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I brand nell’era del social business
                           Workshop
brand exceptionalism

                       “Your brand is your favorite. After all, it's yours. You understand it, you
                       helped build it, you're obsessed with the nuance behind it. Your
                       organization's actions make sense to you, you sat in the room as they
                       were being argued about... you might even have helped make some of the
                       decisions.
                       So, your brand doesn't do anything wrong. What it does is the best it could
                       do under the circumstances. Someone who knew what you know would
                       make the very same decision, because under the circumstances it was
                       the only/best option.
                       Of course we should buy from you. You're better!
                       When your brand starts falling behind a competitor... you say it's not fair,
                       nor expected.
                       The problem with brand exceptionalism is that once you believe it, it's
                       almost impossible to innovate. Innovation involves failure, which an
                       exceptional brand shouldn't do, and the only reason to endure failure is to
                       get ahead, which you don't need to do. Because you're exceptional.
                       In the battle for attention or market share, the market makes new
                       decisions every day. And the market tends to be selfish. Often, it will pick
                       the arrogant market leader (because the market also tends to be lazy), but
                       upstarts and new competitors always have an incentive to change the
                       game or the story.
                       Brand humility is the only response to a fast-changing and competitive
                       marketplace. The humble brand understands that it needs to re-earn
                       attention, re-earn loyalty and reconnect with its audience as if every day is
                       the first day.”
la relazione al centro


    Nel corso degli anni il cambiamento di
    relazione che si è instaurato con i clienti è
    stato più profondo di quanto non ci si
    immaginasse, allentando il rapporto di
    fiducia basato sul brand.
    Qual è la sfida per un brand oggi, dove la
    relazione, la qualità del prodotto e del
    servizio è sempre più legata a tecnologie
    abilitanti, ai canali di contatto web 2.0 e
    dove il momento di contatto tra il brand e i
    suoi consumatori è sempre più complesso,
    vario e digitale?
    Se la componente tecnologica,
    organizzativa e strutturale è potenzialmente
    pronta, le persone, i manager, e i
    responsabili di store sono forse l’anello
    debole nella catena di creazione del
    valore?
    Quali nuove risposte cominciano a
3   delinearsi?
social media e apps


    I primi tentativi di risposta
    hanno esplorato più il campo
    della comunicazione sui nuovi
    media o il terreno delle
    funzionalità sulle nuove
    tecnologie.
    Pagine sui social network,
    blog ed e-zine sono state le
    risposte al tema «social»;
    applicazioni per iPhone, iPad
    e smartphone per l’emergenza
    «mobile».
    Quanto questi tentativi hanno
    portato i brand più vicini ai
    clienti, li hanno resi più
    importanti per realizzare i loro
    bisogni, hanno dato un
    vantaggio competitivo?
4   Hanno saputo creare un
    nuovo modello di business
social business significa:




    che una tecnologia permette       che queste persone                che le persone che lavorano
    di realizzare un modello di       accolgono e ascoltano i clienti   in un gruppo o in un’azienda
    servizio e un’esperienza del      favorendone la crescita e lo      collaborano per raggiungere
    cliente eccellente, favorendo     sviluppo attraverso il            insieme un risultato,
    la creazione di valore ed il      contributo degli altri colleghi   scambiandosi reciprocamente
    monitoraggio dei risultati che    ma anche di altri clienti che     informazioni, supportando le
    soddisfano sia l’azienda che il   siano interessati a loro volta    persone meno preparate,
5   cliente                           ad essere supportati o a          condividendo una visione e
                                      scambiarsi informazioni utili     una missione
essere un social business




                                In fondo tutti i business nascono
                                social - come complesso sistema di
                                relazioni tra l’azienda, i collaboratori
                                che vi lavorano, i clienti e i fornitori -
                                ma non tutti i diventano social
                                business – efficaci anche in un
                                ambiente digitale.
6
social business model: collaboration e social


    +40%                               Relazione                                                                   +400%
                                                                                                       Increasing conversions visit to
                                                                                                                               lead*
    Increased performance                                             Social
    with collaborative                                                Media                                        +200%
    management process*
                               +20% +15%                                                               Increasing conversions visit to
                                                                                                                              order*


                               Increasing number     Increasing                                                   +16.6%
                                                                                                    Increasing P2P recommendation*
                               of successful         revenues **
                               innovations **                                                                     +14.1%
               Dentro                                                          Fuori                          Repeated acquisitions*


                                                                                                                  +15.8%
                               +30%
                                                                                                                 Increased retention*




                               speed to access
                                                      -20%                                                              -44%
                                                                                                       Cost reduction by multichannel
                                                      Reducing time                                            self services adoption*
                               knowledge and
                                                      to market **
    -30/70%                    internal experts **

    Time/Cost reduction from
    implementation to
    deployment***                     Operazioni                                                                           Sources:
                                                                                 *Best Practices In User Experience (UX) Design,
                                                                                    Forrester Research, Inc., September 4, 2009
                                                                           **McKinsey “Business and Web 2.0 ” Novembre 2011
7
                                                                          *** IDC TCO portal study 2006, IBM internal project data
social business: social intranet, social extranet, social internet


    Alcuni progetti hanno
    delineato i confini di questo
    nuovo modello di relazione.
    Quali lezioni abbiamo
    imparato?
    Il primo passo non sono i
    social media ma la social
    intranet (bisogna imparare ad
    essere social)
    Il secondo passo è creare una
    extranet dove accogliere i
    clienti in un ambiente social
    (bisogna educare i clienti al
    social business)
    Il terzo passo è occupare i
    propri spazi su internet e sui
    social media in modo
    consapevole (bisogna
8   presidiare rischi e reputazione)
gli strumenti abilitanti




                               your
                               world




9
roba da smanettoni (esempio di social architecture completa)
proposta di agenda

     Ore 9: Inizio lavori

     Apertura, presentazione e introduzione al social business
                I casi italiani
                I casi internazionali

     Focus sulle social intranet
                Dalla comunicazione interna alla gestione dei collaboratori
                Esperti e diari digitali: le best practice come quick-win
                Web Content Management: reuse, reduce, recycle
                Crowdsourcing, motivazione e partecipazione

     Ore 10-30: ripresa lavori

     Focus sulle Social Extranet
                I modelli di servizio e la centralità del contenuto/contenitore informativo
                Clienti, prospect e fan: tre diverse popolazioni, tre diversi broadcast
                Dall’interaction design alla customer experience passando per il customer journey

     Focus sulla Social Internet
                Social Media, drive to e call-to-action

     Fine lavori ore 13:00
11
e:due è una società di consulenti che affiancano e accompagnano aziende, imprenditori ed
     manager semplificando i percorsi di innovazione, cambiamento e discontinuità, facendosi carico
     della gestione dei rischi connessi, grazie alle proprie esperienze e professionalità.


     Facciamo accadere i risultati vivendo all’interno dell’azienda, siamo delle guide esperte, skipper;
     abbiamo la consapevolezza delle reali aspettative al di là dei singoli risultati attesi, siamo
     consulenti e non contractor, vogliamo la soddisfazione delle persone;
     prevediamo e riduciamo i rischi dei processi di evoluzione aziendale aiutando a dare forma alla
     trasformazione, accompagnandola nelle sue fasi di metamorfosi.

                                                                                                            Giuseppe Leoni
                                                                                                          managing partner
                                                                                                                         e:due
                                                                                 via Vellani Marchi 80, 41126 Modena MO
                                                                                                       uff +39 0599781711
                                                                                                        cel +39 335451386
                                                                                                      fax +39 0599781786
                                                                                                      email: g.leoni@e-2.it
                                                                                                           twitter: agilissimo
                                                                                                    skype: giuseppe.leoni2
12                                                          linkedin: http://it.linkedin.com/pub/giuseppe-leoni/2/25/2b1

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  • 1. I brand nell’era del social business Workshop
  • 2. brand exceptionalism “Your brand is your favorite. After all, it's yours. You understand it, you helped build it, you're obsessed with the nuance behind it. Your organization's actions make sense to you, you sat in the room as they were being argued about... you might even have helped make some of the decisions. So, your brand doesn't do anything wrong. What it does is the best it could do under the circumstances. Someone who knew what you know would make the very same decision, because under the circumstances it was the only/best option. Of course we should buy from you. You're better! When your brand starts falling behind a competitor... you say it's not fair, nor expected. The problem with brand exceptionalism is that once you believe it, it's almost impossible to innovate. Innovation involves failure, which an exceptional brand shouldn't do, and the only reason to endure failure is to get ahead, which you don't need to do. Because you're exceptional. In the battle for attention or market share, the market makes new decisions every day. And the market tends to be selfish. Often, it will pick the arrogant market leader (because the market also tends to be lazy), but upstarts and new competitors always have an incentive to change the game or the story. Brand humility is the only response to a fast-changing and competitive marketplace. The humble brand understands that it needs to re-earn attention, re-earn loyalty and reconnect with its audience as if every day is the first day.”
  • 3. la relazione al centro Nel corso degli anni il cambiamento di relazione che si è instaurato con i clienti è stato più profondo di quanto non ci si immaginasse, allentando il rapporto di fiducia basato sul brand. Qual è la sfida per un brand oggi, dove la relazione, la qualità del prodotto e del servizio è sempre più legata a tecnologie abilitanti, ai canali di contatto web 2.0 e dove il momento di contatto tra il brand e i suoi consumatori è sempre più complesso, vario e digitale? Se la componente tecnologica, organizzativa e strutturale è potenzialmente pronta, le persone, i manager, e i responsabili di store sono forse l’anello debole nella catena di creazione del valore? Quali nuove risposte cominciano a 3 delinearsi?
  • 4. social media e apps I primi tentativi di risposta hanno esplorato più il campo della comunicazione sui nuovi media o il terreno delle funzionalità sulle nuove tecnologie. Pagine sui social network, blog ed e-zine sono state le risposte al tema «social»; applicazioni per iPhone, iPad e smartphone per l’emergenza «mobile». Quanto questi tentativi hanno portato i brand più vicini ai clienti, li hanno resi più importanti per realizzare i loro bisogni, hanno dato un vantaggio competitivo? 4 Hanno saputo creare un nuovo modello di business
  • 5. social business significa: che una tecnologia permette che queste persone che le persone che lavorano di realizzare un modello di accolgono e ascoltano i clienti in un gruppo o in un’azienda servizio e un’esperienza del favorendone la crescita e lo collaborano per raggiungere cliente eccellente, favorendo sviluppo attraverso il insieme un risultato, la creazione di valore ed il contributo degli altri colleghi scambiandosi reciprocamente monitoraggio dei risultati che ma anche di altri clienti che informazioni, supportando le soddisfano sia l’azienda che il siano interessati a loro volta persone meno preparate, 5 cliente ad essere supportati o a condividendo una visione e scambiarsi informazioni utili una missione
  • 6. essere un social business In fondo tutti i business nascono social - come complesso sistema di relazioni tra l’azienda, i collaboratori che vi lavorano, i clienti e i fornitori - ma non tutti i diventano social business – efficaci anche in un ambiente digitale. 6
  • 7. social business model: collaboration e social +40% Relazione +400% Increasing conversions visit to lead* Increased performance Social with collaborative Media +200% management process* +20% +15% Increasing conversions visit to order* Increasing number Increasing +16.6% Increasing P2P recommendation* of successful revenues ** innovations ** +14.1% Dentro Fuori Repeated acquisitions* +15.8% +30% Increased retention* speed to access -20% -44% Cost reduction by multichannel Reducing time self services adoption* knowledge and to market ** -30/70% internal experts ** Time/Cost reduction from implementation to deployment*** Operazioni Sources: *Best Practices In User Experience (UX) Design, Forrester Research, Inc., September 4, 2009 **McKinsey “Business and Web 2.0 ” Novembre 2011 7 *** IDC TCO portal study 2006, IBM internal project data
  • 8. social business: social intranet, social extranet, social internet Alcuni progetti hanno delineato i confini di questo nuovo modello di relazione. Quali lezioni abbiamo imparato? Il primo passo non sono i social media ma la social intranet (bisogna imparare ad essere social) Il secondo passo è creare una extranet dove accogliere i clienti in un ambiente social (bisogna educare i clienti al social business) Il terzo passo è occupare i propri spazi su internet e sui social media in modo consapevole (bisogna 8 presidiare rischi e reputazione)
  • 10. roba da smanettoni (esempio di social architecture completa)
  • 11. proposta di agenda Ore 9: Inizio lavori Apertura, presentazione e introduzione al social business  I casi italiani  I casi internazionali Focus sulle social intranet  Dalla comunicazione interna alla gestione dei collaboratori  Esperti e diari digitali: le best practice come quick-win  Web Content Management: reuse, reduce, recycle  Crowdsourcing, motivazione e partecipazione Ore 10-30: ripresa lavori Focus sulle Social Extranet  I modelli di servizio e la centralità del contenuto/contenitore informativo  Clienti, prospect e fan: tre diverse popolazioni, tre diversi broadcast  Dall’interaction design alla customer experience passando per il customer journey Focus sulla Social Internet  Social Media, drive to e call-to-action Fine lavori ore 13:00 11
  • 12. e:due è una società di consulenti che affiancano e accompagnano aziende, imprenditori ed manager semplificando i percorsi di innovazione, cambiamento e discontinuità, facendosi carico della gestione dei rischi connessi, grazie alle proprie esperienze e professionalità. Facciamo accadere i risultati vivendo all’interno dell’azienda, siamo delle guide esperte, skipper; abbiamo la consapevolezza delle reali aspettative al di là dei singoli risultati attesi, siamo consulenti e non contractor, vogliamo la soddisfazione delle persone; prevediamo e riduciamo i rischi dei processi di evoluzione aziendale aiutando a dare forma alla trasformazione, accompagnandola nelle sue fasi di metamorfosi. Giuseppe Leoni managing partner e:due via Vellani Marchi 80, 41126 Modena MO uff +39 0599781711 cel +39 335451386 fax +39 0599781786 email: g.leoni@e-2.it twitter: agilissimo skype: giuseppe.leoni2 12 linkedin: http://it.linkedin.com/pub/giuseppe-leoni/2/25/2b1