SlideShare a Scribd company logo
1 of 201
Download to read offline
LA SICUREZZA NELLELA SICUREZZA NELLE
INFRASTRUTTUREINFRASTRUTTURE
STRADALISTRADALI
PROVINCIA DI PISTOIA
Servizio Sicurezza Cantieri - Formazione e Informazione
AREA TECNICA
ILIL SSEGNALAMENTOEGNALAMENTO TTEMPORANEO NEIEMPORANEO NEI
““CCANTIERIANTIERI SSTRADALITRADALI””
Quali caratteristiche deve avere la segnaletica neiQuali caratteristiche deve avere la segnaletica nei
cantieri mobili o fissicantieri mobili o fissi
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Cap. 1 – Introduzione pag. 4
Cap. 2 – Il Segnalamento Temporaneo e le norme del
D.M. 10- 07-2002 pag. 6
Cap. 3 – La necessità del Segnalamento Temporaneo
e le Responsabilità del Funzionario dell’Ente pag. 17
Cap. 4 – Le fasi di attuazione pag. 24
Cap. 5 – Sicurezza delle persone pag. 32
Cap. 6 – I cantieri fissi pag. 51
Cap. 7 – I cantieri mobili e le regole di messa in opera
della segnaletica pag. 82
Cap. 8 – Situazioni di emergenza temporanea pag. 91
INDICE GENERALEINDICE GENERALE 2
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Cap. 9 – Le autorizzazioni, le concessioni, le compe-
tenze, le formalità di rilascio pag. 98
Cap.10 – Responsabilità dell’Impresa o del Soggetto
Autorizzato pag. 112
Cap.11 – Quali controlli da parte dell’Ente Proprietario
della strada pag. 120
Cap.12 – Come è necessario segnalare e delimitare il
campo stradale in fase di lavori per la
sicurezza pag. 125
Cap.13 – Quali sono i principali errori e quali invece le
“buone pratiche” da seguire: esempi concreti pag. 130
Cap.14 – Conclusioni pag. 196
Cap.15 – Ringraziamenti pag. 197
3
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
L’articolo 1 del Nuovo Codice della Strada (C.d.S.),
di cui al D.Lgs. 30-04-1992, n. 285, è stato
modificato dal D.Lgs. 15-01-2002 n. 9 nei seguenti
commi:
<< 1. La sicurezza delle persone, nella circolazione
stradale, rientra tra le finalità primarie di ordine
sociale ed economico perseguite dallo Stato.
2. La circolazione dei pedoni , dei veicoli e degli
animali sulle strade è regolata dalle norme del
presente codice e dai provvedimenti emanati in
applicazione di esse, nel rispetto delle normative
internazionali e comunitarie in materia. Le norme e i
provvedimenti attuativi si ispirano al principio della
Cap. 1Cap. 1 -- INTRODUZIONEINTRODUZIONE 4
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
sicurezza stradale, perseguendo gli obiettivi: di ridur-
re i costi economici, sociali ed ambientali derivanti dal
traffico veicolare; di migliorare il livello di qualità
della vita dei cittadini anche attraverso una razionale
utilizzazione del territorio; di migliorare la fluidità
della circolazione >>.
Osserviamo quindi la parola “sicurezza” che
viene così ad essere posta in risalto, in modo
particolare, nel C.d.S.
Premesso questo, la presente relazione ha lo
scopo di evidenziare, nell’ambito della sicurezza sulle
strade e più in generale nelle infrastrutture ad esse
relative, l’importanza del Segnalamento Temporaneo
nei cantieri quale elemento non di dettaglio ma di
sostanza.
5
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Il Segnalamento Temporaneo tratta le modalità
applicative delle norme che si riferiscono alla
segnaletica temporanea come definita dall’art. 21 del
C.d.S. e dagli artt. dal 30 al 43 del Regolamento di
Esecuzione e di Attuazione dello stesso Codice
(Regolamento) .
Occorre richiamare tale art. 21 che prevede:
a) comma 1comma 1:: è vietato eseguire opere o depositi e
aprire cantieri stradali, anche temporanei, sulle strade
e loro pertinenze nonché sulle relative fasce di
rispetto e sulle aree di visibilità senza preventiva
autorizzazione o concessione della competente
autorità di cui all’art. 26;
Cap. 2Cap. 2 -- IL SEGNALAMENTO TEMPORANEO EIL SEGNALAMENTO TEMPORANEO E
LE NORME DEL D.M. 10LE NORME DEL D.M. 10-- 0707--20022002
6
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
b) comma 2:comma 2: coloro i quali realizzano lavori o depo-
sitano materiali sulle aree destinate alla circolazione o
alla sosta di veicoli o di pedoni devono adottare i
necessari accorgimenti atti a garantire la sicurezza e
la fluidità della circolazione, mantenendoli in perfetta
efficienza sia di giorno che di notte; inoltre, il
personale addetto ai lavori su strada deve essere
visibile sia di giorno che di notte;
c) comma 3:comma 3: il Regolamento definisce le norme relati-
ve alle modalità ed ai mezzi per la delimitazione e la
segnalazione dei cantieri, alla realizzazione della
visibilità sia di giorno che di notte del personale
addetto ai lavori, agli accorgimenti necessari per la
7
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
regolazione del traffico ed alle modalità di svolgimento
dei lavori nei cantieri stradali.
L’art. 30 del Regolamento parla del Segnalamento
Temporaneo, ma bisogna fare riferimento al D.M. 10-
07-2002, dal titolo:“Disciplinare tecnico relativo agli
schemi segnaletici, differenziati per categoria di
strada, da adottare per il segnalamento temporaneo”
(Disciplinare), pubblicato sulla G.U. del 26-09-2002,
per avere una chiara visione d’insieme sull’argomento.
Possiamo dire che tale Disciplinare è una pietra
miliare per attuare la sicurezza nelle infrastrutture
viarie, poiché contiene:
8
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
- istruzioni relative ai principali elementi del
segnalamento temporaneo, con riferimento alle norme
regolamentari;
- caratteristiche dei segnali e dei dispositivi
temporanei (Tav. 0);
- schemi del Segnalamento Temporaneo relativi ai
cantieri fissi, mobili ed alle situazioni di emergenza (n.
87 tavole a colori che illustrano n. 100 schemi, poiché
alcune tavole hanno doppia o tripla numerazione);
- altre esplicazioni utili alla messa in opera dei
segnalamenti.
E’ importante sottolineare che gli schemi si
riferiscono ad esempi che non possono essere
9
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
esaustivi di tutti i casi possibili, ma sono utilissimi
perché pratici ed immediati e comunque sono come un
importante “vocabolario” per attuare la sicurezza nei
cantieri stradali negli oltre 8.000 Comuni, nelle 103
Province, nei 20 Compartimenti Anas, nella rete della
Soc. “Autostrade” S.p.A. e delle altre Concessionarie
presenti in Italia.
Le finalità del Segnalamento Temporaneo sono:
- informare gli utenti della strada;
- guidarli in modo corretto e chiaro;
- convincerli a tenere sempre un comportamento
adeguato e responsabile per ogni situazione non
abituale allo scopo di salvaguardare la loro incolu-
10
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
mità e quella di tutti coloro che lavorano sulle
strade, pur cercando di garantire la fluidità della
circolazione.
Il Segnalamento Temporaneo si basa sui seguenti
principi:
1) adattamento;adattamento;
2) coerenza;coerenza;
3) credibilità;credibilità;
4) visibilità e leggibilità.visibilità e leggibilità.
11
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Vediamo questi principi nello specifico.
1)1) AdattamentoAdattamento
La segnaletica temporanea va adattata alla
particolare circostanza verificatasi sulla strada.
Gli elementi da tenersi in considerazione per
l’adattamento di un cantiere sono:
- tipo di strada (A,B,C,D,E,F ed F bis ai sensi dell’art. 2
- del C.d.S.);
- natura e durata della situazione (tempi del cantiere);
- importanza del cantiere in relazione al tipo dei
lavori da realizzare;
12
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
- visibilità degli elementi geometrici della strada e
delle condizioni ambientali;
- localizzazione del cantiere;
- velocità e tipo di traffico.
2)2) CoerenzaCoerenza
Ogni segnale deve essere coerente con la partico-
lare situazione nella quale viene impiegato, nel senso
che ad un’identica situazione devono corrispondere
medesimi segnali con stessi criteri di posa; inoltre, in
presenza di cantieri stradali non possono coesistere
segnali temporanei e segnali permanenti che sono in
contrasto fra loro.
13
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Al riguardo, si devono coprire completamente o
rimuovere i cartelli di tipo permanente.
Finiti i lavori e smantellato il cantiere, bisogna
ricordarsi di riposizionare la segnaletica permanente
occultata e/o rimossa precedentemente.
3)3) CredibilitàCredibilità
La segnaletica deve essere credibile nel senso che
l’utente della strada deve essere informato
tempestivamente dell’esistenza del cantiere (utilizzo
del cartello temporaneo “Lavori” e del cartello
“Tabella Lavori” per cantieri di durata superiore a 7
giorni lavorativi), della sua ubicazione, della sua
importanza, delle condizioni di circolazione nelle
14
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
vicinanze di esso e lungo tutto il suo sviluppo.
La credibilità è poi legata strettamente a come si
presenta il cantiere all’utente dopo che quest’ultimo
ha letto i segnali.
“Tabella Lavori “
(Figura II 382, art. 30
del Regolamento)
15
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
4) Visibilità e leggibilità
La visibilità e leggibilità di un cantiere è impor-
tante in relazione ai segnali che l’impresa posiziona.
Tali segnali devono:
- essere in buono stato di manutenzione;
- essere posizionati in modo corretto in relazione
allo spazio di avvistamento, al loro orientamento,
alla loro verticalità;
- essere non più di due per supporto o in affian-
camento, altrimenti non si leggono bene;
- avere sempre forma, dimensioni, colori, simboli e
caratteri regolamentari.
16
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Il Segnalamento Temporaneo è necessario tutte le
volte che l’Ente proprietario della strada ha intenzione di
realizzare o far realizzare lavori su di essa
(manutenzione ordinaria o straordinaria, ripristini a
seguito di calamità naturali o di incidenti, ecc. ecc)
oppure un privato o un’impresa intendono realizzare
opere sulle strade o sulle loro pertinenze, previa richiesta
ed ottenimento di autorizzazione o concessione.
Il Segnalamento Temporaneo deve essere oggetto di
analisi da parte dei seguenti soggetti:
1)1) ENTE PROPRIETARIO DELLA STRADAENTE PROPRIETARIO DELLA STRADA
Nel caso della progettazione esecutiva di una nuova
Cap. 3Cap. 3 -- LA NECESSITA’ DEL SEGNALAMENTOLA NECESSITA’ DEL SEGNALAMENTO
TEMPORANEO e LE RESPONSABILITA’TEMPORANEO e LE RESPONSABILITA’
DEL FUNZIONARIO DELL’ENTEDEL FUNZIONARIO DELL’ENTE
17
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
strada o di una variante ad una strada esistente o
di un intervento di manutenzione straordinaria, tale
analisi è inserita nel Piano di Sicurezza e
Coordinamento (P.S.C.) di cui all’art. 100 e all’allegato
XV del “Testo Unico sulla sicurezza” (D.Lgs. 09-04-
2008 n. 81 e s.m.i.).
Al riguardo il Coordinatore per la Progettazione
(C.S.P.) redige il P.S.C. inserendo in esso una o più
tavole esplicative sulle quali riporta gli schemi del
Segnalamento Temporaneo avendo come riferimento il
Disciplinare.
Sta alla capacità progettuale ed alla sensibilità del
tecnico redigere tali tavole in modo che siano il più
chiare possibile per la gestione del traffico, sia di
18
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
cantiere che di quello veicolare, una volta iniziati i
lavori.
Può succedere che siano necessarie integrazioni da
fare al P.S.C. a seguito di imprevisti o circostanze di
cui il C.S.P. non ha tenuto conto. Tali integrazioni
vengono redatte dal Coordinatore alla Sicurezza in
Fase di Esecuzione (C.S.E.).
Nel caso, invece, di interventi di manutenzione
ordinaria o straordinaria eseguiti direttamente per
conto dell’Ente, senza P.S.C., è il Funzionario dell’Ente
che fa riferimento agli schemi del segnalamento
riportati sul Disciplinare e l’Impresa appaltatrice è
tenuta a realizzarli fedelmente, facendo proposte
integrative, se del caso, volte al miglioramento degli
schemi stessi.
19
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Quindi è l’impresa appaltatrice dei lavori che ha la
responsabilità della gestione del segnalamento
controllando che la segnaletica realizzata sia conforme a
quella definita in fase progettuale.
Nel caso di difformità per errori od omissioni da parte
dell’Impresa, il Funzionario dell’Ente ha il dovere di
intervenire per fare ripristinare la segnaletica a regola
d’arte.
20
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
2)2) IMPRESA APPALTATRICEIMPRESA APPALTATRICE
Dovendo realizzare i lavori previsti sul progetto,
l’Impresa, in caso di aggiudicazione dell’appalto, è
tenuta a verificare il P.S.C. o comunque gli schemi del
Segnalamento Temporaneo proponendo eventuali
osservazioni e/o integrazioni.
Per interventi sulla rete autostradale, la Società
“Autostrade” S.p.A. ha elaborato un interessante
“Sommario delle norme per il segnalamento
temporaneo e l’esecuzione dei lavori in autostrada”
(edizione Luglio 2007) che, per tratti autostradali a
due o tre corsie, prevede schemi relativi ai cantieri
fissi, ai rami di svincolo, ai cantieri mobili, alle perti-
21
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
nenze, riepilogando anche le norme di sicurezza per
l’esecuzione di lavori in autostrada in presenza di
traffico e ispirandosi al Disciplinare.
Per le autostrade, le responsabilità del Funzionario
sono legate inscindibilmente alla costante verifica che
l’Impresa esecutrice dei lavori si attenga a tale
Sommario per la realizzazione della segnaletica da
cantiere.
Il Funzionario dell’Ente ha inoltre una specifica
responsabilità, come vedremo in dettaglio, nelle
situazioni di emergenza o di particolare urgenza
(incidenti, calamità naturali, situazioni imprevedibili di
qualsiasi natura, ecc. ecc).
22
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
In tali circostanze di emergenza il Funzionario
dell’Ente preposto al Segnalamento Temporaneo
può essere un ingegnere, un architetto, un geometra,
ma anche un loro sostituto come un capo-cantiere o
un capo-squadra che per primo si è
recato sul posto e che predispone
la segnaletica idonea.
23
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Le fasi di attuazione di un cantiere stradale
possono racchiudersi nei seguenti punti fondamentali:
1)1) Progetto del cantiereProgetto del cantiere
Si tratta del progetto di allestimento di un cantiere
stradale che prevede anche il piano di segnalamento
ad esso relativo.
E’ studiato nell’ambito del P.S.C. di un progetto di
un’infrastruttura stradale o in quello di un qualsiasi
intervento da realizzarsi su una strada in esercizio.
Compito del progettista è quello di individuare
esattamente l’assetto del cantiere secondo le
specifiche caratteristiche della strada, del tipo di
Cap. 4Cap. 4 –– LE FASI DI ATTUAZIONELE FASI DI ATTUAZIONE 24
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
intervento da realizzare e delle modalità di esecuzione
secondo il Disciplinare.
In particolare, per un cantiere su strada aperta al
traffico, si tratta di tenere conto, allo stesso tempo, di
due variabili fondamentali:
1.a) il/i flusso/i di traffico veicolare;
1.b) le caratteristiche del cantiere stradale.
In altri termini occorre che il progettista cerchi di
“mediare” fra le due esigenze sopraelencate, in
apparenza antitetiche fra loro.
25
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
2)2) Autorizzazione allo svolgimento del cantiereAutorizzazione allo svolgimento del cantiere
Prima di porre in opera anche un solo cartello
stradale, occorre che il cantiere sia autorizzato
dall’Ente proprietario della strada o dal
Concessionario.
Per questo motivo è necessario, preliminarmente,
che l’Impresa o il privato che intende realizzare i
lavori faccia richiesta di autorizzazione all’Ente
proprietario della strada che in un secondo tempo,
se non ci sono opposizioni al rilascio
dell’autorizzazione, emetterà il provvedimento
autorizzativo (ordinanza o concessione), come
26
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
vedremo al cap. 9.
Nel caso dei Comuni, l’ordinanza è emessa dal
Comando di Polizia Municipale; nel caso delle Province
dal Funzionario o dal Dirigente del Servizio Viabilità
preposto a tale incarico.
3)3) Installazione del cantiereInstallazione del cantiere
Ottenuta l’autorizzazione, l’Impresa installa il
cantiere, ma prima dell’inizio effettivo dei lavori, il
Responsabile del cantiere verifica che esso sia sicuro e
cioè conforme agli schemi del Disciplinare o ai
contenuti del PSC.
Preferibile che tale verifica venga fatta in
contraddittorio con il Funzionario dell’Ente
proprietario della strada o da suo delegato (ispettore
27
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
4)4) Cantiere in esercizioCantiere in esercizio
Durante lo svolgimento dei lavori occorre che la
segnaletica di cantiere venga periodicamente
controllata sia da parte del Direttore dei Lavori, del
Direttore Operativo o dell’Ispettore di Cantiere, oltre
che da parte del C.S.E., del Responsabile del Cantiere
e del Funzionario dell’Ente.
Nel caso di variante in corso d’opera ai lavori,
occorre che la richiesta di variante sia presentata dal
Direttore dei Lavori o dall’Impresa all’Ente
proprietario con congruo anticipo (almeno 15 giorni
prima) o comunque secondo il regolamento adottato
28
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
di cantiere, capo-cantiere, ecc.).
dall’Ente relativamente alla richiesta di una nuova
ordinanza.
L’ordinanza può essere richiesta per vari motivi fra
i quali i seguenti:
- proroga nei tempi di completamento dei lavori;
- modifica dell’ordinanza originaria;
- installazione di un semaforo;
- chiusura di strade a seguito dei lavori;
- oltre eventuali specifiche.
Nel caso che la domanda di variante sia presentata
dall’Impresa, il Direttore dei Lavori è tenuto a
controfirmare la richiesta.
29
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
5)5) Smantellamento del cantiereSmantellamento del cantiere
Può sembrare la fase più semplice, ma in verità
richiede attenzione per le seguenti motivazioni:
a) – la segnaletica temporanea deve essere tolta o
oscurata non appena sono terminate le cause che
hanno richiesto il suo collocamento e quasi sempre ciò
avviene in presenza di traffico;
b) – volendo ristabilire la segnaletica permanente
originaria o posizionare una nuova segnaletica
temporanea particolare (es. segnaletica orizzontale di
colore giallo in vernice), bisogna eseguirla dopo la
rimozione della precedente segnaletica temporanea;
in questo caso, i segnali stradali devono essere
rimossi o oscurati nell’ordine inverso rispetto alla
30
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
posa normale, come specifica il Disciplinare, salvo casi
particolari legati a condizioni di manovra dei veicoli
adibiti alla raccolta dei segnali; anche questo caso si
realizza (purtroppo) in presenza di traffico.
31
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
55..11 –– PERSONALE AL LAVORO SU STRADAPERSONALE AL LAVORO SU STRADA
Coloro che lavorano sulla strada devono essere
garantiti ai fini della salvaguardia della loro
incolumità e per questo devono sempre essere ben
visibili sia ai conducenti delle macchine operatrici che
operano in cantiere che agli utenti della strada.
Si sottolinea che essere ben visibili significa farsi
vedere e farsi riconoscere bene.
Gli addetti stradali, infatti, devono indossare capi di
abbigliamento conformi alle disposizioni del D.M. 09-
06-1995 (G.U. 27-07-1995 n. 174) dal titolo
“Disciplinare tecnico sulle prescrizioni relative agli
abbigliamenti e dispositivi autonomi per rendere
Cap. 5Cap. 5 –– SICUREZZA DELLE PERSONESICUREZZA DELLE PERSONE 32
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
visibile a distanza il personale impegnato su strada in
condizioni di scarsa visibilità”, o della UNI EN
471:2008.
Si ricordano alcune definizioni di tale Disciplinare
Tecnico del 1995:
a) Capi di vestiario ad alta visibilità: sono capi di
vestiario sui quali sono applicati stabilmente
inserti in tessuto rifrangente in grado di assicurare
la visibilità in qualsiasi condizione di luce sia di
giorno che di notte;
b) Dispositivi autonomi ad alta visibilità (da indossare
sopra i normali capi di vestiario): sono dispositivi,
quali bretelle, copriberretti, manicotti, gambali,
ecc. ecc., confezionati in tutto o in parte con
33
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
materiale rifrangente o con materiale a funzione
mista (fluoro-rifrangente);
c) Materiale di base: tessuto a maglia o filato o
materiale rivestito o laminato per capi di vestiario
per il personale addetto ai lavori stradali o che,
comunque, è esposto al traffico nello svolgimento
dell’attività lavorativa;
c.1 Materiale fluorescente: colorato ad elevato
valore di visibilità; la fluorescenza è la proprietà
tipica di alcune sostanze che, colpite da radiazione
ultravioletta o blu, emettono radiazioni che sono
quasi sempre di una lunghezza d’onda maggiore di
quella delle radiazioni eccitanti; di giorno, specie
all’alba ed al crepuscolo, i colori fluorescenti sono
34
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
più brillanti dei colori ordinari poiché, oltre a
riflettere parte della luce che essi ricevono, ne
emettono altra, mentre in condizioni notturne tale
fenomeno si attenua.
c.2 Materiale rifrangente: materiale che ha potere
di rifrangenza definita quale proprietà ottica in
base alla quale i raggi luminosi sono riflessi verso
una direzione prossima a quella da cui provengono;
questa proprietà rimane in essere anche per grandi
variazioni della direzione dei raggi incidenti.
c.3 Materiale a funzione unica: materiale dotato
delle caratteristiche proprie dei materiali
fluorescenti di base o dei materiali rifrangenti, ma
non di quelle di entrambi i materiali.
35
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
c.4 Materiale a funzione mista:
materiale che corrisponde
sia alle caratteristiche
proprie del materiale
fluorescente di base
che di quello rifrangente.
ALCUNI TIPI di DPI
55..1.11.1 –– CLASSIFICAZIONE DEL VESTIARIOCLASSIFICAZIONE DEL VESTIARIO
I capi di vestiario ed i dispositivi autonomi sono
suddivisi nelle seguenti tre classi:
36
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Dispositivo autonomo
Classe 1
Classe
2
Classe
3
Materiale
___0,130,2Rifrangente
___0,500,8Fluorescente di
base
0,20____a Funzione mista
Capi di vestiario
SUPERFICI MINIME DI MATERIALE VISIBILE
ESPRESSE IN METRI QUADRATI
TABELLA N. 1TABELLA N. 1 37
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Ogni classe dovrà avere una superficie minima di
materiale fluorescente di base, di materiale
rifrangente ed a funzione mista come riportato nella
tabella n. 1.
Il dispositivo di classe 1 dovrà essere utilizzato
esclusivamente da personale che esegue interventi di
breve durata solo occasionalmente (fare attenzione
alla definizione di “breve durata”).
Coloro che invece lavorano in prossimità della
delimitazione di un cantiere o che sono comunque
esposti al traffico dei veicoli nello svolgimento della
loro abituale attività di lavoro, anche breve, dovranno
utilizzare i capi di vestiario di classe 2 e di classe 3.
38
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
La scelta delle classi dipende dalla valutazione dei
rischi.
Il Disciplinare Tecnico del 1995 descrive le
caratteristiche specifiche dei modelli di riferimento
per il personale su strada e per gli agenti preposti alla
regolazione del traffico e definisce tre colori
fluorescenti del materiale nuovo di base:
a) giallo;giallo;
b) rosso arancio;rosso arancio;
c) rosso.rosso.
Inoltre, riporta le caratteristiche del materiale
fluorescente nel modo seguente:
39
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
- resistenza al colore;
- variazione delle dimensioni del materiale di base;
- proprietà meccaniche dei materiali di base;
- resistenza alla penetrazione dell’acqua;
- resistenza al vapore d’acqua e indice di permeabilità
al vapore d’acqua.
Il materiale rifrangente deve essere alto almeno 5
centimetri e deve essere applicato in modo da essere
visibile a 360°.
Tutti i capi di abbigliamento di visibilità devono
essere provvisti del marchio CE che riporti la classe di
40
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
visibilità e tutte le altre indicazioni previste dalla
normativa UNI EN.
In particolare le normative per l’alta visibilità sono
riepilogate nei seguenti schemi:
Normativa sugli accessori
Abbigliamento ad alta visibilità per uso
non professionale
Abbigliamento ad alta visibilità
UNI EN 13356
UNI EN 1150
UNI EN 471
A - STANDARD DELL’ALTA VISIBILITA’
41
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
(Paragr. 1-10) Gilet
Abbigliamento per addetti all’antincendio
boschivo
Abbigliamento protettivo per i VV.F.
ISO 12402
UNI EN 15483
UNI EN 469
B - STANDARD CHE RICHIEDONO L’ALTA VISIBILITA’
Metodo per la misura della retroriflettenza
Abbigliamento protettivo per attività di
saldatura
Abbigliamento protettivo per lavoratori
esposti al calore
CIE 54.1-2001
UNI EN 470-1
UNI EN 531
C - STANDARD RILEVANTI
42
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Propagazione del fuoco (sostituisce la UNI
EN 532)
ISO 15025
Propagazione del fuoco
Lavaggio industriale
Lavaggio domestico
UNI EN 532
ISO 15797
ISO 6360
(CONTINUA) C - STANDARD RILEVANTI
43
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
In particolare il Disciplinare fa riferimento alla
norma UNI EN 471:2008.
55..22 –– SICUREZZA DEI PEDONI CHE TRANSITANOSICUREZZA DEI PEDONI CHE TRANSITANO
IN PROSSIMITA’ DEI CANTIERIIN PROSSIMITA’ DEI CANTIERI
Il Disciplinare del 2002 raccomanda l’uso di
speciali accorgimenti, relativi alla segnaletica di
sicurezza, atti a garantire l’incolumità dei pedoni che
transitano in prossimità dei cantieri.
Nei cantieri stradali gli scavi, i mezzi, le macchine
operatrici ed il loro raggio d’azione, devono essere
sempre delimitati soprattutto lungo il lato dove
possono transitare i pedoni.
44
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Al riguardo l’art. 32, comma 2, del Regolamento
(art. 21 del C.d.S.) precisa:
<< 2. Lungo i lati longitudinali le barriere sono
obbligatorie nelle zone che presentano condizioni di
pericolo per le persone al lavoro o per i veicoli in
transito. Possono essere sostituite da recinzioni
colorate in rosso o arancione, stabilmente fissate,
costituite da teli, reti o altri mezzi di delimitazione
approvati dal Ministero dei Lavori Pubblici >>.
Le recinzioni devono essere sempre segnalate con
luci rosse fisse e dispositivi rifrangenti della superficie
minima di 50 cm2 intervallati lungo il perimetro
interessato dalla circolazione (art.40 del Regola-
mento).
45
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Nel caso che non esista il marciapiede o sia stato
occupato dal cantiere (cosa frequente in aree urbane),
occorre realizzare un corridoio di transito pedonale
lungo il/i lato/i prospiciente/i il traffico veicolare,
della larghezza di un metro almeno (Tav. 85 del
Disciplinare).
In pratica tale corridoio verrà realizzato come un
marciapiede temporaneo sulla carreggiata, oppure in
una striscia della carreggiata protetta, sul lato del
traffico, da barriere normali o direzionali o da
parapetti segnalati in modo opportuno posizionati
dalla parte della carreggiata.
46
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
47
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
55..33 –– SEGNALAMENTO DEI VEICOLISEGNALAMENTO DEI VEICOLI
Sia il personale al lavoro su strada ed i pedoni che
transitano in prossimità dei cantieri, sia gli utenti
BARRIERA DI RECINZIONE PER
CHIUSINI
E’ l’insieme di varie barriere o
transenne semplici unite a formare un
quadrilatero delimitante un chiusino o
altro tipo di portello aperto.
Inoltre, i chiusini, i portelli o comunque tutti
quei manufatti aperti anche per un tempo breve,
posti sulla carreggiata o su marciapiedi, devono
essere recintati con le specifiche barriere (fig. II
402, art. 40).
48
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
della strada in generale devono vedere e riconoscere
bene le macchine operatrici ed i mezzi d’opera
utilizzati per i lavori o per la manutenzione stradale,
in movimento o fermi, altrimenti la loro presenza può
costituire pericolo anche grave.
Tali macchine operatrici o mezzi d’opera devono
portare posteriormente il segnale “Passaggio
obbligatorio per veicoli operativi“ (fig. II 398, art. 38).
PASSAGGIO OBBLIGATORIO PER VEICOLI
OPERATIVI (dimensioni in cm)
Segnale di cui devono essere dotati posteriormente i
veicoli operativi, i macchinari ed i mezzi d’opera
impiegati per lavori o manutenzione stradale fermi o
in movimento.
La freccia è orientata dal lato dove il veicolo deve
essere superato
49
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Il Disciplinare indica che con lo stesso segnale (o
con uno o più dispositivi supplementari a luce
lampeggiante gialla o arancione sempre attivi)
devono essere equipaggiati i veicoli operativi che
procedono a velocità ridotta per la natura del carico,
la massa o l’ingombro.
Tali particolari veicoli, anche trovandosi fermi per
compiere lavori di manutenzione di breve durata,
devono essere sempre presegnalati con il segnale
“Lavori” (fig. II 383 art. 31) sul quale deve essere
posizionata la luce rossa.
50
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Si definisce fisso un cantiere che non è oggetto di
alcun spostamento durante almeno una mezza
giornata.
Una considerazione importante a carattere generale
è che la posa in opera e la rimozione di qualsiasi segna-
le è già un cantiere (che richiede particolare attenzione
dato che si lavora su strada aperta al traffico).
Le regole fondamentali per garantire la sicurezza
sono due:
Cap. 6Cap. 6 –– I CANTIERI FISSII CANTIERI FISSI
51
Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
52
Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
A) la segnaletica deve rimanere coerente in
ogni momento in modo da svolgere il ruolo
per cui è stata posizionata sia nei confronti
degli utenti della strada che di tutto il
personale che la pone in opera;
B) il tempo di esposizione del personale
impegnato nella zona di circolazione deve
sempre essere limitatissimo.
Ogni schema segnaletico da realizzare su strada deve
essere progettato con cura e riflessione ispirandosi al
Disciplinare.
Ogni Ente può elaborare un proprio “documento
tecnico” o “quaderno” di procedure da seguire, che
raccolga gli elementi necessari al trasporto, alla posa
ed alla rimozione dei segnali, oltre a contenere schemi
segnaletici particolari.
Inoltre, tutti gli operatori addetti al Segnalamento
Temporaneo devono ricevere una specifica formazione
ed un aggiornamento continuo in materia.
53
Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Per i cantieri di particolare importanza (specie su
strade di tipo A,B o anche D e C, secondo i casi) o con
collocazione di difficile avvistamento, tale segnaletica
può essere preceduta da una o due (rispettivamente
nelle strade a doppio senso di circolazione o nelle
strade a carreggiate separate) lanterne a luce gialla
lampeggiante (denominate “blitz”) di grande
diametro (minimo 30 cm) nel caso di formazione di
code di veicoli; la loro distanza dal primo segnale
“Lavori” viene definita in funzione dell’entità della
coda di veicoli (250 m, 750 m o 1000 m a secondo del
tipo di strada e delle sue caratteristiche).
In corrispondenza delle lanterne si deve collocare
54
Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
anche un segnale “Lavori” con pannello integrativo di
distanza del cantiere ed in questo caso non è neces-
saria la lanterna a luce rossa fissa.
Per il cantiere fisso occorrono tre tipi di segnaletica:
- segnaletica di avvicinamento, posta a monte della
zona pericolosa da segnalare;
- segnaletica di posizione, situata immediatamente
a ridosso e lungo la zona interessata dal cantiere;
- segnaletica di fine prescrizione, collocata a valle
del cantiere.
55
Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
56
Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
66..11 –– SEGNALETICA DI AVVICINAMENTOSEGNALETICA DI AVVICINAMENTO
La segnaletica di avvicinamento va posta
sulla banchina o sulla corsia di emergenza, se è
presente (Tav. n. 25 del Disciplinare) e consta,
secondo i casi, di:
a) un segnale “Lavori “ o altri di “Pericolo” con
eventuale pannello integrativo;
b) segnali di “Riduzione corsie” con pannello
integrativo di distanza;
c) segnali di “Divieto di sorpasso” e “Limite
max di velocità;
57
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
d) altri eventuali segnali di pericolo o di prescrizione se
necessari;
e) altri segnali di preavviso o di direzione in caso di
deviazione.
Sulle strade a carreggiate separate la segnaletica,
in generale, deve essere ripetuta sullo spartitraffico
allo scopo di informare l’utente in modo più
dettagliato.
Ma se il rischio di tale posizionamento risulta
troppo elevato, allora si può rinunciare alla
ripetizione, al fine di garantire l’incolumità degli
operatori.
58
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
66..22 –– SEGNALETICA DI POSIZIONESEGNALETICA DI POSIZIONE
Essa viene posta sulla corsia di emergenza, se
esistente, o sulla banchina o sulla carreggiata; i
segnali verticali sono montati su cavalletti o
sostegni analoghi purchè idonei, zavorrati con
materiale non solido con il bordo inferiore ad
almeno 60 cm dal suolo, con eccezione per i
segnali di cantiere mobile e per i segnali di corsia
di altezza superiore a 1,35 m.
Tale segnaletica consta di:
a) uno o più raccordi obliqui realizzati con barriere,
coni, delineatori flessibili (detti “defleco”) o
paletti di delimitazione integrati da segnali di
obbligo o delineatori di curva provvisoria (ad es. si
veda la Tav. n. 35 del Disciplinare);
59
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
60
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
b) una delimitazione longitudinale realizzata con coni
o delineatori flessibili spaziati fra loro;
c) altri segnali di pericolo e prescrizione ripetuti per
cantieri molto estesi (lunghezza maggiore di
1,000 Km).
La zona di lavoro deve essere posta ad un’opportuna
distanza dalla fine del raccordo obliquo (circa 150 m
per strade a carreggiate separate).
61
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Nel caso di restringimento della carreggiata causa
lavori, depositi o cantieri stradali, occorre posizionare il
segnale di “Strettoia” distinto per i tre casi di “Strettoia
simmetrica, asimmetrica a sx o a dx” (fig. II 384, 385,
386, art. 31.).
STRETTOIA
SIMMETRICA
STRETTOIA
ASIMMETRICA A SX
STRETTOIA
ASIMMETRICA A DX
62
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Qualora la carreggiata sia a doppio senso di marcia
con larghezza della strettoia inferiore a 5,60 m occorre
istituire il transito a senso unico alternato da
regolamentare in tre modi diversi:
a)a) Transito alternato a vistaTransito alternato a vista
Se gli estremi del cantiere sono distanti non più di
50 m e con traffico modesto occorre posizionare i
segnali di cui alle figg. II 41, art. 110 e II 45, art. 114;
Dare precedenza nei
sensi unici alternati
(Fig. II 41 art. 110)
Diritto di precedenza
nei sensi unici alternati
(Fig. II 45 art. 114)
63
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
b)b) Transito alternato daTransito alternato da movierimovieri
Alla presenza di due o tre movieri i quali azionano le
opportune palette (fig. II 403, art. 42);
c)c) Transito alternato a mezzo semaforiTransito alternato a mezzo semafori
Quando non è possibile ricorrere ai sistemi precedenti
aa e bb a causa della lunghezza della strettoia o della non
visibilità reciproca tra le due estremità della strettoia,
64
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
si ricorre al sistema dei semafori comandati a mano o
con funzionamento automatico.
Il semaforo va posto sul lato dx della strada, in
corrispondenza della striscia di arresto temporanea.
Occorre sempre l’autorizzazione dell’Ente proprietario o
concessionario della strada per mettere in opera un
impianto semaforico; inoltre tale Ente può far stabilire o
modificare la durata delle fasi relativamente a situazioni
particolari di traffico.
6.3 – SEGNALETICA DI FINE PRESCRIZIONE
La segnaletica di fine prescrizione è obbligatoria e si
realizza con il segnale di “Fine limitazione di velocità”
65
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
(fig. II 71, art. 119) o di “Via libera” (fig. II 70, art. 119),
da installarsi sulla strada a valle del cantiere;
Via libera
Fine limitazione di
velocità
se però la prescrizione permanente e quella legata al
cantiere riguarda soltanto la limitazione di velocità, l’uso
del segnale di “Fine limitazione” non è obbligatoria.
La limitazione di velocità permanente verrà ristabilita
con il segnale di limite massimo di velocità appropriato
al tratto di strada considerato. Al riguardo, si veda ad
esempio la tavola n. 38.
66
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
67
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
66..44 –– SEGNALETICA TEMPORANEA NOTTURNA O INSEGNALETICA TEMPORANEA NOTTURNA O IN
CONDIZIONI DI SCARSA VISIBILITA’CONDIZIONI DI SCARSA VISIBILITA’
Nel caso che un cantiere sia attivo di notte o in
galleria o in condizioni di scarsa visibilità, occorre che la
segnaletica sia sempre rinforzata.
In questi casi il Disciplinare raccomanda l’utilizzo di
pannelli rivestiti di pellicola retroriflettente di classe “2”.
Già da qualche anno sono in commercio pellicole di
classe “3” o “2 speciale” che garantiscono elevati
standard di retroriflettenza.
Sarebbe quanto mai auspicabile che gli Enti
proprietari delle strade impiegassero segnali aventi
pellicole di classe 3 per tutte le strade di loro
competenza.
68
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
E’ poi consigliabile illuminare in modo conveniente la
zona a monte in corrispondenza della divergenza delle
corsie in modo che l’utente della strada sappia indirizzarsi
senza esitazione.
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
69La delimitazione del raccordo obliquo deve essere
rinforzata con luci gialle lampeggianti in sincrono
(il cosìddetto “freccione”, art. 36 del Regolamento) o
a scorrimento.
Si sottolinea che l’illuminazione della zona di
cantiere è un ulteriore elemento di sicurezza che però
non giustifica un’eventuale riduzione di segnaletica.
66..55 –– SEGNALETICA ORIZZONTALE TEMPORANEASEGNALETICA ORIZZONTALE TEMPORANEA
E’ importante poiché permette di segnalare i
movimenti che gli utenti della strada devono
compiere in alternativa a quelli indicati dalla
segnaletica orizzontale permanente (vedere Tavv. n.
25 e n. 35 del Disciplinare).
Tale segnaletica, di colore giallo, si impiega nei
seguenti casi:
1) per delimitare percorsi ed attraversamenti
pedonali da cantiere diversi da quelli permanenti;
70
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
2) per la separazione di correnti di traffico in senso
opposto con utilizzo della carreggiata in modo
diverso dalla condizione permanente;
3) per guidare gli utenti della strada nelle deviazioni
provvisorie e negli scambi di carreggiata;
4) per la separazione di correnti di traffico nello
stesso senso con corsie di marcia di larghezza
ridotta.
La normativa di riferimento è la UNI EN 1436
dell’aprile 2004 relativa alle “Prestazioni della
segnaletica orizzontale per gli utenti della strada”
con obbligo di garantire la classe R5 (corrispondente
ad un RL = coefficiente di luminanza retroriflessa ≥
71
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
300 mcd/lux x mq) per le strade di tipo A, B, D e
classe R3 (con RL ≥ 150 mcd/lux x mq) o R5 per le
strade di tipo C, E ed F.
Le coordinate cromatiche sono fissate nel
prospetto 6 di tale UNI EN 1436 relativamente alla
segnaletica gialla per uso temporaneo.
Inoltre la norma definisce le caratteristiche
minime della rifrangenza, sia in condizioni di
superficie stradale asciutta sia bagnata o sotto
pioggia, le caratteristiche di antiscivolosità e quelle
colorimetriche.
Quando viene posta in opera la segnaletica
orizzontale temporanea devono essere adottate
cautele poiché è realizzata sotto traffico.
72
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
La Soc. “Autostrade” S.p.A. preferisce realizzare
tale segnaletica di notte, al pari degli altri lavori in
autostrada, proprio per evitare problemi per gli
operatori che la realizzano, oltre che code inverosimili
e quindi disagi agli utenti della strada. Anche le
Province ed i Comuni talvolta lavorano di notte sulle
strade, ma tale circostanza dovrà essere usata più
frequentemente.
I segnali orizzontali devono essere rimossi
completamente e rapidamente al termine dei lavori,
senza lasciare alcuna traccia sulla pavimentazione o
arrecare danni alla stessa o provocare disturbi o
intralci per la circolazione, a meno che non sia
previsto il rifacimento della pavimentazione.
73
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Alcuni prodotti di una categoria particolare di
materiali utilizzati per tale segnaletica sono
preformati cioè fabbricati sotto forma di fogli pronti
per essere applicati sulla strada mediante adesivi,
pressione o calore, con o senza l’impiego di una
vernice di fondo (Norma UNI EN 1790 dal titolo
“Materiali prefabbricati per segnaletica orizzontale”
del settembre 2000).
Tali materiali preformati per la segnaletica
orizzontale temporanea possono essere lineari in
pezzi di una certa lunghezza o in rotoli; possono
essere ritagliati in forma di simboli, di segni o in parti.
In caso di uso temporaneo dei preformati,
dovendo prevedere la loro rimozione, si può chiedere
la specifica proprietà di “asportabilità”.
74
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
I principali pregi dei preformati sono i seguenti:
a) alta conservazione della rifrangenza;
b) elevata durata (classe R5);
c) rimovibilità senza residui;
d) buon rapporto costi/benefici;
e) notevole visibilità su strada bagnata.
Senza dubbio il futuro della segnaletica orizzontale
temporanea è legato a tali materiali preformati che
sono rapidi nell’essere posizionati e rimossi,
riducendo così i rischi per gli addetti stradali.
75
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
66..66 –– SCAMBI DI CARREGGIATA SU STRADE DISCAMBI DI CARREGGIATA SU STRADE DI
TIPO A, B e DTIPO A, B e D
Gli scambi di carreggiata richiedono un’analisi
particolare nel caso di strade a carreggiate separate
visto che quest’ultime, in generale, hanno traffico
intenso.
In sostanza, in tali casi, una parte del traffico o
tutto il traffico viene diretto sulla carreggiata del
verso opposto; si parla, rispettivamente, di scambio
parziale o totale.
Nella pratica di cantiere si hanno tre tipi di scambio:
a) di una sola corsia;
76
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
b) di due o più corsie;
c) parziale.
Per i primi due tipi di scambio si possono vedere
gli schemi delle varie tavole del Disciplinare.
Nel caso cc (scambio parziale) la definizione del
punto di scelta è delicato poiché l’utente può avere un
momento di esitazione con conseguente rallenta-
mento del traffico ed eventuali manovre pericolose.
Nel caso poi della presenza di uno svincolo o di
un’area di servizio (strade A, B o D) nei pressi della
zona di scambio, è bene informare gli utenti della
strada a monte del punto di scelta realizzando una
canalizzazione con prerestringimento della corrente
77
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
di traffico prima dell’inizio dello scambio stesso (Tav.
n. 36).
La dislocazione dei segnali (sia in planimetria che
in altezza) dovrà essere particolarmente curata in
corrispondenza dello scambio allo scopo di evitare
eventuali sovrapposizioni nella visione di essi da parte
degli utenti.
Il Disciplinare vieta gli scambi in galleria per
ragioni di sicurezza. Nel caso però di cantiere
realizzato all’interno di una galleria, il segnalamento
in avvicinamento e lo scambio devono essere
realizzati all’esterno di essa provvedendo ad utilizzare
a doppio senso di marcia la galleria adiacente.
Questi casi, non rari, richiedono una particolare
78
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
attenzione ed esperienza da parte dei tecnici che li
progettano.
Nel caso di gallerie ravvicinate, in successione (es.
autostrada a Genova) i segnali in avvicinamento e di
scambio devono essere posti all’esterno della prima
galleria.
66..77 –– SEPARAZIONE DI CORRENTI OPPOSTESEPARAZIONE DI CORRENTI OPPOSTE
Tale separazione è realizzata tramite l’utilizzo di
dispositivi discontinui, quali coni o delineatori
flessibili o continui quali cordoli delineatori di corsia.
I coni vengono utilizzati nei cantieri di breve o
brevissima durata o in quei cantieri che richiedono
uno spostamento frequente della separazione fra
correnti di traffico e quindi fino a due giorni, mentre
79
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
i delineatori vengono utilizzati nei cantieri di durata
superiore a due giorni.
I cordoli delimitatori di corsia sono usati nei
cantieri dove i dispositivi di separazione delle correnti
di traffico rimangono in essere a lungo tempo
(settimane o mesi) e nel caso di due corsie per senso
di marcia.
Questi dispositivi si utilizzano soprattutto in
ambito urbano e sono realizzati in materiale plastico o
gomma di colore giallo; devono essere
approvati/omologati dal Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti, sulla base dei requisiti riportati
nell’art. 178 del Regolamento (art. 42 del C.d.S.), e
posti in opera previa ordinanza dell’Ente proprietario
della strada.
80
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Essi devono essere posizionati in modo da
consentire il deflusso delle acque ed allo scopo di
aumentare la visibilità della separazione delle corsie
di marcia sono provvisti di cilindretti a fasce
rifrangenti; hanno in genere consistenza e profilo tale
da consentire il sormonto in caso di necessità.
Fig. 395 art. 33
DELINEATORE MODULARE
DI CURVA PROVVISORIA
Fig. II 396 art. 34
CONO
Fig. II 397 art. 35
DELINEATORI FLESSIBILI
81
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Si definisce mobile un cantiere quando è
caratterizzato da una progressione continua ad una
velocità variabile da poche centinaia di metri al giorno
a qualche chilometro all’ora (es. cantieri per lo sfalcìo
dell’erba sulle banchine o sulle scarpate, esecuzione
di segnaletica orizzontale, ecc.)
I segnali mobili sono sistemati su veicoli da lavoro
o su carrelli trainati per realizzare cantieri temporanei
da farsi soltanto su strade con almeno due corsie per
senso di marcia; quando il cantiere non è in esercizio,
tali segnali sono posti in posizione ripiegata e con i
dispositivi luminosi spenti.
Cap. 7Cap. 7 –– I CANTIERI MOBILI E LE REGOLE DII CANTIERI MOBILI E LE REGOLE DI
MESSA IN OPERA DELLA SEGNALETICAMESSA IN OPERA DELLA SEGNALETICA
82
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Le regole per il segnalamento dei cantieri mobili
sono identiche a quelle dei cantieri fissi poiché sono
previsti sia un segnalamento in anticipo (o in
avvicinamento), un segnalamento di localizzazione (o di
posizione) ed un segnalamento di fine prescrizione come
per i cantieri fissi (Tavv. 45 e 46 del Disciplinare).
I segnali per cantieri mobili o su veicoli sono i seguenti:
a) passaggio obbligatorio per veicoli operativi (fig.
398 art. 38);
b) presegnale di cantiere mobile (fig. II 399/a art.
39);
c) presegnale di cantiere mobile (fig. II 399/b art.
39);
83
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
I sistemi di segnalamento sono diversi a seconda
delle corsie di marcia prese in considerazione.
d) segnale mobile di preavviso (fig. II 400 art. 39);
e) segnale mobile di protezione (fig. II 401 art. 39).
Fig. II 400 art. 39
SEGNALE MOBILE DI
PREAVVISO
E’ posizionato su un
veicolo a protezione
anticipata di un cantiere
e in movimento
coordinato con
l’avanzamento dello
stesso. L’ordine di
accensione delle luci
gialle può far assumere
alle stesse la figura di un
triangolo lampeggiante.
84
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Ad es., nel caso di cantiere mobile che interessi
la banchina, la corsia di emergenza o la corsia di destra
(es. Tav. n. 46), il segnalamento temporaneo consta di
due dispositivi:
85
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
- il “bb“ posto in banchina o sulla corsia di emergenza;
- l’ “ee”” posto sulla banchina, corsia di emergenza o
corsia di marcia in relazione al tipo di lavoro ad una
distanza variabile da 200 a 500 m dal segnale “bb””
secondo il tipo di strada.
Bisogna che i due segnali si muovino sempre in modo
coordinato allo stato di avanzamento dei lavori e che
siano visibili, l’uno dall’altro, entro una distanza di 300
m almeno; se quest’ultima distanza non può essere
assicurata (es: perché si spostano in curva), è
necessario utilizzare un terzo segnale mobile in
posizione intermedia fra loro.
86
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
La segnaletica di localizzazione (o posizione)
comprende anche la delimitazione del cantiere (o
dell’area di lavoro) con coni o delineatori flessibili o
paletti di delimitazione.
Per cantieri mobili di importanza più limitata su
Per i cantieri che interessano la corsia di marcia
normale o quella di sorpasso, il sistema segnaletico
consta di:
- n. 2 segnali di tipo “bb“ disposti in banchina o sulla
corsia di emergenza e/o sulla corsia di destra;
- il segnale di tipo “ee“ posto sulla corsia di marcia
interessata ad una distanza variabile da 200 a 500
m dal secondo segnale mobile di preavviso.
87
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
88
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
strada di tipo C, E ed F si può far uso di un
Segnalamento Temporaneo ancora più semplice dei
precedenti alle seguenti condizioni:
a) nel cantiere è attiva un’unica macchina operatrice
che si sposta lentamente;
b) il traffico è modesto;
c) il residuo spazio fra tale macchina operatrice ed il
bordo della carreggiata è in grado di consentire il
passaggio dei veicoli nei due sensi di marcia senza
aggravi nella circolazione;
d) sia assicurata la presenza di almeno un moviere
con bandiera di colore arancione (fig. II 403 art.
42).
89
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Preferibile che i movieri siano due per una migliore
segnalazione del cantiere mobile.
In galleria si può realizzare un cantiere mobile con
molta cautela alle seguenti condizioni:
a) la galleria ha almeno 2 corsie per senso di marcia;
b) la galleria è illuminata in modo adeguato;
c) il traffico, in generale, è scarso;
d) per strada a n. 2 corsie, la galleria abbia lunghezza
massima di n.1 Km; per strada a n. 3 corsie, la
galleria abbia lunghezza fino a 1,5 Km;
e) se la galleria è in curva, sarà presente un segnale
mobile di protezione intermedia;
90
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
f) se la distanza fra il segnale fuori galleria e quello
interno supera 500 m o 800 m (rispettivamente
per strade a n. 2 corsie o n. 3 corsie), occorre
inserire comunque un segnale intermedio;
g) per gallerie ravvicinate in successione (ad es. a
Genova) i segnali in avvicinamento dovranno
essere posti prima dell’imbocco della prima
galleria;
h) la testata è realizzata con coni posizionati ad
interasse di 6,00 m.
91
Pistoia, 21-05-2010
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Si verificano nei seguenti casi:
a) incidenti stradali;
b) calamità naturali (es. frane, terremoti, alluvioni,
ecc.);
c) anomalie della piattaforma stradale (es. cedimenti
della sovrastruttura o del corpo stradale per
infiltrazioni d’acqua, scoppio di tubazioni, ecc.).
Cap. 8Cap. 8 –– SSITUAZIONI DI EMERGENZAITUAZIONI DI EMERGENZA
TEMPORANEATEMPORANEA
Si tratta di casi improvvisi che costituiscono
pericolo grave o gravissimo per l’incolumità pubblica.
Il Segnalamento Temporaneo si attua in tre fasi:
AA -- Fase 1Fase 1:: segnalazione d’urgenza
E’ garantita dal personale dell’Ente proprietario o
gestore della strada o dalle Forze dell’Ordine; si
realizza con i veicoli d’intervento allertati dal servizio
di reperibilità e provvisti di dispositivi luminosi
lampeggianti con un segnale di “Altri Pericoli” e con
pannello integrativo (fig. 391/a art. 31), con coni e
luci gialle o eventuali torce a vento (usabili soltanto
dalla Polizia Stradale).
E’ la fase che può rappresentare anche l’unica
prevista, poiché in grado di impedire il transito
completo sulla strada (chiusura) o di garantire un
senso unico alternato regolato dallo stesso personale
92
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
intervenuto per primo. E’ la fase che, in generale,
richiede l’assistenza delle Forze di Polizia o delle Forze
dell’Ordine, al pari della fase 2.
AA--Fase 2Fase 2 :: fase intermediafase intermedia
Alla fase 1 (urgenza) segue una fase intermedia
caratterizzata da un sistema alleggerito atto a preparare
il segnalamento definitivo che viene attuato con:
- segnale di “Altri Pericoli” con pannello integrativo;
- segnale di riduzione corsie, segnale di limite di
velocità, divieto di sorpasso.
Sulle strade di tipo A, B e D, in particolare, il
raccordo obliquo è posto a congrua distanza prima del
pericolo (vedere Tav. 58 del Disciplinare) ed è garantito
93
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
94
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
attraverso i segnali di “corsia chiusa”, di “rientro
carreggiata” e l’utilizzo di segnali di passaggio
obbligatorio e dispositivi luminosi, mentre la
delimitazione longitudinale è garantita da coni
(impiego fino a 2 giorni).
A valle della zona di pericolo viene posto un
segnale di “Fine prescrizione” (fig. II 70 art. 119).
Sulle strade di tipo C, E ed F questa fase si realizza
con i segnali ed i dispositivi analoghi ai precedenti con
eccezione di quelli relativi all’installazione del
raccordo obliquo.
Il Disciplinare consente l’uso di segnali di
dimensioni normali per questa fase (triangoli con lato
virtuale di 90 cm di lunghezza, segnali di divieto e di
95
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
obbligo con diametro di 60 cm) anche per le strade A,
B e D per facilitare il loro trasporto su auto che
rapidamente possono intervenire nelle situazioni di
emergenza.
AA--Fase 3Fase 3:: fase di realizzazione segnalamentofase di realizzazione segnalamento
E’ la fase in cui si passa dall’emergenza a quella
dove si realizza un segnalamento analogo a quello dei
cantieri fissi, superato il pericolo immediato.
Il passaggio dalla fase 1 alla fase 2 e da
quest’ultima alla 3 è legato soltanto a quanto dura il
pericolo. In pratica, l’emergenza è bene che duri il
meno possibile (6 – 8 ore), allo scopo di far smaltire il
traffico veicolare ed assicurare una certa fluidità alla
circolazione, salvo i casi più gravi per i quali va
96
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
prevista la chiusura della strada.
Se l’emergenza dura oltre tale periodo di tempo,
va attuata direttamente la fase 3.
In particolare sulle strade A (autostrade), l’emer-
genza dovuta agli incidenti provoca situazioni che,
talvolta, possono avere conseguenze tragiche e
quindi la gestione delle tre fasi ora descritte richiede
capacità professionali notevoli che soltanto un
personale formato, informato costantemente e
motivato è in grado di garantire.
97
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Questo capitolo non intende trattare gli
adempimenti previsti dal C.d.S. e dal suo
Regolamento come fatti legati alla “burocrazia”
italiana, ma vuole mettere in luce l’importanza degli
atti che hanno attinenza con il Segnalamento
Temporaneo ai fini del perseguimento della sicurezza
delle persone quale “finalità primaria” dello Stato
(art. 1, comma 1 del C.d.S.).
Sulla materia potremmo davvero scrivere libri e
libri tanto è vasta la casistica oggi presente nel
nostro paese.
Ci limitiamo ad alcune osservazioni di carattere
generale cercando di sottolineare gli aspetti più
Cap. 9Cap. 9 –– LE AUTORIZZAZIONI, LE CONCESSIONI,LE AUTORIZZAZIONI, LE CONCESSIONI,
LE COMPETENZE E FORMALITA’ DI RILASCIOLE COMPETENZE E FORMALITA’ DI RILASCIO
98
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
significativi, senza avere la presunzione di una
completezza nell’informazione.
99..11 -- Le autorizzazioniLe autorizzazioni
Sono atti con i quali l’impresa o il privato che
intendono realizzare lavori su strada chiedono il
relativo permesso alla Pubblica Amministrazione
proprietaria della stessa o ad altro Ente da
quest’ultima delegata o all’Ente Concessionario, sulla
base degli artt. 21 e 26 del C.d.S.
Pertanto tale richiesta è una tassativa
disposizione prevista dalla legge che, se violata,
implica l’applicazione di sanzioni amministrative a
carattere pecuniario, oltre alla rimozione delle opere
realizzate senza autorizzazione (art. 21, 5° comma
99
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
del C.d.S.).
Il rilascio di autorizzazioni (e di concessioni) è di
competenza del Comune, previo nulla osta dell’Ente
proprietario della strada, per quei tratti di strade
statali, regionali e comunali che ricadono nell’interno
di centri abitati con popolazione inferiore a 10.000
abitanti.
L’impresa o il privato richiede specifica
autorizzazione (ordinanza) su apposito modello
predisposto dall’Ente, contenente le generalità del
titolare ed una descrizione dei lavori che si intendono
realizzare.
Tale richiesta si riferisce, in generale, a vari
possibili casi tra i quali i più frequenti sono:
100
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Il soggetto titolare dell’autorizzazione è obbligato
al rispetto delle prescrizioni contenute nell’ordinanza,
nel C.d.S. e nel Regolamento, e di quelle contenute nel
D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. e dal Disciplinare 2002.
Le autorizzazioni vengono rilasciate salvo i diritti
di terzi ed il soggetto titolare dell’autorizzazione ha
l’obbligo, prima dell’inizio dei lavori, di richiedere,
a) istituzione di senso unico alternato di marcia nel
tratto interessato (ad es. si veda la Tav. 64 del
disciplinare 2002 per strade di tipo C o F);
b) chiusura della strada;
c) qualsiasi eventuale modifica all’assetto del traffico
relativo alla carreggiata stradale.
101
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
102
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
se necessario, ulteriori atti autorizzativi, pareri o
nullaosta di altri Enti o Amministrazioni.
Inoltre il soggetto titolare è tenuto a:
- garantire il ripristino a regola d’arte della pavimen-
tazione stradale in corrispondenza dell’area oggetto
dei lavori, eliminando situazioni di pericolo alla
circolazione (pedonale, carrabile, ciclabile), fino al
rilascio del benestare (se previsto) da parte
dell’Ente proprietario della strada;
- attenersi ai disegni di progetto allegati alla richiesta
di autorizzazione, compresi gli schemi di
Segnalamento Temporaneo;
- prestare attenzione a tutto ciò che si potrà trovare
103
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
sotto il piano stradale di proprietà di terzi o
dell’Ente , come fognature, tubazioni, opere d’arte,
ecc. ecc.;
- riempire gli scavi utilizzando calcestruzzo cellulare
od alveolare (specifica della Provincia di Pistoia) con
particolari caratteristiche tecniche (….);
- posizionare sopra il getto di calcestruzzo alveolare
uno strato di collegamento in conglomerato
bituminoso a caldo (binder) di pezzatura 0-20 dello
spessore minimo di 10 cm compresso, previa mano
d’attacco con emulsione bituminosa; il tappeto
d’usura in conglomerato bituminoso del tipo 0-10 e
dello spessore di 4 cm compresso, dovrà essere
realizzato per una larghezza pari alla metà
carreggiata, previa scarifica con apposita macchina
104
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
fresatrice e mano di attacco con emulsione
bituminosa (Provincia di Pistoia);
- ripristinare la segnaletica orizzontale e verticale
preesistente e quanto altro riferentesi alla sicurezza
stradale in generale, al termine dei lavori;
- stipulare una polizza assicurativa (se prevista) a
copertura della responsabilità civile contro terzi in
modo da tenere indenne l’Ente proprietario della
strada;
- pagare eventuali imposte, tasse e canoni che le
Leggi ed i regolamenti vigenti pongono a suo carico.
99..22 -- Le concessioniLe concessioni
Sono atti regolati dall’art. 26, comma 2, del C.d.S.,
105
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
di competenza dell’Ente proprietario della strada e per
le strade in concessione si deve provvedere in
conformità alle relative convenzioni.
Come per le autorizzazioni anche per le
concessioni, il rilascio di esse è di competenza del
Comune, previo nullaosta dell’Ente proprietario della
strada per i tratti di strade statali, regionali o
provinciali che ricadono all’interno dei centri abitati con
popolazione inferiore a 10.000 abitanti.
Le concessioni sono atti richiesti da privati o da
imprese alla Pubblica Amministrazione (Comuni,
Province, ecc.) per realizzare lavori sulle strade o sulle
loro pertinenze in base ai quali l’Ente Pubblico rilascia
un documento dietro pagamento di un canone (detto di
concessione) relativo all’utilizzo del suolo.
106
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Alcuni esempi di concessione:
a) accesso o passo carrabile nelle strade urbane:
il privato o il titolare della richiesta chiede al
Comune competente per territorio il permesso di
aprire un passo carrabile di idonea larghezza sulla
base di una domanda corredata da
documentazione tecnica; il passo è realizzato
osservando varie condizioni (art. 46 del Regola-
mento ed art. 22 del C.d.S.); in questi casi il
cantiere per la costruzione del passo deve essere
autorizzato sulla base degli schemi segnaletici del
Disciplinare; purtroppo non tutti gli Enti Pubblici
fanno riferimento a quest’ultimo documento, ma
richiamano il C.d.S. in modo generico, cosa che
107
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
non è precisa poiché lascia discrezionalità
eccessiva al privato; preferibile citare nella
concessione la tavola del Disciplinare a cui si deve
fare riferimento e relativa al particolare cantiere
(su strade del tipo C, D, E ed F);può essere il caso
di un passo carrabile di una strada di lottizzazione
privata su strada pubblica;
b) accesso alle strade extraurbane:
valgono le stesse condizioni di cui alla voce
precedente, però l’articolo di riferimento del
Regolamento è il n. 45 (art. 22 del C.d.S.);
c) occupazione di suolo pubblico per ponteggi o per
opere varie che interessano la sede stradale:
la casistica è assai ampia ma si riferisce sempre
108
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
all’installazione di cantieri che devono essere
realizzati sulla base del Disciplinare; in generale è
il privato che chiede la concessione per i lavori e
per la realizzazione del cantiere fisso con la
segnaletica specifica (in avvicinamento, di posizio-
ne, di fine prescrizione) vista al cap. 6.
Le competenze dell’Ente si riferiscono ai seguenti
adempimenti:
1) approvazione di uno specifico regolamento rela-
tivo alle concessioni su suolo pubblico che
contenga anche l’entità dei canoni di concessione;
2) istruttoria delle domande presentate; l’Ente pro-
prietario della strada può negare il permesso
109
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
per nuovi accessi, diramazioni e innesti o per la
trasformazione di quelli esistenti o per la
variazione d’uso degli stessi (art. 45, comma 6, del
Regolamento) o per la costruzione dei passi
carrabili (art. 46 del Regolamento) indicando per
scritto al privato i motivi del diniego;
3) verifica dei pagamenti del canone di concessione
da parte dei privati (può essere contestuale alla
fase 2);
4) rilascio della concessione (o dell’autorizzazione) al
richiedente sempre fatti salvi i diritti di terzi;
5) verifica del cantiere (e quindi del segnalamento
temporaneo) installato dal privato o dall’impresa
esecutrice dei lavori da parte del Funzionario
dell’Ente durante l’esecuzione dei lavori;
110
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
6) nullaosta alla rimozione del cantiere e della
segnaletica da parte del Funzionario dell’Ente.
Spesso gli Enti gestiscono gli adempimenti dal n.
11 al n. 44 e solo talvolta curano il n. 55 e quasi mai il
n. 66.
E’ importante l’osservanza degli adempimenti n.
55 e n.66 (come vedremo meglio nel cap. 11) per le
seguenti motivazioni:
- quando un privato o un’impresa sono controllati
dall’Ente è molto più probabile che facciano
attenzione a gestire correttamente il loro cantiere
ed il Segnalamento Temporaneo; è assai negativo
che l’Ente non controlli mai o controlli ben poco i
cantieri;
111
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
- dal punto di vista sociale il controllo dell’Ente
induce i cittadini ad avere rispetto della “cosa
pubblica” ed a tutelare maggiormente un
patrimonio comune a tutti.
Cap. 10Cap. 10 –– RESPONSABILITA’ DELL’IMPRESA O DELRESPONSABILITA’ DELL’IMPRESA O DEL
SOGGETTO AUTORIZZATOSOGGETTO AUTORIZZATO
Premettiamo la differenza sostanziale fra
un’impresa edile che talvolta lavora su strada ed
un’impresa stradale che abitualmente opera su
strada.
La prima non è un’ “impresa” stradale, ma una
ditta che si adatta a lavorare su strada e che non ha
una specifica conoscenza del C.d.S., del suo
112
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Regolamento, del Disciplinare e della normativa
relativa alle strade.
Non ha, in generale, esperienza maturata in
materia.
L’impresa stradale, viceversa, ha esperienza di
Segnalamento Temporaneo, di cantieri aperti al
traffico, in vari casi ha attivato procedure di qualità,
ha partecipato a gare di appalto e portato a termine
lavori anche complessi: non è una ditta che si è
improvvisata esperta nella costruzione di strade.
Un’impresa stradale ha curato (o dovrebbe
curare) che i propri lavoratori, presenti in cantiere,
prima di accedervi siano ben informati, formati e
113
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
addestrati riguardo al lavoro da svolgere, alle misure
di sicurezza e di emergenza da osservare ed ai rischi
relativi.
Ad esempio, la Provincia di Firenze applica la
“Linea guida per il coordinamento della sicurezza
nella realizzazione delle Grandi Opere” (ITACA
2007) anche a lavori su strada di non cospicua entità,
ma che tutelano la sicurezza delle maestranze.
Assai preferibile è che su strada operi sempre
un’impresa stradale e non edile priva di
specializzazione.
Da questa premessa, può comprendersi che le
responsabilità della ditta edile che lavora su strada
e di un’impresa stradale (in senso stretto) sono
114
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
identiche, ma le conseguenze pratiche connesse
all’esecuzione dei lavori per la prima ditta sono assai
più problematiche rispetto a quelle della seconda.
E’ l’esperienza imprenditoriale e professionale
che fa la differenza fra loro.
Questa premessa ci servirà anche per il cap. 13
quando parleremo di “principali errori” e “buone
pratiche” da seguire.
Vediamo ora alcune responsabilità dell’impresa o
del soggetto autorizzato.
L’art. 2051 del Codice Civile prevede che:
“Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle
cose che ha in custodia, salvo che provi il caso
fortuito”. L’impresa ha sempre la responsabilità
115
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
relativa alla gestione del cantiere e del
Segnalamento Temporaneo e si può dire che la
responsabilità prima ed ultima è sua.
Ma anche l’Ente proprietario (escluso il caso in
cui vi sia stato il totale trasferimento a terzi del
potere di fatto sull’opera) deve continuare ad
esercitare la vigilanza ed i controlli (vedere cap. 11);
quindi ha la correlata responsabilità che gli deriva ex
art. 2051 del Codice Civile, da cui si libera soltanto
dando prova del fortuito.
In pratica, se l’area di cantiere è stata tutta
delimitata ed affidata alla custodia esclusiva
dell’appaltatore, con divieto del traffico veicolare e
pedonale, è l’appaltatore che risponde dei danni
subiti da terzi all’interno di tale area.
116
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Se, viceversa, l’area su cui vengono realizzati i
lavori è adibita al traffico, ciò significa che l’Ente
titolare della strada ne ha conservato la custodia,
insieme all’impresa, utilizzando la strada ai fini della
circolazione.
Sussiste allora la responsabilità di entrambi i
soggetti i quali risponderanno solidamente, a norma
dell’art. 2051 del Codice Civile, dei danni subiti
dall’utente a causa dei lavori in corso sulla strada,
salvo poi l’eventuale azione di regresso nei rapporti
interni tra l’Ente e l’impresa appaltatrice, secondo il
principio della responsabilità solidale ex art.2055,
comma 2, del C.C., oltre che sulla base della specifica
convenzione intercorsa tra i medesimi soggetti
(Tribunale di Bari, sez. III, 22-01-2007 n. 151).
117
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Un’altra responsabilità per l’impresa esiste in
tema di infortuni sul lavoro in caso di subappalto dei
lavori, anche su strada, quando questi hanno luogo
nello stesso cantiere allestito dall’appaltatore.
L’attività del subappaltatore può essere parziale
e specialistica, ma poiché l’appaltatore organizza il
cantiere comune fra loro, sussiste la responsabilità di
entrambi tali soggetti in relazione agli obblighi
antinfortunistici ed alla sorveglianza in materia.
Un’esclusione di responsabilità dell’appaltatore si
ha soltanto nel caso in cui al subappaltatore sia stato
affidato lo svolgimento di lavori circoscritti che
svolga in piena e assoluta autonomia organizzativa e
dirigenziale rispetto all’appaltatore (Cassazione
penale, sez. IV, 15-12-2005, n. 5977).
118
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
L’appaltatore ha responsabilità anche per un
cantiere momentaneamente inattivo che può essere
fonte di rischio per l’incolumità dei lavoratori e per i
terzi; in questo caso, sorge l’obbligo, a carico del
datore di lavoro, di predisporre misure precauzionali
fino al suo smantellamento.
Infatti, acquisiti i lavori d’appalto, la ditta
esecutrice ha l’obbligo di tutelare l’incolumità di terzi
(e quindi dei dipendenti) sia nel corso dei lavori nel
cantiere che nei periodi di sospensione (Tribunale di
Bari, 30-11-2005).
119
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
I controlli che l’Ente proprietario della strada
può fare sono di due tipi:
Cap. 11Cap. 11 –– QUALI CONTROLLI DA PARTE DELL’ENTEQUALI CONTROLLI DA PARTE DELL’ENTE
PROPRIETARIO DELLA STRADAPROPRIETARIO DELLA STRADA
A)A) CONTROLLI SU LAVORI ESEGUITI DA PRIVATICONTROLLI SU LAVORI ESEGUITI DA PRIVATI
Il privato che ha chiesto un’autorizzazione o una
concessione sulla strada ha realizzato un cantiere
dotato di Segnalamento Temporaneo.
Può essere il caso dell’istituzione di un senso
unico alternato, della chiusura di una strada, di una
qualsiasi modifica dell’assetto del traffico,
dell’apertura di un passo carrabile, della realizzazione
di un ponteggio su strada dentro o fuori del centro
abitato.
120
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Il controllo spetta al Funzionario dell’Ente
(ingegnere, architetto, geometra) che può farlo di
persona o attivando il capo-cantiere del centro
operativo di zona o il cantoniere (addetto stradale) o
suo delegato per le verifiche.
Sulla base dell’autorizzazione/concessione rila-
sciata al privato il Funzionario verifica se essa è
conforme allo stato dei luoghi; in particolare se la
segnaletica di cantiere installata è quella conforme
agli schemi del Disciplinare.
Si possono presentare tre casi:
1)1) il cantiere è conforme al Disciplinare:il cantiere è conforme al Disciplinare: il controllo
ha avuto esito positivo ed i lavori possono
proseguire;
121
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
2)2) il cantiere è parzialmente conforme alil cantiere è parzialmente conforme al DiscipliDiscipli--
narenare:: il Funzionario o suo delegato fornisce le
prescrizioni per l’adeguamento della segnaletica
direttamente al privato, a voce o per scritto
(preferibile), e blocca temporaneamente i lavori se
del caso; solo dopo aver constatato gli interventi di
miglioria eseguiti, fa proseguire i lavori;
3) il cantiere non è conforme al Disciplinare:il cantiere non è conforme al Disciplinare: è il caso
più grave; constatata la/le irregolarità grave/i, il
Funzionario o suo delegato compila il “verbale di
contestazione” (mod. VI, art. 383 del Regolamento)
applicando la relativa sanzione amministrativa
poiché il privato ha violato le disposizioni dell’art.
21 del C.d.S. e quelle di cui agli articoli dal 30 al
122
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
43 del Regolamento, ed in particolare le prescri-
zioni contenute nell’autorizzazione/concessione;
la violazione delle disposizioni importa la sanzione
amministrativa accessoria dell’obbligo della
rimozione delle opere realizzate a carico
dell’autore delle stesse e a proprie spese.
Il cantiere viene sospeso fino al suo adeguamento
a norma di legge.
B) CONTROLLI SU LAVORI PUBBLICIB) CONTROLLI SU LAVORI PUBBLICI
Si tratta di lavori eseguiti da imprese edili o
stradali per conto di società erogatrici di servizi
pubblici (E.N.E.L., Telecom, ecc.) o nell’ambito di
appalti pubblici.
123
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Il controllo è analogo a quello descritto al punto
precedente da parte dell’Ente proprietario della strada
ma può essere fatto un controllo in parallelo o
incrociato anche insieme al Direttore dei Lavori e/o al
C.S.E. dell’Ente appaltante.
Si comprende come questo caso sia più oneroso e
richieda anche più sopralluoghi da parte del
Funzionario durando di più i lavori e presentandosi
come più complessi in generale.
La casistica è ampia.
124
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Per segnalare e delimitare il campo stradale in
fase di lavori per la sicurezza occorre che il tecnico
progettista del Segnalamento Temporaneo abbia
esperienza, professionalità e passione per la materia.
Egli deve coniugare il binomio inscindibile fra
“sicurezza “ e “ incolumità degli utenti della strada e
delle maestranze impegnate nei lavori”.
Bisogna che egli abbia ben presenti i seguenti
elementi:
Cap. 12Cap. 12 –– COME E’ NECESSARIO SEGNALARE ECOME E’ NECESSARIO SEGNALARE E
DELIMITARE IL CAMPO STRADALE INDELIMITARE IL CAMPO STRADALE IN
FASE DI LAVORI PER LA SICUREZZAFASE DI LAVORI PER LA SICUREZZA
125
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
1) tipo di cantiere da realizzare: su quale tipo di
strada (A, B, … o F) interveniamo e quali sono le
condizioni al contorno da esaminare per il progetto
del segnalamento (centro abitato o meno, flussi di
traffico, concentrazione di attività commerciali,
artigianali, industriali, agricole, ecc.);
2) mezzi impiegati nei lavori: macchine operatrici e
loro tipologia (riferimento ai P.S.C. ed ai P.O.S. , se
previsti), durata del loro impiego, loro spazi di
manovra, ingombri per le loro soste; interferenze fra
i mezzi;
3) schemi segnaletici del Disciplinare: prima di
scegliere uno schema piuttosto che un altro, il
progettista del segnalamento deve riflettere bene
sui 100 schemi del Disciplinare e, se del caso,
126
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
integrare lo schema prescelto con ulteriori segnali
o prescrizioni particolari secondo la propria
esperienza.
Il Disciplinare, come si è detto al cap. 2, non
affronta una situazione in un modo unico ma
fornisce alternative diverse per ogni situazione.
Il progettista valuta, quindi, di caso in caso quale
schema sia preferibile adottare.
Inoltre, il tecnico che si occupa di sicurezza nei
cantieri deve fare riferimento al T.U. della
Sicurezza (D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.).
In particolare, l’art. 96 di tale Testo Unico descrive
gli “Obblighi dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei
preposti” nell’ambito del Titolo IV (“Cantieri tem-
127
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
poranei o mobili”) nel modo seguente:
<< 1. I datori di lavoro delle imprese affidatarie e
delle imprese esecutrici, anche nel caso in cui
nel cantiere operi un’unica impresa, anche familiare
o con meno di dieci addetti:
a) adottano le misure conformi alle prescrizioni di
cui all’allegato XIII;
b) predispongono l’accesso e la recinzione del
cantiere con modalità chiaramente visibili e
individuabili>>.
Per un cantiere stradale, la visibilità e la
individuabilità si attuano ponendo in corrispondenza
della mezzeria stradale, o comunque nelle immediate
128
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
129
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Tav. 64-f
Cantiere corretto
(secondo il D.M. 10-07-2002
e il D.Lgs. 81/ 2008 e s.m.i.)
Cap. 13Cap. 13 –– QUALI SONO I PRINCIPALI ERRORI E QUALIQUALI SONO I PRINCIPALI ERRORI E QUALI
INVECE LE “BUONE PRATICHE” DA SEGUIRE:INVECE LE “BUONE PRATICHE” DA SEGUIRE:
ESEMPI CONCRETIESEMPI CONCRETI
13.113.1 –– ErroriErrori
Riepiloghiamo quali sono, a nostro parere, i principali
errori:
a) attribuire scarsa importanza al Segnalamento
Temporaneo: è un problema di cultura e significa
non aver capito il concetto di “sicurezza” applicato ai
cantieri stradali;
b) ignoranza nella conoscenza e nella gestione del
Segnalamento Temporaneo: vuol dire pensare che il
130
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
vicinanze, barriere normali o recinzioni in acciaio zincato
atte a delimitare il cantiere.
buon senso possa sopperire a tutto, senza conoscere
il C.d.S., il Regolamento ed il Disciplinare oppure
avere la presunzione di conoscerli senza averli mai
letti;
c) usare segnali obsoleti, ammalorati, non visibili: é più
frequente di quanto non si pensi; si “crede” di
risparmiare a scapito della sicurezza, ma in effetti, si
producono soltanto danni per gli utenti della strada;
d) impiego di un’impresa edile e non stradale: si verifica
soprattutto nel privato, meno nel pubblico; se su
strada lavora un’impresa stradale gli errori sono più
contenuti e più facilmente eliminabili.
131
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
13.213.2 –– Buone praticheBuone pratiche
Le “buone pratiche” possono essere:
a) utilizzo di scritte, informazioni, messaggi bilingue: la
Soc. Autostrade” S.p.A. ha già iniziato (es. “men at
work”), ma l’utilizzo dell’Inglese come lingua
internazionale sulle strade di tipo A va esteso anche
alle strade di tipo B, C e D (anche E ed F);
b) incrementare i corsi di aggiornamento sul Segna-
lamento Temporaneo: sia per gli Enti Pubblici con
riguardo a quei Servizi/Dipartimenti/Aree che
gestiscono le strade (anche i Comandi dei Vigili
Urbani) che per le Forze dell’Ordine;
c) corsi di aggiornamento per le imprese edili: sempre
più spesso chiamate a lavorare su strada, sono prive
di esperienza sulla segnaletica;
d) impiego di D.P.I. ad alta visibilità: sono indumenti
fondamentali per la sicurezza delle maestranze;
132
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
è utile far frequentare corsi ai dipendenti delle
imprese per l’utilizzo dei D.P.I. di III categoria;
e) specializzazione di tecnici sul segnalamento:
sarebbe bene che per ogni Ente Locale fosse
designato almeno un tecnico specializzato nel
Segnalamento Temporaneo e nella sicurezza dei
cantieri; ad esempio, la Provincia di Pistoia
dall’01-02-2008 ha un “Servizio Sicurezza Cantieri
– Formazione e Informazione“;
f) utilizzo di segnali da cantiere in ottimo stato:
sarebbe quanto mai auspicabile …
Ed ora vediamo alcuni esempi concreti di segnala-
mento temporaneo fotografati nell’arco temporale dal
133
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
1997 al 2008: scopriremo così i principali errori e le
buone pratiche.
Esempio 1Esempio 1 - Strada B (extraurbana principale) in gestione
all’A.N.A.S. (cantiere del 1997 relativo alla
realizzazione della testata per la chiusura della corsia
di sorpasso su carreggiata a due corsie a seguito di
incidente stradale).
Buone pratiche:Buone pratiche:
a) cinque anni prima dell’uscita del Disciplinare, l’A.N.A.S.
ha adottato uno schema che ha “precorso” la tavola
3b; si noti la presenza del guard-rail;
b) ottima segnaletica orizzontale e verticale;
c) congrua delimitazione del portale realizzato per il
consolidamento della trave di bordo del sovrappasso.
134
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Strada B
(extraurbana principale
Firenze-Pisa-Livorno)
135
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Strada B (extraurbana principale FI-PI-LI)
136
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Strada B
(extraurbana principale
Firenze-Pisa-Livorno)
137
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Strada B (extraurbana principale FI-PI-LI)
138
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Esempio 2Esempio 2 - Strada E (urbana di quartiere) di competenza di un
Comune (cantiere dell’inizio del 2003 relativo all’apertura di
un chiusino sul margine della carreggiata per lavori di durata
inferiore a 7 gg.)
Errori:Errori:
a) non è stato applicato il Disciplinare (Tav. n. 73);
b) segnale di pericolo “Lavori” installato male (bordo inferiore
a meno di 60 cm dal suolo e sul marciapiede); mancanza
della lampada rossa a luce fissa e dello zavorramento;
mancanza della barriera di recinzione per chiusini (fig. II
402 art. 40 del C.d.S.); mancanza del limite di velocità di 30
Km/h (fig. II 50 art. 116 del C.d.S.);
c) segnale errato di “strettoia asimmetrica a sx” al posto della
“strettoia asimmetrica a dx” (figg. II art. 385 e 386 art. 31
del C.d.S.);
d) errati zavorramenti di n. 2 segnali.
139
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Strada tipo E (urbana di quartiere)
140
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Strada tipo E (urbana di quartiere)
141
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Esempio 3Esempio 3 - Strada E (urbana di quartiere) di competenza di un
Comune (cantiere del 2003 relativo all’occupazione
dell’intera semicarreggiata con transito dei due sensi di
marcia sull’altra corsia).
Errori:Errori:
a) non è stato applicato il Disciplinare (Tav. n. 84);
b) mancanza del segnale“Lavori” e del limite di velocità (30
Km/h);
c) utilizzo di n. 2 segnali errati ripetuti (“strettoia simmetri-
ca”) al posto di “strettoia asimmetrica a Sx”;
d) errato distanziamento dei segnali (10 m, 20 m, 10 m) ed
ordine di posizionamento; bordo inferiore dei segnali ad
almeno 60 cm dal suolo;
e) mancanza della barriera di recinzione per chiusini e del
percorso pedonale;
f) analoghe incongruenze sull’altra strada di immissione.
142
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Strada tipo E (urbana di quartiere)
143
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Strada tipo E (urbana di quartiere)
144
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Strada tipo E (urbana di quartiere)
145
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Strada tipo E (urbana di quartiere)
146
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Strada tipo E (urbana di quartiere)
147
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Esempio 4Esempio 4 - Strada C (extraurbana secondaria) che ricade in
centro abitato di un Comune (cantiere del 1997 di una
strada A.N.A.S. relativo a lavori sulla carreggiata con
transito a senso unico alternato).
Errori:Errori:
a) pur in assenza del Disciplinare (riferimento alla Tav. n. 66)
l’impresa esecutrice dei lavori doveva posizionare, come
minimo, una segnaletica temporanea sulla base del C.d.S. e
del Regolamento;
b) il segnale di “30” semmai doveva essere accoppiato con il
“divieto di sorpasso” (fig. II 48 art. 116 del Codice);
gradualità dei limiti di velocità (60, 40);
c) cantiere privo della segnaletica orizzontale (striscia gialla);
d) mancanza del segnale di “strettoia asimmetrica a dx”;
e) segnale di “passaggio obbligatorio a sx” (fig. II 82/a
art.122) obsoleto e installato male;
148
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
f) mancanza di indicazione di “percorso pedonale” con
eliminazione delle auto in sosta;
g) mancanza di segnali di “passaggio obbligatorio a sx” lungo
gli scavi;
h) mancanza di idonee barriere, recinzioni o parapetti di
protezione;
i) particolare attenzione all’errato segnale di “Divieto di
transito” poiché la strada era a senso unico alternato.
149
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Strada tipo C (extraurbana secondaria in centro abitato)
150
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Strada tipo C (extraurbana secondaria in centro abitato)
151
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Strada tipo C (extraurbana secondaria in centro abitato)
152
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Strada tipo C (extraurbana secondaria in centro abitato)
153
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Esempio 5Esempio 5 - Strada C ricadente in centro abitato (cantiere del
2003 relativo a lavori sulla carreggiata con transito a senso
unico alternato).
Errori:Errori:
a) non è stato applicato il Disciplinare (riferimento alle Tavv.
64, 65 e 66), ma la segnaletica è stata posizionata a “buon
senso”;
b) segnali obsoleti e mal posizionati;
c) mancanza di lampada rossa sul segnale “Lavori”;
d) soprattutto mancanza delle barriere, recinzioni, parapetti di
protezione sullo scavo, ma soltanto posizionamento di un
lastrone metallico non ben vincolato;
e) sul senso opposto di marcia, forte carenza di segnaletica.
154
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Strada tipo C (extraurbana secondaria in centro abitato)
155
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Strada tipo C (extraurbana secondaria in centro abitato)
156
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Strada tipo C (extraurbana secondaria in centro abitato)
157
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Strada tipo C (extraurbana secondaria in centro abitato)
158
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Strada tipo C (extraurbana secondaria in centro abitato)
159
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Esempio 6Esempio 6 - Tratti di strada E e D (cantiere del 2008 per la
realizzazione della nuova tranvia di Firenze “Santa Maria
Novella” – Scandicci – 1^ Linea).
Buone pratiche:Buone pratiche:
a) impiego del Disciplinare con integrazioni volute dai Comuni
di Scandicci e Firenze;
b) utilizzo di segnali, pannelli e targhe esplicative per i cittadini
residenti e non;
c) costante controllo da parte della Società “S.A.S. - Servizi alla
Strada” S.p.A. di Firenze e del Comune di Firenze;
d) realizzazione di segnaletica orizzontale e verticale sempre
nel rispetto dei principi di adattamento, coerenza,
credibilità, visibilità e leggibilità.
160
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Imbocco di piazza della Resistenza a Scandicci (inizio area di
cantiere della tranvia)
161
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Vista della piazza della Resistenza a Scandicci dove è stata
realizzata una rotatoria per i lavori della tranvia
162
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Particolare dello zavorramento di un segnale
163
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Rotatoria in corrispondenza del viale Aldo Moro (Scandicci) –
Si noti il viadotto della tranvia
164
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Particolare del pannello segnaletico per i pedoni – Si noti il
parapetto sul viadotto
165
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Corretto segnale di “doppio senso di circolazione” (fig. II
387 art. 31) a Scandicci
166
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Tratto di strada di collegamento tra il viale Aldo Moro
(Scandicci) e via Sansovino (Firenze) – Si noti il New-Jersey
che delimita il cantiere
167
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Si noti la cura dei segnali
168
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Particolare del cantiere (tranvia) in via Sansovino (Firenze) poco
prima di piazza Paolo Uccello (in prossimità del centro storico)
169
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Il cantiere in via Sansovino verso la piazza Paolo Uccello
170
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Il cantiere in prossimità della piazza Paolo Uccello
171
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
I segnali di direzione in piazza Gaddi (Firenze) lungo la direttrice
proveniente da Porta al Prato
172
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
Segnale di direzione in piazza Gaddi per la Firenze-Pisa-Livorno
173
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
New-Jersey sormontato da pannello fono-assorbente
174
Provincia di Pistoia
Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
Pistoia, 21-05-2010
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali
295   2015  provinciapistoia-cantieri stradali

More Related Content

Similar to 295 2015 provinciapistoia-cantieri stradali

108 lavori stradali, arrivano nuovi obblighi dal 20 marzo 2014
108   lavori stradali, arrivano nuovi obblighi dal 20 marzo 2014108   lavori stradali, arrivano nuovi obblighi dal 20 marzo 2014
108 lavori stradali, arrivano nuovi obblighi dal 20 marzo 2014
http://www.studioingvolpi.it
 

Similar to 295 2015 provinciapistoia-cantieri stradali (20)

102 decreto segnaletica-cantieri_stradali
102   decreto segnaletica-cantieri_stradali102   decreto segnaletica-cantieri_stradali
102 decreto segnaletica-cantieri_stradali
 
108 lavori stradali, arrivano nuovi obblighi dal 20 marzo 2014
108   lavori stradali, arrivano nuovi obblighi dal 20 marzo 2014108   lavori stradali, arrivano nuovi obblighi dal 20 marzo 2014
108 lavori stradali, arrivano nuovi obblighi dal 20 marzo 2014
 
338 lavori stradali marzo 2013 20130304 di
338   lavori stradali marzo 2013 20130304 di338   lavori stradali marzo 2013 20130304 di
338 lavori stradali marzo 2013 20130304 di
 
sicurezza segnaletica cantiere stradale
sicurezza segnaletica cantiere stradalesicurezza segnaletica cantiere stradale
sicurezza segnaletica cantiere stradale
 
Segnaletica orizzontale
Segnaletica orizzontaleSegnaletica orizzontale
Segnaletica orizzontale
 
News SSL 06 2016
News SSL 06 2016News SSL 06 2016
News SSL 06 2016
 
News SSL 43 2015
News SSL 43 2015News SSL 43 2015
News SSL 43 2015
 
Novità e prospettive: segnaletica verticale
Novità e prospettive: segnaletica verticaleNovità e prospettive: segnaletica verticale
Novità e prospettive: segnaletica verticale
 
Gestione della Sicurezza delle Infrastrutture
Gestione della Sicurezza delle InfrastruttureGestione della Sicurezza delle Infrastrutture
Gestione della Sicurezza delle Infrastrutture
 
PROGETTO CATASTO SICUREZZA STRADE PROVINCIA DI MANTOVA pdf
PROGETTO CATASTO SICUREZZA STRADE PROVINCIA DI MANTOVA pdfPROGETTO CATASTO SICUREZZA STRADE PROVINCIA DI MANTOVA pdf
PROGETTO CATASTO SICUREZZA STRADE PROVINCIA DI MANTOVA pdf
 
News SSL 11 2015
News SSL 11 2015News SSL 11 2015
News SSL 11 2015
 
Dialogo sociale fra Imprese, Lavoratori e Amministrazioni: strumento di progr...
Dialogo sociale fra Imprese, Lavoratori e Amministrazioni: strumento di progr...Dialogo sociale fra Imprese, Lavoratori e Amministrazioni: strumento di progr...
Dialogo sociale fra Imprese, Lavoratori e Amministrazioni: strumento di progr...
 
Il cronoprogramma delle Metro 2 di Torino
Il cronoprogramma delle Metro 2 di TorinoIl cronoprogramma delle Metro 2 di Torino
Il cronoprogramma delle Metro 2 di Torino
 
Fase 2 Trasporti – Cosa dice il nuovo DPCM?
Fase 2 Trasporti – Cosa dice il nuovo DPCM?Fase 2 Trasporti – Cosa dice il nuovo DPCM?
Fase 2 Trasporti – Cosa dice il nuovo DPCM?
 
News SSL 09 2016
News SSL 09 2016News SSL 09 2016
News SSL 09 2016
 
189 23092016 notifica preliminare (art. 99 d
189   23092016   notifica preliminare (art. 99 d189   23092016   notifica preliminare (art. 99 d
189 23092016 notifica preliminare (art. 99 d
 
Presentazione progetto catasto sicurezza ponti Provincia Mantova
Presentazione progetto catasto sicurezza ponti Provincia MantovaPresentazione progetto catasto sicurezza ponti Provincia Mantova
Presentazione progetto catasto sicurezza ponti Provincia Mantova
 
Lezione n. 09 - Il codice della strada (1): Struttura e servizi di polizia st...
Lezione n. 09 - Il codice della strada (1): Struttura e servizi di polizia st...Lezione n. 09 - Il codice della strada (1): Struttura e servizi di polizia st...
Lezione n. 09 - Il codice della strada (1): Struttura e servizi di polizia st...
 
News SSL 35 2016
News SSL 35 2016News SSL 35 2016
News SSL 35 2016
 
La Commissione Tecnica "Costruzioni stradali ed opere civili delle infrastrut...
La Commissione Tecnica "Costruzioni stradali ed opere civili delle infrastrut...La Commissione Tecnica "Costruzioni stradali ed opere civili delle infrastrut...
La Commissione Tecnica "Costruzioni stradali ed opere civili delle infrastrut...
 

More from http://www.studioingvolpi.it

More from http://www.studioingvolpi.it (20)

88 _ responsabilita del coordinatore sicurezza
88 _ responsabilita del  coordinatore sicurezza88 _ responsabilita del  coordinatore sicurezza
88 _ responsabilita del coordinatore sicurezza
 
87 cassazione civile, sez. lav., 07 febbraio 2018, n. 2978 - infortunio sul...
87   cassazione civile, sez. lav., 07 febbraio 2018, n. 2978 - infortunio sul...87   cassazione civile, sez. lav., 07 febbraio 2018, n. 2978 - infortunio sul...
87 cassazione civile, sez. lav., 07 febbraio 2018, n. 2978 - infortunio sul...
 
85 vie di fuga libere
85   vie di fuga libere85   vie di fuga libere
85 vie di fuga libere
 
86 vdr-formazione
86  vdr-formazione86  vdr-formazione
86 vdr-formazione
 
84 verifica itp
84   verifica itp84   verifica itp
84 verifica itp
 
83 linee guida posture
83 linee guida posture83 linee guida posture
83 linee guida posture
 
82 mancata formazione
82   mancata formazione82   mancata formazione
82 mancata formazione
 
81 incidenti stradali in occasione di lavoro
81   incidenti stradali in occasione di lavoro81   incidenti stradali in occasione di lavoro
81 incidenti stradali in occasione di lavoro
 
80 sicurezza guida mezzi pesanti
80   sicurezza guida mezzi pesanti80   sicurezza guida mezzi pesanti
80 sicurezza guida mezzi pesanti
 
78 inail promozione salute
78   inail promozione salute78   inail promozione salute
78 inail promozione salute
 
77 contenitori pesanti olio cuoca aggravamento patologia
77    contenitori pesanti olio cuoca aggravamento patologia77    contenitori pesanti olio cuoca aggravamento patologia
77 contenitori pesanti olio cuoca aggravamento patologia
 
76 carenze dvr resp datore e rspp
76   carenze dvr resp datore e rspp76   carenze dvr resp datore e rspp
76 carenze dvr resp datore e rspp
 
74 rivalutazione sanzioni concernenti violazioni in materia di salute e sic...
74   rivalutazione sanzioni concernenti violazioni in materia di salute e sic...74   rivalutazione sanzioni concernenti violazioni in materia di salute e sic...
74 rivalutazione sanzioni concernenti violazioni in materia di salute e sic...
 
73 cassazione penale 1871 caduta dalla scala
73   cassazione penale 1871   caduta dalla scala73   cassazione penale 1871   caduta dalla scala
73 cassazione penale 1871 caduta dalla scala
 
72 ambienti confinati indicazioni operative
72 ambienti confinati indicazioni operative72 ambienti confinati indicazioni operative
72 ambienti confinati indicazioni operative
 
71 2018 bando tipo 1-2017 schema di disciplinare per servizi e forniture
71    2018   bando tipo 1-2017 schema di disciplinare per servizi e forniture71    2018   bando tipo 1-2017 schema di disciplinare per servizi e forniture
71 2018 bando tipo 1-2017 schema di disciplinare per servizi e forniture
 
66 linee-guida-per-una-corretta-progettazione-acustica-di-ambienti-scolastici
66    linee-guida-per-una-corretta-progettazione-acustica-di-ambienti-scolastici66    linee-guida-per-una-corretta-progettazione-acustica-di-ambienti-scolastici
66 linee-guida-per-una-corretta-progettazione-acustica-di-ambienti-scolastici
 
67 m alattie professionali
67   m alattie professionali67   m alattie professionali
67 m alattie professionali
 
62 inail segheria sicura 2017
62   inail segheria sicura 201762   inail segheria sicura 2017
62 inail segheria sicura 2017
 
61 testo-ufficiale-accordo-stato-regioni-del-7-7-16-sulla-formazione-degli-...
61   testo-ufficiale-accordo-stato-regioni-del-7-7-16-sulla-formazione-degli-...61   testo-ufficiale-accordo-stato-regioni-del-7-7-16-sulla-formazione-degli-...
61 testo-ufficiale-accordo-stato-regioni-del-7-7-16-sulla-formazione-degli-...
 

Recently uploaded

Recently uploaded (9)

GIORNATA TECNICA 18/04 | BENANTI Alessandro
GIORNATA TECNICA 18/04 | BENANTI AlessandroGIORNATA TECNICA 18/04 | BENANTI Alessandro
GIORNATA TECNICA 18/04 | BENANTI Alessandro
 
Descrizione della struttura architettonica Eretteo.pptx
Descrizione della struttura architettonica Eretteo.pptxDescrizione della struttura architettonica Eretteo.pptx
Descrizione della struttura architettonica Eretteo.pptx
 
GIORNATA TECNICA 18/04 | DE LEO Antonio
GIORNATA TECNICA 18/04  | DE LEO AntonioGIORNATA TECNICA 18/04  | DE LEO Antonio
GIORNATA TECNICA 18/04 | DE LEO Antonio
 
GIORNATA TECNICA DA AQP 18/04 | MOTTA Simone
GIORNATA TECNICA DA AQP 18/04 | MOTTA SimoneGIORNATA TECNICA DA AQP 18/04 | MOTTA Simone
GIORNATA TECNICA DA AQP 18/04 | MOTTA Simone
 
Presentzione Matematica similitudini circonferenze e omotetie.pptx
Presentzione  Matematica similitudini circonferenze e omotetie.pptxPresentzione  Matematica similitudini circonferenze e omotetie.pptx
Presentzione Matematica similitudini circonferenze e omotetie.pptx
 
GIORNATA TECNICA 18/04 | LITTERIO Raffaele
GIORNATA TECNICA 18/04 | LITTERIO RaffaeleGIORNATA TECNICA 18/04 | LITTERIO Raffaele
GIORNATA TECNICA 18/04 | LITTERIO Raffaele
 
GIORNATA TECNICA DA AQP 18/04 | ZONNO Serena
GIORNATA TECNICA DA AQP 18/04 | ZONNO SerenaGIORNATA TECNICA DA AQP 18/04 | ZONNO Serena
GIORNATA TECNICA DA AQP 18/04 | ZONNO Serena
 
GIORNATA TECNICA 18/04 | DE ROSA Roberto
GIORNATA TECNICA 18/04 | DE ROSA RobertoGIORNATA TECNICA 18/04 | DE ROSA Roberto
GIORNATA TECNICA 18/04 | DE ROSA Roberto
 
GIORNATA TECNICA 18/04 | SPIZZIRRI Massimo
GIORNATA TECNICA 18/04 | SPIZZIRRI MassimoGIORNATA TECNICA 18/04 | SPIZZIRRI Massimo
GIORNATA TECNICA 18/04 | SPIZZIRRI Massimo
 

295 2015 provinciapistoia-cantieri stradali

  • 1. LA SICUREZZA NELLELA SICUREZZA NELLE INFRASTRUTTUREINFRASTRUTTURE STRADALISTRADALI PROVINCIA DI PISTOIA Servizio Sicurezza Cantieri - Formazione e Informazione AREA TECNICA ILIL SSEGNALAMENTOEGNALAMENTO TTEMPORANEO NEIEMPORANEO NEI ““CCANTIERIANTIERI SSTRADALITRADALI”” Quali caratteristiche deve avere la segnaletica neiQuali caratteristiche deve avere la segnaletica nei cantieri mobili o fissicantieri mobili o fissi Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 2. Cap. 1 – Introduzione pag. 4 Cap. 2 – Il Segnalamento Temporaneo e le norme del D.M. 10- 07-2002 pag. 6 Cap. 3 – La necessità del Segnalamento Temporaneo e le Responsabilità del Funzionario dell’Ente pag. 17 Cap. 4 – Le fasi di attuazione pag. 24 Cap. 5 – Sicurezza delle persone pag. 32 Cap. 6 – I cantieri fissi pag. 51 Cap. 7 – I cantieri mobili e le regole di messa in opera della segnaletica pag. 82 Cap. 8 – Situazioni di emergenza temporanea pag. 91 INDICE GENERALEINDICE GENERALE 2 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 3. Cap. 9 – Le autorizzazioni, le concessioni, le compe- tenze, le formalità di rilascio pag. 98 Cap.10 – Responsabilità dell’Impresa o del Soggetto Autorizzato pag. 112 Cap.11 – Quali controlli da parte dell’Ente Proprietario della strada pag. 120 Cap.12 – Come è necessario segnalare e delimitare il campo stradale in fase di lavori per la sicurezza pag. 125 Cap.13 – Quali sono i principali errori e quali invece le “buone pratiche” da seguire: esempi concreti pag. 130 Cap.14 – Conclusioni pag. 196 Cap.15 – Ringraziamenti pag. 197 3 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 4. L’articolo 1 del Nuovo Codice della Strada (C.d.S.), di cui al D.Lgs. 30-04-1992, n. 285, è stato modificato dal D.Lgs. 15-01-2002 n. 9 nei seguenti commi: << 1. La sicurezza delle persone, nella circolazione stradale, rientra tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato. 2. La circolazione dei pedoni , dei veicoli e degli animali sulle strade è regolata dalle norme del presente codice e dai provvedimenti emanati in applicazione di esse, nel rispetto delle normative internazionali e comunitarie in materia. Le norme e i provvedimenti attuativi si ispirano al principio della Cap. 1Cap. 1 -- INTRODUZIONEINTRODUZIONE 4 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 5. sicurezza stradale, perseguendo gli obiettivi: di ridur- re i costi economici, sociali ed ambientali derivanti dal traffico veicolare; di migliorare il livello di qualità della vita dei cittadini anche attraverso una razionale utilizzazione del territorio; di migliorare la fluidità della circolazione >>. Osserviamo quindi la parola “sicurezza” che viene così ad essere posta in risalto, in modo particolare, nel C.d.S. Premesso questo, la presente relazione ha lo scopo di evidenziare, nell’ambito della sicurezza sulle strade e più in generale nelle infrastrutture ad esse relative, l’importanza del Segnalamento Temporaneo nei cantieri quale elemento non di dettaglio ma di sostanza. 5 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 6. Il Segnalamento Temporaneo tratta le modalità applicative delle norme che si riferiscono alla segnaletica temporanea come definita dall’art. 21 del C.d.S. e dagli artt. dal 30 al 43 del Regolamento di Esecuzione e di Attuazione dello stesso Codice (Regolamento) . Occorre richiamare tale art. 21 che prevede: a) comma 1comma 1:: è vietato eseguire opere o depositi e aprire cantieri stradali, anche temporanei, sulle strade e loro pertinenze nonché sulle relative fasce di rispetto e sulle aree di visibilità senza preventiva autorizzazione o concessione della competente autorità di cui all’art. 26; Cap. 2Cap. 2 -- IL SEGNALAMENTO TEMPORANEO EIL SEGNALAMENTO TEMPORANEO E LE NORME DEL D.M. 10LE NORME DEL D.M. 10-- 0707--20022002 6 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 7. b) comma 2:comma 2: coloro i quali realizzano lavori o depo- sitano materiali sulle aree destinate alla circolazione o alla sosta di veicoli o di pedoni devono adottare i necessari accorgimenti atti a garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, mantenendoli in perfetta efficienza sia di giorno che di notte; inoltre, il personale addetto ai lavori su strada deve essere visibile sia di giorno che di notte; c) comma 3:comma 3: il Regolamento definisce le norme relati- ve alle modalità ed ai mezzi per la delimitazione e la segnalazione dei cantieri, alla realizzazione della visibilità sia di giorno che di notte del personale addetto ai lavori, agli accorgimenti necessari per la 7 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 8. regolazione del traffico ed alle modalità di svolgimento dei lavori nei cantieri stradali. L’art. 30 del Regolamento parla del Segnalamento Temporaneo, ma bisogna fare riferimento al D.M. 10- 07-2002, dal titolo:“Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo” (Disciplinare), pubblicato sulla G.U. del 26-09-2002, per avere una chiara visione d’insieme sull’argomento. Possiamo dire che tale Disciplinare è una pietra miliare per attuare la sicurezza nelle infrastrutture viarie, poiché contiene: 8 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 9. - istruzioni relative ai principali elementi del segnalamento temporaneo, con riferimento alle norme regolamentari; - caratteristiche dei segnali e dei dispositivi temporanei (Tav. 0); - schemi del Segnalamento Temporaneo relativi ai cantieri fissi, mobili ed alle situazioni di emergenza (n. 87 tavole a colori che illustrano n. 100 schemi, poiché alcune tavole hanno doppia o tripla numerazione); - altre esplicazioni utili alla messa in opera dei segnalamenti. E’ importante sottolineare che gli schemi si riferiscono ad esempi che non possono essere 9 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 10. esaustivi di tutti i casi possibili, ma sono utilissimi perché pratici ed immediati e comunque sono come un importante “vocabolario” per attuare la sicurezza nei cantieri stradali negli oltre 8.000 Comuni, nelle 103 Province, nei 20 Compartimenti Anas, nella rete della Soc. “Autostrade” S.p.A. e delle altre Concessionarie presenti in Italia. Le finalità del Segnalamento Temporaneo sono: - informare gli utenti della strada; - guidarli in modo corretto e chiaro; - convincerli a tenere sempre un comportamento adeguato e responsabile per ogni situazione non abituale allo scopo di salvaguardare la loro incolu- 10 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 11. mità e quella di tutti coloro che lavorano sulle strade, pur cercando di garantire la fluidità della circolazione. Il Segnalamento Temporaneo si basa sui seguenti principi: 1) adattamento;adattamento; 2) coerenza;coerenza; 3) credibilità;credibilità; 4) visibilità e leggibilità.visibilità e leggibilità. 11 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 12. Vediamo questi principi nello specifico. 1)1) AdattamentoAdattamento La segnaletica temporanea va adattata alla particolare circostanza verificatasi sulla strada. Gli elementi da tenersi in considerazione per l’adattamento di un cantiere sono: - tipo di strada (A,B,C,D,E,F ed F bis ai sensi dell’art. 2 - del C.d.S.); - natura e durata della situazione (tempi del cantiere); - importanza del cantiere in relazione al tipo dei lavori da realizzare; 12 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 13. - visibilità degli elementi geometrici della strada e delle condizioni ambientali; - localizzazione del cantiere; - velocità e tipo di traffico. 2)2) CoerenzaCoerenza Ogni segnale deve essere coerente con la partico- lare situazione nella quale viene impiegato, nel senso che ad un’identica situazione devono corrispondere medesimi segnali con stessi criteri di posa; inoltre, in presenza di cantieri stradali non possono coesistere segnali temporanei e segnali permanenti che sono in contrasto fra loro. 13 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 14. Al riguardo, si devono coprire completamente o rimuovere i cartelli di tipo permanente. Finiti i lavori e smantellato il cantiere, bisogna ricordarsi di riposizionare la segnaletica permanente occultata e/o rimossa precedentemente. 3)3) CredibilitàCredibilità La segnaletica deve essere credibile nel senso che l’utente della strada deve essere informato tempestivamente dell’esistenza del cantiere (utilizzo del cartello temporaneo “Lavori” e del cartello “Tabella Lavori” per cantieri di durata superiore a 7 giorni lavorativi), della sua ubicazione, della sua importanza, delle condizioni di circolazione nelle 14 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 15. vicinanze di esso e lungo tutto il suo sviluppo. La credibilità è poi legata strettamente a come si presenta il cantiere all’utente dopo che quest’ultimo ha letto i segnali. “Tabella Lavori “ (Figura II 382, art. 30 del Regolamento) 15 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 16. 4) Visibilità e leggibilità La visibilità e leggibilità di un cantiere è impor- tante in relazione ai segnali che l’impresa posiziona. Tali segnali devono: - essere in buono stato di manutenzione; - essere posizionati in modo corretto in relazione allo spazio di avvistamento, al loro orientamento, alla loro verticalità; - essere non più di due per supporto o in affian- camento, altrimenti non si leggono bene; - avere sempre forma, dimensioni, colori, simboli e caratteri regolamentari. 16 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 17. Il Segnalamento Temporaneo è necessario tutte le volte che l’Ente proprietario della strada ha intenzione di realizzare o far realizzare lavori su di essa (manutenzione ordinaria o straordinaria, ripristini a seguito di calamità naturali o di incidenti, ecc. ecc) oppure un privato o un’impresa intendono realizzare opere sulle strade o sulle loro pertinenze, previa richiesta ed ottenimento di autorizzazione o concessione. Il Segnalamento Temporaneo deve essere oggetto di analisi da parte dei seguenti soggetti: 1)1) ENTE PROPRIETARIO DELLA STRADAENTE PROPRIETARIO DELLA STRADA Nel caso della progettazione esecutiva di una nuova Cap. 3Cap. 3 -- LA NECESSITA’ DEL SEGNALAMENTOLA NECESSITA’ DEL SEGNALAMENTO TEMPORANEO e LE RESPONSABILITA’TEMPORANEO e LE RESPONSABILITA’ DEL FUNZIONARIO DELL’ENTEDEL FUNZIONARIO DELL’ENTE 17 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 18. strada o di una variante ad una strada esistente o di un intervento di manutenzione straordinaria, tale analisi è inserita nel Piano di Sicurezza e Coordinamento (P.S.C.) di cui all’art. 100 e all’allegato XV del “Testo Unico sulla sicurezza” (D.Lgs. 09-04- 2008 n. 81 e s.m.i.). Al riguardo il Coordinatore per la Progettazione (C.S.P.) redige il P.S.C. inserendo in esso una o più tavole esplicative sulle quali riporta gli schemi del Segnalamento Temporaneo avendo come riferimento il Disciplinare. Sta alla capacità progettuale ed alla sensibilità del tecnico redigere tali tavole in modo che siano il più chiare possibile per la gestione del traffico, sia di 18 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 19. cantiere che di quello veicolare, una volta iniziati i lavori. Può succedere che siano necessarie integrazioni da fare al P.S.C. a seguito di imprevisti o circostanze di cui il C.S.P. non ha tenuto conto. Tali integrazioni vengono redatte dal Coordinatore alla Sicurezza in Fase di Esecuzione (C.S.E.). Nel caso, invece, di interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria eseguiti direttamente per conto dell’Ente, senza P.S.C., è il Funzionario dell’Ente che fa riferimento agli schemi del segnalamento riportati sul Disciplinare e l’Impresa appaltatrice è tenuta a realizzarli fedelmente, facendo proposte integrative, se del caso, volte al miglioramento degli schemi stessi. 19 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 20. Quindi è l’impresa appaltatrice dei lavori che ha la responsabilità della gestione del segnalamento controllando che la segnaletica realizzata sia conforme a quella definita in fase progettuale. Nel caso di difformità per errori od omissioni da parte dell’Impresa, il Funzionario dell’Ente ha il dovere di intervenire per fare ripristinare la segnaletica a regola d’arte. 20 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 21. 2)2) IMPRESA APPALTATRICEIMPRESA APPALTATRICE Dovendo realizzare i lavori previsti sul progetto, l’Impresa, in caso di aggiudicazione dell’appalto, è tenuta a verificare il P.S.C. o comunque gli schemi del Segnalamento Temporaneo proponendo eventuali osservazioni e/o integrazioni. Per interventi sulla rete autostradale, la Società “Autostrade” S.p.A. ha elaborato un interessante “Sommario delle norme per il segnalamento temporaneo e l’esecuzione dei lavori in autostrada” (edizione Luglio 2007) che, per tratti autostradali a due o tre corsie, prevede schemi relativi ai cantieri fissi, ai rami di svincolo, ai cantieri mobili, alle perti- 21 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 22. nenze, riepilogando anche le norme di sicurezza per l’esecuzione di lavori in autostrada in presenza di traffico e ispirandosi al Disciplinare. Per le autostrade, le responsabilità del Funzionario sono legate inscindibilmente alla costante verifica che l’Impresa esecutrice dei lavori si attenga a tale Sommario per la realizzazione della segnaletica da cantiere. Il Funzionario dell’Ente ha inoltre una specifica responsabilità, come vedremo in dettaglio, nelle situazioni di emergenza o di particolare urgenza (incidenti, calamità naturali, situazioni imprevedibili di qualsiasi natura, ecc. ecc). 22 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 23. In tali circostanze di emergenza il Funzionario dell’Ente preposto al Segnalamento Temporaneo può essere un ingegnere, un architetto, un geometra, ma anche un loro sostituto come un capo-cantiere o un capo-squadra che per primo si è recato sul posto e che predispone la segnaletica idonea. 23 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 24. Le fasi di attuazione di un cantiere stradale possono racchiudersi nei seguenti punti fondamentali: 1)1) Progetto del cantiereProgetto del cantiere Si tratta del progetto di allestimento di un cantiere stradale che prevede anche il piano di segnalamento ad esso relativo. E’ studiato nell’ambito del P.S.C. di un progetto di un’infrastruttura stradale o in quello di un qualsiasi intervento da realizzarsi su una strada in esercizio. Compito del progettista è quello di individuare esattamente l’assetto del cantiere secondo le specifiche caratteristiche della strada, del tipo di Cap. 4Cap. 4 –– LE FASI DI ATTUAZIONELE FASI DI ATTUAZIONE 24 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 25. intervento da realizzare e delle modalità di esecuzione secondo il Disciplinare. In particolare, per un cantiere su strada aperta al traffico, si tratta di tenere conto, allo stesso tempo, di due variabili fondamentali: 1.a) il/i flusso/i di traffico veicolare; 1.b) le caratteristiche del cantiere stradale. In altri termini occorre che il progettista cerchi di “mediare” fra le due esigenze sopraelencate, in apparenza antitetiche fra loro. 25 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 26. 2)2) Autorizzazione allo svolgimento del cantiereAutorizzazione allo svolgimento del cantiere Prima di porre in opera anche un solo cartello stradale, occorre che il cantiere sia autorizzato dall’Ente proprietario della strada o dal Concessionario. Per questo motivo è necessario, preliminarmente, che l’Impresa o il privato che intende realizzare i lavori faccia richiesta di autorizzazione all’Ente proprietario della strada che in un secondo tempo, se non ci sono opposizioni al rilascio dell’autorizzazione, emetterà il provvedimento autorizzativo (ordinanza o concessione), come 26 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 27. vedremo al cap. 9. Nel caso dei Comuni, l’ordinanza è emessa dal Comando di Polizia Municipale; nel caso delle Province dal Funzionario o dal Dirigente del Servizio Viabilità preposto a tale incarico. 3)3) Installazione del cantiereInstallazione del cantiere Ottenuta l’autorizzazione, l’Impresa installa il cantiere, ma prima dell’inizio effettivo dei lavori, il Responsabile del cantiere verifica che esso sia sicuro e cioè conforme agli schemi del Disciplinare o ai contenuti del PSC. Preferibile che tale verifica venga fatta in contraddittorio con il Funzionario dell’Ente proprietario della strada o da suo delegato (ispettore 27 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 28. 4)4) Cantiere in esercizioCantiere in esercizio Durante lo svolgimento dei lavori occorre che la segnaletica di cantiere venga periodicamente controllata sia da parte del Direttore dei Lavori, del Direttore Operativo o dell’Ispettore di Cantiere, oltre che da parte del C.S.E., del Responsabile del Cantiere e del Funzionario dell’Ente. Nel caso di variante in corso d’opera ai lavori, occorre che la richiesta di variante sia presentata dal Direttore dei Lavori o dall’Impresa all’Ente proprietario con congruo anticipo (almeno 15 giorni prima) o comunque secondo il regolamento adottato 28 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri di cantiere, capo-cantiere, ecc.).
  • 29. dall’Ente relativamente alla richiesta di una nuova ordinanza. L’ordinanza può essere richiesta per vari motivi fra i quali i seguenti: - proroga nei tempi di completamento dei lavori; - modifica dell’ordinanza originaria; - installazione di un semaforo; - chiusura di strade a seguito dei lavori; - oltre eventuali specifiche. Nel caso che la domanda di variante sia presentata dall’Impresa, il Direttore dei Lavori è tenuto a controfirmare la richiesta. 29 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 30. 5)5) Smantellamento del cantiereSmantellamento del cantiere Può sembrare la fase più semplice, ma in verità richiede attenzione per le seguenti motivazioni: a) – la segnaletica temporanea deve essere tolta o oscurata non appena sono terminate le cause che hanno richiesto il suo collocamento e quasi sempre ciò avviene in presenza di traffico; b) – volendo ristabilire la segnaletica permanente originaria o posizionare una nuova segnaletica temporanea particolare (es. segnaletica orizzontale di colore giallo in vernice), bisogna eseguirla dopo la rimozione della precedente segnaletica temporanea; in questo caso, i segnali stradali devono essere rimossi o oscurati nell’ordine inverso rispetto alla 30 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 31. posa normale, come specifica il Disciplinare, salvo casi particolari legati a condizioni di manovra dei veicoli adibiti alla raccolta dei segnali; anche questo caso si realizza (purtroppo) in presenza di traffico. 31 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 32. 55..11 –– PERSONALE AL LAVORO SU STRADAPERSONALE AL LAVORO SU STRADA Coloro che lavorano sulla strada devono essere garantiti ai fini della salvaguardia della loro incolumità e per questo devono sempre essere ben visibili sia ai conducenti delle macchine operatrici che operano in cantiere che agli utenti della strada. Si sottolinea che essere ben visibili significa farsi vedere e farsi riconoscere bene. Gli addetti stradali, infatti, devono indossare capi di abbigliamento conformi alle disposizioni del D.M. 09- 06-1995 (G.U. 27-07-1995 n. 174) dal titolo “Disciplinare tecnico sulle prescrizioni relative agli abbigliamenti e dispositivi autonomi per rendere Cap. 5Cap. 5 –– SICUREZZA DELLE PERSONESICUREZZA DELLE PERSONE 32 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 33. visibile a distanza il personale impegnato su strada in condizioni di scarsa visibilità”, o della UNI EN 471:2008. Si ricordano alcune definizioni di tale Disciplinare Tecnico del 1995: a) Capi di vestiario ad alta visibilità: sono capi di vestiario sui quali sono applicati stabilmente inserti in tessuto rifrangente in grado di assicurare la visibilità in qualsiasi condizione di luce sia di giorno che di notte; b) Dispositivi autonomi ad alta visibilità (da indossare sopra i normali capi di vestiario): sono dispositivi, quali bretelle, copriberretti, manicotti, gambali, ecc. ecc., confezionati in tutto o in parte con 33 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 34. materiale rifrangente o con materiale a funzione mista (fluoro-rifrangente); c) Materiale di base: tessuto a maglia o filato o materiale rivestito o laminato per capi di vestiario per il personale addetto ai lavori stradali o che, comunque, è esposto al traffico nello svolgimento dell’attività lavorativa; c.1 Materiale fluorescente: colorato ad elevato valore di visibilità; la fluorescenza è la proprietà tipica di alcune sostanze che, colpite da radiazione ultravioletta o blu, emettono radiazioni che sono quasi sempre di una lunghezza d’onda maggiore di quella delle radiazioni eccitanti; di giorno, specie all’alba ed al crepuscolo, i colori fluorescenti sono 34 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 35. più brillanti dei colori ordinari poiché, oltre a riflettere parte della luce che essi ricevono, ne emettono altra, mentre in condizioni notturne tale fenomeno si attenua. c.2 Materiale rifrangente: materiale che ha potere di rifrangenza definita quale proprietà ottica in base alla quale i raggi luminosi sono riflessi verso una direzione prossima a quella da cui provengono; questa proprietà rimane in essere anche per grandi variazioni della direzione dei raggi incidenti. c.3 Materiale a funzione unica: materiale dotato delle caratteristiche proprie dei materiali fluorescenti di base o dei materiali rifrangenti, ma non di quelle di entrambi i materiali. 35 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 36. c.4 Materiale a funzione mista: materiale che corrisponde sia alle caratteristiche proprie del materiale fluorescente di base che di quello rifrangente. ALCUNI TIPI di DPI 55..1.11.1 –– CLASSIFICAZIONE DEL VESTIARIOCLASSIFICAZIONE DEL VESTIARIO I capi di vestiario ed i dispositivi autonomi sono suddivisi nelle seguenti tre classi: 36 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 37. Dispositivo autonomo Classe 1 Classe 2 Classe 3 Materiale ___0,130,2Rifrangente ___0,500,8Fluorescente di base 0,20____a Funzione mista Capi di vestiario SUPERFICI MINIME DI MATERIALE VISIBILE ESPRESSE IN METRI QUADRATI TABELLA N. 1TABELLA N. 1 37 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 38. Ogni classe dovrà avere una superficie minima di materiale fluorescente di base, di materiale rifrangente ed a funzione mista come riportato nella tabella n. 1. Il dispositivo di classe 1 dovrà essere utilizzato esclusivamente da personale che esegue interventi di breve durata solo occasionalmente (fare attenzione alla definizione di “breve durata”). Coloro che invece lavorano in prossimità della delimitazione di un cantiere o che sono comunque esposti al traffico dei veicoli nello svolgimento della loro abituale attività di lavoro, anche breve, dovranno utilizzare i capi di vestiario di classe 2 e di classe 3. 38 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 39. La scelta delle classi dipende dalla valutazione dei rischi. Il Disciplinare Tecnico del 1995 descrive le caratteristiche specifiche dei modelli di riferimento per il personale su strada e per gli agenti preposti alla regolazione del traffico e definisce tre colori fluorescenti del materiale nuovo di base: a) giallo;giallo; b) rosso arancio;rosso arancio; c) rosso.rosso. Inoltre, riporta le caratteristiche del materiale fluorescente nel modo seguente: 39 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 40. - resistenza al colore; - variazione delle dimensioni del materiale di base; - proprietà meccaniche dei materiali di base; - resistenza alla penetrazione dell’acqua; - resistenza al vapore d’acqua e indice di permeabilità al vapore d’acqua. Il materiale rifrangente deve essere alto almeno 5 centimetri e deve essere applicato in modo da essere visibile a 360°. Tutti i capi di abbigliamento di visibilità devono essere provvisti del marchio CE che riporti la classe di 40 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 41. visibilità e tutte le altre indicazioni previste dalla normativa UNI EN. In particolare le normative per l’alta visibilità sono riepilogate nei seguenti schemi: Normativa sugli accessori Abbigliamento ad alta visibilità per uso non professionale Abbigliamento ad alta visibilità UNI EN 13356 UNI EN 1150 UNI EN 471 A - STANDARD DELL’ALTA VISIBILITA’ 41 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 42. (Paragr. 1-10) Gilet Abbigliamento per addetti all’antincendio boschivo Abbigliamento protettivo per i VV.F. ISO 12402 UNI EN 15483 UNI EN 469 B - STANDARD CHE RICHIEDONO L’ALTA VISIBILITA’ Metodo per la misura della retroriflettenza Abbigliamento protettivo per attività di saldatura Abbigliamento protettivo per lavoratori esposti al calore CIE 54.1-2001 UNI EN 470-1 UNI EN 531 C - STANDARD RILEVANTI 42 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 43. Propagazione del fuoco (sostituisce la UNI EN 532) ISO 15025 Propagazione del fuoco Lavaggio industriale Lavaggio domestico UNI EN 532 ISO 15797 ISO 6360 (CONTINUA) C - STANDARD RILEVANTI 43 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 44. In particolare il Disciplinare fa riferimento alla norma UNI EN 471:2008. 55..22 –– SICUREZZA DEI PEDONI CHE TRANSITANOSICUREZZA DEI PEDONI CHE TRANSITANO IN PROSSIMITA’ DEI CANTIERIIN PROSSIMITA’ DEI CANTIERI Il Disciplinare del 2002 raccomanda l’uso di speciali accorgimenti, relativi alla segnaletica di sicurezza, atti a garantire l’incolumità dei pedoni che transitano in prossimità dei cantieri. Nei cantieri stradali gli scavi, i mezzi, le macchine operatrici ed il loro raggio d’azione, devono essere sempre delimitati soprattutto lungo il lato dove possono transitare i pedoni. 44 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 45. Al riguardo l’art. 32, comma 2, del Regolamento (art. 21 del C.d.S.) precisa: << 2. Lungo i lati longitudinali le barriere sono obbligatorie nelle zone che presentano condizioni di pericolo per le persone al lavoro o per i veicoli in transito. Possono essere sostituite da recinzioni colorate in rosso o arancione, stabilmente fissate, costituite da teli, reti o altri mezzi di delimitazione approvati dal Ministero dei Lavori Pubblici >>. Le recinzioni devono essere sempre segnalate con luci rosse fisse e dispositivi rifrangenti della superficie minima di 50 cm2 intervallati lungo il perimetro interessato dalla circolazione (art.40 del Regola- mento). 45 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 46. Nel caso che non esista il marciapiede o sia stato occupato dal cantiere (cosa frequente in aree urbane), occorre realizzare un corridoio di transito pedonale lungo il/i lato/i prospiciente/i il traffico veicolare, della larghezza di un metro almeno (Tav. 85 del Disciplinare). In pratica tale corridoio verrà realizzato come un marciapiede temporaneo sulla carreggiata, oppure in una striscia della carreggiata protetta, sul lato del traffico, da barriere normali o direzionali o da parapetti segnalati in modo opportuno posizionati dalla parte della carreggiata. 46 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 47. 47 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 48. 55..33 –– SEGNALAMENTO DEI VEICOLISEGNALAMENTO DEI VEICOLI Sia il personale al lavoro su strada ed i pedoni che transitano in prossimità dei cantieri, sia gli utenti BARRIERA DI RECINZIONE PER CHIUSINI E’ l’insieme di varie barriere o transenne semplici unite a formare un quadrilatero delimitante un chiusino o altro tipo di portello aperto. Inoltre, i chiusini, i portelli o comunque tutti quei manufatti aperti anche per un tempo breve, posti sulla carreggiata o su marciapiedi, devono essere recintati con le specifiche barriere (fig. II 402, art. 40). 48 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 49. della strada in generale devono vedere e riconoscere bene le macchine operatrici ed i mezzi d’opera utilizzati per i lavori o per la manutenzione stradale, in movimento o fermi, altrimenti la loro presenza può costituire pericolo anche grave. Tali macchine operatrici o mezzi d’opera devono portare posteriormente il segnale “Passaggio obbligatorio per veicoli operativi“ (fig. II 398, art. 38). PASSAGGIO OBBLIGATORIO PER VEICOLI OPERATIVI (dimensioni in cm) Segnale di cui devono essere dotati posteriormente i veicoli operativi, i macchinari ed i mezzi d’opera impiegati per lavori o manutenzione stradale fermi o in movimento. La freccia è orientata dal lato dove il veicolo deve essere superato 49 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 50. Il Disciplinare indica che con lo stesso segnale (o con uno o più dispositivi supplementari a luce lampeggiante gialla o arancione sempre attivi) devono essere equipaggiati i veicoli operativi che procedono a velocità ridotta per la natura del carico, la massa o l’ingombro. Tali particolari veicoli, anche trovandosi fermi per compiere lavori di manutenzione di breve durata, devono essere sempre presegnalati con il segnale “Lavori” (fig. II 383 art. 31) sul quale deve essere posizionata la luce rossa. 50 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 51. Si definisce fisso un cantiere che non è oggetto di alcun spostamento durante almeno una mezza giornata. Una considerazione importante a carattere generale è che la posa in opera e la rimozione di qualsiasi segna- le è già un cantiere (che richiede particolare attenzione dato che si lavora su strada aperta al traffico). Le regole fondamentali per garantire la sicurezza sono due: Cap. 6Cap. 6 –– I CANTIERI FISSII CANTIERI FISSI 51 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 52. 52 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri A) la segnaletica deve rimanere coerente in ogni momento in modo da svolgere il ruolo per cui è stata posizionata sia nei confronti degli utenti della strada che di tutto il personale che la pone in opera; B) il tempo di esposizione del personale impegnato nella zona di circolazione deve sempre essere limitatissimo.
  • 53. Ogni schema segnaletico da realizzare su strada deve essere progettato con cura e riflessione ispirandosi al Disciplinare. Ogni Ente può elaborare un proprio “documento tecnico” o “quaderno” di procedure da seguire, che raccolga gli elementi necessari al trasporto, alla posa ed alla rimozione dei segnali, oltre a contenere schemi segnaletici particolari. Inoltre, tutti gli operatori addetti al Segnalamento Temporaneo devono ricevere una specifica formazione ed un aggiornamento continuo in materia. 53 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 54. Per i cantieri di particolare importanza (specie su strade di tipo A,B o anche D e C, secondo i casi) o con collocazione di difficile avvistamento, tale segnaletica può essere preceduta da una o due (rispettivamente nelle strade a doppio senso di circolazione o nelle strade a carreggiate separate) lanterne a luce gialla lampeggiante (denominate “blitz”) di grande diametro (minimo 30 cm) nel caso di formazione di code di veicoli; la loro distanza dal primo segnale “Lavori” viene definita in funzione dell’entità della coda di veicoli (250 m, 750 m o 1000 m a secondo del tipo di strada e delle sue caratteristiche). In corrispondenza delle lanterne si deve collocare 54 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 55. anche un segnale “Lavori” con pannello integrativo di distanza del cantiere ed in questo caso non è neces- saria la lanterna a luce rossa fissa. Per il cantiere fisso occorrono tre tipi di segnaletica: - segnaletica di avvicinamento, posta a monte della zona pericolosa da segnalare; - segnaletica di posizione, situata immediatamente a ridosso e lungo la zona interessata dal cantiere; - segnaletica di fine prescrizione, collocata a valle del cantiere. 55 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 56. 56 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri 66..11 –– SEGNALETICA DI AVVICINAMENTOSEGNALETICA DI AVVICINAMENTO La segnaletica di avvicinamento va posta sulla banchina o sulla corsia di emergenza, se è presente (Tav. n. 25 del Disciplinare) e consta, secondo i casi, di: a) un segnale “Lavori “ o altri di “Pericolo” con eventuale pannello integrativo; b) segnali di “Riduzione corsie” con pannello integrativo di distanza; c) segnali di “Divieto di sorpasso” e “Limite max di velocità;
  • 57. 57 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 58. d) altri eventuali segnali di pericolo o di prescrizione se necessari; e) altri segnali di preavviso o di direzione in caso di deviazione. Sulle strade a carreggiate separate la segnaletica, in generale, deve essere ripetuta sullo spartitraffico allo scopo di informare l’utente in modo più dettagliato. Ma se il rischio di tale posizionamento risulta troppo elevato, allora si può rinunciare alla ripetizione, al fine di garantire l’incolumità degli operatori. 58 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 59. 66..22 –– SEGNALETICA DI POSIZIONESEGNALETICA DI POSIZIONE Essa viene posta sulla corsia di emergenza, se esistente, o sulla banchina o sulla carreggiata; i segnali verticali sono montati su cavalletti o sostegni analoghi purchè idonei, zavorrati con materiale non solido con il bordo inferiore ad almeno 60 cm dal suolo, con eccezione per i segnali di cantiere mobile e per i segnali di corsia di altezza superiore a 1,35 m. Tale segnaletica consta di: a) uno o più raccordi obliqui realizzati con barriere, coni, delineatori flessibili (detti “defleco”) o paletti di delimitazione integrati da segnali di obbligo o delineatori di curva provvisoria (ad es. si veda la Tav. n. 35 del Disciplinare); 59 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 60. 60 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 61. b) una delimitazione longitudinale realizzata con coni o delineatori flessibili spaziati fra loro; c) altri segnali di pericolo e prescrizione ripetuti per cantieri molto estesi (lunghezza maggiore di 1,000 Km). La zona di lavoro deve essere posta ad un’opportuna distanza dalla fine del raccordo obliquo (circa 150 m per strade a carreggiate separate). 61 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 62. Nel caso di restringimento della carreggiata causa lavori, depositi o cantieri stradali, occorre posizionare il segnale di “Strettoia” distinto per i tre casi di “Strettoia simmetrica, asimmetrica a sx o a dx” (fig. II 384, 385, 386, art. 31.). STRETTOIA SIMMETRICA STRETTOIA ASIMMETRICA A SX STRETTOIA ASIMMETRICA A DX 62 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 63. Qualora la carreggiata sia a doppio senso di marcia con larghezza della strettoia inferiore a 5,60 m occorre istituire il transito a senso unico alternato da regolamentare in tre modi diversi: a)a) Transito alternato a vistaTransito alternato a vista Se gli estremi del cantiere sono distanti non più di 50 m e con traffico modesto occorre posizionare i segnali di cui alle figg. II 41, art. 110 e II 45, art. 114; Dare precedenza nei sensi unici alternati (Fig. II 41 art. 110) Diritto di precedenza nei sensi unici alternati (Fig. II 45 art. 114) 63 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 64. b)b) Transito alternato daTransito alternato da movierimovieri Alla presenza di due o tre movieri i quali azionano le opportune palette (fig. II 403, art. 42); c)c) Transito alternato a mezzo semaforiTransito alternato a mezzo semafori Quando non è possibile ricorrere ai sistemi precedenti aa e bb a causa della lunghezza della strettoia o della non visibilità reciproca tra le due estremità della strettoia, 64 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 65. si ricorre al sistema dei semafori comandati a mano o con funzionamento automatico. Il semaforo va posto sul lato dx della strada, in corrispondenza della striscia di arresto temporanea. Occorre sempre l’autorizzazione dell’Ente proprietario o concessionario della strada per mettere in opera un impianto semaforico; inoltre tale Ente può far stabilire o modificare la durata delle fasi relativamente a situazioni particolari di traffico. 6.3 – SEGNALETICA DI FINE PRESCRIZIONE La segnaletica di fine prescrizione è obbligatoria e si realizza con il segnale di “Fine limitazione di velocità” 65 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 66. (fig. II 71, art. 119) o di “Via libera” (fig. II 70, art. 119), da installarsi sulla strada a valle del cantiere; Via libera Fine limitazione di velocità se però la prescrizione permanente e quella legata al cantiere riguarda soltanto la limitazione di velocità, l’uso del segnale di “Fine limitazione” non è obbligatoria. La limitazione di velocità permanente verrà ristabilita con il segnale di limite massimo di velocità appropriato al tratto di strada considerato. Al riguardo, si veda ad esempio la tavola n. 38. 66 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 67. 67 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 68. 66..44 –– SEGNALETICA TEMPORANEA NOTTURNA O INSEGNALETICA TEMPORANEA NOTTURNA O IN CONDIZIONI DI SCARSA VISIBILITA’CONDIZIONI DI SCARSA VISIBILITA’ Nel caso che un cantiere sia attivo di notte o in galleria o in condizioni di scarsa visibilità, occorre che la segnaletica sia sempre rinforzata. In questi casi il Disciplinare raccomanda l’utilizzo di pannelli rivestiti di pellicola retroriflettente di classe “2”. Già da qualche anno sono in commercio pellicole di classe “3” o “2 speciale” che garantiscono elevati standard di retroriflettenza. Sarebbe quanto mai auspicabile che gli Enti proprietari delle strade impiegassero segnali aventi pellicole di classe 3 per tutte le strade di loro competenza. 68 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 69. E’ poi consigliabile illuminare in modo conveniente la zona a monte in corrispondenza della divergenza delle corsie in modo che l’utente della strada sappia indirizzarsi senza esitazione. Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri 69La delimitazione del raccordo obliquo deve essere rinforzata con luci gialle lampeggianti in sincrono (il cosìddetto “freccione”, art. 36 del Regolamento) o a scorrimento.
  • 70. Si sottolinea che l’illuminazione della zona di cantiere è un ulteriore elemento di sicurezza che però non giustifica un’eventuale riduzione di segnaletica. 66..55 –– SEGNALETICA ORIZZONTALE TEMPORANEASEGNALETICA ORIZZONTALE TEMPORANEA E’ importante poiché permette di segnalare i movimenti che gli utenti della strada devono compiere in alternativa a quelli indicati dalla segnaletica orizzontale permanente (vedere Tavv. n. 25 e n. 35 del Disciplinare). Tale segnaletica, di colore giallo, si impiega nei seguenti casi: 1) per delimitare percorsi ed attraversamenti pedonali da cantiere diversi da quelli permanenti; 70 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 71. 2) per la separazione di correnti di traffico in senso opposto con utilizzo della carreggiata in modo diverso dalla condizione permanente; 3) per guidare gli utenti della strada nelle deviazioni provvisorie e negli scambi di carreggiata; 4) per la separazione di correnti di traffico nello stesso senso con corsie di marcia di larghezza ridotta. La normativa di riferimento è la UNI EN 1436 dell’aprile 2004 relativa alle “Prestazioni della segnaletica orizzontale per gli utenti della strada” con obbligo di garantire la classe R5 (corrispondente ad un RL = coefficiente di luminanza retroriflessa ≥ 71 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 72. 300 mcd/lux x mq) per le strade di tipo A, B, D e classe R3 (con RL ≥ 150 mcd/lux x mq) o R5 per le strade di tipo C, E ed F. Le coordinate cromatiche sono fissate nel prospetto 6 di tale UNI EN 1436 relativamente alla segnaletica gialla per uso temporaneo. Inoltre la norma definisce le caratteristiche minime della rifrangenza, sia in condizioni di superficie stradale asciutta sia bagnata o sotto pioggia, le caratteristiche di antiscivolosità e quelle colorimetriche. Quando viene posta in opera la segnaletica orizzontale temporanea devono essere adottate cautele poiché è realizzata sotto traffico. 72 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 73. La Soc. “Autostrade” S.p.A. preferisce realizzare tale segnaletica di notte, al pari degli altri lavori in autostrada, proprio per evitare problemi per gli operatori che la realizzano, oltre che code inverosimili e quindi disagi agli utenti della strada. Anche le Province ed i Comuni talvolta lavorano di notte sulle strade, ma tale circostanza dovrà essere usata più frequentemente. I segnali orizzontali devono essere rimossi completamente e rapidamente al termine dei lavori, senza lasciare alcuna traccia sulla pavimentazione o arrecare danni alla stessa o provocare disturbi o intralci per la circolazione, a meno che non sia previsto il rifacimento della pavimentazione. 73 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 74. Alcuni prodotti di una categoria particolare di materiali utilizzati per tale segnaletica sono preformati cioè fabbricati sotto forma di fogli pronti per essere applicati sulla strada mediante adesivi, pressione o calore, con o senza l’impiego di una vernice di fondo (Norma UNI EN 1790 dal titolo “Materiali prefabbricati per segnaletica orizzontale” del settembre 2000). Tali materiali preformati per la segnaletica orizzontale temporanea possono essere lineari in pezzi di una certa lunghezza o in rotoli; possono essere ritagliati in forma di simboli, di segni o in parti. In caso di uso temporaneo dei preformati, dovendo prevedere la loro rimozione, si può chiedere la specifica proprietà di “asportabilità”. 74 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 75. I principali pregi dei preformati sono i seguenti: a) alta conservazione della rifrangenza; b) elevata durata (classe R5); c) rimovibilità senza residui; d) buon rapporto costi/benefici; e) notevole visibilità su strada bagnata. Senza dubbio il futuro della segnaletica orizzontale temporanea è legato a tali materiali preformati che sono rapidi nell’essere posizionati e rimossi, riducendo così i rischi per gli addetti stradali. 75 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 76. 66..66 –– SCAMBI DI CARREGGIATA SU STRADE DISCAMBI DI CARREGGIATA SU STRADE DI TIPO A, B e DTIPO A, B e D Gli scambi di carreggiata richiedono un’analisi particolare nel caso di strade a carreggiate separate visto che quest’ultime, in generale, hanno traffico intenso. In sostanza, in tali casi, una parte del traffico o tutto il traffico viene diretto sulla carreggiata del verso opposto; si parla, rispettivamente, di scambio parziale o totale. Nella pratica di cantiere si hanno tre tipi di scambio: a) di una sola corsia; 76 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 77. b) di due o più corsie; c) parziale. Per i primi due tipi di scambio si possono vedere gli schemi delle varie tavole del Disciplinare. Nel caso cc (scambio parziale) la definizione del punto di scelta è delicato poiché l’utente può avere un momento di esitazione con conseguente rallenta- mento del traffico ed eventuali manovre pericolose. Nel caso poi della presenza di uno svincolo o di un’area di servizio (strade A, B o D) nei pressi della zona di scambio, è bene informare gli utenti della strada a monte del punto di scelta realizzando una canalizzazione con prerestringimento della corrente 77 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 78. di traffico prima dell’inizio dello scambio stesso (Tav. n. 36). La dislocazione dei segnali (sia in planimetria che in altezza) dovrà essere particolarmente curata in corrispondenza dello scambio allo scopo di evitare eventuali sovrapposizioni nella visione di essi da parte degli utenti. Il Disciplinare vieta gli scambi in galleria per ragioni di sicurezza. Nel caso però di cantiere realizzato all’interno di una galleria, il segnalamento in avvicinamento e lo scambio devono essere realizzati all’esterno di essa provvedendo ad utilizzare a doppio senso di marcia la galleria adiacente. Questi casi, non rari, richiedono una particolare 78 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 79. attenzione ed esperienza da parte dei tecnici che li progettano. Nel caso di gallerie ravvicinate, in successione (es. autostrada a Genova) i segnali in avvicinamento e di scambio devono essere posti all’esterno della prima galleria. 66..77 –– SEPARAZIONE DI CORRENTI OPPOSTESEPARAZIONE DI CORRENTI OPPOSTE Tale separazione è realizzata tramite l’utilizzo di dispositivi discontinui, quali coni o delineatori flessibili o continui quali cordoli delineatori di corsia. I coni vengono utilizzati nei cantieri di breve o brevissima durata o in quei cantieri che richiedono uno spostamento frequente della separazione fra correnti di traffico e quindi fino a due giorni, mentre 79 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 80. i delineatori vengono utilizzati nei cantieri di durata superiore a due giorni. I cordoli delimitatori di corsia sono usati nei cantieri dove i dispositivi di separazione delle correnti di traffico rimangono in essere a lungo tempo (settimane o mesi) e nel caso di due corsie per senso di marcia. Questi dispositivi si utilizzano soprattutto in ambito urbano e sono realizzati in materiale plastico o gomma di colore giallo; devono essere approvati/omologati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sulla base dei requisiti riportati nell’art. 178 del Regolamento (art. 42 del C.d.S.), e posti in opera previa ordinanza dell’Ente proprietario della strada. 80 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 81. Essi devono essere posizionati in modo da consentire il deflusso delle acque ed allo scopo di aumentare la visibilità della separazione delle corsie di marcia sono provvisti di cilindretti a fasce rifrangenti; hanno in genere consistenza e profilo tale da consentire il sormonto in caso di necessità. Fig. 395 art. 33 DELINEATORE MODULARE DI CURVA PROVVISORIA Fig. II 396 art. 34 CONO Fig. II 397 art. 35 DELINEATORI FLESSIBILI 81 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 82. Si definisce mobile un cantiere quando è caratterizzato da una progressione continua ad una velocità variabile da poche centinaia di metri al giorno a qualche chilometro all’ora (es. cantieri per lo sfalcìo dell’erba sulle banchine o sulle scarpate, esecuzione di segnaletica orizzontale, ecc.) I segnali mobili sono sistemati su veicoli da lavoro o su carrelli trainati per realizzare cantieri temporanei da farsi soltanto su strade con almeno due corsie per senso di marcia; quando il cantiere non è in esercizio, tali segnali sono posti in posizione ripiegata e con i dispositivi luminosi spenti. Cap. 7Cap. 7 –– I CANTIERI MOBILI E LE REGOLE DII CANTIERI MOBILI E LE REGOLE DI MESSA IN OPERA DELLA SEGNALETICAMESSA IN OPERA DELLA SEGNALETICA 82 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 83. Le regole per il segnalamento dei cantieri mobili sono identiche a quelle dei cantieri fissi poiché sono previsti sia un segnalamento in anticipo (o in avvicinamento), un segnalamento di localizzazione (o di posizione) ed un segnalamento di fine prescrizione come per i cantieri fissi (Tavv. 45 e 46 del Disciplinare). I segnali per cantieri mobili o su veicoli sono i seguenti: a) passaggio obbligatorio per veicoli operativi (fig. 398 art. 38); b) presegnale di cantiere mobile (fig. II 399/a art. 39); c) presegnale di cantiere mobile (fig. II 399/b art. 39); 83 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 84. I sistemi di segnalamento sono diversi a seconda delle corsie di marcia prese in considerazione. d) segnale mobile di preavviso (fig. II 400 art. 39); e) segnale mobile di protezione (fig. II 401 art. 39). Fig. II 400 art. 39 SEGNALE MOBILE DI PREAVVISO E’ posizionato su un veicolo a protezione anticipata di un cantiere e in movimento coordinato con l’avanzamento dello stesso. L’ordine di accensione delle luci gialle può far assumere alle stesse la figura di un triangolo lampeggiante. 84 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 85. Ad es., nel caso di cantiere mobile che interessi la banchina, la corsia di emergenza o la corsia di destra (es. Tav. n. 46), il segnalamento temporaneo consta di due dispositivi: 85 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri - il “bb“ posto in banchina o sulla corsia di emergenza; - l’ “ee”” posto sulla banchina, corsia di emergenza o corsia di marcia in relazione al tipo di lavoro ad una distanza variabile da 200 a 500 m dal segnale “bb”” secondo il tipo di strada. Bisogna che i due segnali si muovino sempre in modo coordinato allo stato di avanzamento dei lavori e che siano visibili, l’uno dall’altro, entro una distanza di 300 m almeno; se quest’ultima distanza non può essere assicurata (es: perché si spostano in curva), è necessario utilizzare un terzo segnale mobile in posizione intermedia fra loro.
  • 86. 86 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 87. La segnaletica di localizzazione (o posizione) comprende anche la delimitazione del cantiere (o dell’area di lavoro) con coni o delineatori flessibili o paletti di delimitazione. Per cantieri mobili di importanza più limitata su Per i cantieri che interessano la corsia di marcia normale o quella di sorpasso, il sistema segnaletico consta di: - n. 2 segnali di tipo “bb“ disposti in banchina o sulla corsia di emergenza e/o sulla corsia di destra; - il segnale di tipo “ee“ posto sulla corsia di marcia interessata ad una distanza variabile da 200 a 500 m dal secondo segnale mobile di preavviso. 87 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri
  • 88. 88 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri strada di tipo C, E ed F si può far uso di un Segnalamento Temporaneo ancora più semplice dei precedenti alle seguenti condizioni: a) nel cantiere è attiva un’unica macchina operatrice che si sposta lentamente; b) il traffico è modesto; c) il residuo spazio fra tale macchina operatrice ed il bordo della carreggiata è in grado di consentire il passaggio dei veicoli nei due sensi di marcia senza aggravi nella circolazione; d) sia assicurata la presenza di almeno un moviere con bandiera di colore arancione (fig. II 403 art. 42).
  • 89. 89 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Preferibile che i movieri siano due per una migliore segnalazione del cantiere mobile. In galleria si può realizzare un cantiere mobile con molta cautela alle seguenti condizioni: a) la galleria ha almeno 2 corsie per senso di marcia; b) la galleria è illuminata in modo adeguato; c) il traffico, in generale, è scarso; d) per strada a n. 2 corsie, la galleria abbia lunghezza massima di n.1 Km; per strada a n. 3 corsie, la galleria abbia lunghezza fino a 1,5 Km; e) se la galleria è in curva, sarà presente un segnale mobile di protezione intermedia;
  • 90. 90 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri f) se la distanza fra il segnale fuori galleria e quello interno supera 500 m o 800 m (rispettivamente per strade a n. 2 corsie o n. 3 corsie), occorre inserire comunque un segnale intermedio; g) per gallerie ravvicinate in successione (ad es. a Genova) i segnali in avvicinamento dovranno essere posti prima dell’imbocco della prima galleria; h) la testata è realizzata con coni posizionati ad interasse di 6,00 m.
  • 91. 91 Pistoia, 21-05-2010 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Si verificano nei seguenti casi: a) incidenti stradali; b) calamità naturali (es. frane, terremoti, alluvioni, ecc.); c) anomalie della piattaforma stradale (es. cedimenti della sovrastruttura o del corpo stradale per infiltrazioni d’acqua, scoppio di tubazioni, ecc.). Cap. 8Cap. 8 –– SSITUAZIONI DI EMERGENZAITUAZIONI DI EMERGENZA TEMPORANEATEMPORANEA Si tratta di casi improvvisi che costituiscono pericolo grave o gravissimo per l’incolumità pubblica. Il Segnalamento Temporaneo si attua in tre fasi:
  • 92. AA -- Fase 1Fase 1:: segnalazione d’urgenza E’ garantita dal personale dell’Ente proprietario o gestore della strada o dalle Forze dell’Ordine; si realizza con i veicoli d’intervento allertati dal servizio di reperibilità e provvisti di dispositivi luminosi lampeggianti con un segnale di “Altri Pericoli” e con pannello integrativo (fig. 391/a art. 31), con coni e luci gialle o eventuali torce a vento (usabili soltanto dalla Polizia Stradale). E’ la fase che può rappresentare anche l’unica prevista, poiché in grado di impedire il transito completo sulla strada (chiusura) o di garantire un senso unico alternato regolato dallo stesso personale 92 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 93. intervenuto per primo. E’ la fase che, in generale, richiede l’assistenza delle Forze di Polizia o delle Forze dell’Ordine, al pari della fase 2. AA--Fase 2Fase 2 :: fase intermediafase intermedia Alla fase 1 (urgenza) segue una fase intermedia caratterizzata da un sistema alleggerito atto a preparare il segnalamento definitivo che viene attuato con: - segnale di “Altri Pericoli” con pannello integrativo; - segnale di riduzione corsie, segnale di limite di velocità, divieto di sorpasso. Sulle strade di tipo A, B e D, in particolare, il raccordo obliquo è posto a congrua distanza prima del pericolo (vedere Tav. 58 del Disciplinare) ed è garantito 93 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 94. 94 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 95. attraverso i segnali di “corsia chiusa”, di “rientro carreggiata” e l’utilizzo di segnali di passaggio obbligatorio e dispositivi luminosi, mentre la delimitazione longitudinale è garantita da coni (impiego fino a 2 giorni). A valle della zona di pericolo viene posto un segnale di “Fine prescrizione” (fig. II 70 art. 119). Sulle strade di tipo C, E ed F questa fase si realizza con i segnali ed i dispositivi analoghi ai precedenti con eccezione di quelli relativi all’installazione del raccordo obliquo. Il Disciplinare consente l’uso di segnali di dimensioni normali per questa fase (triangoli con lato virtuale di 90 cm di lunghezza, segnali di divieto e di 95 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 96. obbligo con diametro di 60 cm) anche per le strade A, B e D per facilitare il loro trasporto su auto che rapidamente possono intervenire nelle situazioni di emergenza. AA--Fase 3Fase 3:: fase di realizzazione segnalamentofase di realizzazione segnalamento E’ la fase in cui si passa dall’emergenza a quella dove si realizza un segnalamento analogo a quello dei cantieri fissi, superato il pericolo immediato. Il passaggio dalla fase 1 alla fase 2 e da quest’ultima alla 3 è legato soltanto a quanto dura il pericolo. In pratica, l’emergenza è bene che duri il meno possibile (6 – 8 ore), allo scopo di far smaltire il traffico veicolare ed assicurare una certa fluidità alla circolazione, salvo i casi più gravi per i quali va 96 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 97. prevista la chiusura della strada. Se l’emergenza dura oltre tale periodo di tempo, va attuata direttamente la fase 3. In particolare sulle strade A (autostrade), l’emer- genza dovuta agli incidenti provoca situazioni che, talvolta, possono avere conseguenze tragiche e quindi la gestione delle tre fasi ora descritte richiede capacità professionali notevoli che soltanto un personale formato, informato costantemente e motivato è in grado di garantire. 97 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 98. Questo capitolo non intende trattare gli adempimenti previsti dal C.d.S. e dal suo Regolamento come fatti legati alla “burocrazia” italiana, ma vuole mettere in luce l’importanza degli atti che hanno attinenza con il Segnalamento Temporaneo ai fini del perseguimento della sicurezza delle persone quale “finalità primaria” dello Stato (art. 1, comma 1 del C.d.S.). Sulla materia potremmo davvero scrivere libri e libri tanto è vasta la casistica oggi presente nel nostro paese. Ci limitiamo ad alcune osservazioni di carattere generale cercando di sottolineare gli aspetti più Cap. 9Cap. 9 –– LE AUTORIZZAZIONI, LE CONCESSIONI,LE AUTORIZZAZIONI, LE CONCESSIONI, LE COMPETENZE E FORMALITA’ DI RILASCIOLE COMPETENZE E FORMALITA’ DI RILASCIO 98 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 99. significativi, senza avere la presunzione di una completezza nell’informazione. 99..11 -- Le autorizzazioniLe autorizzazioni Sono atti con i quali l’impresa o il privato che intendono realizzare lavori su strada chiedono il relativo permesso alla Pubblica Amministrazione proprietaria della stessa o ad altro Ente da quest’ultima delegata o all’Ente Concessionario, sulla base degli artt. 21 e 26 del C.d.S. Pertanto tale richiesta è una tassativa disposizione prevista dalla legge che, se violata, implica l’applicazione di sanzioni amministrative a carattere pecuniario, oltre alla rimozione delle opere realizzate senza autorizzazione (art. 21, 5° comma 99 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 100. del C.d.S.). Il rilascio di autorizzazioni (e di concessioni) è di competenza del Comune, previo nulla osta dell’Ente proprietario della strada, per quei tratti di strade statali, regionali e comunali che ricadono nell’interno di centri abitati con popolazione inferiore a 10.000 abitanti. L’impresa o il privato richiede specifica autorizzazione (ordinanza) su apposito modello predisposto dall’Ente, contenente le generalità del titolare ed una descrizione dei lavori che si intendono realizzare. Tale richiesta si riferisce, in generale, a vari possibili casi tra i quali i più frequenti sono: 100 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 101. Il soggetto titolare dell’autorizzazione è obbligato al rispetto delle prescrizioni contenute nell’ordinanza, nel C.d.S. e nel Regolamento, e di quelle contenute nel D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. e dal Disciplinare 2002. Le autorizzazioni vengono rilasciate salvo i diritti di terzi ed il soggetto titolare dell’autorizzazione ha l’obbligo, prima dell’inizio dei lavori, di richiedere, a) istituzione di senso unico alternato di marcia nel tratto interessato (ad es. si veda la Tav. 64 del disciplinare 2002 per strade di tipo C o F); b) chiusura della strada; c) qualsiasi eventuale modifica all’assetto del traffico relativo alla carreggiata stradale. 101 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 102. 102 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 103. se necessario, ulteriori atti autorizzativi, pareri o nullaosta di altri Enti o Amministrazioni. Inoltre il soggetto titolare è tenuto a: - garantire il ripristino a regola d’arte della pavimen- tazione stradale in corrispondenza dell’area oggetto dei lavori, eliminando situazioni di pericolo alla circolazione (pedonale, carrabile, ciclabile), fino al rilascio del benestare (se previsto) da parte dell’Ente proprietario della strada; - attenersi ai disegni di progetto allegati alla richiesta di autorizzazione, compresi gli schemi di Segnalamento Temporaneo; - prestare attenzione a tutto ciò che si potrà trovare 103 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 104. sotto il piano stradale di proprietà di terzi o dell’Ente , come fognature, tubazioni, opere d’arte, ecc. ecc.; - riempire gli scavi utilizzando calcestruzzo cellulare od alveolare (specifica della Provincia di Pistoia) con particolari caratteristiche tecniche (….); - posizionare sopra il getto di calcestruzzo alveolare uno strato di collegamento in conglomerato bituminoso a caldo (binder) di pezzatura 0-20 dello spessore minimo di 10 cm compresso, previa mano d’attacco con emulsione bituminosa; il tappeto d’usura in conglomerato bituminoso del tipo 0-10 e dello spessore di 4 cm compresso, dovrà essere realizzato per una larghezza pari alla metà carreggiata, previa scarifica con apposita macchina 104 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 105. fresatrice e mano di attacco con emulsione bituminosa (Provincia di Pistoia); - ripristinare la segnaletica orizzontale e verticale preesistente e quanto altro riferentesi alla sicurezza stradale in generale, al termine dei lavori; - stipulare una polizza assicurativa (se prevista) a copertura della responsabilità civile contro terzi in modo da tenere indenne l’Ente proprietario della strada; - pagare eventuali imposte, tasse e canoni che le Leggi ed i regolamenti vigenti pongono a suo carico. 99..22 -- Le concessioniLe concessioni Sono atti regolati dall’art. 26, comma 2, del C.d.S., 105 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 106. di competenza dell’Ente proprietario della strada e per le strade in concessione si deve provvedere in conformità alle relative convenzioni. Come per le autorizzazioni anche per le concessioni, il rilascio di esse è di competenza del Comune, previo nullaosta dell’Ente proprietario della strada per i tratti di strade statali, regionali o provinciali che ricadono all’interno dei centri abitati con popolazione inferiore a 10.000 abitanti. Le concessioni sono atti richiesti da privati o da imprese alla Pubblica Amministrazione (Comuni, Province, ecc.) per realizzare lavori sulle strade o sulle loro pertinenze in base ai quali l’Ente Pubblico rilascia un documento dietro pagamento di un canone (detto di concessione) relativo all’utilizzo del suolo. 106 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 107. Alcuni esempi di concessione: a) accesso o passo carrabile nelle strade urbane: il privato o il titolare della richiesta chiede al Comune competente per territorio il permesso di aprire un passo carrabile di idonea larghezza sulla base di una domanda corredata da documentazione tecnica; il passo è realizzato osservando varie condizioni (art. 46 del Regola- mento ed art. 22 del C.d.S.); in questi casi il cantiere per la costruzione del passo deve essere autorizzato sulla base degli schemi segnaletici del Disciplinare; purtroppo non tutti gli Enti Pubblici fanno riferimento a quest’ultimo documento, ma richiamano il C.d.S. in modo generico, cosa che 107 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 108. non è precisa poiché lascia discrezionalità eccessiva al privato; preferibile citare nella concessione la tavola del Disciplinare a cui si deve fare riferimento e relativa al particolare cantiere (su strade del tipo C, D, E ed F);può essere il caso di un passo carrabile di una strada di lottizzazione privata su strada pubblica; b) accesso alle strade extraurbane: valgono le stesse condizioni di cui alla voce precedente, però l’articolo di riferimento del Regolamento è il n. 45 (art. 22 del C.d.S.); c) occupazione di suolo pubblico per ponteggi o per opere varie che interessano la sede stradale: la casistica è assai ampia ma si riferisce sempre 108 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 109. all’installazione di cantieri che devono essere realizzati sulla base del Disciplinare; in generale è il privato che chiede la concessione per i lavori e per la realizzazione del cantiere fisso con la segnaletica specifica (in avvicinamento, di posizio- ne, di fine prescrizione) vista al cap. 6. Le competenze dell’Ente si riferiscono ai seguenti adempimenti: 1) approvazione di uno specifico regolamento rela- tivo alle concessioni su suolo pubblico che contenga anche l’entità dei canoni di concessione; 2) istruttoria delle domande presentate; l’Ente pro- prietario della strada può negare il permesso 109 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 110. per nuovi accessi, diramazioni e innesti o per la trasformazione di quelli esistenti o per la variazione d’uso degli stessi (art. 45, comma 6, del Regolamento) o per la costruzione dei passi carrabili (art. 46 del Regolamento) indicando per scritto al privato i motivi del diniego; 3) verifica dei pagamenti del canone di concessione da parte dei privati (può essere contestuale alla fase 2); 4) rilascio della concessione (o dell’autorizzazione) al richiedente sempre fatti salvi i diritti di terzi; 5) verifica del cantiere (e quindi del segnalamento temporaneo) installato dal privato o dall’impresa esecutrice dei lavori da parte del Funzionario dell’Ente durante l’esecuzione dei lavori; 110 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 111. 6) nullaosta alla rimozione del cantiere e della segnaletica da parte del Funzionario dell’Ente. Spesso gli Enti gestiscono gli adempimenti dal n. 11 al n. 44 e solo talvolta curano il n. 55 e quasi mai il n. 66. E’ importante l’osservanza degli adempimenti n. 55 e n.66 (come vedremo meglio nel cap. 11) per le seguenti motivazioni: - quando un privato o un’impresa sono controllati dall’Ente è molto più probabile che facciano attenzione a gestire correttamente il loro cantiere ed il Segnalamento Temporaneo; è assai negativo che l’Ente non controlli mai o controlli ben poco i cantieri; 111 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 112. - dal punto di vista sociale il controllo dell’Ente induce i cittadini ad avere rispetto della “cosa pubblica” ed a tutelare maggiormente un patrimonio comune a tutti. Cap. 10Cap. 10 –– RESPONSABILITA’ DELL’IMPRESA O DELRESPONSABILITA’ DELL’IMPRESA O DEL SOGGETTO AUTORIZZATOSOGGETTO AUTORIZZATO Premettiamo la differenza sostanziale fra un’impresa edile che talvolta lavora su strada ed un’impresa stradale che abitualmente opera su strada. La prima non è un’ “impresa” stradale, ma una ditta che si adatta a lavorare su strada e che non ha una specifica conoscenza del C.d.S., del suo 112 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 113. Regolamento, del Disciplinare e della normativa relativa alle strade. Non ha, in generale, esperienza maturata in materia. L’impresa stradale, viceversa, ha esperienza di Segnalamento Temporaneo, di cantieri aperti al traffico, in vari casi ha attivato procedure di qualità, ha partecipato a gare di appalto e portato a termine lavori anche complessi: non è una ditta che si è improvvisata esperta nella costruzione di strade. Un’impresa stradale ha curato (o dovrebbe curare) che i propri lavoratori, presenti in cantiere, prima di accedervi siano ben informati, formati e 113 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 114. addestrati riguardo al lavoro da svolgere, alle misure di sicurezza e di emergenza da osservare ed ai rischi relativi. Ad esempio, la Provincia di Firenze applica la “Linea guida per il coordinamento della sicurezza nella realizzazione delle Grandi Opere” (ITACA 2007) anche a lavori su strada di non cospicua entità, ma che tutelano la sicurezza delle maestranze. Assai preferibile è che su strada operi sempre un’impresa stradale e non edile priva di specializzazione. Da questa premessa, può comprendersi che le responsabilità della ditta edile che lavora su strada e di un’impresa stradale (in senso stretto) sono 114 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 115. identiche, ma le conseguenze pratiche connesse all’esecuzione dei lavori per la prima ditta sono assai più problematiche rispetto a quelle della seconda. E’ l’esperienza imprenditoriale e professionale che fa la differenza fra loro. Questa premessa ci servirà anche per il cap. 13 quando parleremo di “principali errori” e “buone pratiche” da seguire. Vediamo ora alcune responsabilità dell’impresa o del soggetto autorizzato. L’art. 2051 del Codice Civile prevede che: “Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”. L’impresa ha sempre la responsabilità 115 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 116. relativa alla gestione del cantiere e del Segnalamento Temporaneo e si può dire che la responsabilità prima ed ultima è sua. Ma anche l’Ente proprietario (escluso il caso in cui vi sia stato il totale trasferimento a terzi del potere di fatto sull’opera) deve continuare ad esercitare la vigilanza ed i controlli (vedere cap. 11); quindi ha la correlata responsabilità che gli deriva ex art. 2051 del Codice Civile, da cui si libera soltanto dando prova del fortuito. In pratica, se l’area di cantiere è stata tutta delimitata ed affidata alla custodia esclusiva dell’appaltatore, con divieto del traffico veicolare e pedonale, è l’appaltatore che risponde dei danni subiti da terzi all’interno di tale area. 116 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 117. Se, viceversa, l’area su cui vengono realizzati i lavori è adibita al traffico, ciò significa che l’Ente titolare della strada ne ha conservato la custodia, insieme all’impresa, utilizzando la strada ai fini della circolazione. Sussiste allora la responsabilità di entrambi i soggetti i quali risponderanno solidamente, a norma dell’art. 2051 del Codice Civile, dei danni subiti dall’utente a causa dei lavori in corso sulla strada, salvo poi l’eventuale azione di regresso nei rapporti interni tra l’Ente e l’impresa appaltatrice, secondo il principio della responsabilità solidale ex art.2055, comma 2, del C.C., oltre che sulla base della specifica convenzione intercorsa tra i medesimi soggetti (Tribunale di Bari, sez. III, 22-01-2007 n. 151). 117 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 118. Un’altra responsabilità per l’impresa esiste in tema di infortuni sul lavoro in caso di subappalto dei lavori, anche su strada, quando questi hanno luogo nello stesso cantiere allestito dall’appaltatore. L’attività del subappaltatore può essere parziale e specialistica, ma poiché l’appaltatore organizza il cantiere comune fra loro, sussiste la responsabilità di entrambi tali soggetti in relazione agli obblighi antinfortunistici ed alla sorveglianza in materia. Un’esclusione di responsabilità dell’appaltatore si ha soltanto nel caso in cui al subappaltatore sia stato affidato lo svolgimento di lavori circoscritti che svolga in piena e assoluta autonomia organizzativa e dirigenziale rispetto all’appaltatore (Cassazione penale, sez. IV, 15-12-2005, n. 5977). 118 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 119. L’appaltatore ha responsabilità anche per un cantiere momentaneamente inattivo che può essere fonte di rischio per l’incolumità dei lavoratori e per i terzi; in questo caso, sorge l’obbligo, a carico del datore di lavoro, di predisporre misure precauzionali fino al suo smantellamento. Infatti, acquisiti i lavori d’appalto, la ditta esecutrice ha l’obbligo di tutelare l’incolumità di terzi (e quindi dei dipendenti) sia nel corso dei lavori nel cantiere che nei periodi di sospensione (Tribunale di Bari, 30-11-2005). 119 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 120. I controlli che l’Ente proprietario della strada può fare sono di due tipi: Cap. 11Cap. 11 –– QUALI CONTROLLI DA PARTE DELL’ENTEQUALI CONTROLLI DA PARTE DELL’ENTE PROPRIETARIO DELLA STRADAPROPRIETARIO DELLA STRADA A)A) CONTROLLI SU LAVORI ESEGUITI DA PRIVATICONTROLLI SU LAVORI ESEGUITI DA PRIVATI Il privato che ha chiesto un’autorizzazione o una concessione sulla strada ha realizzato un cantiere dotato di Segnalamento Temporaneo. Può essere il caso dell’istituzione di un senso unico alternato, della chiusura di una strada, di una qualsiasi modifica dell’assetto del traffico, dell’apertura di un passo carrabile, della realizzazione di un ponteggio su strada dentro o fuori del centro abitato. 120 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 121. Il controllo spetta al Funzionario dell’Ente (ingegnere, architetto, geometra) che può farlo di persona o attivando il capo-cantiere del centro operativo di zona o il cantoniere (addetto stradale) o suo delegato per le verifiche. Sulla base dell’autorizzazione/concessione rila- sciata al privato il Funzionario verifica se essa è conforme allo stato dei luoghi; in particolare se la segnaletica di cantiere installata è quella conforme agli schemi del Disciplinare. Si possono presentare tre casi: 1)1) il cantiere è conforme al Disciplinare:il cantiere è conforme al Disciplinare: il controllo ha avuto esito positivo ed i lavori possono proseguire; 121 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 122. 2)2) il cantiere è parzialmente conforme alil cantiere è parzialmente conforme al DiscipliDiscipli-- narenare:: il Funzionario o suo delegato fornisce le prescrizioni per l’adeguamento della segnaletica direttamente al privato, a voce o per scritto (preferibile), e blocca temporaneamente i lavori se del caso; solo dopo aver constatato gli interventi di miglioria eseguiti, fa proseguire i lavori; 3) il cantiere non è conforme al Disciplinare:il cantiere non è conforme al Disciplinare: è il caso più grave; constatata la/le irregolarità grave/i, il Funzionario o suo delegato compila il “verbale di contestazione” (mod. VI, art. 383 del Regolamento) applicando la relativa sanzione amministrativa poiché il privato ha violato le disposizioni dell’art. 21 del C.d.S. e quelle di cui agli articoli dal 30 al 122 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 123. 43 del Regolamento, ed in particolare le prescri- zioni contenute nell’autorizzazione/concessione; la violazione delle disposizioni importa la sanzione amministrativa accessoria dell’obbligo della rimozione delle opere realizzate a carico dell’autore delle stesse e a proprie spese. Il cantiere viene sospeso fino al suo adeguamento a norma di legge. B) CONTROLLI SU LAVORI PUBBLICIB) CONTROLLI SU LAVORI PUBBLICI Si tratta di lavori eseguiti da imprese edili o stradali per conto di società erogatrici di servizi pubblici (E.N.E.L., Telecom, ecc.) o nell’ambito di appalti pubblici. 123 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 124. Il controllo è analogo a quello descritto al punto precedente da parte dell’Ente proprietario della strada ma può essere fatto un controllo in parallelo o incrociato anche insieme al Direttore dei Lavori e/o al C.S.E. dell’Ente appaltante. Si comprende come questo caso sia più oneroso e richieda anche più sopralluoghi da parte del Funzionario durando di più i lavori e presentandosi come più complessi in generale. La casistica è ampia. 124 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 125. Per segnalare e delimitare il campo stradale in fase di lavori per la sicurezza occorre che il tecnico progettista del Segnalamento Temporaneo abbia esperienza, professionalità e passione per la materia. Egli deve coniugare il binomio inscindibile fra “sicurezza “ e “ incolumità degli utenti della strada e delle maestranze impegnate nei lavori”. Bisogna che egli abbia ben presenti i seguenti elementi: Cap. 12Cap. 12 –– COME E’ NECESSARIO SEGNALARE ECOME E’ NECESSARIO SEGNALARE E DELIMITARE IL CAMPO STRADALE INDELIMITARE IL CAMPO STRADALE IN FASE DI LAVORI PER LA SICUREZZAFASE DI LAVORI PER LA SICUREZZA 125 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 126. 1) tipo di cantiere da realizzare: su quale tipo di strada (A, B, … o F) interveniamo e quali sono le condizioni al contorno da esaminare per il progetto del segnalamento (centro abitato o meno, flussi di traffico, concentrazione di attività commerciali, artigianali, industriali, agricole, ecc.); 2) mezzi impiegati nei lavori: macchine operatrici e loro tipologia (riferimento ai P.S.C. ed ai P.O.S. , se previsti), durata del loro impiego, loro spazi di manovra, ingombri per le loro soste; interferenze fra i mezzi; 3) schemi segnaletici del Disciplinare: prima di scegliere uno schema piuttosto che un altro, il progettista del segnalamento deve riflettere bene sui 100 schemi del Disciplinare e, se del caso, 126 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 127. integrare lo schema prescelto con ulteriori segnali o prescrizioni particolari secondo la propria esperienza. Il Disciplinare, come si è detto al cap. 2, non affronta una situazione in un modo unico ma fornisce alternative diverse per ogni situazione. Il progettista valuta, quindi, di caso in caso quale schema sia preferibile adottare. Inoltre, il tecnico che si occupa di sicurezza nei cantieri deve fare riferimento al T.U. della Sicurezza (D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.). In particolare, l’art. 96 di tale Testo Unico descrive gli “Obblighi dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti” nell’ambito del Titolo IV (“Cantieri tem- 127 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 128. poranei o mobili”) nel modo seguente: << 1. I datori di lavoro delle imprese affidatarie e delle imprese esecutrici, anche nel caso in cui nel cantiere operi un’unica impresa, anche familiare o con meno di dieci addetti: a) adottano le misure conformi alle prescrizioni di cui all’allegato XIII; b) predispongono l’accesso e la recinzione del cantiere con modalità chiaramente visibili e individuabili>>. Per un cantiere stradale, la visibilità e la individuabilità si attuano ponendo in corrispondenza della mezzeria stradale, o comunque nelle immediate 128 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 129. 129 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010 Tav. 64-f Cantiere corretto (secondo il D.M. 10-07-2002 e il D.Lgs. 81/ 2008 e s.m.i.)
  • 130. Cap. 13Cap. 13 –– QUALI SONO I PRINCIPALI ERRORI E QUALIQUALI SONO I PRINCIPALI ERRORI E QUALI INVECE LE “BUONE PRATICHE” DA SEGUIRE:INVECE LE “BUONE PRATICHE” DA SEGUIRE: ESEMPI CONCRETIESEMPI CONCRETI 13.113.1 –– ErroriErrori Riepiloghiamo quali sono, a nostro parere, i principali errori: a) attribuire scarsa importanza al Segnalamento Temporaneo: è un problema di cultura e significa non aver capito il concetto di “sicurezza” applicato ai cantieri stradali; b) ignoranza nella conoscenza e nella gestione del Segnalamento Temporaneo: vuol dire pensare che il 130 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010 vicinanze, barriere normali o recinzioni in acciaio zincato atte a delimitare il cantiere.
  • 131. buon senso possa sopperire a tutto, senza conoscere il C.d.S., il Regolamento ed il Disciplinare oppure avere la presunzione di conoscerli senza averli mai letti; c) usare segnali obsoleti, ammalorati, non visibili: é più frequente di quanto non si pensi; si “crede” di risparmiare a scapito della sicurezza, ma in effetti, si producono soltanto danni per gli utenti della strada; d) impiego di un’impresa edile e non stradale: si verifica soprattutto nel privato, meno nel pubblico; se su strada lavora un’impresa stradale gli errori sono più contenuti e più facilmente eliminabili. 131 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010 13.213.2 –– Buone praticheBuone pratiche Le “buone pratiche” possono essere:
  • 132. a) utilizzo di scritte, informazioni, messaggi bilingue: la Soc. Autostrade” S.p.A. ha già iniziato (es. “men at work”), ma l’utilizzo dell’Inglese come lingua internazionale sulle strade di tipo A va esteso anche alle strade di tipo B, C e D (anche E ed F); b) incrementare i corsi di aggiornamento sul Segna- lamento Temporaneo: sia per gli Enti Pubblici con riguardo a quei Servizi/Dipartimenti/Aree che gestiscono le strade (anche i Comandi dei Vigili Urbani) che per le Forze dell’Ordine; c) corsi di aggiornamento per le imprese edili: sempre più spesso chiamate a lavorare su strada, sono prive di esperienza sulla segnaletica; d) impiego di D.P.I. ad alta visibilità: sono indumenti fondamentali per la sicurezza delle maestranze; 132 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 133. è utile far frequentare corsi ai dipendenti delle imprese per l’utilizzo dei D.P.I. di III categoria; e) specializzazione di tecnici sul segnalamento: sarebbe bene che per ogni Ente Locale fosse designato almeno un tecnico specializzato nel Segnalamento Temporaneo e nella sicurezza dei cantieri; ad esempio, la Provincia di Pistoia dall’01-02-2008 ha un “Servizio Sicurezza Cantieri – Formazione e Informazione“; f) utilizzo di segnali da cantiere in ottimo stato: sarebbe quanto mai auspicabile … Ed ora vediamo alcuni esempi concreti di segnala- mento temporaneo fotografati nell’arco temporale dal 133 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 134. 1997 al 2008: scopriremo così i principali errori e le buone pratiche. Esempio 1Esempio 1 - Strada B (extraurbana principale) in gestione all’A.N.A.S. (cantiere del 1997 relativo alla realizzazione della testata per la chiusura della corsia di sorpasso su carreggiata a due corsie a seguito di incidente stradale). Buone pratiche:Buone pratiche: a) cinque anni prima dell’uscita del Disciplinare, l’A.N.A.S. ha adottato uno schema che ha “precorso” la tavola 3b; si noti la presenza del guard-rail; b) ottima segnaletica orizzontale e verticale; c) congrua delimitazione del portale realizzato per il consolidamento della trave di bordo del sovrappasso. 134 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 135. Strada B (extraurbana principale Firenze-Pisa-Livorno) 135 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 136. Strada B (extraurbana principale FI-PI-LI) 136 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 137. Strada B (extraurbana principale Firenze-Pisa-Livorno) 137 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 138. Strada B (extraurbana principale FI-PI-LI) 138 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 139. Esempio 2Esempio 2 - Strada E (urbana di quartiere) di competenza di un Comune (cantiere dell’inizio del 2003 relativo all’apertura di un chiusino sul margine della carreggiata per lavori di durata inferiore a 7 gg.) Errori:Errori: a) non è stato applicato il Disciplinare (Tav. n. 73); b) segnale di pericolo “Lavori” installato male (bordo inferiore a meno di 60 cm dal suolo e sul marciapiede); mancanza della lampada rossa a luce fissa e dello zavorramento; mancanza della barriera di recinzione per chiusini (fig. II 402 art. 40 del C.d.S.); mancanza del limite di velocità di 30 Km/h (fig. II 50 art. 116 del C.d.S.); c) segnale errato di “strettoia asimmetrica a sx” al posto della “strettoia asimmetrica a dx” (figg. II art. 385 e 386 art. 31 del C.d.S.); d) errati zavorramenti di n. 2 segnali. 139 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 140. Strada tipo E (urbana di quartiere) 140 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 141. Strada tipo E (urbana di quartiere) 141 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 142. Esempio 3Esempio 3 - Strada E (urbana di quartiere) di competenza di un Comune (cantiere del 2003 relativo all’occupazione dell’intera semicarreggiata con transito dei due sensi di marcia sull’altra corsia). Errori:Errori: a) non è stato applicato il Disciplinare (Tav. n. 84); b) mancanza del segnale“Lavori” e del limite di velocità (30 Km/h); c) utilizzo di n. 2 segnali errati ripetuti (“strettoia simmetri- ca”) al posto di “strettoia asimmetrica a Sx”; d) errato distanziamento dei segnali (10 m, 20 m, 10 m) ed ordine di posizionamento; bordo inferiore dei segnali ad almeno 60 cm dal suolo; e) mancanza della barriera di recinzione per chiusini e del percorso pedonale; f) analoghe incongruenze sull’altra strada di immissione. 142 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 143. Strada tipo E (urbana di quartiere) 143 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 144. Strada tipo E (urbana di quartiere) 144 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 145. Strada tipo E (urbana di quartiere) 145 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 146. Strada tipo E (urbana di quartiere) 146 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 147. Strada tipo E (urbana di quartiere) 147 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 148. Esempio 4Esempio 4 - Strada C (extraurbana secondaria) che ricade in centro abitato di un Comune (cantiere del 1997 di una strada A.N.A.S. relativo a lavori sulla carreggiata con transito a senso unico alternato). Errori:Errori: a) pur in assenza del Disciplinare (riferimento alla Tav. n. 66) l’impresa esecutrice dei lavori doveva posizionare, come minimo, una segnaletica temporanea sulla base del C.d.S. e del Regolamento; b) il segnale di “30” semmai doveva essere accoppiato con il “divieto di sorpasso” (fig. II 48 art. 116 del Codice); gradualità dei limiti di velocità (60, 40); c) cantiere privo della segnaletica orizzontale (striscia gialla); d) mancanza del segnale di “strettoia asimmetrica a dx”; e) segnale di “passaggio obbligatorio a sx” (fig. II 82/a art.122) obsoleto e installato male; 148 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 149. f) mancanza di indicazione di “percorso pedonale” con eliminazione delle auto in sosta; g) mancanza di segnali di “passaggio obbligatorio a sx” lungo gli scavi; h) mancanza di idonee barriere, recinzioni o parapetti di protezione; i) particolare attenzione all’errato segnale di “Divieto di transito” poiché la strada era a senso unico alternato. 149 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 150. Strada tipo C (extraurbana secondaria in centro abitato) 150 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 151. Strada tipo C (extraurbana secondaria in centro abitato) 151 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 152. Strada tipo C (extraurbana secondaria in centro abitato) 152 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 153. Strada tipo C (extraurbana secondaria in centro abitato) 153 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 154. Esempio 5Esempio 5 - Strada C ricadente in centro abitato (cantiere del 2003 relativo a lavori sulla carreggiata con transito a senso unico alternato). Errori:Errori: a) non è stato applicato il Disciplinare (riferimento alle Tavv. 64, 65 e 66), ma la segnaletica è stata posizionata a “buon senso”; b) segnali obsoleti e mal posizionati; c) mancanza di lampada rossa sul segnale “Lavori”; d) soprattutto mancanza delle barriere, recinzioni, parapetti di protezione sullo scavo, ma soltanto posizionamento di un lastrone metallico non ben vincolato; e) sul senso opposto di marcia, forte carenza di segnaletica. 154 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 155. Strada tipo C (extraurbana secondaria in centro abitato) 155 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 156. Strada tipo C (extraurbana secondaria in centro abitato) 156 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 157. Strada tipo C (extraurbana secondaria in centro abitato) 157 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 158. Strada tipo C (extraurbana secondaria in centro abitato) 158 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 159. Strada tipo C (extraurbana secondaria in centro abitato) 159 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 160. Esempio 6Esempio 6 - Tratti di strada E e D (cantiere del 2008 per la realizzazione della nuova tranvia di Firenze “Santa Maria Novella” – Scandicci – 1^ Linea). Buone pratiche:Buone pratiche: a) impiego del Disciplinare con integrazioni volute dai Comuni di Scandicci e Firenze; b) utilizzo di segnali, pannelli e targhe esplicative per i cittadini residenti e non; c) costante controllo da parte della Società “S.A.S. - Servizi alla Strada” S.p.A. di Firenze e del Comune di Firenze; d) realizzazione di segnaletica orizzontale e verticale sempre nel rispetto dei principi di adattamento, coerenza, credibilità, visibilità e leggibilità. 160 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 161. Imbocco di piazza della Resistenza a Scandicci (inizio area di cantiere della tranvia) 161 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 162. Vista della piazza della Resistenza a Scandicci dove è stata realizzata una rotatoria per i lavori della tranvia 162 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 163. Particolare dello zavorramento di un segnale 163 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 164. Rotatoria in corrispondenza del viale Aldo Moro (Scandicci) – Si noti il viadotto della tranvia 164 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 165. Particolare del pannello segnaletico per i pedoni – Si noti il parapetto sul viadotto 165 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 166. Corretto segnale di “doppio senso di circolazione” (fig. II 387 art. 31) a Scandicci 166 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 167. Tratto di strada di collegamento tra il viale Aldo Moro (Scandicci) e via Sansovino (Firenze) – Si noti il New-Jersey che delimita il cantiere 167 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 168. Si noti la cura dei segnali 168 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 169. Particolare del cantiere (tranvia) in via Sansovino (Firenze) poco prima di piazza Paolo Uccello (in prossimità del centro storico) 169 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 170. Il cantiere in via Sansovino verso la piazza Paolo Uccello 170 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 171. Il cantiere in prossimità della piazza Paolo Uccello 171 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 172. I segnali di direzione in piazza Gaddi (Firenze) lungo la direttrice proveniente da Porta al Prato 172 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 173. Segnale di direzione in piazza Gaddi per la Firenze-Pisa-Livorno 173 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010
  • 174. New-Jersey sormontato da pannello fono-assorbente 174 Provincia di Pistoia Ing. Paolo Bellezza - Servizio Sicurezza Cantieri Pistoia, 21-05-2010