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PORTFOLIO
Alessandra Lepore




                    1
INDICE




         IUAV
                             Tesi di laurea    Il Tagliamento | Strategia di crescita di un sistema rural urbano      4
                Laboratori di progettazione    Centro Charrette - Banchina Marittima (Venezia)                        26
                                               Edificio residenziale - Campo di Brentone (Verona)                     29


         STUDIO ALBERTO ANTONELLI ARCHITETTO
                             Progetto di riqualificazione di un tratto stradale - Via C. Caneva (Gemona del Friuli)   32
                             Progetto di riqualificazione di Piazzetta Fantoni (Gemona del Friuli)                    34
                             Progetto di sistemazione di una mansarda - Udine                                         36
                             Idea per un nuovo showroom e uffici - I.P.E.M. s.r.l                                     38
                             Progetto di un edificio residenziale - 1 (Gemona del Friuli)                             41
                             Progetto di un edificio residenziale - 2 (Gemona del Friuli)                             42


         PROGETTI GRAFICI                                                                                             47




                                                                                                                           2
Il Tagliamento
Strategia di crescita di un sistema rural urbano




Tesi di laurea in Architettura
per la Sostenibilità
Relatori: Benno Albrecht
          Ernesto Antonini
          Luigi Schibuola


                                                   3
RISORSE NATURALI                                                 Orografia e ricco sistema idrico
                                                                 dell’area corrispondente al medio
                                                                 corso del fiume Tagliamento.
Fiume Tagliamento
Si tratta di un fiume a regime torrentizio, il quale ha
mantenuto le sue caratteristiche primitive per la maggior
parte del suo corso. Caratterizzato da deflussi superfi-
ciali ridotti e concentrati nei canali principali. Le precipi-
tazioni intense e prolungate, soprattutto quelle autunnali,
fanno sì che il letto venga invaso dai torbidi e tumultuosi
flussi di piena che raggiungono entrambe le sponde,
allagando l’intera golena. La portata media del fiume è
pari a 68,8 m3/sec.
Nell’area presa in esame, l’alveo del fiume, largo dai 2 ai
3 km e compreso all’interno di alte scarpate, risulta es-
sere estremamente dinamico, grazie all’elevata mobilità
laterale che gli è ancora concessa.
I numerosi canali che percorrono l’alveo, di cui alcuni
sono attivi soltanto in certi periodi, si sviluppano per
quasi tutta la sua larghezza, secondo il caratteristico
disegno “a rami intrecciati” (breided), tipico dei fiumi
pedemontani della regione veneto-friulana.
Il grande letto ghiaioso-ciottoloso viene interamente
allagato solo in concomitanza dei principali episodi di
piena, mentre durante la fase di magra e di morbida, di
gran lunga prevalenti, l’aqua defluisce all’interno degli
innumerevoli canali incisi nel materasso alluvionale.

Pianura alluvionale
Area pianeggiante, facente parte dell’alta pianura del Ta-
gliamento, che si sviluppa a valle del margine prealpino
e dell’anfiteatro morenico. Presenta una pendenza me-
dia in senso nord-sud che si aggira intorno al 6%0. L’al-
veo si trova confinato entro grandiose scarpate intagliate
nell’alta pianura, alte fino a 60 m in sinistra idrografica e
circa 30 m in destra procedendo verso sud l’altezza delle
scarpate diminuisce gradualmente raggiungendo
i 20 m a Dignano a i 10 m a Turrida.                               Profilo dell’area (altitudini in m)
Il Tagliamento scorre a ridosso della scarpata sinistra,
mentre verso destra vi è un’ampia fascia, abbandonata
dall’alveo e ora occupata da coltivazioni, la quale può
essere inondata durante le piene.


                                                                                                         4
Biodiversità

                                 Il Friuli Venezia Giulia è una regione caratterizzata da
                                 un basso tasso di pressione antropica (circa 1.500.000
                                 abitanti per una superficie di 7846 km2) e da una
                                 elevatissima biodiversità, al punto da essere interessata
                                 dalla presanza di habitat rappresentativi della bioregione
                                 alpina, continentale e mediterranea.
                                 Il complesso regionale delle aree protette è costituito
                                 da parchi, riserve, Siti di Interesse Comunitario (SIC) e
                                 Zone di Protezione Speciale (ZPS), entrambi designati
                                 da direttive comunitarie.
                                 Il Tagliamento rappresenta una sorta di ponte fra Alpi e
                                 e Mar Adriatico, mettendo a contatto flora
                                 e fauna di provenienza assai diversa. D’altro canto, la
                                 morfologia a canali intrecciati, caratteristica di buona
                                 parte del corso, fa sì che la sezione trasversale sia di-
                                 versificata in svariati microhabitat in grado di influenzarsi
                                 reciprocamente.
Parchi Naturali Regionali        In particolare lungo il medio corso, si rinviene un mo-
                                 saico di vari ambienti considerati tra i più vulnerabili e a
                                 rischio, quali l’alveo vero e proprio con il caratteristico
                                 andamento a canali intrecciati e le isole vegetate, le
Parco Naturale delle             golene con i loro tipici boschi e siepi, le praterie deno-
Dolomiti Friulane                minate magredi e, infine, una serie di sistemi di piccole
Parco Naturale delle             risorgive.
Prealpi Giulie                   A favorire il consistente picco di biodiversità concorre
                                 anche il fatto che il letto del fiume funge da grande
                                 corridoio naturale nel quale molte piante sfruttano pro-
Siti di Importanza Comunitaria   prio la corrente dell’acqua per spargere i loro semi nei
                                 fondovalle.
                                 Il fenomeno, noto come “dealpinismo”, fa si che nel me-
                                 dio Tagliamento si trovino a convivere specie tipicamen-
Valle del medio Tagliamento      te alpine con specie caratteristiche delle fasce prealpine
Greto del Tagliamento            e di pianura.
Zuc dal Bor
Magredi di Coz
Bosco di golena di Torreano
Pineta di Lignano
Foce del Tagliamento
Valli di Bibione


                                                                                                 5
RISORSE UMANE E FISICHE

La comprensione dello sviluppo socio-economico di una
comunità sviluppatasi a ridosso di un fiume non può
prescindere dall’essere strettamente legata al corso
d’acqua sul quale si affaccia. Considerato un tempo
una risorsa da rispettera con riguardo reverenziale, al
giorno d’oggi appare una risorsa puramente economica
da sfruttare, nonchè un nemico imprevedibile da quale
difendersi. La strada verso una gestione sostenibile del
fiume è ancora lunga.

Le linee guida per il nuovo Piano Territoriale Regionalela
prefigura uno scenario in cui viene riconosciuta massima
priorità alla costruzione di nuove infrastrutture i cui pro-
getti “di interesse regionale“ prevalgono sulle destinazio-
ni urbanistiche previstenei piani regolatori comunali.
Nuovi meccanismi che favoriscono la creazione di nuove
aree industriali e commerciali rendono verosimile lo
sviluppo dell’urbanizzazione e dei fenomeni di imperme-
abilizzazione del suolo.

Il disegno a lato vuole rappresentare, in via puramente
schematica, il layering delle risorse fisiche dell’area
interessata. Alla base si evidenzia il rapporto tra pieni e
vuoti: spicca la grande fascia “vuota“ centrale, corrispon-
dente al corso del fiume, e, tutt’attorno, la disseminazio-
ne incontrollata di pieni. Lo strato centrale mette in luce il
rapporo esistente tra sistema viario e sistema dell’edifi-
cato, il cui sviluppo nel tempo è evidentemente avvenuto
lungo le principali arterie di collegamento tra i vari centri.




                                                                 6
VERSO UNA CRESCITA SOSTENIBILE DELLA CITTA’




compattezza
occupazione del suolo
sinergia tra le reti
livello di inquinamento
inclusione dell’esistente
mantenimento biodiversità
dispersione energetica
trasporto pubblico
coinvolgimento collettività
presenza verde pubblico

INDICI DI SVILUPPO URBANO




                                              7
La diffusione tipica dei centri rural urbani di quest’area       punto di “dimenticarsi” della sua importante presenza.
fa parte del sistema delle risorse fisiche di quest’ultima.      L’intervento proposto comprende perciò la definizione
Si vuole qui offrire un prospetto schematico di quale sia        di un parco fluviale, che non si limiti a caratterizzarsi
stato lo sviluppo nel tempo e nello spazio di tali centri e      come riserva ambientale, ma che possa essere pensato
quali siano gli elementi di criticità ai quali si è giunti.      anche come sistema insediativo, nella convinzione che
Infine si darà spazio ad una proposta progettuale finaliz-       la miglior salvaguardia dell’ambiente naturale nei territori
zata al miglioramento e alla valorizzazione di tutti quegli      contemporanei si realizzi compatibilmente con le forme
elementi concorrenti nella “composizione” di un territorio       dell’abitare, e non certo costruendo recinti entro i quali
“integrato”. Sviluppo territoriale, espansione urbana e          preservare una natura alienata e alienante.
confronto con il fiume sono fattori inscindibili tra loro.
La sequenza proposta è dimostrativa di come questi tre
elementi possano influenzare profondamente le recipro-
che fasi di trasformazione. La loro stretta interconnessio-
ne rende inevitabile l’instaurarsi, nel corso del tempo, di
spontanee reazioni a catena a seguito di qualsiasi forma
di trasformazione. La strategia progettuale adottata
punta il dito verso le tre principali reti, che disegnano il
territorio: la rete dell’edificato, la rete ecologica, la rete
della mobilità.
Il fenomeno dello sprawl, in Italia particolarmente ca-
ratteristico delle aree rural urbane dei territori del Friuli
Venezia Giulia e del Veneto, ha paradossalmente porta-
to negli ultimi decenni, alla dissoluzione e alla perdita di
qualità e carattere degli stessi centri abitati. Densificazio-
ne urbana e non interruzione del verde sono i princi-
pali elementi “catalizzatori” del progetto. La diffusione
urbana viene limitata sia grazie a larghe bande verdi di
contenimento, che si dipanano dall’area golenale, sia
da puntuali interventi di densificazione architettonica, i
quali cingono ciascun centro storico e lo arricchiscono di
carattere identitario. L’unità dell’intero sistema è inoltre
garantita da una fitta rete di corridoi verdi che consente
la non interruzione della biodiversità dell’area.
La rete ecologica diviene così il sostrato sul quale
prende forma il disegno della città contemporanea,
secondo modalità per cui ecosistema e rete dell’edificato
riceverebbero linfa vitale l’uno dall’altro, vivificando la
reciproca struttura.
Al parco fluviale si affida il compito di restituire forma e
unità al sistema di insediamenti, il quale hanno perso,
con il tempo, il loro intimo legame con il fiume, fino al


                                                                                                                                8
Planimetria generale dell’area di progetto.
Visione al 2050

0     500    1000            2000 m




                                              9
10
SVILUPPO DEL PROGETTO

Il principio cardine dell’intervento propone una forma
di sviluppo e crescita del progetto in progressione nel
corso del tempo, evitando perciò di imporre a priori una
tecnica, un modo di intervento, difficilmente gestibile,
se attuato a prescindere da una pianificazione a lungo
termine.
La possibilità di un più lento, ma sistematico progre-
dire del progetto consente un più agevole ed efficace
intreccio dei vari layers, ossia delle tre reti identificatrici
del territorio, nonchè una pianificazione economica più
efficace e la facilitazione dell’integrazione impiantistica.
L’operazione di densificazione urbana, procede paral-
lelamente con la progressiva integrazione della nuova
architettura con i centri storici. Ciò avviene attraverso il
ridisegno e la caratterizzazione del sistema degli spazi
aperti pubblici e semi pubblici, tradizionalmente conside-
rato il “collante urbano“.
Tanto quanto a scala territoriale, anche a livello dei
singoli paesi, un forte carattere è conferito dal verde
urbano, declinato in varie forme, dai giardini pubblici,
ai viali alberati, ai corridoi verdi, alle corti. L’architettura
definita intende insediarsi mantenendo un proprio pecu-
liare e deciso carattere, senza però voler prevaricare le
specificità del territorio. Il nuovo insediamento infatti si
appoggia sul suolo, seguendone l’orografia e sfruttando
così i vantaggi estetici e visuali offerti dai dislivelli natu-
rali. I nuovi edifici, disposti in serie, si aprono, abbrac-
ciando concettualmente un’area di ampio respiro, che
trova nel Tagliamento il suo apice territoriale.
L’altezza dei nuovi edifici, inoltre, si attesta su quella
media delle più antiche costruzioni, quindi attorno ai due,
tre piani. Nel corso della costruzione dei nuovi quartieri
si cerca poi di demolire un numero quanto più esiguo di
edifici esistenti, la cui qualità architettonica deve comun-
que essere limitata. Vecchio e nuovo vengono uniti tra
loro, in un unico sistema urbano, dalla delineazione dello
spazio pubblico e semi pubblico, resi omogenei, capillari
e continui. Un gioco di pavimentazioni e alberature incre-
mentano la qualità di questi ultimi.


                                                                   11
Planivolumetrico di Pinzano.
Visione al 2050




                               0   50   100   200 m




                                                      12
TELERISCALDAMENTO
L’intervento prevede la realizzazione di una rete di
TeleRiscaldamento in grado di sopperire completamente
al fabbisogno termico di ciascun insediamento di nuova
costruzione previsto dal progetto, la cui potenza richiesta
per il riscaldamento totale, a seguito di un’analisi effet-
tuata con il programma Design Builder, ammonta a 9,2
MW.

L’area da servire risulta divisa fisicamente in due parti
dal fiume, per tale motivo l’intervento risulterà senz’altro
facilitato dalla realizzazione di due centrali, in grado di
alimentare rispettivamente i centri dislocati lungo i due
lati opposti del fiume, consentendo inoltre l’eventuale
diffusione capillare della rete sul resto del territorio.

L’impianto di TeleRiscaldamento è composto da:
• due centrali termiche, nelle quali viene
prodotto il calore;
• una rete di trasporto e distribuzione, composta da
speciali tubazioni sotterranee;
• un insieme di sottocentrali, costituite da scambiatori di
calore, che rendono possibile l’utilizzo del calore.
Un doppio circuito, primario (in rosso e blu) e secondario
(in giallo), evita le reciproche influenze tra le utenze,
consentendo inoltre interventi di manutenzione mirati.
Il combustibile utilizzato per alimentere le caldaie della
centrale è fornito dalle biomasse ricavabili all’interno
della stessa area di progetto.
Le estese aree verdi previste, sono infatti in grado di
garantire l’opportuno ammontare di materiale vegetale
necessario. La vicinanza delle fonti di approvvigiona-
mento è condizione indispensabile, al fine di abbattere
i costi di trasporto, i bilanci di CO2 emessa, nonchè i
volumi di stoccaggio all’interno dell’impianto.
L’uso di biomasse viene considerato a bilancio nullo
rispetto all’anidride carbonica, perché durante la combu-
stione viene rilasciata la stessa quantità di CO2 fissata
dalle piante durante la crescita.
E’ una risorsa rinnovabile, ma con un ben preciso tasso
di ricrescita.


                                                               13
ANALISI OMBREGGIATURA
Utilizzo del programma ECOTECT.

A lato vengono riportati alcuni dei grafici ottenuti
attraverso l’analisi dell’ombreggiatura. I giorni presi
                                                          equinozio di primavera
ad esempio sono il 22 dicembre, solstizio d’inverno,      h 18.00
e il 20 marzo, equinozio di primavera.
Attraverso questo tipo di rappresentazione grafica, si
può notare come la distanza mantenuta tra gli edifici
permetta un loro reciproco ombreggiamento nelle
sole prime e ultime ore della giornata,
Sotto: diagramma stereografico dell’ombreggiatura,
considerando di collocarsi al centro di una delle corti
comprese tra due edifici.




                                                          h 12.00




                                                          h 6.00




                                                                                   14
Lo sviluppo di ciascun edificio avviene secondo un              funzioni all’interno dei quartieri realizzati, evitando un
impianto ad “L”..                                               loro sviluppo in senso solo residenziale, che obblighe-
Vari fattori hanno concorso nella scelta di tale schema         rebbe i residenti a doversi necessariamente spostare per
insediativo:                                                    raggiungere i princiapali servizi.
semplice e rapido “assemblaggio” di un edificio concepi-        Per questa ragione ciascun elemento ad “L“ prevede che
to in progressione;                                             il piano terra del ramo con orientamento Nord-Sud sia
possibilità di offerta di un’ampia gamma di appartamenti,       occupato da negozi e servizi. Ciò consente sia di offrire
differenziati dal punto di vista della qualità degli affacci,   facilitazioni ai residenti, sia di vivificare i paesi stessi,
dell’esposizione al sole, delle viste, del rapporto con il      spesso abbandonati dalle attività caratteristiche del set-
contesto insediativo;                                           tore terziario, le quali tendono a concentrarsi all’interno
approccio a 360° con il territorio, con il quale si intende     di centri più importanti. Il progetto si prefigge l’obiettivo
entrare a farne parte, avvalendosi di tutti i vantaggi          di incrementare l’uso di mezzi di trasporto pubblici e non
climatici e ambientali da questo offerti;                       inquinanti, attraverso la definizione di centri altamente
buon rapporto Superficie/Volume, che determina l’abbat-         fruibili anche a piedi. Ciò è reso possibile non solo dalle
timento delle dispersioni;                                      contenute dimensioni dei singoli paesi, ma anche dal ri-
creazione di spazi semi-pubblici che fanno da filtro tra        pristino di una più omogenea distribuzione delle funzioni.
l’ambito pubblico e l’ambito privato;                           La vicinanza fisica del residente alla maggior parte dellle
definizione di un sistema insediativo caratterizzato da         destinazioni quotidiane, contribuisce nel ridurre l’impron-
un buon grado di densità, ma non tale da ostacolare             ta ecologica dell’emissione di CO2, favorendo modalità
l’illuminazione naturale di ciascun elemento                    di trasporto più sostenibili.
E’ ritenuto necessario garantire la mescolanza delle




                                                                                                                                15
16
17
Ciascun gruppo di edifici, costituito da cira 3 o 4 unità “L”
    , ha a propria disposizione un parcheggio sotterraneo,
    collocato al piano interrato del ramo con affaccio Nord-
    Sud. Le vie di accesso e di uscita sono a senso unico,
    permettendo un flusso più ordinato. Dall’area parcheggio
    è possibile salire direttamente al piano terra, adibito a
    servizi, o al corridoio che serve i vari appartamenti. In
    alternativa due ulteriori punti di accesso permettono il
    contatto diretto con lo spazio aperto semi-pubblico.
    Il parcheggio interrato consente di liberare il contesto
    esterno dalla presenza di automobili, con risvolti positivi
    dal punto di vista sia estetico che funzionale dello spazio
    pubblico.


                       A
                                                   B’
     B


                           A’




                                                                    0   5   10   20 m
                                                                                        Pianta piano terra




                                                                                              Sezione AA’




0        5        10                20 m
                                                                                                             18
N-S        N-S               N-S                     E-O                       E-O
                                        2                 2
                     61 m   2
                                122 m             163 m                   78 m   2
                                                                                                    131 m2

                                            MODELLI RESIDENZIALI
                                            Gli appartamenti sono tutti caratterizzati da monoaffac-
                                            cio, e dalla presenza, per ciascuno di essi, di una serra.
                                            Questa, avvalendosi del vantaggio offerto dall’alto livello
                                            di esposizione all’irraggiamento solare, contribuisce in
                                            modo incisivo nella regolazione termica dei vari locali.
                                            L’affaccio a Sud consente inoltre l’installazione in
                                            copertura di pannelli solari, termici e fotovoltaici.
                                            Per quanto riguarda il ramo avente affaccio Est-Ovest,
                                            gli appartamenti sono caratterizzati dal doppio affaccio,
                                            quindi si aggrappano al “muro“ su due lati, non più su
                                            uno soltanto.
                                            Ciascun appartamento si sviluppa secondo moduli deter-
                                            minati dalle misure dei vani dedicati ai servizi (ingresso,
                                            scale e bagno), collocati sul lato Nord. In giallo è eviden-
                                            ziata la parte rivolta a Sud, maggiormente esposta, in cui
                                            trova spazio la serra e la terrazza, mentre in rosso sono
                                            indicati i locali abitabili. Il grigio indica invece la parte
Pianta terzo piano                          dell’appartamento dedicata ai servizi, in particolare il gri-
                                            gio scuro mette in risalto il setto cavo attraverso il quale
                                            passano reti impiantistiche, canali e tubature.
                                                                                                Sezione BB’




                                                                                                              19
Sezione assonometrica del ramo con affaccio Nord-Sud.
                                                           Ciascun edificio è strutturalmente e concettualmente
                                                           suddiviso in due parti. Un imponente “muro cavo“, rea-
                                                           lizzato in calcestruzzo gettato in opera, rivestito in lastre
                                                           di fibrocemento, contiene tutte le funzioni “di supporto”
                                                           agli appartamenti veri e propri. Su di questo si aggrappa
                                                           attraverso connettori metallici la struttura a ossatura di
                                                           legno, a graticcio, contenente i locali abitabili.




Sviluppo progrssivo di un edificio di nuova costruzione.


                                                                                                                           20
0




                                                                                                                            KWh




                                                                                     APRILE




                                                          LUGLIO
                                                                                              MARZO




                                                                   GIUGNO



                                                 AGOSTO
                                                                            MAGGIO
                                                                                                                 GENNAIO




                           OTTOBRE
                                                                                                      FEBBRAIO




     DICEMBRE
                NOVEMBRE
                                     SETTEMBRE
                                                                                                                   - 2000
                                                                                                                                                               Apporti illuminazione
                                                                                                                   0
                                                                                                                                                                                       45605

                                                                                                                   2000                                        Apporti computer + Apparecchiature
                                                                                                                   4000
                                                                                                                                                               Apporti occupazione




                                                                                                                                                   9254 9491
                                                                                                                                                                                                      Simulazione - Apporto interno




                                                                                                                   6000
                                                                                                                                                 Apporti solari attraverso finestre esterne




                                                                                                                                          1868
                                                                                                                   8000

                                                                                                                   10000                                       Riscaldamento fornito

                                                                                                                   12000
                                                                                                                                                                                          50471




                                                                                                                                             Riscaldamento fornito
                                                                                                                                  -7188
                                                                                                                   14000




                                                                                                                    0
                                                                                                                            MWh




                                                                                                                                                 Elettricità
                                                                                                                                          9




                                                                                                                    5000                                       Illuminazione
                                                                                                                                                 45




                                                                                                                    10000                                      Energia ausiliaria
                                                                                                                                                                            172




                                                                                                                    15000

                                                                                                                                                                 Caldaia - Gas
                                                                                                                    20000
                                                                                                                                                  60
                                                                                                                                                                                                      Simulazione - Carichi del sistema




                                                                                                                                          8




                                                                                                                                                 Chiller - Elettricità
                                                                                                                    25000
                                                                                                                                                  ACS - Elettricità
                                                                                                                                          16




                                                                                                                   14000
                                                                                                                            Kg




                                                                                                                   14500

                                                                                                                   15000
                                                                                                                                                               CO2




                                                                                                                   15500
                                                                                                                                                                                                    Silmulazione - Co2




                                                                                                                                                                 184390




                                                                                                                   16000

                                                                                                                   16500

                                                                                                                   17000
21
CHIUSURA VERTICALE PERIMETRALE
                                                             lastre piane di rivestimento in fibrocemento (120 x 60 x 1 cm)
                                                             intercapedine d’aria (3 cm)
                                                             sistema di ancoraggio portante in acciaio
                                                             telo impermeabilizzante traspirante DORKEN-DELTA_FASSADE (sp. 0,15 cm)
                                                             pannelli isolanti termici e acustici ISOKENAF (sp 6 cm)
                                                             struttura portante in calcestruzzo armato (sp. 30 cm)




CHIUSURA INTERNA VERTICALE
strato di tinteggiatura
pannelli di cartongesso (sp. 2 cm)
pannelli isolanti termici e acustici ISOKENAF (sp. 4 cm)
montanti (4 x 2.5 cm - interasse 50 cm)
pannelli isolanti termici e acustici ISOKENAF (sp. 9 cm)
montanti strutturali (3 x 9 cm - interasse 50 cm)
pannelli isolanti termici e acustici ISOKENAF (sp. 9 cm)
montanti (4 x 2.5 cm - interasse 50 cm)
pannelli di cartongesso (sp. 2 cm)
strato di tinteggiatura                                                                   CHIUSURA INTERNA VERTICALE
                                                                                          strato di tinteggiatura
                                                                                          pannelli di cartongesso (sp. 2 cm)
                                                                                          pannelli isolanti termici e acustici ISOKENAF (sp. 4 cm)
CHIUSURA VERTICALE PERIMETRALE                                                            montanti strutturali (4 x 9 cm - interasse 50 cm)
strato di tinteggiatura                                                                   intercapedina d’aria (sp.9 cm)
pannelli di cartongesso (sp. 2 cm)                                                        montanti strutturali (4 x 9 cm - interasse 50 cm)
barriera al vapore ISOVER FLAMMEX_N                                                       pannelli isolanti termici e acustici ISOKENAF (sp. 4 cm)
pannelli isolanti termici e acustici ISOKENAF (sp. 4,5 cm)                                pannelli di cartongesso (sp. 2 cm)
pannelli di particelle (sp. 1,5 cm)                                                       strato di tinteggiatura
pannelli isolanti termici e acustici ISOKENAF (sp 12 cm)
montanti in legno massiccio (9 x 4 cm - interasse 50 cm)
pannelli di particelle (sp. 1,5 cm)
barriera al vento NATURADIFF - ECO
intercapedine d’aria (sp. 10 cm)
pannelli di rivestimento in legno (sp. 1,5 cm)




                                                                                                                                                     Sezione pianta tipo
                                                                                                                                                                           22
Edificio con affaccio Nord-Sud
da sinistra:
prospetto Nord e Sud
0   0,5   1           2 m




                                 23
CHIU SURA SUPERIORE-CO PERTURA INC LINATA
                                                                 collettori solari piani AUROAURO AUROTHERM PLUS VFK 150 H
                                                                 (123,3 x 203,3 x 8 cm)
                                                                 in silicio policristallino (154 x 84 x 4 cm)
                                                                 sistema di ancoraggio in alluminio
                                                                 membrana impermeabilizzante bitume polimero
                                                                 autoadesiva TERMO STAR
                                                                 pannello termoisolante PERA LIT BOARDOARD V (sp. 4cm)
CHIU SURA VERTICA LE PERI METRA LE                               pannello prefabbricato in calcestruzzo
lastre piane di rivestimento in fibrocemento (120 x 60 x 1 cm)
intercapedine d’aria (3 cm)
sistema di ancoraggio portante in acciaio                        CHIU SURA SUPERIORE-CO PERTURA INC LINATA
telo impermeabilizzante traspirante DODOLKEN-DELTA_FA-           moduli fotovoltaici SOLARA BUD ERURUS
FASSAD E (sp. 0,15 cm)                                           manto di copertura in lega zinco-rame-titanio ZIN TEK (sp 0,1 cm)
pannelli isolanti termici e acustici ISOKENAF (sp 6 cm)          membrana impermeabilizzante bitume polimero
struttura portante in calcestruzzo armato (sp. 25 cm)            tavolato (2 x 20 x 150 cm)
                                                                 strato di ventilazione (sp. 3 cm)
                                                                 telo di tenuta all’aria AMPACACK (sp 0,15 cm)
                                                                 pannelli di fibra di legno (sop 1,2 cm)
                                                                 elemento portante scatolare LIGNA TUR (sp 22cm)



                                                                 INFISSO ESTERNO VERTICALE
                                                                 telaio in legno
                                                                 vetrocamera - doppio vetro basso emissivo (sp. 2 cm)
PAR TIZION E IN TERNA ORI ZZON TALE_SOLAIO                       sistema frangisole in tavole di legno orizzontali
pavimentazione in calcestruzzo lucidato (sp. 3 cm)               scorrevoli e ruotabili
impianto di riscaldamento a pavimento (SYSTEM MATTE):            sistema di oscuramento scorrevole in legno
     massetto (sp. 6 cm)
     tubi PEXA (2 x 0,2 cm)
     clips per il fissaggio dei tubi
     rete di ancoraggio
barriera al vapore ISOVER FLAMMEX_N
pannelli isolanti termici e acustici ISOKENAF (sp. 6cm)
soletta in calcestruzzo armato (sp. 20 cm)


PAR TIZION E IN TERNA ORI ZZON TALE_SOLAIO
pavimentazione interna a parquet
(dim. doghe: 1,5 x 9,5 x 60 cm)
sistema a clips JUNC KERS
strato intermedio: SYLVAF ELT JUN KERS
impianto di riscaldamento a pavimento (SYSTEM MATTE):
     massetto (sp. 6 cm)                                         CHIUSURA VERTICALE PERIMETRA LE
     tubi PEXA (2 x 0,2 cm)                                      strato di tinteggiatura
     clips per il fissaggio dei tubi                             pannelli di cartongesso (sp. 2 cm)
     rete di ancoraggio                                          barriera al vapore ISOVER FLAMMEX_N
barriera al vapore ISOVER FLAMMEX_N                              pannelli isolanti termici e acustici ISOKENAF (sp 30cm)
pannelli isolanti termici e acustici ISOKENAF (sp 6cm)           traversi (3,5 x 6 cm)
elemento portante scatolare LIGNA TUR (sp 22cm)                  pannelli di particelle (sp. 1,5 cm)
                                                                 barriera al vento NA TURADIFF - ECO
                                                                 intercapedine d’aria (sp. 6 cm)
                                                                 montanti in legno massiccio (9 x 4 cm - interasse 50 cm)
                                                                 pannelli di rivestimento in legno




                                                                                          Edificio con affaccio Nord-Sud
                                                                                          sezione trasversale


                                                                                                                                     24
Centro Charrette                                                 Prospetto Sud-Ovest
Banchina Marittima - Venezia
Laboratorio integrato 2008-2009
docenti: Luca Cecchinato
         Walter Manfron
         Giuseppe Longhi
         Sergio Pascolo




Oggi, sulla Laguna e la città di Venezia converge una
complessità di situazioni critiche che alterano gli equilibri
metabolici, imponendo una presa di posizione sul futuro.
Lo Charrette Building si inserisce nella rete di attività,
servizi e infrastrutture che andranno a costituire un
VWW_ Venice West Waterfront, costituisce, cioè, una
delle “attrezzature” di cui la città si deve munire nella
prospettiva di diventare la Capitale del Sapere.
Si impone infatti la necessità di un luogo deputato
all’accoglienza di forme di progettazione condivisa, che
accolga in fase propositiva e progettuale l’intervento
della totalità dei soggetti coinvolti: la Charrette. La condi-
visione degli intenti e degli sforzi, infatti, costituisce uno
dei presupposti per lo sviluppo sostenibile.
La progettazione dell’edificio stesso, muovendo i passi
dall’analisi del metabolismo e avvalendosi dello strumen-
to creativo degli scenari, si plasma nel perseguimento
dell’obbiettivo sostenibile della minimizzazione dell’
ELCC_ extended life costs or costructions.                          Pianta piano terra

                                                                                         25
Sezione longitudinale




Pianta piano primo


                      Sezione trasversale




                                             26
27
Edificio residenziale
Campo di Brentone - Verona
Laboratorio integrato 2006-2007
docenti: Carlo Palazzolo
         Fabio Peron
         Valeria Tatano




                                           Campo
                  Marniga

    Lago di Garda
                                  0   50   100     200 m

                                                                  Sezione BB’

                                                           Prospetto Nord-Ovest




0    5   10        20 m




                                                                                  28
Spaccato assonometrico
                                   del sistema costruttivo




                                   Schema aggregativo
                                   degli alloggi




Porzione di prospetto principale


                                                             29
Dettaglio :
                      interfaccia copertura-parete perimetrale




Sezione tecnologica   Dettaglio: apertura


                                                                 30
STUDIO ALBERTO ANTONELLI ARCHITETTO




                                      31
Progetto di riqualificazione di un tratto stradale
Via Carlo Caneva - Gemona del Friuli




                                                     Ipotesi di progettazione dell’aiuola


                                                                                            32
33
Render realizzato con la collaborazione di Rebecca Persello
Progetto di riqualificazione di piazzetta Fantoni
Gemona del Friuli




                                                           Planimetria con materiali




                                                    Planimetria con quote e pendenze
                                                                                       34
Progetto di sistemazione di una mansarda
Udine




                                           35
36
37
I.P.E.M. s.r.l. - nuovo show room e uffici
Artegna - Statale Pontebbana




                                             38
39
40
Edificio residenziale unifamiliare - 1
Gemona del Friuli




                                         41
Edificio residenziale unifamiliare - 2
Gemona del Friuli




Pianta

                                         42
Prospetto sud




Prospetto est




                43
Prospetto nord




Prospetto ovest




                  44
Sezione B




            B   D




                    C

                    A


Sezione A




                        45
Sezione D




Sezione C




            46
Portfolio dei progetti principali
realizzato da
Alessandra Lepore
Via San Biagio 85
33013 Gemona del Friuli (UD)

cell. 340 5337554
mail: ale-lepore@libero.it


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  • 2. INDICE IUAV Tesi di laurea Il Tagliamento | Strategia di crescita di un sistema rural urbano 4 Laboratori di progettazione Centro Charrette - Banchina Marittima (Venezia) 26 Edificio residenziale - Campo di Brentone (Verona) 29 STUDIO ALBERTO ANTONELLI ARCHITETTO Progetto di riqualificazione di un tratto stradale - Via C. Caneva (Gemona del Friuli) 32 Progetto di riqualificazione di Piazzetta Fantoni (Gemona del Friuli) 34 Progetto di sistemazione di una mansarda - Udine 36 Idea per un nuovo showroom e uffici - I.P.E.M. s.r.l 38 Progetto di un edificio residenziale - 1 (Gemona del Friuli) 41 Progetto di un edificio residenziale - 2 (Gemona del Friuli) 42 PROGETTI GRAFICI 47 2
  • 3. Il Tagliamento Strategia di crescita di un sistema rural urbano Tesi di laurea in Architettura per la Sostenibilità Relatori: Benno Albrecht Ernesto Antonini Luigi Schibuola 3
  • 4. RISORSE NATURALI Orografia e ricco sistema idrico dell’area corrispondente al medio corso del fiume Tagliamento. Fiume Tagliamento Si tratta di un fiume a regime torrentizio, il quale ha mantenuto le sue caratteristiche primitive per la maggior parte del suo corso. Caratterizzato da deflussi superfi- ciali ridotti e concentrati nei canali principali. Le precipi- tazioni intense e prolungate, soprattutto quelle autunnali, fanno sì che il letto venga invaso dai torbidi e tumultuosi flussi di piena che raggiungono entrambe le sponde, allagando l’intera golena. La portata media del fiume è pari a 68,8 m3/sec. Nell’area presa in esame, l’alveo del fiume, largo dai 2 ai 3 km e compreso all’interno di alte scarpate, risulta es- sere estremamente dinamico, grazie all’elevata mobilità laterale che gli è ancora concessa. I numerosi canali che percorrono l’alveo, di cui alcuni sono attivi soltanto in certi periodi, si sviluppano per quasi tutta la sua larghezza, secondo il caratteristico disegno “a rami intrecciati” (breided), tipico dei fiumi pedemontani della regione veneto-friulana. Il grande letto ghiaioso-ciottoloso viene interamente allagato solo in concomitanza dei principali episodi di piena, mentre durante la fase di magra e di morbida, di gran lunga prevalenti, l’aqua defluisce all’interno degli innumerevoli canali incisi nel materasso alluvionale. Pianura alluvionale Area pianeggiante, facente parte dell’alta pianura del Ta- gliamento, che si sviluppa a valle del margine prealpino e dell’anfiteatro morenico. Presenta una pendenza me- dia in senso nord-sud che si aggira intorno al 6%0. L’al- veo si trova confinato entro grandiose scarpate intagliate nell’alta pianura, alte fino a 60 m in sinistra idrografica e circa 30 m in destra procedendo verso sud l’altezza delle scarpate diminuisce gradualmente raggiungendo i 20 m a Dignano a i 10 m a Turrida. Profilo dell’area (altitudini in m) Il Tagliamento scorre a ridosso della scarpata sinistra, mentre verso destra vi è un’ampia fascia, abbandonata dall’alveo e ora occupata da coltivazioni, la quale può essere inondata durante le piene. 4
  • 5. Biodiversità Il Friuli Venezia Giulia è una regione caratterizzata da un basso tasso di pressione antropica (circa 1.500.000 abitanti per una superficie di 7846 km2) e da una elevatissima biodiversità, al punto da essere interessata dalla presanza di habitat rappresentativi della bioregione alpina, continentale e mediterranea. Il complesso regionale delle aree protette è costituito da parchi, riserve, Siti di Interesse Comunitario (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS), entrambi designati da direttive comunitarie. Il Tagliamento rappresenta una sorta di ponte fra Alpi e e Mar Adriatico, mettendo a contatto flora e fauna di provenienza assai diversa. D’altro canto, la morfologia a canali intrecciati, caratteristica di buona parte del corso, fa sì che la sezione trasversale sia di- versificata in svariati microhabitat in grado di influenzarsi reciprocamente. Parchi Naturali Regionali In particolare lungo il medio corso, si rinviene un mo- saico di vari ambienti considerati tra i più vulnerabili e a rischio, quali l’alveo vero e proprio con il caratteristico andamento a canali intrecciati e le isole vegetate, le Parco Naturale delle golene con i loro tipici boschi e siepi, le praterie deno- Dolomiti Friulane minate magredi e, infine, una serie di sistemi di piccole Parco Naturale delle risorgive. Prealpi Giulie A favorire il consistente picco di biodiversità concorre anche il fatto che il letto del fiume funge da grande corridoio naturale nel quale molte piante sfruttano pro- Siti di Importanza Comunitaria prio la corrente dell’acqua per spargere i loro semi nei fondovalle. Il fenomeno, noto come “dealpinismo”, fa si che nel me- dio Tagliamento si trovino a convivere specie tipicamen- Valle del medio Tagliamento te alpine con specie caratteristiche delle fasce prealpine Greto del Tagliamento e di pianura. Zuc dal Bor Magredi di Coz Bosco di golena di Torreano Pineta di Lignano Foce del Tagliamento Valli di Bibione 5
  • 6. RISORSE UMANE E FISICHE La comprensione dello sviluppo socio-economico di una comunità sviluppatasi a ridosso di un fiume non può prescindere dall’essere strettamente legata al corso d’acqua sul quale si affaccia. Considerato un tempo una risorsa da rispettera con riguardo reverenziale, al giorno d’oggi appare una risorsa puramente economica da sfruttare, nonchè un nemico imprevedibile da quale difendersi. La strada verso una gestione sostenibile del fiume è ancora lunga. Le linee guida per il nuovo Piano Territoriale Regionalela prefigura uno scenario in cui viene riconosciuta massima priorità alla costruzione di nuove infrastrutture i cui pro- getti “di interesse regionale“ prevalgono sulle destinazio- ni urbanistiche previstenei piani regolatori comunali. Nuovi meccanismi che favoriscono la creazione di nuove aree industriali e commerciali rendono verosimile lo sviluppo dell’urbanizzazione e dei fenomeni di imperme- abilizzazione del suolo. Il disegno a lato vuole rappresentare, in via puramente schematica, il layering delle risorse fisiche dell’area interessata. Alla base si evidenzia il rapporto tra pieni e vuoti: spicca la grande fascia “vuota“ centrale, corrispon- dente al corso del fiume, e, tutt’attorno, la disseminazio- ne incontrollata di pieni. Lo strato centrale mette in luce il rapporo esistente tra sistema viario e sistema dell’edifi- cato, il cui sviluppo nel tempo è evidentemente avvenuto lungo le principali arterie di collegamento tra i vari centri. 6
  • 7. VERSO UNA CRESCITA SOSTENIBILE DELLA CITTA’ compattezza occupazione del suolo sinergia tra le reti livello di inquinamento inclusione dell’esistente mantenimento biodiversità dispersione energetica trasporto pubblico coinvolgimento collettività presenza verde pubblico INDICI DI SVILUPPO URBANO 7
  • 8. La diffusione tipica dei centri rural urbani di quest’area punto di “dimenticarsi” della sua importante presenza. fa parte del sistema delle risorse fisiche di quest’ultima. L’intervento proposto comprende perciò la definizione Si vuole qui offrire un prospetto schematico di quale sia di un parco fluviale, che non si limiti a caratterizzarsi stato lo sviluppo nel tempo e nello spazio di tali centri e come riserva ambientale, ma che possa essere pensato quali siano gli elementi di criticità ai quali si è giunti. anche come sistema insediativo, nella convinzione che Infine si darà spazio ad una proposta progettuale finaliz- la miglior salvaguardia dell’ambiente naturale nei territori zata al miglioramento e alla valorizzazione di tutti quegli contemporanei si realizzi compatibilmente con le forme elementi concorrenti nella “composizione” di un territorio dell’abitare, e non certo costruendo recinti entro i quali “integrato”. Sviluppo territoriale, espansione urbana e preservare una natura alienata e alienante. confronto con il fiume sono fattori inscindibili tra loro. La sequenza proposta è dimostrativa di come questi tre elementi possano influenzare profondamente le recipro- che fasi di trasformazione. La loro stretta interconnessio- ne rende inevitabile l’instaurarsi, nel corso del tempo, di spontanee reazioni a catena a seguito di qualsiasi forma di trasformazione. La strategia progettuale adottata punta il dito verso le tre principali reti, che disegnano il territorio: la rete dell’edificato, la rete ecologica, la rete della mobilità. Il fenomeno dello sprawl, in Italia particolarmente ca- ratteristico delle aree rural urbane dei territori del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, ha paradossalmente porta- to negli ultimi decenni, alla dissoluzione e alla perdita di qualità e carattere degli stessi centri abitati. Densificazio- ne urbana e non interruzione del verde sono i princi- pali elementi “catalizzatori” del progetto. La diffusione urbana viene limitata sia grazie a larghe bande verdi di contenimento, che si dipanano dall’area golenale, sia da puntuali interventi di densificazione architettonica, i quali cingono ciascun centro storico e lo arricchiscono di carattere identitario. L’unità dell’intero sistema è inoltre garantita da una fitta rete di corridoi verdi che consente la non interruzione della biodiversità dell’area. La rete ecologica diviene così il sostrato sul quale prende forma il disegno della città contemporanea, secondo modalità per cui ecosistema e rete dell’edificato riceverebbero linfa vitale l’uno dall’altro, vivificando la reciproca struttura. Al parco fluviale si affida il compito di restituire forma e unità al sistema di insediamenti, il quale hanno perso, con il tempo, il loro intimo legame con il fiume, fino al 8
  • 9. Planimetria generale dell’area di progetto. Visione al 2050 0 500 1000 2000 m 9
  • 10. 10
  • 11. SVILUPPO DEL PROGETTO Il principio cardine dell’intervento propone una forma di sviluppo e crescita del progetto in progressione nel corso del tempo, evitando perciò di imporre a priori una tecnica, un modo di intervento, difficilmente gestibile, se attuato a prescindere da una pianificazione a lungo termine. La possibilità di un più lento, ma sistematico progre- dire del progetto consente un più agevole ed efficace intreccio dei vari layers, ossia delle tre reti identificatrici del territorio, nonchè una pianificazione economica più efficace e la facilitazione dell’integrazione impiantistica. L’operazione di densificazione urbana, procede paral- lelamente con la progressiva integrazione della nuova architettura con i centri storici. Ciò avviene attraverso il ridisegno e la caratterizzazione del sistema degli spazi aperti pubblici e semi pubblici, tradizionalmente conside- rato il “collante urbano“. Tanto quanto a scala territoriale, anche a livello dei singoli paesi, un forte carattere è conferito dal verde urbano, declinato in varie forme, dai giardini pubblici, ai viali alberati, ai corridoi verdi, alle corti. L’architettura definita intende insediarsi mantenendo un proprio pecu- liare e deciso carattere, senza però voler prevaricare le specificità del territorio. Il nuovo insediamento infatti si appoggia sul suolo, seguendone l’orografia e sfruttando così i vantaggi estetici e visuali offerti dai dislivelli natu- rali. I nuovi edifici, disposti in serie, si aprono, abbrac- ciando concettualmente un’area di ampio respiro, che trova nel Tagliamento il suo apice territoriale. L’altezza dei nuovi edifici, inoltre, si attesta su quella media delle più antiche costruzioni, quindi attorno ai due, tre piani. Nel corso della costruzione dei nuovi quartieri si cerca poi di demolire un numero quanto più esiguo di edifici esistenti, la cui qualità architettonica deve comun- que essere limitata. Vecchio e nuovo vengono uniti tra loro, in un unico sistema urbano, dalla delineazione dello spazio pubblico e semi pubblico, resi omogenei, capillari e continui. Un gioco di pavimentazioni e alberature incre- mentano la qualità di questi ultimi. 11
  • 12. Planivolumetrico di Pinzano. Visione al 2050 0 50 100 200 m 12
  • 13. TELERISCALDAMENTO L’intervento prevede la realizzazione di una rete di TeleRiscaldamento in grado di sopperire completamente al fabbisogno termico di ciascun insediamento di nuova costruzione previsto dal progetto, la cui potenza richiesta per il riscaldamento totale, a seguito di un’analisi effet- tuata con il programma Design Builder, ammonta a 9,2 MW. L’area da servire risulta divisa fisicamente in due parti dal fiume, per tale motivo l’intervento risulterà senz’altro facilitato dalla realizzazione di due centrali, in grado di alimentare rispettivamente i centri dislocati lungo i due lati opposti del fiume, consentendo inoltre l’eventuale diffusione capillare della rete sul resto del territorio. L’impianto di TeleRiscaldamento è composto da: • due centrali termiche, nelle quali viene prodotto il calore; • una rete di trasporto e distribuzione, composta da speciali tubazioni sotterranee; • un insieme di sottocentrali, costituite da scambiatori di calore, che rendono possibile l’utilizzo del calore. Un doppio circuito, primario (in rosso e blu) e secondario (in giallo), evita le reciproche influenze tra le utenze, consentendo inoltre interventi di manutenzione mirati. Il combustibile utilizzato per alimentere le caldaie della centrale è fornito dalle biomasse ricavabili all’interno della stessa area di progetto. Le estese aree verdi previste, sono infatti in grado di garantire l’opportuno ammontare di materiale vegetale necessario. La vicinanza delle fonti di approvvigiona- mento è condizione indispensabile, al fine di abbattere i costi di trasporto, i bilanci di CO2 emessa, nonchè i volumi di stoccaggio all’interno dell’impianto. L’uso di biomasse viene considerato a bilancio nullo rispetto all’anidride carbonica, perché durante la combu- stione viene rilasciata la stessa quantità di CO2 fissata dalle piante durante la crescita. E’ una risorsa rinnovabile, ma con un ben preciso tasso di ricrescita. 13
  • 14. ANALISI OMBREGGIATURA Utilizzo del programma ECOTECT. A lato vengono riportati alcuni dei grafici ottenuti attraverso l’analisi dell’ombreggiatura. I giorni presi equinozio di primavera ad esempio sono il 22 dicembre, solstizio d’inverno, h 18.00 e il 20 marzo, equinozio di primavera. Attraverso questo tipo di rappresentazione grafica, si può notare come la distanza mantenuta tra gli edifici permetta un loro reciproco ombreggiamento nelle sole prime e ultime ore della giornata, Sotto: diagramma stereografico dell’ombreggiatura, considerando di collocarsi al centro di una delle corti comprese tra due edifici. h 12.00 h 6.00 14
  • 15. Lo sviluppo di ciascun edificio avviene secondo un funzioni all’interno dei quartieri realizzati, evitando un impianto ad “L”.. loro sviluppo in senso solo residenziale, che obblighe- Vari fattori hanno concorso nella scelta di tale schema rebbe i residenti a doversi necessariamente spostare per insediativo: raggiungere i princiapali servizi. semplice e rapido “assemblaggio” di un edificio concepi- Per questa ragione ciascun elemento ad “L“ prevede che to in progressione; il piano terra del ramo con orientamento Nord-Sud sia possibilità di offerta di un’ampia gamma di appartamenti, occupato da negozi e servizi. Ciò consente sia di offrire differenziati dal punto di vista della qualità degli affacci, facilitazioni ai residenti, sia di vivificare i paesi stessi, dell’esposizione al sole, delle viste, del rapporto con il spesso abbandonati dalle attività caratteristiche del set- contesto insediativo; tore terziario, le quali tendono a concentrarsi all’interno approccio a 360° con il territorio, con il quale si intende di centri più importanti. Il progetto si prefigge l’obiettivo entrare a farne parte, avvalendosi di tutti i vantaggi di incrementare l’uso di mezzi di trasporto pubblici e non climatici e ambientali da questo offerti; inquinanti, attraverso la definizione di centri altamente buon rapporto Superficie/Volume, che determina l’abbat- fruibili anche a piedi. Ciò è reso possibile non solo dalle timento delle dispersioni; contenute dimensioni dei singoli paesi, ma anche dal ri- creazione di spazi semi-pubblici che fanno da filtro tra pristino di una più omogenea distribuzione delle funzioni. l’ambito pubblico e l’ambito privato; La vicinanza fisica del residente alla maggior parte dellle definizione di un sistema insediativo caratterizzato da destinazioni quotidiane, contribuisce nel ridurre l’impron- un buon grado di densità, ma non tale da ostacolare ta ecologica dell’emissione di CO2, favorendo modalità l’illuminazione naturale di ciascun elemento di trasporto più sostenibili. E’ ritenuto necessario garantire la mescolanza delle 15
  • 16. 16
  • 17. 17
  • 18. Ciascun gruppo di edifici, costituito da cira 3 o 4 unità “L” , ha a propria disposizione un parcheggio sotterraneo, collocato al piano interrato del ramo con affaccio Nord- Sud. Le vie di accesso e di uscita sono a senso unico, permettendo un flusso più ordinato. Dall’area parcheggio è possibile salire direttamente al piano terra, adibito a servizi, o al corridoio che serve i vari appartamenti. In alternativa due ulteriori punti di accesso permettono il contatto diretto con lo spazio aperto semi-pubblico. Il parcheggio interrato consente di liberare il contesto esterno dalla presenza di automobili, con risvolti positivi dal punto di vista sia estetico che funzionale dello spazio pubblico. A B’ B A’ 0 5 10 20 m Pianta piano terra Sezione AA’ 0 5 10 20 m 18
  • 19. N-S N-S N-S E-O E-O 2 2 61 m 2 122 m 163 m 78 m 2 131 m2 MODELLI RESIDENZIALI Gli appartamenti sono tutti caratterizzati da monoaffac- cio, e dalla presenza, per ciascuno di essi, di una serra. Questa, avvalendosi del vantaggio offerto dall’alto livello di esposizione all’irraggiamento solare, contribuisce in modo incisivo nella regolazione termica dei vari locali. L’affaccio a Sud consente inoltre l’installazione in copertura di pannelli solari, termici e fotovoltaici. Per quanto riguarda il ramo avente affaccio Est-Ovest, gli appartamenti sono caratterizzati dal doppio affaccio, quindi si aggrappano al “muro“ su due lati, non più su uno soltanto. Ciascun appartamento si sviluppa secondo moduli deter- minati dalle misure dei vani dedicati ai servizi (ingresso, scale e bagno), collocati sul lato Nord. In giallo è eviden- ziata la parte rivolta a Sud, maggiormente esposta, in cui trova spazio la serra e la terrazza, mentre in rosso sono indicati i locali abitabili. Il grigio indica invece la parte Pianta terzo piano dell’appartamento dedicata ai servizi, in particolare il gri- gio scuro mette in risalto il setto cavo attraverso il quale passano reti impiantistiche, canali e tubature. Sezione BB’ 19
  • 20. Sezione assonometrica del ramo con affaccio Nord-Sud. Ciascun edificio è strutturalmente e concettualmente suddiviso in due parti. Un imponente “muro cavo“, rea- lizzato in calcestruzzo gettato in opera, rivestito in lastre di fibrocemento, contiene tutte le funzioni “di supporto” agli appartamenti veri e propri. Su di questo si aggrappa attraverso connettori metallici la struttura a ossatura di legno, a graticcio, contenente i locali abitabili. Sviluppo progrssivo di un edificio di nuova costruzione. 20
  • 21. 0 KWh APRILE LUGLIO MARZO GIUGNO AGOSTO MAGGIO GENNAIO OTTOBRE FEBBRAIO DICEMBRE NOVEMBRE SETTEMBRE - 2000 Apporti illuminazione 0 45605 2000 Apporti computer + Apparecchiature 4000 Apporti occupazione 9254 9491 Simulazione - Apporto interno 6000 Apporti solari attraverso finestre esterne 1868 8000 10000 Riscaldamento fornito 12000 50471 Riscaldamento fornito -7188 14000 0 MWh Elettricità 9 5000 Illuminazione 45 10000 Energia ausiliaria 172 15000 Caldaia - Gas 20000 60 Simulazione - Carichi del sistema 8 Chiller - Elettricità 25000 ACS - Elettricità 16 14000 Kg 14500 15000 CO2 15500 Silmulazione - Co2 184390 16000 16500 17000 21
  • 22. CHIUSURA VERTICALE PERIMETRALE lastre piane di rivestimento in fibrocemento (120 x 60 x 1 cm) intercapedine d’aria (3 cm) sistema di ancoraggio portante in acciaio telo impermeabilizzante traspirante DORKEN-DELTA_FASSADE (sp. 0,15 cm) pannelli isolanti termici e acustici ISOKENAF (sp 6 cm) struttura portante in calcestruzzo armato (sp. 30 cm) CHIUSURA INTERNA VERTICALE strato di tinteggiatura pannelli di cartongesso (sp. 2 cm) pannelli isolanti termici e acustici ISOKENAF (sp. 4 cm) montanti (4 x 2.5 cm - interasse 50 cm) pannelli isolanti termici e acustici ISOKENAF (sp. 9 cm) montanti strutturali (3 x 9 cm - interasse 50 cm) pannelli isolanti termici e acustici ISOKENAF (sp. 9 cm) montanti (4 x 2.5 cm - interasse 50 cm) pannelli di cartongesso (sp. 2 cm) strato di tinteggiatura CHIUSURA INTERNA VERTICALE strato di tinteggiatura pannelli di cartongesso (sp. 2 cm) pannelli isolanti termici e acustici ISOKENAF (sp. 4 cm) CHIUSURA VERTICALE PERIMETRALE montanti strutturali (4 x 9 cm - interasse 50 cm) strato di tinteggiatura intercapedina d’aria (sp.9 cm) pannelli di cartongesso (sp. 2 cm) montanti strutturali (4 x 9 cm - interasse 50 cm) barriera al vapore ISOVER FLAMMEX_N pannelli isolanti termici e acustici ISOKENAF (sp. 4 cm) pannelli isolanti termici e acustici ISOKENAF (sp. 4,5 cm) pannelli di cartongesso (sp. 2 cm) pannelli di particelle (sp. 1,5 cm) strato di tinteggiatura pannelli isolanti termici e acustici ISOKENAF (sp 12 cm) montanti in legno massiccio (9 x 4 cm - interasse 50 cm) pannelli di particelle (sp. 1,5 cm) barriera al vento NATURADIFF - ECO intercapedine d’aria (sp. 10 cm) pannelli di rivestimento in legno (sp. 1,5 cm) Sezione pianta tipo 22
  • 23. Edificio con affaccio Nord-Sud da sinistra: prospetto Nord e Sud 0 0,5 1 2 m 23
  • 24. CHIU SURA SUPERIORE-CO PERTURA INC LINATA collettori solari piani AUROAURO AUROTHERM PLUS VFK 150 H (123,3 x 203,3 x 8 cm) in silicio policristallino (154 x 84 x 4 cm) sistema di ancoraggio in alluminio membrana impermeabilizzante bitume polimero autoadesiva TERMO STAR pannello termoisolante PERA LIT BOARDOARD V (sp. 4cm) CHIU SURA VERTICA LE PERI METRA LE pannello prefabbricato in calcestruzzo lastre piane di rivestimento in fibrocemento (120 x 60 x 1 cm) intercapedine d’aria (3 cm) sistema di ancoraggio portante in acciaio CHIU SURA SUPERIORE-CO PERTURA INC LINATA telo impermeabilizzante traspirante DODOLKEN-DELTA_FA- moduli fotovoltaici SOLARA BUD ERURUS FASSAD E (sp. 0,15 cm) manto di copertura in lega zinco-rame-titanio ZIN TEK (sp 0,1 cm) pannelli isolanti termici e acustici ISOKENAF (sp 6 cm) membrana impermeabilizzante bitume polimero struttura portante in calcestruzzo armato (sp. 25 cm) tavolato (2 x 20 x 150 cm) strato di ventilazione (sp. 3 cm) telo di tenuta all’aria AMPACACK (sp 0,15 cm) pannelli di fibra di legno (sop 1,2 cm) elemento portante scatolare LIGNA TUR (sp 22cm) INFISSO ESTERNO VERTICALE telaio in legno vetrocamera - doppio vetro basso emissivo (sp. 2 cm) PAR TIZION E IN TERNA ORI ZZON TALE_SOLAIO sistema frangisole in tavole di legno orizzontali pavimentazione in calcestruzzo lucidato (sp. 3 cm) scorrevoli e ruotabili impianto di riscaldamento a pavimento (SYSTEM MATTE): sistema di oscuramento scorrevole in legno massetto (sp. 6 cm) tubi PEXA (2 x 0,2 cm) clips per il fissaggio dei tubi rete di ancoraggio barriera al vapore ISOVER FLAMMEX_N pannelli isolanti termici e acustici ISOKENAF (sp. 6cm) soletta in calcestruzzo armato (sp. 20 cm) PAR TIZION E IN TERNA ORI ZZON TALE_SOLAIO pavimentazione interna a parquet (dim. doghe: 1,5 x 9,5 x 60 cm) sistema a clips JUNC KERS strato intermedio: SYLVAF ELT JUN KERS impianto di riscaldamento a pavimento (SYSTEM MATTE): massetto (sp. 6 cm) CHIUSURA VERTICALE PERIMETRA LE tubi PEXA (2 x 0,2 cm) strato di tinteggiatura clips per il fissaggio dei tubi pannelli di cartongesso (sp. 2 cm) rete di ancoraggio barriera al vapore ISOVER FLAMMEX_N barriera al vapore ISOVER FLAMMEX_N pannelli isolanti termici e acustici ISOKENAF (sp 30cm) pannelli isolanti termici e acustici ISOKENAF (sp 6cm) traversi (3,5 x 6 cm) elemento portante scatolare LIGNA TUR (sp 22cm) pannelli di particelle (sp. 1,5 cm) barriera al vento NA TURADIFF - ECO intercapedine d’aria (sp. 6 cm) montanti in legno massiccio (9 x 4 cm - interasse 50 cm) pannelli di rivestimento in legno Edificio con affaccio Nord-Sud sezione trasversale 24
  • 25. Centro Charrette Prospetto Sud-Ovest Banchina Marittima - Venezia Laboratorio integrato 2008-2009 docenti: Luca Cecchinato Walter Manfron Giuseppe Longhi Sergio Pascolo Oggi, sulla Laguna e la città di Venezia converge una complessità di situazioni critiche che alterano gli equilibri metabolici, imponendo una presa di posizione sul futuro. Lo Charrette Building si inserisce nella rete di attività, servizi e infrastrutture che andranno a costituire un VWW_ Venice West Waterfront, costituisce, cioè, una delle “attrezzature” di cui la città si deve munire nella prospettiva di diventare la Capitale del Sapere. Si impone infatti la necessità di un luogo deputato all’accoglienza di forme di progettazione condivisa, che accolga in fase propositiva e progettuale l’intervento della totalità dei soggetti coinvolti: la Charrette. La condi- visione degli intenti e degli sforzi, infatti, costituisce uno dei presupposti per lo sviluppo sostenibile. La progettazione dell’edificio stesso, muovendo i passi dall’analisi del metabolismo e avvalendosi dello strumen- to creativo degli scenari, si plasma nel perseguimento dell’obbiettivo sostenibile della minimizzazione dell’ ELCC_ extended life costs or costructions. Pianta piano terra 25
  • 26. Sezione longitudinale Pianta piano primo Sezione trasversale 26
  • 27. 27
  • 28. Edificio residenziale Campo di Brentone - Verona Laboratorio integrato 2006-2007 docenti: Carlo Palazzolo Fabio Peron Valeria Tatano Campo Marniga Lago di Garda 0 50 100 200 m Sezione BB’ Prospetto Nord-Ovest 0 5 10 20 m 28
  • 29. Spaccato assonometrico del sistema costruttivo Schema aggregativo degli alloggi Porzione di prospetto principale 29
  • 30. Dettaglio : interfaccia copertura-parete perimetrale Sezione tecnologica Dettaglio: apertura 30
  • 31. STUDIO ALBERTO ANTONELLI ARCHITETTO 31
  • 32. Progetto di riqualificazione di un tratto stradale Via Carlo Caneva - Gemona del Friuli Ipotesi di progettazione dell’aiuola 32
  • 33. 33 Render realizzato con la collaborazione di Rebecca Persello
  • 34. Progetto di riqualificazione di piazzetta Fantoni Gemona del Friuli Planimetria con materiali Planimetria con quote e pendenze 34
  • 35. Progetto di sistemazione di una mansarda Udine 35
  • 36. 36
  • 37. 37
  • 38. I.P.E.M. s.r.l. - nuovo show room e uffici Artegna - Statale Pontebbana 38
  • 39. 39
  • 40. 40
  • 41. Edificio residenziale unifamiliare - 1 Gemona del Friuli 41
  • 42. Edificio residenziale unifamiliare - 2 Gemona del Friuli Pianta 42
  • 45. Sezione B B D C A Sezione A 45
  • 47. Portfolio dei progetti principali realizzato da Alessandra Lepore Via San Biagio 85 33013 Gemona del Friuli (UD) cell. 340 5337554 mail: ale-lepore@libero.it 47