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Migrazioni e cooperazione
internazionale
C O S ’ È L A M I G R A Z I O N E ?
IOM definisce la migrazione come il movimento di una persona o di un gruppo di persone dal
luogo abituale di residenza, attraverso un confine internazione o all’interno dello stesso Stato,
indipendentemente da:
1. Status legale;
2. Volontarietà/involontarietà del movimento;
3. Cause del movimento
4. Durata del movimento
Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 2
C O S ’ È L ’ O I M ?
L’Organizzazione
Internazionale per
le Migrazioni,
fondata nel 1951, è
un’Agenzia
collegata all’ONU
da settembre 2016
One hundred and thirty four Czech
refugees depart Rome for Australia on
20 June 1962.
Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 3
STATI MEMBRI OIM
IOM acts with its partners in the
international community to:
166 Stati membri (erano 67 nel 1998)
8 Stati osservatori
401 Uffici sul campo
Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 4
L A N O S T R A
M I S S I O N
L'azione dell'OIM si
basa sul principio che
una migrazione
ordinata e nel
rispetto della dignità
umana porti benefici
sia ai migranti sia
alla società.
Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 5
I L C O N T E S T O I N T E R N A Z I O N A L E
258 MILIONI
MIGRANTI INTERNAZIONALI (2017)
Residenti in un Paese diverso da quello di nascita.
3,4% della popolazione mondiale.
Migrazioni volontarie
232 milioni
90% 10%
Migrazioni forzate
26 milioni
Aree di destinazione
█ 31% Asia
█ 30% Europa
█ 22% Nord America
█ 10% Africa
█ 4% America Latina
█ 3% Oceania
█ 64% Alto Reddito
█ 32% Medio Reddito
█ 4% Basso Reddito
Fonte: United Nations,The International Migration Report 2017
Paesi di destinazione - tipologia
Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 6
L ’ I M M I G R A Z I O N E I N E U R O P A
36,9 MILIONI
STRANIERI RESIDENTI IN UE (2016)
7,2% della popolazione europea
+2,7%
Prospettive demografiche in Europa (UE 28)
Previsione 2030
scenario attuale
-0,6%
Previsione 2030
con migrazioni zero
+3,6%
Previsione 2050
scenario attuale
-4,1%
Previsione 2050
con migrazioni zero
8,6 Milioni
(10,5%)
5,6 Milioni
(8,7%)
5,0 Milioni
(8,3%)
4,4 Milioni
(9,5%)
4,4 Milioni
(6,6%)
1,3 Milioni
(11,7%)
Fonte: Eurostat, 2016
1,2 Milioni
(14,4%)
0,8 Milioni
(4,9%)
0,8 Milioni
(7,4%)
Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 7
L ’ I M M I G R A Z I O N E I N I T A L I A
5 MILIONI
STRANIERI
RESIDENTI
(2017)
Principali nazionalità
SALDO MIGRATORIO (arrivi – partenze)
Italiani - 72 mila
Stranieri +205 mila
Tasso di natalità
Italiani 7,3 (per mille abitanti)
Stranieri 13,8
Tasso di mortalità
Italiani 11,0 (per mille abitanti)
Stranieri 1,3
SALDO NATURALE (nati – morti)
Italiani - 227 mila
Stranieri +66 mila
Età media
Italiani 45,2 anni
Stranieri 33,1
NUOVI ITALIANI (Acquisizioni cittadinanza)
2016 201 mila
2006-2016 991 mila (60% adulti)
Romania
1,2 milioni
Albania
448 mila
Marocco
421 mila
Cina
282 mila
Ucraina
234 mila
Filippine
166 mila
Fonte: Demo Istat, 01.01.2017
Indicatori demografici (2016)
Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 8
P.A.; 2,4%
Commercio; 7,1%
Industria; 9,3%
Servizi; 15,3%
Agricoltura; 16,6%
Edilizia; 17,1%
Ristorazione; 18,7%
I L M E R C A T O D E L L A V O R O
2,4 MILIONI
OCCUPATI IMMIGRATI (2016)
10,5% degli occupati totali
47,8% della pop. straniera
Tasso di occupazione (15-64 anni)
Italiani 57,0%
Stranieri 59,5%
Tasso di disoccupazione (>15 anni)
Italiani 11,2%
Stranieri 15,4%
Sc. elem. /
Nessun
titolo
9%
Sc. media
40%
Diploma
40%
Laurea
11%
Titoli di studio
Fonte: Istat Rcfl, 2016
Incidenza per settore
Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 9
I l c o n t r i b u t o e c o n o m i c o e f i s c a l e
131 Miliardi di Euro
Valore Aggiunto prodotto
dagli occupati immigrati
(DATI ISTAT 2016)
3,6 milioni di contribuenti
nati all’estero (8,9%)
48,9 MLD Redditi dichiarati
7,2 MLD IRPEF versata
(DATI MEF, DICH. 2016, A.I. 2015)
11,5 Miliardi di Euro
Contributi previdenziali
versati da occ. immigrati
(DATI INPS 2016)
8,9%
del PIL
italiano
7,2 MLD
IRPEF
+5 MLD
SALDO
INPS
Rimesse inviate
dagli immigrati in Italia
Più degli Aiuti Pubblici
dell’Italia (2,9 MLD)
(DATI BANCA D'ITALIA 2016)
5,1
MLD
Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 10
L ’ I M P R E N D I T O R I A I M M I G R A T A
Imprenditori
nati all’estero
691
MILA
Agricoltura
20.685
Manifattura
65.443
Ristorazione
67.283
Costruzioni
144.846
Servizi
152.867
Commercio
239.924
Suddivisione per settore
Fonte: Infocamere, 2017
73.272
(-0,2%)
71.354
(+4,1%)
65.823
(+3,0%)
Principali nazionalità
(V.A. e Variazione 2016/17)
42.540
(+3,4%)
36.675
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Immigrati
+16,3%
Italiani
-6,4%
Variazione 2012/2017
Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 11
L ’ I M M I G R A Z I O N E I N L O M B A R D I A
Fonte: Istat, 2017
Italia
5.047.028
8,3%
Milano 446.923 (39,22%)
Varese 74.740 (6.56%)
Como 48.164 (4,23%)
Sondrio 9.290 (0,82%)
Bergamo 121.252 (10,64%)
Brescia 158.585 (13,92%)
Pavia 60.431 (5,30%)
Cremona 41.159 (3,61%)
Mantova 51.535 (4,52%)
Lecco 26.986 (2,37%)
Lodi 26.477 (2,32%)
Monza/Brianza 73.921 (6,49%)
Residenti stranieri (Istat, 2017)
Principali nazionalità
Lombardia
1.139.463
11,37%
ROMANIA
167.891
MAROCCO
96.234
EGITTO
76.667
ALBANIA
95.102
CINA
64.283
Distribuzione per provincia
Valori assoluti e incidenza
Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 12
L ’ A C C O G L I E N Z A I N I T A L I A
Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 13
L ’ A C C O G L I E N Z A I N L O M B A R D I A
Italia
183.681
Presenze migranti in Accoglienza (DLCI, 2017)
Lombardia
26.519 migranti in accoglienza
14% rispetto al territorio nazionale
Distribuiti nel 39% dei comuni lombardi
2.441 posti SPRAR
Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 14
O S S E R V A Z I O N I : L ’ I M M I G R A Z I O N E I N
L O M B A R D I A
• Immigrazione matura. Nazionalità presenti da oltre 10 anni (Romania, Marocco, ecc.),
prima della crisi. Famiglie residenti in modo stabile sul territorio.
• Integrazione basata sul LAVORO. Territorio caratterizzato da PMI diffuse. Presenza
straniera fondamentale per il tessuto produttivo (manifattura, edilizia, assistenza).
• Situazione peggiorata con la crisi economica. Chiusura aziende, aumento
disoccupazione. Crisi dell’edilizia.
• Accoglienza NON diffusa. Rifiuto di molti Comuni. Ricorso a grosse strutture (Cona,
Oderzo,Treviso). Su 13 mila migranti accolti, solo 650 SPRAR (5%).
Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 15
L A S F I D A D E L L ’ I N C L U S I O N E
S O C I O - L A V O R A T I V A :
Q U A L I B A R R I E R E ?
Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 16
A L C U N I P R O G E T T I
D E L M I N I S T E R O D E L L A V O R O
2 6 s e t t e m b r e 2 0 1 7
P i a n o n a z i o n a l e d ’ i n t e g r a z i o n e d e i
t i t o l a r i d i p r o t e z i o n e i n t e r n a z i o n a l e
Oltre a...
 Piani integrati di intervento
regionali
 Fondi FAMI
 Giovani 2G
 Portale Integrazione Migranti
 Integrazione Migranti attraverso
lo Sport – Accordo di programma
con il CONI
Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 17
L ’ I M P E G N O D E L L ’ O I M I N I T A L I A
T E R R A M U N D A
https://www.youtube.com/watch?v=k-gbG2OXdjY
Skills2Work promuove l’inclusione socio-lavorativa
dei beneficiari di protezione internazionale
COME?
 Sensibilizzando sul tema le autorità nazionali e
locali
 Migliorando le competenze dei fornitori di servizi e
dei datori di lavoro
 Informando i titolari di protezione sui percorsi di
accesso al lavoro
 Orientando i servizi per il riconoscimento delle
competenze formali e informali dei beneficiari di
protezione internazionale.
DOVE?
Le attività sono realizzate
in 9 Stati Membri
Europei:
Italia, Spagna, Slovenia,
Regno Unito, Irlanda,
Paesi Bassi, Belgio,
Slovacchia, Ungheria
QUANDO?
gennaio 2016 – febbraio 2018
Ricerca
Indagine sulle buone pratiche nazionali in materia di inclusione
socio-lavorativa di titolari di protezione internazionale.
- Esperienze diversificate su base
territoriale
- Mancanza di coinvolgimento
del settore privato
- Spesso relative ai percorsi di
accoglienza
Consultazioni
Incontri con stakeholders istituzionali, organizzazioni dei datori di
lavoro, partner locali e titolari di protezione internazionale
 Raccolte informazioni a livello nazionale, regionale e locale sulle migliori
pratiche e sulle sfide dell’inclusione nel mercato del lavoro
 Raccolte informazioni sul riconoscimento e la validazione delle competenze
formali e informali
 Raccolte riflessioni sul sistema di domanda e offerta di lavoro
 Costruite reti e partenariati per disseminare i risultati del progetto.
Storie di successo
Raccolte storie di successo tra
i beneficiari di protezione
internazionale e i datori di
lavoro relativamente alla
tematica dell’occupazione.
Pathfinder
La piattaforma digitale Skills2Work www.fromskills2work.eu
include:
 Una fotografia del contesto nazionale di ciascun paese europeo
 3 sezioni:
informazioni per i titolari di protezione internazionale (in
cerca di lavoro)
informazioni per i datori di lavoro (che vogliono assumere
un titolare di protezione internazionale)
informazioni per i fornitori di servizi al lavoro (che vogliono
orientare un titolare di protezione internazionale).
Alcuni commenti dal contesto italiano
Aspetti linguistici: la conoscenza della lingua è percepita come un
fattore molto importante sia dai beneficiari che dai datori di
lavoro;
I tirocini sono uno strumento importante: creano un
collegamento tra i beneficiari e i datori di lavoro;
Le vulnerabilità possono influenzare l’integrazione nel mondo
del lavoro: è importante sensibilizzare i datori di lavoro in modo
da rafforzare le loro competenze interculturali.
L’inclusione socio-lavorativa
Un processo a più dimensioni
 Informazione
 Riconoscimento titoli e competenze
 Formazione professionale
 Promozione competenze linguistiche
 Contrasto alla discriminazione e
all’esclusione sociale
La resilienza è una caratteristica
importante che i datori di lavoro
riconoscono nei rifugiati e nei migranti
in generale.
I migranti sono protagonisti attivi della
propria vicenda migratoria, hanno un
alto potenziale e una grande capacità
di azione e queste attitudini
andrebbero riconosciute.
Agenda 2030
I 17 obiettivi di sviluppo sostenibile
DATI
• Il flusso delle rimesse degli immigrati nel loro paese
d’origine ogni anno è stimato in 500 miliardi di dollari;
tale somma supera di tre volte “gli aiuti allo sviluppo”
• I principali paesi da cui vengono inviate le rimesse sono
i seguenti: Stati Uniti, Arabia Saudita, Russia, Emirati
Arabi, Germania, Kuwait, Francia, Qatar, Regno unito e
Italia.
Obiettivo 1: Lotta alla
povertà
• Le Rimesse dei Migranti costituiscono per i paesi di
origine la seconda fonte dei flussi finanziari, vengono
subito dopo gli investimenti stranieri diretti e
rappresentano più del doppio dell’aiuto pubblico allo
sviluppo.
• i migranti agiscono come cerniera tra i paesi del sud
e quelli del nord e possono diventare sempre di più un
serbatoio di risorse umane e un potenziale e fecondo
attore delle attività di cooperazione internazionale.
2007-2016
• Negli ultimi dieci anni le rimesse globali verso i
paesi del Sud sono aumentati del 51%.
• I tre quarti delle rimesse vengono utilizzati per
rispondere ai bisogni basilari,
• il 10% per obiettivi di medio termine (progetti
sanitari o educativi);
• il 15% è dedicato ad attività imprenditoriali
generatrici di reddito.
Gli Stati del Consiglio
d’Europa:
• applicare le norme internazionali in materia dei diritti dell’uomo;
• promuovere politiche economiche, sociali e culturali basate sul
principio dell’uguaglianza per tutte le persone;
• favorire la piena partecipazione degli immigrati e delle minoranze
in tutti i settori della società;
• combattere tutte le forme di discriminazione e valorizzare le
diversità delle popolazioni;
• favorire gli scambi e la cooperazione interculturale;
• rispondere ai bisogni delle popolazioni eterogenee in termini di
servizi educativi, di sanità e di alloggio;
• educare alla cittadinanza conciliando le affiliazioni multietniche.
I 4 principi
Un approccio integrato e globale, sempre
secondo le indicazioni del Consiglio d’Europa, si
fonda su quattro principi:
• l’ordine,
• la protezione,
• l’integrazione
• la cooperazione.
ORDINE
La mobilità è un diritto dell’uomo,
Coniugare il bisogno di mano d’opera, la
disoccupazione e le evoluzioni demografiche e
favorire la contrattualizzazione fra i principali attori
del mercato del lavoro: imprenditori, sindacati e ong;
Accettare il principio del ricongiungimento familiare;
Protezione
• Dialogo attivo tra i paesi di origine e di
accoglienza;
• Programmi di ritorno volontario;
• Garantire la sicurezza del soggiorno;
• Protezione contro l’espulsione che mette a
rischio la vita delle persone.
integrazione
Integrazione significa:
• accesso ai servizi e partecipazione alla vita
culturale, sociale e politica.
• diritto di partecipazione individuale e comunitaria
attraverso:
• la naturalizzazione,
• la doppia nazionalità,
• la piena cittadinanza
• far interagire le società di origine con quelle di
accoglienza.
• la partecipazione se è solo individuale rischia
l’assorbimento, se è solo comunitaria rischia la
separazione e la ghettizzazione sociale e spaziale.
cooperazione
Le due dimensioni delle politiche estere sono:
- le migrazioni
- la cooperazione
- i migranti che rimangono nei paesi di
accoglienza, proprio per la loro doppia
appartenenza, possono diventare strumenti che
permettono di promuovere la democrazia nei
paesi di origine e di favorire l’integrazione nei
paesi di accoglienza.
Un nuovo paradigma della
cooperazione
La Dichiarazione di Bamako afferma che:
“la democrazia per i cittadini, compresi i più poveri e
più sfavoriti, si giudica, prima di tutto, sul metro del
rispetto scrupoloso e del pieno godimento di tutti i
loro diritti, civili e politici, economici, sociali e
culturali, compresi i meccanismi di garanzia”.
Da chi ripartire?
Il nuovo paradigma non dovrebbe ripartire dalle
nostre necessità o dalle nostre volontà di
‘aiutare’ gli altri ma dalla valorizzazione
dell’altro, dalle risorse inesplorate di persone e
popolazioni che hanno diritto di contribuire
alla scrittura della storia mondiale.
L’altro è soggetto di sviluppo che va
conosciuto e apprezzato per le sue
caratteristiche e le sue diversità.

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Migrazioni e cooperazione internazionale

  • 2. C O S ’ È L A M I G R A Z I O N E ? IOM definisce la migrazione come il movimento di una persona o di un gruppo di persone dal luogo abituale di residenza, attraverso un confine internazione o all’interno dello stesso Stato, indipendentemente da: 1. Status legale; 2. Volontarietà/involontarietà del movimento; 3. Cause del movimento 4. Durata del movimento Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 2
  • 3. C O S ’ È L ’ O I M ? L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, fondata nel 1951, è un’Agenzia collegata all’ONU da settembre 2016 One hundred and thirty four Czech refugees depart Rome for Australia on 20 June 1962. Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 3
  • 4. STATI MEMBRI OIM IOM acts with its partners in the international community to: 166 Stati membri (erano 67 nel 1998) 8 Stati osservatori 401 Uffici sul campo Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 4
  • 5. L A N O S T R A M I S S I O N L'azione dell'OIM si basa sul principio che una migrazione ordinata e nel rispetto della dignità umana porti benefici sia ai migranti sia alla società. Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 5
  • 6. I L C O N T E S T O I N T E R N A Z I O N A L E 258 MILIONI MIGRANTI INTERNAZIONALI (2017) Residenti in un Paese diverso da quello di nascita. 3,4% della popolazione mondiale. Migrazioni volontarie 232 milioni 90% 10% Migrazioni forzate 26 milioni Aree di destinazione █ 31% Asia █ 30% Europa █ 22% Nord America █ 10% Africa █ 4% America Latina █ 3% Oceania █ 64% Alto Reddito █ 32% Medio Reddito █ 4% Basso Reddito Fonte: United Nations,The International Migration Report 2017 Paesi di destinazione - tipologia Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 6
  • 7. L ’ I M M I G R A Z I O N E I N E U R O P A 36,9 MILIONI STRANIERI RESIDENTI IN UE (2016) 7,2% della popolazione europea +2,7% Prospettive demografiche in Europa (UE 28) Previsione 2030 scenario attuale -0,6% Previsione 2030 con migrazioni zero +3,6% Previsione 2050 scenario attuale -4,1% Previsione 2050 con migrazioni zero 8,6 Milioni (10,5%) 5,6 Milioni (8,7%) 5,0 Milioni (8,3%) 4,4 Milioni (9,5%) 4,4 Milioni (6,6%) 1,3 Milioni (11,7%) Fonte: Eurostat, 2016 1,2 Milioni (14,4%) 0,8 Milioni (4,9%) 0,8 Milioni (7,4%) Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 7
  • 8. L ’ I M M I G R A Z I O N E I N I T A L I A 5 MILIONI STRANIERI RESIDENTI (2017) Principali nazionalità SALDO MIGRATORIO (arrivi – partenze) Italiani - 72 mila Stranieri +205 mila Tasso di natalità Italiani 7,3 (per mille abitanti) Stranieri 13,8 Tasso di mortalità Italiani 11,0 (per mille abitanti) Stranieri 1,3 SALDO NATURALE (nati – morti) Italiani - 227 mila Stranieri +66 mila Età media Italiani 45,2 anni Stranieri 33,1 NUOVI ITALIANI (Acquisizioni cittadinanza) 2016 201 mila 2006-2016 991 mila (60% adulti) Romania 1,2 milioni Albania 448 mila Marocco 421 mila Cina 282 mila Ucraina 234 mila Filippine 166 mila Fonte: Demo Istat, 01.01.2017 Indicatori demografici (2016) Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 8
  • 9. P.A.; 2,4% Commercio; 7,1% Industria; 9,3% Servizi; 15,3% Agricoltura; 16,6% Edilizia; 17,1% Ristorazione; 18,7% I L M E R C A T O D E L L A V O R O 2,4 MILIONI OCCUPATI IMMIGRATI (2016) 10,5% degli occupati totali 47,8% della pop. straniera Tasso di occupazione (15-64 anni) Italiani 57,0% Stranieri 59,5% Tasso di disoccupazione (>15 anni) Italiani 11,2% Stranieri 15,4% Sc. elem. / Nessun titolo 9% Sc. media 40% Diploma 40% Laurea 11% Titoli di studio Fonte: Istat Rcfl, 2016 Incidenza per settore Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 9
  • 10. I l c o n t r i b u t o e c o n o m i c o e f i s c a l e 131 Miliardi di Euro Valore Aggiunto prodotto dagli occupati immigrati (DATI ISTAT 2016) 3,6 milioni di contribuenti nati all’estero (8,9%) 48,9 MLD Redditi dichiarati 7,2 MLD IRPEF versata (DATI MEF, DICH. 2016, A.I. 2015) 11,5 Miliardi di Euro Contributi previdenziali versati da occ. immigrati (DATI INPS 2016) 8,9% del PIL italiano 7,2 MLD IRPEF +5 MLD SALDO INPS Rimesse inviate dagli immigrati in Italia Più degli Aiuti Pubblici dell’Italia (2,9 MLD) (DATI BANCA D'ITALIA 2016) 5,1 MLD Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 10
  • 11. L ’ I M P R E N D I T O R I A I M M I G R A T A Imprenditori nati all’estero 691 MILA Agricoltura 20.685 Manifattura 65.443 Ristorazione 67.283 Costruzioni 144.846 Servizi 152.867 Commercio 239.924 Suddivisione per settore Fonte: Infocamere, 2017 73.272 (-0,2%) 71.354 (+4,1%) 65.823 (+3,0%) Principali nazionalità (V.A. e Variazione 2016/17) 42.540 (+3,4%) 36.675 (+2,3%) Immigrati +16,3% Italiani -6,4% Variazione 2012/2017 Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 11
  • 12. L ’ I M M I G R A Z I O N E I N L O M B A R D I A Fonte: Istat, 2017 Italia 5.047.028 8,3% Milano 446.923 (39,22%) Varese 74.740 (6.56%) Como 48.164 (4,23%) Sondrio 9.290 (0,82%) Bergamo 121.252 (10,64%) Brescia 158.585 (13,92%) Pavia 60.431 (5,30%) Cremona 41.159 (3,61%) Mantova 51.535 (4,52%) Lecco 26.986 (2,37%) Lodi 26.477 (2,32%) Monza/Brianza 73.921 (6,49%) Residenti stranieri (Istat, 2017) Principali nazionalità Lombardia 1.139.463 11,37% ROMANIA 167.891 MAROCCO 96.234 EGITTO 76.667 ALBANIA 95.102 CINA 64.283 Distribuzione per provincia Valori assoluti e incidenza Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 12
  • 13. L ’ A C C O G L I E N Z A I N I T A L I A Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 13
  • 14. L ’ A C C O G L I E N Z A I N L O M B A R D I A Italia 183.681 Presenze migranti in Accoglienza (DLCI, 2017) Lombardia 26.519 migranti in accoglienza 14% rispetto al territorio nazionale Distribuiti nel 39% dei comuni lombardi 2.441 posti SPRAR Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 14
  • 15. O S S E R V A Z I O N I : L ’ I M M I G R A Z I O N E I N L O M B A R D I A • Immigrazione matura. Nazionalità presenti da oltre 10 anni (Romania, Marocco, ecc.), prima della crisi. Famiglie residenti in modo stabile sul territorio. • Integrazione basata sul LAVORO. Territorio caratterizzato da PMI diffuse. Presenza straniera fondamentale per il tessuto produttivo (manifattura, edilizia, assistenza). • Situazione peggiorata con la crisi economica. Chiusura aziende, aumento disoccupazione. Crisi dell’edilizia. • Accoglienza NON diffusa. Rifiuto di molti Comuni. Ricorso a grosse strutture (Cona, Oderzo,Treviso). Su 13 mila migranti accolti, solo 650 SPRAR (5%). Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 15
  • 16. L A S F I D A D E L L ’ I N C L U S I O N E S O C I O - L A V O R A T I V A : Q U A L I B A R R I E R E ? Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 16
  • 17. A L C U N I P R O G E T T I D E L M I N I S T E R O D E L L A V O R O 2 6 s e t t e m b r e 2 0 1 7 P i a n o n a z i o n a l e d ’ i n t e g r a z i o n e d e i t i t o l a r i d i p r o t e z i o n e i n t e r n a z i o n a l e Oltre a...  Piani integrati di intervento regionali  Fondi FAMI  Giovani 2G  Portale Integrazione Migranti  Integrazione Migranti attraverso lo Sport – Accordo di programma con il CONI Stefania Gandolfi, Summer School, BS, 2018 17
  • 18. L ’ I M P E G N O D E L L ’ O I M I N I T A L I A T E R R A M U N D A
  • 20. Skills2Work promuove l’inclusione socio-lavorativa dei beneficiari di protezione internazionale COME?  Sensibilizzando sul tema le autorità nazionali e locali  Migliorando le competenze dei fornitori di servizi e dei datori di lavoro  Informando i titolari di protezione sui percorsi di accesso al lavoro  Orientando i servizi per il riconoscimento delle competenze formali e informali dei beneficiari di protezione internazionale.
  • 21. DOVE? Le attività sono realizzate in 9 Stati Membri Europei: Italia, Spagna, Slovenia, Regno Unito, Irlanda, Paesi Bassi, Belgio, Slovacchia, Ungheria QUANDO? gennaio 2016 – febbraio 2018
  • 22. Ricerca Indagine sulle buone pratiche nazionali in materia di inclusione socio-lavorativa di titolari di protezione internazionale. - Esperienze diversificate su base territoriale - Mancanza di coinvolgimento del settore privato - Spesso relative ai percorsi di accoglienza
  • 23. Consultazioni Incontri con stakeholders istituzionali, organizzazioni dei datori di lavoro, partner locali e titolari di protezione internazionale  Raccolte informazioni a livello nazionale, regionale e locale sulle migliori pratiche e sulle sfide dell’inclusione nel mercato del lavoro  Raccolte informazioni sul riconoscimento e la validazione delle competenze formali e informali  Raccolte riflessioni sul sistema di domanda e offerta di lavoro  Costruite reti e partenariati per disseminare i risultati del progetto.
  • 24. Storie di successo Raccolte storie di successo tra i beneficiari di protezione internazionale e i datori di lavoro relativamente alla tematica dell’occupazione.
  • 25. Pathfinder La piattaforma digitale Skills2Work www.fromskills2work.eu include:  Una fotografia del contesto nazionale di ciascun paese europeo  3 sezioni: informazioni per i titolari di protezione internazionale (in cerca di lavoro) informazioni per i datori di lavoro (che vogliono assumere un titolare di protezione internazionale) informazioni per i fornitori di servizi al lavoro (che vogliono orientare un titolare di protezione internazionale).
  • 26. Alcuni commenti dal contesto italiano Aspetti linguistici: la conoscenza della lingua è percepita come un fattore molto importante sia dai beneficiari che dai datori di lavoro; I tirocini sono uno strumento importante: creano un collegamento tra i beneficiari e i datori di lavoro; Le vulnerabilità possono influenzare l’integrazione nel mondo del lavoro: è importante sensibilizzare i datori di lavoro in modo da rafforzare le loro competenze interculturali.
  • 27. L’inclusione socio-lavorativa Un processo a più dimensioni  Informazione  Riconoscimento titoli e competenze  Formazione professionale  Promozione competenze linguistiche  Contrasto alla discriminazione e all’esclusione sociale
  • 28. La resilienza è una caratteristica importante che i datori di lavoro riconoscono nei rifugiati e nei migranti in generale. I migranti sono protagonisti attivi della propria vicenda migratoria, hanno un alto potenziale e una grande capacità di azione e queste attitudini andrebbero riconosciute.
  • 29. Agenda 2030 I 17 obiettivi di sviluppo sostenibile
  • 30. DATI • Il flusso delle rimesse degli immigrati nel loro paese d’origine ogni anno è stimato in 500 miliardi di dollari; tale somma supera di tre volte “gli aiuti allo sviluppo” • I principali paesi da cui vengono inviate le rimesse sono i seguenti: Stati Uniti, Arabia Saudita, Russia, Emirati Arabi, Germania, Kuwait, Francia, Qatar, Regno unito e Italia.
  • 31. Obiettivo 1: Lotta alla povertà • Le Rimesse dei Migranti costituiscono per i paesi di origine la seconda fonte dei flussi finanziari, vengono subito dopo gli investimenti stranieri diretti e rappresentano più del doppio dell’aiuto pubblico allo sviluppo. • i migranti agiscono come cerniera tra i paesi del sud e quelli del nord e possono diventare sempre di più un serbatoio di risorse umane e un potenziale e fecondo attore delle attività di cooperazione internazionale.
  • 32. 2007-2016 • Negli ultimi dieci anni le rimesse globali verso i paesi del Sud sono aumentati del 51%. • I tre quarti delle rimesse vengono utilizzati per rispondere ai bisogni basilari, • il 10% per obiettivi di medio termine (progetti sanitari o educativi); • il 15% è dedicato ad attività imprenditoriali generatrici di reddito.
  • 33. Gli Stati del Consiglio d’Europa: • applicare le norme internazionali in materia dei diritti dell’uomo; • promuovere politiche economiche, sociali e culturali basate sul principio dell’uguaglianza per tutte le persone; • favorire la piena partecipazione degli immigrati e delle minoranze in tutti i settori della società; • combattere tutte le forme di discriminazione e valorizzare le diversità delle popolazioni; • favorire gli scambi e la cooperazione interculturale; • rispondere ai bisogni delle popolazioni eterogenee in termini di servizi educativi, di sanità e di alloggio; • educare alla cittadinanza conciliando le affiliazioni multietniche.
  • 34. I 4 principi Un approccio integrato e globale, sempre secondo le indicazioni del Consiglio d’Europa, si fonda su quattro principi: • l’ordine, • la protezione, • l’integrazione • la cooperazione.
  • 35. ORDINE La mobilità è un diritto dell’uomo, Coniugare il bisogno di mano d’opera, la disoccupazione e le evoluzioni demografiche e favorire la contrattualizzazione fra i principali attori del mercato del lavoro: imprenditori, sindacati e ong; Accettare il principio del ricongiungimento familiare;
  • 36. Protezione • Dialogo attivo tra i paesi di origine e di accoglienza; • Programmi di ritorno volontario; • Garantire la sicurezza del soggiorno; • Protezione contro l’espulsione che mette a rischio la vita delle persone.
  • 37. integrazione Integrazione significa: • accesso ai servizi e partecipazione alla vita culturale, sociale e politica. • diritto di partecipazione individuale e comunitaria attraverso: • la naturalizzazione, • la doppia nazionalità, • la piena cittadinanza • far interagire le società di origine con quelle di accoglienza. • la partecipazione se è solo individuale rischia l’assorbimento, se è solo comunitaria rischia la separazione e la ghettizzazione sociale e spaziale.
  • 38. cooperazione Le due dimensioni delle politiche estere sono: - le migrazioni - la cooperazione - i migranti che rimangono nei paesi di accoglienza, proprio per la loro doppia appartenenza, possono diventare strumenti che permettono di promuovere la democrazia nei paesi di origine e di favorire l’integrazione nei paesi di accoglienza.
  • 39. Un nuovo paradigma della cooperazione La Dichiarazione di Bamako afferma che: “la democrazia per i cittadini, compresi i più poveri e più sfavoriti, si giudica, prima di tutto, sul metro del rispetto scrupoloso e del pieno godimento di tutti i loro diritti, civili e politici, economici, sociali e culturali, compresi i meccanismi di garanzia”.
  • 40. Da chi ripartire? Il nuovo paradigma non dovrebbe ripartire dalle nostre necessità o dalle nostre volontà di ‘aiutare’ gli altri ma dalla valorizzazione dell’altro, dalle risorse inesplorate di persone e popolazioni che hanno diritto di contribuire alla scrittura della storia mondiale. L’altro è soggetto di sviluppo che va conosciuto e apprezzato per le sue caratteristiche e le sue diversità.

Editor's Notes

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  2. 19
  3. 20
  4. 21
  5. 22
  6. 23
  7. 24
  8. 25
  9. 26
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  11. 28