Linee guida per lo sviluppo del turismo genealogico: completa l'omonimo ebook. Il turismo delle radici, un turismo ricco, prevalentemente internazionale, senior e sostenibile, potrebbe rappresentare una opportunità per alcune Regioni italiane e per alcuni piccoli comuni, non solo del mezzogiorno, che ancora oggi soffrono per le emigrazioni del passato. Due casi di successo lo testimoniano: Homecoming Scotland, The Gathering Ireland.
Turismo genealogico, Roots tourism, Ancestral Tourism, Tursimo degli anenati
1. E. CAPUTO, Linee guida per lo
sviluppo del Turismo Genealogico
Obiettivo: stimolare interesse
Ispirazione: tesi di laurea e tirocinio
Modelli di riferimento: Irlanda e Scozia
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2. Indice dei temi trattati
Una domanda
Possibile definizione
Globalizzazione: fame di radici
Un’importante risorsa sottostimata
Agire congiuntamente e Comunicare adeguatamente
Più occupazione, non teme la concorrenza, è sostenibile …
Successful cases: Homecoming Scotland; The Gathering Ireland
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3. Chi e come può decidere se
il Turismo Genealogico
è una risorsa importante per la nostra Regione?
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4. Definizione del fenomeno
«Il complesso delle attività e delle organizzazioni relative
a viaggi e soggiorni compiuti per ricercare l’origine, la
discendenza e le tracce di famiglie e di stirpi, e per
indagare i possibili legami di parentela, di affinità e di
attinenza fra il turista, e altre persone, cose e territori»
E. CAPUTO, Turismo genealogico. Realtà e prospettive, tesi di laurea, Università degli Studi di Udine, Udine 2014/15
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5. Globalizzazione e fame di radici
Da trent’anni, nell’intero mondo occidentale, una vasta
fascia di utenza è interessata alla ricerca genealogica
Questa tendenza è ascrivibile a:
Dissoluzione coesione generazionale
Discendenti emigrati: ricerca identità
Ricerca genealogica: ripara la perdita di continuità tra vivi e
morti
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6. Globalizzazione e fame di radici
Internet e l’informatica hanno rivoluzionato la genealogia:
Negli USA la genealogia è tra i più popolari hobbies online con
2 milioni di siti web di “gruppi di amici” dei National Archives
Ancestry.com dal 2004 commercializza servizi per creare alberi
genealogici: nel primo anno 1.500.000 di sottoscrittori paganti
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7. Un’importante risorsa sottostimata
Archivi britannici, anno 2001: l’82% degli utenti affermava di
svolgere ricerche per interesse personale o per hobby
In Francia tra gli anni Settanta e la fine dei Novanta il numero
degli utenti degli archivi nazionali e dipartimentali è quadruplicato
ln Italia le presenze nelle sale studio degli Archivi di Stato:
78.000 nel decennio 1963-72
127.000 nel decennio 1973-82
200.000 nel decennio 1983-92
313.000 nel decennio 1995-04
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8. Un’importante risorsa sottostimata
Secondo stime accreditate gli oriundi italiani nel mondo
sono 80 milioni:
27 milioni in Brasile
20 milioni in Argentina
17 milioni negli Stati Uniti
+1 milione in Uruguay (il 35% della popolazione totale)
(fonte: FONDAZIONE MIGRANTES, Rapporto Italiani nel Mondo 2014, Todi (PG), Tau 2015)
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9. Agire congiuntamente
Per un risultato apprezzabile occorre un coordinamento
istituzionale a livello nazionale e regionale
Tavolo di coordinamento operativo onde coinvolgere i
principali soggetti e le istituzioni per pianificare e attivare
una strategia turistica di grande portata:
Regione
MiBACT (DGA)
Realtà a livello locale: conoscono il territorio e le sue peculiarità
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10. Agire congiuntamente
Agli enti già citati potrebbero successivamente aggiungersi
ulteriori proposte di sviluppo e miglioramento formulate da:
ENIT, Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese,
Direzione Generale degli Italiani all’Estero, i Comitati degli Italiani
all’Estero (COMITES), Consiglio generale degli Italiani all’Estero
(CGIE), Anagrafe della popolazione Italiana residente all’Estero
(AIRE), Centro studi ALTREITALIE, Associazione Nazionale Emigrati
E a livello regionale: Assessorati del turismo, Enti del Turismo,
Agenzie di incoming, Gruppi di Azione Locale (GAL), Associazioni
locali degli emigrati, Università
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11. Comunicare adeguatamente
Non è sufficiente puntare a un generico turismo di ritorno
Si dovrebbe puntare a un turismo genealogico, ovvero:
Strutturare progetti e pacchetti in termini di viaggi alle radici
Uno degli impulsi centrali al viaggio è il bene archivistico
Aumentare la documentazione fruibile sul web stimolerà i viaggi
Mai rivolgersi a questi turisti come fossero semplici turisti:
Desiderano ardentemente sentirsi parte della comunità ospitante
Ricercano le origini, le radici, la loro seconda casa: questa forma di
turismo va promossa in questi termini
Si immedesimano nel ruolo di pellegrini: non chiamateli turisti!
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12. Più occupazione
maggiore occupazione sia giovanile che altamente qualificata:
biografi, storici della famiglia, cultori della storia locale, archivisti,
mediatori culturali e naturalmente genealogisti
Occupazione indiretta: ad esempio legata al mondo del ICT
Alcune agenzie di viaggio oggi in crisi a causa delle prenotazioni
online potrebbero riqualificarsi proponendo viaggi delle radici
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13. Non teme la concorrenza
Sono le città, i borghi, gli eventi,
la moda, il design e la cultura popolare
del territorio delle origini
a catalizzare l’attenzione del turista genealogico.
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14. Sostenibilità
I Genealogical Travellers:
Viaggiano in periodi destagionalizzati
Spendono più degli altri turisti per acquistare prodotti locali
Effettuano soggiorni più lunghi: no city break
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15. Ulteriori Vantaggi
tutela della lingua
export prodotti tipici
maggior orgoglio identitario
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20. «In tutti noi c’è un profondo e innato
desiderio di conoscere il nostro retaggio,
di sapere chi siamo e da dove veniamo.
Senza questa preziosa conoscenza c’è una
vuota bramosia.
Non importa quale sia il nostro compito
nella vita, ci resterebbe solo il nulla, il
vuoto e la più inquietante solitudine»
Alex Haley, Radici
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21. Fine
Grazie per l’attenzione
Per e-book e altro materiale
Archivio di Stato di Udine
Società filologica friulana
Per rivedere/scaricare le slide
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