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Divisione
Igienizzazione
Idrica e Aeraulica
Divisione
Igiene e
Sicurezza
Divisione
Alimentare
Divisione
Ambientale
LABORATORIO DI ANALISI
CHIMICHE e MICROBIOLOGICHEIM
STORIA
“Nel 1975 dovemmo chiudere uno studio di chimica industriale applicata all’ecologia
per mancanza di clienti.
Nel 1980 riprendemmo l’attività, visto l’interesse nel settore, con l’intento di offrire un
servizio integrato di ecologia applicata all’Industria e agli Enti pubblici.
Da allora l’attività ha perseguito una costante politica di miglioramento e
adeguamento dei propri servizi non solo in ambito ambientale ma anche in quello della
sicurezza sui luoghi di lavoro, dell’igiene ambientale e dell’igienizzazione dei canali idrici
e aeraulici. Questo ha permesso negli anni di soddisfare differenti tipologie di clienti
offrendo loro risposte tecnologiche di avanguardia.
Oggi l’organigramma è costituito da professionisti ben consapevoli del carattere
interdisciplinare della materia”.
Sergio Mastroianni · Chimico Industriale
SERVIZI
La OSI srl incentra la propria attività su basi tecniche ed analitiche grazie ad un laboratorio di
analisi chimiche, microbiologiche e di indagini fisiche strumentali.
La competenza tecnica, abbinata ad una pluriennale esperienza nell’ ambito della
gestione dei processi industriali e della consulenza normativa, consentono di offrire un global
service integrato in grado di soddisfare un target di Clienti molto ampio.
Oltre a personale proprio costituito da Professionisti altamente qualificati, la OSI si avvale di
una rete costruita negli anni con passione e serietà, fatta di Professionisti, Aziende e
Laboratori partner, che garantiscono una copertura totale dei servizi richiesti in tempi rapidi.
DIVISIONE AMBIENTALE
· Campionamento e Analisi
· Indagini ambientali
· Bonifiche
· Due Diligence Ambientale
· Ottimizzazione Processi Industriali
e Progettazione Impianti
· Monitoraggio ambientale
e Pratiche autorizzative
· Formazione Responsabili Ambientali
DIVISIONE ALIMENTARE
· Campionamento e Analisi
Matrici Alimentari
· Trasparenza Aimentare ed Etichettatura
· Piani di Autocontrollo - HACCP
· Implemantazione Protocolli di Qualità
· Formazione Personale Alimentarista
DIVISIONE IGIENE e SICUREZZA
· Redazione DVR
· Valutazione Rischi Specifici
· Indagini Strumentali per la
Qualificazione dei Rischi
· Formazione delle Figure
Preposte alla Sicurezza
DIVISIONE IGIENIZZAZIONE
IDRICA e AERAULICA
· Videoispezioni
· Bonifiche Circuiti Idrici e Aeraulici
con Evidenze Analitiche di Garanzia
· Soluzioni di Igienizzazione con Migliori
Tecnologie e Prodotti Disponibili
· Programmazione e Implementazione
Piani di Intervento
· Formazione Responsabili Tecnici
Iscrizione nell’Elenco Regionale dei laboratori che effettuano analisi ai fini dell’autocontrollo
per le industrie alimentari · D.G.R. 1020 del 22/11/2005
Iscrizione nell’Elenco dei laboratori competenti a prestare servizi necessari per verificare la conformità
dei prodotti in materia di fertilizzanti · D.Lgs n. 75 del 29/04/2010 ALL. XI · MIPAAF
Iscrizione alla Cat. 8 Albo Gestori Ambientali
"intermediazione e commercio di rifiuti senza detenzione dei rifiuti stessi"
iscrizione alla Cat. 9 Albo Gestori Ambientali "bonifica di siti"
Iscrizione nel Registro delle PMI Innovative
CERTIFICAZIONI e RICONOSCIMENTI
LABORATORI DI ANALISI
Il Laboratorio di analisi annesso alla OSI srl è attivo dal 1980. Nel corso degli anni si è evoluto parallela-
mente al progresso tecnologico, aggiornando in modo costante la propria strumentazione al fine di
garantire un dato certo e affidabile. Le competenze professionali che si sono succedute hanno con-
sentito di poter operare sempre con metodi di prova riconosciuti e validati.
Il laboratorio opera in tre settori:
· Chimico
· Microbiologico
· Indagini fisiche strumentali
Annualmente sono eseguiti numerosi circuiti interlaboratorio ed aggiornamenti formativi, inoltre è
stato uno dei primi laboratori in Italia ad ottenere la certificazione Accredia (accreditamento al n.
0353 - per consultare l’elenco delle prove accreditate consultare il sito www.accredia.it)
La partnership con i migliori laboratori specialistici consente di poter soddisfare in tempi brevi anche
le analisi più particolari offendo un global service di altissimo profilo scientifico.
Il Cliente può contare su un’accurata conservazione del dato, l’iter che parte dal campionamento
fino al risultato analitico è monitorato dal circuito interno di gestione della qualità.
Particolare attenzione è dedicata alle attività di campionamento, parte integrante della procedura
analitica. Le norme sul campionamento impongono una formazione continua al fine di ottenere una
sempre maggiore rappresentatività del campione da sottoporre ad analisi. Per questo motivo tra le
prove accreditate “Accredia" c’è anche l’attività di campionamento in base alla norma UNI EN
10802 (per matrice rifiuto).
I laboratori rappresentano dunque il vero e proprio motore della OSI, a servizio costante delle 4 principali divisioni.
LABORATORIO
CHIMICO
LABORATORIO
MICROBIOLOGICO
LABORATORIO
INDAGINI FISICHE STRUMENTALI
Divisione
Ambientale
Divisione
Alimentare
Divisione
Igiene e
Sicurezza
Divisione
Igienizzazione
Idrica e Aeraulica
Divisione
Ambientale
CAMPIONAMENTO E ANALISI
Acqua Potabili· Scarichi Idrici· Acque Reflue
Compost e Fertilizzanti
Emissioni in Atmosfera & in Ambienti di Lavoro
Fanghi
Oil & Fuels
Olfattometria
Rifiuti
Test eco tossicologici
Test di Prodotto
Terreni
INDAGINI AMBIENTALI
Caratterizzazione Ambientale
Analisi di Rischio Sito specifica
Indagini Geognostiche e Geofisiche
Due Diligence Ambientale
BONIFICHE
PIANI DI GESTIONE
Gestione rifiuti
Piani utilizzazione agronomica (PUA)
piani di gestione e utilizzo terre e rocce da scavo
OTTIMIZZAZIONE PROCESSI E PROGETTAZIONE IMPIANTI
Impianti Pilota e Full Scale
MONITORAGGIO AMBIENTALE
Piani di Monitoraggio Ambientale
Assistenza verso enti ed autorità di controllo
EMISSION TRADING
PRATICHE AUTORIZZATIVE
AUA· AIA· VIA· VAS
Adempimenti Normativi
FORMAZIONE
CAMPIONAMENTO E ANALISI
Acqua
• Acque Potabili e da destinare al consumo umano: Riferimento di Legge D. Lgs. 31 del 02/02/01.
• Acque sotterranee: Riferimento di legge D. Lgs. n. 152/06 Parte IV all. 5 tab. 2 (Concentrazione
Soglia di Contaminazione ai fini della caratterizzazione di siti potenzialmente contaminati).
• Acque di scarico: Riferimento di legge D.Lgs. 152/06 parte III all. 5 tab. 3 e tab. 4 (per lo scarico in
acque superficiali, in rete fognaria e sul suolo).
• Acque di Piscina: Normativa di riferimento Accordo tra il Ministero della Salute, le Regioni e le
Province autonome di Trento e Bolzano del 16 gennaio 2003.
Compost e fertilizzanti
Le principali attività consistono in:
• controlli sulla qualità di fertilizzanti e compost (D.Lgs n. 75 e s.m.i.);
• determinazione dell’IRDP e IRDR (Indice respirometrico dinamico potenziale o reale) necessari a
definire la stabilità raggiunta dal materiale organico.
Grazie all’esperienza maturata negli anni, si è certi di puntuale riscontro sia nel controllo di conformità
alla normativa, sia nell’analisi della composizione del fertilizzante in macro e micro elementi. Inoltre in
base alle risultanze analitiche si studiano possibili miglioramenti nel processo di gestione ai fini di una
migliore stabilità e purezza del materiale.
L’azienda è iscritta nell’Elenco dei laboratori competenti a prestare servizi necessari per verificare la
conformità dei prodotti in materia di fertilizzanti (D.Lgs. n. 75 del 29/04/2010 All. XI MIPAAF)
Emissioni in atmosfera & in ambienti di lavoro
Le principali attività del settore Aria consistono in:
• Campionamento ed analisi delle Emissioni in atmosfera (parte V del D.Lgs. 152/06).
• Campionamento ed analisi degli inquinanti aerodispersi in Ambienti Esterni o Ambiente di Lavoro
(D.Lgs. 81/08);
• Determinazione dell’esposizione dei lavoratori ad agenti biologici (D.Lgs. 81/08);
Oil & Fuels
• campionamento di Olii ed Emulsioni oleose da avviare a Impianto per la Rigenerazione o
combustione ai sensi di quanto previsto dal DM n° 392 del 16/05/1996;
• attività di analisi, prove e controlli su materie prime e prodotti formulati;
• quantificazione del grado di contaminazione batterica (causa di biofilm e sporcizia su filtri) tramite
metodo IP 385.
• classificazione e analisi dei combustibili da rifiuto e combustibili solidi secondari (CDR e CSS);
• analisi di biocombustibili come pellets, biomasse legnose, sansa, oli vegetali vari ed altri residui
dell’attività agricola ed agroalimentare che possono essere sfruttati ai fini energetici;
Le analisi effettuate coprono un ampio set di parametri (Analisi elementare CHN, Zolfo, Metalli, Potere
Calorifico Inferiore e Superiore, Ceneri, Umidità, Densità, Punto di infiammabilità, ecc.)
Olfattometria
Piani di indagine finalizzati alla captazione degli odori in olfattometria dinamica, i campioni prelevati
sono analizzati in service secondo la norma UNI EN 13725:2004. Questa tecnica consente dunque di
quantificare l’impatto odorigeno derivante sia da processi industriali che da attività commerciali.
Rifiuti
Esecuzione di caratterizzazione chimico fisica dei rifiuti da inviare in discarica o in idoneo impianto di
trattamento. Il campionamento è accreditato “ACCREDIA” e viene eseguito ai sensi della UNI 10802.
• classificazione del rifiuto e di determinazione della pericolosità ai sensi della parte IV del D.Lgs. 152/06,
e delle nuove direttive europee (Decisione 532/2000/CEE e smi Reg. (UE) n. 1357/2014, Reg. di
esecuzione (UE) n. 955/2014)
• ammissibilità del rifiuto in discarica ai sensi de DM 27/09/2010 smi.
• determinazioni per la conferibilità di rifiuti non pericolosi in impianti di recupero agevolato ai sensi
de DM 05/02/1998 e DM 186/06, DM 12 giugno 2002 n.161, DM 17 novembre 2005 n. 279)
Test eco tossicologici
L’approccio eco tossicologico fornisce informazioni realistiche del grado di tossicità di una matrice
ambientale in quanto risponde a tutte le sostanze presenti ed alle loro interazioni, evidenzia la
biodisponibilità delle sostanze, individua gli effetti complessivi di tutti i fattori biotici ed abiotici presenti
e allo stesso tempo tiene conto della proprietà di alcune sostanze di bioaccumularsi nei tessuti degli
organismi.
Tra i test eco tossicologici più comuni ricordiamo:
• Indice biotico Esteso (IBE)
• Daphnia magna Metodo APAT CNR-IRSA 8020B Man. N. 29,2003
• TEST EC50 di tossicità acuta su Daphnia magna Metodo APAT CNR-IRSA 8020B Man. N. 29,2003
• Analisi microscopica dei fanghi attivi
• Uova di elminti vitali Metodo APAT 1.2.4-Man.20.03
Test di prodotto
Imballaggi
I Materiali e Oggetti destinati a Contatto con gli Alimenti (MOCA) sono disciplinati da specifiche
normative che tendono a garantire la massima sicurezza per il consumatore finale, un quadro complesso
all’interno del quale si muovono principi generali e norme specifiche (DM 21/03/73, Regolamento (CE) n.
1935/2004 e Regolamento (CE) n. 2023/2006 inerente alle buone pratiche di fabbricazione). I materiali, a
seconda della loro natura, possono infatti trasferire componenti ai prodotti alimentari e in alcuni casi
determinare una contaminazione dell’alimento stesso. Per tale motivo le principali analisi si basano su test
di migrazione globale e specifici test di cessione.
Giocattoli
O.S.I. S.r.l. è in grado di eseguire test di conformità per giocattoli ai sensi del D.Lgs. 11 aprile 2011, n. 54 che
recepisce la nuova Direttiva giocattoli 2009/48/CE del 18 giugno 2009 che, per garantire un maggior
livello di sicurezza dei giocattoli e di tutela dei bambini che li usano, aggiorna, modifica ed integra, le
attuali disposizioni vigenti sulla materia.
Cosmetici
Il 22 dicembre 2009, nella Gazzetta Ufficiale dell’UE è stato pubblicato il regolamento (CE) n.1223/2009 sui
cosmetici, allo scopo di armonizzare le disposizioni già esistenti in materia (Legge 11 ottobre 1986, n. 713
che ha recepito la direttiva comunitaria 76/768/CEE e successive modifiche). Obiettivo è quello di
comprovare;
• l’effettiva composizione degli ingredienti del prodotto cosmetico (verifica etichetta)
• la presenza di ingredienti non ammessi dalla normativa vigente
• la determinazione di ingredienti ammessi entro certi limiti
• la presenza di potenziali contaminanti
Altri Prodotti
L’attività di Ricerca e Sviluppo consente di studiare innumerevoli richieste su varie tipologie di prodotti e
classi merceologiche. La OSI srl infatti, grazie ad una fitta rete di laboratori partner specializzati in diversi
settori, è in grado di fornire risposte in tempi veloci e con un elevata affidabilità del dato. Ciò ha consentito
nel tempo di sviluppare un global service analitico non solo su prove chimiche e microbiologiche ma
anche in test fisici e meccanici, spesso indispensabili per rispettare le norme specifiche per la
certificazione di prodotto.
Terreni
• Terreni e suoli potenzialmente contaminati da caratterizzare secondo quanto previsto dal D.Lgs. n. 152
del 03/04/2006 Part. IV, All V Tab. A e B (Concentrazione Soglia di Contaminazione nel suolo e nel
sottosuolo riferiti alla specifica destinazione d’uso dei siti da bonificare);
• Terreno vegetale e/o terre e rocce da scavo da avviare alle procedure di recupero o riutilizzo;
• Terreni Agricoli (determinazione dei micro e dei macro elementi presenti, analisi dei nematodi,ecc.);
INDAGINI AMBIENTALI
Caratterizzazione ambientale
Esecuzione piani di caratterizzazione ambientale intesi (in base all’All. 2 del titolo V alla parte IV del D.Lgs. 152/06) come “l’insieme delle attività
che permettono di ricostruire i fenomeni di contaminazione a carico delle matrici ambientali, in modo da ottenere le informazioni di base su cui
prendere decisioni realizzabili e sostenibili per la messa in sicurezza e/o bonifica del sito”
Partendo dalla raccolta dei dati storici del sito viene messo a punto di concerto con le Autorità Competenti il modello concettuale preliminare
e predisposizione del piano di indagine ambientale, contenente l’ubicazione dei punti di campionamento e i parametri analitici da ricercare.
Qualora si attesti il superamento delle CSC (Concentrazione Soglia di Contaminazione, i cui limiti per terreni ed acque sono espressi in All. 5
rispettivamente nelle tabelle 1 e 2), si procede con l’Analisi di Rischio sito specifica.
Analisi di rischio sito specifica
Questa procedura permette di quantificare (secondo i criteri esplicitati in All. 1), le CSR (Concentrazioni Soglia di Rischio) e rappresenta un
passaggio fondamentale per calibrare e definire al meglio le procedure e gli obiettivi di risanamento.
Indagini geognostiche e geofisiche
Con l’ausilio di esperti geologi ed aziende leader nel settore della geotecnica sono elaborati piani di campionamento ad hoc, utilizzando le
migliori tecnologie di perforazione per carotaggio ed installazione pozzi piezometrici.
Teli fasi sono funzionali alla raccolta campioni e consentono il reperimento di informazioni utili alla redazione della relazione geologica, come
l’elaborazione dell’ analisi stratigrafica o l’identificazione del flusso di falda.
Per valutare la presenza di contaminanti, fusti metallici o corpi estranei nel sottosuolo, si può far uso di tecniche non invasive di geofisica, quali
la tomografia elettrica o il georadar.
Due Diligence Ambientale
Prima di acquisire un sito industriale, uno stabilimento produttivo o un terreno. è opportuno identificare e quantificare eventuali passività
ambientali che inevitabilmente potrebbero influenzare l’apparente valore di mercato. A tal fine la OSI, grazie all’esperienza maturata nel
campo delle caratterizzazioni e delle bonifiche, ha redatto (in conformità alle norme di settore) una propria procedura che garantisce un
elevata affidabilità del dato finale.
BONIFICHE
Se dalla fase di caratterizzazione si rileva la presenza di contaminazione su un sito si rende necessario intervenire (secondo quanto prescritto
nell’allegato III al titolo V della parte IV) con “l’esecuzione di interventi di bonifica e ripristino ambientale, di messa in sicurezza (d’urgenza,
operativa o permanente)”.
Le applicazioni proposte tengono conto dell’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili (BAT – Best Available Technologies) applicando soluzioni
che siano al contempo economicamente sostenibili, proponendo rimedi in situ oppure operazioni ex situ.
• Analisi e gestione di processo
• Analisi di rischio sito specifica
• Bonifiche (Foto 1, 5, 7)
• Caratterizzazione ambientale
• Due Diligence Ambientale
• Indagini geofisiche (Foto 6)
• Indagini geognostiche (Foto 2, 3, 8)
• Progettazione impianti (Foto 4)
INDAGINI AMBIENTALI & BONIFICHE
le foto in questa sezione rappresentano lavori da noi eseguiti
1 2
6
3
7
4
5 8
PIANI DI GESTIONE
Gestione rifiuti
· Guida ad una corretta gestione dei rifiuti interni ad un sito produttivo proponendo le migliori soluzioni in termini
tecnici ed economici. Il principio che regola le applicazioni è basato sui fondamenti della circular economy,
ovvero sul recupero di materia ed energia. Il quadro normativo di riferimento si presenta molto articolato.
· Progettazione e realizzazione di isole ecologiche.
· L’iscrizione alla categoria 8 dell’Albo Gestori Ambientali consente alla OSI di proporre soluzioni di smaltimento
adeguate in base alla tipologia di codice CER da smaltire, valutando l’ipotesi che lo stesso possa essere
trattato in idonei impianti di recupero.
· Elaborazioni pratiche autorizzative ai fini del recupero di rifiuti in procedura semplificata o ordinaria .
Assistenza agli adempimenti normativi ed amministrativi (MUD e dichiarazioni SISTRI).
Piani di campionamento e analisi ai fini della classificazione e caratterizzazione dei rifiuti, l’azienda è
accreditata ACCREDIA per le fasi di campionamento secondo la norma UNI EN 10802.
Piani utilizzazione agronomica (PUA)
Il Piano di Utilizzazione Agronomica degli effluenti zootecnici (PUA) è il principale strumento tecnico del
Programma d’azione per le zone vulnerabili ai nitrati da fonte agricola, concepito per conseguire un
sostanziale equilibrio tra l’azoto che si intende apportare al terreno ed il prevedibile fabbisogno delle colture.
Il PUA è un documento previsionale, modificabile in corso d´opera in funzione dell´attività di gestione, e,
quindi, va aggiornato e tenuto presso la sede dell´azienda.
Piani di gestione e utilizzo Terre e rocce da scavo
OTTIMIZZAZIONE PROCESSI e PROGETTAZIONE IMPIANTI
La Osi offre una consolidata esperienza nella progettazione e costruzione di impianti tecnologici industriali
di processo nei settori chimico, ambientale ed energetico.
Fornisce servizi di ingegneria in particolare su studi tecnici di processo mirati ad ottimizzare:
• Cicli produttivi al fine di ridurre i carichi inquinanti
• Cicli idrici con chiusura parziale o totale degli stessi
• Condizioni dell'ambiente di lavoro, igiene industriale e della sicurezza
La società assicura inoltre studi di ingegneria di base e di dettaglio progettando e realizzando:
• Impianti di depurazione delle acque primarie e di scarico
• Impianti di trattamento fumi
• Impianti di trattamento odori
• Impianti di insonorizzazione
• Impianti di trattamento, di innocuizzazione rifiuti e valorizzazione degli stessi per riutilizzo
Impianti Pilota e Full Scale
Messa a punto di Impianti Pilota con successiva implementazione Full Scale nei settori industriali e del
risanamento ambientale, mirati all’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili (BAT)
MONITORAGGIO AMBIENTALE
• Piani di monitoraggio ambientale
(in ottemperanza alle prescrizioni autorizzative)
Esempio di Monitoraggio Emissioni in Atmosfera
presso nostro Cliente (Foto 9, 10)
• Assistenza verso Enti ed Autorità di Controllo
Esempio di indagine coordinata con Organi di
PG (Foto 11)
EMISSION TRADING
Implemantazione e Mantenimento del Sistema
Europeo di Scambio delle Emissioni (EU ETS)
PRATICHE AUTORIZZATIVE
• Assistenza verso Enti ed Autorità di Controllo
• AUA – Autorizzazione Unica Ambientale
• Ipcc / AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale)
• Osservatorio Normativo
• Recupero di rifiuti in procedura semplificata e
ordinaria (MPS/End of Waste)
• VIA (Valutazione Impatto Ambientale)
• VAS (Valutazione Ambientale Strategica)
FORMAZIONE
Corsi di Formazione Tecnici e Normativi, rivolti ai
Responsabili Ambientali e alle figure preposte alla
Sicurezza negli Stabilimenti.
Aula Corsi nella sede O.S.I. (Foto 12)
12
10
11
9
Divisione
Alimentare
LABORATORIO ANALISI AGROALIMENTARE
REG. C.E. 273/2005
ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO
D.Lgs. 31/2001 e s.m.i
AUTOCONTROLLO ALIMENTARE
APPLICAZIONE NORMATIVA COMUNITARIA
"PACCHETIO IGIENE"
D.Lgs. 193/2007 in attuazione della normativa comunitaria
TRASPARENZA ALIMENTARE
APPLICAZIONE REG. C.E. 1169/ 2011
TRACCIABILITÀ e RINTRACCIABILITÀ
DEI PRODOTTI
ANALISI POTERE NUTRIZIONALE e ALLERGENI
SHELF LIFE
ETICHETTATURA DEI PRODOTTI ALIMENTARI
ANALISI DEGLI IMBALLAGGI, MATERIALI E
OGGETTI A CONTATTO CON GLI ALIMENTI (M.O.C.A.)
REG. C.E. 19352004
CERTIFICAZIONI e PROTOCOLLI DI QUALITÀ
REG. C.E. 834/2007
FORMAZIONE
TRASPARENZA ALIMENTARE
APPLICAZIONE REG. C.E. 1169/ 2011
Agli operatori del settore alimentare è affidata la responsabilità di adottare le
necessarie misure per garantire la tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti
alimentari. In un'ottica di massima trasparenza è necessaria un'informazione
comprendente ingredienti, allergeni, valore nutrizionale e termine ultimo di
consumazione. A tal fine garantiamo lo massima assistenza nell'elaborazione delle
etichette presso i produttori e di appositi menù informativi presso operatori della
distribuzione e ristorazione.
SOSTANZE O PRODOTTI CHE PROVOCANO
ALLERGIE O INTOLLERANZE
1) Cereali contenenti glutine
2) Crostacei e prodotti a base di crostacei
3) Uova e prodotti a base di uova
4) Pesce e prodotti a base di pesce
5) Arachidi e prodotti a base di arachidi
6) Soia e prodotti a base di soia
7) Latte e prodotti a base di latte (incluso lattosio)
8) Frutta a guscio
9) Sedano e prodotti a base di sedano
10) Senape e prodotti a base di senape
11) Semi di sesamo e prodotti a base di semi di sesamo
12) Anidride solforosa e solfiti
13) Lupini e prodotti a base di lupini
14) Molluschi e prodotti a base di molluschi
1
3
5
7
9
11
13
2
4
6
8
10
12
14
PIZZA MARGHERITA
Farina tipo 0, mozzarella di latte vaccino,
pomodoro, lievito di birra, sale, basilico.
POTERE NUTRIZIONALE 100g
271 kcal / 1135 kj
NUOVE NORME
SUI MENU
Indicazione Ingredienti,
Allergeni e Potere Nutrizionale
valori per 100g
320 Kcal / 917 kj
82 g
82 g
0,2 g
0 g
0,2 g
0,4 mg
5 mg
0,5 mg
6 mg
1 mg
52 mg
VALORI NUTRIZIONALI
VALORE ENERGETICO
CARBOIDRATI
di cui zuccheri
FIBRA
GRASSI
PROTEINE
SODIO
CALCIO
FERRO
FOSFORO
VITAMINA C1
POTASSIO
VA
VA
CA
di
FIB
GR
PR
SO
CA
FER
FO
VIT
PO
MIELE
di Millefiori
prodotto e confezionato
da PRODUTTORE, Italia
via XX Isola del Liri (FR)
Lotto________
________
peso_____________
__________
g
500
241
daconsumarsipreferibilmente
entroil___
_
____________
__
___
12·05·2016
PRODOTTO
100%
ITALIANO
www.osiservice.it
nondisperdereilcontenitorenell’ambiente
nte___________
2016
TABELLA NUTRIZIONALE
PAESE DI ORIGINE
IN CUI IL MIELE È STATO RACCOLTO
RACCOMANDAZIONI
LOTTO E
PESO NETTO
TERMINI
MINIMI DI
CONSERVAZIONE
NOME, RAGIONE SOCIALE O MARCHIO E SEDE
DEL FABBRICANTE, DEL CONFEZIONATORE O DI UN VENDITORE
COMPETENZE DIVISIONE ALIMENTARE
• Tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti alimentali
• Potere Nutrizionale
• Allergeni
• Shelf Life (individuazione data di scadenza)
• Etichettatura prodotti e assistenza grafica
• Menu e Tabelle Informative per Bar, Ristoranti e punti di distribuzione
NUOVE NORME SULL’ETICHETTATURA DEI PRODOTTI ALIMENTARI
Le nuove norme garantiscono una maggior tutela dei consumatori in quanto
l’etichetta rappresenta la carta di identità del prodotto, definendone
l’origine e i principali contenuti nutrizionali. Per tale motivo deve fornire
elementi di chiarezza e leggibilità.
PRODUZIONE
Regolata da norme che
impediscono un facile
accesso al mercato
OSI S.r.l.
consulenze tecniche,
analisi di laboratorio e
strategie di marketing
DISTRIBUZIONE e VENDITA
nazionale ed
internazionale
DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE
ANALISI DEGLI IMBALLAGGI, MATERIALI E
OGGETTI A CONTATTO CON GLI ALIMENTI (M.O.C.A.)
REG. C.E. 19352004
AUTOCONTROLLO ALIMENTARE
APPLICAZIONE NORMATIVA COMUNITARIA
"PACCHETIO IGIENE"
D.Lgs. 193/2007 in attuazione della normativa comunitaria
Recepimento dei Reg. Europei 852, 853, 854, 882
• Redazione del Manuale di Autocontrollo con specifiche procedure della corretta
prassi igienica redatte in conformità alla normativa vigente e in base ai principi
dell’H.A.C.C.P.;
• Compilazione di una check list al fine di evidenziare non conformità documentali,
operative, strutturali e del personale;
• Formazione del personale alimentarista;
• Prelievi su superfici per lo validazione del processo di sanificazione (piastre e
tamponi);
• Controllo delle temperature dei sistemi di refrigerazione (con termometro tarato)
al fine di verificare la corretta funzionalità degli strumenti in dotazione
dell'esercizio;
• Campionamento e prove su prodotti alimentari al fine di verificare la qualità delle
materie prime in ingresso, dei semilavorati e dei prodotti finiti.
PROTOCOLLI DI QUALITÀ
CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO E DI SISTEMA
REG. C.E. 834/2007
• Assistenza e piani di monitoraggio per l' ottenimento della certificazione dei
prodotti in "Agricoltura Biologica";
• Assistenza per ottenimento delle certificazioni di prodotto (in particolare per
Grande Distribuzione ed Export);
LABORATORIO AGROALIMENTARE
REG. C.E. 273/2005
Nel laboratorio accreditato "Accredia" (N°0353) si effettuano analisi fisiche, chimiche e
microbiologiche, accreditate presso la nostra struttura o in service presso altri laboratori, su
tutti gli alimenti come forma di autocontrollo per verificare lo stato di igienicità durante i vari
stadi del processo produttivo.
CONTAMINANTI AMBIENTALI (Reg. CE 1881/2006)
Diossine, Policlorobifenili (PCB), Metalli pesanti (Piombo, Cadmio, Mercurio), Idrocarburi Policiclici
Aromatici (IPA), Nitrati, Aflatossine, Micotossine, Monocloropropandiolo 1,2 (3- MPCD).
RESIDUI PRODOTTI FITOSANITARI (Reg. CE 396/2005)
• Insetticidi organo fosforati, clorurati, pietroidi, carbammati, regolatori di crescita
• Diserbanti ureici, nitroanilinici, triazinici e altri
• Funghicidi benzimidazolici, ditiocarbammati, tioftalimmidici, pirimidinici, triazolici ed altri
PARAMETRI IGENICI MICROBIOLOGICI
(Reg CE n. 2073/2005 - Dl.lgs 06/11/2007, n. 193 in applicazione ai Reg. “Pacchetto Igiene”)
• Carica batterica totale (carica mesofila)
• Miceti (lieviti e muffe)
• Indici di scarsa qualità igienica (Coliformi, Enterobatteri, Escherichia coli, Streptococchi fecali,
Clostridi, ecc.)
• Patogeni (Salmonelle, Listerie, Campilobatteri, Stafilococchi, Yersinie, ecc)
• Ricerca ed identificazione di specie
SHELF LIFE · legata alla deperibilità degli alimenti, la Shelf Life rappresenta ad oggi una tecnica
avanzata per individuare la data di scadenza dei diversi prodotti. Si tratta di esaminare un insieme
di fattori chimici, fisici, biologici ed organolettici che sono strettamente legati alla natura del
prodotto stesso e alla sua naturale propensione a degradarsi in funzione di fattori determinanti
quali tempo e temperatura.
FILTH TEST · L'analisi del Filth Test consente di rilevare le impurità solide leggere di natura minerale,
vegetale o animale e da informazioni su condizioni e modalità di preparazione, conservazione e
distribuzione. L'analisi è applicabile a cereali e derivati(farine, paste e prodotti da forno), vegetali
freschi e conservati, spezie , caffè, cacao, latte e derivati e funghi.
ALLERGENI (Reg. CE 1169/2011) · Un allergene è una sostanza solitamente innocua per la maggior
parte delle persone, ma che in taluni individui (i soggetti allergici) è in grado di produrre
manifestazioni allergiche di varia natura, a volte anche molto gravi. Il regolamento ne individua 14
OGM al fine di verificare la conformità di materie prime e di prodotti finiti ad uso umano e
zootecnico rispetto alla normativa vigente
ANALISI NUTRIZIONALE ESTESA (Reg. CE 1169/2011)
ANALISI MERCEOLOGICHE SU PRODOTTI FINITI (in funzione dei disciplinari di produzione)
TEST DI MIGRAZIONE GLOBALE SU IMBALLAGGI (M.O.C.A.) (Reg. CE 1935/2004)
ADDITIVI E CONSERVANTI (Reg. UE n. 231/2012 -
Reg. CE n. 1331/2008 - Reg. CE n. 1333/2008 - Reg. UE n.
1129/2011 - Reg. CE 1169/2011)
Sostanze aggiunte intenzionalmente agli alimenti
durante il ciclo produttivo, per raggiungere un
obiettivo tecnologico come:
• Aumento della durata di conservazione:
antimicrobici, antiossidanti
• Incremento del valore nutritivo: vitamine, sali
minerali, amminoacidi
• Incremento/stabilizzazione del valore sensoriale
(pH, colore, aroma, sapore, consistenza)
ALIMENTI ANALIZZATI
Vegetali •
(cereali, prodotti
ortofrutticoli, derivati)
Carne e derivati •
Uova e derivati •
Latte e derivati •
Prodotti ittici •
Olio •
Vino •
Acqua potabile •
Caffè •
Mangimi e prodotti per •
la zootecnia
Cereali e farine •
Conserve •
Prodotti da forno •
ed altri...
FUNZIONALITÀ DELLE PROVE ESEGUITE NEI NOSTRI LABORATORI
• Garantire lo stato di igienicita’ durante i vari stadi del processo produttivo
• Individuare azioni correttive funzionali ad una produzione ottimale
• Validare piani agronomici
• Sviluppare protocolli analitici richiesti dalla grande distribuzione nazionale ed
internazionale
• Adempiere alle procedure richieste in ambito di certificazione di prodotto
• Identificare sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranze
• Individuare la deperibilità dei prodotti e relativa scadenza
• Coordinare Panel test per analisi sensoriale degli alimenti
• Assicurare il consumatore finale che gli alimenti non siano stati oggetto di
contaminazione ambientale, sia essa naturale o di origine antropica
ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO
D.Lgs. 31/2001 e s.m.i
• Sopralluogo di verifico e studio della tipologia dell’impianto idrico
• Individuazione dei punti di monitoraggio
• Prelievo e analisi dell'acqua
• Relazione finale contenente il certificato di analisi e le indicazioni di eventuali
azioni correttive e/o di miglioramento.
FORMAZIONE
• Formazione del personale Alimentarista
• Formazione sicurezza sui luoghi di lavoro (D.Lvo. 81/08)
• Workshop tematici
Divisione
Igiene e
Sicurezza
ADEMPIMENTI NORMATIVA SICUREZZA
SUI LUOGHI DI LAVORO
D. Lgs. 81/2008
DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI
CAMPIONAMENTO E ANALISI PER ESPOSIZIONE
AD AGENTI CHIMICI, FISICI, BIOLOGICI
Agenti fisici (Titolo XVIII D. Lgs. 81/2008)
Agenti chimici (Titolo IX D. Lgs. 81/2008)
Agenti biologici (Titolo X D. Lgs. 81/2008)
RILIEVI STRUMENTALI INDOOR
PER MONITORAGGIO QUALITÀ DEGLI AMBIENTI
ASSISTENZA ALL’UTILIZZO DI DISPOSITIVI
DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
FORMAZIONE SPECIFICA DI
RESPONSABILI, ADDETTI E LAVORATORI
TESTO UNICO SULLA SICUREZZA (D.Lgs.81/08)
GESTIONE DELLA PREVENZIONE SUI LUOGHI DI LAVORO
Il Decreto Legislativo 81/2008 (Testo Unico della Sicurezza) è la normativa di riferimento per quanto riguarda gli aspetti legati alla tutela
dei lavoratori dai rischi presenti nei luoghi di lavoro. È una norma molto complessa ed articolata che definisce le regole e gli
adempimenti che tutte le aziende, sia pubbliche che private, sono tenute ad ottemperare.
Ogni azienda deve valutare tutti i rischi presenti nel luogo di lavoro ed individuare le migliori misure preventive e protettive da
implementare. Il processo di valutazione del rischio consiste in un’analisi dettagliata del ciclo produttivo e delle modalità di lavoro e
consente di individuare le criticità insite in ogni attività lavorativa e di affrontarle e gestirle nel modo migliore.
La Divisione Igiene e Sicurezza della OSI offre tutti i servizi necessari a garantire la Prevenzione dei rischi generando un vero e proprio
modello organizzativo e gestionale dell’Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro, anche avvalendosi di professionisti specializzati e
strumentazioni sofisticate.
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (DVR)
Esecuzione di sopralluoghi negli ambienti di lavoro finalizzati ad individuare le conformità rispetto alle normative vigenti circa gli ambienti
di lavoro, le attrezzature, i processi produttivi, la presenza di sostanze pericolose, la gestione delle emergenze.
Redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs. 81/08, che consiste in una dettagliata relazione
sull’attività lavorativa nella quale sono chiaramente riportati i rischi presenti, le misure intraprese per contenerli ed il programma di
mantenimento ed implementazione, nel tempo, dei livelli di protezione dei lavoratori.
Stesura del Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti (DUVRI) ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. 81/08, necessario in caso di
possibile interferenza tra due o più attività lavorative nello stesso luogo di lavoro.
Messa a punto dei piani di emergenza e di evacuazione.
FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO
Organizzazione di corsi di formazione, informazione ed addestramento
per i lavoratori delle aziende afferenti a tutte le categorie di rischio
(basso – medio - alto). I corsi sono organizzati in collaborazione con
l’ENBLI (Ente Nazionale Bilaterale Lavoro e impresa) e prevedono il
rilascio di specifici attestati validi ai sensi dell’Accordo Stato Regioni. In
particolare si svolgono corsi per:
■ Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione (RSPP)
■ Addetti al Servizio Prevenzione e Protezione (ASPP)
■ Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)
■ Addetti Antincendio ed alle squadre di Emergenza
■ Formazione per Dirigenti e Preposti
■ Formazione generale e specifica per i lavoratori
■ Formazione per carrellisti
I corsi possono essere effettuati presso la sede OSI che dispone di due
aule dedicate o presso il Cliente su specifica richiesta. (Foto Aula)
Aula“Dainotti” presso O.S.I.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
ERGONOMIA · STRESS LAVORO CORRELATO
Assistenza all’uso delle attrezzature di lavoro ed alla scelta dei più
opportuni Dispostivi di Protezione Collettivi ed Individuali, in base alla
tipologia di attività svolta ed ai rischi ad essa connessi.
Verifica di impianti ed apparecchiature elettriche con assistenza nei
gestione dei piani di manutenzione dei macchinari anche in
applicazione della Nuova Direttiva Macchine (D.Lgs. 17/2010).
Una buona valutazione dei rischi deve tener conto dei cosiddetti rischi
Trasversali, cioè di quei fattori che pur non essendo direttamente connessi
alla salute e sicurezza propria dei luoghi di lavoro possono incidere in
maniera significativa sulla salute fisica e mentale dei lavoratori e che
derivano dall’insieme dei rapporti lavorativi, interpersonali e di
organizzazione che si creano all’interno di un ambito lavorativo.
Il Testo Unico della Sicurezza infatti, già nella definizione dei principi
comuni, pone il lavoratore al centro del sistema organizzativo ambientale
che deve garantire, tramite l’uso di attrezzature idonee e degli spazi
adeguati, l’applicazione dei principi ergonomici e di igiene ambientale.
Un ambiente di lavoro salubre e ben organizzato non solo aiuta la
produttività di un’azienda ma riduce numerosi fattori di rischio spesso
trascurati, come ad esempio fenomeni di stress lavoro-correlato, definito
all’interno del D.Lgs. 81/2008 e per il quale il Datore di Lavoro è tenuto a
fare una valutazione specifica.
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI (Titolo VI D.Lgs. 81/2008)
La Movimentazione manuale dei carichi consiste nelle “operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di
uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico, che, per
le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da
sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari”.
Per assumere un atteggiamento corretto ogni volta che si deve effettuare la movimentazione manuale di un carico occorre tenere
bene in mente alcune raccomandazioni, che costituiscono i principi e i contenuti da applicare anche in campo formativo e
nell’addestramento a cura dei datori di lavoro.
Per valutare adeguatamente il rischio da Movimentazione Manuale dei Carichi l’allegato XXXIII del D.Lgs. 81/2008 fa esplicito riferimento
alle tre parti della norma ISO 11228. In particolare, si devono tener presenti le parti 1 e 2 per valutare con il metodo NIOSH le azioni di
sollevamento e con le Tavole di Snook e Ciriello quelle di spinta e traino. La parte 3 riguarda la valutazione dei cosiddetti “movimenti
ripetitivi”, vale a dire la movimentazione di piccoli carichi con alta frequenza.
VIDEOTERMINALI (TITOLO VII D.Lgs. 81/08)
Il rischio connesso all’esposizione prolungata e continuativa su attrezzature munite di videoterminali può incidere sulla
vista e sulla postura della lavoratore condizionandone lo stato fisico e mentale. Ai rischi per il sistema muscoloscheletrico,
legati alla postura assunta ed ai rischi per la vista legati alle caratteristiche di luminosità e contrasto dello schermo e
dell’ambiente circostante si aggiungono poi quelli di affaticamento mentale connessi alla necessità di mantenere la
concentrazione su un compito per lunghi periodi, o con compiti che richiedono un notevole impegno cognitivo.
Valutare il rischio di esposizione a videoterminali comporta la necessità di fare un’analisi approfondita oltre che del videoterminale
stesso, inteso come pc e software, anche della postazione di lavoro intesa come l’insieme di strutture (essenzialmente sedia e scrivania)
e di ambiente (illuminazione, microclima, spazi a disposizione).
I rischi specifici che possono scaturire dall’uso dei VDT sono:
• Affaticamento visivo, dovuto alla necessità di concentrare lo sguardo sullo schermo per lunghi periodi.
• Discomfort, condizione in cui l’operatore, pur non essendo esposto a condizioni che possono comportare un vero e proprio rischio
per la salute, non si trovano in una condizione di benessere ad esempio a causa delle condizioni microclimatiche o per via delle
caratteristiche qualitative dell’aria, ecc.
• Posture incongrue, dovute alla necessità di stare seduti a lungo, mantenendo l’attenzione concentrata verso uno stesso punto ed
eseguendo movimenti che coinvolgono solo le mani e le dita.
• Carico mentale, dovuto all’attività svolta, sia a livello fisico che intellettivo, anche influenzato da fattori esterni, organizzativi e
ambientali oltre che da fattori personali legati, ad esempio, all’abilità, all’interesse ed alla capacità di gestire il lavoro.
LAGENTI FISICI, CHIMICI E BIOLOGICI
L’approccio verso una corretta valutazione e gestione dei rischi ha carattere interdisciplinare, per questo la OSI vanta nel proprio
organico professionisti qualificati in grado di intervenire in maniera specifica e coerente in tutte le attività lavorative quantificando i valori
delle singole esposizioni grazie ad una strumentazione tecnologicamente all’avanguardia che garantisce la certezza del dato. A seguito
delle misurazioni la OSI elabora i relativi documenti di valutazione dei rischi specifici, proponendo le migliori soluzioni di contenimento del
rischio per far sì che il committente sia sempre nella condizione di ottemperare a quanto previsto dalla normativa vigente.
AGENTI FISICI (Titolo XVIII D. Lgs. 81/2008)
Il Titolo VIII del D.Lgs. 81/2008 impone al datore di lavoro di effettuare la valutazione dei rischi fisici a cui sono esposti i
propri lavoratori quali il rumore, le vibrazioni, i campi elettromagnetici e le radiazioni ottiche artificiali.
La norma prevede che i lavoratori non siano mai esposti a valori di rumore, vibrazioni, radiazioni, campi elettromagnetici
in misura superiore ai limiti previsti, per evitare che l’esposizione arrechi loro delle patologie. Il datore di lavoro è quindi
tenuto ad adottare tutte le misure preventive per eliminare all’origine o per ridurre a livelli tollerabili i rischi conseguenti
l’esposizione ad agenti fisici.
AGENTI CHIMICI (Titolo IX D. Lgs. 81/2008)
Il rischio chimico all’interno delle attività lavorative è molto diffuso poiché molte sostanze o miscele utilizzate nei settori
lavorativi sono classificati come pericolose e di conseguenza rappresentano un potenziale rischio per i lavoratori
esposti.
La normativa di riferimento per gli agenti chimici pericolosi è rappresentata oltre che dal Titolo IX del D.Lgs. 81/2008,
anche dai Regolamenti Europei REACH (Regolamento CE n. 1907/2006) concernente la registrazione, valutazione,
autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche ed il CLP (Regolamento CE n. 1272/2008) relativo alla classificazione,
l’etichettatura e l’imballaggio delle stesse.
Una normativa così vasta ed in costante aggiornamento presuppone che la valutazione dell’esposizione sia eseguita da personale
specializzato e competente che sia in grado di mettere in relazione in maniera coerente e logica le eventuali misurazioni dei livelli di
inquinanti presenti con le valutazioni effettuate con i modelli di calcolo.
AGENTI BIOLOGICI (Titolo X D. Lgs. 81/2008)
Il rischio biologico è spesso poco conosciuto e per questo sottovalutato e gestito in maniera non efficace. La aziende
che presentano questo rischio sono sia quelle nella quali i lavoratori utilizzano deliberatamente agenti biologici nella
propria attività lavorativa come i laboratori di biotecnologie, le aziende farmaceutiche e le aziende che trattano i rifiuti,
sia quelle nelle quali i lavoratori hanno una grande probabilità di entrare in contatto con agenti patogeni come ad
esempio gli ospedali e le aziende zootecniche.
La valutazione del rischio biologico deve essere effettuata ponendo la giusta attenzione a tutte le possibili fonti, dirette
ed indirette, di contaminazione biologica. Il documento specifico di valutazione del rischio biologico deve riportare tutte le misure di
prevenzione necessarie per evitare il contagio e le specifiche procedure di profilassi da attuare immediatamente a seguito di un
eventuale contatto con l’agente patogeno.
Divisione
Igienizzazione
Idrica e Aeraulica
VIDEOISPEZIONI
IGIENIZZAZIONE CONDOTTE AERAULICHE
SANIFICAZIONE IMPIANTI E CIRCUITI IDRICI
CAMPIONAMENTO E ANALISI
CONTAMINANTI PRE E POST INTERVENTO
CERTIFICAZIONE
DI AVVENUTA IGIENIZZAZIONE
GESTIONE E MANUTENZIONE IMPIANTI
MONITORAGGIO E CONTROLLO LEGIONELLA
ELABORAZIONE MANUALE
PREVENZIONE LEGIONELLA
ASSISTENZA TECNICA E NORMATIVA
FORMAZIONE SPECIFICA PER RESPONSABILI
DI SERVIZIO E ADDETTI ALLA MANUTENZIONE
VIDEOISPEZIONI
Al fine di verificare lo stato di igienicità delle condotte
aerauliche vengono eseguite video ispezioni tramite sonde e
robot. Con tale procedura il Cliente può avere accortezza sulla
presenza o meno di polvere e sporcizia, agenti di
contaminazione biologica. Il flusso d’aria infatti, passando
attraverso le condotte, diventa un veicolo e attraverso le
bocchette immette gli agenti contaminanti nell’ambiente.
CAMPIONAMENTO E ANALISI
Sia in fase preliminare che a valle dell’avvenuta sanificazione è
necessario quantificare la presenza di agenti di
contaminazione chimica e biologica presenti su superfici,
ambiente ed acqua. Grazie al laboratorio OSI e al personale
altamente qualificato è possibile operare con la massima
professionalità, supportata dall’accreditamento “Accredia”
(Lab. N. 0353) di numerose prove e dai circuiti interlaboratorio
costantemente intrapresi. L’individuazione dei punti critici dove
eseguire le prove è parte integrante del processo, per questo
motivo, anche in questa fase, viene offerta la massima
assistenza.
FORMAZIONE
La OSI, grazie al personale altamente qualificato, è in grado di
offrire assistenza formativa con programmi ad hoc, mirati alla
singola tipologia di struttura e rivolti agli addetti alle
manutenzioni. I corsi in ottemperanza al D.Lgs. 81/08 (Testo
Unico sula Sicurezza) sono riconosciuti e convalidati da Enti
paritetici e possono essere eseguiti presso le aule OSI o nella
sede del Cliente stesso.
SANIFICAZIONE IMPIANTI AERAULICI
La OSI opera in conformità alle linee guida e agli standard AIISA (Associazione Italiana Igienisti Sistemi Aeraulici) – NADCA (National
Air Duct Cleaners Association). Ciò vuol dire effettuare costantemente aggiornamenti normativi e tecnici. La strumentazione
utilizzata è certificata e gli operatori OSI seguono una formazione continua sia sulle migliori tecnologie disponibili sul mercato che
sui prodotti idonei da impiegare.
• Campionamento e analisi chimiche e microbiologiche dell’aria
• Video ispezioni tramite sonde e robottini computerizzati
• Bonifiche ed igienizzazione Di Unità Trattamento Aria e condotte aerauliche, tramite attrezzature tecnologicamente avanzate (sia
sistemi a spazzola che a getto d’aria)
• Inertizzazione impianti aeraulici con sistemi automatici
• Pulizia e sanificazione fan – coils e splitter.
• Manutenzione e gestione impianti
PRIMA
DOPO
SANIFICAZIONE IMPIANTI IDRICI
Sono diverse le tecniche di sanificazione e disinfezione utilizzate per l’igienizzazione delle condotte idriche. La OSI, esaminando
ciascun caso tramite sopralluogo gratuito, elabora la migliore soluzione a livello tecnico ed economico, garantendo al Cliente la
riuscita dell’intervento tramite check analitici post operam.
• Analisi chimiche e microbiologiche di acqua
• Igienizzazione e disinfezione condotte idriche
• Rimozione di Biofilm da tubazioni
• Lavaggi chimici
• Iperclorazione e trattamento acque sanitarie
• Messa a punto di impianti in clorazione continua, anche in controllo da remoto
• Defangamento, disincrostazione e disinfezione di vasche di riserva e boiler di acqua sanitaria.
• Manutenzione e Gestione impianti di depurazione
• Fornitura e installazione impianti di addolcimento
• Trattamento acque di raffreddamento di torri evaporative
• Trattamento acque di vasche di accumulo e piscine
PRIMA
DOPO
FOCUS LEGIONELLA
Legionella è un sottile bacillo gram-negativo, aerobo di cui sono state identificate più di 40 specie, la più
pericolosa delle quali è L. pneumophila (ad essa vengono infatti imputati più dl 90% di casi di legionellosi).
Legionella deve il nome ad un’epidemia acuta che nell’estate del 1976 colpì un raduno di ex
combattenti della guerra in Vietnam (i cosiddetti legionari) in un albergo di Philadelfia (USA), causando il
decesso di 34 dei 221 contagiati. Numerose ipotesi vennero vagliate ed alla fine si scoprì che la malattia
era imputabile ad un’infezione provocata da batteri in precedenza sconosciuti, isolati dall’impianto di
condizionamento dell’hotel.
Legionellosi
La legionellosi è un'infezione causata da Legionella pneumophila che colpisce l'apparato respiratorio.
Si può manifestare in due diverse entità cliniche: la febbre di Pontiac e la malattia del legionario.
La febbre di Pontiac è un quadro acuto a risoluzione spontanea che si manifesta dopo un periodo di
incubazione variabile 24 a 48 ore. Si caratterizza per forte febbre, dolori muscolari e intestinali, mal di testa.
La malattia del Legionario si manifesta dopo un periodo di incubazione variabile da 2 a 10 giorni e si tratta
di una polmonite atipica. I sintomi più comuni sono febbre elevata, dolori muscolari, diarrea, mal di testa,
dolori al torace, tosse, insufficienza renale, confusione mentale, disorientamento e letargia. La malattia,
specie se diagnosticata tardi, o insorta in soggetti molto deboli, può portare al decesso.
Si contrae la legionellosi solo attraverso aerosol, cioè respirando piccole goccioline di acqua
contaminata da una sufficiente quantità di batteri.
ELABORAZIONE MANUALI DI PREVENZIONE E PROFILASSI LEGIONELLA
Nell’ambito dell’analisi e gestione del rischio “Legionellosi” è opportuno che sia stilato un piano di
prevenzione ad hoc per la struttura, con la messa a punto di un registro per la documentazione degli
interventi di valutazione del rischio e di manutenzione, ordinari e straordinari, sugli impianti idrici e di
climatizzazione.
Deve essere nominato un Responsabile che abbia un’adeguata formazione e che conosca non solo i
principali punti critici su cui intervenire, ma anche come limitare i principali fattori di rischio.
Ogni struttura nella quale siano presenti impianti potenzialmente a rischio legionellosi deve quindi
rispettare uno specifico protocollo che tenga conto delle più recenti evoluzioni normative, in
considerazione del fatto che il problema non è solo di sanità pubblica ma anche in relazione ad
esposizione professionale in ambienti di lavoro.
I principali luoghi di esposizione all’interno dei quali è possibile
riscontrare una potenziale esposizione a legionella sono:
• Strutture sanitarie (Ospedali e Cliniche)
• Strutture termali e Centri benessere
• Strutture turistico ricettive (Alberghi, Hotel, Campeggi, Ristoranti etc.)
• Centri sportivi
• Siti industriali
• Centri commerciali
• Navi
• Treni
• Residenze private
Le principali sorgenti di infezione sono:
• Torri di raffreddamento
• Impianti idrici e aeraulici
• Vasche idromassaggio
• Umidificatori
• Piscine ad uso natatorio e riabilitative
È opportuno procedere con la pulizia e la manutenzione dei
sistemi summenzionati almeno una o due volte l’anno, anche
in funzione della tipologia di struttura nei quali insistono.
Condizioni ideali di proliferazione:
• temperatura dell’acqua compresa tra i 20 e i 45 °C;
• ristagno o scarso ricambio di acqua;
• elevata concentrazione di microbi, compresi alghe,
amebe, mucillagini e altri batteri;
• presenza di biofilm, incrostazioni, sedimenti, melma, ruggine
o altre materie organiche;
• materiali di impianti idraulici degradati, come raccordi di
gomma, che possono fornire sostanze nutritive per
aumentare lo sviluppo di batteri.
Esposizione professionale
In alcuni casi, la potenziale esposizione al rischio legionellosi
può avvenire in ambito lavorativo. In questo contesto il
Datore di Lavoro ha l’obbligo di Valutare il Rischio legionellosi
nell’ambito del Titolo X (Esposizione ad Agenti Biologici) del
D.Lgs. 81/08. La Valutazione del Rischio deve essere revisionata
con frequenza almeno triennale (fanno eccezione quelle
tipologie di strutture per cui è richiesto un più frequente
aggiornamento della valutazione del rischio: strutture sanitarie,
termali…) oltre che in occasione di modifiche significative
dell’attività lavorativa o degli impianti idrici od aeraulici.
• Protocollo di Controllo del Rischio Legionellosi ai sensi delle
Linee Guida del 07-05-2015
• Informazione, Formazione e Addestramento relativo al rischio
legionellosi
• Campionamenti e ricerca di legionella in campioni di
provenienza ambientale
• Misure correttive in caso di positività (Eventuali interventi di
sanificazione, igienizzazione e bonifica).
ASSISTENZA TECNICA E NORMATIVA
Essere formati e aggiornati sull’evoluzione del quadro normativo vuol dire saper adempiere agli aspetti tecnici utili in fase di
prevenzione del rischio e conoscere le sanzioni amministrative e penali a cui il Responsabile della struttura potrebbe incorrere. è bene
sapere che tutte le strutture in cui siano stati accertati casi di legionellosi vengono inseriti in una banca dati europea (ELDSNet) a cui
accedono regolarmente tutti i maggiori Tour Operator, i quali escludono dalle loro guide tali strutture.
RIFERIMENTI NAZIONALI
• Linee Guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi, emanato dalla Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, Le Regioni e
le Provincie Autonome di Trento e Bolzano. Pubblicate in G.U. n.103 del 5 maggio 2000
• Linee Guida per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati, emanato dalla Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo
Stato, Le Regioni e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano. Pubblicate in G.U. n. 276 del 27 novembre 2001
• Linee Guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico- recettive e termali. Pubblicate in G.U. n. 28 del 4 febbraio 2005
• Linee Guida recanti indicazioni ai Laboratori con attività di diagnosi Microbiologica e controllo ambientale della Legionellosi. Pubblicate in G.U.
n. 29 del 5 febbraio 2005
• Testo Unico Ambientale, D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.
• Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro, D.lgs.81/08 - Titolo X (Esposizione ad Agenti Biologici)
• Accordo quadro di collaborazione tra INAIL e AIISA del 9 settembre 2014
• Linee Guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi emanato dalla Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, Le Regioni e le
Provincie Autonome di Trento e Bolzano del 7 maggio 2015. Il documento intende riunire, aggiornare e integrare tutte le indicazioni riportate nelle
precedenti Linee Guida Nazionali e Normative
RIFERIMENTI COMUNITARI
• The European Guidelines for Control and Prevention of Travel Associated Legionnaires' Disease – Versione 1.1 settembre 2011
Former part I and II “European Legionnaires’ Disease Surveillance Network (ELDSNet) Operating Procedures, ECDC Technical Document”
Former part III “ESGLI/EWGLI Technical Guidelines for the Investigation, Control and Prevention of Travel Associated Legionnaires’ Disease”
• European Manual for Hygiene Standards and Communicable Diseases Survillance on Passenger Ships. EU SHIPSAN TRAINET, October 2011
SI CONSIGLIA LA CONSULTAZIONE
• Le Infezioni da Legionella edito da Dipartimento di Prevenzione – Servizio di Igiene e Sanità Pubblica - Unità Organizzativa Epidemiologica e
Profilassi Malattie Infettive della Azienda Sanitaria Locale RM A della Regione Lazio. 2008.
• Epicentro, portale dell’Epidemiologia della Sanità Pubblica a cura del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della
salute. Organismo dell’Istituto Superiore di Sanità – Ministero della Salute. www.epicentro.iss.it
• La legionella e la malattia dei legionari: politiche e buone pratiche europee – Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro
https://osha.europa.eu/it
SETTORI DI ATTIVITÀ
AZIENDE EDILI
CENTRI BENESSERE
CENTRI TERMALI
ENTI PUBBLICI
(Scuole, Ospedali, Uffici, ...)
ESERCIZI COMMERCIALI
IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO
IMPIANTI DI TRATTAMENTO RIFIUTI
IMPIANTI SPORTIVI
INDUSTRIE NEI SETTORI
CHIMICHO
FARMACEUTICO
MANIFATTURIERO
METALMECCANICO
PETROLIFERO
OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE E GDO
RAFFINERIE
STRUTTURE SANITARIE
STRUTTURE TURISTICO-RICETTIVE
(Alberghi, Ristoranti, Bar, B&B, Campeggi, ...)
STUDI COMMERCIALISTI
STUDI LEGALI
ALCUNE REFERENZE
AUTOSTRADE DEI PARCHI
BETON BLACK
BIOMEDICA FOSCAMA
BRENNTAG
BRIDGESTONE
BULGARI
CARTIERA SAN MARTINO
CARTOTECNICA REALI
CATERPILLAR
COOP
CUKI
FEPLAST - GRUPPO PRIMA
FLAG
GABRIELE GROUP
GEMAR BALLOONS
GRUPPO INI
HUTNESS ALBERTUS
IMAT
MANITAL
MAZZOCCHIA
O-I MANUFACTORING
OLICAR
(ASL: ROMA2, ROMA5, AQUILA1, RIETI)
PIO XI - CASA DI CURA
RFI - GRUPPO FERROVIE DELLO STATO
SAF Società Ambiente Frosinone
SAMA GROUP
SANDRO PERTINI - OSPEDALE
SEP Società Ecologica Pontina
SODECO
TRENITALIA - GRUPPO FERROVIE DELLO STATO
TURRIZIANI PETROLI
VERDE AMBIENTE
VIV DECORAL
ALESSIO MASTROIANNI
Legale Rappresentante
Biologo Ambientale, iscrizione Ordine
Nazionale dei Biologi Sez. A. n. 067327
Laurea in “Scienze Ambientali”
Specizlizzazione “Monitoraggio
Ambientale e Controllo delle Alterazioni
Ambientali”
Esperto in “Management Ambientale”
mobile: +39 335 7427466
email: alessio.mastroianni@osiservice.it
SERGIO MASTROIANNI
Direttore Tecnico di Laboratorio
Fondatore O.S.I. (1980)
Chimico Industriale, iscrizione Ordine dei
Chimici n. 1047
Laurea in “Chimica Industriale”
Esperto in “Gestione Analisi di Processi
Industriali, Tecniche di Gestione Rifiuti e
Bonifiche di Siti Contaminati”
mobile: +39 335 6490776
email: sergio.mastroianni@osiservice.it
O.S.I. S.r.l. - Organizzazione Servizi Industriali
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FEDERICA IACOBONE
Responsabile Divisione Ambientale
Laurea in “Chimica Industriale Ambientale”
Esperta in “Igiene Industriale e Tecniche di
Laboratorio”
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MARIA BARTOLOMUCCI
Responsabile Divisione Alimentare
Laurea in “Biotecnologie”
Specializzazione in “Biotecnologie Agro Industiali
e Alimentari”
Esperta in “Igiene degli Alimenti”
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CECILIA MATTEI
Responsabile Divisione Igiene e Sicurezza
Laurea in “Tecniche della Prevenzione
nell’Ambiente e Nei luoghi di lavoro”
Specializzazione in “Scienze delle Professioni
Sanitarie della Prevenzione”
Esperta in “Igiene Industriale”
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Osi company profile

  • 1. Divisione Igienizzazione Idrica e Aeraulica Divisione Igiene e Sicurezza Divisione Alimentare Divisione Ambientale LABORATORIO DI ANALISI CHIMICHE e MICROBIOLOGICHEIM
  • 2. STORIA “Nel 1975 dovemmo chiudere uno studio di chimica industriale applicata all’ecologia per mancanza di clienti. Nel 1980 riprendemmo l’attività, visto l’interesse nel settore, con l’intento di offrire un servizio integrato di ecologia applicata all’Industria e agli Enti pubblici. Da allora l’attività ha perseguito una costante politica di miglioramento e adeguamento dei propri servizi non solo in ambito ambientale ma anche in quello della sicurezza sui luoghi di lavoro, dell’igiene ambientale e dell’igienizzazione dei canali idrici e aeraulici. Questo ha permesso negli anni di soddisfare differenti tipologie di clienti offrendo loro risposte tecnologiche di avanguardia. Oggi l’organigramma è costituito da professionisti ben consapevoli del carattere interdisciplinare della materia”. Sergio Mastroianni · Chimico Industriale SERVIZI La OSI srl incentra la propria attività su basi tecniche ed analitiche grazie ad un laboratorio di analisi chimiche, microbiologiche e di indagini fisiche strumentali. La competenza tecnica, abbinata ad una pluriennale esperienza nell’ ambito della gestione dei processi industriali e della consulenza normativa, consentono di offrire un global service integrato in grado di soddisfare un target di Clienti molto ampio. Oltre a personale proprio costituito da Professionisti altamente qualificati, la OSI si avvale di una rete costruita negli anni con passione e serietà, fatta di Professionisti, Aziende e Laboratori partner, che garantiscono una copertura totale dei servizi richiesti in tempi rapidi. DIVISIONE AMBIENTALE · Campionamento e Analisi · Indagini ambientali · Bonifiche · Due Diligence Ambientale · Ottimizzazione Processi Industriali e Progettazione Impianti · Monitoraggio ambientale e Pratiche autorizzative · Formazione Responsabili Ambientali DIVISIONE ALIMENTARE · Campionamento e Analisi Matrici Alimentari · Trasparenza Aimentare ed Etichettatura · Piani di Autocontrollo - HACCP · Implemantazione Protocolli di Qualità · Formazione Personale Alimentarista DIVISIONE IGIENE e SICUREZZA · Redazione DVR · Valutazione Rischi Specifici · Indagini Strumentali per la Qualificazione dei Rischi · Formazione delle Figure Preposte alla Sicurezza DIVISIONE IGIENIZZAZIONE IDRICA e AERAULICA · Videoispezioni · Bonifiche Circuiti Idrici e Aeraulici con Evidenze Analitiche di Garanzia · Soluzioni di Igienizzazione con Migliori Tecnologie e Prodotti Disponibili · Programmazione e Implementazione Piani di Intervento · Formazione Responsabili Tecnici
  • 3. Iscrizione nell’Elenco Regionale dei laboratori che effettuano analisi ai fini dell’autocontrollo per le industrie alimentari · D.G.R. 1020 del 22/11/2005 Iscrizione nell’Elenco dei laboratori competenti a prestare servizi necessari per verificare la conformità dei prodotti in materia di fertilizzanti · D.Lgs n. 75 del 29/04/2010 ALL. XI · MIPAAF Iscrizione alla Cat. 8 Albo Gestori Ambientali "intermediazione e commercio di rifiuti senza detenzione dei rifiuti stessi" iscrizione alla Cat. 9 Albo Gestori Ambientali "bonifica di siti" Iscrizione nel Registro delle PMI Innovative CERTIFICAZIONI e RICONOSCIMENTI
  • 4. LABORATORI DI ANALISI Il Laboratorio di analisi annesso alla OSI srl è attivo dal 1980. Nel corso degli anni si è evoluto parallela- mente al progresso tecnologico, aggiornando in modo costante la propria strumentazione al fine di garantire un dato certo e affidabile. Le competenze professionali che si sono succedute hanno con- sentito di poter operare sempre con metodi di prova riconosciuti e validati. Il laboratorio opera in tre settori: · Chimico · Microbiologico · Indagini fisiche strumentali Annualmente sono eseguiti numerosi circuiti interlaboratorio ed aggiornamenti formativi, inoltre è stato uno dei primi laboratori in Italia ad ottenere la certificazione Accredia (accreditamento al n. 0353 - per consultare l’elenco delle prove accreditate consultare il sito www.accredia.it) La partnership con i migliori laboratori specialistici consente di poter soddisfare in tempi brevi anche le analisi più particolari offendo un global service di altissimo profilo scientifico. Il Cliente può contare su un’accurata conservazione del dato, l’iter che parte dal campionamento fino al risultato analitico è monitorato dal circuito interno di gestione della qualità. Particolare attenzione è dedicata alle attività di campionamento, parte integrante della procedura analitica. Le norme sul campionamento impongono una formazione continua al fine di ottenere una sempre maggiore rappresentatività del campione da sottoporre ad analisi. Per questo motivo tra le prove accreditate “Accredia" c’è anche l’attività di campionamento in base alla norma UNI EN 10802 (per matrice rifiuto). I laboratori rappresentano dunque il vero e proprio motore della OSI, a servizio costante delle 4 principali divisioni. LABORATORIO CHIMICO LABORATORIO MICROBIOLOGICO LABORATORIO INDAGINI FISICHE STRUMENTALI Divisione Ambientale Divisione Alimentare Divisione Igiene e Sicurezza Divisione Igienizzazione Idrica e Aeraulica
  • 5. Divisione Ambientale CAMPIONAMENTO E ANALISI Acqua Potabili· Scarichi Idrici· Acque Reflue Compost e Fertilizzanti Emissioni in Atmosfera & in Ambienti di Lavoro Fanghi Oil & Fuels Olfattometria Rifiuti Test eco tossicologici Test di Prodotto Terreni INDAGINI AMBIENTALI Caratterizzazione Ambientale Analisi di Rischio Sito specifica Indagini Geognostiche e Geofisiche Due Diligence Ambientale BONIFICHE PIANI DI GESTIONE Gestione rifiuti Piani utilizzazione agronomica (PUA) piani di gestione e utilizzo terre e rocce da scavo OTTIMIZZAZIONE PROCESSI E PROGETTAZIONE IMPIANTI Impianti Pilota e Full Scale MONITORAGGIO AMBIENTALE Piani di Monitoraggio Ambientale Assistenza verso enti ed autorità di controllo EMISSION TRADING PRATICHE AUTORIZZATIVE AUA· AIA· VIA· VAS Adempimenti Normativi FORMAZIONE
  • 6. CAMPIONAMENTO E ANALISI Acqua • Acque Potabili e da destinare al consumo umano: Riferimento di Legge D. Lgs. 31 del 02/02/01. • Acque sotterranee: Riferimento di legge D. Lgs. n. 152/06 Parte IV all. 5 tab. 2 (Concentrazione Soglia di Contaminazione ai fini della caratterizzazione di siti potenzialmente contaminati). • Acque di scarico: Riferimento di legge D.Lgs. 152/06 parte III all. 5 tab. 3 e tab. 4 (per lo scarico in acque superficiali, in rete fognaria e sul suolo). • Acque di Piscina: Normativa di riferimento Accordo tra il Ministero della Salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 16 gennaio 2003. Compost e fertilizzanti Le principali attività consistono in: • controlli sulla qualità di fertilizzanti e compost (D.Lgs n. 75 e s.m.i.); • determinazione dell’IRDP e IRDR (Indice respirometrico dinamico potenziale o reale) necessari a definire la stabilità raggiunta dal materiale organico. Grazie all’esperienza maturata negli anni, si è certi di puntuale riscontro sia nel controllo di conformità alla normativa, sia nell’analisi della composizione del fertilizzante in macro e micro elementi. Inoltre in base alle risultanze analitiche si studiano possibili miglioramenti nel processo di gestione ai fini di una migliore stabilità e purezza del materiale. L’azienda è iscritta nell’Elenco dei laboratori competenti a prestare servizi necessari per verificare la conformità dei prodotti in materia di fertilizzanti (D.Lgs. n. 75 del 29/04/2010 All. XI MIPAAF) Emissioni in atmosfera & in ambienti di lavoro Le principali attività del settore Aria consistono in: • Campionamento ed analisi delle Emissioni in atmosfera (parte V del D.Lgs. 152/06). • Campionamento ed analisi degli inquinanti aerodispersi in Ambienti Esterni o Ambiente di Lavoro (D.Lgs. 81/08); • Determinazione dell’esposizione dei lavoratori ad agenti biologici (D.Lgs. 81/08);
  • 7. Oil & Fuels • campionamento di Olii ed Emulsioni oleose da avviare a Impianto per la Rigenerazione o combustione ai sensi di quanto previsto dal DM n° 392 del 16/05/1996; • attività di analisi, prove e controlli su materie prime e prodotti formulati; • quantificazione del grado di contaminazione batterica (causa di biofilm e sporcizia su filtri) tramite metodo IP 385. • classificazione e analisi dei combustibili da rifiuto e combustibili solidi secondari (CDR e CSS); • analisi di biocombustibili come pellets, biomasse legnose, sansa, oli vegetali vari ed altri residui dell’attività agricola ed agroalimentare che possono essere sfruttati ai fini energetici; Le analisi effettuate coprono un ampio set di parametri (Analisi elementare CHN, Zolfo, Metalli, Potere Calorifico Inferiore e Superiore, Ceneri, Umidità, Densità, Punto di infiammabilità, ecc.) Olfattometria Piani di indagine finalizzati alla captazione degli odori in olfattometria dinamica, i campioni prelevati sono analizzati in service secondo la norma UNI EN 13725:2004. Questa tecnica consente dunque di quantificare l’impatto odorigeno derivante sia da processi industriali che da attività commerciali. Rifiuti Esecuzione di caratterizzazione chimico fisica dei rifiuti da inviare in discarica o in idoneo impianto di trattamento. Il campionamento è accreditato “ACCREDIA” e viene eseguito ai sensi della UNI 10802. • classificazione del rifiuto e di determinazione della pericolosità ai sensi della parte IV del D.Lgs. 152/06, e delle nuove direttive europee (Decisione 532/2000/CEE e smi Reg. (UE) n. 1357/2014, Reg. di esecuzione (UE) n. 955/2014) • ammissibilità del rifiuto in discarica ai sensi de DM 27/09/2010 smi. • determinazioni per la conferibilità di rifiuti non pericolosi in impianti di recupero agevolato ai sensi de DM 05/02/1998 e DM 186/06, DM 12 giugno 2002 n.161, DM 17 novembre 2005 n. 279) Test eco tossicologici L’approccio eco tossicologico fornisce informazioni realistiche del grado di tossicità di una matrice ambientale in quanto risponde a tutte le sostanze presenti ed alle loro interazioni, evidenzia la biodisponibilità delle sostanze, individua gli effetti complessivi di tutti i fattori biotici ed abiotici presenti e allo stesso tempo tiene conto della proprietà di alcune sostanze di bioaccumularsi nei tessuti degli organismi. Tra i test eco tossicologici più comuni ricordiamo: • Indice biotico Esteso (IBE) • Daphnia magna Metodo APAT CNR-IRSA 8020B Man. N. 29,2003 • TEST EC50 di tossicità acuta su Daphnia magna Metodo APAT CNR-IRSA 8020B Man. N. 29,2003 • Analisi microscopica dei fanghi attivi • Uova di elminti vitali Metodo APAT 1.2.4-Man.20.03
  • 8. Test di prodotto Imballaggi I Materiali e Oggetti destinati a Contatto con gli Alimenti (MOCA) sono disciplinati da specifiche normative che tendono a garantire la massima sicurezza per il consumatore finale, un quadro complesso all’interno del quale si muovono principi generali e norme specifiche (DM 21/03/73, Regolamento (CE) n. 1935/2004 e Regolamento (CE) n. 2023/2006 inerente alle buone pratiche di fabbricazione). I materiali, a seconda della loro natura, possono infatti trasferire componenti ai prodotti alimentari e in alcuni casi determinare una contaminazione dell’alimento stesso. Per tale motivo le principali analisi si basano su test di migrazione globale e specifici test di cessione. Giocattoli O.S.I. S.r.l. è in grado di eseguire test di conformità per giocattoli ai sensi del D.Lgs. 11 aprile 2011, n. 54 che recepisce la nuova Direttiva giocattoli 2009/48/CE del 18 giugno 2009 che, per garantire un maggior livello di sicurezza dei giocattoli e di tutela dei bambini che li usano, aggiorna, modifica ed integra, le attuali disposizioni vigenti sulla materia. Cosmetici Il 22 dicembre 2009, nella Gazzetta Ufficiale dell’UE è stato pubblicato il regolamento (CE) n.1223/2009 sui cosmetici, allo scopo di armonizzare le disposizioni già esistenti in materia (Legge 11 ottobre 1986, n. 713 che ha recepito la direttiva comunitaria 76/768/CEE e successive modifiche). Obiettivo è quello di comprovare; • l’effettiva composizione degli ingredienti del prodotto cosmetico (verifica etichetta) • la presenza di ingredienti non ammessi dalla normativa vigente • la determinazione di ingredienti ammessi entro certi limiti • la presenza di potenziali contaminanti Altri Prodotti L’attività di Ricerca e Sviluppo consente di studiare innumerevoli richieste su varie tipologie di prodotti e classi merceologiche. La OSI srl infatti, grazie ad una fitta rete di laboratori partner specializzati in diversi settori, è in grado di fornire risposte in tempi veloci e con un elevata affidabilità del dato. Ciò ha consentito nel tempo di sviluppare un global service analitico non solo su prove chimiche e microbiologiche ma anche in test fisici e meccanici, spesso indispensabili per rispettare le norme specifiche per la certificazione di prodotto. Terreni • Terreni e suoli potenzialmente contaminati da caratterizzare secondo quanto previsto dal D.Lgs. n. 152 del 03/04/2006 Part. IV, All V Tab. A e B (Concentrazione Soglia di Contaminazione nel suolo e nel sottosuolo riferiti alla specifica destinazione d’uso dei siti da bonificare); • Terreno vegetale e/o terre e rocce da scavo da avviare alle procedure di recupero o riutilizzo; • Terreni Agricoli (determinazione dei micro e dei macro elementi presenti, analisi dei nematodi,ecc.);
  • 9. INDAGINI AMBIENTALI Caratterizzazione ambientale Esecuzione piani di caratterizzazione ambientale intesi (in base all’All. 2 del titolo V alla parte IV del D.Lgs. 152/06) come “l’insieme delle attività che permettono di ricostruire i fenomeni di contaminazione a carico delle matrici ambientali, in modo da ottenere le informazioni di base su cui prendere decisioni realizzabili e sostenibili per la messa in sicurezza e/o bonifica del sito” Partendo dalla raccolta dei dati storici del sito viene messo a punto di concerto con le Autorità Competenti il modello concettuale preliminare e predisposizione del piano di indagine ambientale, contenente l’ubicazione dei punti di campionamento e i parametri analitici da ricercare. Qualora si attesti il superamento delle CSC (Concentrazione Soglia di Contaminazione, i cui limiti per terreni ed acque sono espressi in All. 5 rispettivamente nelle tabelle 1 e 2), si procede con l’Analisi di Rischio sito specifica. Analisi di rischio sito specifica Questa procedura permette di quantificare (secondo i criteri esplicitati in All. 1), le CSR (Concentrazioni Soglia di Rischio) e rappresenta un passaggio fondamentale per calibrare e definire al meglio le procedure e gli obiettivi di risanamento. Indagini geognostiche e geofisiche Con l’ausilio di esperti geologi ed aziende leader nel settore della geotecnica sono elaborati piani di campionamento ad hoc, utilizzando le migliori tecnologie di perforazione per carotaggio ed installazione pozzi piezometrici. Teli fasi sono funzionali alla raccolta campioni e consentono il reperimento di informazioni utili alla redazione della relazione geologica, come l’elaborazione dell’ analisi stratigrafica o l’identificazione del flusso di falda. Per valutare la presenza di contaminanti, fusti metallici o corpi estranei nel sottosuolo, si può far uso di tecniche non invasive di geofisica, quali la tomografia elettrica o il georadar. Due Diligence Ambientale Prima di acquisire un sito industriale, uno stabilimento produttivo o un terreno. è opportuno identificare e quantificare eventuali passività ambientali che inevitabilmente potrebbero influenzare l’apparente valore di mercato. A tal fine la OSI, grazie all’esperienza maturata nel campo delle caratterizzazioni e delle bonifiche, ha redatto (in conformità alle norme di settore) una propria procedura che garantisce un elevata affidabilità del dato finale. BONIFICHE Se dalla fase di caratterizzazione si rileva la presenza di contaminazione su un sito si rende necessario intervenire (secondo quanto prescritto nell’allegato III al titolo V della parte IV) con “l’esecuzione di interventi di bonifica e ripristino ambientale, di messa in sicurezza (d’urgenza, operativa o permanente)”. Le applicazioni proposte tengono conto dell’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili (BAT – Best Available Technologies) applicando soluzioni che siano al contempo economicamente sostenibili, proponendo rimedi in situ oppure operazioni ex situ.
  • 10. • Analisi e gestione di processo • Analisi di rischio sito specifica • Bonifiche (Foto 1, 5, 7) • Caratterizzazione ambientale • Due Diligence Ambientale • Indagini geofisiche (Foto 6) • Indagini geognostiche (Foto 2, 3, 8) • Progettazione impianti (Foto 4) INDAGINI AMBIENTALI & BONIFICHE le foto in questa sezione rappresentano lavori da noi eseguiti 1 2 6 3 7 4 5 8
  • 11. PIANI DI GESTIONE Gestione rifiuti · Guida ad una corretta gestione dei rifiuti interni ad un sito produttivo proponendo le migliori soluzioni in termini tecnici ed economici. Il principio che regola le applicazioni è basato sui fondamenti della circular economy, ovvero sul recupero di materia ed energia. Il quadro normativo di riferimento si presenta molto articolato. · Progettazione e realizzazione di isole ecologiche. · L’iscrizione alla categoria 8 dell’Albo Gestori Ambientali consente alla OSI di proporre soluzioni di smaltimento adeguate in base alla tipologia di codice CER da smaltire, valutando l’ipotesi che lo stesso possa essere trattato in idonei impianti di recupero. · Elaborazioni pratiche autorizzative ai fini del recupero di rifiuti in procedura semplificata o ordinaria . Assistenza agli adempimenti normativi ed amministrativi (MUD e dichiarazioni SISTRI). Piani di campionamento e analisi ai fini della classificazione e caratterizzazione dei rifiuti, l’azienda è accreditata ACCREDIA per le fasi di campionamento secondo la norma UNI EN 10802. Piani utilizzazione agronomica (PUA) Il Piano di Utilizzazione Agronomica degli effluenti zootecnici (PUA) è il principale strumento tecnico del Programma d’azione per le zone vulnerabili ai nitrati da fonte agricola, concepito per conseguire un sostanziale equilibrio tra l’azoto che si intende apportare al terreno ed il prevedibile fabbisogno delle colture. Il PUA è un documento previsionale, modificabile in corso d´opera in funzione dell´attività di gestione, e, quindi, va aggiornato e tenuto presso la sede dell´azienda. Piani di gestione e utilizzo Terre e rocce da scavo OTTIMIZZAZIONE PROCESSI e PROGETTAZIONE IMPIANTI La Osi offre una consolidata esperienza nella progettazione e costruzione di impianti tecnologici industriali di processo nei settori chimico, ambientale ed energetico. Fornisce servizi di ingegneria in particolare su studi tecnici di processo mirati ad ottimizzare: • Cicli produttivi al fine di ridurre i carichi inquinanti • Cicli idrici con chiusura parziale o totale degli stessi • Condizioni dell'ambiente di lavoro, igiene industriale e della sicurezza La società assicura inoltre studi di ingegneria di base e di dettaglio progettando e realizzando: • Impianti di depurazione delle acque primarie e di scarico • Impianti di trattamento fumi • Impianti di trattamento odori • Impianti di insonorizzazione • Impianti di trattamento, di innocuizzazione rifiuti e valorizzazione degli stessi per riutilizzo Impianti Pilota e Full Scale Messa a punto di Impianti Pilota con successiva implementazione Full Scale nei settori industriali e del risanamento ambientale, mirati all’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili (BAT)
  • 12. MONITORAGGIO AMBIENTALE • Piani di monitoraggio ambientale (in ottemperanza alle prescrizioni autorizzative) Esempio di Monitoraggio Emissioni in Atmosfera presso nostro Cliente (Foto 9, 10) • Assistenza verso Enti ed Autorità di Controllo Esempio di indagine coordinata con Organi di PG (Foto 11) EMISSION TRADING Implemantazione e Mantenimento del Sistema Europeo di Scambio delle Emissioni (EU ETS) PRATICHE AUTORIZZATIVE • Assistenza verso Enti ed Autorità di Controllo • AUA – Autorizzazione Unica Ambientale • Ipcc / AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) • Osservatorio Normativo • Recupero di rifiuti in procedura semplificata e ordinaria (MPS/End of Waste) • VIA (Valutazione Impatto Ambientale) • VAS (Valutazione Ambientale Strategica) FORMAZIONE Corsi di Formazione Tecnici e Normativi, rivolti ai Responsabili Ambientali e alle figure preposte alla Sicurezza negli Stabilimenti. Aula Corsi nella sede O.S.I. (Foto 12) 12 10 11 9
  • 13. Divisione Alimentare LABORATORIO ANALISI AGROALIMENTARE REG. C.E. 273/2005 ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO D.Lgs. 31/2001 e s.m.i AUTOCONTROLLO ALIMENTARE APPLICAZIONE NORMATIVA COMUNITARIA "PACCHETIO IGIENE" D.Lgs. 193/2007 in attuazione della normativa comunitaria TRASPARENZA ALIMENTARE APPLICAZIONE REG. C.E. 1169/ 2011 TRACCIABILITÀ e RINTRACCIABILITÀ DEI PRODOTTI ANALISI POTERE NUTRIZIONALE e ALLERGENI SHELF LIFE ETICHETTATURA DEI PRODOTTI ALIMENTARI ANALISI DEGLI IMBALLAGGI, MATERIALI E OGGETTI A CONTATTO CON GLI ALIMENTI (M.O.C.A.) REG. C.E. 19352004 CERTIFICAZIONI e PROTOCOLLI DI QUALITÀ REG. C.E. 834/2007 FORMAZIONE
  • 14. TRASPARENZA ALIMENTARE APPLICAZIONE REG. C.E. 1169/ 2011 Agli operatori del settore alimentare è affidata la responsabilità di adottare le necessarie misure per garantire la tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti alimentari. In un'ottica di massima trasparenza è necessaria un'informazione comprendente ingredienti, allergeni, valore nutrizionale e termine ultimo di consumazione. A tal fine garantiamo lo massima assistenza nell'elaborazione delle etichette presso i produttori e di appositi menù informativi presso operatori della distribuzione e ristorazione. SOSTANZE O PRODOTTI CHE PROVOCANO ALLERGIE O INTOLLERANZE 1) Cereali contenenti glutine 2) Crostacei e prodotti a base di crostacei 3) Uova e prodotti a base di uova 4) Pesce e prodotti a base di pesce 5) Arachidi e prodotti a base di arachidi 6) Soia e prodotti a base di soia 7) Latte e prodotti a base di latte (incluso lattosio) 8) Frutta a guscio 9) Sedano e prodotti a base di sedano 10) Senape e prodotti a base di senape 11) Semi di sesamo e prodotti a base di semi di sesamo 12) Anidride solforosa e solfiti 13) Lupini e prodotti a base di lupini 14) Molluschi e prodotti a base di molluschi 1 3 5 7 9 11 13 2 4 6 8 10 12 14 PIZZA MARGHERITA Farina tipo 0, mozzarella di latte vaccino, pomodoro, lievito di birra, sale, basilico. POTERE NUTRIZIONALE 100g 271 kcal / 1135 kj NUOVE NORME SUI MENU Indicazione Ingredienti, Allergeni e Potere Nutrizionale
  • 15. valori per 100g 320 Kcal / 917 kj 82 g 82 g 0,2 g 0 g 0,2 g 0,4 mg 5 mg 0,5 mg 6 mg 1 mg 52 mg VALORI NUTRIZIONALI VALORE ENERGETICO CARBOIDRATI di cui zuccheri FIBRA GRASSI PROTEINE SODIO CALCIO FERRO FOSFORO VITAMINA C1 POTASSIO VA VA CA di FIB GR PR SO CA FER FO VIT PO MIELE di Millefiori prodotto e confezionato da PRODUTTORE, Italia via XX Isola del Liri (FR) Lotto________ ________ peso_____________ __________ g 500 241 daconsumarsipreferibilmente entroil___ _ ____________ __ ___ 12·05·2016 PRODOTTO 100% ITALIANO www.osiservice.it nondisperdereilcontenitorenell’ambiente nte___________ 2016 TABELLA NUTRIZIONALE PAESE DI ORIGINE IN CUI IL MIELE È STATO RACCOLTO RACCOMANDAZIONI LOTTO E PESO NETTO TERMINI MINIMI DI CONSERVAZIONE NOME, RAGIONE SOCIALE O MARCHIO E SEDE DEL FABBRICANTE, DEL CONFEZIONATORE O DI UN VENDITORE COMPETENZE DIVISIONE ALIMENTARE • Tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti alimentali • Potere Nutrizionale • Allergeni • Shelf Life (individuazione data di scadenza) • Etichettatura prodotti e assistenza grafica • Menu e Tabelle Informative per Bar, Ristoranti e punti di distribuzione NUOVE NORME SULL’ETICHETTATURA DEI PRODOTTI ALIMENTARI Le nuove norme garantiscono una maggior tutela dei consumatori in quanto l’etichetta rappresenta la carta di identità del prodotto, definendone l’origine e i principali contenuti nutrizionali. Per tale motivo deve fornire elementi di chiarezza e leggibilità. PRODUZIONE Regolata da norme che impediscono un facile accesso al mercato OSI S.r.l. consulenze tecniche, analisi di laboratorio e strategie di marketing DISTRIBUZIONE e VENDITA nazionale ed internazionale DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE
  • 16. ANALISI DEGLI IMBALLAGGI, MATERIALI E OGGETTI A CONTATTO CON GLI ALIMENTI (M.O.C.A.) REG. C.E. 19352004 AUTOCONTROLLO ALIMENTARE APPLICAZIONE NORMATIVA COMUNITARIA "PACCHETIO IGIENE" D.Lgs. 193/2007 in attuazione della normativa comunitaria Recepimento dei Reg. Europei 852, 853, 854, 882 • Redazione del Manuale di Autocontrollo con specifiche procedure della corretta prassi igienica redatte in conformità alla normativa vigente e in base ai principi dell’H.A.C.C.P.; • Compilazione di una check list al fine di evidenziare non conformità documentali, operative, strutturali e del personale; • Formazione del personale alimentarista; • Prelievi su superfici per lo validazione del processo di sanificazione (piastre e tamponi); • Controllo delle temperature dei sistemi di refrigerazione (con termometro tarato) al fine di verificare la corretta funzionalità degli strumenti in dotazione dell'esercizio; • Campionamento e prove su prodotti alimentari al fine di verificare la qualità delle materie prime in ingresso, dei semilavorati e dei prodotti finiti. PROTOCOLLI DI QUALITÀ CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO E DI SISTEMA REG. C.E. 834/2007 • Assistenza e piani di monitoraggio per l' ottenimento della certificazione dei prodotti in "Agricoltura Biologica"; • Assistenza per ottenimento delle certificazioni di prodotto (in particolare per Grande Distribuzione ed Export);
  • 17. LABORATORIO AGROALIMENTARE REG. C.E. 273/2005 Nel laboratorio accreditato "Accredia" (N°0353) si effettuano analisi fisiche, chimiche e microbiologiche, accreditate presso la nostra struttura o in service presso altri laboratori, su tutti gli alimenti come forma di autocontrollo per verificare lo stato di igienicità durante i vari stadi del processo produttivo. CONTAMINANTI AMBIENTALI (Reg. CE 1881/2006) Diossine, Policlorobifenili (PCB), Metalli pesanti (Piombo, Cadmio, Mercurio), Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA), Nitrati, Aflatossine, Micotossine, Monocloropropandiolo 1,2 (3- MPCD). RESIDUI PRODOTTI FITOSANITARI (Reg. CE 396/2005) • Insetticidi organo fosforati, clorurati, pietroidi, carbammati, regolatori di crescita • Diserbanti ureici, nitroanilinici, triazinici e altri • Funghicidi benzimidazolici, ditiocarbammati, tioftalimmidici, pirimidinici, triazolici ed altri PARAMETRI IGENICI MICROBIOLOGICI (Reg CE n. 2073/2005 - Dl.lgs 06/11/2007, n. 193 in applicazione ai Reg. “Pacchetto Igiene”) • Carica batterica totale (carica mesofila) • Miceti (lieviti e muffe) • Indici di scarsa qualità igienica (Coliformi, Enterobatteri, Escherichia coli, Streptococchi fecali, Clostridi, ecc.) • Patogeni (Salmonelle, Listerie, Campilobatteri, Stafilococchi, Yersinie, ecc) • Ricerca ed identificazione di specie SHELF LIFE · legata alla deperibilità degli alimenti, la Shelf Life rappresenta ad oggi una tecnica avanzata per individuare la data di scadenza dei diversi prodotti. Si tratta di esaminare un insieme di fattori chimici, fisici, biologici ed organolettici che sono strettamente legati alla natura del prodotto stesso e alla sua naturale propensione a degradarsi in funzione di fattori determinanti quali tempo e temperatura. FILTH TEST · L'analisi del Filth Test consente di rilevare le impurità solide leggere di natura minerale, vegetale o animale e da informazioni su condizioni e modalità di preparazione, conservazione e distribuzione. L'analisi è applicabile a cereali e derivati(farine, paste e prodotti da forno), vegetali freschi e conservati, spezie , caffè, cacao, latte e derivati e funghi. ALLERGENI (Reg. CE 1169/2011) · Un allergene è una sostanza solitamente innocua per la maggior parte delle persone, ma che in taluni individui (i soggetti allergici) è in grado di produrre manifestazioni allergiche di varia natura, a volte anche molto gravi. Il regolamento ne individua 14 OGM al fine di verificare la conformità di materie prime e di prodotti finiti ad uso umano e zootecnico rispetto alla normativa vigente ANALISI NUTRIZIONALE ESTESA (Reg. CE 1169/2011) ANALISI MERCEOLOGICHE SU PRODOTTI FINITI (in funzione dei disciplinari di produzione) TEST DI MIGRAZIONE GLOBALE SU IMBALLAGGI (M.O.C.A.) (Reg. CE 1935/2004) ADDITIVI E CONSERVANTI (Reg. UE n. 231/2012 - Reg. CE n. 1331/2008 - Reg. CE n. 1333/2008 - Reg. UE n. 1129/2011 - Reg. CE 1169/2011) Sostanze aggiunte intenzionalmente agli alimenti durante il ciclo produttivo, per raggiungere un obiettivo tecnologico come: • Aumento della durata di conservazione: antimicrobici, antiossidanti • Incremento del valore nutritivo: vitamine, sali minerali, amminoacidi • Incremento/stabilizzazione del valore sensoriale (pH, colore, aroma, sapore, consistenza) ALIMENTI ANALIZZATI Vegetali • (cereali, prodotti ortofrutticoli, derivati) Carne e derivati • Uova e derivati • Latte e derivati • Prodotti ittici • Olio • Vino • Acqua potabile • Caffè • Mangimi e prodotti per • la zootecnia Cereali e farine • Conserve • Prodotti da forno • ed altri...
  • 18. FUNZIONALITÀ DELLE PROVE ESEGUITE NEI NOSTRI LABORATORI • Garantire lo stato di igienicita’ durante i vari stadi del processo produttivo • Individuare azioni correttive funzionali ad una produzione ottimale • Validare piani agronomici • Sviluppare protocolli analitici richiesti dalla grande distribuzione nazionale ed internazionale • Adempiere alle procedure richieste in ambito di certificazione di prodotto • Identificare sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranze • Individuare la deperibilità dei prodotti e relativa scadenza • Coordinare Panel test per analisi sensoriale degli alimenti • Assicurare il consumatore finale che gli alimenti non siano stati oggetto di contaminazione ambientale, sia essa naturale o di origine antropica ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO D.Lgs. 31/2001 e s.m.i • Sopralluogo di verifico e studio della tipologia dell’impianto idrico • Individuazione dei punti di monitoraggio • Prelievo e analisi dell'acqua • Relazione finale contenente il certificato di analisi e le indicazioni di eventuali azioni correttive e/o di miglioramento. FORMAZIONE • Formazione del personale Alimentarista • Formazione sicurezza sui luoghi di lavoro (D.Lvo. 81/08) • Workshop tematici
  • 19. Divisione Igiene e Sicurezza ADEMPIMENTI NORMATIVA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO D. Lgs. 81/2008 DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI CAMPIONAMENTO E ANALISI PER ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI, FISICI, BIOLOGICI Agenti fisici (Titolo XVIII D. Lgs. 81/2008) Agenti chimici (Titolo IX D. Lgs. 81/2008) Agenti biologici (Titolo X D. Lgs. 81/2008) RILIEVI STRUMENTALI INDOOR PER MONITORAGGIO QUALITÀ DEGLI AMBIENTI ASSISTENZA ALL’UTILIZZO DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE FORMAZIONE SPECIFICA DI RESPONSABILI, ADDETTI E LAVORATORI
  • 20. TESTO UNICO SULLA SICUREZZA (D.Lgs.81/08) GESTIONE DELLA PREVENZIONE SUI LUOGHI DI LAVORO Il Decreto Legislativo 81/2008 (Testo Unico della Sicurezza) è la normativa di riferimento per quanto riguarda gli aspetti legati alla tutela dei lavoratori dai rischi presenti nei luoghi di lavoro. È una norma molto complessa ed articolata che definisce le regole e gli adempimenti che tutte le aziende, sia pubbliche che private, sono tenute ad ottemperare. Ogni azienda deve valutare tutti i rischi presenti nel luogo di lavoro ed individuare le migliori misure preventive e protettive da implementare. Il processo di valutazione del rischio consiste in un’analisi dettagliata del ciclo produttivo e delle modalità di lavoro e consente di individuare le criticità insite in ogni attività lavorativa e di affrontarle e gestirle nel modo migliore. La Divisione Igiene e Sicurezza della OSI offre tutti i servizi necessari a garantire la Prevenzione dei rischi generando un vero e proprio modello organizzativo e gestionale dell’Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro, anche avvalendosi di professionisti specializzati e strumentazioni sofisticate.
  • 21. DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (DVR) Esecuzione di sopralluoghi negli ambienti di lavoro finalizzati ad individuare le conformità rispetto alle normative vigenti circa gli ambienti di lavoro, le attrezzature, i processi produttivi, la presenza di sostanze pericolose, la gestione delle emergenze. Redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs. 81/08, che consiste in una dettagliata relazione sull’attività lavorativa nella quale sono chiaramente riportati i rischi presenti, le misure intraprese per contenerli ed il programma di mantenimento ed implementazione, nel tempo, dei livelli di protezione dei lavoratori. Stesura del Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti (DUVRI) ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. 81/08, necessario in caso di possibile interferenza tra due o più attività lavorative nello stesso luogo di lavoro. Messa a punto dei piani di emergenza e di evacuazione. FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO Organizzazione di corsi di formazione, informazione ed addestramento per i lavoratori delle aziende afferenti a tutte le categorie di rischio (basso – medio - alto). I corsi sono organizzati in collaborazione con l’ENBLI (Ente Nazionale Bilaterale Lavoro e impresa) e prevedono il rilascio di specifici attestati validi ai sensi dell’Accordo Stato Regioni. In particolare si svolgono corsi per: ■ Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione (RSPP) ■ Addetti al Servizio Prevenzione e Protezione (ASPP) ■ Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) ■ Addetti Antincendio ed alle squadre di Emergenza ■ Formazione per Dirigenti e Preposti ■ Formazione generale e specifica per i lavoratori ■ Formazione per carrellisti I corsi possono essere effettuati presso la sede OSI che dispone di due aule dedicate o presso il Cliente su specifica richiesta. (Foto Aula) Aula“Dainotti” presso O.S.I.
  • 22. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) ERGONOMIA · STRESS LAVORO CORRELATO Assistenza all’uso delle attrezzature di lavoro ed alla scelta dei più opportuni Dispostivi di Protezione Collettivi ed Individuali, in base alla tipologia di attività svolta ed ai rischi ad essa connessi. Verifica di impianti ed apparecchiature elettriche con assistenza nei gestione dei piani di manutenzione dei macchinari anche in applicazione della Nuova Direttiva Macchine (D.Lgs. 17/2010). Una buona valutazione dei rischi deve tener conto dei cosiddetti rischi Trasversali, cioè di quei fattori che pur non essendo direttamente connessi alla salute e sicurezza propria dei luoghi di lavoro possono incidere in maniera significativa sulla salute fisica e mentale dei lavoratori e che derivano dall’insieme dei rapporti lavorativi, interpersonali e di organizzazione che si creano all’interno di un ambito lavorativo. Il Testo Unico della Sicurezza infatti, già nella definizione dei principi comuni, pone il lavoratore al centro del sistema organizzativo ambientale che deve garantire, tramite l’uso di attrezzature idonee e degli spazi adeguati, l’applicazione dei principi ergonomici e di igiene ambientale. Un ambiente di lavoro salubre e ben organizzato non solo aiuta la produttività di un’azienda ma riduce numerosi fattori di rischio spesso trascurati, come ad esempio fenomeni di stress lavoro-correlato, definito all’interno del D.Lgs. 81/2008 e per il quale il Datore di Lavoro è tenuto a fare una valutazione specifica.
  • 23. MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI (Titolo VI D.Lgs. 81/2008) La Movimentazione manuale dei carichi consiste nelle “operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico, che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari”. Per assumere un atteggiamento corretto ogni volta che si deve effettuare la movimentazione manuale di un carico occorre tenere bene in mente alcune raccomandazioni, che costituiscono i principi e i contenuti da applicare anche in campo formativo e nell’addestramento a cura dei datori di lavoro. Per valutare adeguatamente il rischio da Movimentazione Manuale dei Carichi l’allegato XXXIII del D.Lgs. 81/2008 fa esplicito riferimento alle tre parti della norma ISO 11228. In particolare, si devono tener presenti le parti 1 e 2 per valutare con il metodo NIOSH le azioni di sollevamento e con le Tavole di Snook e Ciriello quelle di spinta e traino. La parte 3 riguarda la valutazione dei cosiddetti “movimenti ripetitivi”, vale a dire la movimentazione di piccoli carichi con alta frequenza. VIDEOTERMINALI (TITOLO VII D.Lgs. 81/08) Il rischio connesso all’esposizione prolungata e continuativa su attrezzature munite di videoterminali può incidere sulla vista e sulla postura della lavoratore condizionandone lo stato fisico e mentale. Ai rischi per il sistema muscoloscheletrico, legati alla postura assunta ed ai rischi per la vista legati alle caratteristiche di luminosità e contrasto dello schermo e dell’ambiente circostante si aggiungono poi quelli di affaticamento mentale connessi alla necessità di mantenere la concentrazione su un compito per lunghi periodi, o con compiti che richiedono un notevole impegno cognitivo. Valutare il rischio di esposizione a videoterminali comporta la necessità di fare un’analisi approfondita oltre che del videoterminale stesso, inteso come pc e software, anche della postazione di lavoro intesa come l’insieme di strutture (essenzialmente sedia e scrivania) e di ambiente (illuminazione, microclima, spazi a disposizione). I rischi specifici che possono scaturire dall’uso dei VDT sono: • Affaticamento visivo, dovuto alla necessità di concentrare lo sguardo sullo schermo per lunghi periodi. • Discomfort, condizione in cui l’operatore, pur non essendo esposto a condizioni che possono comportare un vero e proprio rischio per la salute, non si trovano in una condizione di benessere ad esempio a causa delle condizioni microclimatiche o per via delle caratteristiche qualitative dell’aria, ecc. • Posture incongrue, dovute alla necessità di stare seduti a lungo, mantenendo l’attenzione concentrata verso uno stesso punto ed eseguendo movimenti che coinvolgono solo le mani e le dita. • Carico mentale, dovuto all’attività svolta, sia a livello fisico che intellettivo, anche influenzato da fattori esterni, organizzativi e ambientali oltre che da fattori personali legati, ad esempio, all’abilità, all’interesse ed alla capacità di gestire il lavoro.
  • 24. LAGENTI FISICI, CHIMICI E BIOLOGICI L’approccio verso una corretta valutazione e gestione dei rischi ha carattere interdisciplinare, per questo la OSI vanta nel proprio organico professionisti qualificati in grado di intervenire in maniera specifica e coerente in tutte le attività lavorative quantificando i valori delle singole esposizioni grazie ad una strumentazione tecnologicamente all’avanguardia che garantisce la certezza del dato. A seguito delle misurazioni la OSI elabora i relativi documenti di valutazione dei rischi specifici, proponendo le migliori soluzioni di contenimento del rischio per far sì che il committente sia sempre nella condizione di ottemperare a quanto previsto dalla normativa vigente. AGENTI FISICI (Titolo XVIII D. Lgs. 81/2008) Il Titolo VIII del D.Lgs. 81/2008 impone al datore di lavoro di effettuare la valutazione dei rischi fisici a cui sono esposti i propri lavoratori quali il rumore, le vibrazioni, i campi elettromagnetici e le radiazioni ottiche artificiali. La norma prevede che i lavoratori non siano mai esposti a valori di rumore, vibrazioni, radiazioni, campi elettromagnetici in misura superiore ai limiti previsti, per evitare che l’esposizione arrechi loro delle patologie. Il datore di lavoro è quindi tenuto ad adottare tutte le misure preventive per eliminare all’origine o per ridurre a livelli tollerabili i rischi conseguenti l’esposizione ad agenti fisici. AGENTI CHIMICI (Titolo IX D. Lgs. 81/2008) Il rischio chimico all’interno delle attività lavorative è molto diffuso poiché molte sostanze o miscele utilizzate nei settori lavorativi sono classificati come pericolose e di conseguenza rappresentano un potenziale rischio per i lavoratori esposti. La normativa di riferimento per gli agenti chimici pericolosi è rappresentata oltre che dal Titolo IX del D.Lgs. 81/2008, anche dai Regolamenti Europei REACH (Regolamento CE n. 1907/2006) concernente la registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche ed il CLP (Regolamento CE n. 1272/2008) relativo alla classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio delle stesse. Una normativa così vasta ed in costante aggiornamento presuppone che la valutazione dell’esposizione sia eseguita da personale specializzato e competente che sia in grado di mettere in relazione in maniera coerente e logica le eventuali misurazioni dei livelli di inquinanti presenti con le valutazioni effettuate con i modelli di calcolo. AGENTI BIOLOGICI (Titolo X D. Lgs. 81/2008) Il rischio biologico è spesso poco conosciuto e per questo sottovalutato e gestito in maniera non efficace. La aziende che presentano questo rischio sono sia quelle nella quali i lavoratori utilizzano deliberatamente agenti biologici nella propria attività lavorativa come i laboratori di biotecnologie, le aziende farmaceutiche e le aziende che trattano i rifiuti, sia quelle nelle quali i lavoratori hanno una grande probabilità di entrare in contatto con agenti patogeni come ad esempio gli ospedali e le aziende zootecniche. La valutazione del rischio biologico deve essere effettuata ponendo la giusta attenzione a tutte le possibili fonti, dirette ed indirette, di contaminazione biologica. Il documento specifico di valutazione del rischio biologico deve riportare tutte le misure di prevenzione necessarie per evitare il contagio e le specifiche procedure di profilassi da attuare immediatamente a seguito di un eventuale contatto con l’agente patogeno.
  • 25. Divisione Igienizzazione Idrica e Aeraulica VIDEOISPEZIONI IGIENIZZAZIONE CONDOTTE AERAULICHE SANIFICAZIONE IMPIANTI E CIRCUITI IDRICI CAMPIONAMENTO E ANALISI CONTAMINANTI PRE E POST INTERVENTO CERTIFICAZIONE DI AVVENUTA IGIENIZZAZIONE GESTIONE E MANUTENZIONE IMPIANTI MONITORAGGIO E CONTROLLO LEGIONELLA ELABORAZIONE MANUALE PREVENZIONE LEGIONELLA ASSISTENZA TECNICA E NORMATIVA FORMAZIONE SPECIFICA PER RESPONSABILI DI SERVIZIO E ADDETTI ALLA MANUTENZIONE
  • 26. VIDEOISPEZIONI Al fine di verificare lo stato di igienicità delle condotte aerauliche vengono eseguite video ispezioni tramite sonde e robot. Con tale procedura il Cliente può avere accortezza sulla presenza o meno di polvere e sporcizia, agenti di contaminazione biologica. Il flusso d’aria infatti, passando attraverso le condotte, diventa un veicolo e attraverso le bocchette immette gli agenti contaminanti nell’ambiente. CAMPIONAMENTO E ANALISI Sia in fase preliminare che a valle dell’avvenuta sanificazione è necessario quantificare la presenza di agenti di contaminazione chimica e biologica presenti su superfici, ambiente ed acqua. Grazie al laboratorio OSI e al personale altamente qualificato è possibile operare con la massima professionalità, supportata dall’accreditamento “Accredia” (Lab. N. 0353) di numerose prove e dai circuiti interlaboratorio costantemente intrapresi. L’individuazione dei punti critici dove eseguire le prove è parte integrante del processo, per questo motivo, anche in questa fase, viene offerta la massima assistenza. FORMAZIONE La OSI, grazie al personale altamente qualificato, è in grado di offrire assistenza formativa con programmi ad hoc, mirati alla singola tipologia di struttura e rivolti agli addetti alle manutenzioni. I corsi in ottemperanza al D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sula Sicurezza) sono riconosciuti e convalidati da Enti paritetici e possono essere eseguiti presso le aule OSI o nella sede del Cliente stesso.
  • 27. SANIFICAZIONE IMPIANTI AERAULICI La OSI opera in conformità alle linee guida e agli standard AIISA (Associazione Italiana Igienisti Sistemi Aeraulici) – NADCA (National Air Duct Cleaners Association). Ciò vuol dire effettuare costantemente aggiornamenti normativi e tecnici. La strumentazione utilizzata è certificata e gli operatori OSI seguono una formazione continua sia sulle migliori tecnologie disponibili sul mercato che sui prodotti idonei da impiegare. • Campionamento e analisi chimiche e microbiologiche dell’aria • Video ispezioni tramite sonde e robottini computerizzati • Bonifiche ed igienizzazione Di Unità Trattamento Aria e condotte aerauliche, tramite attrezzature tecnologicamente avanzate (sia sistemi a spazzola che a getto d’aria) • Inertizzazione impianti aeraulici con sistemi automatici • Pulizia e sanificazione fan – coils e splitter. • Manutenzione e gestione impianti PRIMA DOPO
  • 28. SANIFICAZIONE IMPIANTI IDRICI Sono diverse le tecniche di sanificazione e disinfezione utilizzate per l’igienizzazione delle condotte idriche. La OSI, esaminando ciascun caso tramite sopralluogo gratuito, elabora la migliore soluzione a livello tecnico ed economico, garantendo al Cliente la riuscita dell’intervento tramite check analitici post operam. • Analisi chimiche e microbiologiche di acqua • Igienizzazione e disinfezione condotte idriche • Rimozione di Biofilm da tubazioni • Lavaggi chimici • Iperclorazione e trattamento acque sanitarie • Messa a punto di impianti in clorazione continua, anche in controllo da remoto • Defangamento, disincrostazione e disinfezione di vasche di riserva e boiler di acqua sanitaria. • Manutenzione e Gestione impianti di depurazione • Fornitura e installazione impianti di addolcimento • Trattamento acque di raffreddamento di torri evaporative • Trattamento acque di vasche di accumulo e piscine PRIMA DOPO
  • 29. FOCUS LEGIONELLA Legionella è un sottile bacillo gram-negativo, aerobo di cui sono state identificate più di 40 specie, la più pericolosa delle quali è L. pneumophila (ad essa vengono infatti imputati più dl 90% di casi di legionellosi). Legionella deve il nome ad un’epidemia acuta che nell’estate del 1976 colpì un raduno di ex combattenti della guerra in Vietnam (i cosiddetti legionari) in un albergo di Philadelfia (USA), causando il decesso di 34 dei 221 contagiati. Numerose ipotesi vennero vagliate ed alla fine si scoprì che la malattia era imputabile ad un’infezione provocata da batteri in precedenza sconosciuti, isolati dall’impianto di condizionamento dell’hotel. Legionellosi La legionellosi è un'infezione causata da Legionella pneumophila che colpisce l'apparato respiratorio. Si può manifestare in due diverse entità cliniche: la febbre di Pontiac e la malattia del legionario. La febbre di Pontiac è un quadro acuto a risoluzione spontanea che si manifesta dopo un periodo di incubazione variabile 24 a 48 ore. Si caratterizza per forte febbre, dolori muscolari e intestinali, mal di testa. La malattia del Legionario si manifesta dopo un periodo di incubazione variabile da 2 a 10 giorni e si tratta di una polmonite atipica. I sintomi più comuni sono febbre elevata, dolori muscolari, diarrea, mal di testa, dolori al torace, tosse, insufficienza renale, confusione mentale, disorientamento e letargia. La malattia, specie se diagnosticata tardi, o insorta in soggetti molto deboli, può portare al decesso. Si contrae la legionellosi solo attraverso aerosol, cioè respirando piccole goccioline di acqua contaminata da una sufficiente quantità di batteri. ELABORAZIONE MANUALI DI PREVENZIONE E PROFILASSI LEGIONELLA Nell’ambito dell’analisi e gestione del rischio “Legionellosi” è opportuno che sia stilato un piano di prevenzione ad hoc per la struttura, con la messa a punto di un registro per la documentazione degli interventi di valutazione del rischio e di manutenzione, ordinari e straordinari, sugli impianti idrici e di climatizzazione. Deve essere nominato un Responsabile che abbia un’adeguata formazione e che conosca non solo i principali punti critici su cui intervenire, ma anche come limitare i principali fattori di rischio. Ogni struttura nella quale siano presenti impianti potenzialmente a rischio legionellosi deve quindi rispettare uno specifico protocollo che tenga conto delle più recenti evoluzioni normative, in considerazione del fatto che il problema non è solo di sanità pubblica ma anche in relazione ad esposizione professionale in ambienti di lavoro.
  • 30. I principali luoghi di esposizione all’interno dei quali è possibile riscontrare una potenziale esposizione a legionella sono: • Strutture sanitarie (Ospedali e Cliniche) • Strutture termali e Centri benessere • Strutture turistico ricettive (Alberghi, Hotel, Campeggi, Ristoranti etc.) • Centri sportivi • Siti industriali • Centri commerciali • Navi • Treni • Residenze private Le principali sorgenti di infezione sono: • Torri di raffreddamento • Impianti idrici e aeraulici • Vasche idromassaggio • Umidificatori • Piscine ad uso natatorio e riabilitative È opportuno procedere con la pulizia e la manutenzione dei sistemi summenzionati almeno una o due volte l’anno, anche in funzione della tipologia di struttura nei quali insistono. Condizioni ideali di proliferazione: • temperatura dell’acqua compresa tra i 20 e i 45 °C; • ristagno o scarso ricambio di acqua; • elevata concentrazione di microbi, compresi alghe, amebe, mucillagini e altri batteri; • presenza di biofilm, incrostazioni, sedimenti, melma, ruggine o altre materie organiche; • materiali di impianti idraulici degradati, come raccordi di gomma, che possono fornire sostanze nutritive per aumentare lo sviluppo di batteri. Esposizione professionale In alcuni casi, la potenziale esposizione al rischio legionellosi può avvenire in ambito lavorativo. In questo contesto il Datore di Lavoro ha l’obbligo di Valutare il Rischio legionellosi nell’ambito del Titolo X (Esposizione ad Agenti Biologici) del D.Lgs. 81/08. La Valutazione del Rischio deve essere revisionata con frequenza almeno triennale (fanno eccezione quelle tipologie di strutture per cui è richiesto un più frequente aggiornamento della valutazione del rischio: strutture sanitarie, termali…) oltre che in occasione di modifiche significative dell’attività lavorativa o degli impianti idrici od aeraulici. • Protocollo di Controllo del Rischio Legionellosi ai sensi delle Linee Guida del 07-05-2015 • Informazione, Formazione e Addestramento relativo al rischio legionellosi • Campionamenti e ricerca di legionella in campioni di provenienza ambientale • Misure correttive in caso di positività (Eventuali interventi di sanificazione, igienizzazione e bonifica).
  • 31. ASSISTENZA TECNICA E NORMATIVA Essere formati e aggiornati sull’evoluzione del quadro normativo vuol dire saper adempiere agli aspetti tecnici utili in fase di prevenzione del rischio e conoscere le sanzioni amministrative e penali a cui il Responsabile della struttura potrebbe incorrere. è bene sapere che tutte le strutture in cui siano stati accertati casi di legionellosi vengono inseriti in una banca dati europea (ELDSNet) a cui accedono regolarmente tutti i maggiori Tour Operator, i quali escludono dalle loro guide tali strutture. RIFERIMENTI NAZIONALI • Linee Guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi, emanato dalla Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, Le Regioni e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano. Pubblicate in G.U. n.103 del 5 maggio 2000 • Linee Guida per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati, emanato dalla Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, Le Regioni e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano. Pubblicate in G.U. n. 276 del 27 novembre 2001 • Linee Guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico- recettive e termali. Pubblicate in G.U. n. 28 del 4 febbraio 2005 • Linee Guida recanti indicazioni ai Laboratori con attività di diagnosi Microbiologica e controllo ambientale della Legionellosi. Pubblicate in G.U. n. 29 del 5 febbraio 2005 • Testo Unico Ambientale, D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. • Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro, D.lgs.81/08 - Titolo X (Esposizione ad Agenti Biologici) • Accordo quadro di collaborazione tra INAIL e AIISA del 9 settembre 2014 • Linee Guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi emanato dalla Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, Le Regioni e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano del 7 maggio 2015. Il documento intende riunire, aggiornare e integrare tutte le indicazioni riportate nelle precedenti Linee Guida Nazionali e Normative RIFERIMENTI COMUNITARI • The European Guidelines for Control and Prevention of Travel Associated Legionnaires' Disease – Versione 1.1 settembre 2011 Former part I and II “European Legionnaires’ Disease Surveillance Network (ELDSNet) Operating Procedures, ECDC Technical Document” Former part III “ESGLI/EWGLI Technical Guidelines for the Investigation, Control and Prevention of Travel Associated Legionnaires’ Disease” • European Manual for Hygiene Standards and Communicable Diseases Survillance on Passenger Ships. EU SHIPSAN TRAINET, October 2011 SI CONSIGLIA LA CONSULTAZIONE • Le Infezioni da Legionella edito da Dipartimento di Prevenzione – Servizio di Igiene e Sanità Pubblica - Unità Organizzativa Epidemiologica e Profilassi Malattie Infettive della Azienda Sanitaria Locale RM A della Regione Lazio. 2008. • Epicentro, portale dell’Epidemiologia della Sanità Pubblica a cura del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della salute. Organismo dell’Istituto Superiore di Sanità – Ministero della Salute. www.epicentro.iss.it • La legionella e la malattia dei legionari: politiche e buone pratiche europee – Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro https://osha.europa.eu/it
  • 32. SETTORI DI ATTIVITÀ AZIENDE EDILI CENTRI BENESSERE CENTRI TERMALI ENTI PUBBLICI (Scuole, Ospedali, Uffici, ...) ESERCIZI COMMERCIALI IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO IMPIANTI DI TRATTAMENTO RIFIUTI IMPIANTI SPORTIVI INDUSTRIE NEI SETTORI CHIMICHO FARMACEUTICO MANIFATTURIERO METALMECCANICO PETROLIFERO OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE E GDO RAFFINERIE STRUTTURE SANITARIE STRUTTURE TURISTICO-RICETTIVE (Alberghi, Ristoranti, Bar, B&B, Campeggi, ...) STUDI COMMERCIALISTI STUDI LEGALI ALCUNE REFERENZE AUTOSTRADE DEI PARCHI BETON BLACK BIOMEDICA FOSCAMA BRENNTAG BRIDGESTONE BULGARI CARTIERA SAN MARTINO CARTOTECNICA REALI CATERPILLAR COOP CUKI FEPLAST - GRUPPO PRIMA FLAG GABRIELE GROUP GEMAR BALLOONS GRUPPO INI HUTNESS ALBERTUS IMAT MANITAL MAZZOCCHIA O-I MANUFACTORING OLICAR (ASL: ROMA2, ROMA5, AQUILA1, RIETI) PIO XI - CASA DI CURA RFI - GRUPPO FERROVIE DELLO STATO SAF Società Ambiente Frosinone SAMA GROUP SANDRO PERTINI - OSPEDALE SEP Società Ecologica Pontina SODECO TRENITALIA - GRUPPO FERROVIE DELLO STATO TURRIZIANI PETROLI VERDE AMBIENTE VIV DECORAL
  • 33. ALESSIO MASTROIANNI Legale Rappresentante Biologo Ambientale, iscrizione Ordine Nazionale dei Biologi Sez. A. n. 067327 Laurea in “Scienze Ambientali” Specizlizzazione “Monitoraggio Ambientale e Controllo delle Alterazioni Ambientali” Esperto in “Management Ambientale” mobile: +39 335 7427466 email: alessio.mastroianni@osiservice.it SERGIO MASTROIANNI Direttore Tecnico di Laboratorio Fondatore O.S.I. (1980) Chimico Industriale, iscrizione Ordine dei Chimici n. 1047 Laurea in “Chimica Industriale” Esperto in “Gestione Analisi di Processi Industriali, Tecniche di Gestione Rifiuti e Bonifiche di Siti Contaminati” mobile: +39 335 6490776 email: sergio.mastroianni@osiservice.it O.S.I. S.r.l. - Organizzazione Servizi Industriali Via Borgonuovo, 44 - 03036 Isola del Liri (FR) · Tel 0776 814700 - Fax 0776 814750 · P.IVA 01904640602 - C.F. 01710690601 info@osiservice.it - www.osiservice.it FEDERICA IACOBONE Responsabile Divisione Ambientale Laurea in “Chimica Industriale Ambientale” Esperta in “Igiene Industriale e Tecniche di Laboratorio” mobile: +39 345 7297121 email: f.iacobone@osiservice.it MARIA BARTOLOMUCCI Responsabile Divisione Alimentare Laurea in “Biotecnologie” Specializzazione in “Biotecnologie Agro Industiali e Alimentari” Esperta in “Igiene degli Alimenti” mobile: +39 320 6905798 email: m.bartolomucci@osiservice.it CECILIA MATTEI Responsabile Divisione Igiene e Sicurezza Laurea in “Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e Nei luoghi di lavoro” Specializzazione in “Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione” Esperta in “Igiene Industriale” mobile: +39 345 7297251 email: cecilia.mattei@osiservice.it ECIVRESISOECIVRES.ISO OSI.SERVICE Facebook Skipe Linkedin