un nuovo studio dimostra che nei bambini con autismo, il suono della voce della loro madre crea una risposta cerebrale più debole rispetto ai loro coetanei non affetti da spettro autistico

1. La risposta cerebrale alla voce della mamma differisce nei
bambini con autismo
da NEUROSCIENCE NEWS FEBRUARY 26, 2019
Riepilogo: un nuovo studio dimostra che nei bambini con autismo, il suono della
voce della loro madre crea una risposta cerebrale più debole rispetto ai loro
coetanei non affetti da spettro autistico,
Per la maggior parte dei bambini, il suono della voce della madre attiva schemi
di attività cerebrale diversi da quelli provocati da una voce sconosciuta. La
risposta cerebrale alla voce della mamma è notevolmente diminuita nei bambini
con autismo, secondo un nuovo studio della Stanford University School of
Medicine.
La diminuita risposta è stata osservata nelle scansioni cerebrali di fMRI nelle
regioni di elaborazione del volto e nei centri di apprendimento e di memoria,
nonché nelle reti cerebrali che elaborano le ricompense e le priorità a diversi
importanti.
I risultati sono stati pubblicati il 26 febbraio in eLife.
"I bambini con autismo spesso si allontanano dalle voci intorno a loro, e non
sappiamo perché", ha detto l'autore principale dello studio, Dan Abrams, PhD,
professore assistente di psichiatria e scienze comportamentali a Stanford. "È

2. ancora una questione aperta su come questo contribuisca alle loro complessive
difficoltà di comunicazione sociale".
“I risultati suggeriscono che il cervello dei bambini con autismo non si
sintonizzano facilmente sulla voce di mamma” ha detto Abrams. “Lo studio ha
anche rilevato che il grado di compromissione della comunicazione sociale nei
singoli bambini con autismo era correlato al grado di anormalità nelle risposte del
cervello alla voce della madre. Questo studio ci sta dando una mano su circuiti e
stimoli vocali che dobbiamo coinvolgere maggiormente per un bambino con
autismo. Ora abbiamo un modello per una strategia di target in circuiti neurali
specifici con terapie cognitive".
Un importante spunto sociale
La voce della mamma è un importante segnale sociale per la maggior parte dei
bambini. Per esempio, i bambini piccoli riconoscono e sono cullati dalla voce
della madre, mentre una recente ricerca ha dimostrato che i giovani adolescenti
sono più confortati dalle parole di rassicurazione pronunciate dalle loro madri
rispetto alle stesse parole inviate dalle loro madri tramite messaggio di testo. La
risposta alla voce della mamma ha una distinta firma di attivazione cerebrale nei
bambini senza autismo, come ha dimostrato un precedente lavoro del 2016 di
Abrams e Menon.
L'autismo è un disturbo dello sviluppo che colpisce 1 bambino su 59 ed è
caratterizzato da difficoltà sociali e comunicative, interessi ristretti e
comportamenti ripetitivi. Del disturbo esiste uno spettro, con alcuni bambini
più danneggiati rispetto ad altri.
Il nuovo studio ha incluso 42 bambini di età compresa tra 7 e 12 anni. La metà
aveva autismo e l'altra metà no. Il cervello dei bambini è stato esaminato con la
risonanza magnetica funzionale mentre ascoltavano tre diversi suoni registrati:
la voce della madre, le voci di donne sconosciute e suoni ambientali non
vocali. Nelle registrazioni vocali le donne hanno detto parole senza senso per
evitare di attivare le regioni cerebrali di comprensione del linguaggio.
I ricercatori hanno confrontato modelli di attivazione cerebrale e la connettività
della rete cerebrale tra i due gruppi di bambini. Hanno anche chiesto ai bambini
di identificare se ogni breve registrazione (956 millisecondi) che sentivano
proveniva dalla madre o da una donna sconosciuta. I bambini senza autismo
identificavano correttamente le voci delle loro madri per il 97,5% delle
volte; quelli con autismo hanno identificato le voci delle loro madri nell'87,8%
delle volte, una differenza statisticamente significativa.

3. La risposta del cervello a voci non familiari, rispetto alla risposta ai suoni
ambientali, era abbastanza simile nei bambini con e senza autismo, sebbene
quelli con autismo avessero meno attività nella zona della corteccia associativa
uditiva.
Confrontando la risposta del cervello alla voce della mamma con le voci non
familiari, i bambini senza autismo avevano molte più aree cerebrali attivate: la
voce della mamma accendeva soprattutto parte dell'ippocampo, regione
dell’apprendimento e della memoria, oltre a regioni di elaborazione del volto.
Vi sono distinzioni anche tra i bambini con e senza autismo nella elaborazione
dei modelli di connettività cerebrale che includevano le regioni di elaborazione
uditiva, le regioni che elaborano la gratificazione e quelle che elaborano
l’importanza e la rilevanza delle informazioni in entrata
Le riduzioni del network nei singoli bambini con autismo erano anche legate al
loro livello individuale di compromissione di comunicazione sociale.
"C'è una relazione davvero straordinaria tra la forza dell'attività e la connettività
nelle regioni della ricompensa e importanza durante l'elaborazione vocale e
l'attività di comunicazione sociale dei bambini” ha detto Abrams. “Questo
suggerisce che le risposte del cervello alla voce della mamma sono un elemento
chiave per costruire abilità di comunicazione sociale”
I risultati supportano la teoria della motivazione sociale dell'autismo, che
suggerisce che l'interazione sociale è intrinsecamente meno coinvolgente per i
bambini con il disturbo rispetto a quelli senza di esso.
Molte terapie autistiche attuali coinvolgono la motivazione dei bambini a
impegnarsi in specifici tipi d’interazione sociale. Sarebbe interessante condurre
studi futuri per vedere se queste terapie cambiano le caratteristiche del cervello
scoperte in questo studio, hanno detto i ricercatori.
"La voce della mamma è l'indicazione principale per la comunicazione e
l'apprendimento sociale e linguistico" ha detto Menon. "Esiste una differenza
biologica di fondo nei circuiti cerebrali nell'autismo, e questo è un segnale di
precisione di apprendimento su cui possiamo mirare ".