SlideShare a Scribd company logo
1 of 18
DALL’ASSENZA DI GUERRA
ALLA VERA PACE

Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara

1
Nell’era atomica
la pace necessaria
Il 6 agosto 1945 venne sganciata dagli Stati Uniti
sul Giappone la prima bomba atomica, che rase al
suolo la città di Hiroshima. La seconda guerra
mondiale finì poche settimane dopo, il 2 settembre.

La distruzione su Hiroshima dopo
l’esplosione dell’ordigno atomico.

Il fungo atomico innalzatosi sulla
città di Nagasaki (anch’essa
bombardata) il 9 agosto 1945.

Da quel giorno l’umanità si è accorta che l’impegno per la difesa
e la promozione della pace è diventato necessario e
irrinunciabile. Le bombe atomiche, infatti, hanno il potere di
distruggere l’umanità e persino la vita sulla Terra.
Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara

2
Armi di distruzione di massa
Oggi nel mondo esistono ancora
più di 25 000 testate atomiche.

Insieme alle armi biologiche e chimiche possedute da molti
stati, le bombe atomiche (o nucleari) vengono chiamate «armi
di distruzione di massa», in quanto sono in grado di uccidere
centinaia di migliaia di persone con un solo «lancio».
Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara

3
Il rischio atomico esiste ancora
Oggi la tensione tra le principali potenze atomiche mondiali è
più bassa rispetto al trascorso periodo della guerra fredda.
Grazie a ciò, il numero di bombe atomiche attive è da alcuni
anni in lenta ma costante diminuzione.
Il rischio atomico tuttavia è ancora presente,
soprattutto in rapporto a due fattori:
• le forti tensioni esistenti tra potenze atomiche
«minori» (nella regione indiana, nelle regioni dell’ex URSS, in
Medio Oriente...)
• la possibilità che del materiale atomico entri in
possesso di gruppi terroristici senza scrupoli.

Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara

4
In guerra si muore ancora
Le bombe atomiche, per fortuna, non sono
più state usate in guerra dopo i tragici casi
di Hiroshima e Nagasaki.
Da allora ci sono state, invece, molte
guerre e guerre civili, che hanno causato
milioni di vittime, anche in tempi recenti.

Dai soli anni Novanta a oggi più di 7 milioni di persone
sono morte a causa di oltre 35 conflitti armati.
Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara

5
Caratteristiche
dei conflitti contemporanei 1/2
La quasi totalità delle guerre attuali viene combattuta in paesi a basso sviluppo umano.
In alcuni casi vi partecipano anche i paesi ricchi, inviando propri soldati anche a migliaia di
km di distanza dalla patria.

Le rovine di Grozny, capitale della Cecenia, repubblica della
Federazione Russa che reclama l’indipendenza dal 1991 e in cui è
in corso da quell’anno un sanguinoso conflitto armato.

Le rovine dell’antico palazzo Reale a Kabul, capitale dell’Afghanistan,
paese dell’Asia sud-occidentale dove si combatte una guerra dal
2001.

Le vittime di queste guerre sono soprattutto civili,
spesso del tutto estranei ai combattimenti.
Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara

6
Caratteristiche
dei conflitti contemporanei 2/2
La gran parte delle vittime oggi perde la vita a causa delle armi leggere.
Sono quelle che possono essere trasportate e usate da una sola persona (pistole, fucili,
mitragliette o mitragliatrici, bombe a mano, bazooka ecc.).
Circa 500 000 persone ogni anno
muoiono colpite dalle armi leggere.

A queste vanno aggiunte le circa
25 000 persone uccise, sempre
ogni anno, dalle mine antiuomo.

Le mine antiuomo provocano non solo la morte di
migliaia di persone, ma anche la mutilazione di
altrettante migliaia, compromettendone così in modo
irreversibile la qualità della vita.

Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara

7
Conseguenze di lungo periodo
In gran parte dei Paesi interessati da un conflitto armato
le condizioni di vita restano pessime anche molti anni dopo la sua conclusione:
lo sviluppo umano ed economico crolla, la povertà cresce e con essa aumentano la
mortalità, la sottonutrizione, le malattie e l’analfabetismo.

Degli ultimi 32 Paesi oggi al fondo della classifica dell’Indice di sviluppo umano,
ben 22 sono stati interessati da almeno un conflitto armato successivo al 1990.
Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara

8
Le concause
dei conflitti contemporanei
Perché scoppiano le guerre oggi?
Oltre alla volontà di conquistare territori governati da altri, le cause sono diverse e
complesse. Tra di esse possiamo citare:
la mancanza di un arbitro internazionale efficace
la povertà e le disuguaglianze
la volontà di acquisire materie prime e risorse energetiche a basso costo

Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara

9
La mancanza
di un arbitro internazionale 1/2
L’organismo internazionale che ha il compito di mantenere la pace tra le nazioni è l’ONU
(Organizzazione delle Nazioni Unite).

L’attuale segretario generale dell’ONU, Ban Ki Moon.

L’ONU ha diverse prerogative. Tra queste, le più importanti sono:
• il potere di imporre sanzioni economiche ai paesi che
minacciano la pace internazionale;
• il potere di inviare delle truppe armate (i caschi blu) allo
scopo di impedire la ripresa dei combattimenti in zone di guerra.
Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara

10
La mancanza
di un arbitro internazionale 2/2
L’ONU ha spesso fallito nel compito di
prevenire e di far cessare i conflitti armati.
Alcuni meccanismi alla base del suo
funzionamento (ad esempio il diritto di
veto di alcuni dei paesi membri; vedi
Geotrekking vol. 3, p. 89) non le
permettono di agire con la rapidità,
l’efficacia e l’imparzialità necessarie.
Sono state presentate diverse proposte
di riforma dell’ONU, ma finora nessuna
di esse è stata recepita.

Gli organi fondamentali dell’ONU sono l’Assemblea
Generale (nella fotografia, una seduta) e il Consiglio
di sicurezza, organo più ristretto che può prendere le
decisioni più importanti.

Torna al menu le concause dei conflitti contemporanei
Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara

11
La povertà e le diseguaglianze
La povertà e le pessime condizioni di
vita rendono alcuni gruppi di popolazione
più disposti ad imbracciare le armi e a
rischiare la vita in combattimento, nella
speranza di poter ottenere qualche
miglioramento materiale con la violenza.

Anche le eccessive differenze di reddito e di opportunità di
progresso economico favoriscono le tensioni tra gruppi
umani, e dunque i conflitti, specialmente se tali differenze si
intrecciano a contrasti su base etnica o religiosa.
Torna al menu le concause dei conflitti contemporanei
Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara

12
La «fame» di risorse
Le materie prime e le fonti non
rinnovabili di energia sono sempre più
richieste e preziose.

Una miniera d’oro in Africa.

La volontà di garantirsi un accesso esclusivo o privilegiato a tali
risorse può spingere alcuni stati, gruppi etnici o di potere, e
persino alcune imprese transnazionali, a favorire o a provocare
lo scoppio delle guerre.

Impianti per l’estrazione
di petrolio in Libia.

Infatti, quando in una regione ricca di giacimenti di risorse
naturali e a basso sviluppo umano scoppia la guerra, spesso
alcuni soggetti senza scrupoli, alleandosi con chi controlla
militarmente il territorio, riescono a sfruttare tali giacimenti in
esclusiva e senza pagare le tasse e le concessioni dovute.
Torna al menu le concause dei conflitti contemporanei
Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara

13
Guerre per l’acqua 1/2
Anche l’acqua dolce sta diventando una risorsa tra le più ambite e contese.
La quantità di acqua dolce disponibile scarseggia sempre più, anche a causa:
• dei crescenti prelievi per l’irrigazione e le attività industriali;
• delle grandi dighe costruite per la produzione dell’energia idroelettrica;
• dell’aumento del riscaldamento globale e della desertificazione;
• del crescente inquinamento.

Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara

14
Guerre per l’acqua 2/2
Molti osservatori sono preoccupati del fatto che l’accesso
all’acqua possa diventare uno dei fattori scatenanti dei conflitti futuri.
Essa, comunque, è già oggi all’origine di molte tensioni internazionali, ad esempio nelle aree:
• del lago dei Ciudi (fra Estonia e Russia);
• del fiume Mekong (nel Sud-Est asiatico);
• del fiume Giordano (nel Vicino Oriente);
• delle falde sotterranee al confine fra Siria e Turchia.

Le acque del Mekong.

Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara

Il Giordano attraversa i
territori di Libano, Israele,
Siria, Giordania, Palestina.

15
Un nuovo dato statistico:
l’Indice della pace 1/2
Per garantire la pace nel mondo e nelle sue regioni, dunque,
non è sufficiente che non vi siano conflitti armati in corso.
È necessario che vi si instaurino condizioni di vita tali per cui nessuna delle parti in gioco
possa credere conveniente armarsi e sparare per ottenere qualcosa.

Per contribuire a questo obiettivo un autorevole gruppo di studiosi e osservatori ha elaborato
l’Indice statistico della pace (Global Peace Index, in inglese).

Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara

16
Un nuovo dato statistico:
l’Indice della pace 2/2
Il Global Peace Index
intende misurare il
«livello di pace» presente
nei diversi paesi del mondo.
Come puoi osservare dal
planisfero tematico, esso
può essere medio o basso
anche dove per il momento
non è presente alcun
conflitto armato...
A innalzare il GPI, infatti,
concorrono anche fattori quali:
• un basso livello di spese militari;
• la presenza di limitazioni al
commercio delle armi;
• il rispetto dei diritti umani;
• un alto livello di finanziamenti a
favore dell’ONU.

Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara

17
Altri provvedimenti
per promuovere la pace
Per garantire e promuovere una pace vera e duratura, però, sono necessari altri
provvedimenti. Tra questi citiamo:
• una riforma dell’ONU che ne renda più efficaci ed equi i processi decisionali;
• un impegno serio e concreto da parte dei paesi più ricchi a favorire lo sviluppo
economico e umano di quelli più poveri;
• una ferma volontà da parte di tutti gli stati di concordare pacificamente modalità di
accesso giuste ed eque alle materie prime, all’acqua e alle fonti di energia;
• una seria ricerca di un modello di sviluppo più sostenibile e rispettoso degli equilibri
ecologici (vedi anche Geotrekking vol. 3, Unità 7).

Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara

18

More Related Content

What's hot

Tesi maturità sulle Foibe,Rossellini e L'illuinazione nel cinema
Tesi maturità sulle Foibe,Rossellini e L'illuinazione nel cinema  Tesi maturità sulle Foibe,Rossellini e L'illuinazione nel cinema
Tesi maturità sulle Foibe,Rossellini e L'illuinazione nel cinema
Alessio Galasso
 
Democratic Republic Of Congo
Democratic Republic Of CongoDemocratic Republic Of Congo
Democratic Republic Of Congo
colormekristin
 

What's hot (20)

Cambogia
Cambogia Cambogia
Cambogia
 
La fame nel mondo
La fame nel mondoLa fame nel mondo
La fame nel mondo
 
Africa in generale - Power Point PPT
Africa in generale - Power Point PPTAfrica in generale - Power Point PPT
Africa in generale - Power Point PPT
 
I Protagonisti del Risorgimento
I Protagonisti del RisorgimentoI Protagonisti del Risorgimento
I Protagonisti del Risorgimento
 
Il Deserto
Il DesertoIl Deserto
Il Deserto
 
Africa
AfricaAfrica
Africa
 
Peru
PeruPeru
Peru
 
Tesi maturità sulle Foibe,Rossellini e L'illuinazione nel cinema
Tesi maturità sulle Foibe,Rossellini e L'illuinazione nel cinema  Tesi maturità sulle Foibe,Rossellini e L'illuinazione nel cinema
Tesi maturità sulle Foibe,Rossellini e L'illuinazione nel cinema
 
Argentina
ArgentinaArgentina
Argentina
 
Siria 1
Siria 1Siria 1
Siria 1
 
Democratic Republic Of Congo
Democratic Republic Of CongoDemocratic Republic Of Congo
Democratic Republic Of Congo
 
Pp le dipendenze scienze 1 b corretto
Pp le dipendenze scienze 1 b correttoPp le dipendenze scienze 1 b corretto
Pp le dipendenze scienze 1 b corretto
 
ISU e indice di Gini.
ISU e indice di Gini.ISU e indice di Gini.
ISU e indice di Gini.
 
Dichiarazione dei diritti umani
Dichiarazione dei diritti umani Dichiarazione dei diritti umani
Dichiarazione dei diritti umani
 
Iran
IranIran
Iran
 
La Germania Nella Storia Europea
La Germania Nella Storia EuropeaLa Germania Nella Storia Europea
La Germania Nella Storia Europea
 
Ayrton Senna
Ayrton SennaAyrton Senna
Ayrton Senna
 
La seconda guerra mondiale
La seconda guerra mondialeLa seconda guerra mondiale
La seconda guerra mondiale
 
Syrian Refugee Crisis & Europe
Syrian Refugee Crisis & EuropeSyrian Refugee Crisis & Europe
Syrian Refugee Crisis & Europe
 
Africa in generale - Power Point
Africa in generale - Power PointAfrica in generale - Power Point
Africa in generale - Power Point
 

Similar to Guerra e Pace

Congo - 30_Settembre_2007_pag_07
Congo - 30_Settembre_2007_pag_07Congo - 30_Settembre_2007_pag_07
Congo - 30_Settembre_2007_pag_07
Gianluca Schinaia
 
"Non lasciare in pace chi fa la guerra"
"Non lasciare in pace chi fa la guerra""Non lasciare in pace chi fa la guerra"
"Non lasciare in pace chi fa la guerra"
Federico Oliveri
 
LA GUERRA FREDDA - Paura Nucleare e Mobilitazione Pacifista
LA GUERRA FREDDA - Paura Nucleare e Mobilitazione PacifistaLA GUERRA FREDDA - Paura Nucleare e Mobilitazione Pacifista
LA GUERRA FREDDA - Paura Nucleare e Mobilitazione Pacifista
Valentina Anastasia
 
Cause emigrazione
Cause emigrazioneCause emigrazione
Cause emigrazione
varignano
 
Manifesto Russell Einstein
Manifesto Russell EinsteinManifesto Russell Einstein
Manifesto Russell Einstein
davidemarchiani
 

Similar to Guerra e Pace (20)

Comitato pace
Comitato paceComitato pace
Comitato pace
 
Congo - 30_Settembre_2007_pag_07
Congo - 30_Settembre_2007_pag_07Congo - 30_Settembre_2007_pag_07
Congo - 30_Settembre_2007_pag_07
 
108. Mengarelli guerra nucleare.pdf
108. Mengarelli guerra nucleare.pdf108. Mengarelli guerra nucleare.pdf
108. Mengarelli guerra nucleare.pdf
 
"Non lasciare in pace chi fa la guerra"
"Non lasciare in pace chi fa la guerra""Non lasciare in pace chi fa la guerra"
"Non lasciare in pace chi fa la guerra"
 
Divario Nord Sud (a cura della Caritas Vicenza)
Divario Nord Sud (a cura della Caritas Vicenza)Divario Nord Sud (a cura della Caritas Vicenza)
Divario Nord Sud (a cura della Caritas Vicenza)
 
Diritto alla pace
Diritto alla paceDiritto alla pace
Diritto alla pace
 
Il Novecento
Il NovecentoIl Novecento
Il Novecento
 
LA GUERRA FREDDA - Paura Nucleare e Mobilitazione Pacifista
LA GUERRA FREDDA - Paura Nucleare e Mobilitazione PacifistaLA GUERRA FREDDA - Paura Nucleare e Mobilitazione Pacifista
LA GUERRA FREDDA - Paura Nucleare e Mobilitazione Pacifista
 
75101 ricerca fpdf
75101 ricerca fpdf75101 ricerca fpdf
75101 ricerca fpdf
 
Nucleare militare e civile: i fratelli inseparabili
Nucleare militare e civile: i fratelli inseparabiliNucleare militare e civile: i fratelli inseparabili
Nucleare militare e civile: i fratelli inseparabili
 
Cause emigrazione
Cause emigrazioneCause emigrazione
Cause emigrazione
 
Draco edizioni il grande_fratello
Draco edizioni il grande_fratelloDraco edizioni il grande_fratello
Draco edizioni il grande_fratello
 
Draco il grande_fratello (1)
Draco il grande_fratello (1)Draco il grande_fratello (1)
Draco il grande_fratello (1)
 
Nucleare militare e civile: i fratelli inseparabili
Nucleare militare e civile: i fratelli inseparabiliNucleare militare e civile: i fratelli inseparabili
Nucleare militare e civile: i fratelli inseparabili
 
Cambiare paradigma culturale
Cambiare paradigma culturaleCambiare paradigma culturale
Cambiare paradigma culturale
 
Operazione Blackjack
Operazione BlackjackOperazione Blackjack
Operazione Blackjack
 
Otto modi
Otto modiOtto modi
Otto modi
 
Manifesto Russell Einstein
Manifesto Russell EinsteinManifesto Russell Einstein
Manifesto Russell Einstein
 
Ticonzero news n. 112
Ticonzero news n. 112Ticonzero news n. 112
Ticonzero news n. 112
 
Gaza, palestina israele e il mondo dossier operazione margine protettivo
Gaza, palestina israele e il mondo   dossier operazione margine protettivoGaza, palestina israele e il mondo   dossier operazione margine protettivo
Gaza, palestina israele e il mondo dossier operazione margine protettivo
 

Recently uploaded

Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
lorenzodemidio01
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
giorgiadeascaniis59
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
lorenzodemidio01
 

Recently uploaded (16)

Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
 
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
 
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opereUna breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
 
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibile
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
 

Guerra e Pace

  • 1. DALL’ASSENZA DI GUERRA ALLA VERA PACE Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara 1
  • 2. Nell’era atomica la pace necessaria Il 6 agosto 1945 venne sganciata dagli Stati Uniti sul Giappone la prima bomba atomica, che rase al suolo la città di Hiroshima. La seconda guerra mondiale finì poche settimane dopo, il 2 settembre. La distruzione su Hiroshima dopo l’esplosione dell’ordigno atomico. Il fungo atomico innalzatosi sulla città di Nagasaki (anch’essa bombardata) il 9 agosto 1945. Da quel giorno l’umanità si è accorta che l’impegno per la difesa e la promozione della pace è diventato necessario e irrinunciabile. Le bombe atomiche, infatti, hanno il potere di distruggere l’umanità e persino la vita sulla Terra. Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara 2
  • 3. Armi di distruzione di massa Oggi nel mondo esistono ancora più di 25 000 testate atomiche. Insieme alle armi biologiche e chimiche possedute da molti stati, le bombe atomiche (o nucleari) vengono chiamate «armi di distruzione di massa», in quanto sono in grado di uccidere centinaia di migliaia di persone con un solo «lancio». Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara 3
  • 4. Il rischio atomico esiste ancora Oggi la tensione tra le principali potenze atomiche mondiali è più bassa rispetto al trascorso periodo della guerra fredda. Grazie a ciò, il numero di bombe atomiche attive è da alcuni anni in lenta ma costante diminuzione. Il rischio atomico tuttavia è ancora presente, soprattutto in rapporto a due fattori: • le forti tensioni esistenti tra potenze atomiche «minori» (nella regione indiana, nelle regioni dell’ex URSS, in Medio Oriente...) • la possibilità che del materiale atomico entri in possesso di gruppi terroristici senza scrupoli. Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara 4
  • 5. In guerra si muore ancora Le bombe atomiche, per fortuna, non sono più state usate in guerra dopo i tragici casi di Hiroshima e Nagasaki. Da allora ci sono state, invece, molte guerre e guerre civili, che hanno causato milioni di vittime, anche in tempi recenti. Dai soli anni Novanta a oggi più di 7 milioni di persone sono morte a causa di oltre 35 conflitti armati. Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara 5
  • 6. Caratteristiche dei conflitti contemporanei 1/2 La quasi totalità delle guerre attuali viene combattuta in paesi a basso sviluppo umano. In alcuni casi vi partecipano anche i paesi ricchi, inviando propri soldati anche a migliaia di km di distanza dalla patria. Le rovine di Grozny, capitale della Cecenia, repubblica della Federazione Russa che reclama l’indipendenza dal 1991 e in cui è in corso da quell’anno un sanguinoso conflitto armato. Le rovine dell’antico palazzo Reale a Kabul, capitale dell’Afghanistan, paese dell’Asia sud-occidentale dove si combatte una guerra dal 2001. Le vittime di queste guerre sono soprattutto civili, spesso del tutto estranei ai combattimenti. Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara 6
  • 7. Caratteristiche dei conflitti contemporanei 2/2 La gran parte delle vittime oggi perde la vita a causa delle armi leggere. Sono quelle che possono essere trasportate e usate da una sola persona (pistole, fucili, mitragliette o mitragliatrici, bombe a mano, bazooka ecc.). Circa 500 000 persone ogni anno muoiono colpite dalle armi leggere. A queste vanno aggiunte le circa 25 000 persone uccise, sempre ogni anno, dalle mine antiuomo. Le mine antiuomo provocano non solo la morte di migliaia di persone, ma anche la mutilazione di altrettante migliaia, compromettendone così in modo irreversibile la qualità della vita. Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara 7
  • 8. Conseguenze di lungo periodo In gran parte dei Paesi interessati da un conflitto armato le condizioni di vita restano pessime anche molti anni dopo la sua conclusione: lo sviluppo umano ed economico crolla, la povertà cresce e con essa aumentano la mortalità, la sottonutrizione, le malattie e l’analfabetismo. Degli ultimi 32 Paesi oggi al fondo della classifica dell’Indice di sviluppo umano, ben 22 sono stati interessati da almeno un conflitto armato successivo al 1990. Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara 8
  • 9. Le concause dei conflitti contemporanei Perché scoppiano le guerre oggi? Oltre alla volontà di conquistare territori governati da altri, le cause sono diverse e complesse. Tra di esse possiamo citare: la mancanza di un arbitro internazionale efficace la povertà e le disuguaglianze la volontà di acquisire materie prime e risorse energetiche a basso costo Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara 9
  • 10. La mancanza di un arbitro internazionale 1/2 L’organismo internazionale che ha il compito di mantenere la pace tra le nazioni è l’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite). L’attuale segretario generale dell’ONU, Ban Ki Moon. L’ONU ha diverse prerogative. Tra queste, le più importanti sono: • il potere di imporre sanzioni economiche ai paesi che minacciano la pace internazionale; • il potere di inviare delle truppe armate (i caschi blu) allo scopo di impedire la ripresa dei combattimenti in zone di guerra. Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara 10
  • 11. La mancanza di un arbitro internazionale 2/2 L’ONU ha spesso fallito nel compito di prevenire e di far cessare i conflitti armati. Alcuni meccanismi alla base del suo funzionamento (ad esempio il diritto di veto di alcuni dei paesi membri; vedi Geotrekking vol. 3, p. 89) non le permettono di agire con la rapidità, l’efficacia e l’imparzialità necessarie. Sono state presentate diverse proposte di riforma dell’ONU, ma finora nessuna di esse è stata recepita. Gli organi fondamentali dell’ONU sono l’Assemblea Generale (nella fotografia, una seduta) e il Consiglio di sicurezza, organo più ristretto che può prendere le decisioni più importanti. Torna al menu le concause dei conflitti contemporanei Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara 11
  • 12. La povertà e le diseguaglianze La povertà e le pessime condizioni di vita rendono alcuni gruppi di popolazione più disposti ad imbracciare le armi e a rischiare la vita in combattimento, nella speranza di poter ottenere qualche miglioramento materiale con la violenza. Anche le eccessive differenze di reddito e di opportunità di progresso economico favoriscono le tensioni tra gruppi umani, e dunque i conflitti, specialmente se tali differenze si intrecciano a contrasti su base etnica o religiosa. Torna al menu le concause dei conflitti contemporanei Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara 12
  • 13. La «fame» di risorse Le materie prime e le fonti non rinnovabili di energia sono sempre più richieste e preziose. Una miniera d’oro in Africa. La volontà di garantirsi un accesso esclusivo o privilegiato a tali risorse può spingere alcuni stati, gruppi etnici o di potere, e persino alcune imprese transnazionali, a favorire o a provocare lo scoppio delle guerre. Impianti per l’estrazione di petrolio in Libia. Infatti, quando in una regione ricca di giacimenti di risorse naturali e a basso sviluppo umano scoppia la guerra, spesso alcuni soggetti senza scrupoli, alleandosi con chi controlla militarmente il territorio, riescono a sfruttare tali giacimenti in esclusiva e senza pagare le tasse e le concessioni dovute. Torna al menu le concause dei conflitti contemporanei Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara 13
  • 14. Guerre per l’acqua 1/2 Anche l’acqua dolce sta diventando una risorsa tra le più ambite e contese. La quantità di acqua dolce disponibile scarseggia sempre più, anche a causa: • dei crescenti prelievi per l’irrigazione e le attività industriali; • delle grandi dighe costruite per la produzione dell’energia idroelettrica; • dell’aumento del riscaldamento globale e della desertificazione; • del crescente inquinamento. Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara 14
  • 15. Guerre per l’acqua 2/2 Molti osservatori sono preoccupati del fatto che l’accesso all’acqua possa diventare uno dei fattori scatenanti dei conflitti futuri. Essa, comunque, è già oggi all’origine di molte tensioni internazionali, ad esempio nelle aree: • del lago dei Ciudi (fra Estonia e Russia); • del fiume Mekong (nel Sud-Est asiatico); • del fiume Giordano (nel Vicino Oriente); • delle falde sotterranee al confine fra Siria e Turchia. Le acque del Mekong. Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara Il Giordano attraversa i territori di Libano, Israele, Siria, Giordania, Palestina. 15
  • 16. Un nuovo dato statistico: l’Indice della pace 1/2 Per garantire la pace nel mondo e nelle sue regioni, dunque, non è sufficiente che non vi siano conflitti armati in corso. È necessario che vi si instaurino condizioni di vita tali per cui nessuna delle parti in gioco possa credere conveniente armarsi e sparare per ottenere qualcosa. Per contribuire a questo obiettivo un autorevole gruppo di studiosi e osservatori ha elaborato l’Indice statistico della pace (Global Peace Index, in inglese). Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara 16
  • 17. Un nuovo dato statistico: l’Indice della pace 2/2 Il Global Peace Index intende misurare il «livello di pace» presente nei diversi paesi del mondo. Come puoi osservare dal planisfero tematico, esso può essere medio o basso anche dove per il momento non è presente alcun conflitto armato... A innalzare il GPI, infatti, concorrono anche fattori quali: • un basso livello di spese militari; • la presenza di limitazioni al commercio delle armi; • il rispetto dei diritti umani; • un alto livello di finanziamenti a favore dell’ONU. Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara 17
  • 18. Altri provvedimenti per promuovere la pace Per garantire e promuovere una pace vera e duratura, però, sono necessari altri provvedimenti. Tra questi citiamo: • una riforma dell’ONU che ne renda più efficaci ed equi i processi decisionali; • un impegno serio e concreto da parte dei paesi più ricchi a favorire lo sviluppo economico e umano di quelli più poveri; • una ferma volontà da parte di tutti gli stati di concordare pacificamente modalità di accesso giuste ed eque alle materie prime, all’acqua e alle fonti di energia; • una seria ricerca di un modello di sviluppo più sostenibile e rispettoso degli equilibri ecologici (vedi anche Geotrekking vol. 3, Unità 7). Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara 18