Ducati: guidato dal tuo Talento, cavalcando le tue Passioni Intervista a Luigi Torlai - Direttore HR della Ducati Motor Holding a cura degli studenti del Master ISTUD
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Intervista a Luigi Torlai - Direttore HR Ducati Motor Holding
1. Business School
Ducati: guidato dal tuo Talento, cavalcando le tue Passioni
Intervista a Luigi Torlai - Direttore Risorse Umane della Ducati Motor
Holding S.p.A.
A cura di Diana Langella, Stefania Papa, Vito Partipilo, Rebecca Proietti, Carmen Ruiu - Master in
Risorse Umane e Organizzazione 2016-2017
Luigi Torlai, Direttore Risorse Umane della Ducati
Motor Holding S.p.A. è un professionista il cui
curriculum comprende grandi aziende come Barilla
e Ferrari. Attualmente lavora in Ducati, una firm
che merita sicuramente menzione quando si parla
di passione. Tanto è vero che uno degli slogan
individuabili nella pagina internet è “metti in moto
la tua passione”. Quando abbiamo domandato al
dott. Torlai che cosa secondo lui rappresenta Ducati,
la fotografia che questi ci ha restituito è quella di una
azienda che funge da faro per la realtà lavorativa
bolognese, aggiungendo che “rappresenta anche
un po’ un ambiente di famiglia, di amici, dal quale
ci si distacca con difficoltà”.
Abbiamo domandato al dott. Torlai se quella
stessa passione per i motori sia un parametro
di valutazione in fase di selezione. In risposta a
quanto chiesto ha sottolineato l’importanza della
stessa come leva motivazionale, anche perché,
essendo Ducati molto forte in termini di brand, “si
porta dietro un contenuto di passione per il proprio
lavoro, per l’azienda e soprattutto per il prodotto,
che è ineludibile”.
La passione che travolge i ducatisti eo i dipendenti
Ducati, ha la stessa portata di quella che abbiamo
potuto riscontrare nelle parole del nostro intervistato.
Il dott. Torlai infatti ci confessa che la sua più grande
passione da quando ha cominciato questo lavoro,
sta nelle persone. “A me piacciono le persone, mi
piace lavorarci, ho una naturale simpatia, riesco
a comunicare bene con loro e quindi questo è il
motivo per cui io mi riconosco nel mio ruolo”.
Quello che inoltre scaturisce dalle parole di Torlai
è che nella funzione HR non è necessario essere
legati a filo doppio con il settore merceologico
di cui si occupa l’azienda. Le tematiche trattate
in questo lavoro sono molteplici ma svincolate
rispetto ai segmenti merceologici. “Io credo che il
nostro ruolo sia un ruolo trasversale. Non c’è un
HR dell’automotive e un HR del largo consumo, poi
chiaramente ci sono delle cose diverse in un settore
rispetto ad un altro, ma quelli che dicono che un
HR nell’automotive è diverso da un HR nel largo
consumo, secondo me dicono una sciocchezza”.
Data la rilevanza scaturita fino ad ora dell’argomento
passione, potremmo quasi essere portati a pensare
che il talento abbia un ruolo secondario.
Domandiamo infatti: ipotizzando la necessità di
2. una scelta secca e univoca, sceglierebbe CV, titoli e
talento o le soft skill come la passione?
La risposta è stata eloquente: “noi vogliamo
un’organizzazione dove le competenze siano
diffuse, non concentrate. E quindi anche se
prendessimo una risorsa che evidentemente non è
integrabile, non è integrata o non vuole integrarsi
all’interno dell’organizzazione, che ha delle
competenze eccezionali, comunque produrremmo
un risultato che non è soddisfacente. Sono come
le ruote e lo sterzo, lei prenderebbe una macchina
senza le ruote o senza lo sterzo? Nessuna delle
due!”.
Sulla scia dell’importanza del talento, dei titoli e
delle competenze, ci siamo a questo punto chiesti
se invece il grado di responsabilità nell’assumere
figure professionali nel reparto corse, sia più elevata
che in altri ambiti aziendali.
Torlai, pur rivelandoci che per lui non fa
assolutamente differenza, ci svela che in questo
settore la talentuosità si esprime attraverso
competenze molto specializzate, quasi
esasperate e spesso nelle mani solo di persone che
hanno lavorato esclusivamente nel mondo delle
corse.
Ducati quindi ci appare un’azienda nella quale vi è
un giusto connubio fra lavoro, talento e passione,
che permette alle persone di sentirsi a casa. “C’è un
aspetto culturale e di community molto forte, tanto
è vero che noi abbiamo potuto istituzionalizzare il
Boomerang Recruiting, fenomeno che riguarda le
tante persone che, pur avendo fatto dei bellissimi
percorsi aziendali fuori, alla fine tornano qui come
se tornassero a casa. C’è una fortissima motivazione
e senso di appartenenza”. L’azienda di Borgo
Panigale permette quindi a persone molto brave, di
talento, che sono andate via per fare un percorso
di carriera all’estero e in altre aziende, di tornare poi
in Ducati, perché dal punto di vista emotivo dalla
Ducati ci si distacca con difficoltà.
In conclusione vogliamo citare una frase espressa
dal dott. Torlai che ci ha colpito molto, perché
sicuramente portatrice di valori per chi, come
noi, ambisce a diventare un professionista delle
risorse umane: “in questo ruolo alcune persone
ci vanno per motivi di potere. Bisogna andarci
perché ti piacciono le persone, non perché ti piace
comandare”.