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scheda
13
Disabilità e lavoro:
i diritti esigibili – parte I
Diagnosi funzionale: comporta una descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psico-fisico e sensoriale della
persona e si basa su dati anamnestico-clinici, sui dati attinenti alla diagnosi funzionale ed al profilo dinamico funzionale eventualmente
redatti per la persona disabile nel periodo scolare, sulla valutazione della documentazione medica preesistente.
Profilo socio-lavorativo: è costruito attraverso l'acquisizione di notizie utili per individuare la persona disabile nel suo ambiente,
la sua situazione familiare, di scolarità (eventuale diagnosi funzionale e profilo dinamico-funzionale) e di lavoro anche in collaborazione
con il comitato tecnico.
Nel recente primo “Rapporto italiano alle Nazioni Unite
sulla implementazione della Convenzione ONU sui diritti
delle persone con disabilità” del novembre 2012 è ripor-
tato che: “sebbene nell’ordinamento italiano non si pre-
veda espressamente una disposizione circa l’obbligo
dell’adozione di accomodamenti ragionevoli e che quali-
fichi la sua violazione come una discriminazione nei con-
fronti della persona con disabilità, va rilevato che la L.
68/1999 contempla all’art. 2 le misure del collocamento
mirato che essendo dirette alla soluzione dei problemi
connessi con gli ambienti, gli strumenti e le relazioni in-
terpersonali sui luoghi di lavoro e di relazione, possono
essere assimilate agli accomodamenti ragionevoli”.
I beneficiari del collocamento mirato, individuati dalla
norma stessa, sono:
• disabili in età lavorativa con invalidità > 45%
• invalidi di guerra o per servizio
• invalidi del lavoro con invalidità > 33%
• persone non vedenti, sorde o mute
La norma individua altresì i soggetti obbligati ad assumere
persone con disabilità, anche in relazione alle dimensioni
dell’azienda.
L’accertamento delle condizioni di disabilità è previsto dal-
l’art.1 comma 4 della L.68/1999 ed è effettuato dalla Com-
missione di accertamento di cui all’art. 4 della L. 104/1992,
secondo le modalità indicate nel D.P.C.M. 13/01/2000. Tale
accertamento rientra tra le misure per agevolare l'inseri-
mento mirato e la ricerca del posto di lavoro più adatto alla
singola persona disabile e consente di accedere al sistema
per l’inserimento lavorativo dei disabili,in particolare ai per-
corsi di collocamento mirato.La Commissione effettua anche
le visite sanitarie di controllo sulla permanenza dello stato
invalidante o aggravamento delle condizioni di disabilità. In
tale ultimo caso, l’accertamento può essere richiesto sia
dalla persona disabile che dal datore di lavoro (art. 8 del
D.P.C.M. 13/01/2000).
L’attività della Commissione è finalizzata ad individuare la
capacità globale,attuale e potenziale per il collocamento la-
vorativo della persona disabile attraverso la formulazione di
una diagnosi funzionale e di un profilo socio-lavorativo.
Premessa
La vigente normativa prevede che i soggetti affetti da ma-
lattie disabilitanti,e quindi anche le persone con sclerosi
multipla (SM), possano esercitare una serie di diritti, al-
cuni dei quali relativi al lavoro; in particolare la L.68/1999
prevede il“collocamento mirato”attraverso la definizione
di capacità utili per lo svolgimento di attività lavorative.
Legge 68/1999
La L. 68/1999 “Norme per il diritto al lavoro per i disabili”
ha come finalità la promozione dell’inserimento e dell’in-
tegrazione lavorativa del disabile nel mondo del lavoro
attraverso servizi di sostegno e di “collocamento mirato”
(art. 2).
L. 68/1999
Art. 2 - Collocamento mirato
“…quella serie di strumenti tecnici e di supporto che permettono di valutare adeguatamente le persone con disabilità nelle loro ca-
pacità lavorative e di inserirle nel posto adatto, attraverso analisi di posti di lavoro, forme di sostegno, azioni positive e soluzioni dei
problemi connessi con gli ambienti, gli strumenti e le relazioni interpersonali sui luoghi quotidiani di lavoro e di relazione”.
www.inail.it
Rispetto alla precedente normativa (L. 482/1968), l'aspetto
innovativo è che vengono evidenziate le capacità e le po-
tenzialità che consentono al disabile di essere produttivo
in un contesto lavorativo.
Sulla base della diagnosi funzionale viene formulata la
relazione conclusiva che contiene suggerimenti e indica-
zioni di forme di sostegno e di strumenti tecnici volti a fa-
vorire il mirato inserimento lavorativo o il mantenimento
del lavoro.
La Commissione di accertamento, sulla base delle risul-
tanze derivanti dalla valutazione globale, formula entro 4
mesi dalla data della prima visita, la relazione conclusiva
che può contenere suggerimenti su eventuali forme di so-
stegno e strumenti tecnici necessari per l'inserimento o il
mantenimento al lavoro della persona disabile.
La relazione conclusiva dell'accertamento della condizione
di disabilità viene trasmessa al disabile e al Comitato tec-
nico presso i Centri per l'impiego. Sulla base di tale rela-
zione, viene individuato il percorso di inserimento più
adeguato per il soggetto.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI
Link utili: www.aism.it
Contatti: b.persechino@inail.it
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Primo Rapporto italiano alle Nazioni Unite sulla implementazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone
con disabilità nel nostro Paese [online]. Roma: Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità; 2012.
URL: http://www.lavoro.gov.it/Notizie/Documents/Notizie/RapportoOnudisabilita_2013.pdf
(consultato giugno 2013)
PAROLE CHIAVE
disabilità; lavoro; collocamento mirato
INAIL - Settore Ricerca, Dipartimento di Medicina del Lavoro - Direttore: Dott. Sergio Iavicoli
Via Fontana Candida, 1 - 00040 Monte Porzio Catone (RM) - Tel. 06 941 81 405 • Fax 06 941 81 410 • e-mail: segreteria.dml@inail.it
ISBN978-88-7484-374-9©2014INAIL.Distribuzionegratuita.Vietatalavendita.Lariproduzioneancheparzialesuqualsiasimezzoèconsentitasolosecitatalafonte.StampatodallaTipolitografiaINAIL-Milano-Edizione2014
Autori:B.Persechino,S.ChiarelloCiardo,P.Laurano,S.Iavicoli•Collaborazioneeditoriale:A.Luciani,L.Medei,G.Fortuna.
L’accertamento delle condizioni di disabilità è eseguito
utilizzando le definizioni medico-scientifiche (riportate
nel glossario allegato alla normativa), secondo le indi-
cazioni contenute nella scheda per la definizione della
capacità lavorativa di cui di seguito si riporta stralcio
(All. 1 D.P.C.M. 13/01/2000).
Attività mentali e relazionali:
capacità (assente, minima, media, elevata, potenziale) di:
• acquisire cognizioni e impiegarle adeguatamente rispetto alle situazioni che si presentano;
• mantenere un comportamento positivo e collaborativo nelle diverse situazioni relazionali (sul lavoro, in famiglia);
• affrontare una situazione di disagio causata dal ritmo lavorativo, dall'ambiente, dall'attività svolta, ecc.;
• svolgere un lavoro di squadra;
• svolgere un lavoro autonomamente;
• svolgere un'attività, ma con supervisione;
• presentarsi bene e curare adeguatamente la propria persona;
• … omissis…
Locomozione:
capacità (assente, minima, media, elevata, potenziale) di:
• spostarsi su un piano orizzontale o inclinato servendosi delle proprie gambe;
• spostarsi su un piano inclinato o su una superficie non piana (es. una scala);
• spostare qualcosa/qualcuno da un posto ad un altro per mezzo di un veicolo.
Movimento delle estremità/funzione degli arti:
capacità (assente, minima, media, elevata, potenziale) di:
• muovere e usare gambe e braccia;
• afferrare/spostare oggetti pesanti con le mani;
• servirsi delle mani per svariate operazioni che richiedano precisione;
• muovere o tenere fermi i piedi coscientemente (es. la capacità di usare una pedaliera);
• …omissis…
Fattori ambientali:
capacità (assente, minima, media, elevata, potenziale) di:
• sopportare condizioni atmosferiche tipiche di una data regione;
• sopportare la presenza di suoni o rumori costanti nell'ambiente di vita o di lavoro (eventuale inquinamento acustico);
• sopportare la presenza di vibrazioni;
• sopportare la presenza di illuminazione naturale o artificiale adeguata.
Situazioni lavorative (organizzazione del lavoro, ad es. in turni di lavoro):
capacità (assente, minima, media, elevata, potenziale) di:
• sopportare la alternanza durante la giornata lavorativa (eventualmente anche di notte);
• sopportare il ritmo lavorativo ovvero mantenere la velocità con cui l'attività lavorativa procede;
• accedere autonomamente al posto di lavoro;
• superare la distanza, effettuare il tragitto con mezzi di trasporto dal posto di lavoro all'abitazione e raggiungere il posto di lavoro.

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  • 1. scheda 13 Disabilità e lavoro: i diritti esigibili – parte I Diagnosi funzionale: comporta una descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psico-fisico e sensoriale della persona e si basa su dati anamnestico-clinici, sui dati attinenti alla diagnosi funzionale ed al profilo dinamico funzionale eventualmente redatti per la persona disabile nel periodo scolare, sulla valutazione della documentazione medica preesistente. Profilo socio-lavorativo: è costruito attraverso l'acquisizione di notizie utili per individuare la persona disabile nel suo ambiente, la sua situazione familiare, di scolarità (eventuale diagnosi funzionale e profilo dinamico-funzionale) e di lavoro anche in collaborazione con il comitato tecnico. Nel recente primo “Rapporto italiano alle Nazioni Unite sulla implementazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità” del novembre 2012 è ripor- tato che: “sebbene nell’ordinamento italiano non si pre- veda espressamente una disposizione circa l’obbligo dell’adozione di accomodamenti ragionevoli e che quali- fichi la sua violazione come una discriminazione nei con- fronti della persona con disabilità, va rilevato che la L. 68/1999 contempla all’art. 2 le misure del collocamento mirato che essendo dirette alla soluzione dei problemi connessi con gli ambienti, gli strumenti e le relazioni in- terpersonali sui luoghi di lavoro e di relazione, possono essere assimilate agli accomodamenti ragionevoli”. I beneficiari del collocamento mirato, individuati dalla norma stessa, sono: • disabili in età lavorativa con invalidità > 45% • invalidi di guerra o per servizio • invalidi del lavoro con invalidità > 33% • persone non vedenti, sorde o mute La norma individua altresì i soggetti obbligati ad assumere persone con disabilità, anche in relazione alle dimensioni dell’azienda. L’accertamento delle condizioni di disabilità è previsto dal- l’art.1 comma 4 della L.68/1999 ed è effettuato dalla Com- missione di accertamento di cui all’art. 4 della L. 104/1992, secondo le modalità indicate nel D.P.C.M. 13/01/2000. Tale accertamento rientra tra le misure per agevolare l'inseri- mento mirato e la ricerca del posto di lavoro più adatto alla singola persona disabile e consente di accedere al sistema per l’inserimento lavorativo dei disabili,in particolare ai per- corsi di collocamento mirato.La Commissione effettua anche le visite sanitarie di controllo sulla permanenza dello stato invalidante o aggravamento delle condizioni di disabilità. In tale ultimo caso, l’accertamento può essere richiesto sia dalla persona disabile che dal datore di lavoro (art. 8 del D.P.C.M. 13/01/2000). L’attività della Commissione è finalizzata ad individuare la capacità globale,attuale e potenziale per il collocamento la- vorativo della persona disabile attraverso la formulazione di una diagnosi funzionale e di un profilo socio-lavorativo. Premessa La vigente normativa prevede che i soggetti affetti da ma- lattie disabilitanti,e quindi anche le persone con sclerosi multipla (SM), possano esercitare una serie di diritti, al- cuni dei quali relativi al lavoro; in particolare la L.68/1999 prevede il“collocamento mirato”attraverso la definizione di capacità utili per lo svolgimento di attività lavorative. Legge 68/1999 La L. 68/1999 “Norme per il diritto al lavoro per i disabili” ha come finalità la promozione dell’inserimento e dell’in- tegrazione lavorativa del disabile nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di “collocamento mirato” (art. 2). L. 68/1999 Art. 2 - Collocamento mirato “…quella serie di strumenti tecnici e di supporto che permettono di valutare adeguatamente le persone con disabilità nelle loro ca- pacità lavorative e di inserirle nel posto adatto, attraverso analisi di posti di lavoro, forme di sostegno, azioni positive e soluzioni dei problemi connessi con gli ambienti, gli strumenti e le relazioni interpersonali sui luoghi quotidiani di lavoro e di relazione”. www.inail.it
  • 2. Rispetto alla precedente normativa (L. 482/1968), l'aspetto innovativo è che vengono evidenziate le capacità e le po- tenzialità che consentono al disabile di essere produttivo in un contesto lavorativo. Sulla base della diagnosi funzionale viene formulata la relazione conclusiva che contiene suggerimenti e indica- zioni di forme di sostegno e di strumenti tecnici volti a fa- vorire il mirato inserimento lavorativo o il mantenimento del lavoro. La Commissione di accertamento, sulla base delle risul- tanze derivanti dalla valutazione globale, formula entro 4 mesi dalla data della prima visita, la relazione conclusiva che può contenere suggerimenti su eventuali forme di so- stegno e strumenti tecnici necessari per l'inserimento o il mantenimento al lavoro della persona disabile. La relazione conclusiva dell'accertamento della condizione di disabilità viene trasmessa al disabile e al Comitato tec- nico presso i Centri per l'impiego. Sulla base di tale rela- zione, viene individuato il percorso di inserimento più adeguato per il soggetto. PER ULTERIORI INFORMAZIONI Link utili: www.aism.it Contatti: b.persechino@inail.it BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Primo Rapporto italiano alle Nazioni Unite sulla implementazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità nel nostro Paese [online]. Roma: Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità; 2012. URL: http://www.lavoro.gov.it/Notizie/Documents/Notizie/RapportoOnudisabilita_2013.pdf (consultato giugno 2013) PAROLE CHIAVE disabilità; lavoro; collocamento mirato INAIL - Settore Ricerca, Dipartimento di Medicina del Lavoro - Direttore: Dott. Sergio Iavicoli Via Fontana Candida, 1 - 00040 Monte Porzio Catone (RM) - Tel. 06 941 81 405 • Fax 06 941 81 410 • e-mail: segreteria.dml@inail.it ISBN978-88-7484-374-9©2014INAIL.Distribuzionegratuita.Vietatalavendita.Lariproduzioneancheparzialesuqualsiasimezzoèconsentitasolosecitatalafonte.StampatodallaTipolitografiaINAIL-Milano-Edizione2014 Autori:B.Persechino,S.ChiarelloCiardo,P.Laurano,S.Iavicoli•Collaborazioneeditoriale:A.Luciani,L.Medei,G.Fortuna. L’accertamento delle condizioni di disabilità è eseguito utilizzando le definizioni medico-scientifiche (riportate nel glossario allegato alla normativa), secondo le indi- cazioni contenute nella scheda per la definizione della capacità lavorativa di cui di seguito si riporta stralcio (All. 1 D.P.C.M. 13/01/2000). Attività mentali e relazionali: capacità (assente, minima, media, elevata, potenziale) di: • acquisire cognizioni e impiegarle adeguatamente rispetto alle situazioni che si presentano; • mantenere un comportamento positivo e collaborativo nelle diverse situazioni relazionali (sul lavoro, in famiglia); • affrontare una situazione di disagio causata dal ritmo lavorativo, dall'ambiente, dall'attività svolta, ecc.; • svolgere un lavoro di squadra; • svolgere un lavoro autonomamente; • svolgere un'attività, ma con supervisione; • presentarsi bene e curare adeguatamente la propria persona; • … omissis… Locomozione: capacità (assente, minima, media, elevata, potenziale) di: • spostarsi su un piano orizzontale o inclinato servendosi delle proprie gambe; • spostarsi su un piano inclinato o su una superficie non piana (es. una scala); • spostare qualcosa/qualcuno da un posto ad un altro per mezzo di un veicolo. Movimento delle estremità/funzione degli arti: capacità (assente, minima, media, elevata, potenziale) di: • muovere e usare gambe e braccia; • afferrare/spostare oggetti pesanti con le mani; • servirsi delle mani per svariate operazioni che richiedano precisione; • muovere o tenere fermi i piedi coscientemente (es. la capacità di usare una pedaliera); • …omissis… Fattori ambientali: capacità (assente, minima, media, elevata, potenziale) di: • sopportare condizioni atmosferiche tipiche di una data regione; • sopportare la presenza di suoni o rumori costanti nell'ambiente di vita o di lavoro (eventuale inquinamento acustico); • sopportare la presenza di vibrazioni; • sopportare la presenza di illuminazione naturale o artificiale adeguata. Situazioni lavorative (organizzazione del lavoro, ad es. in turni di lavoro): capacità (assente, minima, media, elevata, potenziale) di: • sopportare la alternanza durante la giornata lavorativa (eventualmente anche di notte); • sopportare il ritmo lavorativo ovvero mantenere la velocità con cui l'attività lavorativa procede; • accedere autonomamente al posto di lavoro; • superare la distanza, effettuare il tragitto con mezzi di trasporto dal posto di lavoro all'abitazione e raggiungere il posto di lavoro.