SlideShare a Scribd company logo
1 of 143
PORTFOLIO 
FABIO DANTE
2 
PORTFOLIO DI LAUREA 
SCIENZE DELL’ARCHITETTURA a.a. 2013/2014 
Istituto Universitario di Architettura di Venezia 
Fabio Dante 
271341
3 
INDICE 
STRUMENTI 
Geometria descrittiva 
Disegno dell’architettura 
Rilievo dell’architettura 
Restauro urbano 
CONOSCENZE 
Storia dell’architettura 
Storia dell’architettura contemporanea 
Disegno digitale 
Tecnologia dell’architettura 
COMPOSIZIONE 
Progettazione architettonica 1 
Workshop 2011 
Urbanistica 
Progettazione architettonica 2 
Workshop 2012 
Restauro 
Progettazione urbanistica 
Progettazione architettonica e urbana 
Workshop 2013 
ESPERIENZE EXTRADISCIPLINARI 
Viaggio studio Chicago - New York 
5 
9 
15 
21 
27 
35 
39 
45 
51 
59 
65 
73 
81 
89 
99 
113 
127 
137
5 
STRUMENTI 
Coordinato di Rappresentazione 1 
G E O M E T R I A 
DESCRITTIVA 
Prof. Arch. 
Fabrizio GAY
6 
SOU FUJIMOTO 
FINAL WOODEN HOUSE 
Kunamoto, Kyūshū - Giappone 
Il corso di geometria descrittiva ha fornito una serie di strumenti per la rappresentazione di 
oggetti architettonici nello spazio attraverso le operazioni di proiezione e sezione. 
Il tutto partendo da un approccio teorico nei confronti della materia, analizzando le proiezioni 
di prima specie, proiettività e pospettività, per poi passare all’interpretazione dell’omologia, 
passando alle proiezioni parallele, assonometria, metodo di Monge e teoria delle coniche. 
Questo è avvenuto sia dal punto di vista descrittivo che applicativo, con vari esercizi proposti 
dal docente che hanno fatto prendere consapevolezza della rappresentazione e teoria di svol-gimento. 
Obiettivo del corso è stato quello di sviluppare la capacità di prefigurare l’ideologia architetto-nica 
attraverso l’uso del disegno a mano libera. In seguito con l’applicazione dei teoremi della 
geometria descrittiva si è arrivati a rappresentare gli spazi in pianta ed in proiezione grazie 
all’applicazione di tali conoscenze.
7 
sezione PROSPETTICA 
a - Foto interna della casa 
b - Sezione prospettica con circolo di distanza 
c - Pianta 
b 
c 
a 
La sezione prospettica è eseguita elaborando la fotografia dell’edificio 
a Kunamoto, interpretando la pianta fornita da linea di sezione e punto 
di vista generatore della prospettività. 
La prospettività ricorda che le applicazioni della geometria alla simula-zione 
delle apparenze ottiche e metriche, si basano su corrispondenze; 
in particolare dalla proiezione dei punti del piano π al piano π’, ap-plicando 
conseguentemente la proiezione di una stella di rette da un 
punto S, intersecate dal piano π’ sezionante. 
STRUMENTI
9 
STRUMENTI 
Coordinato di Rappresentazione 1 
D I S E G N O 
DELL’ ARCHITETTURA 
Prof. Arch. 
Fabrizio GAY
10 
Marchese FATTA 
INTERPRETAZIONE DELLA BIBLIOTECA NATURALISTICA - 1992 
Torino - Italia 
Il corso di disegno dell’architettura ha gettato le basi per la rappresentazione del progetto 
architettonico stesso. 
Per un architetto, fondamentale è acquisire la capacità di tradurre le proprie idee in immagine, 
in modo da rendere comprensibile alle altre persone il proprio pensiero. 
Gli strumenti canonici sono quelli della geometria descrittiva: coniche e cilindriche. Alle proie-zioni 
cilindriche è stata data particolare importanza nel corso, perchè sono quelle che in prima 
battuta consentono di sviluppare un progetto, un pensiero. 
Per quello che riguarda la prospettiva, l’approccio è stato di tipo sia “analitico” (con la costru-zione 
dei punti di fuga) sia che di tipo “intuitivo” attraverso lo schizzo. 
Questo ha permesso di cogliere a 360 gradi le possibilità rappresentative dell’architettura, mes-se 
in relazione, soprattutto con le necessità del disegno stesso.
STRUMENTI 11 
INTERPRETAZIONE pianta - alzato - assonometria - sezione prospettica 
L’esercizio in questione è l’interpretazione e 
ridisegno di un embrionale progetto architet-tonico 
mai realizzato sulla base degli studi di 
Guido Loponi, assegnato dal docente a sorte. 
Partendo da una pianta e parte dell’alzato 
dell’edificio in questione, analizzando il mate-riale 
fornito, l’elaborare tramite strumenti grafi-ci 
a mano libera dell’opera attraverso i metodi 
di rappresentazione della geometria descritti-va. 
Attraverso lo studio si doveva precisare l’ar-ticolazione 
dell’edificio in sezione e in partito 
dell’organismo murario voltato assegnatogli 
disponendo la costruzione in un lotto assegna-to 
a sorte. 
a - Pianta e alzato in 
corrispondenza proiettiva a
12 
b - Assonometria obliqua con affinità di tipo omo-logico 
e sezione in corrispondenza proiettiva con 
la sezione frontale e in relazione di ribaltamento 
con l’assonometria 
c - Assonometrie ortogonali interne viste dai versi 
opposti della direzione di proiezione, ogni interno 
esaedrico risulta “aperto” in due triedri. Sezioni 
corrispondenti in vera forma connesse con omolo-gie 
di ribaltamento 
pp. s. 
d - Sezione prospettica di una unità di spazio, con 
circolo di distanza, giacitura del piano di sezione 
e posizione del punto di vista indicati in una plani-b 
metria disposta omoteticamente.
c d 
STRUMENTI 13
15 
STRUMENTI 
Coordinato di Rappresentazione 2 
R I L I E VO 
DELL’ ARCHITETTURA 
Prof. Arch. 
Corrado BALISTRERI
16 
PROCURATIA-CERERI-BRIATI-SOCCORSO 
ANALISI, RILIEVO E STUDIO DELL’ INSULA 
Venezia - Italia 
Descrivere l’architettura attraverso una complessa e dettagliata operazione significa svolgere 
un’indagine sulla realtà più profonda dell’organismo architettonico mirata a cogliere tutti i va-lori, 
da quelli formali a quelli direzionali, da quelli percettivi a quelli storico-costruttivi. 
Attraverso l’approfondimento dei temi come il cantiere storico e tecnologico. L’evoluzione dei 
metodi di rappresentazione, le operazioni di rilievo, i simboli e le confenzioni grafiche, si può 
conoscere veramente in profondità le architetture oggetto di studio e tramite l’esperienza ac-quisita, 
il rilievo diventa un processo di progettazione inversa, in grado quindi di restituire 
anche in termini di composizione.
STRUMENTI 17 
rilievo FONDAMENTA 
a - Modello 3D dell’area 
b - Estratto dalla mappa del Catasto Austriaco 
(1840 - 1846) 
c - Estratto dalla mappa del Catasto Napoleo-nico 
(1809) Ridisegno a CAD 
a 
b c 
Durante il corso il docente ha assegnato una zona di particolare inte-resse 
storico in Venezia. Attraverso la visione e analisi delle cartografie 
storiche, con l’appoggio del C.I.R.C.E. - Catalogo Informatico Riviste 
Culturali Europee - di Venezia, si sono ripercorse le fasi storiche e tra-sformazioni 
urbane avvenute nella città e nell’area interessata, con il 
seguente ridisegno delle mappe.
18 
rilievo FACCIATA 
Oggetto di studio è un edificio sito nella zona di rilievo ritenuto di 
particolare interesse. Analizzando quest’ultimo dal punto di vista sia 
storico che architettonico. 
Particolare osservazione è stata riservata alla facciata, attraverso un 
preciso rilievo geometrico e ridisegno a mano libera e con strumento 
CAD si è potuto studiare gli elementi caratterizzanti la facciata e ana-lizzandoli 
per ottenere informazioni riguardanti la natura strutturale e 
a - Localizzazione della facciata di studio 
b - Fotoraddrizzamento facciata di rilievo 
storica dell’edificio 
b c - Ridisegno CAD della facciata 
a 
c
STRUMENTI 19
STRUMENTI 
R E S TAU R O U R B A N O 
Prof. Arch. 
Alessandra FERRIGHI 
21
22 
ANALISI STORICO-URBANA 
PIAZZA DEI SIGNORI 
Treviso - Italia 
Il corso di restauro urbano è risultato essere composto sia da lezioni teoriche che da esercita-zioni 
coadiuvate ai temi del corso. La parte teorica si è concentrata inizialmente sui temi della 
conservazione delle città dei primi anni del 1800, per poi passare al trattamento delle teorie del 
restauro urbano dei padri della conservazione: Hugo, Ruskin e Riegl. 
Si è poi affrontato il tema dello studio e trattazione delle procedure di conservazione, trasfor-mazione 
della città, arrivando alle teorie del diradamento edilizio di Giovannoni. 
Sono state poi analizzate le varie città modificate tramite i casi studio dei più significativi urba-nisti 
del 1900. 
Durante le lezioni sono anche stati spiegati dalla docenza i criteri di ricerca in archivio per il 
trattamento dei reperti storiografici, ai fini della buona riuscita dell’esercitazione proposta. 
L’esercitazione tema di esame ha riguardato una parte di città che ha subito delle trasformazio-ni 
architettoniche e morfologiche dell’assetto urbano dal 1700 ad oggi. 
Ciò è stato utile per permettere agli studenti di confrontarsi con un luogo all’apparenza senza 
storia, ma che poi nasconde modificazioni avvenute nel corso degli anni, permettendo di capire 
e “leggere” il libro di pietra che offre la città.
STRUMENTI 23 
assetto URBANO 
a - Planimetria di Piazza dei Signori 
b - Modificazioni dell’assetto urbano 
per epoche significative 
a 
b 
I temi dell’esercitazione sono stati l’analisi e lo studio dell’assetto e degli 
interventi su Piazza dei Signori a Treviso. 
La piazza e parte del suo intorno, hanno subito modificazioni nella 
morfologia per quanto riguarda il rifacimento delle facciate dei palazzi 
amministrativi della città, che sono stati poi oggetto di studio specifico 
dell’esercitazione. 
Il Palazzo dei Trecento, ha subito più interventi rispetto agli altri edifici 
perchè simbolo della centralità del potere amministrativo della pro-vincia 
di Treviso. Palazzo della Prefettura, sede delle attività della città. 
Loggia della Gran Guardia, luogo di ritrovo dei cittadini e centro di 
scambio di ideologie politiche. 
La piazza in questione è stata oggetto di mirate modificazioni, mante-nendo 
quindi l’impianto di base, per concentrare il potere decisionale 
sempre nel centro della città. Tuttavia le numerose botteghe presenti 
hanno subito alterazioni dovute al cambiamento di scopo della piaz-za, 
tra periodi bellici e di dominazione straniera. Solo con l’annessione 
al Regno d’Italia, la piazza ha ritrovato il proprio assetto originale del 
1700. 
Tutt’ora si procede alla conservazione del patrimonio culturale urbano, 
con l’attuazione di Piani di Intervento P.I. individuando il volume og-getto 
di restauro, per gli obietivi di valorizzazione dell’insieme urbano. 
romana - medievale epoca comunale dominio veneziano epoca napoleonica 
epoca austriaca Regno d’Italia periodo bellico Italia repubblicana
24 
INTERVENTI palazzo dei TRECENTO 
a - Foto storiche di archivio F.A.S.T. 
Fondazione Archivio Storico Treviso 
b - Ridisegno facciata 
c - Concepts cambiamento, parti 
modificate e mantenute 
a b c 
dominio veneziano 
1388- 1766 
epoca napoleonica 
1796 - 1813 
epoca austriaca 
1813 - 1866 
Regno d’Italia 
1866 - 1945 
periodo bellico 
1908 - 1945
STRUMENTI 25 
a - Loggia della Gran Guardia: foto sto-rica 
F.A.S.T. Fondazione Archivio Storico 
Treviso - 1890 
Ridisegno della facciata rivolta verso 
Piazza dei Signori 
b - Palazzo della Prefettura: foto storica 
F.A.S.T. Fondazione Archivio Storico 
Treviso - 1870 
Ridisegno facciata sud verso Piazza 
dei Signori 
c - Foto di rilievo - 2013 
Ridisegno della facciata sud verso 
Piazza dei Signori 
a 
b 
c
CONOSCENZE 
Istituzioni 
S TO R I A 
DELL’ ARCHITETTURA 
Prof. Arch. 
Massimo BULGARELLI 
27
28 
DUE CUPOLE A CONFRONTO 
SIMILITUDINI TRA PANTHEON E SANTA MARIA DEL FIORE 
Roma, Firenze - Italia 
Il corso ha trattato ed analizzato i fondamentali sistemi architettonici elaborati in occidente 
dal mondo antico sino alla metà del XVII sec. dal mondo dell’architettura greca alle opere del 
Bernini a Roma. 
Era prevista l’acquisizione e le conoscenze dei sistemi figurativi-costruttivi che si son succeduti 
nel tempo. Si sono analizzate in aula alcune architetture significative, che hanno segnato i mo-menti 
decisivi della storia dell’architettura. 
Attraverso lo studio si è risalito al pensiero, agli intenti, alle poetiche degli artefici che li hanno 
progettati e configurati, alle circostanze che li hanno condizionati e alle tecniche. 
Come tema d’esame, per scelta personale, è stato realizzato un taccuino redatto a mano libera 
delle architetture più significative, analizzate durante le lezioni, del periodo rinascimentale. 
Questo è servito a capire fino in fondo il sistema costruttivo e attraverso il ridisegno delle 
piante, prospetti e sezioni, il pensiero primario e le tipologie delle singole architetture, nonchè 
il ragionamento alla base della progettazione dell’architetto.
CONOSCENZE 29 
pianta - sezione - assonometrie CUPOLE 
a - Vista laterale Basilica Santa Maria 
del Fiore 
b - Pianta imposta di base della cupola 
di Santa Maria del Fiore 
c - Vista frontale Pantheon 
d - Pianta Pantheon 
e - Sezione Santa Maria del Fiore 
f - Sezione Pantheon 
g - Rapporto altezza-larghezza Cupola 
Santa Maria del Fiore, cupola di rota-zione 
di arco attorno ad un asse 
h - Rapporto altezza-larghezza Pan-theon, 
iscrizione in cerchio 
a 
b 
d 
c 
e 
f 
h 
g 
I due edifici esaminati sono entrambi fondamentali per la storia dell’ar-chitettura, 
soprattutto per la struttura innovativa delle cupole, che han-no 
segnato un cambiamento di progettazione per le strutture succes-sive. 
Il Pantheon in origine era un tempio fatto costruire dall’imperatore 
Adriano, a sostituzione di questo è stato edificato su progetto di Apol-lodoro 
da Damasco l’attuale edificio. 
Particolarità di questa architettura sono le dimensioni della pianta e la 
sezione, che rispettano rigorose regole geometriche, soprattutto per la 
struttura della cupola posteriore e il pronao esastilo. Il Pantheon infatti 
segna l’importante passaggio dal sistema trabeato, tipico dell’architet-tura 
greca, a quello archivoltato che verrà usato in seguito nella mag-gior 
parte delle strutture romane. 
La Basilica di Santa Maria del Fiore costruita nel 1295, necessitava di 
una nuova cupola, ed in questa occasione che viene incaricato Bru-nelleschi 
di progettare quella che sarà poi una delle più caratteristiche 
della storia dell’architettura. 
Particolarità della fase di cantiere era la necessità di evitare l’uso delle 
centine di sostegno, per evitare di forare le pareti interne del Duomo, 
per riuscire in questo, Brunelleschi fu indotto nel trovare una soluzione 
alternativa che farà della cupola un capolavoro oltre che di architettura, 
anche di ingegneria.
30 
il sistema COSTRUTTIVO 
Nel Pantheon il sistema costruttivo innovativo è l’uso del cassettonato 
interno, che alleggerisce il peso della cupola, oltre che allo scopo este-tico 
all’interno; 5 file di cassettoni con all’interno la cornice decentrata 
verso l’alto, un particolare per impedire la deformazione con una cor-rezione 
ottica in funzione della prospettiva. 
Inoltre per alleggerire ulteriormente il peso della struttura nel Panthe-on 
al cemento viene aggiunto l’inerte più leggero nelle parti superiori. 
Così come nel Panthon anche Brunelleschi nella cupola di Santa Maria 
del Fiore, utilizza differenti materiali in base all’ubicazione nella struttu-ra; 
come i mattoni uniti alla paglia negli strati superiori. Inoltre la pro-gettazione 
della cupole come una doppia calotta cava all’interno, per-mette 
un grosso risparmio di peso, senza compromettere la staticità. 
Se la correzione ottica del Pantheon era interna, Brunelleschi riveste la 
cupola con mattonelle di colore rosso per far sembrare la cupola più 
ampia. 
Il Pantheon come unica fonte di luce ha un anello in cima dall’apertura 
di 9 metri, progettato per impedire all’acqua di entrare attraverso la cir-colazione 
forzata dell’aria; il cassettonato si interrompe e tutto intorno 
all’apertura il calcestruzzo è a vista. 
In Santa Maria del Fiore la Lanterna progettata dal Brunelleschi, ma 
conclusa solo dopo la sua morte, egli volle mantenere la base ottago-nale 
che caratterizzava il tamburo della cupola, con contrafforti scana-lati 
per riprendere la costolonatura della cupola, che poi si trasforma-vano 
in paraste nella Lanterna. 
a - Interno della cupola del Pantheon 
b - Sezione costruttiva della cupola di 
Santa Maria del Fiore 
c - Particolare correzione ottica casset-tonato 
cupola del Pantheon 
pp. s. 
d - Lanterna cupola di Santa Maria 
del Fiore 
a 
b c
CONOSCENZE 31 
d
32 
STUDIO: architetture del RINASCIMENTO 
a b c 
a - Tempio Malatestiano, Aberti - 1447 
b - Chiesa di San Sebastiano, Alberti 
- 1469 
c - Chiesa di Sant’Andrea facciata ed 
interno, Alberti - 1472 
d - Chiesa del Santo Spirito facciata ed 
interno, Brunelleschi - 1434 
pp. s. 
e - San Carlo alle Quattro Fontane, 
facciata, pianta, capitello colonna, 
Borromini - 1634 
f - Vista dal basso e particolare casset-tonato 
cupola San Carlo alle Quattro 
Fontane 
g - Facciata Sant’Ivo alla Sapienza, 
Borromini - 1662 
h - Vista dal basso e pianta cupola 
Sant’Ivo alla sapienza 
i - Lanterna Sant’Ivo alla Sapienza 
l - Vista su Piazza San Pietro, Bernini 
- 1666 
m - Scala Regia, Bernini - 1667 
d
CONOSCENZE 33 
f h 
i 
g 
e 
f m
35 
CONOSCENZE 
Istituzioni 
S TO R I A CO N T E M P O R A N E A 
DELL’ ARCHITETTURA 
Prof. Arch. 
Maria BONAITI
36 
FRANK LLOYD WRIGHT 
STUDIO SULLE PRAIRIE HOUSE 
Chicago, Illinois - USA 
Il corso di storia contemporanea si è focalIizzato sulle architetture dal periodo del riassetto 
murario di Vienna del 1857 fino ad arrivare alle architetture di Louis Kahn nella seconda metà 
del ‘900. 
L’insegnamento si è composto di lezioni frontali con l’esposizione delle opere e descrizione 
delle architetture. 
L’obiettivo del corso è stato quello di far comprendere agli studenti il significato dell’architettu-ra 
attraverso l’analisi dei metodi di progettazione rispetto alle singole opere elaborate da ogni 
architetto. 
Al termine del corso la docente ha dato l’opportuntà di scegliere un tema di approfondimento 
da esporre in sede d’esame.
CONOSCENZE 37 
la CASA DELLA PRATERIA 
a - Casa Wright, OAK Park (1889) 
b - Winslow House, River Forest (1893) 
c - Casa Willits, Highland Park (1901) 
d,e - Robie House, Chicago (1909) d 
a 
b c 
e 
Frank Lloyd Wright è uno dei maestri del movimento moderno e artista 
fra i più influenti del XX secolo. 
Arriva a Chicago nel 1880, entra nello studio di Sullivan, dove aveva 
il compito di affermare valori e miti, in modo che ogni uomo potesse 
essere fiero di essere americano; questo modello patriottico accompa-gnerà 
Wright per tutto il suo percorso architettonico. 
Primo modello di architettura residenziale è stata la casa costruita per 
se stesso: Casa Wright, è il suo biglietto da visita, ogni dettaglio è scel-to 
con attenzione, il modello dove si celebrano i valori della famiglia 
americana attraverso il concetto del focolare domestico, centro fisico 
e spirituale della casa. 
Successivamente con la Winslow House fissa il modello per la casa del-la 
prateria, con il camino al centro visibile in facciata, il tetto a falde ag-gettanti 
rappresenta l’attaccamento alla terra e il senso di protezione. 
Ultima delle “Prairie House” è la Robie House. 
Commissionata da un commerciante di biciclette, Wright costruisce per 
costui una casa con diverse aperture e visuali, composta da due volumi 
in pianta, similmente in facciata presenta un forte orizzontalismo dato 
dalle falde spioventi del tetto e dalla dipintura dell’intonaco della mu-ratura, 
nonchè dalle finestrature orizzontali continue.
CONOSCENZE 
D I S E G N O D I G I TA L E 
Prof. Arch. 
Maurizio GALLUZZO 
39
40 
DIGITAL DESIGN FANZINE 
DIVULGAZIONE DEI PROGRAMMI CAD 
IUAV - Venezia 
Scopo del corso è stato quello di creare un particolare quotidiano seguendo lo stile delle “fan” 
(divertente) maga”zine” (rivista) “fanzine”, con l’obiettivo di divulgare gli argomenti oggetto 
delle lezioni frontali in aula: storia e caratteristiche dei programmi di progettazione su base 
CAD e i suoi derivati. 
Fin da subito sono state chiare le direttive del docente, con l’organizzazione del team di lavoro 
e la divisione autogestita dei compiti tra gli studenti. 
Il fatto di elaborare ed impaginare a mano, in stile fanzine, una rivista che parlasse di program-mi 
per progettazone al PC, è stato in realtà un controsenso voluto e una sorta di provocazione 
che ha suscitato interesse, raggiungendo lo scopo di incuriosire il lettore. 
La fanzine è stata poi distribuita nella aule dell’Università IUAV di Venezia, in Stazione Santa 
Lucia e nei ristoro dell’università, generando stupore ed interesse negli studenti, raggiungendo 
quindi lo scopo prefissato.
CONOSCENZE 41
42
CONOSCENZE 43
45 
CONOSCENZE 
T E C N O LO G I A 
DELL’ ARCHITETTURA 
Prof. Arch. 
Anna FARESIN
46 
CAPITOLO 
TORRE EVA 
ANALISI E STUDIO DI UN’ ARCHITETTURA COSTRUITA 
Mestre, Venezia - Italia 
L’analisi di un edificio costruito è stata alla base delle tematiche del corso, durante le lezioni si 
sono affrontati diversi temi, spesso facendo riferimento a casi reali, analizzandoli nelle specifi-che 
fasi dell’iter di progetto. 
Lo studio di un’architettura costruita ha aiutato lo studente ad entrare nell’ideologia di realiz-zazione 
di un’opera non solo dal punto di vista progettuale, ma anche per quello che riguarda 
la direzione normativa e burocratica. 
Il rapporto con i vari enti che hanno conseguito alla realizzazione del progetto ha portato a ca-pire 
con più consapevolezza le fasi, i contrattempi e le problematiche che potrebbero verificarsi 
e come sono state risolte, nonchè tutte le regolamentazioni in materia legislativa. 
In particolare è stata analizzata la tendenza moderna della progettazione a basso consumo 
energetico, studiando tutti quei dispositivi che potrebbero essere utilizzati per rendere più 
“Green” un’architettura, esposti in modo esaustivo anche con l’intervento di esperti diretta-mente 
dal settore industriale.
Progetto strutture 
Ing. Gianni Rossato 
Progetto interni 
Gatti s.r.l. 
Collaudatore statico 
Ing. Renato Vitaliani 
Progetto impianti 
TiFS ingegneria 
Arch. Giovanna Mar 
47 
PROGETTO 
PROPRIETA’ / COMMITTENTE 
Grigolin s.r.l. 
calcestruzzo 
O.F.M. s.r.l. 
scale in acciaio 
opere per esterni 
opere strutturali 
Monetti group 
facciate di 
rivestimento 
metalliche 
Mirano impianti 
impianti termici di 
ventilazione 
Firas s.r.l. 
arredo interno 
Vegasystem 
doppia pelle 
rivestimento 
CONOSCENZE 
AREA DI PROGETTO: INQUADRAMENTO generale - ATTORI del progetto 
a - piante volumetriche di tipo A - uffici 
singoli 
tipo B - open space 
e relativa divisione degli spazi 
b - piante disposizione interna tipo 
A e B 
c - schema rapporto tra gli attori del 
progetto 
a 
b 
c 
d 
La collocazione è significativa per un edificio 
commerciale come la Torre EVA, perchè questo 
ne comprometterà l’accessibilità o meno dei 
terzi. 
Nello studio di un’opera realizzata è necessa-rio 
sapere come si è formato l’iter di progetto 
e quali sono gli - attori - che hanno dato un 
contributo rilevante o marginale al progetto. 
Schematizzato nel concept, questo viene mo-strato 
in base all’ordine di importanza e fun-zione 
specifica. 
L’edificio in questione è stato progettato in stile 
con gli edifici industriali e le attività commer-ciali 
circostanti per non decontestualizzarlo ri-spetto 
al territorio. 
La differenza di altezza e l’uso di materiali di-versi 
rispetto agli edifici limitrofi, fanno si che 
la costruzione risalti le proprie caratteristiche.
48 
+45,45 
+47,95 
+46,20 
0,20 1,50 
chiusura ultimo 
modulo doppia pelle 
+41,70 
+37,95 
+34,20 
+30,45 
+26,70 
+22,95 
+19,20 
+15,45 
+11,70 
+7,95 
+4,20 
+40,00 
+47,37 
+56,10 
+42,20 
+44,97 
+38,00 
P11 
P10 
+0,00 
pannelli 
fotovoltaici 
p.8% 
P9 
P8 
P7 
P6 
P5 
P4 
P3 
P2 
P1 
3,62 
0,22 2,70 0,57 0,48 2,70 0,57 0,48 2,70 0,57 0,48 2,70 0,57 0,48 2,70 0,57 0,48 2,70 0,57 0,48 2,70 0,58 0,47 2,50 
0,26 
2,53 0,93 3,17 1,00 2,70 1,05 2,70 1,05 2,70 0,57 0,48 2,70 0,57 
2,53 0,93 3,17 0,52 0,48 2,70 0,57 0,48 2,70 1,05 2,70 0,57 0,48 2,70 0,57 0,48 2,70 0,57 0,48 2,70 0,57 0,48 2,70 0,57 0,48 2,70 0,57 0,48 2,70 0,57 0,53 
baraccatura metallica 
panneli sandwich 
2,53 0,90 
solaio di chiusura 
del blocco scala 
putrella 
taglio di luce 
parapetto in 
lamelle 
chiusura ultimo 
modulo doppia pelle 
COMPOSIZONE: piante UNITA’ tipo A e B - SEZIONI 
La struttura e la disposizione interna delle untà nello spazio è rilevante 
ai fini della progettazione funzionale e pratica. Nella Torre EVA vi sono 
due tipologie di piante: uffici singoli e open space, con una differen-ziazione 
degli spazi per soddisfare le esigenze dell’utente che andrà a 
usufruire di questi ultimi. 
La sezione mostra come l’edificio si sviluppa in altezza e il sistema pas-sivo 
del vuoto centrale (a) oltre che alla particolare inclinazione della 
copertura per favorire l’esposizione dei pannelli fotovoltaici. 
a - schema impianto fotovoltaico 
b - concept fonti energetiche a servizio 
della torre 
c - sezione AA’ Torre EVA 
d - sezione schema di funzionamento 
doppia pelle in facciata 
e - sezione schema circolazione dell’a-ria 
interna alla torre 
a b 
c d e
CONOSCENZE 49
51 
COMPOSIZIONE 
Lab. Coordinato di Progettazione 1 
P R O G E T TA Z I O N E 
ARCHITETTONICA 
Prof. Arch. 
Domenico BOLLA
52 
ALLOGGI UNIVERSITARI 
PROGETTAZIONE DI ALLOGGI PER STUDENTI 
Santa Marta, Venezia - Italia 
Nel primo corso di progettazione architettonica sono state introdotte le basi della composi-zione. 
Comporre in architettura significa accostare elementi, come pilastri, muri, setti ecc. per 
creare un insieme organizzato e funzionante, che risponda a determinate esigenze. 
Il corso si è sviluppato partendo dalle basi della progettazione con una esercitazione prelimina-re 
di un edificio da pensare secondo le disposizioni della docenza e seguendo gli insegnamenti 
trattati a lezione. 
Lo sviluppo principale del corso ha avuto come lineamenti di progetto un tema vicino agli 
studenti di architettura, ovvero l’alloggio per universitari. In questo caso il professore ha voluta-mente 
spinto gli studenti a confrontarsi con le proprie problematiche più comuni, in relazione 
al tipo di alloggio e a discuterne durante gli incontri per arrivare ad un progetto definitivo. 
I modelli eseguiti per il corso sono serviti, oltre che ad illustrare il progetto, per abituare lo 
studente a lavorare con le dimensioni effettive, seppur in scala ed a gestire con naturalezza il 
rapporto tra gli elementi architettonici.
COMPOSIZIONE 53 
INQUADRAMENTO generale - ATTACCO a terra 
a - planimetria dell’area 
b - attacco a terra impianto di progetto 
a 
b 
La progettazione degli alloggi per studenti universitari si è concentrata 
nello studio delle necessità di un complesso universitario, come l’aula 
mensa, i servizi e gli spazi abitativi necessari. 
Nel progetto vi sono due tipi di alloggi che ospitano dalle 2 alle 4 per-sone. 
Inoltre, in testa al complesso si trova la casa padronale che ha la 
proprietà sugli alloggi. 
Particolare attenzione è stata posta alla dimensione interna degli spazi, 
che devono rendere vivibile l’ambiente domestico e consentire la pri-vacy 
personale di ogni inquilino.
54 
casa PADRONALE - UNITA’ abitative tipo a e b 
a - Pianta tipo A 
b - Pianta quotata tipo A 
c - Pianta primo piano casa padrale 
d - Pianta tipo B 
a b e - Prospetto nord
c d 
COMPOSIZIONE 55
56 
a - Modello aperto su alloggi di tipo A 
b - Vista modello su eserno prospetti di tipo A 
a 
b
COMPOSIZIONE 57 
c 
c - Vista modello su esterno alloggi di tipo B 
d - Vista modello su esterno alloggi di tipo B d
59 
COMPOSIZIONE 
Seminario W.A.Ve 
WO R K S H O P 
2011 
Ing. Arch. 
Angelo BUGATTI 
Arch. 
Tiziano CATTANEO
60 
URBAN REGENERATION PROJECT 
RECUPERO EX SEMINARIO MINORE DI TENCAROLA 
Selvazzano (PD) - Italia 
Nel workshop in questione si sono studiate, fin dall’inizio, le cause del degrado quotidiano 
delle città e le azioni mirate di recupero atraverso le quali si può restituire una nuova vita anche 
alle costruzioni abbandonate e in disuso. 
Il tema centrale del seminario è stato infatti il recupero della zona del dismesso Ex seminario 
a Selvazzano Dentro, località periferica di Padova, per cui ci si è posti l’obiettivo di valorizzare 
anche il territorio circostante, sia per garantire nuova funzione all’area di progetto sia anche per 
sviluppare la zona provinciale del padovano. 
Gli obiettivi del corso sono stati fin da subito messi in chiaro dalla docenza e sono stati analiz-zati 
punto per punto al fine di sensibilizzare gli studenti sul problema in questione cercando 
di trovare delle soluzioni in aula, progressivamente esposte in loco durante un sopralluogo 
nell’area di progetto; in questa esperienza in particolare lo studente si è avvicinato al problema 
affrontandolo di persona, attività molto utile ai fini della progettazione in aula. 
A conclusione del percorso formativo del seminario, si è acquisita la consapevolezza di analisi e 
trattamento del territorio in qualunque condizione lo si debba affrontare, individuando le dina-miche 
globali di relazione con l’esistente e il costruito, e le possibilità di recupero e di riutilizzo 
polifunzionale delle zone urbane degradate.
COMPOSIZIONE 61 
lineamenti di PROGETTO 
RECUPERARE 
interazione fra costruito e 
bosco 
RINATURALIZZARE 
dove la progettazione 
è natura 
REINVENTARE 
avanguardie 
naturali 
ESPLORARE 
l’uomo ritorna 
nell’habitat 
VIAGGIARE 
metamorfosi dei 
percorsi 
RICORDARE 
ciò che la storia 
consegna 
NASCONDERE 
mimesi fra bosco 
e costruito 
L’ipotesi progettuale in questione è divisa in 
diversi punti nei quali sviluppare un’idea di ri-generazione 
della zona sia interna all’Ex semi-nario 
sia esterna all’edificio. In questo modo si 
è tentato di inglobare la zona abbandonata nel 
territorio circostante creando dei punti di dia-logo 
con le strutture esistenti e di nuovo corso 
con quelle del progetto. 
La struttura dell’Ex seminario non ha subito 
modifiche mentre, per quanto riguarda la zona 
circostante, verranno predisposte delle struttu-re 
di contenimento in caso di particolare de-grado, 
ed è inoltre prevista la pulizia e spolvero 
delle macerie di precedenti demolizioni. 
Per l’area esterna, riqualificata e bonificata, è 
prevista la creazione di un laghetto artificiale 
che accoglie quel che resta del camino e alcune 
strutture annesse alla ex fornace, mantenendo 
così il tema della rovina presente, ma letto in 
chiave romantica. 
a - Planimetria generale di progetto b
62 
PERCORSI di collegamento 
dialoghi Punto centrale del progetto è stata la creazio-ne 
di percorsi di collegamento dai vari luoghi 
di progetto, pedonali e ciclabili, che permette-ranno 
all’Ex seminario di essere attraversato e 
visitato dall’ “uomo” che da molto tempo ne ha 
dimenticato l’esistenza. 
Sfruttando le anse bonificate del Fiume Bacchi-glione 
sono stati creati dei percorsi ideali pro-venienti 
dal centro di Selvazzano Dentro e da 
Brentelle di Sotto, fino ad arrivare all’Ex semi-nario 
e, dopo averlo attraversato giungono ad 
una zona di coltivazione intensiva con annesso 
laboratorio di ricerca. 
Tutta l’idea del progetto si concentra sulla sal-vaguardia 
della zona che si contrappone alla 
cementificazione incontrollata dell’Ex semina-rio. 
La creazione di giardini e prati, sia nella 
zona del Bacchiglione, sia interni al seminario, 
e l’individuazione delle coltivazioni per la ricer-ca 
quali elemento focale, diventano il punto di 
incontro fondamentale tra la natura e ciò che 
era stato abbandonato. 
a - Schema generale dei percorsi 
- pedonali 
- ciclabili 
- stradali 
- Concept di sviluppo idea progettuale 
persorsi di zona 
pp. s. 
b - Rendering Laboratorio di ricerca 
concatenazione 
punti d’incontro 
a c - Pianta di base Laboratorio di ricerca
COMPOSIZIONE 63 
b 
c
CONOSCENZE 
CAPITOLO 
Tipo di corso 
N O M E E S AME 
SOTTOTITOLO ESAME 
Prof. Arch. 
Nome COGNOME 
65 
U R B A N I T I C A 
ISTITUZIONE 
Ruben BAIOCCO
66 
ZELARINO 
ANALISI DEL NUCLEO URBANO ED ESPLORAZIONE PROGETTUALE 
Zelarino, Venezia - Italia 
Analizzare il tessuto urbano e studiarlo è assai complicato a causa della vastità dell’area. At-traverso 
gli strumenti del rilievo si è in grado di conoscere e codificare il territorio in base a 
specifiche tecniche o norme legislative. 
L’osservazione è la base per il lavoro dell’urbanistica, il punto di partenza per una corretta in-terpretazione 
del nucleo urbano e la conseguente trasformazione dell’ “abitare” la città. Tutto è 
incentrato con lo scopo di migliorare l’esistente per un futuro prossimo e sviluppare dei dispo-sitivi 
per le esigenze dell’utente ultimo. 
Nel corso si sono susseguite lezioni teoriche e pratiche, si sono analizzati processi di formazio-ne 
ed evoluzione dell’assetto urbano del territorio mondiale, individuando alcuni casi rilevanti 
tra il 1800 e 1900 fino ad arrivare ad approfondire le tendenze del XXI secolo. Attraverso lo 
studio dei casi è stato possibile individuare e approfondire il lessico disciplinare, e per mezzo 
di esercizi interpretativi isolare figurazioni e dispositivi rappresentativi delle vicende trattate nel 
corso. 
La seconda parte del corso si è concentrata sui seminari progettuali, con lo scopo di orientare 
l’attenzione sulle questioni inerenti la città metropolitana e il suo progetto. Gli ambiti tematici 
individuati, pur essendo in stretta relazione l’un l’altro, sono stati isolati per essere discussi 
come tematiche di progetto che vedono il coinvolgimento di diversi attori, competenze e scale 
di intervento quali: NEIGHBOURING city, GREENNING city, CYCLING city e PUBLIC-ING city.
COMPOSIZIONE 67 
a 
analisi nucleo: ETA’ edificato e MOBILITA’ urbana 
a - Diversificazione degli edifici in base 
all’età, particolare è l’attenzione per gli 
edifici di carattere storico della domina-zione 
veneziana del XII 
b - Circuito stradale che interessa Zelari-no, 
differenziando le strade per spessore 
della linea 
c -Telaio della distribuzione nel NIL 
b 
c 
La tavola evidenzia le diverse epoche di costruzione dell’edificato ur-bano 
e attraverso ciò è possibile comprendere lo sviluppo della città 
nel corso degli anni, la natura del luogo oggetto di studio e i luoghi 
di particolare interesse storico, i quali potranno diventare i cardini del 
progetto futuro di riqualificazione. 
Attraverso la schematizzazione del telaio dei collegamenti, diversificati 
tra: mobilità lenta, pubblica e veloce, si comprende quali siano le ar-terie 
di collegamento principale all’interno del NIL, allo scopo di iden-tificare 
i punti di snodo favorevoli e quelli che invece dovranno essere 
oggetto di interventi in fase progettuale.
68 
ANALISI NUCLEO: spazi aperti PERMEABILI e NON PERMEABILI 
b 
La tavola individua la distribuzione degli spazi 
all’interno del NIL, divisi tra appezzamenti at-trezzati, 
a - Strada principale Via Castellana, evidenziati 
i servizi 
b - Planimetria che esprime la distribuzione 
degli spazi permeabili all’interno del NIL 
c - Planimetria assetto stradale con indicazione 
degli spazi aperti non permeabili 
a 
c 
incolti, coltivati e campi sportivi. Que-sta 
analisi è fondamentale ai fini del progetto 
per rispettare le tematiche del corso e della 
GREENING city, in modo da riqualificare e ot-timizzare 
gli spazi aperti permeabili. 
Analogamente anche per gli spazi non-perme-abili 
quali: parcheggi, zone asfaltate e strade. 
Questo in relazione con la PUBLIC-ING city ov-vero 
per il collegamento delle varie centralità 
locali nel NIL.
COMPOSIZIONE 69 
ANALISI NUCLEO: SERVIZI della città 
La schematizzazione dei servizi e delle centrali-tà 
locali che offre il NIL. 
La suddivisione per caratteristiche intrinseche 
nel tipo di attività in: scuole, residenziale/com-merciale, 
residenziale/amministrativo, spazi 
pubblici attrezzati, cimitero, chiesa, biblioteca 
e municipio. 
L’analisi del tempo di percorrenza con i vari 
mezzi di trasporto per raggiungere ognuno di 
essi, cercando così di risolvere i disagi in fase 
progettuale. 
A supporto delle tavole vi sono gli schemi di 
sintesi che esplicitano il concetto espresso e 
delineano gli obiettivi di progetto. 
a - Individuazione dei servizi localizzati 
nella città, prevalentemente lungo la via 
principale 
b - Distinzione dei servizi, divisi per ca-tegoria 
in relazione agli standard imposti 
a 
dalle normative b
70 
ESPLORAZIONE PROGETTUALE: strategia di INTERVENTO 
In questa tavola si vogliono esporre le strategie 
con le quali il progetto verrà portato a termine. 
In fase di analisi, attraverso lo studio degli spa-zi 
permeabili (aree verdi), si andrà ad ampliare 
questi ultimi con la bonifica degli spazi perme-abili 
a - Rappresentazione dell’espansione proget-tuale 
oltre i confini del NIL 
b - Assetto del nuovo nucleo urbano di Zelari-no 
che interessa le zone verdi 
c - Concept della strategia di intervento 
a 
b c 
incolti e coltivati ai fini di raggiungere lo 
scopo di una “Green city” ampliandone tale 
assetto anche ai nuclei limitrofi. 
Con la schematizzazione generale di una “Gre-en 
Belt” che ingloba e collega i vari punti della 
città, si sviluppa una pista ciclo-pedonale con 
assoluta precendenza rispetto alle vie traffica-te, 
tale per cui tutti i servizi e luoghi di interesse 
del NIL, individuati in precedenza, saranno rag-giungibili 
dalle utenze senza l’uso di autovettu-re, 
favorendo la salubrità ambientale.
a b 
COMPOSIZIONE 71 
ESPLORAZIONE PROGETTUALE: ipotesi spazi aperti PERMEABILI 
c 
Le tavole individuano e sviluppano le aree og-getto 
del progetto e la loro espansione, pren-dendo 
quale esempio i parchi verdi d’Europa, 
nello stile del classico parco all’inglese, con vie 
pedonali e ciclabili all’interno. 
Le sezioni dimostrano il rapporto tra il parco 
e il fiume principale di Zelarino, il Marzenego. 
Le vie pedonali infatti si snodano lungo l’argi-ne 
del fiume seguendo quindi una via di co-municazione 
naturale, che veniva utilizzata nel 
medioevo per i collegamenti veloci con le altre 
città. L’idea di pedonabile si amplia nel collega-mento 
di tutti i nuclei circostanti, fino ad arri-vare 
alla città di Mestre, importante nucleo abi-tativo 
e istituzionale della provincia veneziana. 
a - Planimetria della zona verde 
localizzata 
b - Planimetria della zona verde 
localizzata 
c - Sezione zona parco (b) 
d - Sezione zona parco (a) d
COMPOSIZIONE 
Lab. Coordinato di Progettazione 2 
P R O G E T TA Z I O N E 
ARCHITETTONICA 
Prof. Arch. 
Attilio SANTI 
73
74 
EX ITALGAS SOCIAL HOUSING 
PROGETTO DI RESIDENZE PER STUDENTI E FAMIGLIE 
Dorsoduro, Venezia - Italia 
Obiettivo del corso è stato quello di creare una zona residenziale nella parte in disuso dell’I-talgas 
a Venezia, la vicinanza all’università ha portato quindi alla progettazione di alloggi per 
studenti in primis e successivamente residenze familiari, con necessità di creare anche alcuni 
locali di servizio ad uso esclusivo degli studenti da integrare negli edifici. 
La progettazione degli alloggi per studenti è risultato essere l’elmento chiave del corso, che ha 
permesso agli studenti di trovarsi di fronte alle problematiche e necessità primarie della vita 
fuori casa dello studente medio, con conseguente sviluppo funzionale dell’edificio. 
La docenza poi ha introdotto i canoni per una progettazione in stile con la città di Venezia, 
prendendo come esempio i Palazzi sul Canal Grande e gli edifici residenziali attuali nella città. 
La disponibilità di tutti i docenti a consentito di portare a termine un progetto completo in tutte 
le sue parti, ed è risultata utile come base per l’apprendimento delle necessarie competenze di 
base da usufruire nei successivi corsi di progettazione.
COMPOSIZIONE 75 
planimetria GENERALE 
a - Planimetria generale di progetto 
b - Rendering vista da ponte 
Fondamenta Santa Marta 
c - Rendering vista ponte Fondamenta 
Santa Maria Maggiore 
a 
b c 
edificio 4 piani fuori terra 
per residenze familiari 
4 unità abitative 
edificio 4 piani fuori terra 
per residenze familiari ed 
esercizi commerciali 
8 unità abitative 
3 spazi commerciali 
edificio 4 piani fuori terra 
per studenti ed esercizi 
commerciali 
27 unità abitative 
5 spazi commerciali 
edificio 4 piani fuori terra 
per studenti ed esercizi 
commerciali 
14 unità abitative 
5 spazi commerciali 
Il progetto si sviluppa in un’area libera di forma 
prevalentemente triangolare, si è scelto di dare 
una forma tipica delle residenze esistenti nella 
città di Venezia con la creazione di una simil 
corte interna generata della forma dei due edi-fici 
per alloggi studenteschi. 
All’interno si sviluppa una piazza con albera-ture 
e piccoli spazi verdi localizzati dalla quale 
si accede ai locali posti al pian terreno degli 
edifici. 
Gli edifici sono posti al di sopra di una piastra 
rialzata di 3 gradini, anche in questo caso per 
riproporre il tema delle tipiche fondamenta ve-neziane, 
ad un diverso livello rispetto alle corti 
per impedire l’allagamento in caso di acqua 
alta. 
La zona residenziale familiare, di dimensione 
contenuta rispetto alla parte studentesca, e 
composta due edifici che si affacciano diretta-mente 
sul Rio dei Tolentini con accesso diretto 
dalle fondamenta. 
Ulteriore differenziazione di zona è accentuata 
dalla presenza dei due ponti ad uso, uno della 
parte residenziale e l’altro per la zona del cam-pus 
per studenti.
76 
edificio A per STUDENTI 
a b 
a - Pianta piano primo edificio A per 
studenti 
b - Sezione edificio A per studenti 
c - Prospetto ovest edificio A per 
studenti 
c 
d d - Prospetto est edificio A per studenti
COMPOSIZIONE 77 
a - Pianta piano terra edificio A per 
studenti e concept differenziazione 
tipologie 
b - Pianta secondo piano edificio A 
per studenti e concept differenziazione 
tipologie 
c - Pianta terzo piano edificio A per 
studenti e concept differenziazione 
tipologie 
a 
b 
c
78 
edificio B per STUDENTI edificio C per FAMIGLIE 
a - Pianta primo piano edificio B per 
studenti 
b - Pianta piano terra edificio A per 
famiglie 
c - Prospetto ovest edificio B per 
studenti 
d - Prospetto est edificio A per famiglie 
a b 
d 
c
COMPOSIZIONE 79 
a - Render vista nord-ovest su edificio 
tipo A 
b - Render vista sud-ovest su edificio 
tipo B 
c - Render vista sud-est su edificio 
tipo B 
d - Render corte interna tra gli edifici 
per studenti 
e - Render corte interna tra gli edifici 
per studenti 
f - Render vista sud-est su edificio tipo 
B, tetto giardino 
a b 
c d 
e f
COMPOSIZIONE 
Seminario W.A.Ve 
WO R K S H O P 
2012 
Prof. Arch. 
Mauro BERTAGNIN 
81
82 
EX AREA DI TIRO 
GUARDARE E OSSERVARE LA FLORA E LA FAUNA 
Campalto - Italia 
Il workshop in questione ha avuto come tema progettuale il recupero di alcune aree dismesse 
della zona del litorale lagunare di Campalto in provincia di Venezia, in particolare il progetto 
commissionato dalla docenza si svolge nell’Ex area di tiro. 
Fin da subito la docenza ha chiarito le tematiche di progetto e le direttive per un corretto svol-gimento 
del corso. 
Nel secondo giorno di corso si è svolto il sopralluogo nell’area progettuale, importante per 
capire le problematiche della zon e la storia delle barene che si affacciano su Venezia. Tema 
centrale infatti è poi divenuto il collegamento delle zone abbandonate della terraferma all’isola, 
attraverso le visuali che offre. 
Il progetto si sviluppa intorno all’idea di ristabilire la flora e la fauna tipiche del territorio lagu-nare, 
preservando il più possibile il territorio esistente con interventi mirati e localizzati, senza 
quindi modificare il paesaggio palustre proprio della zona, che è una caratteristica imprescin-dibile 
e deve essere integrata nel progetto.
COMPOSIZIONE 83 
a - Schizzo seduta intermedia posta sul 
lato del ponte di camminamento 
b - Veduta a volo d’uccello realizzata 
a mano del percorso di collegamento 
pedonale 
c - Veduta a volo d’uccello realizzata a 
mano dei pontili 
d - Planimetria di base dell’area di 
progetto 
a 
b 
c d 
MASTERPLAN area di progettto 
Il progetto in questione si compone in più parti 
collegate tra di loro, sono state prese come ri-ferimento 
le parti esistenti del territorio, come il 
ponte in disuso che attraversa il canale. 
Seguendo l’asse, infatti, del ponte esistente è 
proposto il prolungamento sino al limite della 
barena, andando di pochi metri sopra l’acqua 
della laguna. 
Un’altro ponte di nuova edificazione, si snoda 
su di un asse rivolto ad una visuale favorevole 
su Venezia; permette il collegamento dei dui 
isolotti dai quali vi si accede sia a piedi che in 
bicicletta. 
Il camminamento in argine del fiume è già esi-stente, 
si è progettato un ammodernamento e 
ampliamento per consentire il passaggio pedo-nale, 
il progetto prevede anche una via ciclabi-le, 
estensione di quella proveniente dalla vicina 
città di Mestre. 
Inoltre, per favorire attività di svago e ludiche, 
si è progettato il posizionamento di punti di os-servazione 
a terra presenti nei due isolotti che-consentiranno 
di osservare sia la Venezia dalla 
laguna che la flora e la fauna tipica del luogo.
84 
vista su VENEZIA 
a - Vista dall’alto del percorso di 
camminamento 
b - Schizzo del percorso di cam-minamento 
e prospettiva punto di 
osservazione a terra 
c - Sezione di progetto 
b 
a 
c 
La pianta vista dall’alto mostra in dettaglio il 
progetto del camminamento tra il fiume e la 
zona di barena, dal quale si accede ai ponti per 
il raggiungimento dei punti di osservazione. 
Rialzato di 5 metri rispetto al livello dell’acqua, 
garantisce il passaggio anche in caso di allaga-mento 
e di alta marea, consentendo l’osserva-zione 
del suggestivo paesaggio anche in con-dizioni 
critiche. 
Altro punto focale del corso è l’osservazione di 
Venezia da “dietro” la Laguna; questo è stato 
reso possibile con la progettazione delle caset-te, 
punti di osservazione a terra, che possono 
essere utilizzate per la vista sulla città o per lo 
studio della flora e fauna della barena vene-ziana. 
Queste sono progettate in tre tipologie 
differenti, con l’utilizzo di materiali di orgine 
naturale a chilometri zero, del luogo quindi. 
All’interno le sedute si possono estrarre per 
fungere da panchine, mentre a “riposo” si ri-traggono 
nella pavimentazione senza occupa-re 
spazio per il fluire dei visitatori.
85 
a - Schema di funzionamento delle 
sedute poste dentro i punti di osserva-zione 
a terra 
b - Sezione e pianta delle tipologie di 
punti di osservazione a terra 
c - Sezione di progetto 
COMPOSIZIONE 
a 
b 
c
86 
a - Schizzi di studio e vista prospettiche 
delle varie di tipologie dei punti di 
a osservazione proposte
COMPOSIZIONE 87 
a - Schizzi di studio e vista prospettiche 
delle varie di tipologie dei punti di 
osservazione proposte 
b - Schizzi di studio del funzionamento 
della seduta retraibile all’interno e 
all’esterno del punto di osservazione 
a terra 
c - Render interni dei punti di osserva-zione 
a 
a terra con vista su Venezia b 
c
COMPOSIZIONE 
R E S TAU R O 
Prof. Arch. 
Emanuela SORBO 
89
90 
ANALISI E PROGETTO DI RESTAURO 
VILLA CARMINATI 
Dolo - Italia 
Il corso ha fatto acquisire la conoscenza delle principali tecniche per la valutazione dello stato 
di conservazione dell’architettura nelle componenti materico costruttive e strutturali. Lo scopo 
ultimo è quindi la definizione di un progetto di conservazione, applicazione delle tecniche di 
restauro pur mantenendo sempre l’integrità architettonica in tutte le componenti. 
Si è cercato di sviluppare una capacità di restituzione delle caratteristiche tecnico-costruttive di 
un “edificio tipo” esistente, attraverso sopralluoghi è stato possibile capire lo stato di conserva-zione 
che grava sull’edificio e le modalità di intervento. 
Il restauro consiste nello sviluppo di un progetto che evidenzi la possibilità di una trasforma-zione 
compatibile con le istanze della conservazione, del rapporto con il territorio e che sia 
realmente necessario come punto di interesse.
COMPOSIZIONE 91 
INTERPRETAZIONE della fabbrica 
a - Fotopiano dell’epoca di analisi 
b - Concept analisi cambiamento 
assetto stradale 
c - Concept analisi edificato urbano 
d - Concept analisi spazi verdi nella 
zona limitrofa 
e - Concept di progetto sistemazione 
rispetto alla strada 
f - Concept di sintesi relazione con il 
fabbricato 
g - Concept di sintesi rapporto con gli 
spazi vedi 
a b c d 
e f g 
Per capire l’origine e la disposizione dell’intor-no 
all’area di progetto, è stato necessario ricor-rere 
ad un’analisi storica per quanto riguarda 
l’assetto stradale, l’edificato e gli spazi verdi. 
La comparazione attraverso l’analisi approfon-dita 
delle planimetria della zona, reperite da-gli 
Archivi di Stato della Provincia di Venezia; 
dai differenti concept si possono capire i vari 
cambiamenti sia favorevoli che deleteri per il 
territorio. 
Questo è stato necessario per valutare le ne-cessità 
e le opportunità del luogo. Tutte le in-formazioni 
ricavate saranno utili poi per deli-neare 
i caratteri del progetto di restauro, che 
dovrà rispondere alle problematiche non solo 
della parte strutturale ed architettonica, ma an-che 
urbana.
92 
rilievo FOTOGRAFICO 
a - Ridisegno CAD del prospetto SUD 
b - Fotoraddrizzamento prospetto SUD 
pp. s. 
c - Fotoraddrizzamento e ridisegno 
CAD prospetto ovest 
d - Fotoraddrizzamento e ridisegno 
CAD prospetto nord 
a 
b
COMPOSIZIONE 93 
c 
d
94 
analisi DEGRADO 
a - Prospetto con evidenziati i diversi 
a tipi di degrado con retino differente 
VEGETAZIONE 
diserbante, sfalcio manuale 
ed estrazione 
ALVEOLIZZAZIONE 
analisi dimensione, pulitura, 
estrazione sali solubili, 
consolidamento 
DEFORMAZIONE 
rimozione elementi instabili, 
stesura malta, finitura in 
stucco 
DEGRADAZIONE 
Pulitura preventiva con getti 
moderati di aria compressa 
DISGREGAZIONE 
rimozione con aria com-pressa, 
bagnatura, stuccatu-ra 
con malta 
MANCANZA 
pittura della superfice, nebu-lizzazione, 
messa in opera, 
riempimento con calce 
EROSIONE 
consolidamento, applicazio-ne 
di elementi consolidanti 
PATINA 
rimozione, applicazione 
di impacchi, lavaggio con 
acqua 
FESSURAZIONE 
rimozione malte, ripristino 
porzioni, chiusure fessura-zioni, 
stilatura 
CROSTA NERA 
pulitura della pulizia, bioaci-di, 
velatura con integrazione 
e calce pigmentata 
INCROSTAZIONE 
pulitura con acqua, inter-vento 
di microabrasione a 
zone localizzate 
MACCHIA 
soluzione con pulitura con 
carbonato di ammonio su 
fibre di carta 
L’impianto originario del compendio di Villa 
Carminati nasce attorno al 1600, con il primo 
corpo di fabbrica destinato ad oratorio, succes-sivamente 
si sviluppa nel 1700 il corpo residen-ziale, 
a diacente all’oratorio. 
Nel tempo si sono sussegguiti interventi spo-radici 
volti a soddisfare le necessità funzionali 
dell’edificio, da informazioni reperite dagli ar-chivi 
di stato notarili, la Villa ha subito interventi 
alle fondazioni, per il riassestamento dell’argine 
del fiume Brenta, conseguente a ripetute inon-dazioni. 
I corpi di fabbrica si presentano in grave stato 
di degrado: spigoli dei fabbricati parzialmente 
crollati, muratura portante di entrambi i corpi 
di fabbrica in crisi statiche, seppure messi in si-curezza 
da travi in acciaio. 
Quindi l’intervento di restauro propone la mes-sa 
in sicurezza di tutte le strutture che la tecnica 
moderna renda possibile e la progettazione di 
parti strutturali ex novo ove necessario.
COMPOSIZIONE 95 
analisi dei MATERIALI 
Nell’edificio di progetto numerosi sono stati i 
materiali analizzati, la gran parte riscontrati in 
grave stato di degrado. Per rendere possibile 
l’analisi in fase progettuale viene disegnata la 
“mappa” dei materiali della facciata in esame, 
con la diversificazione in tabelle e retini diffe-renti 
nella tavola. 
Questa fase è utile per capire il tipo di materiale 
e la quantità nell’edificio in esame, in modo che 
nella fase progettuale sia più immediato l’in-nesto 
del componente attiguo e compatibile a 
quello esistente. 
a - Prospetto con evidenziati i diversi 
materiali con retino differente a 
P01 - INTONACO DI SABBIA 
strato di rinzaffo 
S02 - INTONACO DI PIETRA 
utilizzato per finitura 
WO1 - LEGNO COMUNE 
semilavorato di strati di 
legno sfogliato 
WO2 - LEGNO SCURI 
elemento posto in opera 
legno di abete 
W03 - LEGNO 
COPERTURA 
parte dell’orditura dei solai 
BO1 - MURATURA 
piena a 2 teste di colore 
grigio chiaro 
BO2 - MURATURA 
piena a 3 teste di colore 
grigio/rosa 
BO3 - MURATURA 
inseriti verticalmente con 
giunto di calce e sabbia 
BO3 - MURATURA 
piena a una testa con ele-meti 
di colore grigio 
SO1 - GRONDAIA 
elemento posto al verice 
della facciata 
SO2 - TIRANTE 
ancorato alla struttura fa 
aderire il solaio 
SO3 - INFERIATE 
S04 - FERRO SCURI 
bloccaggio dello scuro infis-so 
nea muratura
B 
2 1,4 1,45 
96 
1,38 0,3 2,69 1,7 2,81 
1,38 0,3 2,49 2,1 3,31 
7,23 
4,8 
4,5 
0,15 0,9 0,75 1,2 0,75 0,9 0,15 
0,35 0,8 0,35 
0,35 0,8 0,35 
0,85 0,8 0,85 
0,3 
2 0,75 2,2 2,5 2 0,9 1,8 
7,5 
1,5 0,75 1,4 0,75 1,8 1,2 0,8 
7,29 
9,6 
5,9 
2,2 0,45 
1 
0,75 
5,97 1 
0,25 
6,96 
1,37 
5,24 
5,24 
2,37 
2,54 
2,36 
2,141,79 1,74 
2,56 
5,38 
5,74 
6,25,4 
6,73 
5,41 
5,41 
2,49 
2,7 
3,07 
3,9 
5,27 
1,03 
7,95 
7,11 
7,12 
7,7 
9,06 
11,15 
10,63 
10,05 
9,1 
8,78 
8,34 
8,19 
16,19 
14,16 
9,36 
1,09 
2,53 
2,79 
7,67 
7,64 
8,29 
7,79 
A 
B’ 
C 
C’ 
D’ 
D 
A’ 
E 
F 
33 
A 
B 
D 
C 
1 
2 
3 
4 5 6 7 
8 
9 
10 
15 
11 
12 
13 
14 
16 
19 
20 
22 
21 
23 
25 
24 
26 
27 
28 
29 
31 
30 
32 
35 34 
36 
37 
38 
17 
18 
E 
F 
A 
B 
D 
C 
1,5 1,34 1,04 0,82 2,69 0,8 
2 0,76 2,81 1,25 2,27 
5,71 
7,08 
7,19 
7,48 
9,04 
9,97 
11,15 
10,63 
9,24 
8,87 
8,5 
8,19 
14,16 
9,36 
7,62 
8,29 
7,87 
3,2 1,95 
7,43 
6,97 
6,5 
6,16 
5,66 
1 
1,09 
0,75 
1 
0,25 
6,96 
1,37 
1,03 
A 
B 
B’ 
C 
C’ 
D’ 
D 
A’ 
rilievo GEOMETRICO 
a - Pianta rilievo poligonale esterna 
b - Pianta rilievo trilaterazine esterna 
c - Pianta rilievo trilaterazione interna 
piano terra 
d - Pianta rilievo trilaterazione interna 
primo piano 
e - Sezioni segnate in (c) e (d) 
a b 
c d 
d
COMPOSIZIONE 97 
PROGETTO di restauro 
a - Progetto pianta piano terra 
b - Progetto pianta primo piano 
c - Fotoinserimento progetto di restau-ro 
della facciata sud 
a b 
c 
Nella fase progettuale è necessario rivedere 
tutte le varie analisi sull’edificio per capire cosa 
è utile fare nel progetto di restauro. 
Il restauro ha come obbiettivo il recupero sta-tico 
e funzionale dell’edificio, per restituirlo alla 
storia come un edificio architettonico tipico del 
veneto. 
La destinazione d’uso funzionale proposta è di 
rendere questa villa un centro studi e ricerca 
sulle Ville Venete, che ridoni una dignità archi-tettonica 
all’edficio smarrita nel tempo. 
Gli interventi di restauro comportano il conso-lidamento 
delle fondazioni, con particolare at-tenzione 
all’oratorio, interessato da cedimenti 
strutturali; consolidamento delle murature por-tanti 
e travature lignee dei solai; ricostruzione 
della parete lignea dell’oratorio; pulizia delle 
murature e degli elementi lapidei.
COMPOSIZIONE 
U R B A N I S T I C A 
PROGETTAZIONE 
Prof. Arch. 
Davide LONGHI 
99
100 
NUOVO AEROPORTO MARCO POLO 
SECONDA PISTA E AMPLIAMENTO 
Tessera - Italia 
Interessante fin da subito è stato il tema del corso proposto dal docente: il riassetto dell’aero-porto 
Marco Polo conseguente all’ampliamento dell’attuale pista. 
Oltre ad essere obiettivo del corso didattico, è stato anche oggeto di un bando di concorso 
proposto dal Comune di Venezia; questa è risultato un incentivo agli studenti per il più prolifico 
impegno nel portare a termine un progetto, che verrà poi esposto proprio all’interno dell’ae-roporto. 
Punti da sviluppare, su indicazione del docente, sono stati la progettazione di: casino, hotel, 
aeroporto e il collegamento con la vicina località archeologica di Altino. Tutti gli edifici saranno 
progettati in funzione dell’aeroporto e serviranno quasi esclusivamente la clientela dei vacan-zieri. 
La progettazione avvenuta in aula è stata seguita con rigore dal docente, con il particolare uti-lizzo 
di plastici di studio necessari per una visione chiara della grande area di progetto, e per il 
corretto collocamento degli edifici. 
Attenzione particolare è stata riservata all’aspetto non solo urbanistico, ma anche a quello este-tico 
e funzionale degli edifici di progetto. Obiettivo finale è stato quello di progettare a scala 
urbana fino ad arrivare alla disposizione interna dei fabbricati.
COMPOSIZIONE 101 
MASTERPLAN area di progettto 
a - Planimetria generale assetto urbano 
del complesso aeroportuale 
b - Rendering vista a volo d’uccello 
c - Rendering vista a volo d’uccello 
a 
b c 
La planimetria di progetto mostra lo sviluppo del nuovo aeroporto di 
Tessera con l’aggiunta della seconda pista. Con l’ampliamento, si pre-vede 
un maggiore afflusso di clienti di circa l’ 80%, quindi il progetto 
prevede anche nuove vie di traffico provenienti da Tessera, Mestre fino 
a raggiungere Altino. 
Il nuovo terminal viene progettato nello stile di quello esistente. Nella 
parte frontale saranno posizionati il casino ed hotel, oltre ad una zona 
commerciale. Il progetto prevede di creare anche un bacino artificiale 
che permetta il più comodo attracco dei vaporetti da Venezia, nonchè 
una aperta visuale per i visitatori del casino ed hotel, andando a ricrea-re 
il paesaggio di Venezia anche nella zona dell’aeroporto. 
Altro tema sviluppato è una stazione dei treni lungo la linea ferroviaria 
per Mestre (in progetto), ed il servizio accessorio all’aeroporto People 
Mover, simile a quello già presente a Venezia fra il Parcheggio Tron-chetto 
e P.le Roma, allo scopo di consentire il trasporto dei vacanzieri 
dalla stazione direttamente al terminal. 
Per servire poi il maggiore afflusso è stato sviluppato il progetto di 
due parcheggi multipiano dimensionati per rispondere alla maggiore 
esigenza derivante dagli ampliamenti.
102 
nuovo AEROPORTO 
a - Pianta attacco a terra aeroporto 
esistente e nuovo di progetto 
b - Sezione trasversale terminal 
pp.s. 
c - Rendering terminal 
a 
b 
Il nuovo aeroporto comprende l’ampliamento 
del nuovo terminal e l’aggiunta della seconda 
pista. 
Una pensilina di nuova edificazione da vita, 
di fronte alle entrate inferiori, ad una sorta di 
piazza che unisce il vecchio e nuovo aeroporto. 
All’interno di essa, spazi verdi ospitano panchi-ne 
e alberi. 
Il progetto di collegamento del nuovo terminal 
con quello esistente, prevede all’interno anche 
degli spazi di ristoro e intrattenimento per i 
vacanzieri in attesa del volo. All’interno i corri-doi 
di collegamento sono attrezzati con pareti 
vetrate e sedute in modo da poter ammirare 
Venezia anche dall’interno dell’aeroporto. 
Nel progetto si è pensato di posizionare tra 
il parcheggio e il terminal un canale artificiale 
con acqua proveniente dalla laguna, questo 
per andare a ricreare il paesaggio di Venezia, 
in modo che nell’immediato esterno dell’aero-porto 
i visitatori trovino da subito un rapporto 
con la venezianità del luogo. Il raggiungimento 
dei parcheggi che si trovano di fronte il termi-nal 
avviene attraverso dei ponti.
COMPOSIZIONE 103
104 
a - Rendering vista a volo d’uccello 
terminal nuovo 
b - Rendering visuale da secondo 
piano 
a 
b
COMPOSIZIONE 105 
c - Plastico d’esame aeroporto vista da 
tetto terminal nuovo 
d - Plastico d’esame vista da pista verso 
i due terminal 
c 
d
106 
la porta d’acqua CASINO ed HOTEL 
a - Pianta attacco a terra casino ed 
hotel 
b - Sezione trasversale casino 
pp. s. 
c - Rendering hotel e casino visuale da 
terminal 
a 
b 
Gli edifici annessi all’aerporto di progetto come il casino e l’hotel non 
servono esclusivamente la clientela del terminal, ma sono un prolun-gamento 
dell’intrattenimento che la città di Venezia può offrire, e che 
nella città non è possibile realizzare. 
Il raggiungimento dall’isola è quindi facilitato dal molo di fronte al ca-sino, 
per mezzi pubblici ed imbarcazioni private. 
L’hotel si trova di fronte al parcheggio in uno spazio immerso nel verde, 
che differisce dal materialismo e cementificazione dell’aeroporto. 
All’interno oltre alla presenza delle camere, anche ristorante e luoghi 
di ritrovo. 
Il casino, affacciato sull’artificiale specchio d’acqua, si figura estetica-mente 
come la porta di accesso da Venezia all’aeroporto, quindi si 
sono ricercate delle caratteristiche monumentali nella progettazione 
dell’edificio. 
Fornito del proprio parcheggio privato, all’interno oltre alle sale gioco, 
il ristorante di lusso che si trova nei piani inferiori al livello dell’acqua, 
per garantire la vista di Venezia anche dal casino.
COMPOSIZIONE 107
108 
a - Rendering vista su casino da per-corso 
pedonale parcheggio 
b - Rendering vista a volo d’uccello su 
casino e hotel 
c - Rendering vista frontale su casino 
a b 
c
COMPOSIZIONE 109 
c - Plastico d’esame sezione casino 
d - Plastico d’esame vista su casino da 
percorso pedonale parcheggio 
d 
e
110 
a - Rendering fotoinserimento vista a 
volo d’uccello su aeroporto e Venezia 
pp. s. 
b - Rendering vista a volo d’uccello su 
a aeroporto
COMPOSIZIONE 111
COMPOSIZIONE 
P R O G E T TA Z I O N E 
ARCHITETTONICA E URBANA 
Prof. Arch. 
Alberto FERLENGA 
113
114 
SACRARIO DEL LEITEN 
TEATRI DI GUERRA, TRAME DI SGUARDI 
Asiago (VI) - Italia 
Il corso come obiettivo finale ha la progettazione di un complesso architettonico che si metta 
in relazione con l’edificato esistente. Il cardine del corso, proposto dalla docenza, è stato il 
teatro degli scontri avvenuti ad Asiago nella prima guerra mondiale, e la valorizzazione degli 
avvenimenti come memoriali di un’epoca passata che influisce ancora nel territorio montano. 
La zona di progetto è stata quella del Sacrario di Leiten, nella città di Asiago: il progetto richie-sto 
dalla docenza doveva rispondere al recupero della zona considerata “sacra” ma non molto 
ben inquadrata dal centro della città e spesso dimenticata dai visitatori. 
La valorizzazione del ricordo della guerra avviene attraverso la parte museale, architettonica e 
urbana nonchè la progettazione dei servizi necessari ai visitatori. 
Durante il corso, la realizzazione dei plastici di studio dell’area montuosa di Asiago ha permes-so 
agli studenti di capire le difficoltà che i soldati hanno affrontato durante il periodo bellico, e 
gli edifici di “fortuna” costruiti in quel periodo nelle cavità rocciose, dovrebbero essere ripropo-sti 
nei progetti ricreando quindi un’architettura del ricordo, andando a costruire nel territorio 
un vero teatro.
COMPOSIZIONE 115 
PLANIMETRIA generale 
a - Planimetria generale dell’area di 
progetto 
b - Concept riassuntiva dell’idea 
progettuale 
c - Sezione dell’area 
a 
b 
c 
Il progetto si basa sul rapporto della città di 
Asiago con la presenza costante e significativa 
del Sacrario costruito in onore dei caduti della 
prima guerra mondiale. 
L’idea progettuale è quella di creare un filtro 
che permetta alla città, area prettamente resi-denziale, 
di rapportarsi con la estrema monu-mentalità 
che il Sacrario impone sul paesaggio 
circostante. Tale filtro non avrà funzione di 
divisione e di distacco tra i due ambienti, ma 
al contrario tenta di fare da tramite, tra queste 
due realtà differenti, in una maniera meno in-vasiva 
verso entrambe le parti. 
L’intera area viene trattata in maniera “neutra” 
senza interferire sull’immagine dell’ambiente 
esistente, ma cercando più che altro di mettersi 
in rapporto con essa. 
A tale scopo l’unica presenza fisica vera e pro-pria 
è data da un “segno”, un muro, che defini-sce 
l’intero progetto. 
Che esso venga inteso come un semplice muro 
di contenimento o che si trasformi in un più 
ampio terrazzamento nascosto, rimane co-munque 
l’unico elemento visivo che si note-rebbe 
volgendo lo sguardo ad Asiago dalle 
montagne circostanti.
116 
ATTACCO a terra 
a - Pianta attacco a terra 
b - Sezione prospettica verso il Sacrario 
pp. s. 
c - Sezione prospettica verso la strada 
b
COMPOSIZIONE 117 
a 
c
118 
RISTORANTE, AUDITORIUM dettaglio 
a 
b 
c 
a - Pianta attacco a terra 
b - Sezione prospettica verso il Sacrario 
c - Sezione auditorium
COMPOSIZIONE 119 
LABORATORIO, INFOPOINT dettaglio 
a - Pianta attacco a terra 
b - Sezione prospettica verso il Sacrario 
c - Sezione laboratorio 
a 
b 
c
120 
particolari ESPOSITIVI 
a - Rendering vista sulla zona pedonale 
b - Rendering vista a volo d’uccello 
sulla parte iniziale 
c - Rendering particolare espositivo 
sulla gradinata che porta al Sacrario 
d - Rendering esposizione esterna 
e - Rendering scorcio sul Sacrario dalla 
zona pedonale 
a 
b 
c 
d 
e 
La piazza si mette in rapporto con l’area di 
progetto a 360 gradi grazie alla possibilità di 
creare punti di vista differenti su diversi livelli di 
altezza. La piazza è stata concepita in modo da 
rappresentare in essa una ricostruzione grafica 
del momento culminante delle Battaglie negli 
Altipiani. 
La prima fascia del parco si trova cosparsa di 
questi elementi polifunzionali che possono es-sere 
usati sia per esposizioni esterne, sia eventi 
pubblici, sia usualmente come riferimento allo 
sviluppo storico della prima guerra mondiale 
negli Altipiani. 
Elementi in calcestruzzo che definiscono il pri-mo 
impatto del visitatore con il tema storico 
della grande guerra. Essi posso essere usati sia 
per esporre informazioni, sia come elementi 
artistici.
COMPOSIZIONE 121 
h 
f - Pianta punto di vista nella zona del 
Sacrario 
g - Pianta percorso espositivo interno 
h - Pianta e sezione percorso espositi-vo 
esterno 
f 
g 
Lateralmente ai nuovi percorsi aggiunti dal pro-getto, 
si trovano, in alcuni punti, degli elementi 
espositivi transitori formati da dei “tunnel” che 
hanno lo scopo di evocare una sensazione di 
chiusura e isolamento esponendo materiali 
della grande guerra come reperti storici e og-getti 
dei suoi protagonisti. 
I punti di vista distribuiti nell’area circostante il 
Sacrario sono rivolti verso l’ambiente circostan-te 
e i teatri di guerra.
122 
MUSEO dettaglio 
a - Pianta museo con arredo ed 
allestimento 
b - Sezione prospettica museo verso 
il Sacrario 
c - Sezione prospettica trasversale 
c museo 
a 
b
COMPOSIZIONE 123 
d - Espositore in cima al museo 
e - Sezione prospettica interno museo 
f - Rendering vista interna museo da 
entrata sala museo 
g - Plastico d’esame vista da entrata 
sala museo 
pp. s. 
h - Rendering interno trincea del 
museo 
i - Rendering vista sul Sacrario da zona 
pedonale 
d e 
f g 
Il progetto del museo caratterizzato dalla pre-senza 
di una esposizione caratteristica che si 
ispira al vero e proprio luogo di battaglia: la 
trincea. 
L’entrata si trova lungo la parete rivolta verso la 
piazza ed il luogo, essendo interrato, all’interno 
è prettamente buio, le uniche fonti di luce sono 
le aperture sul soffitto. Queste aperture nel so-laio 
sono viste dalla zona di parco soprastante, 
come delle vetrine dalle quali si può vedere 
l’interno del museo. 
All’interno l’allestimento è completamente de-dicato 
allo studio della grande guerra, si è an-che 
pensato alla presenza di elementi di forte 
impatto come i cannoni; inoltre l’architettura 
del luogo propone una ricostruzione della trin-cea, 
andando a creare un luogo espositivo non 
solo tramite l’oggettistica storica, ma anche at-traverso 
l’immagine architettonica.
124
COMPOSIZIONE 125
COMPOSIZIONE 
Seminario W.A.Ve 
WO R K S H O P 
2013 
Arch. 
Adam HATVANI 
Ass. Prof. Arch. 
Alberto COLLET 
127
128 
INDUSTRIAL GARDEN CITY 
GREEN OIL ISLAND 
Marghera (VE) - Italia 
Il tema del workshop è stato chiaro fin da subito, argomento centrale era la particolarità che 
ha Venezia di trovarsi di fronte una zona industriale che un tempo era il polo chimico indu-striale 
per eccellenza in Italia. Ora la città storica si trova ad affrontare le problematiche di 
inquinamento, di cattiva immagine e di stato di abbandono che l’affaccio verso Marghera offre 
dall’isola. 
Lo scopo del corso è stato quindi quello di rendere utilizzabile una specifica zona del territorio 
industriale di Porto Marghera, rendendo nuovamente funzionale l’area di progetto. 
Tema del progetto in esame è stata la riqualificazione dell’Isola dei Petroli, entro la quale è stato 
impossibile accedere, tuttavia il sopralluogo proposto dalla docenza è stato utile per capire le 
dimensioni degli edificati esistenti e lo stato di desolazione che abbraccia le piccole fabbriche 
ancora in funzione. La necessità di ridare alla zona una identità è stato l’obiettivo finale del 
progetto.
COMPOSIZIONE 129 
MASTERPLAN isola dei PETROLI 
a - Schizzo di studio progetto per il 
padiglione IUAV 
b - Planimetria generale interventi 
urbano sull’isola 
a 
b 
Il progetto di recupero si è sviluppato per fasi, partendo dall’analisi 
dell’Isola dei Petroli, fino ai primi schizzi di studio, per poi arrivare al 
progetto definitivo. 
L’intervento costituisce la bonifica dell’isola, seguito dalla progettazio-ne 
del paesaggio, integrando i serbatoi in un nuovo mix funzionale 
dedicato principalmente alla didattica e alla ricerca affidata agli atenei 
di Venezia. 
La forma circolare dei serbatoi è stato il limite per ricreare sistemi auto-nomi, 
ma al contempo in relazione ad un organismo comune. 
Inoltre la creazione di un centro sportivo studentesco come sistema 
complementare rafforza l’intero sistema. 
L’isola diventerebbe una porta di accesso all’ex area industriale ospi-tando 
funzionalità e servizi non reperibili, diventando in questo modo 
un punto di riferimento per l’intero sistema lagunare e metropolitano.
130 
iuav MAIN BUILDING 
a - Pianta piano terra edifcio di proget-to 
padiglione IUAV 
b - Rendering vista dall’alto pafiglione 
IUAV 
a b c - Sezione trasversale padiglione IUAV 
c 
Lo scopo di questo padiglione è quello di dare 
un luogo di ricerca all’Università di Architettura. 
Un luogo che, seppur distante dalla sede cen-trale, 
fornisca tutto il necessario per svolgere 
le funzioni di ricerca e sviluppo. Con l’obiettivo 
finale di garantire, forse, una intera isola dedi-cata 
agli studi universitari, un’altra isola come 
Venezia. 
Lo IUAV Main Building si compone di due parti 
a diversi livelli, uno inferiore e un altro supe-riore, 
comunicanti tra loro. La parte inferiore è 
composta di laboratori, con una grande corte 
aperta nel mezzo; la zona superiore invece ac-coglie 
servizi quali bar e ristoranti. 
La spazio aperto centrale così come quello su-periore 
sono pensati come possibili luoghi di 
esposizione dei progetti e lavori degli studenti 
e ricercatori. 
Particolare è la grande vetrata curva al secondo 
livello, che attraverso il riflesso del vetro rispec-chia 
l’immagine di Venezia.
COMPOSIZIONE 131
132 
01 RESERCH building 
a - Rendering vista dall’alto Reserch 
Building 01 
b - Rendering vista prospettica corte 
Reserch Building 01 
c - Sezione trasversale Reserch Building 
01 
a b 
c
COMPOSIZIONE 133 
02 RESERCH building 
a - Rendering vista dall’alto Reserch 
Building 02 
b - Rendering vista prospettica Reserch 
Building 02 
c - Sezione trasversale Reserch Building 
02 
a b 
c
134 
a - Rendering corte Reserch Building 
02 
b - Rendering vista prospettica Reserch 
Building 02 
a 
b
135
ESPERIENZE 
V I AG G I O 
STUDIO 
Prof. Ing. 
Giancarlo BILOTTI 
137
138 
NEW YORK - CHICAGO 
STRUTTURE A GRANDE LUCE 
Chicago, New York - USA 
Il viaggio studio proposto dall’Università prevede la visita a due delle più popolose ed impor-tanti 
città degli Stati Uniti: New York e Chicago; importanti città dal punto di vista architettonico 
e paesagistico. 
Le città si distinguono per la varietà eclettica e per le variazioni regionali. Le architetture visitate 
come monumeni dell’americanità, della tradizione architettonica del paese, suscitando perso-nalmente 
stupore rispetto alla classicità che offrono le capitali europee. 
Il viaggio si è concentrato inizialmente nella parte della downtown di Chicago, ove sono pre-senti 
le abitazioni progettate da Frank Lloyd Wright, per poi spostarsi verso le opere moderne 
della “Windy City”. 
New York si compone di diverse parti di città più o meno separate, nella parte della Lower 
Manhattan si concentrano le opere architettoniche più suggestive dal punto di vista ingegneri-stico: 
grattacieli, ponti sospesi e quant’altro. Particolare interesse nella città è stato dato all’arte 
grafica, attraverso la visita a diversi musei di arte moderna presenti a NYC. 
Queste due metropoli hanno esposto il loro teatro giganeggiante, particolarmente differente 
dall’abituale scenario con il quale lo studente si trova a contatto, stimolandolo al confronto 
tra le due realtà opposte, non solo dal punto di vista architettonico, ma anche riguardo la vita 
urbana.
139 
NEW YORK 
a - Guggenheim Museum, visuale 
esterna, Frank Lloyd Wright 
b - Guggenheim Museum, vista verso 
l’atrio, Frank Lloyd Wright 
c - Chrysler Building, William Van Alen 
d - IAC Building, Frank O. Ghery 
e - IAC Building, visuale dal basso, 
Frank O. Ghery 
f - The highline, Field Operation 
g - Seagram Building, Ludwing Mies 
Van Der Rohe 
h - Empire State Building, William F. 
Lamb 
i - Flatiron Building, Daniel Burnham 
a b 
d 
c 
e f 
g h i
140 
CHICAGO 
a - Vista su Prudential Plaza 
b - Auditorium Building, Adler e 
Sullivan 
c - Auditorium Building, vista interna, 
Adler e Sullivan 
d - Crown Hall, Mies Van Der Rohe 
e - Disegno di studio Frank Lloyd 
Wright 
f - Unity Temple, soffitto sala, Frank 
Lloyd Wright 
g - Robie House, scala interna, Frank 
Lloyd Wright 
h - Robie House, camino centrale, 
Frank Lloyd Wright 
i - Willis Tower, Bruce Graham
141
PRIMO ANNO SECONDO ANNO TERZO ANNO 
Modulo coordinato di costruzione 1 
Prof. Umberto Barbisan 
Prof. Giancarlo Bilotti 
Prof. Giancarlo Troi 
Laboratorio integrato di progettazione 1 
Prof. Domenico Bolla 
Modulo coordinato di rappresentazione 1 
Prof. Fabrizio Gay 
Modulo coordinato di progettazione 2 
Prof. Corrado Balistreri 
Prof. Maurizio Galluzzo 
Storia dell’architettura 
Prof. Massimo Bulgarelli 
Workshop 
Prof. Angelo Bugatti 
142 
Fisica tecnica e controllo ambientale 
Prof. Antonio Carbonari 
Laboratorio integrato di progettazione 2 
Prof. Attilio Santi 
Prof. Antonio Pantuso 
Prof. Alessandro Premier 
Storia dell’architettura contemporanea 
Prof. Maria Bonaiti 
Urbanistica 
Prof. Ruben Baiocco 
Workshop 
Prof. Mauro Bertagnin 
PERCORSO universitario 
Laboratorio di progettazione architettonica e urbana 
Prof. Alberto Ferlenga 
Prof. Raffaella Lioce 
Progettazione urbanistica 
Prof. Davide Longhi 
Restauro 
Prof. Emanuela Sorbo 
Prova finale 
Prof. Alberto Ferlenga 
Workshop 
Prof. Adam Hatvani 
AFFINI INTEGRATIVI 
Storia della città e del territorio 
Prof. Vitale Zanchettin 
Tecnica e teoria della progettazione architettonica 
Prof. Valerio Mosco 
Restauro urbano 
Prof. Alessandra Ferrighi 
Tecnologia dell’architettura 
Prof. Anna Faresin 
Trasporti urbani e metropolitani 
Prof. Agostino Cappelli 
Inglese 
Prof. John Milerchip
143

More Related Content

What's hot

Estadio municipal de praga
Estadio municipal de praga Estadio municipal de praga
Estadio municipal de praga Luis G Jose
 
Denver art museum_ Daniel Libeskind
Denver art museum_ Daniel LibeskindDenver art museum_ Daniel Libeskind
Denver art museum_ Daniel LibeskindComposicio 3 Tarda
 
Palladio et la géométrie classique
Palladio et la géométrie classique Palladio et la géométrie classique
Palladio et la géométrie classique MiiMii Med Elarbi
 
Robert Venturi, Complexity & Contradiction in Architecture (1966) pp 16-33
Robert Venturi, Complexity & Contradiction in Architecture (1966) pp 16-33Robert Venturi, Complexity & Contradiction in Architecture (1966) pp 16-33
Robert Venturi, Complexity & Contradiction in Architecture (1966) pp 16-33Nicky Wong
 
Importancia del estudio de la historia de la arquitectura
Importancia del estudio de la historia de la arquitecturaImportancia del estudio de la historia de la arquitectura
Importancia del estudio de la historia de la arquitecturaFacultad de Arquitectura UNAM
 
Arquitectura Posmoderno
Arquitectura PosmodernoArquitectura Posmoderno
Arquitectura Posmodernourio
 
Museo 02 Libe Berlin
Museo 02 Libe BerlinMuseo 02 Libe Berlin
Museo 02 Libe Berlinjuan
 
The Invisible Cities by Italo Calvino: Cecilia
The Invisible Cities by Italo Calvino: Cecilia The Invisible Cities by Italo Calvino: Cecilia
The Invisible Cities by Italo Calvino: Cecilia Karlina Satrioputri
 
Tecnología de las primeras civilizaciones - Michel Marín - PSM
Tecnología de las primeras civilizaciones  -  Michel Marín - PSMTecnología de las primeras civilizaciones  -  Michel Marín - PSM
Tecnología de las primeras civilizaciones - Michel Marín - PSMMichelMarn3
 
Antoni Gaudí_Spanish history icon
Antoni Gaudí_Spanish history iconAntoni Gaudí_Spanish history icon
Antoni Gaudí_Spanish history iconinsvallbona
 
ARQUITECTURA VISIONARIA CATALOGO DE IMAGENES
ARQUITECTURA VISIONARIA CATALOGO DE IMAGENESARQUITECTURA VISIONARIA CATALOGO DE IMAGENES
ARQUITECTURA VISIONARIA CATALOGO DE IMAGENESJorge Villasmil
 
Explica el proceso de configuración y los rasgos esenciales del Movimiento Mo...
Explica el proceso de configuración y los rasgos esenciales del Movimiento Mo...Explica el proceso de configuración y los rasgos esenciales del Movimiento Mo...
Explica el proceso de configuración y los rasgos esenciales del Movimiento Mo...Ignacio Sobrón García
 

What's hot (20)

Arquitectura manierista
Arquitectura manieristaArquitectura manierista
Arquitectura manierista
 
Archigram
ArchigramArchigram
Archigram
 
Estadio municipal de praga
Estadio municipal de praga Estadio municipal de praga
Estadio municipal de praga
 
Bernard tschumi
Bernard tschumiBernard tschumi
Bernard tschumi
 
Museo judio en berlin
Museo judio en berlinMuseo judio en berlin
Museo judio en berlin
 
Denver art museum_ Daniel Libeskind
Denver art museum_ Daniel LibeskindDenver art museum_ Daniel Libeskind
Denver art museum_ Daniel Libeskind
 
Palladio et la géométrie classique
Palladio et la géométrie classique Palladio et la géométrie classique
Palladio et la géométrie classique
 
Tipologías de vivienda social en madrid
Tipologías de vivienda social en madridTipologías de vivienda social en madrid
Tipologías de vivienda social en madrid
 
Deconstructivismo
DeconstructivismoDeconstructivismo
Deconstructivismo
 
Robert Venturi, Complexity & Contradiction in Architecture (1966) pp 16-33
Robert Venturi, Complexity & Contradiction in Architecture (1966) pp 16-33Robert Venturi, Complexity & Contradiction in Architecture (1966) pp 16-33
Robert Venturi, Complexity & Contradiction in Architecture (1966) pp 16-33
 
7. LUDWIG MIES VAN DER ROHE
7. LUDWIG MIES VAN DER ROHE7. LUDWIG MIES VAN DER ROHE
7. LUDWIG MIES VAN DER ROHE
 
Importancia del estudio de la historia de la arquitectura
Importancia del estudio de la historia de la arquitecturaImportancia del estudio de la historia de la arquitectura
Importancia del estudio de la historia de la arquitectura
 
Arquitectura Posmoderno
Arquitectura PosmodernoArquitectura Posmoderno
Arquitectura Posmoderno
 
Museo 02 Libe Berlin
Museo 02 Libe BerlinMuseo 02 Libe Berlin
Museo 02 Libe Berlin
 
The Invisible Cities by Italo Calvino: Cecilia
The Invisible Cities by Italo Calvino: Cecilia The Invisible Cities by Italo Calvino: Cecilia
The Invisible Cities by Italo Calvino: Cecilia
 
Tecnología de las primeras civilizaciones - Michel Marín - PSM
Tecnología de las primeras civilizaciones  -  Michel Marín - PSMTecnología de las primeras civilizaciones  -  Michel Marín - PSM
Tecnología de las primeras civilizaciones - Michel Marín - PSM
 
Antoni Gaudí_Spanish history icon
Antoni Gaudí_Spanish history iconAntoni Gaudí_Spanish history icon
Antoni Gaudí_Spanish history icon
 
ARQUITECTURA VISIONARIA CATALOGO DE IMAGENES
ARQUITECTURA VISIONARIA CATALOGO DE IMAGENESARQUITECTURA VISIONARIA CATALOGO DE IMAGENES
ARQUITECTURA VISIONARIA CATALOGO DE IMAGENES
 
Explica el proceso de configuración y los rasgos esenciales del Movimiento Mo...
Explica el proceso de configuración y los rasgos esenciales del Movimiento Mo...Explica el proceso de configuración y los rasgos esenciales del Movimiento Mo...
Explica el proceso de configuración y los rasgos esenciales del Movimiento Mo...
 
La Bauhaus
La BauhausLa Bauhaus
La Bauhaus
 

Viewers also liked

Portfolio I.U.A.V. _ Magistrale in Architettura-Innovazione_Sostenibilità Ven...
Portfolio I.U.A.V. _ Magistrale in Architettura-Innovazione_Sostenibilità Ven...Portfolio I.U.A.V. _ Magistrale in Architettura-Innovazione_Sostenibilità Ven...
Portfolio I.U.A.V. _ Magistrale in Architettura-Innovazione_Sostenibilità Ven...Riccardo Buscato
 
Marco Bartoli Architecture Portfolio
Marco Bartoli Architecture PortfolioMarco Bartoli Architecture Portfolio
Marco Bartoli Architecture PortfolioMARCO BARTOLI
 
ARCHITECTURE PORTFOLIO by Ilaria Fragnito
ARCHITECTURE PORTFOLIO by Ilaria FragnitoARCHITECTURE PORTFOLIO by Ilaria Fragnito
ARCHITECTURE PORTFOLIO by Ilaria FragnitoIlaria Fragnito
 
Corona Verde presentazione progetto
Corona Verde presentazione progettoCorona Verde presentazione progetto
Corona Verde presentazione progettoPaolo Castelnovi
 
Portfolio professionale ing mario provenzano
Portfolio professionale ing mario provenzanoPortfolio professionale ing mario provenzano
Portfolio professionale ing mario provenzanoMario Provenzano
 
Clara Frison - Architecture Portfolio
Clara Frison - Architecture PortfolioClara Frison - Architecture Portfolio
Clara Frison - Architecture PortfolioClara Frison
 
Buscato Riccardo Portfolio di Laurea in Scienze dell'Architettura- a.a.2012-2...
Buscato Riccardo Portfolio di Laurea in Scienze dell'Architettura- a.a.2012-2...Buscato Riccardo Portfolio di Laurea in Scienze dell'Architettura- a.a.2012-2...
Buscato Riccardo Portfolio di Laurea in Scienze dell'Architettura- a.a.2012-2...Riccardo Buscato
 
Sara Salsi - Porfolio
Sara Salsi - PorfolioSara Salsi - Porfolio
Sara Salsi - PorfolioSara Salsi
 
Portfolio e CV
Portfolio e CVPortfolio e CV
Portfolio e CViriscreter
 
SNP discovery in African taurine and Zebu cattle by whole genome sequencing o...
SNP discovery in African taurine and Zebu cattle by whole genome sequencing o...SNP discovery in African taurine and Zebu cattle by whole genome sequencing o...
SNP discovery in African taurine and Zebu cattle by whole genome sequencing o...ILRI
 
Journalism Theory and Practice Syllabus Fall 2014 - Nikki Usher
Journalism Theory and Practice Syllabus  Fall 2014 - Nikki UsherJournalism Theory and Practice Syllabus  Fall 2014 - Nikki Usher
Journalism Theory and Practice Syllabus Fall 2014 - Nikki UsherNikki Usher
 
Revista Informativa Aldea Educativa 2015 del mejor sistema de educacion a dis...
Revista Informativa Aldea Educativa 2015 del mejor sistema de educacion a dis...Revista Informativa Aldea Educativa 2015 del mejor sistema de educacion a dis...
Revista Informativa Aldea Educativa 2015 del mejor sistema de educacion a dis...Educacion A Distancia Misiones
 
Bnef neo2015 executive-summary
Bnef neo2015 executive-summaryBnef neo2015 executive-summary
Bnef neo2015 executive-summaryDmitry Tseitlin
 
Proverbios Del Mundo 4 Asia
Proverbios Del Mundo 4 AsiaProverbios Del Mundo 4 Asia
Proverbios Del Mundo 4 AsiaMireia Buchaca
 
Origins of alternation and variation: Rethinking the "Urban Nahuatl" hypothesis
Origins of alternation and variation: Rethinking the "Urban Nahuatl" hypothesisOrigins of alternation and variation: Rethinking the "Urban Nahuatl" hypothesis
Origins of alternation and variation: Rethinking the "Urban Nahuatl" hypothesisMitsuya Sasaki
 
What is InfoQuest?
What is InfoQuest?What is InfoQuest?
What is InfoQuest?Tom McCabe
 

Viewers also liked (20)

Portfolio I.U.A.V. _ Magistrale in Architettura-Innovazione_Sostenibilità Ven...
Portfolio I.U.A.V. _ Magistrale in Architettura-Innovazione_Sostenibilità Ven...Portfolio I.U.A.V. _ Magistrale in Architettura-Innovazione_Sostenibilità Ven...
Portfolio I.U.A.V. _ Magistrale in Architettura-Innovazione_Sostenibilità Ven...
 
ARCHITECTURE PORTFOLIO
ARCHITECTURE PORTFOLIOARCHITECTURE PORTFOLIO
ARCHITECTURE PORTFOLIO
 
Portfolio giancarli
Portfolio giancarliPortfolio giancarli
Portfolio giancarli
 
Marco Bartoli Architecture Portfolio
Marco Bartoli Architecture PortfolioMarco Bartoli Architecture Portfolio
Marco Bartoli Architecture Portfolio
 
ARCHITECTURE PORTFOLIO by Ilaria Fragnito
ARCHITECTURE PORTFOLIO by Ilaria FragnitoARCHITECTURE PORTFOLIO by Ilaria Fragnito
ARCHITECTURE PORTFOLIO by Ilaria Fragnito
 
Portfolio
PortfolioPortfolio
Portfolio
 
Corona Verde presentazione progetto
Corona Verde presentazione progettoCorona Verde presentazione progetto
Corona Verde presentazione progetto
 
Portfolio professionale ing mario provenzano
Portfolio professionale ing mario provenzanoPortfolio professionale ing mario provenzano
Portfolio professionale ing mario provenzano
 
Clara Frison - Architecture Portfolio
Clara Frison - Architecture PortfolioClara Frison - Architecture Portfolio
Clara Frison - Architecture Portfolio
 
Buscato Riccardo Portfolio di Laurea in Scienze dell'Architettura- a.a.2012-2...
Buscato Riccardo Portfolio di Laurea in Scienze dell'Architettura- a.a.2012-2...Buscato Riccardo Portfolio di Laurea in Scienze dell'Architettura- a.a.2012-2...
Buscato Riccardo Portfolio di Laurea in Scienze dell'Architettura- a.a.2012-2...
 
Sara Salsi - Porfolio
Sara Salsi - PorfolioSara Salsi - Porfolio
Sara Salsi - Porfolio
 
Portfolio e CV
Portfolio e CVPortfolio e CV
Portfolio e CV
 
SNP discovery in African taurine and Zebu cattle by whole genome sequencing o...
SNP discovery in African taurine and Zebu cattle by whole genome sequencing o...SNP discovery in African taurine and Zebu cattle by whole genome sequencing o...
SNP discovery in African taurine and Zebu cattle by whole genome sequencing o...
 
Journalism Theory and Practice Syllabus Fall 2014 - Nikki Usher
Journalism Theory and Practice Syllabus  Fall 2014 - Nikki UsherJournalism Theory and Practice Syllabus  Fall 2014 - Nikki Usher
Journalism Theory and Practice Syllabus Fall 2014 - Nikki Usher
 
Revista Informativa Aldea Educativa 2015 del mejor sistema de educacion a dis...
Revista Informativa Aldea Educativa 2015 del mejor sistema de educacion a dis...Revista Informativa Aldea Educativa 2015 del mejor sistema de educacion a dis...
Revista Informativa Aldea Educativa 2015 del mejor sistema de educacion a dis...
 
Bnef neo2015 executive-summary
Bnef neo2015 executive-summaryBnef neo2015 executive-summary
Bnef neo2015 executive-summary
 
Proverbios Del Mundo 4 Asia
Proverbios Del Mundo 4 AsiaProverbios Del Mundo 4 Asia
Proverbios Del Mundo 4 Asia
 
Origins of alternation and variation: Rethinking the "Urban Nahuatl" hypothesis
Origins of alternation and variation: Rethinking the "Urban Nahuatl" hypothesisOrigins of alternation and variation: Rethinking the "Urban Nahuatl" hypothesis
Origins of alternation and variation: Rethinking the "Urban Nahuatl" hypothesis
 
La bony #1
La bony #1La bony #1
La bony #1
 
What is InfoQuest?
What is InfoQuest?What is InfoQuest?
What is InfoQuest?
 

Similar to Portfolio di Laurea

Italian history of historic centres urban regeneration
Italian history of historic centres urban regeneration Italian history of historic centres urban regeneration
Italian history of historic centres urban regeneration VIVA_EAST
 
Leeum: Samsung Museum of Arts; Seoul, Korea.
Leeum: Samsung Museum of Arts; Seoul, Korea.Leeum: Samsung Museum of Arts; Seoul, Korea.
Leeum: Samsung Museum of Arts; Seoul, Korea.Invisible Architect
 
Iuavcamp presentazione (1)
Iuavcamp presentazione (1)Iuavcamp presentazione (1)
Iuavcamp presentazione (1)edoardosovrani
 
Il Liceo Artistico di Vicenza - Orientamento 2013-2014
Il Liceo Artistico di Vicenza - Orientamento 2013-2014Il Liceo Artistico di Vicenza - Orientamento 2013-2014
Il Liceo Artistico di Vicenza - Orientamento 2013-2014iiscanova
 
Giuliani, Cairoli Fulvio. - L’edilizia nell’antichità [ocr] [1998].pdf
Giuliani, Cairoli Fulvio. - L’edilizia nell’antichità [ocr] [1998].pdfGiuliani, Cairoli Fulvio. - L’edilizia nell’antichità [ocr] [1998].pdf
Giuliani, Cairoli Fulvio. - L’edilizia nell’antichità [ocr] [1998].pdffrank0071
 
Portfolio Sergio Savasta
Portfolio Sergio Savasta Portfolio Sergio Savasta
Portfolio Sergio Savasta Sergio Savasta
 
La basilica di S.Gaudenzio a Novara: Architettura di luci, forme e strutture
La basilica di S.Gaudenzio a Novara: Architettura di luci, forme e struttureLa basilica di S.Gaudenzio a Novara: Architettura di luci, forme e strutture
La basilica di S.Gaudenzio a Novara: Architettura di luci, forme e struttureUniversità degli Studi di Genova
 
Arch Susanna Pecchioni portfolio
Arch Susanna Pecchioni portfolioArch Susanna Pecchioni portfolio
Arch Susanna Pecchioni portfolioSusanna Pecchioni
 

Similar to Portfolio di Laurea (16)

Cartoline dal passato
Cartoline dal passatoCartoline dal passato
Cartoline dal passato
 
PORTFOLIO
PORTFOLIOPORTFOLIO
PORTFOLIO
 
Italian history of historic centres urban regeneration
Italian history of historic centres urban regeneration Italian history of historic centres urban regeneration
Italian history of historic centres urban regeneration
 
Portfolio 3
Portfolio 3Portfolio 3
Portfolio 3
 
Leeum: Samsung Museum of Arts; Seoul, Korea.
Leeum: Samsung Museum of Arts; Seoul, Korea.Leeum: Samsung Museum of Arts; Seoul, Korea.
Leeum: Samsung Museum of Arts; Seoul, Korea.
 
Iuavcamp presentazione (1)
Iuavcamp presentazione (1)Iuavcamp presentazione (1)
Iuavcamp presentazione (1)
 
Il Liceo Artistico di Vicenza - Orientamento 2013-2014
Il Liceo Artistico di Vicenza - Orientamento 2013-2014Il Liceo Artistico di Vicenza - Orientamento 2013-2014
Il Liceo Artistico di Vicenza - Orientamento 2013-2014
 
Giuliani, Cairoli Fulvio. - L’edilizia nell’antichità [ocr] [1998].pdf
Giuliani, Cairoli Fulvio. - L’edilizia nell’antichità [ocr] [1998].pdfGiuliani, Cairoli Fulvio. - L’edilizia nell’antichità [ocr] [1998].pdf
Giuliani, Cairoli Fulvio. - L’edilizia nell’antichità [ocr] [1998].pdf
 
Relazione finale
Relazione finaleRelazione finale
Relazione finale
 
Marquardt Pres
Marquardt PresMarquardt Pres
Marquardt Pres
 
Lez 1 presentazione
Lez 1 presentazioneLez 1 presentazione
Lez 1 presentazione
 
Portfolio Sergio Savasta
Portfolio Sergio Savasta Portfolio Sergio Savasta
Portfolio Sergio Savasta
 
La basilica di S.Gaudenzio a Novara: Architettura di luci, forme e strutture
La basilica di S.Gaudenzio a Novara: Architettura di luci, forme e struttureLa basilica di S.Gaudenzio a Novara: Architettura di luci, forme e strutture
La basilica di S.Gaudenzio a Novara: Architettura di luci, forme e strutture
 
Arch Susanna Pecchioni portfolio
Arch Susanna Pecchioni portfolioArch Susanna Pecchioni portfolio
Arch Susanna Pecchioni portfolio
 
Programma Storia dell'Architettura A.A. 2015-2016
Programma Storia dell'Architettura A.A. 2015-2016Programma Storia dell'Architettura A.A. 2015-2016
Programma Storia dell'Architettura A.A. 2015-2016
 
Cv & Portfolio
Cv & PortfolioCv & Portfolio
Cv & Portfolio
 

Recently uploaded

Definitvo-Camplone Alessandro_L'economia-circolare.pptx
Definitvo-Camplone Alessandro_L'economia-circolare.pptxDefinitvo-Camplone Alessandro_L'economia-circolare.pptx
Definitvo-Camplone Alessandro_L'economia-circolare.pptxcamplonealex26
 
CamploneAlessandro_caratteriBuddhismo.pptx
CamploneAlessandro_caratteriBuddhismo.pptxCamploneAlessandro_caratteriBuddhismo.pptx
CamploneAlessandro_caratteriBuddhismo.pptxcamplonealex26
 
Oman_Raffaele_Tosone_Christian_PPNicola_Pisano - Copia.pptx
Oman_Raffaele_Tosone_Christian_PPNicola_Pisano - Copia.pptxOman_Raffaele_Tosone_Christian_PPNicola_Pisano - Copia.pptx
Oman_Raffaele_Tosone_Christian_PPNicola_Pisano - Copia.pptxraffaeleoman
 
CamploneAlessandro_caratteristicheSumeri.pptx
CamploneAlessandro_caratteristicheSumeri.pptxCamploneAlessandro_caratteristicheSumeri.pptx
CamploneAlessandro_caratteristicheSumeri.pptxcamplonealex26
 
cristoforo_colombo_stefano_afferrante.docx
cristoforo_colombo_stefano_afferrante.docxcristoforo_colombo_stefano_afferrante.docx
cristoforo_colombo_stefano_afferrante.docxlorenzodemidio01
 
festival_chieti_poesiaaa_esperienza.docx
festival_chieti_poesiaaa_esperienza.docxfestival_chieti_poesiaaa_esperienza.docx
festival_chieti_poesiaaa_esperienza.docxlorenzodemidio01
 
Filippo Luciani I Sumeri e le ziggurat.pptx
Filippo Luciani I Sumeri  e le ziggurat.pptxFilippo Luciani I Sumeri  e le ziggurat.pptx
Filippo Luciani I Sumeri e le ziggurat.pptxfilippoluciani9
 
BRUNO CECCOBELLI.pdf, anni 80 mostra a Todi
BRUNO CECCOBELLI.pdf, anni 80 mostra a TodiBRUNO CECCOBELLI.pdf, anni 80 mostra a Todi
BRUNO CECCOBELLI.pdf, anni 80 mostra a Todirapacro
 
Nicola Pisano.pptx studente liceo superiore
Nicola Pisano.pptx studente liceo superioreNicola Pisano.pptx studente liceo superiore
Nicola Pisano.pptx studente liceo superioreyanmeng831
 
Lorenzo_D'Emidio_Stefano_Afferrante_Lavoro_Bioarchittetura.pptx
Lorenzo_D'Emidio_Stefano_Afferrante_Lavoro_Bioarchittetura.pptxLorenzo_D'Emidio_Stefano_Afferrante_Lavoro_Bioarchittetura.pptx
Lorenzo_D'Emidio_Stefano_Afferrante_Lavoro_Bioarchittetura.pptxlorenzodemidio01
 

Recently uploaded (10)

Definitvo-Camplone Alessandro_L'economia-circolare.pptx
Definitvo-Camplone Alessandro_L'economia-circolare.pptxDefinitvo-Camplone Alessandro_L'economia-circolare.pptx
Definitvo-Camplone Alessandro_L'economia-circolare.pptx
 
CamploneAlessandro_caratteriBuddhismo.pptx
CamploneAlessandro_caratteriBuddhismo.pptxCamploneAlessandro_caratteriBuddhismo.pptx
CamploneAlessandro_caratteriBuddhismo.pptx
 
Oman_Raffaele_Tosone_Christian_PPNicola_Pisano - Copia.pptx
Oman_Raffaele_Tosone_Christian_PPNicola_Pisano - Copia.pptxOman_Raffaele_Tosone_Christian_PPNicola_Pisano - Copia.pptx
Oman_Raffaele_Tosone_Christian_PPNicola_Pisano - Copia.pptx
 
CamploneAlessandro_caratteristicheSumeri.pptx
CamploneAlessandro_caratteristicheSumeri.pptxCamploneAlessandro_caratteristicheSumeri.pptx
CamploneAlessandro_caratteristicheSumeri.pptx
 
cristoforo_colombo_stefano_afferrante.docx
cristoforo_colombo_stefano_afferrante.docxcristoforo_colombo_stefano_afferrante.docx
cristoforo_colombo_stefano_afferrante.docx
 
festival_chieti_poesiaaa_esperienza.docx
festival_chieti_poesiaaa_esperienza.docxfestival_chieti_poesiaaa_esperienza.docx
festival_chieti_poesiaaa_esperienza.docx
 
Filippo Luciani I Sumeri e le ziggurat.pptx
Filippo Luciani I Sumeri  e le ziggurat.pptxFilippo Luciani I Sumeri  e le ziggurat.pptx
Filippo Luciani I Sumeri e le ziggurat.pptx
 
BRUNO CECCOBELLI.pdf, anni 80 mostra a Todi
BRUNO CECCOBELLI.pdf, anni 80 mostra a TodiBRUNO CECCOBELLI.pdf, anni 80 mostra a Todi
BRUNO CECCOBELLI.pdf, anni 80 mostra a Todi
 
Nicola Pisano.pptx studente liceo superiore
Nicola Pisano.pptx studente liceo superioreNicola Pisano.pptx studente liceo superiore
Nicola Pisano.pptx studente liceo superiore
 
Lorenzo_D'Emidio_Stefano_Afferrante_Lavoro_Bioarchittetura.pptx
Lorenzo_D'Emidio_Stefano_Afferrante_Lavoro_Bioarchittetura.pptxLorenzo_D'Emidio_Stefano_Afferrante_Lavoro_Bioarchittetura.pptx
Lorenzo_D'Emidio_Stefano_Afferrante_Lavoro_Bioarchittetura.pptx
 

Portfolio di Laurea

  • 2. 2 PORTFOLIO DI LAUREA SCIENZE DELL’ARCHITETTURA a.a. 2013/2014 Istituto Universitario di Architettura di Venezia Fabio Dante 271341
  • 3. 3 INDICE STRUMENTI Geometria descrittiva Disegno dell’architettura Rilievo dell’architettura Restauro urbano CONOSCENZE Storia dell’architettura Storia dell’architettura contemporanea Disegno digitale Tecnologia dell’architettura COMPOSIZIONE Progettazione architettonica 1 Workshop 2011 Urbanistica Progettazione architettonica 2 Workshop 2012 Restauro Progettazione urbanistica Progettazione architettonica e urbana Workshop 2013 ESPERIENZE EXTRADISCIPLINARI Viaggio studio Chicago - New York 5 9 15 21 27 35 39 45 51 59 65 73 81 89 99 113 127 137
  • 4.
  • 5. 5 STRUMENTI Coordinato di Rappresentazione 1 G E O M E T R I A DESCRITTIVA Prof. Arch. Fabrizio GAY
  • 6. 6 SOU FUJIMOTO FINAL WOODEN HOUSE Kunamoto, Kyūshū - Giappone Il corso di geometria descrittiva ha fornito una serie di strumenti per la rappresentazione di oggetti architettonici nello spazio attraverso le operazioni di proiezione e sezione. Il tutto partendo da un approccio teorico nei confronti della materia, analizzando le proiezioni di prima specie, proiettività e pospettività, per poi passare all’interpretazione dell’omologia, passando alle proiezioni parallele, assonometria, metodo di Monge e teoria delle coniche. Questo è avvenuto sia dal punto di vista descrittivo che applicativo, con vari esercizi proposti dal docente che hanno fatto prendere consapevolezza della rappresentazione e teoria di svol-gimento. Obiettivo del corso è stato quello di sviluppare la capacità di prefigurare l’ideologia architetto-nica attraverso l’uso del disegno a mano libera. In seguito con l’applicazione dei teoremi della geometria descrittiva si è arrivati a rappresentare gli spazi in pianta ed in proiezione grazie all’applicazione di tali conoscenze.
  • 7. 7 sezione PROSPETTICA a - Foto interna della casa b - Sezione prospettica con circolo di distanza c - Pianta b c a La sezione prospettica è eseguita elaborando la fotografia dell’edificio a Kunamoto, interpretando la pianta fornita da linea di sezione e punto di vista generatore della prospettività. La prospettività ricorda che le applicazioni della geometria alla simula-zione delle apparenze ottiche e metriche, si basano su corrispondenze; in particolare dalla proiezione dei punti del piano π al piano π’, ap-plicando conseguentemente la proiezione di una stella di rette da un punto S, intersecate dal piano π’ sezionante. STRUMENTI
  • 8.
  • 9. 9 STRUMENTI Coordinato di Rappresentazione 1 D I S E G N O DELL’ ARCHITETTURA Prof. Arch. Fabrizio GAY
  • 10. 10 Marchese FATTA INTERPRETAZIONE DELLA BIBLIOTECA NATURALISTICA - 1992 Torino - Italia Il corso di disegno dell’architettura ha gettato le basi per la rappresentazione del progetto architettonico stesso. Per un architetto, fondamentale è acquisire la capacità di tradurre le proprie idee in immagine, in modo da rendere comprensibile alle altre persone il proprio pensiero. Gli strumenti canonici sono quelli della geometria descrittiva: coniche e cilindriche. Alle proie-zioni cilindriche è stata data particolare importanza nel corso, perchè sono quelle che in prima battuta consentono di sviluppare un progetto, un pensiero. Per quello che riguarda la prospettiva, l’approccio è stato di tipo sia “analitico” (con la costru-zione dei punti di fuga) sia che di tipo “intuitivo” attraverso lo schizzo. Questo ha permesso di cogliere a 360 gradi le possibilità rappresentative dell’architettura, mes-se in relazione, soprattutto con le necessità del disegno stesso.
  • 11. STRUMENTI 11 INTERPRETAZIONE pianta - alzato - assonometria - sezione prospettica L’esercizio in questione è l’interpretazione e ridisegno di un embrionale progetto architet-tonico mai realizzato sulla base degli studi di Guido Loponi, assegnato dal docente a sorte. Partendo da una pianta e parte dell’alzato dell’edificio in questione, analizzando il mate-riale fornito, l’elaborare tramite strumenti grafi-ci a mano libera dell’opera attraverso i metodi di rappresentazione della geometria descritti-va. Attraverso lo studio si doveva precisare l’ar-ticolazione dell’edificio in sezione e in partito dell’organismo murario voltato assegnatogli disponendo la costruzione in un lotto assegna-to a sorte. a - Pianta e alzato in corrispondenza proiettiva a
  • 12. 12 b - Assonometria obliqua con affinità di tipo omo-logico e sezione in corrispondenza proiettiva con la sezione frontale e in relazione di ribaltamento con l’assonometria c - Assonometrie ortogonali interne viste dai versi opposti della direzione di proiezione, ogni interno esaedrico risulta “aperto” in due triedri. Sezioni corrispondenti in vera forma connesse con omolo-gie di ribaltamento pp. s. d - Sezione prospettica di una unità di spazio, con circolo di distanza, giacitura del piano di sezione e posizione del punto di vista indicati in una plani-b metria disposta omoteticamente.
  • 14.
  • 15. 15 STRUMENTI Coordinato di Rappresentazione 2 R I L I E VO DELL’ ARCHITETTURA Prof. Arch. Corrado BALISTRERI
  • 16. 16 PROCURATIA-CERERI-BRIATI-SOCCORSO ANALISI, RILIEVO E STUDIO DELL’ INSULA Venezia - Italia Descrivere l’architettura attraverso una complessa e dettagliata operazione significa svolgere un’indagine sulla realtà più profonda dell’organismo architettonico mirata a cogliere tutti i va-lori, da quelli formali a quelli direzionali, da quelli percettivi a quelli storico-costruttivi. Attraverso l’approfondimento dei temi come il cantiere storico e tecnologico. L’evoluzione dei metodi di rappresentazione, le operazioni di rilievo, i simboli e le confenzioni grafiche, si può conoscere veramente in profondità le architetture oggetto di studio e tramite l’esperienza ac-quisita, il rilievo diventa un processo di progettazione inversa, in grado quindi di restituire anche in termini di composizione.
  • 17. STRUMENTI 17 rilievo FONDAMENTA a - Modello 3D dell’area b - Estratto dalla mappa del Catasto Austriaco (1840 - 1846) c - Estratto dalla mappa del Catasto Napoleo-nico (1809) Ridisegno a CAD a b c Durante il corso il docente ha assegnato una zona di particolare inte-resse storico in Venezia. Attraverso la visione e analisi delle cartografie storiche, con l’appoggio del C.I.R.C.E. - Catalogo Informatico Riviste Culturali Europee - di Venezia, si sono ripercorse le fasi storiche e tra-sformazioni urbane avvenute nella città e nell’area interessata, con il seguente ridisegno delle mappe.
  • 18. 18 rilievo FACCIATA Oggetto di studio è un edificio sito nella zona di rilievo ritenuto di particolare interesse. Analizzando quest’ultimo dal punto di vista sia storico che architettonico. Particolare osservazione è stata riservata alla facciata, attraverso un preciso rilievo geometrico e ridisegno a mano libera e con strumento CAD si è potuto studiare gli elementi caratterizzanti la facciata e ana-lizzandoli per ottenere informazioni riguardanti la natura strutturale e a - Localizzazione della facciata di studio b - Fotoraddrizzamento facciata di rilievo storica dell’edificio b c - Ridisegno CAD della facciata a c
  • 20.
  • 21. STRUMENTI R E S TAU R O U R B A N O Prof. Arch. Alessandra FERRIGHI 21
  • 22. 22 ANALISI STORICO-URBANA PIAZZA DEI SIGNORI Treviso - Italia Il corso di restauro urbano è risultato essere composto sia da lezioni teoriche che da esercita-zioni coadiuvate ai temi del corso. La parte teorica si è concentrata inizialmente sui temi della conservazione delle città dei primi anni del 1800, per poi passare al trattamento delle teorie del restauro urbano dei padri della conservazione: Hugo, Ruskin e Riegl. Si è poi affrontato il tema dello studio e trattazione delle procedure di conservazione, trasfor-mazione della città, arrivando alle teorie del diradamento edilizio di Giovannoni. Sono state poi analizzate le varie città modificate tramite i casi studio dei più significativi urba-nisti del 1900. Durante le lezioni sono anche stati spiegati dalla docenza i criteri di ricerca in archivio per il trattamento dei reperti storiografici, ai fini della buona riuscita dell’esercitazione proposta. L’esercitazione tema di esame ha riguardato una parte di città che ha subito delle trasformazio-ni architettoniche e morfologiche dell’assetto urbano dal 1700 ad oggi. Ciò è stato utile per permettere agli studenti di confrontarsi con un luogo all’apparenza senza storia, ma che poi nasconde modificazioni avvenute nel corso degli anni, permettendo di capire e “leggere” il libro di pietra che offre la città.
  • 23. STRUMENTI 23 assetto URBANO a - Planimetria di Piazza dei Signori b - Modificazioni dell’assetto urbano per epoche significative a b I temi dell’esercitazione sono stati l’analisi e lo studio dell’assetto e degli interventi su Piazza dei Signori a Treviso. La piazza e parte del suo intorno, hanno subito modificazioni nella morfologia per quanto riguarda il rifacimento delle facciate dei palazzi amministrativi della città, che sono stati poi oggetto di studio specifico dell’esercitazione. Il Palazzo dei Trecento, ha subito più interventi rispetto agli altri edifici perchè simbolo della centralità del potere amministrativo della pro-vincia di Treviso. Palazzo della Prefettura, sede delle attività della città. Loggia della Gran Guardia, luogo di ritrovo dei cittadini e centro di scambio di ideologie politiche. La piazza in questione è stata oggetto di mirate modificazioni, mante-nendo quindi l’impianto di base, per concentrare il potere decisionale sempre nel centro della città. Tuttavia le numerose botteghe presenti hanno subito alterazioni dovute al cambiamento di scopo della piaz-za, tra periodi bellici e di dominazione straniera. Solo con l’annessione al Regno d’Italia, la piazza ha ritrovato il proprio assetto originale del 1700. Tutt’ora si procede alla conservazione del patrimonio culturale urbano, con l’attuazione di Piani di Intervento P.I. individuando il volume og-getto di restauro, per gli obietivi di valorizzazione dell’insieme urbano. romana - medievale epoca comunale dominio veneziano epoca napoleonica epoca austriaca Regno d’Italia periodo bellico Italia repubblicana
  • 24. 24 INTERVENTI palazzo dei TRECENTO a - Foto storiche di archivio F.A.S.T. Fondazione Archivio Storico Treviso b - Ridisegno facciata c - Concepts cambiamento, parti modificate e mantenute a b c dominio veneziano 1388- 1766 epoca napoleonica 1796 - 1813 epoca austriaca 1813 - 1866 Regno d’Italia 1866 - 1945 periodo bellico 1908 - 1945
  • 25. STRUMENTI 25 a - Loggia della Gran Guardia: foto sto-rica F.A.S.T. Fondazione Archivio Storico Treviso - 1890 Ridisegno della facciata rivolta verso Piazza dei Signori b - Palazzo della Prefettura: foto storica F.A.S.T. Fondazione Archivio Storico Treviso - 1870 Ridisegno facciata sud verso Piazza dei Signori c - Foto di rilievo - 2013 Ridisegno della facciata sud verso Piazza dei Signori a b c
  • 26.
  • 27. CONOSCENZE Istituzioni S TO R I A DELL’ ARCHITETTURA Prof. Arch. Massimo BULGARELLI 27
  • 28. 28 DUE CUPOLE A CONFRONTO SIMILITUDINI TRA PANTHEON E SANTA MARIA DEL FIORE Roma, Firenze - Italia Il corso ha trattato ed analizzato i fondamentali sistemi architettonici elaborati in occidente dal mondo antico sino alla metà del XVII sec. dal mondo dell’architettura greca alle opere del Bernini a Roma. Era prevista l’acquisizione e le conoscenze dei sistemi figurativi-costruttivi che si son succeduti nel tempo. Si sono analizzate in aula alcune architetture significative, che hanno segnato i mo-menti decisivi della storia dell’architettura. Attraverso lo studio si è risalito al pensiero, agli intenti, alle poetiche degli artefici che li hanno progettati e configurati, alle circostanze che li hanno condizionati e alle tecniche. Come tema d’esame, per scelta personale, è stato realizzato un taccuino redatto a mano libera delle architetture più significative, analizzate durante le lezioni, del periodo rinascimentale. Questo è servito a capire fino in fondo il sistema costruttivo e attraverso il ridisegno delle piante, prospetti e sezioni, il pensiero primario e le tipologie delle singole architetture, nonchè il ragionamento alla base della progettazione dell’architetto.
  • 29. CONOSCENZE 29 pianta - sezione - assonometrie CUPOLE a - Vista laterale Basilica Santa Maria del Fiore b - Pianta imposta di base della cupola di Santa Maria del Fiore c - Vista frontale Pantheon d - Pianta Pantheon e - Sezione Santa Maria del Fiore f - Sezione Pantheon g - Rapporto altezza-larghezza Cupola Santa Maria del Fiore, cupola di rota-zione di arco attorno ad un asse h - Rapporto altezza-larghezza Pan-theon, iscrizione in cerchio a b d c e f h g I due edifici esaminati sono entrambi fondamentali per la storia dell’ar-chitettura, soprattutto per la struttura innovativa delle cupole, che han-no segnato un cambiamento di progettazione per le strutture succes-sive. Il Pantheon in origine era un tempio fatto costruire dall’imperatore Adriano, a sostituzione di questo è stato edificato su progetto di Apol-lodoro da Damasco l’attuale edificio. Particolarità di questa architettura sono le dimensioni della pianta e la sezione, che rispettano rigorose regole geometriche, soprattutto per la struttura della cupola posteriore e il pronao esastilo. Il Pantheon infatti segna l’importante passaggio dal sistema trabeato, tipico dell’architet-tura greca, a quello archivoltato che verrà usato in seguito nella mag-gior parte delle strutture romane. La Basilica di Santa Maria del Fiore costruita nel 1295, necessitava di una nuova cupola, ed in questa occasione che viene incaricato Bru-nelleschi di progettare quella che sarà poi una delle più caratteristiche della storia dell’architettura. Particolarità della fase di cantiere era la necessità di evitare l’uso delle centine di sostegno, per evitare di forare le pareti interne del Duomo, per riuscire in questo, Brunelleschi fu indotto nel trovare una soluzione alternativa che farà della cupola un capolavoro oltre che di architettura, anche di ingegneria.
  • 30. 30 il sistema COSTRUTTIVO Nel Pantheon il sistema costruttivo innovativo è l’uso del cassettonato interno, che alleggerisce il peso della cupola, oltre che allo scopo este-tico all’interno; 5 file di cassettoni con all’interno la cornice decentrata verso l’alto, un particolare per impedire la deformazione con una cor-rezione ottica in funzione della prospettiva. Inoltre per alleggerire ulteriormente il peso della struttura nel Panthe-on al cemento viene aggiunto l’inerte più leggero nelle parti superiori. Così come nel Panthon anche Brunelleschi nella cupola di Santa Maria del Fiore, utilizza differenti materiali in base all’ubicazione nella struttu-ra; come i mattoni uniti alla paglia negli strati superiori. Inoltre la pro-gettazione della cupole come una doppia calotta cava all’interno, per-mette un grosso risparmio di peso, senza compromettere la staticità. Se la correzione ottica del Pantheon era interna, Brunelleschi riveste la cupola con mattonelle di colore rosso per far sembrare la cupola più ampia. Il Pantheon come unica fonte di luce ha un anello in cima dall’apertura di 9 metri, progettato per impedire all’acqua di entrare attraverso la cir-colazione forzata dell’aria; il cassettonato si interrompe e tutto intorno all’apertura il calcestruzzo è a vista. In Santa Maria del Fiore la Lanterna progettata dal Brunelleschi, ma conclusa solo dopo la sua morte, egli volle mantenere la base ottago-nale che caratterizzava il tamburo della cupola, con contrafforti scana-lati per riprendere la costolonatura della cupola, che poi si trasforma-vano in paraste nella Lanterna. a - Interno della cupola del Pantheon b - Sezione costruttiva della cupola di Santa Maria del Fiore c - Particolare correzione ottica casset-tonato cupola del Pantheon pp. s. d - Lanterna cupola di Santa Maria del Fiore a b c
  • 32. 32 STUDIO: architetture del RINASCIMENTO a b c a - Tempio Malatestiano, Aberti - 1447 b - Chiesa di San Sebastiano, Alberti - 1469 c - Chiesa di Sant’Andrea facciata ed interno, Alberti - 1472 d - Chiesa del Santo Spirito facciata ed interno, Brunelleschi - 1434 pp. s. e - San Carlo alle Quattro Fontane, facciata, pianta, capitello colonna, Borromini - 1634 f - Vista dal basso e particolare casset-tonato cupola San Carlo alle Quattro Fontane g - Facciata Sant’Ivo alla Sapienza, Borromini - 1662 h - Vista dal basso e pianta cupola Sant’Ivo alla sapienza i - Lanterna Sant’Ivo alla Sapienza l - Vista su Piazza San Pietro, Bernini - 1666 m - Scala Regia, Bernini - 1667 d
  • 33. CONOSCENZE 33 f h i g e f m
  • 34.
  • 35. 35 CONOSCENZE Istituzioni S TO R I A CO N T E M P O R A N E A DELL’ ARCHITETTURA Prof. Arch. Maria BONAITI
  • 36. 36 FRANK LLOYD WRIGHT STUDIO SULLE PRAIRIE HOUSE Chicago, Illinois - USA Il corso di storia contemporanea si è focalIizzato sulle architetture dal periodo del riassetto murario di Vienna del 1857 fino ad arrivare alle architetture di Louis Kahn nella seconda metà del ‘900. L’insegnamento si è composto di lezioni frontali con l’esposizione delle opere e descrizione delle architetture. L’obiettivo del corso è stato quello di far comprendere agli studenti il significato dell’architettu-ra attraverso l’analisi dei metodi di progettazione rispetto alle singole opere elaborate da ogni architetto. Al termine del corso la docente ha dato l’opportuntà di scegliere un tema di approfondimento da esporre in sede d’esame.
  • 37. CONOSCENZE 37 la CASA DELLA PRATERIA a - Casa Wright, OAK Park (1889) b - Winslow House, River Forest (1893) c - Casa Willits, Highland Park (1901) d,e - Robie House, Chicago (1909) d a b c e Frank Lloyd Wright è uno dei maestri del movimento moderno e artista fra i più influenti del XX secolo. Arriva a Chicago nel 1880, entra nello studio di Sullivan, dove aveva il compito di affermare valori e miti, in modo che ogni uomo potesse essere fiero di essere americano; questo modello patriottico accompa-gnerà Wright per tutto il suo percorso architettonico. Primo modello di architettura residenziale è stata la casa costruita per se stesso: Casa Wright, è il suo biglietto da visita, ogni dettaglio è scel-to con attenzione, il modello dove si celebrano i valori della famiglia americana attraverso il concetto del focolare domestico, centro fisico e spirituale della casa. Successivamente con la Winslow House fissa il modello per la casa del-la prateria, con il camino al centro visibile in facciata, il tetto a falde ag-gettanti rappresenta l’attaccamento alla terra e il senso di protezione. Ultima delle “Prairie House” è la Robie House. Commissionata da un commerciante di biciclette, Wright costruisce per costui una casa con diverse aperture e visuali, composta da due volumi in pianta, similmente in facciata presenta un forte orizzontalismo dato dalle falde spioventi del tetto e dalla dipintura dell’intonaco della mu-ratura, nonchè dalle finestrature orizzontali continue.
  • 38.
  • 39. CONOSCENZE D I S E G N O D I G I TA L E Prof. Arch. Maurizio GALLUZZO 39
  • 40. 40 DIGITAL DESIGN FANZINE DIVULGAZIONE DEI PROGRAMMI CAD IUAV - Venezia Scopo del corso è stato quello di creare un particolare quotidiano seguendo lo stile delle “fan” (divertente) maga”zine” (rivista) “fanzine”, con l’obiettivo di divulgare gli argomenti oggetto delle lezioni frontali in aula: storia e caratteristiche dei programmi di progettazione su base CAD e i suoi derivati. Fin da subito sono state chiare le direttive del docente, con l’organizzazione del team di lavoro e la divisione autogestita dei compiti tra gli studenti. Il fatto di elaborare ed impaginare a mano, in stile fanzine, una rivista che parlasse di program-mi per progettazone al PC, è stato in realtà un controsenso voluto e una sorta di provocazione che ha suscitato interesse, raggiungendo lo scopo di incuriosire il lettore. La fanzine è stata poi distribuita nella aule dell’Università IUAV di Venezia, in Stazione Santa Lucia e nei ristoro dell’università, generando stupore ed interesse negli studenti, raggiungendo quindi lo scopo prefissato.
  • 42. 42
  • 44.
  • 45. 45 CONOSCENZE T E C N O LO G I A DELL’ ARCHITETTURA Prof. Arch. Anna FARESIN
  • 46. 46 CAPITOLO TORRE EVA ANALISI E STUDIO DI UN’ ARCHITETTURA COSTRUITA Mestre, Venezia - Italia L’analisi di un edificio costruito è stata alla base delle tematiche del corso, durante le lezioni si sono affrontati diversi temi, spesso facendo riferimento a casi reali, analizzandoli nelle specifi-che fasi dell’iter di progetto. Lo studio di un’architettura costruita ha aiutato lo studente ad entrare nell’ideologia di realiz-zazione di un’opera non solo dal punto di vista progettuale, ma anche per quello che riguarda la direzione normativa e burocratica. Il rapporto con i vari enti che hanno conseguito alla realizzazione del progetto ha portato a ca-pire con più consapevolezza le fasi, i contrattempi e le problematiche che potrebbero verificarsi e come sono state risolte, nonchè tutte le regolamentazioni in materia legislativa. In particolare è stata analizzata la tendenza moderna della progettazione a basso consumo energetico, studiando tutti quei dispositivi che potrebbero essere utilizzati per rendere più “Green” un’architettura, esposti in modo esaustivo anche con l’intervento di esperti diretta-mente dal settore industriale.
  • 47. Progetto strutture Ing. Gianni Rossato Progetto interni Gatti s.r.l. Collaudatore statico Ing. Renato Vitaliani Progetto impianti TiFS ingegneria Arch. Giovanna Mar 47 PROGETTO PROPRIETA’ / COMMITTENTE Grigolin s.r.l. calcestruzzo O.F.M. s.r.l. scale in acciaio opere per esterni opere strutturali Monetti group facciate di rivestimento metalliche Mirano impianti impianti termici di ventilazione Firas s.r.l. arredo interno Vegasystem doppia pelle rivestimento CONOSCENZE AREA DI PROGETTO: INQUADRAMENTO generale - ATTORI del progetto a - piante volumetriche di tipo A - uffici singoli tipo B - open space e relativa divisione degli spazi b - piante disposizione interna tipo A e B c - schema rapporto tra gli attori del progetto a b c d La collocazione è significativa per un edificio commerciale come la Torre EVA, perchè questo ne comprometterà l’accessibilità o meno dei terzi. Nello studio di un’opera realizzata è necessa-rio sapere come si è formato l’iter di progetto e quali sono gli - attori - che hanno dato un contributo rilevante o marginale al progetto. Schematizzato nel concept, questo viene mo-strato in base all’ordine di importanza e fun-zione specifica. L’edificio in questione è stato progettato in stile con gli edifici industriali e le attività commer-ciali circostanti per non decontestualizzarlo ri-spetto al territorio. La differenza di altezza e l’uso di materiali di-versi rispetto agli edifici limitrofi, fanno si che la costruzione risalti le proprie caratteristiche.
  • 48. 48 +45,45 +47,95 +46,20 0,20 1,50 chiusura ultimo modulo doppia pelle +41,70 +37,95 +34,20 +30,45 +26,70 +22,95 +19,20 +15,45 +11,70 +7,95 +4,20 +40,00 +47,37 +56,10 +42,20 +44,97 +38,00 P11 P10 +0,00 pannelli fotovoltaici p.8% P9 P8 P7 P6 P5 P4 P3 P2 P1 3,62 0,22 2,70 0,57 0,48 2,70 0,57 0,48 2,70 0,57 0,48 2,70 0,57 0,48 2,70 0,57 0,48 2,70 0,57 0,48 2,70 0,58 0,47 2,50 0,26 2,53 0,93 3,17 1,00 2,70 1,05 2,70 1,05 2,70 0,57 0,48 2,70 0,57 2,53 0,93 3,17 0,52 0,48 2,70 0,57 0,48 2,70 1,05 2,70 0,57 0,48 2,70 0,57 0,48 2,70 0,57 0,48 2,70 0,57 0,48 2,70 0,57 0,48 2,70 0,57 0,48 2,70 0,57 0,53 baraccatura metallica panneli sandwich 2,53 0,90 solaio di chiusura del blocco scala putrella taglio di luce parapetto in lamelle chiusura ultimo modulo doppia pelle COMPOSIZONE: piante UNITA’ tipo A e B - SEZIONI La struttura e la disposizione interna delle untà nello spazio è rilevante ai fini della progettazione funzionale e pratica. Nella Torre EVA vi sono due tipologie di piante: uffici singoli e open space, con una differen-ziazione degli spazi per soddisfare le esigenze dell’utente che andrà a usufruire di questi ultimi. La sezione mostra come l’edificio si sviluppa in altezza e il sistema pas-sivo del vuoto centrale (a) oltre che alla particolare inclinazione della copertura per favorire l’esposizione dei pannelli fotovoltaici. a - schema impianto fotovoltaico b - concept fonti energetiche a servizio della torre c - sezione AA’ Torre EVA d - sezione schema di funzionamento doppia pelle in facciata e - sezione schema circolazione dell’a-ria interna alla torre a b c d e
  • 50.
  • 51. 51 COMPOSIZIONE Lab. Coordinato di Progettazione 1 P R O G E T TA Z I O N E ARCHITETTONICA Prof. Arch. Domenico BOLLA
  • 52. 52 ALLOGGI UNIVERSITARI PROGETTAZIONE DI ALLOGGI PER STUDENTI Santa Marta, Venezia - Italia Nel primo corso di progettazione architettonica sono state introdotte le basi della composi-zione. Comporre in architettura significa accostare elementi, come pilastri, muri, setti ecc. per creare un insieme organizzato e funzionante, che risponda a determinate esigenze. Il corso si è sviluppato partendo dalle basi della progettazione con una esercitazione prelimina-re di un edificio da pensare secondo le disposizioni della docenza e seguendo gli insegnamenti trattati a lezione. Lo sviluppo principale del corso ha avuto come lineamenti di progetto un tema vicino agli studenti di architettura, ovvero l’alloggio per universitari. In questo caso il professore ha voluta-mente spinto gli studenti a confrontarsi con le proprie problematiche più comuni, in relazione al tipo di alloggio e a discuterne durante gli incontri per arrivare ad un progetto definitivo. I modelli eseguiti per il corso sono serviti, oltre che ad illustrare il progetto, per abituare lo studente a lavorare con le dimensioni effettive, seppur in scala ed a gestire con naturalezza il rapporto tra gli elementi architettonici.
  • 53. COMPOSIZIONE 53 INQUADRAMENTO generale - ATTACCO a terra a - planimetria dell’area b - attacco a terra impianto di progetto a b La progettazione degli alloggi per studenti universitari si è concentrata nello studio delle necessità di un complesso universitario, come l’aula mensa, i servizi e gli spazi abitativi necessari. Nel progetto vi sono due tipi di alloggi che ospitano dalle 2 alle 4 per-sone. Inoltre, in testa al complesso si trova la casa padronale che ha la proprietà sugli alloggi. Particolare attenzione è stata posta alla dimensione interna degli spazi, che devono rendere vivibile l’ambiente domestico e consentire la pri-vacy personale di ogni inquilino.
  • 54. 54 casa PADRONALE - UNITA’ abitative tipo a e b a - Pianta tipo A b - Pianta quotata tipo A c - Pianta primo piano casa padrale d - Pianta tipo B a b e - Prospetto nord
  • 56. 56 a - Modello aperto su alloggi di tipo A b - Vista modello su eserno prospetti di tipo A a b
  • 57. COMPOSIZIONE 57 c c - Vista modello su esterno alloggi di tipo B d - Vista modello su esterno alloggi di tipo B d
  • 58.
  • 59. 59 COMPOSIZIONE Seminario W.A.Ve WO R K S H O P 2011 Ing. Arch. Angelo BUGATTI Arch. Tiziano CATTANEO
  • 60. 60 URBAN REGENERATION PROJECT RECUPERO EX SEMINARIO MINORE DI TENCAROLA Selvazzano (PD) - Italia Nel workshop in questione si sono studiate, fin dall’inizio, le cause del degrado quotidiano delle città e le azioni mirate di recupero atraverso le quali si può restituire una nuova vita anche alle costruzioni abbandonate e in disuso. Il tema centrale del seminario è stato infatti il recupero della zona del dismesso Ex seminario a Selvazzano Dentro, località periferica di Padova, per cui ci si è posti l’obiettivo di valorizzare anche il territorio circostante, sia per garantire nuova funzione all’area di progetto sia anche per sviluppare la zona provinciale del padovano. Gli obiettivi del corso sono stati fin da subito messi in chiaro dalla docenza e sono stati analiz-zati punto per punto al fine di sensibilizzare gli studenti sul problema in questione cercando di trovare delle soluzioni in aula, progressivamente esposte in loco durante un sopralluogo nell’area di progetto; in questa esperienza in particolare lo studente si è avvicinato al problema affrontandolo di persona, attività molto utile ai fini della progettazione in aula. A conclusione del percorso formativo del seminario, si è acquisita la consapevolezza di analisi e trattamento del territorio in qualunque condizione lo si debba affrontare, individuando le dina-miche globali di relazione con l’esistente e il costruito, e le possibilità di recupero e di riutilizzo polifunzionale delle zone urbane degradate.
  • 61. COMPOSIZIONE 61 lineamenti di PROGETTO RECUPERARE interazione fra costruito e bosco RINATURALIZZARE dove la progettazione è natura REINVENTARE avanguardie naturali ESPLORARE l’uomo ritorna nell’habitat VIAGGIARE metamorfosi dei percorsi RICORDARE ciò che la storia consegna NASCONDERE mimesi fra bosco e costruito L’ipotesi progettuale in questione è divisa in diversi punti nei quali sviluppare un’idea di ri-generazione della zona sia interna all’Ex semi-nario sia esterna all’edificio. In questo modo si è tentato di inglobare la zona abbandonata nel territorio circostante creando dei punti di dia-logo con le strutture esistenti e di nuovo corso con quelle del progetto. La struttura dell’Ex seminario non ha subito modifiche mentre, per quanto riguarda la zona circostante, verranno predisposte delle struttu-re di contenimento in caso di particolare de-grado, ed è inoltre prevista la pulizia e spolvero delle macerie di precedenti demolizioni. Per l’area esterna, riqualificata e bonificata, è prevista la creazione di un laghetto artificiale che accoglie quel che resta del camino e alcune strutture annesse alla ex fornace, mantenendo così il tema della rovina presente, ma letto in chiave romantica. a - Planimetria generale di progetto b
  • 62. 62 PERCORSI di collegamento dialoghi Punto centrale del progetto è stata la creazio-ne di percorsi di collegamento dai vari luoghi di progetto, pedonali e ciclabili, che permette-ranno all’Ex seminario di essere attraversato e visitato dall’ “uomo” che da molto tempo ne ha dimenticato l’esistenza. Sfruttando le anse bonificate del Fiume Bacchi-glione sono stati creati dei percorsi ideali pro-venienti dal centro di Selvazzano Dentro e da Brentelle di Sotto, fino ad arrivare all’Ex semi-nario e, dopo averlo attraversato giungono ad una zona di coltivazione intensiva con annesso laboratorio di ricerca. Tutta l’idea del progetto si concentra sulla sal-vaguardia della zona che si contrappone alla cementificazione incontrollata dell’Ex semina-rio. La creazione di giardini e prati, sia nella zona del Bacchiglione, sia interni al seminario, e l’individuazione delle coltivazioni per la ricer-ca quali elemento focale, diventano il punto di incontro fondamentale tra la natura e ciò che era stato abbandonato. a - Schema generale dei percorsi - pedonali - ciclabili - stradali - Concept di sviluppo idea progettuale persorsi di zona pp. s. b - Rendering Laboratorio di ricerca concatenazione punti d’incontro a c - Pianta di base Laboratorio di ricerca
  • 64.
  • 65. CONOSCENZE CAPITOLO Tipo di corso N O M E E S AME SOTTOTITOLO ESAME Prof. Arch. Nome COGNOME 65 U R B A N I T I C A ISTITUZIONE Ruben BAIOCCO
  • 66. 66 ZELARINO ANALISI DEL NUCLEO URBANO ED ESPLORAZIONE PROGETTUALE Zelarino, Venezia - Italia Analizzare il tessuto urbano e studiarlo è assai complicato a causa della vastità dell’area. At-traverso gli strumenti del rilievo si è in grado di conoscere e codificare il territorio in base a specifiche tecniche o norme legislative. L’osservazione è la base per il lavoro dell’urbanistica, il punto di partenza per una corretta in-terpretazione del nucleo urbano e la conseguente trasformazione dell’ “abitare” la città. Tutto è incentrato con lo scopo di migliorare l’esistente per un futuro prossimo e sviluppare dei dispo-sitivi per le esigenze dell’utente ultimo. Nel corso si sono susseguite lezioni teoriche e pratiche, si sono analizzati processi di formazio-ne ed evoluzione dell’assetto urbano del territorio mondiale, individuando alcuni casi rilevanti tra il 1800 e 1900 fino ad arrivare ad approfondire le tendenze del XXI secolo. Attraverso lo studio dei casi è stato possibile individuare e approfondire il lessico disciplinare, e per mezzo di esercizi interpretativi isolare figurazioni e dispositivi rappresentativi delle vicende trattate nel corso. La seconda parte del corso si è concentrata sui seminari progettuali, con lo scopo di orientare l’attenzione sulle questioni inerenti la città metropolitana e il suo progetto. Gli ambiti tematici individuati, pur essendo in stretta relazione l’un l’altro, sono stati isolati per essere discussi come tematiche di progetto che vedono il coinvolgimento di diversi attori, competenze e scale di intervento quali: NEIGHBOURING city, GREENNING city, CYCLING city e PUBLIC-ING city.
  • 67. COMPOSIZIONE 67 a analisi nucleo: ETA’ edificato e MOBILITA’ urbana a - Diversificazione degli edifici in base all’età, particolare è l’attenzione per gli edifici di carattere storico della domina-zione veneziana del XII b - Circuito stradale che interessa Zelari-no, differenziando le strade per spessore della linea c -Telaio della distribuzione nel NIL b c La tavola evidenzia le diverse epoche di costruzione dell’edificato ur-bano e attraverso ciò è possibile comprendere lo sviluppo della città nel corso degli anni, la natura del luogo oggetto di studio e i luoghi di particolare interesse storico, i quali potranno diventare i cardini del progetto futuro di riqualificazione. Attraverso la schematizzazione del telaio dei collegamenti, diversificati tra: mobilità lenta, pubblica e veloce, si comprende quali siano le ar-terie di collegamento principale all’interno del NIL, allo scopo di iden-tificare i punti di snodo favorevoli e quelli che invece dovranno essere oggetto di interventi in fase progettuale.
  • 68. 68 ANALISI NUCLEO: spazi aperti PERMEABILI e NON PERMEABILI b La tavola individua la distribuzione degli spazi all’interno del NIL, divisi tra appezzamenti at-trezzati, a - Strada principale Via Castellana, evidenziati i servizi b - Planimetria che esprime la distribuzione degli spazi permeabili all’interno del NIL c - Planimetria assetto stradale con indicazione degli spazi aperti non permeabili a c incolti, coltivati e campi sportivi. Que-sta analisi è fondamentale ai fini del progetto per rispettare le tematiche del corso e della GREENING city, in modo da riqualificare e ot-timizzare gli spazi aperti permeabili. Analogamente anche per gli spazi non-perme-abili quali: parcheggi, zone asfaltate e strade. Questo in relazione con la PUBLIC-ING city ov-vero per il collegamento delle varie centralità locali nel NIL.
  • 69. COMPOSIZIONE 69 ANALISI NUCLEO: SERVIZI della città La schematizzazione dei servizi e delle centrali-tà locali che offre il NIL. La suddivisione per caratteristiche intrinseche nel tipo di attività in: scuole, residenziale/com-merciale, residenziale/amministrativo, spazi pubblici attrezzati, cimitero, chiesa, biblioteca e municipio. L’analisi del tempo di percorrenza con i vari mezzi di trasporto per raggiungere ognuno di essi, cercando così di risolvere i disagi in fase progettuale. A supporto delle tavole vi sono gli schemi di sintesi che esplicitano il concetto espresso e delineano gli obiettivi di progetto. a - Individuazione dei servizi localizzati nella città, prevalentemente lungo la via principale b - Distinzione dei servizi, divisi per ca-tegoria in relazione agli standard imposti a dalle normative b
  • 70. 70 ESPLORAZIONE PROGETTUALE: strategia di INTERVENTO In questa tavola si vogliono esporre le strategie con le quali il progetto verrà portato a termine. In fase di analisi, attraverso lo studio degli spa-zi permeabili (aree verdi), si andrà ad ampliare questi ultimi con la bonifica degli spazi perme-abili a - Rappresentazione dell’espansione proget-tuale oltre i confini del NIL b - Assetto del nuovo nucleo urbano di Zelari-no che interessa le zone verdi c - Concept della strategia di intervento a b c incolti e coltivati ai fini di raggiungere lo scopo di una “Green city” ampliandone tale assetto anche ai nuclei limitrofi. Con la schematizzazione generale di una “Gre-en Belt” che ingloba e collega i vari punti della città, si sviluppa una pista ciclo-pedonale con assoluta precendenza rispetto alle vie traffica-te, tale per cui tutti i servizi e luoghi di interesse del NIL, individuati in precedenza, saranno rag-giungibili dalle utenze senza l’uso di autovettu-re, favorendo la salubrità ambientale.
  • 71. a b COMPOSIZIONE 71 ESPLORAZIONE PROGETTUALE: ipotesi spazi aperti PERMEABILI c Le tavole individuano e sviluppano le aree og-getto del progetto e la loro espansione, pren-dendo quale esempio i parchi verdi d’Europa, nello stile del classico parco all’inglese, con vie pedonali e ciclabili all’interno. Le sezioni dimostrano il rapporto tra il parco e il fiume principale di Zelarino, il Marzenego. Le vie pedonali infatti si snodano lungo l’argi-ne del fiume seguendo quindi una via di co-municazione naturale, che veniva utilizzata nel medioevo per i collegamenti veloci con le altre città. L’idea di pedonabile si amplia nel collega-mento di tutti i nuclei circostanti, fino ad arri-vare alla città di Mestre, importante nucleo abi-tativo e istituzionale della provincia veneziana. a - Planimetria della zona verde localizzata b - Planimetria della zona verde localizzata c - Sezione zona parco (b) d - Sezione zona parco (a) d
  • 72.
  • 73. COMPOSIZIONE Lab. Coordinato di Progettazione 2 P R O G E T TA Z I O N E ARCHITETTONICA Prof. Arch. Attilio SANTI 73
  • 74. 74 EX ITALGAS SOCIAL HOUSING PROGETTO DI RESIDENZE PER STUDENTI E FAMIGLIE Dorsoduro, Venezia - Italia Obiettivo del corso è stato quello di creare una zona residenziale nella parte in disuso dell’I-talgas a Venezia, la vicinanza all’università ha portato quindi alla progettazione di alloggi per studenti in primis e successivamente residenze familiari, con necessità di creare anche alcuni locali di servizio ad uso esclusivo degli studenti da integrare negli edifici. La progettazione degli alloggi per studenti è risultato essere l’elmento chiave del corso, che ha permesso agli studenti di trovarsi di fronte alle problematiche e necessità primarie della vita fuori casa dello studente medio, con conseguente sviluppo funzionale dell’edificio. La docenza poi ha introdotto i canoni per una progettazione in stile con la città di Venezia, prendendo come esempio i Palazzi sul Canal Grande e gli edifici residenziali attuali nella città. La disponibilità di tutti i docenti a consentito di portare a termine un progetto completo in tutte le sue parti, ed è risultata utile come base per l’apprendimento delle necessarie competenze di base da usufruire nei successivi corsi di progettazione.
  • 75. COMPOSIZIONE 75 planimetria GENERALE a - Planimetria generale di progetto b - Rendering vista da ponte Fondamenta Santa Marta c - Rendering vista ponte Fondamenta Santa Maria Maggiore a b c edificio 4 piani fuori terra per residenze familiari 4 unità abitative edificio 4 piani fuori terra per residenze familiari ed esercizi commerciali 8 unità abitative 3 spazi commerciali edificio 4 piani fuori terra per studenti ed esercizi commerciali 27 unità abitative 5 spazi commerciali edificio 4 piani fuori terra per studenti ed esercizi commerciali 14 unità abitative 5 spazi commerciali Il progetto si sviluppa in un’area libera di forma prevalentemente triangolare, si è scelto di dare una forma tipica delle residenze esistenti nella città di Venezia con la creazione di una simil corte interna generata della forma dei due edi-fici per alloggi studenteschi. All’interno si sviluppa una piazza con albera-ture e piccoli spazi verdi localizzati dalla quale si accede ai locali posti al pian terreno degli edifici. Gli edifici sono posti al di sopra di una piastra rialzata di 3 gradini, anche in questo caso per riproporre il tema delle tipiche fondamenta ve-neziane, ad un diverso livello rispetto alle corti per impedire l’allagamento in caso di acqua alta. La zona residenziale familiare, di dimensione contenuta rispetto alla parte studentesca, e composta due edifici che si affacciano diretta-mente sul Rio dei Tolentini con accesso diretto dalle fondamenta. Ulteriore differenziazione di zona è accentuata dalla presenza dei due ponti ad uso, uno della parte residenziale e l’altro per la zona del cam-pus per studenti.
  • 76. 76 edificio A per STUDENTI a b a - Pianta piano primo edificio A per studenti b - Sezione edificio A per studenti c - Prospetto ovest edificio A per studenti c d d - Prospetto est edificio A per studenti
  • 77. COMPOSIZIONE 77 a - Pianta piano terra edificio A per studenti e concept differenziazione tipologie b - Pianta secondo piano edificio A per studenti e concept differenziazione tipologie c - Pianta terzo piano edificio A per studenti e concept differenziazione tipologie a b c
  • 78. 78 edificio B per STUDENTI edificio C per FAMIGLIE a - Pianta primo piano edificio B per studenti b - Pianta piano terra edificio A per famiglie c - Prospetto ovest edificio B per studenti d - Prospetto est edificio A per famiglie a b d c
  • 79. COMPOSIZIONE 79 a - Render vista nord-ovest su edificio tipo A b - Render vista sud-ovest su edificio tipo B c - Render vista sud-est su edificio tipo B d - Render corte interna tra gli edifici per studenti e - Render corte interna tra gli edifici per studenti f - Render vista sud-est su edificio tipo B, tetto giardino a b c d e f
  • 80.
  • 81. COMPOSIZIONE Seminario W.A.Ve WO R K S H O P 2012 Prof. Arch. Mauro BERTAGNIN 81
  • 82. 82 EX AREA DI TIRO GUARDARE E OSSERVARE LA FLORA E LA FAUNA Campalto - Italia Il workshop in questione ha avuto come tema progettuale il recupero di alcune aree dismesse della zona del litorale lagunare di Campalto in provincia di Venezia, in particolare il progetto commissionato dalla docenza si svolge nell’Ex area di tiro. Fin da subito la docenza ha chiarito le tematiche di progetto e le direttive per un corretto svol-gimento del corso. Nel secondo giorno di corso si è svolto il sopralluogo nell’area progettuale, importante per capire le problematiche della zon e la storia delle barene che si affacciano su Venezia. Tema centrale infatti è poi divenuto il collegamento delle zone abbandonate della terraferma all’isola, attraverso le visuali che offre. Il progetto si sviluppa intorno all’idea di ristabilire la flora e la fauna tipiche del territorio lagu-nare, preservando il più possibile il territorio esistente con interventi mirati e localizzati, senza quindi modificare il paesaggio palustre proprio della zona, che è una caratteristica imprescin-dibile e deve essere integrata nel progetto.
  • 83. COMPOSIZIONE 83 a - Schizzo seduta intermedia posta sul lato del ponte di camminamento b - Veduta a volo d’uccello realizzata a mano del percorso di collegamento pedonale c - Veduta a volo d’uccello realizzata a mano dei pontili d - Planimetria di base dell’area di progetto a b c d MASTERPLAN area di progettto Il progetto in questione si compone in più parti collegate tra di loro, sono state prese come ri-ferimento le parti esistenti del territorio, come il ponte in disuso che attraversa il canale. Seguendo l’asse, infatti, del ponte esistente è proposto il prolungamento sino al limite della barena, andando di pochi metri sopra l’acqua della laguna. Un’altro ponte di nuova edificazione, si snoda su di un asse rivolto ad una visuale favorevole su Venezia; permette il collegamento dei dui isolotti dai quali vi si accede sia a piedi che in bicicletta. Il camminamento in argine del fiume è già esi-stente, si è progettato un ammodernamento e ampliamento per consentire il passaggio pedo-nale, il progetto prevede anche una via ciclabi-le, estensione di quella proveniente dalla vicina città di Mestre. Inoltre, per favorire attività di svago e ludiche, si è progettato il posizionamento di punti di os-servazione a terra presenti nei due isolotti che-consentiranno di osservare sia la Venezia dalla laguna che la flora e la fauna tipica del luogo.
  • 84. 84 vista su VENEZIA a - Vista dall’alto del percorso di camminamento b - Schizzo del percorso di cam-minamento e prospettiva punto di osservazione a terra c - Sezione di progetto b a c La pianta vista dall’alto mostra in dettaglio il progetto del camminamento tra il fiume e la zona di barena, dal quale si accede ai ponti per il raggiungimento dei punti di osservazione. Rialzato di 5 metri rispetto al livello dell’acqua, garantisce il passaggio anche in caso di allaga-mento e di alta marea, consentendo l’osserva-zione del suggestivo paesaggio anche in con-dizioni critiche. Altro punto focale del corso è l’osservazione di Venezia da “dietro” la Laguna; questo è stato reso possibile con la progettazione delle caset-te, punti di osservazione a terra, che possono essere utilizzate per la vista sulla città o per lo studio della flora e fauna della barena vene-ziana. Queste sono progettate in tre tipologie differenti, con l’utilizzo di materiali di orgine naturale a chilometri zero, del luogo quindi. All’interno le sedute si possono estrarre per fungere da panchine, mentre a “riposo” si ri-traggono nella pavimentazione senza occupa-re spazio per il fluire dei visitatori.
  • 85. 85 a - Schema di funzionamento delle sedute poste dentro i punti di osserva-zione a terra b - Sezione e pianta delle tipologie di punti di osservazione a terra c - Sezione di progetto COMPOSIZIONE a b c
  • 86. 86 a - Schizzi di studio e vista prospettiche delle varie di tipologie dei punti di a osservazione proposte
  • 87. COMPOSIZIONE 87 a - Schizzi di studio e vista prospettiche delle varie di tipologie dei punti di osservazione proposte b - Schizzi di studio del funzionamento della seduta retraibile all’interno e all’esterno del punto di osservazione a terra c - Render interni dei punti di osserva-zione a a terra con vista su Venezia b c
  • 88.
  • 89. COMPOSIZIONE R E S TAU R O Prof. Arch. Emanuela SORBO 89
  • 90. 90 ANALISI E PROGETTO DI RESTAURO VILLA CARMINATI Dolo - Italia Il corso ha fatto acquisire la conoscenza delle principali tecniche per la valutazione dello stato di conservazione dell’architettura nelle componenti materico costruttive e strutturali. Lo scopo ultimo è quindi la definizione di un progetto di conservazione, applicazione delle tecniche di restauro pur mantenendo sempre l’integrità architettonica in tutte le componenti. Si è cercato di sviluppare una capacità di restituzione delle caratteristiche tecnico-costruttive di un “edificio tipo” esistente, attraverso sopralluoghi è stato possibile capire lo stato di conserva-zione che grava sull’edificio e le modalità di intervento. Il restauro consiste nello sviluppo di un progetto che evidenzi la possibilità di una trasforma-zione compatibile con le istanze della conservazione, del rapporto con il territorio e che sia realmente necessario come punto di interesse.
  • 91. COMPOSIZIONE 91 INTERPRETAZIONE della fabbrica a - Fotopiano dell’epoca di analisi b - Concept analisi cambiamento assetto stradale c - Concept analisi edificato urbano d - Concept analisi spazi verdi nella zona limitrofa e - Concept di progetto sistemazione rispetto alla strada f - Concept di sintesi relazione con il fabbricato g - Concept di sintesi rapporto con gli spazi vedi a b c d e f g Per capire l’origine e la disposizione dell’intor-no all’area di progetto, è stato necessario ricor-rere ad un’analisi storica per quanto riguarda l’assetto stradale, l’edificato e gli spazi verdi. La comparazione attraverso l’analisi approfon-dita delle planimetria della zona, reperite da-gli Archivi di Stato della Provincia di Venezia; dai differenti concept si possono capire i vari cambiamenti sia favorevoli che deleteri per il territorio. Questo è stato necessario per valutare le ne-cessità e le opportunità del luogo. Tutte le in-formazioni ricavate saranno utili poi per deli-neare i caratteri del progetto di restauro, che dovrà rispondere alle problematiche non solo della parte strutturale ed architettonica, ma an-che urbana.
  • 92. 92 rilievo FOTOGRAFICO a - Ridisegno CAD del prospetto SUD b - Fotoraddrizzamento prospetto SUD pp. s. c - Fotoraddrizzamento e ridisegno CAD prospetto ovest d - Fotoraddrizzamento e ridisegno CAD prospetto nord a b
  • 94. 94 analisi DEGRADO a - Prospetto con evidenziati i diversi a tipi di degrado con retino differente VEGETAZIONE diserbante, sfalcio manuale ed estrazione ALVEOLIZZAZIONE analisi dimensione, pulitura, estrazione sali solubili, consolidamento DEFORMAZIONE rimozione elementi instabili, stesura malta, finitura in stucco DEGRADAZIONE Pulitura preventiva con getti moderati di aria compressa DISGREGAZIONE rimozione con aria com-pressa, bagnatura, stuccatu-ra con malta MANCANZA pittura della superfice, nebu-lizzazione, messa in opera, riempimento con calce EROSIONE consolidamento, applicazio-ne di elementi consolidanti PATINA rimozione, applicazione di impacchi, lavaggio con acqua FESSURAZIONE rimozione malte, ripristino porzioni, chiusure fessura-zioni, stilatura CROSTA NERA pulitura della pulizia, bioaci-di, velatura con integrazione e calce pigmentata INCROSTAZIONE pulitura con acqua, inter-vento di microabrasione a zone localizzate MACCHIA soluzione con pulitura con carbonato di ammonio su fibre di carta L’impianto originario del compendio di Villa Carminati nasce attorno al 1600, con il primo corpo di fabbrica destinato ad oratorio, succes-sivamente si sviluppa nel 1700 il corpo residen-ziale, a diacente all’oratorio. Nel tempo si sono sussegguiti interventi spo-radici volti a soddisfare le necessità funzionali dell’edificio, da informazioni reperite dagli ar-chivi di stato notarili, la Villa ha subito interventi alle fondazioni, per il riassestamento dell’argine del fiume Brenta, conseguente a ripetute inon-dazioni. I corpi di fabbrica si presentano in grave stato di degrado: spigoli dei fabbricati parzialmente crollati, muratura portante di entrambi i corpi di fabbrica in crisi statiche, seppure messi in si-curezza da travi in acciaio. Quindi l’intervento di restauro propone la mes-sa in sicurezza di tutte le strutture che la tecnica moderna renda possibile e la progettazione di parti strutturali ex novo ove necessario.
  • 95. COMPOSIZIONE 95 analisi dei MATERIALI Nell’edificio di progetto numerosi sono stati i materiali analizzati, la gran parte riscontrati in grave stato di degrado. Per rendere possibile l’analisi in fase progettuale viene disegnata la “mappa” dei materiali della facciata in esame, con la diversificazione in tabelle e retini diffe-renti nella tavola. Questa fase è utile per capire il tipo di materiale e la quantità nell’edificio in esame, in modo che nella fase progettuale sia più immediato l’in-nesto del componente attiguo e compatibile a quello esistente. a - Prospetto con evidenziati i diversi materiali con retino differente a P01 - INTONACO DI SABBIA strato di rinzaffo S02 - INTONACO DI PIETRA utilizzato per finitura WO1 - LEGNO COMUNE semilavorato di strati di legno sfogliato WO2 - LEGNO SCURI elemento posto in opera legno di abete W03 - LEGNO COPERTURA parte dell’orditura dei solai BO1 - MURATURA piena a 2 teste di colore grigio chiaro BO2 - MURATURA piena a 3 teste di colore grigio/rosa BO3 - MURATURA inseriti verticalmente con giunto di calce e sabbia BO3 - MURATURA piena a una testa con ele-meti di colore grigio SO1 - GRONDAIA elemento posto al verice della facciata SO2 - TIRANTE ancorato alla struttura fa aderire il solaio SO3 - INFERIATE S04 - FERRO SCURI bloccaggio dello scuro infis-so nea muratura
  • 96. B 2 1,4 1,45 96 1,38 0,3 2,69 1,7 2,81 1,38 0,3 2,49 2,1 3,31 7,23 4,8 4,5 0,15 0,9 0,75 1,2 0,75 0,9 0,15 0,35 0,8 0,35 0,35 0,8 0,35 0,85 0,8 0,85 0,3 2 0,75 2,2 2,5 2 0,9 1,8 7,5 1,5 0,75 1,4 0,75 1,8 1,2 0,8 7,29 9,6 5,9 2,2 0,45 1 0,75 5,97 1 0,25 6,96 1,37 5,24 5,24 2,37 2,54 2,36 2,141,79 1,74 2,56 5,38 5,74 6,25,4 6,73 5,41 5,41 2,49 2,7 3,07 3,9 5,27 1,03 7,95 7,11 7,12 7,7 9,06 11,15 10,63 10,05 9,1 8,78 8,34 8,19 16,19 14,16 9,36 1,09 2,53 2,79 7,67 7,64 8,29 7,79 A B’ C C’ D’ D A’ E F 33 A B D C 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 15 11 12 13 14 16 19 20 22 21 23 25 24 26 27 28 29 31 30 32 35 34 36 37 38 17 18 E F A B D C 1,5 1,34 1,04 0,82 2,69 0,8 2 0,76 2,81 1,25 2,27 5,71 7,08 7,19 7,48 9,04 9,97 11,15 10,63 9,24 8,87 8,5 8,19 14,16 9,36 7,62 8,29 7,87 3,2 1,95 7,43 6,97 6,5 6,16 5,66 1 1,09 0,75 1 0,25 6,96 1,37 1,03 A B B’ C C’ D’ D A’ rilievo GEOMETRICO a - Pianta rilievo poligonale esterna b - Pianta rilievo trilaterazine esterna c - Pianta rilievo trilaterazione interna piano terra d - Pianta rilievo trilaterazione interna primo piano e - Sezioni segnate in (c) e (d) a b c d d
  • 97. COMPOSIZIONE 97 PROGETTO di restauro a - Progetto pianta piano terra b - Progetto pianta primo piano c - Fotoinserimento progetto di restau-ro della facciata sud a b c Nella fase progettuale è necessario rivedere tutte le varie analisi sull’edificio per capire cosa è utile fare nel progetto di restauro. Il restauro ha come obbiettivo il recupero sta-tico e funzionale dell’edificio, per restituirlo alla storia come un edificio architettonico tipico del veneto. La destinazione d’uso funzionale proposta è di rendere questa villa un centro studi e ricerca sulle Ville Venete, che ridoni una dignità archi-tettonica all’edficio smarrita nel tempo. Gli interventi di restauro comportano il conso-lidamento delle fondazioni, con particolare at-tenzione all’oratorio, interessato da cedimenti strutturali; consolidamento delle murature por-tanti e travature lignee dei solai; ricostruzione della parete lignea dell’oratorio; pulizia delle murature e degli elementi lapidei.
  • 98.
  • 99. COMPOSIZIONE U R B A N I S T I C A PROGETTAZIONE Prof. Arch. Davide LONGHI 99
  • 100. 100 NUOVO AEROPORTO MARCO POLO SECONDA PISTA E AMPLIAMENTO Tessera - Italia Interessante fin da subito è stato il tema del corso proposto dal docente: il riassetto dell’aero-porto Marco Polo conseguente all’ampliamento dell’attuale pista. Oltre ad essere obiettivo del corso didattico, è stato anche oggeto di un bando di concorso proposto dal Comune di Venezia; questa è risultato un incentivo agli studenti per il più prolifico impegno nel portare a termine un progetto, che verrà poi esposto proprio all’interno dell’ae-roporto. Punti da sviluppare, su indicazione del docente, sono stati la progettazione di: casino, hotel, aeroporto e il collegamento con la vicina località archeologica di Altino. Tutti gli edifici saranno progettati in funzione dell’aeroporto e serviranno quasi esclusivamente la clientela dei vacan-zieri. La progettazione avvenuta in aula è stata seguita con rigore dal docente, con il particolare uti-lizzo di plastici di studio necessari per una visione chiara della grande area di progetto, e per il corretto collocamento degli edifici. Attenzione particolare è stata riservata all’aspetto non solo urbanistico, ma anche a quello este-tico e funzionale degli edifici di progetto. Obiettivo finale è stato quello di progettare a scala urbana fino ad arrivare alla disposizione interna dei fabbricati.
  • 101. COMPOSIZIONE 101 MASTERPLAN area di progettto a - Planimetria generale assetto urbano del complesso aeroportuale b - Rendering vista a volo d’uccello c - Rendering vista a volo d’uccello a b c La planimetria di progetto mostra lo sviluppo del nuovo aeroporto di Tessera con l’aggiunta della seconda pista. Con l’ampliamento, si pre-vede un maggiore afflusso di clienti di circa l’ 80%, quindi il progetto prevede anche nuove vie di traffico provenienti da Tessera, Mestre fino a raggiungere Altino. Il nuovo terminal viene progettato nello stile di quello esistente. Nella parte frontale saranno posizionati il casino ed hotel, oltre ad una zona commerciale. Il progetto prevede di creare anche un bacino artificiale che permetta il più comodo attracco dei vaporetti da Venezia, nonchè una aperta visuale per i visitatori del casino ed hotel, andando a ricrea-re il paesaggio di Venezia anche nella zona dell’aeroporto. Altro tema sviluppato è una stazione dei treni lungo la linea ferroviaria per Mestre (in progetto), ed il servizio accessorio all’aeroporto People Mover, simile a quello già presente a Venezia fra il Parcheggio Tron-chetto e P.le Roma, allo scopo di consentire il trasporto dei vacanzieri dalla stazione direttamente al terminal. Per servire poi il maggiore afflusso è stato sviluppato il progetto di due parcheggi multipiano dimensionati per rispondere alla maggiore esigenza derivante dagli ampliamenti.
  • 102. 102 nuovo AEROPORTO a - Pianta attacco a terra aeroporto esistente e nuovo di progetto b - Sezione trasversale terminal pp.s. c - Rendering terminal a b Il nuovo aeroporto comprende l’ampliamento del nuovo terminal e l’aggiunta della seconda pista. Una pensilina di nuova edificazione da vita, di fronte alle entrate inferiori, ad una sorta di piazza che unisce il vecchio e nuovo aeroporto. All’interno di essa, spazi verdi ospitano panchi-ne e alberi. Il progetto di collegamento del nuovo terminal con quello esistente, prevede all’interno anche degli spazi di ristoro e intrattenimento per i vacanzieri in attesa del volo. All’interno i corri-doi di collegamento sono attrezzati con pareti vetrate e sedute in modo da poter ammirare Venezia anche dall’interno dell’aeroporto. Nel progetto si è pensato di posizionare tra il parcheggio e il terminal un canale artificiale con acqua proveniente dalla laguna, questo per andare a ricreare il paesaggio di Venezia, in modo che nell’immediato esterno dell’aero-porto i visitatori trovino da subito un rapporto con la venezianità del luogo. Il raggiungimento dei parcheggi che si trovano di fronte il termi-nal avviene attraverso dei ponti.
  • 104. 104 a - Rendering vista a volo d’uccello terminal nuovo b - Rendering visuale da secondo piano a b
  • 105. COMPOSIZIONE 105 c - Plastico d’esame aeroporto vista da tetto terminal nuovo d - Plastico d’esame vista da pista verso i due terminal c d
  • 106. 106 la porta d’acqua CASINO ed HOTEL a - Pianta attacco a terra casino ed hotel b - Sezione trasversale casino pp. s. c - Rendering hotel e casino visuale da terminal a b Gli edifici annessi all’aerporto di progetto come il casino e l’hotel non servono esclusivamente la clientela del terminal, ma sono un prolun-gamento dell’intrattenimento che la città di Venezia può offrire, e che nella città non è possibile realizzare. Il raggiungimento dall’isola è quindi facilitato dal molo di fronte al ca-sino, per mezzi pubblici ed imbarcazioni private. L’hotel si trova di fronte al parcheggio in uno spazio immerso nel verde, che differisce dal materialismo e cementificazione dell’aeroporto. All’interno oltre alla presenza delle camere, anche ristorante e luoghi di ritrovo. Il casino, affacciato sull’artificiale specchio d’acqua, si figura estetica-mente come la porta di accesso da Venezia all’aeroporto, quindi si sono ricercate delle caratteristiche monumentali nella progettazione dell’edificio. Fornito del proprio parcheggio privato, all’interno oltre alle sale gioco, il ristorante di lusso che si trova nei piani inferiori al livello dell’acqua, per garantire la vista di Venezia anche dal casino.
  • 108. 108 a - Rendering vista su casino da per-corso pedonale parcheggio b - Rendering vista a volo d’uccello su casino e hotel c - Rendering vista frontale su casino a b c
  • 109. COMPOSIZIONE 109 c - Plastico d’esame sezione casino d - Plastico d’esame vista su casino da percorso pedonale parcheggio d e
  • 110. 110 a - Rendering fotoinserimento vista a volo d’uccello su aeroporto e Venezia pp. s. b - Rendering vista a volo d’uccello su a aeroporto
  • 112.
  • 113. COMPOSIZIONE P R O G E T TA Z I O N E ARCHITETTONICA E URBANA Prof. Arch. Alberto FERLENGA 113
  • 114. 114 SACRARIO DEL LEITEN TEATRI DI GUERRA, TRAME DI SGUARDI Asiago (VI) - Italia Il corso come obiettivo finale ha la progettazione di un complesso architettonico che si metta in relazione con l’edificato esistente. Il cardine del corso, proposto dalla docenza, è stato il teatro degli scontri avvenuti ad Asiago nella prima guerra mondiale, e la valorizzazione degli avvenimenti come memoriali di un’epoca passata che influisce ancora nel territorio montano. La zona di progetto è stata quella del Sacrario di Leiten, nella città di Asiago: il progetto richie-sto dalla docenza doveva rispondere al recupero della zona considerata “sacra” ma non molto ben inquadrata dal centro della città e spesso dimenticata dai visitatori. La valorizzazione del ricordo della guerra avviene attraverso la parte museale, architettonica e urbana nonchè la progettazione dei servizi necessari ai visitatori. Durante il corso, la realizzazione dei plastici di studio dell’area montuosa di Asiago ha permes-so agli studenti di capire le difficoltà che i soldati hanno affrontato durante il periodo bellico, e gli edifici di “fortuna” costruiti in quel periodo nelle cavità rocciose, dovrebbero essere ripropo-sti nei progetti ricreando quindi un’architettura del ricordo, andando a costruire nel territorio un vero teatro.
  • 115. COMPOSIZIONE 115 PLANIMETRIA generale a - Planimetria generale dell’area di progetto b - Concept riassuntiva dell’idea progettuale c - Sezione dell’area a b c Il progetto si basa sul rapporto della città di Asiago con la presenza costante e significativa del Sacrario costruito in onore dei caduti della prima guerra mondiale. L’idea progettuale è quella di creare un filtro che permetta alla città, area prettamente resi-denziale, di rapportarsi con la estrema monu-mentalità che il Sacrario impone sul paesaggio circostante. Tale filtro non avrà funzione di divisione e di distacco tra i due ambienti, ma al contrario tenta di fare da tramite, tra queste due realtà differenti, in una maniera meno in-vasiva verso entrambe le parti. L’intera area viene trattata in maniera “neutra” senza interferire sull’immagine dell’ambiente esistente, ma cercando più che altro di mettersi in rapporto con essa. A tale scopo l’unica presenza fisica vera e pro-pria è data da un “segno”, un muro, che defini-sce l’intero progetto. Che esso venga inteso come un semplice muro di contenimento o che si trasformi in un più ampio terrazzamento nascosto, rimane co-munque l’unico elemento visivo che si note-rebbe volgendo lo sguardo ad Asiago dalle montagne circostanti.
  • 116. 116 ATTACCO a terra a - Pianta attacco a terra b - Sezione prospettica verso il Sacrario pp. s. c - Sezione prospettica verso la strada b
  • 118. 118 RISTORANTE, AUDITORIUM dettaglio a b c a - Pianta attacco a terra b - Sezione prospettica verso il Sacrario c - Sezione auditorium
  • 119. COMPOSIZIONE 119 LABORATORIO, INFOPOINT dettaglio a - Pianta attacco a terra b - Sezione prospettica verso il Sacrario c - Sezione laboratorio a b c
  • 120. 120 particolari ESPOSITIVI a - Rendering vista sulla zona pedonale b - Rendering vista a volo d’uccello sulla parte iniziale c - Rendering particolare espositivo sulla gradinata che porta al Sacrario d - Rendering esposizione esterna e - Rendering scorcio sul Sacrario dalla zona pedonale a b c d e La piazza si mette in rapporto con l’area di progetto a 360 gradi grazie alla possibilità di creare punti di vista differenti su diversi livelli di altezza. La piazza è stata concepita in modo da rappresentare in essa una ricostruzione grafica del momento culminante delle Battaglie negli Altipiani. La prima fascia del parco si trova cosparsa di questi elementi polifunzionali che possono es-sere usati sia per esposizioni esterne, sia eventi pubblici, sia usualmente come riferimento allo sviluppo storico della prima guerra mondiale negli Altipiani. Elementi in calcestruzzo che definiscono il pri-mo impatto del visitatore con il tema storico della grande guerra. Essi posso essere usati sia per esporre informazioni, sia come elementi artistici.
  • 121. COMPOSIZIONE 121 h f - Pianta punto di vista nella zona del Sacrario g - Pianta percorso espositivo interno h - Pianta e sezione percorso espositi-vo esterno f g Lateralmente ai nuovi percorsi aggiunti dal pro-getto, si trovano, in alcuni punti, degli elementi espositivi transitori formati da dei “tunnel” che hanno lo scopo di evocare una sensazione di chiusura e isolamento esponendo materiali della grande guerra come reperti storici e og-getti dei suoi protagonisti. I punti di vista distribuiti nell’area circostante il Sacrario sono rivolti verso l’ambiente circostan-te e i teatri di guerra.
  • 122. 122 MUSEO dettaglio a - Pianta museo con arredo ed allestimento b - Sezione prospettica museo verso il Sacrario c - Sezione prospettica trasversale c museo a b
  • 123. COMPOSIZIONE 123 d - Espositore in cima al museo e - Sezione prospettica interno museo f - Rendering vista interna museo da entrata sala museo g - Plastico d’esame vista da entrata sala museo pp. s. h - Rendering interno trincea del museo i - Rendering vista sul Sacrario da zona pedonale d e f g Il progetto del museo caratterizzato dalla pre-senza di una esposizione caratteristica che si ispira al vero e proprio luogo di battaglia: la trincea. L’entrata si trova lungo la parete rivolta verso la piazza ed il luogo, essendo interrato, all’interno è prettamente buio, le uniche fonti di luce sono le aperture sul soffitto. Queste aperture nel so-laio sono viste dalla zona di parco soprastante, come delle vetrine dalle quali si può vedere l’interno del museo. All’interno l’allestimento è completamente de-dicato allo studio della grande guerra, si è an-che pensato alla presenza di elementi di forte impatto come i cannoni; inoltre l’architettura del luogo propone una ricostruzione della trin-cea, andando a creare un luogo espositivo non solo tramite l’oggettistica storica, ma anche at-traverso l’immagine architettonica.
  • 124. 124
  • 126.
  • 127. COMPOSIZIONE Seminario W.A.Ve WO R K S H O P 2013 Arch. Adam HATVANI Ass. Prof. Arch. Alberto COLLET 127
  • 128. 128 INDUSTRIAL GARDEN CITY GREEN OIL ISLAND Marghera (VE) - Italia Il tema del workshop è stato chiaro fin da subito, argomento centrale era la particolarità che ha Venezia di trovarsi di fronte una zona industriale che un tempo era il polo chimico indu-striale per eccellenza in Italia. Ora la città storica si trova ad affrontare le problematiche di inquinamento, di cattiva immagine e di stato di abbandono che l’affaccio verso Marghera offre dall’isola. Lo scopo del corso è stato quindi quello di rendere utilizzabile una specifica zona del territorio industriale di Porto Marghera, rendendo nuovamente funzionale l’area di progetto. Tema del progetto in esame è stata la riqualificazione dell’Isola dei Petroli, entro la quale è stato impossibile accedere, tuttavia il sopralluogo proposto dalla docenza è stato utile per capire le dimensioni degli edificati esistenti e lo stato di desolazione che abbraccia le piccole fabbriche ancora in funzione. La necessità di ridare alla zona una identità è stato l’obiettivo finale del progetto.
  • 129. COMPOSIZIONE 129 MASTERPLAN isola dei PETROLI a - Schizzo di studio progetto per il padiglione IUAV b - Planimetria generale interventi urbano sull’isola a b Il progetto di recupero si è sviluppato per fasi, partendo dall’analisi dell’Isola dei Petroli, fino ai primi schizzi di studio, per poi arrivare al progetto definitivo. L’intervento costituisce la bonifica dell’isola, seguito dalla progettazio-ne del paesaggio, integrando i serbatoi in un nuovo mix funzionale dedicato principalmente alla didattica e alla ricerca affidata agli atenei di Venezia. La forma circolare dei serbatoi è stato il limite per ricreare sistemi auto-nomi, ma al contempo in relazione ad un organismo comune. Inoltre la creazione di un centro sportivo studentesco come sistema complementare rafforza l’intero sistema. L’isola diventerebbe una porta di accesso all’ex area industriale ospi-tando funzionalità e servizi non reperibili, diventando in questo modo un punto di riferimento per l’intero sistema lagunare e metropolitano.
  • 130. 130 iuav MAIN BUILDING a - Pianta piano terra edifcio di proget-to padiglione IUAV b - Rendering vista dall’alto pafiglione IUAV a b c - Sezione trasversale padiglione IUAV c Lo scopo di questo padiglione è quello di dare un luogo di ricerca all’Università di Architettura. Un luogo che, seppur distante dalla sede cen-trale, fornisca tutto il necessario per svolgere le funzioni di ricerca e sviluppo. Con l’obiettivo finale di garantire, forse, una intera isola dedi-cata agli studi universitari, un’altra isola come Venezia. Lo IUAV Main Building si compone di due parti a diversi livelli, uno inferiore e un altro supe-riore, comunicanti tra loro. La parte inferiore è composta di laboratori, con una grande corte aperta nel mezzo; la zona superiore invece ac-coglie servizi quali bar e ristoranti. La spazio aperto centrale così come quello su-periore sono pensati come possibili luoghi di esposizione dei progetti e lavori degli studenti e ricercatori. Particolare è la grande vetrata curva al secondo livello, che attraverso il riflesso del vetro rispec-chia l’immagine di Venezia.
  • 132. 132 01 RESERCH building a - Rendering vista dall’alto Reserch Building 01 b - Rendering vista prospettica corte Reserch Building 01 c - Sezione trasversale Reserch Building 01 a b c
  • 133. COMPOSIZIONE 133 02 RESERCH building a - Rendering vista dall’alto Reserch Building 02 b - Rendering vista prospettica Reserch Building 02 c - Sezione trasversale Reserch Building 02 a b c
  • 134. 134 a - Rendering corte Reserch Building 02 b - Rendering vista prospettica Reserch Building 02 a b
  • 135. 135
  • 136.
  • 137. ESPERIENZE V I AG G I O STUDIO Prof. Ing. Giancarlo BILOTTI 137
  • 138. 138 NEW YORK - CHICAGO STRUTTURE A GRANDE LUCE Chicago, New York - USA Il viaggio studio proposto dall’Università prevede la visita a due delle più popolose ed impor-tanti città degli Stati Uniti: New York e Chicago; importanti città dal punto di vista architettonico e paesagistico. Le città si distinguono per la varietà eclettica e per le variazioni regionali. Le architetture visitate come monumeni dell’americanità, della tradizione architettonica del paese, suscitando perso-nalmente stupore rispetto alla classicità che offrono le capitali europee. Il viaggio si è concentrato inizialmente nella parte della downtown di Chicago, ove sono pre-senti le abitazioni progettate da Frank Lloyd Wright, per poi spostarsi verso le opere moderne della “Windy City”. New York si compone di diverse parti di città più o meno separate, nella parte della Lower Manhattan si concentrano le opere architettoniche più suggestive dal punto di vista ingegneri-stico: grattacieli, ponti sospesi e quant’altro. Particolare interesse nella città è stato dato all’arte grafica, attraverso la visita a diversi musei di arte moderna presenti a NYC. Queste due metropoli hanno esposto il loro teatro giganeggiante, particolarmente differente dall’abituale scenario con il quale lo studente si trova a contatto, stimolandolo al confronto tra le due realtà opposte, non solo dal punto di vista architettonico, ma anche riguardo la vita urbana.
  • 139. 139 NEW YORK a - Guggenheim Museum, visuale esterna, Frank Lloyd Wright b - Guggenheim Museum, vista verso l’atrio, Frank Lloyd Wright c - Chrysler Building, William Van Alen d - IAC Building, Frank O. Ghery e - IAC Building, visuale dal basso, Frank O. Ghery f - The highline, Field Operation g - Seagram Building, Ludwing Mies Van Der Rohe h - Empire State Building, William F. Lamb i - Flatiron Building, Daniel Burnham a b d c e f g h i
  • 140. 140 CHICAGO a - Vista su Prudential Plaza b - Auditorium Building, Adler e Sullivan c - Auditorium Building, vista interna, Adler e Sullivan d - Crown Hall, Mies Van Der Rohe e - Disegno di studio Frank Lloyd Wright f - Unity Temple, soffitto sala, Frank Lloyd Wright g - Robie House, scala interna, Frank Lloyd Wright h - Robie House, camino centrale, Frank Lloyd Wright i - Willis Tower, Bruce Graham
  • 141. 141
  • 142. PRIMO ANNO SECONDO ANNO TERZO ANNO Modulo coordinato di costruzione 1 Prof. Umberto Barbisan Prof. Giancarlo Bilotti Prof. Giancarlo Troi Laboratorio integrato di progettazione 1 Prof. Domenico Bolla Modulo coordinato di rappresentazione 1 Prof. Fabrizio Gay Modulo coordinato di progettazione 2 Prof. Corrado Balistreri Prof. Maurizio Galluzzo Storia dell’architettura Prof. Massimo Bulgarelli Workshop Prof. Angelo Bugatti 142 Fisica tecnica e controllo ambientale Prof. Antonio Carbonari Laboratorio integrato di progettazione 2 Prof. Attilio Santi Prof. Antonio Pantuso Prof. Alessandro Premier Storia dell’architettura contemporanea Prof. Maria Bonaiti Urbanistica Prof. Ruben Baiocco Workshop Prof. Mauro Bertagnin PERCORSO universitario Laboratorio di progettazione architettonica e urbana Prof. Alberto Ferlenga Prof. Raffaella Lioce Progettazione urbanistica Prof. Davide Longhi Restauro Prof. Emanuela Sorbo Prova finale Prof. Alberto Ferlenga Workshop Prof. Adam Hatvani AFFINI INTEGRATIVI Storia della città e del territorio Prof. Vitale Zanchettin Tecnica e teoria della progettazione architettonica Prof. Valerio Mosco Restauro urbano Prof. Alessandra Ferrighi Tecnologia dell’architettura Prof. Anna Faresin Trasporti urbani e metropolitani Prof. Agostino Cappelli Inglese Prof. John Milerchip
  • 143. 143