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Incontro programmatico di inizio anno scolastico
fra operatori dell’APS Amici di Gancio, presidi e professori referenti
Reggio Emilia, 12.9.13
Non si tratta,
quindi, di una
partitura che vede
da una parte i
soggetti che
prestano le
proprie cure e
dall’altra l’oggetto
delle loro cure.
Ciascuno dà,
riceve e
contraccambia
I tre luoghi in cui si svolge il lavoro
di cura
 (do per scontata la conoscenza
più approfondita fra di noi di
quanto accaduto l’anno scol.
scorso sul piano del primo tipo di
cura)
 Concentriamoci sul secondo tipo
di cura  Chiunque si prenda
cura degli altri si prende anche
cura di sé
 E consideriamo che el ns caso la
catena dell’accompagnamento
comprende adolescenti
 Rimaneggiamento = riallocare le varie
parti interne di fronte ad un passaggio
(dall’endogamia all’esogamia)
 In adolescenza un aspetto importante
del rimaneggiam. è l’emergere di un
Ideale dell’Io “megalomanico” che fa
sentire l’adolescente capace “di ogni”
e “di più”
 Funzione difensiva di questo
personaggio interno
 Ridimensionamento dell’ideale
dell’Io megalomanico
 Scelta di “una strada”
 Confronto con la realtà del
lavoro e con la prospettiva di
metter su famiglia , e
conseguente constatazione
delle proprie possibilità e dei
propri limiti attuali
 Autoriparazione
 Il giovane volontario e il peer attraverso il volontariato
tendono a convivere con queste parti adulte
autoriparative prima dell’età adulta in odo più intenso dei
loro pari età
 (non si cresce a scatti: tutti “abitano” queste parti in adol)
 Cioè: una propensione
all’autoriparazione e ad una
immagine + realistica delle
proprie possibilità e dei propri
limiti attuali nasce già in adol.
 Noi li aiutiamo a cominciare
ad abitare q. parti
 Famiglia
 Scuola
 Gruppo di pari
 Nuovi idoli proposti dai
media
 Mentore
 (nel ns caso particolare
Gancio)
 Etc.
Avviene spesso (70%)
a partire da impegni
precedenti:
•Parrocchia
•Campo gioco
•Croce rossa
•Etc.
a volte circoscritti, a
volte intensi, che
spesso restano
parall. in piedi
E che “dopo” si
spedono in altri
luoghi di cura
 L’esempio dell’IPSIA di qualche anno
fa  poiché poco adatti al lavoro dei
workshop utilizzati come band che
suonava fra i lungodegenti del
“residuo manicomiale”
Nostra preoccupazione:
 Saper cogliere queste propensioni alla cura
 Saperle utilizzare
 Non esagerare, anzi calmierare (onnipotenza)
 Tollerare il loro “dibattersi nella bonaccia”
 Impatto col mondo del lavoro
 Doppia sperimentazione
 Come professionisti
 A anche come individui capaci di
passare dall’ideale
megalomanico a quello auto-
riparativo
 Riuscire a farlo in una situazione
difficile (precariato)
 Generatività ed appartenenza ad
un gruppo (il caso di Gancio)
 Sentirsi parte di un lavoro che
c’era già e che ci sarà dopo di
noi. Come:
 Equipe
 Supervisione
 Formazione
 Rapporto con i propri tutor
 Funzione dello staff: favorire
questo processo
 Dove l’aspetto principale rimane la generatività,
 in alternativa alla stagnazione
 (ed alla disperazione, fra i più anziani di noi)
 Fare pedagogico incentrato sull’amore e su una fiducia nei
giovani come elemento centrale
 Un pezzo di welfare reggiano che , di fronte
alla crisi , rischia di essere pesantemente
ridimensionato
 Dobbiamo convincere chi può darci una
mano per scomparire a darcela
 Ciò che non si sta incrinando è un sistema
complesso
 Non si tratta di riprodurlo sempre uguale a
se stesso: non lo è mai stato
 Lo abbiamo anche teorizzato: un modello
debole che per questo sia in grado di
adattarsi ai bisogni attuali del ns territorio
Save Gancio!  Un insieme di
iniziative volte a colmare –
almeno parzialmente – il
deficit di contributi fin qui
pervenuti ad Amici di Gancio
quest’anno:
 Calendario
 Borsa
 Raccolta di fondi on line
 Etc.
 Quali possono essere i
contenitori che possono tutelare
oggi – in un momento di grave
crisi econ. - le funzioni di cui
abbiamo parlato finora?
 Cioè le propensioni alla cura e
all’autocura dei giovani?
 Propongo che su questo
cominciamo oggi a discutere nei
gruppi (oltre che su Save Gancio,
ovviamente!

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Prendersi cura degli altri - prendersi cura di se stessi

  • 1. Incontro programmatico di inizio anno scolastico fra operatori dell’APS Amici di Gancio, presidi e professori referenti Reggio Emilia, 12.9.13
  • 2. Non si tratta, quindi, di una partitura che vede da una parte i soggetti che prestano le proprie cure e dall’altra l’oggetto delle loro cure. Ciascuno dà, riceve e contraccambia
  • 3.
  • 4. I tre luoghi in cui si svolge il lavoro di cura
  • 5.
  • 6.
  • 7.
  • 8.  (do per scontata la conoscenza più approfondita fra di noi di quanto accaduto l’anno scol. scorso sul piano del primo tipo di cura)  Concentriamoci sul secondo tipo di cura  Chiunque si prenda cura degli altri si prende anche cura di sé  E consideriamo che el ns caso la catena dell’accompagnamento comprende adolescenti
  • 9.  Rimaneggiamento = riallocare le varie parti interne di fronte ad un passaggio (dall’endogamia all’esogamia)  In adolescenza un aspetto importante del rimaneggiam. è l’emergere di un Ideale dell’Io “megalomanico” che fa sentire l’adolescente capace “di ogni” e “di più”  Funzione difensiva di questo personaggio interno
  • 10.  Ridimensionamento dell’ideale dell’Io megalomanico  Scelta di “una strada”  Confronto con la realtà del lavoro e con la prospettiva di metter su famiglia , e conseguente constatazione delle proprie possibilità e dei propri limiti attuali  Autoriparazione
  • 11.  Il giovane volontario e il peer attraverso il volontariato tendono a convivere con queste parti adulte autoriparative prima dell’età adulta in odo più intenso dei loro pari età  (non si cresce a scatti: tutti “abitano” queste parti in adol)  Cioè: una propensione all’autoriparazione e ad una immagine + realistica delle proprie possibilità e dei propri limiti attuali nasce già in adol.  Noi li aiutiamo a cominciare ad abitare q. parti
  • 12.  Famiglia  Scuola  Gruppo di pari  Nuovi idoli proposti dai media  Mentore  (nel ns caso particolare Gancio)  Etc.
  • 13. Avviene spesso (70%) a partire da impegni precedenti: •Parrocchia •Campo gioco •Croce rossa •Etc. a volte circoscritti, a volte intensi, che spesso restano parall. in piedi E che “dopo” si spedono in altri luoghi di cura
  • 14.  L’esempio dell’IPSIA di qualche anno fa  poiché poco adatti al lavoro dei workshop utilizzati come band che suonava fra i lungodegenti del “residuo manicomiale” Nostra preoccupazione:  Saper cogliere queste propensioni alla cura  Saperle utilizzare  Non esagerare, anzi calmierare (onnipotenza)  Tollerare il loro “dibattersi nella bonaccia”
  • 15.  Impatto col mondo del lavoro  Doppia sperimentazione  Come professionisti  A anche come individui capaci di passare dall’ideale megalomanico a quello auto- riparativo  Riuscire a farlo in una situazione difficile (precariato)  Generatività ed appartenenza ad un gruppo (il caso di Gancio)
  • 16.  Sentirsi parte di un lavoro che c’era già e che ci sarà dopo di noi. Come:  Equipe  Supervisione  Formazione  Rapporto con i propri tutor  Funzione dello staff: favorire questo processo
  • 17.  Dove l’aspetto principale rimane la generatività,  in alternativa alla stagnazione  (ed alla disperazione, fra i più anziani di noi)  Fare pedagogico incentrato sull’amore e su una fiducia nei giovani come elemento centrale
  • 18.  Un pezzo di welfare reggiano che , di fronte alla crisi , rischia di essere pesantemente ridimensionato  Dobbiamo convincere chi può darci una mano per scomparire a darcela  Ciò che non si sta incrinando è un sistema complesso  Non si tratta di riprodurlo sempre uguale a se stesso: non lo è mai stato  Lo abbiamo anche teorizzato: un modello debole che per questo sia in grado di adattarsi ai bisogni attuali del ns territorio
  • 19. Save Gancio!  Un insieme di iniziative volte a colmare – almeno parzialmente – il deficit di contributi fin qui pervenuti ad Amici di Gancio quest’anno:  Calendario  Borsa  Raccolta di fondi on line  Etc.
  • 20.  Quali possono essere i contenitori che possono tutelare oggi – in un momento di grave crisi econ. - le funzioni di cui abbiamo parlato finora?  Cioè le propensioni alla cura e all’autocura dei giovani?  Propongo che su questo cominciamo oggi a discutere nei gruppi (oltre che su Save Gancio, ovviamente!