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Impatto Sociale Clima
Rapporto di ricerca dell’indagine nazionale (ISC) realizzata
dal 7 settembre 2022 al 2 di maggio 2023.
Data di pubblicazione del rapporto 27 giugno 2023.
www.giaccardiassociati.it
2. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 2
Indice
Contenuto Pag.
Abstract 3
Premessa 1 : Italia, hotspot mediterraneo dell’emergenza climatica 4
Premessa 2: Copernicus, data science per affrontare l’emergenza climatica 5
Premessa 3: Adattamento climatico: cos’è e perché è necessario 6
Progetto ISC
Obiettivi e metodologia dell’indagine nazionale «Impatto Sociale Clima» 7
Struttura del questionario dell’indagine nazionale 8
Risultati ISC
Adesione all’indagine nazionale e trend di partecipazione 9
Profilo dei partecipanti all’indagine nazionale 10
Metriche dell’impatto sociale clima 12
Focus TURISMO dell’impatto sociale clima 20
Impatto sociale clima: rank preoccupazioni per Regioni 26
Impatto sociale clima: rank preoccupazioni per cluster sociali 27
Comunicazione online ISC 28
Highlights di ricerca e confronto 43
Il nostro Team 44
3. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 3
Abstract
La prima indagine nazionale “Impatto Sociale Clima” è frutto dei tempi e del lavoro di approfondimento che il nostro Studio ha condotto negli ultimi 18 mesi con più
attività professionali, in gran parte documentate su questo stesso sito www.giaccardiassociati.it .
Gli obiettivi assunti sono:
1. Conoscere il profilo delle persone interessate all’emergenza climatica, raggiunte dalla comunicazione dell’indagine nazionale
2. Analizzare e misurare opinioni, percezioni e proposte di quelle persone su fatti e conseguenze dell’impatto sociale clima e di conoscenza dell’Agenda ONU 2030,
con un focus dedicato agli operatori del turismo
3. Generare un quadro di sintesi per facilitare il confronto sulle necessarie policy di adattamento climatico.
La metodologia di ricerca è stata guidata dai dati di feedback della comunicazione online integrata, realizzata in circa 8 mesi dal 7 settembre 2022 al 2 maggio 2023,
con creazione e pubblicazione di 36 post su Facebook, Instagram e Linkedin più scrittura e invio di 11 newsletter.
Sono state così ottenute 1098 interviste tramite questionario online a cui hanno partecipato persone da tutte le regioni italiane e anche dall’estero.
I partecipanti sono in maggioranza donne (59,8%) e imprenditori e manager (62,6%), con 65,8% di adulti e il 23,8% di giovani under 35.
Sono emerse metriche precise sui fatti più noti dell’emergenza climatica e sull’impatto sociale clima nella vita personale, nell’attività di lavoro e nel territorio.
Il “fattore caldo” è una dominante trasversale sia nel trend di partecipazione alle interviste e sia nei rank di risposta alle varie domande.
Compare inoltre un indicatore “ansia da emergenza climatica” con metriche consistenti (da 1/4 a 1/3 degli intervistati) tanto nella vita personale quanto nelle attività
di lavoro.
I 17 obiettivi dell’Agenda ONU 2030 sono conosciuti più o meno dal 50% degli intervistati: un po’ meno dall’insieme del campione random nazionale, un po’ di più
dai soli operatori del turismo.
L’idea di “piantare più alberi nelle città” ha un’adesione plebiscitaria del 94,8% degli intervistati. Sovviene a questo punto la domanda del perché non venga fatto
oppure perché sia eseguita in misura del tutto insufficiente, quando è noto che piante e alberi sono i “meccanismi” più efficienti di cui disponiamo per sottrarre CO2
all’atmosfera e generare un clima più adatto alle persone.
Il rank delle aspettative, ossia dei desideri espressi da un campione random nazionale composto per il 62,6% di operatori economici, è inequivoco: agire subito e
cambiare ciò che è sbagliato (stili di vita, modello energetico e modello economico).
Il rapporto di ricerca espone in modo analitico ogni metrica di risposta e contiene anche uno specifico focus sul turismo.
Un grazie particolare a tutti coloro che in ogni regione italiana hanno contribuito alle interviste.
Tutto il nostro team ha partecipato a questo lavoro, confidando di aver realizzato un servizio utile per i nostri clienti e per tutti coloro che - imprenditori, manager,
amministratori pubblici, studenti e inoccupati, accademici e professionisti - sentono l’urgenza di partecipare e realizzare policy di adattamento climatico allo scopo di
proteggere le persone e salvaguardare attività economiche e comunità sociali. E in questo modo provare ad accelerare dal basso le strategie di mitigazione, cioè di
contrasto, delle cause del cambiamento climatico.
4. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 4
Italia, hotspot mediterraneo dell’emergenza climatica
Nel 2021 l’International Panel on Climate Change (IPCC)* ha definito il
Mediterraneo «uno degli hotspots più importanti e vulnerabili ai cambiamenti
climatici».
Cosa sono gli hotspots climatici
• Aree del pianeta che subiscono un aumento delle temperature più rapido
rispetto alla media globale con conseguente impatto sui sistemi naturali e
umani
L’hotspot Mediterraneo**
• Temperatura media rispetto all’era pre-industriale aumentata di 1,5°C.
• Riscaldamento procede del 20% più rapidamente rispetto alla media
globale.
• Questo trend potrebbe portare ad aumenti di 2,2°C nel 2040 e di 3,8°C nel
2100 con conseguenze catastrofiche per la popolazione mediterranea.
• Si stima che il livello del mare possa aumentare di 20 cm entro il 2050. Ciò
comporterebbe la salinizzazione del Delta del Nilo e un incremento della
popolazione esposta alla precarietà idrica di 250 milioni di persone
Perché è importante individuare gli hotspots climatici
• Valutare i rischi climatici
• Mettere in campo strategie di adattamento
* Fonte immagine: NASA 2022
Fonti
* https://www.ipcc.ch/report/ar6/wg2/downloads/report/IPCC_AR6_WGII_CCP4.pdf
** https://www.aics.gov.it/oltremare/articoli/partnership/hotspot-mediterraneo-il-clima-
cambia-e-ci-obbliga-a-collaborare/
L’ondata di calore nel Mediterraneo, luglio 2022*
Premessa 1
5. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 5
Copernicus, data science per affrontare l’emergenza climatica
TRE BUONI MOTIVI PER UTILIZZARE COPERNICUS
1. I dati pubblicati dal Copernicus Climate Change Service (C3S) sono prodotti su base scientifica e riguardano le
condizioni di vita in cui si troveranno le persone. Sono gratuiti e a disposizione di chiunque e utilizzati anche da
grandi agenzie internazionali (NASA). Il direttore del Copernicus Climate Change Service è l’italiano Carlo
Buontempo.
2. I dati che troviamo sulla banca dati Copernicus fotografano e parlano dell’emergenze climatica anche del nostro
Paese e di come l’aumento delle giornate di calore impatterà su persone e territori, economia, città e turismo.
3. L’informazione prodotta tramite i dati del Copernicus Climate Change Service (C3S), la sua gestione e diffusione,
può facilitare la comprensione di operatori economici, amministratori pubblici e cittadini in modo che siano
facilitate le policy di «adattamento» e di «mitigazione».
PROIEZIONI ITALIA
Da qui al 2080, nel caso in cui
in Italia le misure di
«mitigazione» dell’emergenza
climatica saranno limitate
avremo +30,5 giornate di
calore (fascia verde).
Se invece non ci sarà alcuna
azione di «mitigazione»
dell’emergenza climatica,
avremo +58,6 giornate di
calore (fascia viola).
Premessa 2
Costituita esattamente 25 anni fa, Copernicus è la banca dati della Commissione Europea sull’emergenza climatica con la missione di «tastare il polso al
nostro pianeta e trasformare il nostro modo di vedere il mondo». E’ accessibile a chiunque a questo link https://www.copernicus.eu/it
Elaborazioni SGA su dati https://www.copernicus.eu/it
6. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 6
Adattamento climatico: cos’è e perché è necessario
Esempi di politiche di adattamento climatico*
• Realizzazione di spazi verdi urbani
• Utilizzo di materiali riflettenti/a basso assorbimento di calore
• Interventi di edilizia climatica
• Sistemi di raccolta acque piovane
• Ampliamento e rifacimento aree pedonali, piazze, etc. con rimozione pavimentazione esistente e ripristino
permeabilità del suolo
• Misure finalizzate a migliorare le conoscenze a livello locale e alla redazione di strumenti di pianificazione di
adattamento
• Misure finalizzate a migliorare la capacità di previsione a livello locale
• Misure di sensibilizzazione, formazione, partecipazione sull’adattamento a livello locale e sulla riduzione della
vulnerabilità specifica per gli operatori locali e per la rete dei portatori di interesse.
Le misure di adattamento per il TURISMO nel PNACC
(Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti
Climatici)**
• Diversificare l’offerta turistica, integrando insieme diverse
proposte
• Destagionalizzare i flussi turistici
• Implementare sistemi di monitoraggio e allerta in caso di
eventi estremi in ambito urbano, a protezione di turisti e
residenti
• Implementare sistemi di monitoraggio della sostenibilità
(ambientale, sociale ed economica) della destinazione
turistica
• Snow farming (cioè, manutenzione accurata delle piste,
eventuale ombreggiamento delle stesse, costruzione di
barriere anti-deposito, piantumazione di alberi, allestimento
di depositi di neve)
• Conservare e ricostruire ambienti naturali costieri
• Utilizzare i soli impianti di innevamento artificiali esistenti e
favorire la progressiva dismissione a favore di pratiche di
mantenimento dell’innevamento più sostenibili
• Riforestare le aree urbane e creare spazi verdi all’interno delle
città
• Preservare le colture agricole locali e i prodotti forestali non
legnosi attraverso brand, label o campagne di valorizzazione
dell’immagine
• Promuovere i conti assicurativi per la gestione dei rischi
climatici
* Dal programma sperimentale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica
https://www.mase.gov.it/pagina/programma-sperimentale-di-interventi-ladattamento-ai-cambiamenti-climatici-ambito-urbano)
Riprendendo Jeremy Rifkin (2022): «trasformare la minaccia esistenziale del cambiamento climatico da causa di
trepidazione in scelta di adattamento è ciò che ci dischiude la via del futuro».
Per vivere nell’era caratterizzata dai cambiamenti climatici costanti dobbiamo essere in grado di adattarci sia come
esseri umani che come sistemi economici e sociali.
C’è una differenza sostanziale fra il concetto di «adattamento» e di «mitigazione». L’European Environment Agency
(EEA) ci fornisce due definizioni precise:
• «Adattamento» significa anticipare gli effetti avversi verso persone e beni dei cambiamenti climatici e
adottare misure adeguate per prevenire o ridurre al minimo i danni che possono causare oppure sfruttare le
opportunità che possono presentarsi. L’adattamento può essere inteso come il processo di adeguamento agli
effetti attuali e futuri dei cambiamenti climatici.
• «Mitigazione» significa rendere meno gravi gli impatti dei cambiamenti climatici nell’atmosfera prevenendo
o diminuendo l’emissione di gas a effetto serra (GES). In breve, la mitigazione è un intervento umano che
riduce le fonti delle emissioni di gas a effetto serra e/o rafforza i pozzi di assorbimento.
** https://www.mase.gov.it/pagina/piano-nazionale-di-adattamento-ai-
cambiamenti-climatici
Premessa 3
7. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 7
Obiettivi e metodologia dell’indagine nazionale
«Impatto Sociale Clima»
Per lo Studio Giaccardi & Associati, l’indagine nazionale
Impatto Sociale Clima è una sperimentazione e un test di
ricerca su base random (campione casuale di intervistati).
OBIETTIVI
1. Conoscere il profilo delle persone interessate
all’emergenza climatica, raggiunte dalla
comunicazione dell’indagine nazionale
2. Analizzare e misurare opinioni, percezioni e proposte
di quelle persone su fatti e conseguenze dell’impatto
sociale clima e di conoscenza dell’Agenda ONU 2030,
con un focus sugli operatori del turismo
3. Generare un quadro di sintesi per facilitare il
confronto sulle necessarie policy di adattamento
climatico.
Per portare a risultato quei 3 obiettivi, abbiamo adottato una metodologia operativa guidata dall’esame dei
dati di feedback della comunicazione dell’indagine, realizzata nel corso di circa 8 mesi di sviluppo da inizio
settembre 2022 a inizio maggio 2023 (cfr. «La comunicazione online Impatto Sociale Clima» a pag. 30).
ATTIVITA’
• Riflessione sul percorso di apprendimento relativo all’emergenza climatica realizzato con diverse attività
professionali negli ultimi 18 mesi e testimoniato dagli articoli pubblicati sul sito www.giaccardiassociati.it
• Da qui, progettazione e testing del questionario di indagine il più possibile semplice e accessibile rivolto a
persone e parti sociali eterogenee e diverse (campione casuale di intervistati)
• Realizzazione della versione online del questionario con accesso da qualunque device digitale e contestuale
progettazione della comunicazione di lancio e promozione
• Monitoraggio periodico delle adesioni all’indagine per orientare comunicazione e coinvolgimento online
• Classificazione ed elaborazione dei dati
• Analisi delle principali correlazioni di dati
• Redazione del presente rapporto di ricerca.
Progetto ISC
8. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 8
Struttura del questionario dell’indagine nazionale
Il questionario dell’indagine nazionale Impatto Sociale Clima è stato articolato in 15 domande
mediante la seguente struttura
I. IDENTITÀ DELL'INTERVISTATO
a. Attività
b. Età
c. Genere
d. Provincia di residenza
II. OPINIONI SULL'IMPATTO DELL'EMERGENZA CLIMATICA
a. Fatti più noti
b. Conseguenze più significative sulla vita personale
c. Conseguenze più significative sulla propria attività
d. Criticità climatica più evidente nel territorio
e. Importanza di piantare più alberi
f. Conoscenza degli Obiettivi dell'Agenda ONU 2030
g. Aspettative e desiderio più importante per contrastare l'emergenza climatica
III. DATI PERSONALI (parte facoltativa)
Progetto ISC
9. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 9
Adesione all’indagine nazionale e trend di partecipazione
1098
Questionari compilati
in 8 mesi circa
Il trend di partecipazione alle
interviste dell’indagine nazionale
Impatto Sociale Clima sembra
influenzato dal «fattore caldo»
dei mesi con temperature più alte
della norma, in particolare
settembre, ottobre, novembre e
dicembre 2022, e poi aprile e
maggio 2023.
Ricordiamo che il 2022 è stato
l’anno più caldo mai registrato in
Italia.
Questa maggiore sensibilità al
«fattore caldo» ci pare un fatto
ricorrente, come vedremo, in più
parti dei risultati dell’indagine.
Risultati ISC
10. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 10
Profilo dei partecipanti all’indagine nazionale/i
Risultati ISC
Il rank di partecipazione all’indagine
nazionale vede alcune aree di maggiore
concentrazione.
Per le regioni:
• Emilia-Romagna (38,5% degli intervistati)
• Lombardia (13,9%)
• Sardegna (7,4%)
• Toscana (5,7%).
Per le città:
• Bologna (17,2% degli intervistati)
• Ravenna (15,3%)
• Milano (9,6%)
• Sassari (3,8%).
Queste aree di concentrazione pensiamo
siano dovute a tre fattori:
• Sensibilità spiccata al cambiamento
climatico delle persone in quelle aree
• Cultura e informazione locale
nell’insieme forse più attente all’impatto
sociale del cambiamento climatico
• Intensità maggiore di relazioni
professionali del nostro Studio.
11. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 11
Profilo dei partecipanti all’indagine nazionale/ii
Risultati ISC
Le donne (59,8%) sono più presenti nel
campione random composto durante gli
8 mesi circa di sviluppo dell’indagine
nazionale.
Gli intervistati risultano in età adulta
tra i 35 e i 65 anni (65,8%), ma con una
quota statistica coerente di giovani in
età under 35 (23,8%).
Il campione random inoltre svolge
un’attività imprenditoriale e
manageriale prevalente (62,6%),
composta da «altri operatori
economici» (34,7%) più «operatori del
turismo» (27,9%).
È una triplice profilazione che premia la
comunicazione online realizzata ma
soprattutto abilita un’interessante
significatività per tutte le metriche di
risposta successivamente riportate.
12. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 12
Metriche dell’impatto sociale clima/i
Risultati ISC
Dal rank dei primi tre fatti più noti
riappare la predominanza di sensibilità
per il «fattore caldo» e le sue
conseguenze, che già annotavamo nelle
considerazioni sui trend di
partecipazione alle interviste.
L’indagine ha inoltre colto una
considerevole sensibilità degli
intervistati all’impatto di «nubifragi,
inondazioni e innalzamento del mare»
(34,7% delle risposte con più opzioni),
poi divenuti drammaticamente concreti
nella seconda metà di maggio
soprattutto in Emilia-Romagna.
13. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 13
Metriche dell’impatto sociale clima/ii
Risultati ISC
Il rank dei fattori d’impatto sociale clima
sulla vita personale è su aspetti al centro
delle preoccupazioni e
dell’informazione del periodo relative
all’aumento dei costi energetici e sociali e
alla modifica di consumi e stili di vita.
Subito dopo si posizione il «fattore
ansia» (41,3% delle risposte a più
opzioni) che come vedremo è una
costante di peso che riappare più volte
nelle metriche di risposta a domande
diverse.
Forse queste metriche sull’impatto
sociale clima ci stanno informando che
deve essere considerata anche una forte
componente emotiva e immateriale
assieme ai fatti materiali e razionali.
14. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 14
Metriche dell’impatto sociale clima/iii
Risultati ISC
Il rank dei fattori d’impatto sociale clima
sull’attività e il lavoro personale è
sempre focalizzato su aspetti al centro
delle preoccupazioni e dell’informazione
del periodo: aumento costi energetici e
organizzativi insieme con modifica dei
comportamenti organizzativi.
Ma anche in questo caso come nel
precedente e subito dopo quei fattori più
razionali, si posizione il «fattore ansia»
(31,7% delle risposte a più opzioni).
È la conferma di una forte componente
emotiva e immateriale dell’impatto
sociale clima.
15. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 15
Metriche dell’impatto sociale clima/iv
Risultati ISC
L’ «impatto caldo e siccità», cioè il
ricorrente «fattore caldo», domina con il
93,7% il rank degli impatti nel territorio.
Forse è per questo che in più luoghi di
Europa si stanno diffondendo pratiche,
informazioni e servizi per proteggere le
persone dal caldo.
L’Italia sembra invece stentare ancora su
queste fondamentali scelte di
«adattamento» climatico nonostante che
nel 2022, come già accennato, abbiamo
registrato l’anno più caldo di sempre.
16. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 16
Metriche dell’impatto sociale clima/v
Risultati ISC
Purtroppo i «no» alla conoscenza dei 17
obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU
superano di oltre 3 punti i «sì».
Non è una bella notizia dato che sono
stati approvati nel 2015 da 193 stati
aderenti alle Nazioni Unite, poi promossi
in modi diversi per circa 8 anni.
Forse occorrerebbe più efficacia di
comunicazione e coinvolgimento «dal
basso» possibilmente in misura
compensativa se non superiore
all’impegno dei Governi («top down»)
che dovrebbero attuarli e metterli in atto.
Purtroppo, la rottura della globalizzazione
conclamata con l’invasione dell’Ucraina
ha aggravato la condizione di ritardo e
fatalismo verso questo strumento,
senz’altro imperfetto ma per ora unico e
ancora fondamentale.
17. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 17
Metriche dell’impatto sociale clima/vi
Risultati ISC
Gli intervistati del nostro campione
random nazionale ci pare abbiano idee
chiare e precise meglio di qualunque
programma ufficiale di governo.
Città, consumi, produzioni ed energia,
grazie agli obiettivi dell’Agenda ONU
2030, devono essere/diventare
sostenibili.
A proposito di programmi di governo si
noti il forte punteggio di distacco di un
argomento divenuto retorico come
«industria, innovazione e infrastrutture».
18. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 18
Metriche dell’impatto sociale clima/vii
Risultati ISC
Risposta plebiscitaria all’importanza di piantare più alberi nelle
città.
La domanda che ne potrebbe conseguire è perché non venga
fatto oppure perché sia eseguito in misura del tutto
insufficiente.
Ci piace perciò ricordare questa citazione presa in prestito a
Stefano Mancuso:
«Tutto comincia e finisce con le piante. Dalla possibilità di vivere
su questo pianeta al piacere di ascoltare la voce di un violino,
all’inizio di ogni storia c’è sempre una pianta. (…)
Un giorno al compositore inglese Sir Edward Elgar venne chiesto
da dove provenisse la sua musica. La risposta fu: «La mia idea è
che ci sia musica nell'aria, musica dappertutto intorno a noi, il
mondo ne è pieno e ne puoi prendere ogni volta tutta quella di
cui hai bisogno». Lo stesso accade per le piante che, come la
musica per Elgar, sono letteralmente dappertutto e per
scriverne non si deve far altro che ascoltare le loro storie e
raccontarle. Tutte quelle di cui abbiamo bisogno. (…) Perché le
piante costituiscono la nervatura, la mappa (o pianta) sulla
base della quale è costruito l'intero mondo in cui viviamo.
Non vederla, o ancora peggio ignorarla, credendo di essere al di
sopra della natura, è uno dei pericoli più gravi per la
sopravvivenza della nostra specie.»
Cfr. https://www.lafeltrinelli.it/pianta-del-mondo-libro-stefano-
mancuso/e/9788858140680
19. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 19
Metriche dell’impatto sociale clima/viii
Risultati ISC
Anche queste metriche di risposta
(riclassificazione dei contenuti di una
domanda aperta) sui cosiddetti desiderata
rivelano una forte propensione alla
chiarezza e alla concretezza, come già
registrato per i rank di pag. 17 sugli obiettivi
più utili dell’Agenda ONU 2030.
Ci pare inoltre importante ricordare a
questo punto che il campione random
dell’indagine nazionale svolge in prevalenza
un’attività imprenditoriale e manageriale
(62,6%), composta da «altri operatori
economici» (34,7%) più «operatori del
turismo» (27,9%), come descritto nella
precedente pag. 11.
20. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 20
Focus TURISMO dell’impatto sociale clima/i
Risultati ISC
Rank di risposta degli operatori del
turismo equivalente al totale degli
intervistati ma con valori percentuali
decisamente più marcati.
21. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 21
Focus TURISMO dell’impatto sociale clima/ii
Risultati ISC
Anche in questo caso il rank di
risposta degli operatori del turismo
equivale al totale degli intervistati e
con valori percentuali simili.
Tra chi lavora nel turismo l’ansia
indotta dall’impatto sociale clima ha
però un valore più alto di 2 punti
percentuali (33,3%)
22. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 22
Focus TURISMO dell’impatto sociale clima/iii
Risultati ISC
Rank di risposta degli operatori del
turismo omogeneo al totale degli
intervistati e con valori percentuali
simili.
Tra chi lavora nel turismo l’ansia
indotta dall’impatto sociale ha però
un valore inferiore di oltre 6 punti
percentuali (25,5%) rispetto al totale
degli intervistati, forse perché
cambiamento più adattamento
climatico possono dischiudere
inedite opportunità in termini di
diversificazione dei periodi e della
frequenza di vacanze.
23. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 23
Focus TURISMO dell’impatto sociale clima/iv
Risultati ISC
Gli operatori del turismo si rivelano
più informati sui 17 obiettivi
dell’Agenda ONU 2023 rispetto al
totale del campione random
nazionale, anche se la maggioranza
non li conosce (cfr. pag. 16).
24. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 24
Focus TURISMO dell’impatto sociale clima/v
Risultati ISC
Rank di risposta degli operatori del
turismo equivalente al totale degli
intervistati e con valori percentuali simili.
L’ansia per il clima è però più alta di 4
punti percentuali.
25. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 25
Focus TURISMO dell’impatto sociale clima/vi
Risultati ISC
Risposta plebiscitaria identica al totale
del campione random nazionale da parte
degli operatori del turismo.
Del tutto appropriate e valide anche in
questo caso le considerazioni di pag. 18:
«Risposta plebiscitaria all’importanza di
piantare più alberi nelle città.
La domanda che ne potrebbe conseguire è
perché non venga fatto oppure perché sia
eseguito in misura del tutto insufficiente.»
26. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 26
Impatto sociale clima: rank preoccupazioni per Regioni
Risultati ISC
Nel rank preoccupazioni dell’impatto
sociale clima nelle tre regioni che hanno
espresso più intervistati prevalgono tre
fattori di interesse economico.
È un fatto logico dato che per il 62,6% il
campione random nazionale è fatto di
imprenditori e manager.
In termini geografici, i più preoccupati
sono gli intervistati della Sardegna, con
l’apice del 77,8% per «modifica
comportamenti organizzativi».
27. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 27
Impatto sociale clima: rank preoccupazioni per cluster sociali
Risultati ISC
Anche nel rank preoccupazioni
dell’impatto sociale clima in tre cluster
sociali principali prevalgono i medesimi
fattori di interesse economico della
precedente pag. 22.
Tuttavia ci sono alcuni fatti nuovi:
• Per «aumento costi energetici» e
«aumento costi organizzativi» i più
preoccupati sono gli operatori
economici
• Per «modifica comportamenti
organizzativi» i più preoccupati sono
gli Amministratori pubblici.
Sono due dati-bisogno che potrebbero
illuminare e orientare le prossime policy
di «adattamento climatico».
28. © SGA Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione e Data Analyst 28
Planning dei 36 post su Facebook, Instagram e Linkedin
Comunicazione online ISC
Settembre 2022 Ottobre 2022 Novembre 2022 Dicembre 2022 Gennaio 2023 Febbraio 2023 Marzo 2023 Aprile 2023 Maggio 2023
01/09/2022 01/10/2022 01/11/2022 01/12/2022 01/01/2023 01/02/2023 01/03/2023 01/04/2023 01/05/2023
02/09/2022 02/10/2022 02/11/2022 02/12/2022 02/01/2023 02/02/2023 02/03/2023 02/04/2023 02/05/2023
03/09/2022 03/10/2022 03/11/2022 03/12/2022 03/01/2023 03/02/2023 03/03/2023 03/04/2023 03/05/2023
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05/09/2022 05/10/2022 05/11/2022 05/12/2022 05/01/2023 05/02/2023 05/03/2023 05/04/2023 05/05/2023
06/09/2022 06/10/2022 06/11/2022 06/12/2022 06/01/2023 06/02/2023 06/03/2023 06/04/2023 06/05/2023
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08/09/2022 08/10/2022 08/11/2022 08/12/2022 08/01/2023 08/02/2023 08/03/2023 08/04/2023 08/05/2023
09/09/2022 09/10/2022 09/11/2022 09/12/2022 09/01/2023 09/02/2023 09/03/2023 09/04/2023 09/05/2023
10/09/2022 10/10/2022 10/11/2022 10/12/2022 10/01/2023 10/02/2023 10/03/2023 10/04/2023 10/05/2023
11/09/2022 11/10/2022 11/11/2022 11/12/2022 11/01/2023 11/02/2023 11/03/2023 11/04/2023 11/05/2023
12/09/2022 12/10/2022 12/11/2022 12/12/2022 12/01/2023 12/02/2023 12/03/2023 12/04/2023 12/05/2023
13/09/2022 13/10/2022 13/11/2022 13/12/2022 13/01/2023 13/02/2023 13/03/2023 13/04/2023 13/05/2023
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15/09/2022 15/10/2022 15/11/2022 15/12/2022 15/01/2023 15/02/2023 15/03/2023 15/04/2023 15/05/2023
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18/09/2022 18/10/2022 18/11/2022 18/12/2022 18/01/2023 18/02/2023 18/03/2023 18/04/2023 18/05/2023
19/09/2022 19/10/2022 19/11/2022 19/12/2022 19/01/2023 19/02/2023 19/03/2023 19/04/2023 19/05/2023
20/09/2022 20/10/2022 20/11/2022 20/12/2022 20/01/2023 20/02/2023 20/03/2023 20/04/2023 20/05/2023
21/09/2022 21/10/2022 21/11/2022 21/12/2022 21/01/2023 21/02/2023 21/03/2023 21/04/2023 21/05/2023
22/09/2022 22/10/2022 22/11/2022 22/12/2022 22/01/2023 22/02/2023 22/03/2023 22/04/2023 22/05/2023
23/09/2022 23/10/2022 23/11/2022 23/12/2022 23/01/2023 23/02/2023 23/03/2023 23/04/2023 23/05/2023
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27/09/2022 27/10/2022 27/11/2022 27/12/2022 27/01/2023 27/02/2023 27/03/2023 27/04/2023 27/05/2023
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30/09/2022 30/10/2022 30/11/2022 30/12/2022 30/01/2023 30/03/2023 30/04/2023 30/05/2023
31/10/2022 31/12/2022 31/01/2023 31/03/2023 31/05/2023
In verde sono indicati i
giorni dei post organici
In giallo quelli
sponsorizzati
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Immagini e copy
SETTEMBRE 2022/i
PARTECIPA ALLA SURVEY
IMPATTO SOCIALE CLIMA
I CAMBIAMENTI CLIMATICI COLPISCONO
TUTTI, PARTECIPA ALLA SURVEY IMPATTO
SOCIALE CLIMA
STIAMO ESPLORANDO LE CONSEGUENZE,
PARTECIPA ALLA SURVEY IMPATTO SOCIALE
CLIMA
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SETTEMBRE 2022/ii
HAI GIÀ COMPILATO IL QUESTIONARIO
ONLINE? PARTECIPA ALLA SURVEY IMPATTO
SOCIALE CLIMA
PARTECIPA ALL’INDAGINE IMPATTO SOCIALE
CLIMA ED ESPLORA LE RICADUTE SU TURISMO
E SVILUPPO LOCALE
LA SURVEY IMPATTO SOCIALE CLIMA ASPETTA
LA TUA RISPOSTA!
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SETTEMBRE 2022/iii
L’EMERGENZA CLIMATICA È UNA MINACCIA.
RISPONDI ALLA SURVEY IMPATTO SOCIALE
CLIMA E DAI PESO ALLA TUA OPINIONE
IL CLIMA COLPISCE TURISMO CULTURALE E
CITTÀ, FATECI SAPERE COSA NE PENSATE
GLI ALBERI CONTRASTANO L’EMERGENZA
CLIMATICA. NELLA SURVEY IMPATTO SOCIALE
CLIMA PUOI DIRCI QUANTO SIA IMPORTANTE
PER TE
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SETTEMBRE 2022/iv
GLI ECO HOTELS SONO UNA RISPOSTA
ALL’EMERGENZA CLIMATICA. PARTECIPA ALLA
SURVEY IMPATTO SOCIALE CLIMA.
VENERDÌ 23 SETTEMBRE I GIOVANI HANNO
RIEMPITO LE CITTÀ NELLA GIORNATA DELLO
SCIOPERO MONDIALE PER IL CLIMA. COMPILA
E FAI COMPILARE IL QUESTIONARIO IMPATTO
SOCIALE CLIMA
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OTTOBRE 2022
L'EMERGENZA CLIMATICA È UN DANNO ANCHE
PER TE. AFFRONTALA E PARTECIPA
ALL'INDAGINE IMPATTO SOCIALE CLIMA.
L'EMERGENZA CLIMATICA DANNEGGIA ANCHE
CHI LAVORA NEL TURISMO E NEI TERRITORIO.
AFFRONTALA PARTECIPANDO A IMPATTO
SOCIALE CLIMA!
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NOVEMBRE 2022/i
TI HANNO MAI CHIESTO QUALI SONO LE
CONSEGUENZE PIÙ GRAVI DEL CAMBIAMENTO
CLIMATICO SULLA TUA VITA?
IMPATTO SOCIALE CLIMA È LA PRIMA INDAGINE NAZIONALE PER STAKEHOLDER
DEI TERRITORI.
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NOVEMBRE 2022/ii
LE CONSEGUENZE DELL'EMERGENZA CLIMATICA SONO SEMPRE PIÙ EVIDENTI.
DAI VALORE AL TUO PUNTO DI VISTA CON LA SURVEY IMPATTO SOCIALE CLIMA!
TI HANNO MAI CHIESTO QUALI SONO LE
CONSEGUENZE PIÙ GRAVI DEL CAMBIAMENTO
CLIMATICO SULLA TUA VITA?
QUESTA È UNA DELLE DOMANDE DEL
QUESTIONARIO IMPATTO SOCIALE CLIMA.
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DICEMBRE 2022
COMPILA IL QUESTIONARIO IMPATTO SOCIALE CLIMA! “IMPATTO SOCIALE CLIMA”: PARTECIPA
ALL’INDAGINE NAZIONALE
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FEBBRAIO 2023
Nei post viene riportato il link al questionario Impatto Sociale Clima!
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MARZO 2023/i
Nei post viene riportato il link al questionario Impatto Sociale Clima!
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MARZO 2023/ii
Nei post viene riportato il link al questionario Impatto Sociale Clima!
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APRILE 2023/i
Nei post viene riportato il link al questionario Impatto Sociale Clima!
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APRILE 2023/ii
Nei post viene riportato il link al questionario Impatto Sociale Clima!
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N. Oggetto della newsletter Data di invio Indirizzata a
11° Ultimi giorni per rispondere all’indagine nazionale Impatto Sociale Clima! 2 maggio 2023 Tutti i contatti presenti nel database
10°
TO internazionali e destinazioni euro-mediterranee in guardia sul
cambiamento climatico!
26 aprile 2023
Una newsletter agli operatori del turismo, una newsletter ad
amministratori pubblici e altri stakeholder
9° Parigi, nascono le “isole della freschezza” 18 aprile 2023
Una newsletter agli operatori del turismo, una newsletter ad
amministratori pubblici e altri stakeholder
8°
Di nuovo buon anno, ti va di diventare protagonista dell’indagine nazionale
Impatto Sociale Clima?
10 gennaio 2023
Una newsletter ai contatti che non avevano ancora partecipato, una
newsletter ai contatti che avevano già partecipato
7° Stagione invernale ed emergenza clima, partecipa all’indagine nazionale 7 dicembre 2022 Tutti i contatti presenti nel database
6°
L’Agenda 2030 dell’ONU per sconfiggere l’emergenza climatica: partecipa
all’indagine Impatto Sociale Clima!
24 novembre 2022 Tutti i contatti presenti nel database
5°
“Impatto Sociale Clima”, la partecipazione degli operatori del turismo di 15
regioni all’indagine nazionale
17 novembre 2022
Una newsletter agli operatori del turismo, una newsletter ad
amministratori pubblici e altri stakeholder
4°
Survey nazionale Impatto Sociale Clima: molte persone hanno già risposto,
manca solo la tua opinione
25 ottobre 2022 Tutti i contatti presenti nel database
3° Tre fatti nuovi 10 ottobre 2022 Tutti i contatti presenti nel database
2° Buon inizio di autunno, intervieni per contrastare l’emergenza climatica 23 settembre 2022 Tutti i contatti presenti nel database
1°
Partecipa alla prima survey nazionale sull'impatto sociale del cambiamento
climatico
7 settembre 2022 Tutti i contatti presenti nel database
11 Newsletter dal 7 settembre 2022 al 2 maggio 2023
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Highlights di ricerca e confronto
Risultati ISC
Tre premesse fondamentali:
• Italia, hotspot mediterraneo dell’emergenza climatica
• Copernicus, data science per affrontare l’emergenza
climatica
• Adattamento climatico: cos’è e perché è necessario.
1098 questionari-intervista compilati in circa 8 mesi d’indagine.
Le adesioni a Impatto Sociale Clima sembrano influenzate dal
«fattore caldo» dei mesi con temperature più alte della norma.
I partecipanti all’indagine provengono da tutte le regioni
italiane e con un gruppo anche dall’estero.
Le regioni che hanno espresso più intervistati sono
• Emilia-Romagna 38,5%
• Lombardia 13,9%
• Sardegna 7,4%
• Toscana 5,7%
Le città con più intervistati sono
• Bologna 17,2%
• Ravenna 15,3%
• Milano 9,6%
• Sassari 3,8%.
Gli intervistati sono in maggioranza donne per quasi il 60%.
Gli operatori economici prevalgono per oltre il 62%.
Rank dei più noti causati dal cambiamento climatico,
correlati al «fattore caldo» sono:
1. Scioglimento ghiacci e ghiacciai
2. Aumento temperature e giornate di calore
3. Siccità e scarsità acqua.
Rank delle conseguenze per la vita personale:
1. Aumento costi energetici
2. Modifica consumi e stili di vita
3. Aumento costi sociali
Rank delle conseguenze sulle attività di lavoro:
1. Aumento costi energetici
2. Aumento costi organizzativi
3. Modifica comportamenti organizzativi
Rank impatti più evidenti sul territorio con forte prevalenza
del «fattore caldo»:
1. Impatto caldo e siccità (93,7%)
2. Impatto eventi estremi
3. Impatto su stabilità atmosferica
Conoscenza dei 17 obiettivi dell’Agenda Onu 2030
• 51,6% dice no
• 48,4% dice sì
NB:tra gli operatori del turismo le proporzioni sono simili
51% dice no 49% dice sì
Rank obiettivi più utili dell’Agenda ONU 2030 per turismo e
sviluppo locale:
1. Città e comunità sostenibili
2. Consumo e produzioni responsabili
3. Energia pulita e accessibile.
Piantare più alberi nelle città è importante per l’adattamento climatico:
• 94,8% dice sì
• 5,2% dice no.
NB: proporzioni identiche tra i soli operatori del turismo.
Quattro aspettative per il contrasto dell’emergenza climatica:
• Agire subito e investire concretamente
• Cambiare stili di vita
• Cambiare modello energetico
• Cambiare modello economico
NB: opinioni espresse da un campione random nazionale per il 62,6%
composto da imprenditori e manager.
Regioni con più intervistati:
• Emilia-Romagna
• Lombardia
• Sardegna
Rank delle preoccupazioni per le tre regioni:
1. Aumento costi energetici
2. Aumento costi organizzativi
3. Modifica comportamenti organizzativi
NB: gli intervistati in Sardegna sono i più preoccupati
Cluster sociali con più intervistati
• Operatori economici
• Studenti e inoccupati
• Amministratori pubblici
Rank delle preoccupazioni per i tre cluster sociali:
1. Aumento costi energetici
2. Aumento costi organizzativi
3. Modifica comportamenti organizzativi
NB: gli Amministratori pubblici sono i più preoccupati per «modifica dei
comportamenti organizzativi».
Questi risultati di ricerca sono stati possibili per la comunicazione online realizzata, composta da 36 post su Facebook, Instagram e Linkedin e da 11 newsletter prodotti e gestiti dal 7-09-22 al 02-05-23
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Il nostro team
Giuseppe Giaccardi
Consulente di strategia e organizzazione, senior research
advisor, founder e CEO
Marco Antonioli
Sociologo, analista in ricerca economico-sociale e di
mercato, specialista in small & big data, project manager
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Digital advisor, consulente di comunicazione
online e data analyst
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Sociologo, Digital Data & Marketing Analyst,
project manager
Maddalena Penna
Analista di ricerca in economia e marketing delle
destinazioni e dell’impresa turistica
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