Intervento di Adriano Maestri - Banca Intesa SanPaolo - Direttore Regionale Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo e Molise - al 12° Meeting Nazionale ACEF del 24 settembre 2012
Adriano Maestri - Lo stato dell'Economia Regionale
1. INSIEME PER
LA
RIPRESA
LO STATO DELL’ECONOMIA REGIONALE
intervento del Direttore Regionale
Ing. Adriano Maestri
Giovedì 20 settembre ore 09.00 – Convento S.Domenico – Sala Bolognini - Bologna
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2. La congiuntura del credito in Italia e in
Emilia-Romagna
Servizio Studi e Ricerche
2 settembre 2012
3. Agenda
1 Tendenze del credito in Italia ed in Emilia Romagna
2 Andamento dei tassi
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4. Condizioni di accesso al credito: secondo le indagini
presso le imprese, il peggio è passato
Ad agosto, la percentuale di imprese manifatturiere secondo cui le condizioni di
accesso al credito erano meno favorevoli di 3 mesi prima è scesa al 26%, 12,5
punti in meno rispetto al 38,5% di fine 2011.
% di imprese manifatturiere secondo cui le condizioni di accesso al credito sono
meno favorevoli rispetto ai 3 mesi precedenti
50 Piccole Medie Grandi Totale
40
30
20
10
0
dic08 apr09 ago09 dic09 apr10 ago10 dic10 apr11 ago11 dic11 apr12 ago12
Fonte: Istat
4
5. Domanda di credito delle imprese: unico driver positivo
sono le esigenze di ristrutturazione del debito
Anche questo fattore, tuttavia, ha perso importanza. La domanda per gestione
delle scorte e per il circolante si è annullata; quella per investimenti è giudicata
in forte contrazione.
Determinanti della domanda di credito delle imprese
75 (percentuale netta) (*)
50
25
0
-25
-50
-75
-100
1Q10
3Q10
4Q10
3Q11
4Q11
2Q12
1Q10
3Q10
4Q10
2Q11
3Q11
4Q11
2Q12
1Q10
3Q10
4Q10
2Q11
3Q11
2Q12
1Q10
3Q10
4Q10
2Q11
3Q11
2Q12
2Q10
1Q11
2Q11
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2Q10
1Q11
1Q12
2Q10
1Q11
4Q11
1Q12
2Q10
1Q11
4Q11
1Q12
investimenti fissi scorte e capitale fusioni/acquisizioni e ristrutturazione del
circolante ristrutturazioni debito
Fonte: Banca d’Italia, Indagine trimestrale sul credito bancario (Bank Lending Survey)
(*) valori positivi espansione, valori negativi contrazione.
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6. Credito alle imprese in calo del 2,7% a/a, come la media
nazionale (lordo sofferenze)
Andamento dei prestiti alle imprese in Emilia Romagna
a confronto con la media nazionale (var. % a/a)
8%
6%
4%
var. % a/a
2%
0%
-2%
-4%
giu-09 dic-09 giu-10 dic-10 giu-11 dic-11 giu-12
EMILIA-ROM AGNA ITALIA
Fonte: Banca d’Italia, elaborazioni Studi e Ricerche, Intesa Sanpaolo
6
7. Calo dei prestiti all’industria e alle costruzioni più
marcato rispetto alla media nazionale (netto sofferenze)
Nel confronto con la media nazionale, i prestiti all’industria calano in Emilia
Romagna di 1,5 punti in più; anche la contrazione dei prestiti alle costruzioni
è più evidente (-7,6% verso -6,1% a marzo 2012).
Grazie al calo relativamente più contenuto osservato nei servizi, la flessione
del totale dei prestiti al settore produttivo è analoga a quello registrata a
livello nazionale (-4,7% a/a in Regione, -4,5% la media nazionale).
Emilia Romagna e Italia a confronto
Finanziamenti per cassa a società non finanziarie per comparto, a marzo 2012 (var. % a/a)
4%
2%
0%
-2%
-4%
-6%
-8%
-10%
Industria Servizi Costruzioni Totale
EMILIA-ROMAGNA TOTALE NAZIONALE
Fonte: Banca d’Italia, elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo
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8. In Emilia Romagna, calo notevole dei prestiti all’industria
e alle costruzioni (netto sofferenze)
Nella prima parte del 2012, forte indebolimento dei finanziamenti alle
imprese industriali della Regione. Si accentua il calo dei prestiti alle
costruzioni. Più contenuta la flessione del credito ai servizi.
Emilia Romagna - Finanziamenti per cassa a società
non finanziarie per comparto (var. % a/a)
mar-11 giu-11 set-11 dic-11 mar-12
8%
4%
0%
-4%
-8% -3,2%
-5,5% -7,6% -4,7%
-12%
Industria Servizi Costruzioni Totale
Fonte: Banca d’Italia, elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo
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9. Aumentato il grado di utilizzo in tutti i comparti di
attività
Rapporto Utilizzato / Accordato in Emilia Romagna(%)
Finanziamenti per cassa
Per classe di fido Per comparti di attività economica
Totale clientela residente, escluse IFM Società non finanziarie
80% 90%
85%
75%
80%
70% 75%
65% 70%
65%
60%
60%
55% 55%
50% 50%
mar-10 set-10 mar-11 set-11 mar-12 mar-10 set-10 mar-11 set-11 mar-12
Da 30.000 a 5 milioni Da 5 a 25 milioni Attività industriali
Servizi
Oltre 25 milioni Totale (>=0) Costruzioni
Fonte: Banca d’Italia, elaborazioni Studi e Ricerche, Intesa Sanpaolo Totale ATECO al netto della sez. U
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10. Il forte indebolimento dei prestiti alle imprese trascina
in calo quasi tutte le province
Cinque province (Piacenza, Reggio, Forlì-Cesena, Rimini, Modena) mostrano un
calo dei prestiti alle imprese tra il -3 e il -5% circa. Si accentua la caduta di Parma,
che a giugno 2012 vede una contrazione dei prestiti alle imprese del 7% a/a. Segno
negativo più contenuto per Ferrara (-1,7%), ancora positiva Ravenna (+1,7% nei
prestiti alle imprese).Bologna stabile (-0,1%)
Sono ormai quasi fermi anche i prestiti alle famiglie, con 2 province scese
leggermente in negativo (Ferrara e Ravenna) e Parma relativamente più resiliente
(+1,3% a/a).
Fonte: Banca d’Italia. elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo
(*) La dimensione della bolla indica la variazione del complesso dei prestiti a famiglie e imprese nel territorio di riferimento. La variazione è
riportata accanto alla legenda della provincia. Le bolle gialle rappresentano variazioni negative del totale dei prestiti a famiglie e imprese.
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11. I finanziamenti alle famiglie sono rimasti in crescita,
pur continuando a rallentare
La crescita dei mutui residenziali è rallentata all’1,0% a luglio, ai minimi da inizio 2009.
Prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni
(variazione % a/a, residenti nell’area euro)
14 Area Euro It alia
12 Germania Francia
Spagna
10
8
6
4
2
0
-2
-4
lug08 gen09 lug09 gen10 lug10 gen11 lug11 gen12 lug12
Fonte: BCE, dati relativi alle Istituzioni Finanziarie Monetarie
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12. Raccolta nel complesso stagnante: crescono i
depositi a tempo, ma si riducono c/c e obbligazioni
In atto una ricomposizione della raccolta: crescono i depositi a tempo, si riducono c/c e
obbligazioni. La raccolta nel complesso è in leggero calo (-0,8% a/a a luglio).
I depositi delle famiglie si confermano solidi, in aumento del 3,3% a/a a luglio, ma
cresce il peso delle componenti più onerose.
Raccolta da clientela delle banche italiane (var % a/a)
18 Raccolta da clientela (* )
15
Depositi (al netto depositi di controparti
12 centrali)
9 Obbligazioni (al netto titoli acquistati da
IFM italiane)
6
3
0
-3
-6
lug08 lug09 lug10 lug11 lug12
Fonte: Banca d’Italia ed elaborazioni Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo
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13. Il totale delle esposizioni deteriorate rappresenta
l’11,6% dei prestiti
Finanziamenti deteriorati: importo in EUR milioni
100.000
80.000
60.000
40.000
20.000
Fonte: Banca d’Italia
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14. Agenda
1 Tendenze del credito in Italia ed in Emilia Romagna
2 Andamento dei tassi
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15. Il costo della raccolta è elevato
Il costo marginale sulle forme più onerose è tornato ad aumentare nei
mesi estivi, con il nuovo peggioramento della crisi dell’Eurozona.
Tassi sulla nuova raccolta tramite depositi a Tassi sulle obbligazioni in essere e sulle
tempo e pronti termine (%) nuove emissioni a tasso fisso (%)
5 Depositi delle famiglie con 6
durata prestabilita
Depositi con durata prestabilita -
5
4
soc. non fin.
4
3 Pronti contro termine
3
2
2 medio sulle consistenze
1 1 medio emissioni obbligazioni con periodo di
determinazione del tasso sup. a 1 anno
0 0
lug08 gen09 lug09 gen10 lug10 gen11 lug11 gen12 lug12 lug08 gen09 lug09 gen10 lug10 gen11 lug11 gen12 lug12
Fonte: Banca d’Italia Fonte: Banca d’Italia
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16. L’aumento del costo della raccolta bancaria ha indotto
un inevitabile rialzo dei tassi sui prestiti
Tassi sui nuovi prestiti alle società non finanziarie (%)
Prestiti fino a 1 milione di euro
6,0 2,0
4,5 1,5
3,0 1,0
Italia - Area euro (scala dx)
1,5 Italia 0,5
Area euro
0,0 0,0
-1,5 -0,5
lug07 lug08 lug09 lug10 lug11 lug12
Fonte: : Banca d’Italia, BCE ed elaborazioni Intesa Sanpaolo
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17. Tassi sui prestiti saliti anche in Emilia Romagna, ma più
bassi della media nazionale (di 48pb a marzo 2012)
Tassi di interesse sui prestiti a breve termine alle società non finanziarie (%)
Dati riferiti alle operazioni auto-liquidanti e a revoca
Emilia Romagna Italia
9,0 9,0
8,0 8,0
7,0 7,0
6,0 6,0
5,0 5,0
4,0 4,0
3,0 3,0
2,0 2,0
1,0 1,0
0,0 0,0
mar 10 set 10 mar 11 set 11 mar 12 mar 10 set 10 mar 11 set 11 mar 12
Attività industriali Costruzioni Attività industriali Costruzioni
Servizi Totale ATECO Servizi Totale ATECO
Fonte: Banca d’Italia
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20. Costruzione del tasso finito per il cliente
Possibili strumenti di mitigazione
EURIBOR)
PROVVISTA
Costo della provvista
- Provvista BCE
- A.BA.CO
- Provvista CDP
TIT - Provvista BEI
Prezzo per il rischio – strumenti di
Credit RISCHIO garanzia Pubblica
spread - Fondo garanzia ex L-662/95
- Fondo nazionale per l’innovazione
- Nuovo Plafond SACE
TASSO FINITO
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