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LA FONDAZIONE DIPARTECIPAZIONE DIFFERENZE (E PROFILI DI OPPORTUNITA’) RISPETTO AGLI ISTITUTI DISCIPLINATI DAL CAPO II, TITOLO II DEL CODICE CIVILE 29 Giugno 2011 1  Francesco Florian
LA FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE 	FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE E FONDAZIONE CLASSICA ELEMENTI COMUNI Scopo non lucrativo;   Patrimonio destinato al perseguimento di uno scopo predeterminato; Immutabilità dello scopo individuato nell’atto costitutivo. 29 Giugno 2011 2
	FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE E FONDAZIONE CLASSICA: DIVERSITA’/VANTAGGI DELLA FDP: 	FONDAZIONE CLASSICA   Distacco della fondazione dal fondatore Fondatore predeterminato dall’atto costitutivo Patrimonio intangibile e utilizzabilità delle sole rendite Struttura rigida e gestione centralizzata      	FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE   Partecipazione del fondatore alla vita della fondazione Possibilità di Fondatori successivi e diversificabilità delle categorie di partecipanti Patrimonio a struttura aperta e distinzione fra fondo di dotazione (riserva intangibile) e fondo di gestione (patrimonio utilizzabile)  Possibilità di introdurre modelli democratici e di modulare l’assetto interno di governance     29 Giugno 2011 3 LA FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE
LA FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE 	FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE E ASSOCIAZIONE 	ASSOCIAZIONE   Democraticità - parità del voto di ciascun socio nell’assemblea (art. 21 c.c.) Modificabilità dello scopo      	FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE   Possibile diversificazione del peso decisionale dei partecipanti Immutabilità dello scopo   29 Giugno 2011 4
LA FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE 	CRITERI VALUTATIVI 	I vantaggi che possono derivare nella pratica dall’utilizzo della Fondazione di partecipazione (rispetto ai modelli della fondazione classica e dell’associazione), devono quindi essere valutati sulla base di quattro criteri:  innovazione partenariato e responsabilizzazione dei consociati  sussidiarietà orizzontale sostenibilità    29 Giugno 2011 5
LA FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE  	CRITERI VALUTATIVI: INNOVAZIONE 	La Fondazione di partecipazione presenta tutti gli elementi basilari della fondazione classica (patrimonio destinato a uno scopo immutabile), al cui genus viene ricondotta da giurisprudenza e dottrina maggioritarie; inoltre presenta anche alcuni tratti caratteristici del modello associativo (partecipazione successiva, patrimonio aperto, potenziale democraticità). Ciononostante, il modello in esame (come traspare dagli schemi sopra riportati), non coincide né con il primo, né con il secondo dei due istituti; 	La Fondazione di partecipazione è nata nella prassi, come modello innovativo in grado di soddisfare al contempo esigenze di stabilità e di versatilità, di certezza e di adattamento alle esigenze concrete.   29 Giugno 2011 6
LA FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE  	CRITERI VALUTATIVI: RESPONSABILIZZAZIONE 	La struttura dell’istituto ne evidenzia l’intrinseca idoneità a divenire strumento per la realizzazione di progetti fondati sul partenariato tra pubblico e privato.  	In particolare, la possibilità di una pluralità di fondatori (anche successivi all’atto costitutivo) e la struttura partecipativa aperta, ma anche la diversificazione delle categorie dei partecipanti e la possibile formazione progressiva del patrimonio, denotano la vocazione partecipativa del modello (diversamente dalla fondazione classica e similmente all’associazione).  29 Giugno 2011 7
LA FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE  	CRITERI VALUTATIVI: RESPONSABILIZZAZIONE 	Ipotizziamo l’attivazione di una Fondazione di partecipazione che abbia come scopo la soddisfazione di un certo interesse della collettività: ogni singolo cittadino si sentirà chiamato a partecipare alla realizzazione di tale scopo, incentivato dal legame con il territorio e dalla possibilità di contribuire in modo anche minimo. Una fondazione classica non garantirebbe la partecipazione successiva, un’associazione non garantirebbe l’immutabilità dello scopo (e nemmeno il necessario controllo da parte dell’ente pubblico nella gestione e nell’indirizzo). 	Proprio questo meccanismo è alla base del processo di partecipazione e responsabilizzazione del cittadino nel nuovo sistema di welfare.   29 Giugno 2011 8
LA FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE    	CRITERI VALUTATIVI: SUSSIDIARIETA’ ORIZZONTALE 	Per quanto detto sopra, la Fondazione di partecipazione si presenta come modello valido per la traduzione operativa del principio di sussidiarietà orizzontale, principio che permette di comprendere ed interpretare le relazioni pubblico-privato come strumento utile per garantire un’offerta di beni e servizi di interesse generale determinata in relazione ad una efficace e completa analisi e conoscenza dei bisogni degli stakeholders di riferimento. La traduzione operativa del principio di sussidiarietà  implica la capacità di tutte le istituzioni di pubblico interesse di contribuire, in relazione al proprio ruolo ed alle proprie dotazioni di risorse materiali ed immateriali, al raggiungimento degli obiettivi sociali del contesto di riferimento.    29 Giugno 2011 9
LA FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE    	Esistono differenti meccanismi e formule operative che consentono di implementare stabili circuiti relazionali tra sistema pubblico e sistema privato. Tra questi la fondazione di partecipazione consente  di realizzare processi di collaborazione pubblico-privato in settori ad alto impatto sociale tradizionalmente riservati all’intervento di istituzioni pubbliche.   	SOSTENIBILITA’ 	La Fondazione di partecipazione come strumento che consente la responsabilizzazione locale nella gestione di servizi di interesse generale può contribuire al raggiungimento dell’obiettivo della Pubblica Amministrazione di garantire la sostenibilità nel tempo del Sistema di protezione sociale a fronte di un inevitabile limite del possibile prelievo fiscale.  29 Giugno 2011 10
LA FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE  29 Giugno 2011 11 Relatore: 	Francesco Florian E-mail:	fflorian@nabb.it

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Confronto

  • 1. LA FONDAZIONE DIPARTECIPAZIONE DIFFERENZE (E PROFILI DI OPPORTUNITA’) RISPETTO AGLI ISTITUTI DISCIPLINATI DAL CAPO II, TITOLO II DEL CODICE CIVILE 29 Giugno 2011 1 Francesco Florian
  • 2. LA FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE E FONDAZIONE CLASSICA ELEMENTI COMUNI Scopo non lucrativo;   Patrimonio destinato al perseguimento di uno scopo predeterminato; Immutabilità dello scopo individuato nell’atto costitutivo. 29 Giugno 2011 2
  • 3. FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE E FONDAZIONE CLASSICA: DIVERSITA’/VANTAGGI DELLA FDP: FONDAZIONE CLASSICA   Distacco della fondazione dal fondatore Fondatore predeterminato dall’atto costitutivo Patrimonio intangibile e utilizzabilità delle sole rendite Struttura rigida e gestione centralizzata      FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE   Partecipazione del fondatore alla vita della fondazione Possibilità di Fondatori successivi e diversificabilità delle categorie di partecipanti Patrimonio a struttura aperta e distinzione fra fondo di dotazione (riserva intangibile) e fondo di gestione (patrimonio utilizzabile) Possibilità di introdurre modelli democratici e di modulare l’assetto interno di governance     29 Giugno 2011 3 LA FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE
  • 4. LA FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE E ASSOCIAZIONE ASSOCIAZIONE   Democraticità - parità del voto di ciascun socio nell’assemblea (art. 21 c.c.) Modificabilità dello scopo     FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE   Possibile diversificazione del peso decisionale dei partecipanti Immutabilità dello scopo   29 Giugno 2011 4
  • 5. LA FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE CRITERI VALUTATIVI I vantaggi che possono derivare nella pratica dall’utilizzo della Fondazione di partecipazione (rispetto ai modelli della fondazione classica e dell’associazione), devono quindi essere valutati sulla base di quattro criteri: innovazione partenariato e responsabilizzazione dei consociati sussidiarietà orizzontale sostenibilità    29 Giugno 2011 5
  • 6. LA FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE CRITERI VALUTATIVI: INNOVAZIONE La Fondazione di partecipazione presenta tutti gli elementi basilari della fondazione classica (patrimonio destinato a uno scopo immutabile), al cui genus viene ricondotta da giurisprudenza e dottrina maggioritarie; inoltre presenta anche alcuni tratti caratteristici del modello associativo (partecipazione successiva, patrimonio aperto, potenziale democraticità). Ciononostante, il modello in esame (come traspare dagli schemi sopra riportati), non coincide né con il primo, né con il secondo dei due istituti; La Fondazione di partecipazione è nata nella prassi, come modello innovativo in grado di soddisfare al contempo esigenze di stabilità e di versatilità, di certezza e di adattamento alle esigenze concrete.   29 Giugno 2011 6
  • 7. LA FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE CRITERI VALUTATIVI: RESPONSABILIZZAZIONE La struttura dell’istituto ne evidenzia l’intrinseca idoneità a divenire strumento per la realizzazione di progetti fondati sul partenariato tra pubblico e privato. In particolare, la possibilità di una pluralità di fondatori (anche successivi all’atto costitutivo) e la struttura partecipativa aperta, ma anche la diversificazione delle categorie dei partecipanti e la possibile formazione progressiva del patrimonio, denotano la vocazione partecipativa del modello (diversamente dalla fondazione classica e similmente all’associazione). 29 Giugno 2011 7
  • 8. LA FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE CRITERI VALUTATIVI: RESPONSABILIZZAZIONE Ipotizziamo l’attivazione di una Fondazione di partecipazione che abbia come scopo la soddisfazione di un certo interesse della collettività: ogni singolo cittadino si sentirà chiamato a partecipare alla realizzazione di tale scopo, incentivato dal legame con il territorio e dalla possibilità di contribuire in modo anche minimo. Una fondazione classica non garantirebbe la partecipazione successiva, un’associazione non garantirebbe l’immutabilità dello scopo (e nemmeno il necessario controllo da parte dell’ente pubblico nella gestione e nell’indirizzo). Proprio questo meccanismo è alla base del processo di partecipazione e responsabilizzazione del cittadino nel nuovo sistema di welfare.   29 Giugno 2011 8
  • 9. LA FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE   CRITERI VALUTATIVI: SUSSIDIARIETA’ ORIZZONTALE Per quanto detto sopra, la Fondazione di partecipazione si presenta come modello valido per la traduzione operativa del principio di sussidiarietà orizzontale, principio che permette di comprendere ed interpretare le relazioni pubblico-privato come strumento utile per garantire un’offerta di beni e servizi di interesse generale determinata in relazione ad una efficace e completa analisi e conoscenza dei bisogni degli stakeholders di riferimento. La traduzione operativa del principio di sussidiarietà implica la capacità di tutte le istituzioni di pubblico interesse di contribuire, in relazione al proprio ruolo ed alle proprie dotazioni di risorse materiali ed immateriali, al raggiungimento degli obiettivi sociali del contesto di riferimento.   29 Giugno 2011 9
  • 10. LA FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE   Esistono differenti meccanismi e formule operative che consentono di implementare stabili circuiti relazionali tra sistema pubblico e sistema privato. Tra questi la fondazione di partecipazione consente di realizzare processi di collaborazione pubblico-privato in settori ad alto impatto sociale tradizionalmente riservati all’intervento di istituzioni pubbliche.   SOSTENIBILITA’ La Fondazione di partecipazione come strumento che consente la responsabilizzazione locale nella gestione di servizi di interesse generale può contribuire al raggiungimento dell’obiettivo della Pubblica Amministrazione di garantire la sostenibilità nel tempo del Sistema di protezione sociale a fronte di un inevitabile limite del possibile prelievo fiscale. 29 Giugno 2011 10
  • 11. LA FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE 29 Giugno 2011 11 Relatore: Francesco Florian E-mail: fflorian@nabb.it