1. CIMITERO MONUMENTALE DI
MILANO
RISORGIMENTO A MILANO
Il Cimitero Monumentale fu
inaugurato nel 1866, in seguito
al progetto di Carlo Maciachini,
per accogliere, in un unico
luogo, i pochi e insani cimiteri
della città. Nel 1838 si decise
di costruire un nuovo cimitero.
A Milano ce n'erano già diversi
ma questo doveva sostituirne
alcuni destinati ad essere
dismessi e doveva poter
accogliere i personaggi illustri
di Milano.
2. CIMITERO O CAMPOSANTO?
CIMITERO: luogo di sepoltura dei morti; termine di derivazione greca
(koimetérion “luogo di riposo”) trasformato successivamente in
coemeterium.
CAMPOSANTO: campo cinto di muro o altro riparo dove i cristiani
seppelliscono i morti.
Dunque il Monumentale è un CIMITERO poiché ospita al proprio
interno defunti non solo cristiani (infatti un reparto è dedicato
interamente agli israeliti).
3. I TRE STILI PER UN CIMITERO
Maciachini concepì il monumentale come un connubio di vari stili e influenze:
sul prevalente stile romanico si innestano richiami all’architettura bizantina e
gotica. Anche i monumenti funebri riprendono il gusto eclettico della fine
dell’ottocento mescolando neoclassico, liberty e razionalismo.
Stile bizantino (mattoni, Stile gotico italiano
grandi cupole e mosaici) (annullamento delle
pareti o di vetrate) Stile romanico
(fasce alterne di
marmo e pietra
Simona rossa)
4. IL FAMEDIO
Il termine Famedio deriva dal
latino “fama ”(fama) e “aedes”
(casa) e significa tempio della
fama. La sua funzione è quella di
accogliere ed ospitare le
memorie più rappresentative e
illustri della Milano dalla seconda
metà dell’ottocento fino ad oggi.
Il Famedio, ovvero l’edificio in
onore degli uomini illustri, può
ricordare il Pantheon in quanto
tempio della fama.
5. Art. 1
Il Famedio, situato sulla fronte del Cimitero Monumentale di Milano, è l’edificio destinato ad
onorare la memoria dei cittadini milanesi illustri o benemeriti.
Art. 2
Cittadini illustri sono coloro che abbiano meritato per opere letterarie, scientifiche, artistiche o
per atti insigni, o che si siano distinti particolarmente nella storia patria. Cittadini benemeriti
sono coloro che abbiano arrecato alla città particolare lustro e beneficio.
Art. 3
Sono considerati cittadini milanesi, ai fini delle onoranze al Famedio, oltre a coloro che
siano stati a lungo residenti a Milano o che vi siano nati, anche coloro che si siano
particolarmente distinti per opere realizzate nella città.
Art. 4
Gli onori del Famedio possono essere tributati ai cittadini di cui all’art. 1 accogliendone la
sepoltura, oppure mediante la collocazione di un monumento funebre o di una lapide
commemorativa
Ogni anno vengono proposti al municipio i nominativi di personaggi degni e, il due
novembre, alla presenza del sindaco, i nomi vengono incisi sui muri.
In realtà l'iscrizione nel Famedio non comporta necessariamente che le spoglie della
persona ricordata siano ospitate nel Cimitero Monumentale. Giuseppe Verdi, per esempio, è
ricordato con un busto ma è sepolto presso la Casa di Riposo per i Musicisti che lui stesso
istituì.
REGOLAMENTO DELLE ONORANZE DEL FAMEDIO
6. LA STATUA IN BRONZO
Sopra al portale del
Famedio, Ludovico
Pogliaghi realizzò una
statua in bronzo
rappresentante la Gloria
per evidenziare
maggiormente il fatto che i
defunti sono personaggi
illustri e per l’appunto
gloriosi.
7. Alla destra, alla sinistra e in cima
al portale principale vi sono tre
lunette nelle quali sono raffigurate
tre rappresentazioni differenti.
IN CIMA AL PORTALE:
Raffigurazione della Storia
con il registro dedicato ai
nomi dei grandi.
"Marcat nomen sicut
monumentum"
10. LE PARETI INTERNE DEL FAMEDIO
PRIMA FASCIA IN ALTO:
Illustri e benemeriti vissuti tra il IV secolo e la
metà del XVII secolo.
IN MEZZO :
Vissuti tra 1750 e i850 , semplici iscrizioni per
benemeriti e profili a rilievo per gli illustri.
IN BASSO :
Vissuti tra il 1850 e l’età contemporanea;
raggruppati secondo le categorie del merito tra
cui spiccano i busti di Garibaldi e Cavour.
11.
12.
13.
14. IL PRIMO OSPITE DEL
FAMEDIO:
Alessandro Manzoni
fu il primo ad essere
traslato nel Famedio
nel 1883, a dieci anni
dalla morte. Il suo
sarcofago posto in
origine lungo la parete
di fondo venne
innalzato nel 1958
sopra un basamento
con rilievi in bronzo di
Giannino Castiglioni.
15. Nel maggio del
1884, il fervente
repubblicano Carlo
Cattaneo, venne
inumato nel
Famedio
arricchendone la
sepoltura.
18. EPIGRAFE DELLA TOMBA
A/ NICOSTRATO CASTELLINI/ NATO A REZZATO/ CHE DUCE
NEL II° BATTAGLIONE BERSAGLIERI VOLONTARJ/ COLPITO
DA TRE PALLE AUSTRIACHE/ CADEVA A VEZZA IL 5 LUGLIO
1866/ ESERCIZIO DI AMORE E DI PATRIA CARITA'/
COMPENDIA LA VITA DI QUESTO PRODE.