software open source o
gratuito.
Articolo 25
Aiuti a progetti di ricerca e sviluppo
12. Fonti normative
Reg. UE 1407/2013 - relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul
funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis»
L’importo complessivo degli aiuti «de minimis» concessi da uno Stato membro a
un’impresa unica non può superare 200 000 Euro nell’arco di tre esercizi finanziari.
Gli aiuti «de minimis» sono considerati concessi nel momento in cui all’impresa è
accordato il diritto di ricevere gli aiuti, indipendentemente dalla data di erogazione.
Gli aiuti erogabili in più quote sono attualizzati al loro valore al momento della
concessione. Il tasso d'interesse da applicare ai fini dell’attualizzazione è costituito
dal tasso di attualizzazione al momento della concessione dell’aiuto.
13. Fonti normative
Impresa Unica
1. IMPRESE COLLEGATE direttamente:
Es. un’impresa detiene la maggioranza delle quote o azioni o dei diritti di voto degli
azionisti o soci di un’altra impresa;
2. IMPRESE COLLEGATE indirettamente per il tramite di altre Imprese
Es. Relazioni di cui al punto 1, per il tramite di una o più altre Imprese;
3. IMPRESE COLLEGATE indirettamente per il tramite di persone fisiche
Es. Relazioni di cui al punto 1 per il tramite di una persona fisica, ove tali Imprese
esercitino le loro attività sullo stesso mercato rilevante o su mercati contigui;
4. IMPRESE ASSOCIATE
Relazioni fra imprese che non siano Collegate in cui un'Impresa detiene, da sola o
insieme a una o più Imprese collegate, almeno il 25% del capitale o dei diritti di voto di
un'altra Impresa;
5. IMPRESA AUTONOMA
Un’impresa non abbia alcuna “relazione” con altre Imprese
Impresa
Unica
14. Fonti normative
Sono rilevanti gli aiuti De Minimis richiesti o ottenuti dalle Imprese rientranti nel
perimetro dell’Impresa Unica nell’esercizio in corso e nei due precedenti.
Per determinare la dimensione d’impresa (Micro, Piccola o Media) vanno invece
sommati (o consolidati) i dati rilevanti (addetti, fatturato e attivo patrimoniale) delle
Imprese:
1. Imprese facenti parte dell’Impresa Unica;
2. altre Imprese Collegate ossia Imprese controllate o controllanti indirettamente,
tramite persone fisiche;
3. Imprese Associate all’Impresa Richiedente e alle sue Imprese Collegate,
nonché Imprese Collegate con le Imprese Associate; in tal caso, però, i dati
vanno sommati in proporzione alla partecipazione detenuta.
16. Fonti normative
Costi ammissibili per i progetti di ricerca e sviluppo:
a) spese di personale: ricercatori, … nella misura in cui sono impiegati nel progetto;
b) strumentazione e attrezzature: nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per
il progetto (costi di ammortamento, calcolati secondo principi contabili generali);
c) immobili e terreni: nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto.
d) ricerca contrattuale: conoscenze e brevetti acquisiti o ottenuti in licenza, servizi di
consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini del progetto;
e) spese generali supplementari e altri costi di esercizio: costi generali, costi dei
materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto.
I costi relativi ai prototipi di elevato valore sono ammessi parzialmente in una
percentuale variabile (es. dal 30% al 70%) della spesa sostenuta, in funzione del
possibile utilizzo pluriennale o commercializzazione e/o del valore residuo degli stessi
a conclusione del progetto.
35. Distretto
• Insieme di imprese ubicate in un
territorio determinato, specializzate
in una o più fasi di un processo
produttivo
Filiera
• Insieme articolato di imprese che
concorrono alla realizzazione di un
prodotto/servizio
Contesto
39. • Nell'andamento del PIL pro capite, la produttività del lavoro ne
costituisce la principale determinante (il tasso di dipendenza rappresenta il
rapporto tra la popolazione non in età di lavoro e quella in età di lavoro)
PIL pro capite
Scenario
40. La produttività, principale determinate del PIL pro capite, non è più
cresciuta in Italia dall'inizio del nuovo Millennio
Produttività
Scenario
42. • Correlazione evidente tra innovazione
e aumento di produttività
• L’investimento in innovazione può contribuire
all'aumento della produttività.
• Sarà comunque necessario che la politica
svolga il proprio ruolo per ridurre i costi
industriali (energia, inefficienza della PA,
burocrazia, eccetera).
Innovazione
Scenario
Amici della Biblioteca
Rieti - 25 Febbraio 2015
43. Indici del fatturato italiano della manifattura industriale
(ISTAT 2014. Base 2010 = 100)
Analisi e tendenze
Debolezza domanda interna; consolidamento fiscale;
inasprimento accesso al credito
Scenario
44. Amici della Biblioteca
Rieti – 9 novembre 2016
Thomas Piketty. Il capitale nel XXI secolo. 2013.
Ripartizione del PIL mondiale
47. Il tasso di crescita dei patrimoni più elevati tra il 1987 e il 2013
Patrimonio medio pro capite
Reddito medio pro capite
Gli effetti
48. La disuguaglianza dei redditi in Francia tra il 1910 e il 2010
Redditi
Salari
Gli effetti
Editor's Notes
Grafico: nel tempo la disponibilità di capitale a disposizione dello sviluppo per rendere la tecnologia matura.
Ad oggi i programmi comunitari e nazionali assistono bene la prima parte per arrivare a rendere mature le tecnologie, anche con prototipi pre-industrializzati funzionanti in laboratorio;
Poi si lascia allo sforzo del venture capital, problemi oggi per le PMI che non riescono a uscire dalla VALLE DELLA MORTE: delle idee, dell’occupazione, del territorio!!!!
COME COLMARE: ognuno deve fare la sua parte le aziende investirebbero se ci fosse evidenza di una reale richiesta del mercato del nuovo prodotto/processo
COLMARE LA VALLE non solo come sostegno finanziario (e il mondo della finanza dovrebbe essere comunque coinvolto) ma anche come COINVESTIMENTO RICERCA_INDUSTRIA per un ritorno economico congiunto; congiunto anche con gli ENTI DEL TERRITORIO
Grafico: nel tempo la disponibilità di capitale a disposizione dello sviluppo per rendere la tecnologia matura.
Ad oggi i programmi comunitari e nazionali assistono bene la prima parte per arrivare a rendere mature le tecnologie, anche con prototipi pre-industrializzati funzionanti in laboratorio;
Poi si lascia allo sforzo del venture capital, problemi oggi per le PMI che non riescono a uscire dalla VALLE DELLA MORTE: delle idee, dell’occupazione, del territorio!!!!
COME COLMARE: ognuno deve fare la sua parte le aziende investirebbero se ci fosse evidenza di una reale richiesta del mercato del nuovo prodotto/processo
COLMARE LA VALLE non solo come sostegno finanziario (e il mondo della finanza dovrebbe essere comunque coinvolto) ma anche come COINVESTIMENTO RICERCA_INDUSTRIA per un ritorno economico congiunto; congiunto anche con gli ENTI DEL TERRITORIO