Intervento di Paola Galimberti al
Terzo Convegno di ROARS, 19 Giugno 2015, Camera dei Deputati, Sala del Refettorio, Palazzo di Via del Seminario 76, Roma
La valutazione della ricerca e i dati: l’esperienza italiana a confronto con quella europea
1. La valutazione della ricerca e i dati: l’esperienza
italiana a confronto con quella europea
Paola Galimberti
Terzo convegno ROARS: Roma 19 giugno 2015
5. Gli errori più frequenti rilevabili dal sito
ministeriale
• Errori di classificazione dei contributi (contributo in vol. vs. articolo,
difficoltà a individuare cosa sia effettivamente una monografia) anche in
relazione ad autori diversi
• Errori sugli identificativi (in particolare i DOI) che non permettono la
disambiguazione delle registrazioni doppie
• Errori sul numero degli articoli effettivamente attribuiti ad un ricercatore
• Errori di disambiguazione
• Errori di collegamento con i dati bibliometrici
• Errori legati alla incompletezza delle registrazioni o al mancato inserimento
dei dati
9. National CRIS in Norvegia
CRIStin is a cooperative effort under Kunnskapsdepartementet (the Ministry of Education
and Research)
10. Organizzazioni a livello europeo
• EuroCRIS
• Attività principali:
• Sviluppo cura degli standard la descrizione delle attività della ricerca
(entità e relazioni) Cerif Common European Research
Information Format
• Promozione della cooperazione e dello scambio di esperienze fra i
diversi stakeholders (editori, istituzioni, fornitori di servizi per la
ricerca)
• Alcuni atenei italiani (pochi) e CINECA ne fanno parte
11. La situazione in Italia fino al 2014
LoginMIUR
Cataloghi locali (UGOV,
SURplus, altri cataloghi)
Singoli ricercatori
Validazione molto
parziale
Nessuna validazione
12. La situazione in Italia oggi
LoginMIUR
Cataloghi locali (IRIS, altri
cataloghi)
Singoli ricercatori
Validazione
implementabile
Nessuna
validazione
Cataloghi locali (Iris,
altri cataloghi)
13. Un confronto con le altre esperienze europee
• Manca un committente a cui sia chiara l’importanza di avere dati
affidabili (e non semplicemente dei dati) – Negli altri paesi il
committente è il Ministero o sono gli enti finanziatori della ricerca
• Mancando un vero interesse a livello centrale (e quindi un
investimento serio e una politica seria sulla qualità dei dati) è difficile
che nelle istituzioni si sviluppi la necessaria sensibilità alla cura del
dato
14. Segnali di cambiamento
• In parte potrebbero essere indotti dal fatto che le anagrafi della
maggior parte degli atenei entro pochi mesi saranno pubbliche
• Maggiore attenzione da parte degli autori nell’inserimento dei dati
che li riguardano
• Maggiore (si spera) attenzione da parte delle istituzioni rispetto alla
propria anagrafe accessibile da tutti.
• La maggiore attenzione deve però tradursi in un supporto reale alla
qualità dei dati – Attraverso l’assegnazione di risorse ad hoc
(personale specializzato)
15. Segnali di cambiamento
• Sensibilità verso l’uso degli identificativi (delle pubblicazioni e degli
autori) e riconoscimento della loro importanza per la disambiguazione
dei dati
• E’ sulla base degli identificativi che può essere avviata l’anagrafe
nazionale
16. Ma a cosa serve una anagrafe nazionale?
• In una situazione in cui almeno i metadati (e auspicabilmente i full-text) sono
disponibili a tutti:
Ad un miglioramento in generale della circolazione della conoscenza prodotta
con il sostegno dei fondi pubblici
Ad un rafforzamento dei legami fra industria (anche piccola e media) e ricerca
Ad una possibilità di accesso alla conoscenza ampia e diffusa per categorie di
professionisti oltre che per i cittadini
Alla possibilità per famiglie e studenti di valutare chi fa cosa e dove al di là dei
ranking e delle classifiche
Alla trasparenza delle procedure con cui si valutano singoli gruppi e istituzioni
Ammesso che i diversi attori si assumano le proprie responsabilità
18. Uno sforzo a livello di sistema
• Gli autori: devono fornire le informazioni che li riguardano nella
maniera più accurata e tempestiva possibile
• Le istituzioni di ricerca: devono attivare meccanismi di controllo e
correzione dei dati (sia automatici che mediati da personale esperto)
• Il Ministero: deve fissare gli standard e verificare che le istituzioni li
rispettino, sia attraverso controlli automatici, sia attraverso la
creazione di un centro che supporti la alimentazione e il
mantenimento della anagrafe nazionale