More Related Content Similar to Come amministrare un'impresa" - Lezione 2 (20) More from Coworking Login (8) Come amministrare un'impresa" - Lezione 21. 1
Come amministrare un’impresa
Laura Caruso Bruno Oltolini
www.acamar.org www.starmyazienda.it
Il presente documento costituisce solo
una traccia per la discussione in aula;
non può e non intende costituire
materiale autonomo rispetto agli incontri
programmati
3. 3
Fiscalità d’impresa, 3 dicembre 2015
Obiettivo: avere qualche riferimento del nostro sistema fiscale, delle imposte dirette (Irpef,
Ires, Irap), delle principali imposte indirette (IVA, Bollo, Registro) e delle modalità con le
quali lo Stato ci richiede di adempiere ai nostri obblighi di contribuenti.
Laura Caruso – © 2015
Art. 53
Tutti sono tenuti a concorrerealle spese
pubbliche in ragione della lorocapacità
contributiva.
Il sistema tributario è informato a criteri
di progressività.
4. 4
Fiscalità d’impresa, 3 dicembre 2015
I tributi:
- Tasse
- Imposte
- Contributi
Imposte Dirette Imposte Indirette
Reddito
Patrimonio Consumi
I.R.Pe.F: Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (T.U.I.R., DPR 917/86)
Le aliquote sono
progressive per
scaglioni.
Laura Caruso – © 2015
5. 5
Fiscalità d’impresa, 3 dicembre 2015
Esempio:
Laura Caruso – © 2015
da a aliquota da a aliquota
- 10.000,00 20% - 10.000,00 20%
10.000,01 50.000,00 30% 10.000,01 50.000,00 30%
50.000,01 oltre 40% 50.000,01 oltre 40%
Imponibile: 30.000,00 Imponibile: 30.000,00
Imposta: Imposta:
Netto: Netto:
Imponibile: 10.000,00 Imponibile: 10.000,00
Imposta: Imposta:
Netto: Netto:
Imponibile: 11.000,00 Imponibile: 11.000,00
Imposta: Imposta:
Netto: Netto:
Fasce Scaglioni
6. 6
Fiscalità d’impresa, 3 dicembre 2015
Esercitazione:
Determinare l’I.R.Pe.F su un imponibile di 60.000 € in base alle aliquote vigenti.
Addizionali Regionali / Comunali (ca 1,5% : 2,5%)
Deduzioni / Detrazioni
Laura Caruso – © 2015
7. 7
Fiscalità d’impresa, 3 dicembre 2015
Nozione di reddito imponibile
Principio di derivazione
Base di partenza: risultato del conto economico (utile/perdita determinati secondo le
regole civilistiche)
+ Variazioni in aumento
Variazioni necessarie in applicazione della disciplina fiscale
-Variazioni in diminuzione
Variazioni necessarie in applicazione della disciplina fiscale
= Reddito (d’Impresa) Imponibile
La natura delle variazioni è duplice:
a) variazioni permanenti
b) variazioni temporanee
(vds oltre, determinazione e versamento delle imposte)
Laura Caruso – © 2015
8. 8
Fiscalità d’impresa, 3 dicembre 2015
Nozione di reddito imponibile
Imposte applicabili
Per imprese costituite in forma di società di capitali:
IRES
Per imprese individuali e per soci di società di persone:
IRPEF
Per tutte le imprese:
IRAP (3,9%)
Laura Caruso – © 2015
9. 9
Fiscalità d’impresa, 3 dicembre 2015
Regole generali
Competenza
I ricavi, le spese e gli altri componenti positivi e negativi concorrono a formare il reddito
nell’esercizio di competenza. Questo principio può in alcuni casi essere derogato dalle
norme relative ai singoli componenti.
Cessioni di beni
I corrispettivi delle cessioni si considerano conseguiti, e le spese d’acquisizione dei beni si
considerano sostenute, alla data della consegna o spedizione per i beni mobili e della
stipulazione dell’atto per gli immobili e per le aziende
Prestazioni di servizi
i corrispettivi delle prestazioni di servizi si considerano conseguiti, e le spese d’acquisizione
dei servizi si considerano sostenute, alla data in cui le prestazioni sono ultimate, ovvero,
per quelle dipendenti da contratti di locazione, mutuo, assicurazione e altri contratti da cui
derivano corrispettivi periodici, alla data di maturazione dei corrispettivi.
Laura Caruso – © 2015
10. 10
Fiscalità d’impresa, 3 dicembre 2015
Regole generali
Imputazione al Conto Economico
I ricavi, gli altri proventi e le rimanenze concorrono a formare il reddito anche se non
imputati al conto economico, mentre le spese e gli altri componenti negativi non sono
deducibili se non risultano imputati al conto economico nell’esercizio di competenza.
Sono tuttavia deducibili i componenti negativi imputati al conto dei profitti e delle perdite
di esercizi precedenti se:
a) la deduzione è stata rinviata in conformità alle norme sul reddito d’impresa che
dispongono o consentono il rinvio;
b) i costi imputati al periodi di imposta precedenti non disponevano del requisito della
certezza dal punto di vista fiscale (la certezza dal punto di vista fiscale si determina in
periodi successivi).
Laura Caruso – © 2015
11. 11
Fiscalità d’impresa, 3 dicembre 2015
Regole generali
Inerenza
La deducibilità dei costi, fiscalmente, è sottoposta alla condizione di inerenza rispetto ai
ricavi prodotti, cioè che il loro sostenimento è necessario alla produzione dei ricavi.
l’inerenza deve essere dimostrata sia dal punto di vista qualitativo sia quantitativo:
Qualitativo: è necessario dimostrare che i costi sostenuti sono direttamente imputabili
all’attività attraverso documenti che attestino la loro inerenza. Ad esempio, l’esplicita
indicazione nella fattura che i costi sono sostenuti per un determinato progetto, cantiere o
lavorazione
Quantitativo: è necessario fornire indicazioni in merito all’ammontare del costo sostenuto
ed alla sua congruità rispetto all’attività svolta e ai ricavi conseguiti (Es.: caso in cui le spese
sostenute siano sproporzionate rispetto ai ricavi)
Laura Caruso – © 2015
12. 12
Fiscalità d’impresa, 3 dicembre 2015
Alcune regole rilevanti ai fini della determinazione del Reddito d’impresa…
Ammortamenti
Interessi passivi
Telefonia
Autoveicoli
Manutenzioni
Spese relative a più esercizi
Svalutazione crediti
Laura Caruso – © 2015
14. 14
Fiscalità d’impresa, 3 dicembre 2015
Determinazione e versamento delle imposte dirette
Impresa Società Società
Individuale di persone di capitali
IRPEF X - -
IRES - - X
IRAP X X X
Laura Caruso – © 2015
15. 15
Fiscalità d’impresa, 3 dicembre 2015
Versamento imposte dirette
Acconti: 100% periodo di imposta precedente
40% entro il 16 giugno
60% entro il 30 novembre
(unico versamento a novembre se l’acconto non supera euro 257,52)
Laura Caruso – © 2015
16. 16
Fiscalità d’impresa, 3 dicembre 2015
Imposta sul Valore Aggiunto
Tutto quanto segue è disciplinato principalmente dal D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633
“Meccanismo” generale
Iva sulle vendite
- Iva sugli acquisti
= Iva da versare
Presupposti
Presupposto oggettivo
Il presupposto oggettivo dell’imposta consiste in:
Cessione di beni
Prestazioni di servizi
Laura Caruso – © 2015
17. 17
Fiscalità d’impresa, 3 dicembre 2015
Imposta sul Valore Aggiunto
Momento impositivo
Presupposto soggettivo
Presupposto soggettivo dell’imposta sono:
Attività d’impresa
Professione (abituale)
Regimi
Ordinario
Contabilità ordinaria, versamenti mensili, obbligatorio per Società di Capitali e soggetti che
superano determinati limiti (v. regime semplificato), facoltativo per gli altri.
Semplificato
Soli registri iva (vendite, acquisti, corrispettivi), versamenti trimestrali, facoltativo per soggetti
che non superano i limiti di fatturato:
400.000 euro / anno (professionisti e servizi)
700.000 euro / anno (altre attività)
Regimi agevolati (attualmente “minimi”, limite ricavi in base a codici ATECO, imposta sostitutiva
15%)
Laura Caruso – © 2015
18. 18
Fiscalità d’impresa, 3 dicembre 2015
Classificazione delle operazioni
Ai fini IVA le operazioni sono classificate in:
Imponibili
Cessioni di beni e prestazioni di servizi all’interno del territorio nazionale o
dell’Unione Europea (in tal caso, Intrastat)
Esenti
Operazioni che a rigore dovrebbero essere imponibili ma che, per motivi di
opportunità sociale, sono esentati dall’imposta. Ad esempio:
Operazioni di credito
Assicurazioni
Spese mediche
Trasporto urbano
Istruzione
Prestazioni socio-sanitarie
Escluse
Operazioni che non rientrano nel campo di applicazione dell’imposta (ad es.:
anticipazioni, risarcimenti)
Non imponibili
Operazioni all’esportazione (al di fuori dell’Unione Europea)
Laura Caruso – © 2015
19. 19
Fiscalità d’impresa, 3 dicembre 2015
Operazioni Esenti
Chi effettua operazioni esenti non può portare in detrazione tutta l’IVA sugli acquisti.
L’IVA sugli acquisti ammessa in detrazione corrisponde alla proporzione esistente tra le
vendite imponibili e le vendite esenti.
Questo meccanismo prende il nome di “pro rata di indetraibilità”
36 bis
Il DPR 633/72 prevede la possibilità (opzione) di adottare un regime (cd regime 36bis) che
azzera il pro rata di indetraibilità (esclude, cioè, qualsiasi detrazione di IVA sugli acquisti)
concedendo la possibilità di non emettere fattura per le operazioni esenti.
I ricavi possono essere registrati sul registro dei corrispettivi.
La fattura va comunque emessa su richiesta del cliente.
Laura Caruso – © 2015
21. 21
Fiscalità d’impresa, 3 dicembre 2015
Aliquote
Alcuni esempi:
Aliquota minima
Prodotti alimentari di prima necessità
Giornali, riviste, libri
Fertilizzanti, mangimi
Abitazioni (non di lusso, abitazione principale)
Mense
Aliquota ridotta
Altri prodotti alimentari
Energia elettrica, gas uso domestico
Prestazioni alberghiere
Abitazioni (non di lusso)
Laura Caruso – © 2015
22. 22
Fiscalità d’impresa, 3 dicembre 2015
Liquidazioni e versamenti
Liquidazioni e versamenti periodici
Mensile
Contribuenti in regime ordinario
Versamento entro il giorno 16 del mese successivo a quello di liquidazione
Trimestrale
Contribuenti in regime semplificato
Versamento entro il giorno 16 del secondo mese successivo al trimestre di
liquidazione
Laura Caruso – © 2015
23. 23
Fiscalità d’impresa, 3 dicembre 2015
Liquidazioni e versamenti
Acconto
Si versa nel corso del mese di dicembre .
Sono previsti tre metodi:
Storico
Applicando il metodo storico, l’acconto Iva è pari all'88% del versamento effettuato, o
che avrebbe dovuto essere effettuato, per il mese o trimestre dell'anno precedente. Il
versamento preso a base del calcolo deve essere al lordo dell’acconto dovuto per l’anno
precedente.
Previsionale
Con il metodo previsionale l’acconto viene calcolato sulla base di una stima delle
operazioni che si ritiene di effettuare fino al 31 dicembre. Con questo metodo, l’acconto
è pari all’88% dell’Iva che si prevede di dover versare per il mese di dicembre o per il IV
trimestre
Analitico
Il calcolo con il metodo analitico si basa sulle operazioni effettuate fino al 20 dicembre.
In particolare, l’acconto è pari al 100% dell’importo risultante da un’apposita liquidazione
intermedia
Laura Caruso – © 2015
24. 24
Fiscalità d’impresa, 3 dicembre 2015
Operazioni con l’estero
Paesi dell’Unione Europea
Italia:
Registrazione di fatture di acquisto e di vendita con IVA e liquidazione/versamento in base
al regime
Paesi U.E:
La fattura è ricevuta o emessa senza indicazione di IVA, viene registrata su entrambi i
registri e periodicamente si adempie all’obbligo di presentazione elenchi Intrastat e
liquidazione dell’imposta:
Oltre 50.000 euro / trimestre: periodicità mensile
Entro 50.000 euro / trimestre: periodicità trimestrale
Scadenza: entro il giorno 16 del mese successivo al mese/trimestre
Laura Caruso – © 2015
25. 25
Fiscalità d’impresa, 3 dicembre 2015
Operazioni con l’estero
Altri Paesi
Acquisti di beni
Bolla doganale, Imposta applicabile in base alle aliquote interne
Acquisti di servizi
Autofattura
Vendite
Esportazioni (non si applica IVA in Italia, ma imposte nel paese di destinazione)
Laura Caruso – © 2015