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Le mille e una aspettativa: i bibliotecari pubblici di fronte al mondo che cambia

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Le mille e una aspettativa: i bibliotecari pubblici di fronte al mondo che cambia

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L'intervento costituisce l'avvio di una riflessione che sarà sviluppata più ampiamente nei prossimi mesi a partire da una ricerca che verrà svolta insieme a Chiara Faggiolani. La ricerca ha lo scopo di fare emergere tendenze, aspettative e bisogni comuni relativi alle nuove sedi bibliotecarie ad ampio spettro e bassa soglia, sempre più «luogo di approdo di numerose "derive urbane" e di emersione di una domanda sociale, più o meno latente, presente nel territorio». I bibliotecari sono dunque chiamati a interpretare, oltre a quelli tradizionali, ruoli sempre più ampi e diversificati: attivi social manager, esperti di tecnologie per la gestione e l'utilizzo degli ebook, collaboratori di Wikipedia, animatori culturali a tutto tondo, gestori di makerspaces, facilitatori dell'apprendimento e della creazione di conoscenza, formatori nell'ambito della digital and information literacy, attori del welfare sociale nei servizi legati all'occupazione, alla salute, agli immigrati. L'esito è un senso di inadeguatezza e di spaesamento in alcuni casi, ovvero una scelta basata su propensioni e preferenze individuali in altri. La sfida è capire fin dove si possono ampliare i margini delle competenze del bibliotecario pubblico e da che punto in poi bisogna ragionare sulla complementarità e la compresenza di figure professionali differenti, in un generale ripensamento del welfare locale e dell'uso degli spazi bibliotecari.

L'intervento costituisce l'avvio di una riflessione che sarà sviluppata più ampiamente nei prossimi mesi a partire da una ricerca che verrà svolta insieme a Chiara Faggiolani. La ricerca ha lo scopo di fare emergere tendenze, aspettative e bisogni comuni relativi alle nuove sedi bibliotecarie ad ampio spettro e bassa soglia, sempre più «luogo di approdo di numerose "derive urbane" e di emersione di una domanda sociale, più o meno latente, presente nel territorio». I bibliotecari sono dunque chiamati a interpretare, oltre a quelli tradizionali, ruoli sempre più ampi e diversificati: attivi social manager, esperti di tecnologie per la gestione e l'utilizzo degli ebook, collaboratori di Wikipedia, animatori culturali a tutto tondo, gestori di makerspaces, facilitatori dell'apprendimento e della creazione di conoscenza, formatori nell'ambito della digital and information literacy, attori del welfare sociale nei servizi legati all'occupazione, alla salute, agli immigrati. L'esito è un senso di inadeguatezza e di spaesamento in alcuni casi, ovvero una scelta basata su propensioni e preferenze individuali in altri. La sfida è capire fin dove si possono ampliare i margini delle competenze del bibliotecario pubblico e da che punto in poi bisogna ragionare sulla complementarità e la compresenza di figure professionali differenti, in un generale ripensamento del welfare locale e dell'uso degli spazi bibliotecari.

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Le mille e una aspettativa: i bibliotecari pubblici di fronte al mondo che cambia

  1. 1. Si amplia la base dell’utenza, oppure si trasforma la sua composizione?
  2. 2. Poi ci sono gli studenti con i libri personali = utenza “propria” o “impropria”?
  3. 3. Biblioteca Sormani – Milano Biblioteca comunale - Trento
  4. 4. “ ”
  5. 5. “ ” La biblioteca di Trento utilizzata da stranieri per ricaricare cellulari
  6. 6. “ ” La Casa della Conoscenza di Casalecchio di Reno di fronte agli usi impropri
  7. 7. “ ”
  8. 8. http://www.julianmarquina.es/las-10-profesiones-que-los-bibliotecariosas-actuales-desempenan/
  9. 9. Perché dunque non portare il welfare territoriale in biblioteca, integrando personale e competenze?
  10. 10. Cambiano le biblioteche, cambiano i pubblici, cambiano gli usi: è vero? In che modo?
  11. 11. “ ”

Editor's Notes

  • La biblioteca è l’unico luogo, oltre ai parchi, che è gratuito e libero
  • in what other profession can you be a teacher, a care worker, an artist, a children’s entertainer, an IT expert, an HGV driver and a coder all in one day
  • Organizzazione (o riorganizzazione) di servizi specifici
    Ampliamento e valorizzazione delle competenze dei bibliotecari
    Coordinamento tra professionalità
    Coinvolgimento di specialisti o appassionati
    Di fronte a bisogni più impalpabili e immateriali non c‘è servizio o azione che tenga. Eppure, anche queste presenze - che apparentemente niente chiedono alla biblioteca se non un uso puramente strumentale degli spazi e delle facilities - necessitano di essere gestite, affinché non si creino ghetti, colonizzazioni, incompatibilità

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