Kids Trip vi accompagna anche in vacanza!
Abbiamo pensato di augurarvi buone vacanze anche con un REGALO, per continuare a giocare, leggere, cucinare e divertirvi in nostra compagnia. Che andiate al mare, in montagna, al lago o rimaniate in città, vi auguriamo di trascorrere giorni felici e spensierati insieme ai vostri bambini... Scoprite di più su https://www.kidstrip.it
2. Dire, fare, partecipare.
Eventi in città a misura di bambino
KIDS NEWSLETTER
cos’è kids trip?
A chi è rivolto?
A tutte le strutture ricettive, di
ristorazione e culturali che vogliono
inserirsi in un network a misura
di famiglia.
3. Cosa accade se un simpatico signore molto
distratto, parecchio svampito, e incalzato
dalla moglie precisa, puntuale e ansiosa
di partire, lascia aperta la porta della loro
casa in piena campagna? È evidente no?
Una coppia di raffinati cinghiali, per l’ap-
punto i signori Cinghialetti, si ritiene invi-
tata, d’altronde non è vero che adesso è di
moda il Couchsurfing?
I signori Cinghialetti, dunque, prendono
possesso della casa dei signori G per due
giorni. Certo anche loro amano leggere,
suonare, dipingere e scrivere come i signori
G., eppure due cinghiali rimangono due cin-
ghiali, e, nonostante le ottime intenzioni di
Fernanda Cinghialetti, che vorrebbe lascia-
re tutto in ordine tra quelle graziose mura
domestiche, non riescono a non lasciare
dietro di sé una scia di disastri e sporci-
zia che i poveri signori G. non riusciranno a
spiegarsi al loro rientro, laddove, i due pa-
sticcioni signori Cinghialetti hanno appena
fatto in tempo a lasciare la casa.
Hai preso tutto? il titolo di questa storia!
Una frase che ripetiamo chissà quante
volte: prima di uscire di casa per andare a
scuola, prima di un viaggio poi la ripetiamo
all’infinito a noi stessi e al distratto o alla
distratta di casa, insomma un titolo che
appartiene alla quotidianità di tutti!
La storia gioca sull’assurdo con un ritmo in-
calzante che ne fa un racconto esilarante
e molto godibile. Il testo arguto, elegante
nella sua semplicità, tiene alta la tensione
del lettore con divertenti colpi di scena.
Il ritmo è perfettamente cadenzato anche
dalle immagini che sin dalla copertina non
lasciano dubbi sulla storia. Delicate e ironi-
che come la storia, le belle illustrazioni ren-
dono benissimo il menage familiare delle
due coppie, una specchio dell’altra.
Una lettura piacevole anche nel formato,
adatta a primi lettori che hanno appena
imparato a leggere!
Hai preso tutto? scritto da Alice Keller, illu-
strato da Veronica Truttero, edito da Sinnos
fa parte di una collana, preziosa, ad alta
leggibilità adatta quindi anche ai dislessi-
ci, utilizza la font “leggimi” creata nel 2006
appositamente per chi ha problemi di di-
slessia.
Dai 6+
consigli di lettura
HAI
PRESO
TUTTO?
di Francesca Mignemi
4. Oggi ho indossato una giacca bianca col cappuc-
cio e ho lasciato che le gocce che cadono da un
pennello me la colorassero! Ti voglio parlare infatti
di una tecnica di pittura che è stata chiamata
dripping, che vuol dire sgocciolamento, e che con-
siste nel far colare le gocce di colore sulla tela.
«Lo posso fare anch’io!», dirai forse dopo aver vi-
sto un dipinto così realizzato. Se lo pensi non sei
il solo! Anche se è più corretto dire che lo puoi
rifare, perché qualcuno prima di te ha già avuto
questa idea! Quel qualcuno si chiama Jackson
Pollock (1912-1956), un pittore americano ribelle e
scontroso.Ti ricordi quello che ti dicevo a proposi-
to del coraggio che la creatività richiede? Pollock
ne aveva parecchio! Un giorno uscì un articolo sul
giornale che stroncava la sua arte definita uno
scherzo di cattivo gusto. Altri pensarono che la
sua pittura sembrava un ciuffo di capelli aggro-
vigliati, un’orrenda sbrodolatura o un’opera di un
bambino.Perché tante critiche? Il motivo è che
Pollock ha sconvolto l’idea di pittura sperimentan-
do nuove tecniche! Se pensi al pittore in camice
con la tavolozza e il pennello in mano davanti alla
tela poggiata sul cavalletto, sei molto distante
dal capire com’era Pollock. Lui infatti prendeva dei
barattoli di latta e ci metteva dentro una vernice
molto fluida, stendeva grandi tele sul pavimento
e dipingeva in movimento! Sul pavimento, diceva
«mi sento più a mio agio, più parte del quadro;
posso camminarci intorno, lavorare da quattro lati
diversi, essere dentro al quadro». Usava il pennel-
lo come uno stecco, immergendolo nel barattolo
e facendo sgocciolare il colore sopra la tela, qua-
si mai toccandola. Altre volte bucava il fondo dei
barattoli, spargendo la pittura lungo la tela. Usava
anche sassolini e sabbia o lasciava impronte con
le mani. Guarda questo video https://www.you-
tube.com/watch?v=X3Uj_HAAvbk in cui lavora a
un’opera. Osserva come muove il braccio e i piedi:
avrai la sensazione che segua un ritmo e che l’o-
pera d’arte sia proprio lui a lavoro, con i suoi gesti
e i suoi movimenti! È per tale motivo che quest’ar-
te è stata chiamata Action Painting, cioè pittura
d’azione, in cui il procedimento è più importante
del risultato. Non devi però pensare che il suo
modo di procedere fosse casuale o disordinato!
Pollock non faceva nulla a caso, ma controllava
ogni goccia, ogni gesto della mano e del braccio,
dosando ad esempio l’energia che ci metteva o
variando gli strumenti utilizzati.
Quando chiedevano a Pollock cosa volesse dire
con i suoi dipinti o cosa significassero, lui rispon-
deva: «È come guardare un prato di fiori. Non ci si
strappa i capelli chiedendosi cosa significa». L’arte
infatti è per lui ciò che si vede sul dipinto: la ma-
teria di cui si compone e il gesto che la produce. E
materia e gesto, insieme, sono espressione delle
sue emozioni e del suo mondo interiore.
arte di Giamina Croazzo
GIACARTINA POLLOCK
L’attività che ti propongo oggi si ispira ai di-
pinti di Pollock, si fa all’aperto e indossando
qualcosa che non avrai paura di sporcare!
Ti serviranno: un contenitore portauova in
plastica nei cui incavi colerai, con l’aiuto di
un adulto, dei colori liquidi rigorosamente
atossici (andranno bene anche i colori ad
acqua); il coperchio di una scatola grande in
cui sistemare dentro un foglio di cartoncino
bianco della stessa dimensione; strumenti
per sperimentare la pittura d’azione, come
fili, corde, pennelli di diverse dimensioni,
stecchini, pompette a soffietto per la pittu-
ra, contagocce. Adesso libera la tua fanta-
sia: immergi gli strumenti di volta in volta
nei colori e poi schizza, spruzza, sgocciola
sul foglio, oppure trascinaci sopra il filo in-
triso di colore. Potrai anche inclinare il co-
perchio per far scorrere il colore sul foglio.
Insomma non ci sono regole ma non avere
fretta, gustati ogni singolo momento e ge-
sto della tua creazione! E quando avrai fini-
to lascia la tua opera ad asciugare e tu corri
dritto sotto la doccia!
8. gioca con noi
4
TROVA LA PAROLA
FORCHETTE
SCOLAPASTA
LIMONI
UOVA
BICCHIERI
CAROTE
BICCHIERI
Trova tutti gli oggetti scritti qui accanto e scrivi il
numero di ciascuno.
Scopri poi nello spazio successivo, a quale lettera
dell’alfabeto corrisponde quel numero (ad esempio
al numero 1 corrisponde la prima lettera “A”, al
numero 4 la quarta lettera “D” e così via). Scoprirai
così il nome di un oggetto che sta in cucina.
NUMERI LETTERE
10. Procedimento
Frullate la polpa di pesca con l’acqua di kefir e il succo di limone, versate il contenuto
negli stampini per ghiaccioli e riponeteli in freezer per almeno 8 ore!
Se i bambini fossero abituati a gusti più dolci aggiungete al composto un cucchiaio da
minestra di malto di riso!
Buona merenda!
Dai 6+
ricetta
GHIAC-
CIOLI
SUPER-
EROI
di Maria Rita Fortuna
INGREDIENTI
per 6 ghiaccioli
300 g. di polpa
di pesche mature
300 ml. di acqua di kefir
1 cucchiaio di succo
di limone
In questi giorni di tanto tanto cal-
do, a casa abbiamo inventato dei
ghiaccioli con un frutto che riscuo-
te sempre successo e con una
marcia in più… Probiotici per aiuta-
re i pancini!